4 x 11 - Boy's
Best Friend
PRIMA
PARTE
Toc toc toc
Mac aprì la porta con la
faccia di chi sta per uccidere qualcuno.
“Per favore Veronica
dimmi
che hai con te la pistola elettrica!” esclamò
nell’istante in cui vide la sua
amica sulla soglia.
Veronica fece spallucce ed
indicò con il dito la porta accanto alla stanza della
ragazza da cui proveniva
un tremendo rumore, che prima che superasse i decibel consentiti per
legge era
una canzone melensa e triste che anche il più disperato tra
i depressi eviterebbe
di ascoltare per più di cinque volte consecutive *.
When
you're gone
The pieces of my heart are missing you
When you're gone
The face I came to know is missing too
When you're gone
The words I need to hear to always get me through the day and make it
ok
I miss you
I've never felt this way before
Everything that I do reminds me of you
And the clothes you left, they lie on the floor
And they smell just like you, I love the things that you do
When you walk away I count the steps that you take
Do you see how much I need you right now **
“E’ da ieri
sera che non la
smette di ascoltare questa canzone a tutto volume!”
esclamò Mac buttandosi sul
letto e coprendosi le orecchie con il cuscino.
“Io cercherò
di risolvere il
tuo problema se… tu mi concedi asilo politico
per… un po’” la ricattò
Veronica
stendendosi sul letto accanto a lei.
“Non potremmo andare a
casa
tua…” replicò Mac guardando
supplichevole la sua amica.
“Mio padre ancora non sa
di
Logan e vorrei evitare di affrontare l’argomento con
lui…” spiegò Veronica.
“Vigliacca!”
replicò Mac.
“Almeno per il momento, e
so
che appena mi vedrà me lo leggerà in faccia e
leggerà anche che le cose si sono
leggermente complicate…” si giustificò
la ragazza “conosco lo sceriffo e non
esiterà un attimo a prendersela con Logan!”
“Ok, ma non potremmo
andare
da Logan?” Mac era evidentemente al limite della
sopportazione “Fino a che
punto si sono complicate le cose fra voi?”
“E’ tornato
Duncan!” esclamò
Veronica, sicura che queste parole potessero bastare a chiarire la
situazione
alla sua amica.
“Come vanno le
cose?” domandò
Logan al suo amico.
I due ragazzi si trovavano in
riva al mare, entrambi con il volto rivolto verso l’oceano;
c’era qualcosa che
li rendeva freddi e distanti.
Duncan fece un sorso dalla
sua lattina di coca cola come per farsi coraggio, quasi fosse un
bicchiere di
whisky e loro due fossero due vecchi amici che si incontrano al bancone
di un
vecchio e puzzolente bar di periferia.
Logan lo guardò
improvvisamente, non perché l’amico non aveva
risposto ancora alla sua domanda,
ma per cercare di focalizzare quel ragazzo con cui aveva condiviso
così tanti
momenti e che ora sedeva accanto a lui e appariva come uno sconosciuto.
“Sei cambiato Duncan, la
paternità ti ha fatto proprio bene!”
esclamò Logan cercando di istaurare quella
vecchia sintonia che sempre c’era stata tra di loro.
“Tu invece non sei
cambiato
per niente!” esclamò con tono poco amichevole.
Logan abbassò il capo,
sapeva
benissimo qual’era il motivo di tanto rancore.
“Veronica”
disse poi con un
filo di voce.
Già una volta la giovane
Mars
aveva creato delle tensioni tra i due, erano arrivati persino alle mani
e ora
la ragazza era ancora una volta tra di loro.
“Certo sarebbe stato
troppo
chiedere a lei di aspettarmi, ma tu…” Duncan si
fermò giusto il tempo di
catturare lo sguardo del suo interlocutore, voleva pronunciare quelle
parole
guardando il suo amico negli occhi. Logan alzò lo sguardo e
incrociò quello del
ragazzo seduto accanto a lui, che prontamente riprese a parlare
“Tu potevi tenere
giù le mani da lei, almeno questa volta”.
