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Autore: fumiko    29/04/2008    4 recensioni
NaruxHina. Hinata decide di dichiararsi a Naruto il giorno di San Valentino, ma qualcosa non va come aveva progettato... La storia è raccontata in prima persona alternativamente dai vari protagonisti..un esperimento XDDD
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Altri, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7

La prima prova fu davvero un gioco da ragazzi, nonostante fosse teorica!
Non che conoscessi le risposte, questo mi sembra ovvio, ma l’esaminatore che doveva tener d’occhio la mia area era Shikamaru. Svogliato e pigro com’era, anche se si fosse sforzato per fare il suo lavoro e mi avesse visto copiare, non avrebbe comunque detto nulla…
Così copiai il compito quasi integralmente da Tsubame, che a sua volta l’aveva copiato da Shinji, ignorando i suoi borbottii sommessi come “Non credere…lo faccio solo per passare la prova!” oppure “Te l’avevo detto che ti saresti dovuta mettere a studiare, invece di andare dietro ai ragazzi!”.
Nonostante i borbottii e i bernoccoli di Shinji (mai mettersi contro una ragazza), terminammo la prova con successo.
Stavo per incamminarmi verso casa, dove mi aspettava un bel pranzo a base di schifezze, quando Tsubame mi fermò per un braccio.

- Naruto! Dobbiamo festeggiare! Siamo stati grandi!- esclamò entusiasta.

- Sono stato grande, vorrai dire…senza di me non ce l’avreste mai fatta…- precisò Shinji.

- Ma proprio per questo siamo una squadra, no?- disse poi quella, abbracciandolo e facendolo diventare leggermente rosso.

- Uffa! Spero almeno che vi rendiate utili nelle prossime prove! Altrimenti sarete proprio delle palle al piede!-

Tsubame, a sentire quelle parole, si allontanò dal compagno e gli tirò un sonoro schiaffo in faccia.

- Non cominciare a parlare come lui! Tu hai bisongno di una squadra!- non capii perché si fosse arrabbiata tanto…e poi…lui chi?!

Lui la guardò arrabbiato, ma quasi subito, non riuscendo a sostenere lo sguardo della ragazza, sospirò e si rilassò.

-Va bene, scusami-scusami-scusami! Non lo dico più!- disse unendo le mani al petto in modo buffo e rendendosi ridicolo (cosa che non gli avevo mai visto fare…)

- Promettimi che domani non farai di testa tua, Shinji…- disse poi lei, con voce grave, con le lacrime agli occhi.

- Te lo prometto, Tsubame…- ribadì lui, tranquillo, posandole una mano sulla testa.

Erano strani…non si comportavano mai così! Di solito erano allegri! E mai così seri!
Poi Tsunade si rivolse a me, preoccupata.

- Anche tu farai attenzione, vero, Naruto?-

- Certo-

Chissà perché era così angosciata, così in ansia per le altre prove…

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Naruto non era in casa…
Mi accovacciai contro la porta d’ingresso, mettendomi comoda. Avrei potuto aspettare lì anche delle ore intere. Era molto probabile, infatti, che Naruto fosse in missione…
Mi ero calmata, una volta arrivata lì, ma ora…una strana sensazione di panico si stava di nuovo impadronendo di me…
Era come se la terra sotto i miei piedi fosse scomparsa…
Come se non ci fosse più nulla, attorno a me…
Come se fossi persa nel buio, nel nulla…
Come se tutto costituisse un pericolo…tutto, tranne Naruto…
Naruto…dove sei?

Un brivido mi percorse la schiena.
E se Neji fosse venuto a cercarmi? E se mi avesse trovata lì?
Le mani mi sudavano…
Sentivo ora freddo, ora caldo, ora freddo…
Ero troppo scoperta…troppo vulnerabile…mi avrebbe trovata…e poi…che mi avrebbe fatto?
Dovevo trovare un posto più sicuro, più tranquillo, nel quale nascondermi…
E non so perché…riuscivo ad immaginare un unico luogo…

Una porta può essere, a volte, incredibilmente fragile, sottile…eppure…riesce a nascondere, proteggere qualunque cosa…e nel mio caso…mi avrebbe fatto sentire più sicura…
Entrai in casa di Naruto…la casa di colui che amavo, ammiravo…e mi sentii subito meglio.
Non mi soffermai a pensare che se ero entrata io, sarebbe potuto entrare anche Neji. Sapevo che lì potevo essere al sicuro.
Sbirciai dalla finestra.
Là fuori sarei stata spacciata.