Fu Duncan questa volta a
distogliere lo sguardo, ma non smise di parlare. La sua voce era bassa,
piatta,
non dava segni di agitazione o rabbia.
“Sono tornato per lei
e…”
ancora una volta i loro occhi si incrociarono “… e
lei ancora una volta tornerà
da me!”
In effetti, la relazione tra
Logan e Veronica era iniziata proprio in assenza di Duncan, e Logan si
ricordò
di come la ragazza aveva voluto tenere la “cosa”
nascosta fino a quando Duncan
non fosse tornato, per…
Toc toc toc
“Sì?”
la voce della ragazza
che venne ad aprire alla porta era rotta dal pianto, trasudava
sofferenza e
disperazione.
Vedendo la ragazza, Veronica
decise di essere delicata e gentile.
“Ciao, sono
Veronica…” la
giovane detective smise di parlare non appena la ragazza di fronte a
lei le
buttò le braccia al collo e l’abbracciò
come se fossero amiche da sempre.
“E’
finita!” esclamò la
ragazza prima dell’ennesimo singhiozzo.
“Mi dispiace,
ma…” disse
Veronica imbarazzata dalla situazione.
“Lui mi ha lasciata, ma
non è
giusto” iniziò a piagnucolare la giovane ragazza
dando spiegazioni che nessuno
le aveva chiesto “Dice che ha le prove del mio tradimento, ma
non è vero… lo
amo troppo io non potrei mai!”
Veronica prese le distanze
dalla ragazza cercando in borsa qualcosa con cui avesse potuto
asciugarsi la
maglietta completamente inzuppata dalle lacrime di quella sconosciuta.
“Purtroppo
capita… eri
ubriaca e non te lo ricordi o magari sei
semplicemente…” voleva dire ‘ninfomane
come la mia amica che abita nell’altra stanza e che ha serie
intenzioni omicida
nei tuoi confronti’ ma si trattenne, la stabilità
mentale della ragazza era
troppo debole per metterla al corrente che una perfetta sconosciuta la
odiava.
“No!”
urlò decisa la giovane
martire d’amore “Lo amo troppo per poter mai
pensare di andare con un altro!”
Finalmente Veronica
trovò un
fazzoletto nella borsa, ma non lo sfruttò per lo scopo
previsto, infatti, la
ragazza lo afferrò e lo utilizzo per soffiarsi il naso.
Veronica alzò gli occhi
al
cielo e ricordandosi della promessa fatta a Mac, confortò la
ragazza dicendole
che ci avrebbe pensato lei: “Se non è vero che tu
l’hai tradito, scoprirò chi
ti ha incastrato e…”.
Non riuscì a terminare
la
frase che la ragazza le gettò ancora una volta le braccia al
collo, era
ufficiale: Veronica Mars aveva trovato una nuova amica, indesiderata.
Drin drin drin
“Pron…”
Veronica fu
interrotta.
“Veronica si
può sapere dove
sei?”domandò lo sceriffo preoccupato “Ho
chiamato casa e Lynn dice che non ti
vede da ieri sera… e che neanche Logan risponde al
cellulare”.
“Scusa, mi sono
dimenticata
di avvertire… ho dormito da Mac stanotte!”
esclamò Veronica facendo cenno
all’amica di stare al gioco “E’
distrutta, ha litigato con Max… ho svolto il
mio dovere da amica”.
“Salve signor
Mars!” esclamò
la complice cercando di imitare la voce della sua vicina di stanza.
“Dove sei
papà?” domandò Veronica
per cambiare discorso, suo padre non era di certo uno di quei genitori
che si
abbindolano facilmente “Hai scoperto qualcosa?”
“Ho trovato una
strada…”
accennò il padre senza specificare “Non so dove mi
porterà, ma sicuramente ne
avrò ancora per un paio di giorni!”
“Non esagerare con la
tequila, hai una certa età ormai!”
scherzò Veronica.
“Ah ah ah, inizi ad
essere
ripetitiva!” rispose prontamente lo sceriffo “Non
hai niente di nuovo da
raccontarmi?”