Mi guardai attentamente intorno.
Non ero mai stata a casa di Naruto…che disordine!
Dubitavo vivamente che l’avesse mai riordinata…in effetti non riuscivo davvero ad immaginarlo, intento a fare i servizi di casa…
Sorrisi appena, mettendomi a sedere sulla punta di una sedia.
Nonostante mi sentissi al sicuro, ero a disagio…non ero casa mia, quindi ero un’ intrusa…non avevo il permesso di stare lì…ma, in fin dei conti, Naruto avrebbe capito…o forse no?
Forse si sarebbe spaventato…
Ma io non avevo altro luogo in cui andare!
Non avevo davvero altra scelta!  

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- Domani gliela faremo vedere alle altre squadre! Finiremo la prova in un giorno, anzi! Che dico! In un’ ora!-

- Naruto…datti una calmata…e soprattutto non esagerare…-

- Ah! Smettila, Shinji…sei davvero noioso…-

- E tu il solito esagerato! In fin dei conti non siamo mica super o fuori del normale…nessuno di noi è un genio…-

- Parla per te, bimbo-

- Vuoi dire che uno che fino alla tua età non ha raggiunto il livello di chuunin, sia più forte degli altri?-

- Senti bimbo!-

- NON CHIAMARMI BIMBO!-

- IO TI CHIAMO COME VOGLIO!-

Eravamo a tre centimetri l’uno dall’altro.
Il mio pugno serrato era pronto a colpire quel lurido naso.
Come osava darmi dell’incapace?
Lui non aveva neanche un decimo della mia esperienza!
Insolente che non era altro!

- Basta, finitela!- era Tsubame…e piangeva…

Era strana da prima…non l’avevo mai vista piangere…
Guardai incredulo prima lei, poi Shinji…
Non sapevo davvero che fare…
Il suo compagno di squadra guardava triste il pavimento.
Lei singhiozzava violentemente.

- Finirà come l’altra volta! Sì, ne sono sicura, non ce la faremo!-

- Ma..ma Tsubame, che dici?-

- Non ce la faremo mai!!!- dopodiché si abbandonò sulle ginocchia.

- Dai, Tsubame, sta tranquilla- Shinji la sollevò dolcemente.

Mi precipitai ad aiutarlo, e ci recammo ad un bar vicino, dove ci sedemmo.
Tsubame si era calmata.
Regnava il silenzio al tavolo.
Meno male che dovevamo festeggiare…

- Mi spiegate che vi prende?- mi decisi a parlare – Non è mica normale essere tanto in ansia per un esame…-

- No, tranquillo, sono solo un po’ nervosa…il fatto…è…che, beh…sai, sai quant’è importante il lavoro di squadra! È fondamentale!- cominciò Tsubame

- Certo! Ce lo dice sempre il nostro sen-sei- aggiunse Shinji, annuendo.

- Esattamente! E…se voi non andate d’accordo…non potete sperare di farcela e di aiutarvi!-

Li guardai con aria perplessa…
Non me la davano mica a bere!
Doveva essere successo qualcosa!

- Lo sapete che il lavoro di squadra consiste anche nell’essere sinceri l’uno con l’altro?-

A questa frase rimasero in silenzio.
Erano proprio dei bimbi!

- Vuoi davvero sapere la verità?- mi chiese Tsubame

- Sì -

- Ti avviso che è una storia lunga…-

- Ho tutto il tempo che volete-

- Va bene…da dove posso iniziare?-

- Si chiamava Kojiro- si intromise Shinji – Era il mio migliore amico, ed era anche il ragazzo di Tsubame. E sai, Naruto, ti somigliava tantissimo…-




Uff…questo capitolo è stato un parto! Non trovavo mai il tempo di scrivere, e ciò che scrivevo non mi convinceva!!!!
Il prossimo spero di postarlo presto ç__ç sono stata pienissima! Scuola, quiz della patente, preparazione del cosplay e comicon…XDDD

Ringrazio tutti coloro che hanno recensito e coloro che mi seguono!!!!
Il capitolo è uno un po’ di transito, ma vi assicuro che il prossimo sarà decisamente movimentato!!!

Continuate a seguirmi!
Un bacio!!!!

  
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