Veronica rimase in silenzio,
forse era un trucco per estorcerle informazioni di cui lui in
realtà non sapeva
niente.
“Niente… su te
e Logan al
ballo insieme… sul fatto che non sei rientrata questa
notte…” lo sceriffo
iniziò ad elencare le informazioni che aveva avuto da Lynn.
“Papà…
ne parliamo al tuo
ritorno… ok?” Veronica cercò di
chiudere quella conversazione che stava prendendo
le sembianze di una confessione sotto tortura.
FLESHBACK
“Allora, si accoglie
così un
vecchio amico?”
Logan rimase fermo, immobile
per la sorpresa, riuscendo soltanto a pronunciare il nome del giovane:
“Duncan?”
“Spero tu mi faccia
entrare,
il viaggio è stato molto lungo e… ho bisogno di
un posto dove stare per qualche
giorno!” disse il ragazzo facendosi spazio per entrare
nell’appartamento.
Logan chiuse la porta e
seguì
il ragazzo nell’appartamento, che un tempo avevano condiviso.
“Dai, amico” lo
incitò il
giovane Kane “Forse ti ho disturbato, eri con una
ragazza… non ti smentisci
“Duncan
c’è una cosa che devi
sapere!” Logan iniziò finalmente a parlare, ma con
un tono serio e anche un po’
preoccupato… Duncan si accorse di ciò e
intuì cosa stava accadendo, o meglio
cosa rendeva tanto agitato il suo vecchio amico.
Il giovane milionario erede
della fortuna dei Kane si avvicinò alla porta della camera
da letto, l’aprì,
non era furioso, non era violento, ma i suoi gesti facevano trasparire
preoccupazione, timore di ciò che stava per scoprire.
Il letto era vuoto, disfatto,
intravide una sagoma appoggiata al lavandino del bagno.
“Logan, quanto
c’hai messo?”
la voce della ragazza era alterata, si stava lavando i denti
“Dick non si
reggeva in piedi, eh?”
Poi il rumore dell’acqua.
La ragazza uscì dal
bagno,
vide il letto vuoto, si girò di scatto verso la porta e lo
vide.
“Duncan?”
FINE FLESHBACH
“Così Duncan
Kane è tornato!”
esclamò Mac quando la sua amica finì di
raccontarle ciò che era successo quella
mattina.
“Già!”
esclamò Veronica dando
un’occhiata al display del cellulare, Logan non
l’aveva ancora chiamata.
Compose il numero.
“State chiamando Logan
Echolls e questo è il messaggio ispiratore di oggi: ‘A
questo mondo vi sono solo due tragedie: una è non ottenere
ciò che si vuole,
l'altra è ottenerlo. Questa seconda è la
peggiore, la vera tragedia’”. **
“Ciao Logan sono
Veronica,
quando senti questo messaggio richiamami per
favore…” la ragazza riagganciò. Sul
suo volto si leggeva apprensione e preoccupazione; ora che finalmente
lei e
Logan si erano ritrovati…
“Veronica!” Mac
richiamò la
sua amica alla realtà “Credo che sia lui il
ragazzo della psicopatica!”
Le due ragazze si
avvicinarono al gruppo che stava uscendo proprio in quel momento
dall’aula di
matematica finanziaria.
Vanessa, la vicina di stanza
di Mac, le aveva riferito che il ragazzo era un vero fanatico di
fumetti, manga
giapponesi in particolare, e che aveva fondato nel campus un club del
fumetto.
Veronica approfittò di
questa
informazione per attaccare bottone con il ragazzo.
“Salve…”
disse la ragazza
bussando sulla spalla del ragazzo per attirare l’attenzione
“Sei tu Ian Sanders?”
Il ragazzo fece cenno di
sì,
poi aggiunse “Ci conosciamo?”
“Veramente non
ancora”
civettò la giovane detective “Io sono Veronica e
questa è la mia amica… Cindy”.
Mac si girò di scatto
verso
Veronica inchiodandola con la sola forza dello sguardo.
“Questa me la paghi
Veronica
Mars!” esclamò Mac una volta che si erano
allontanate dal ragazzo.
“Pensavo
soltanto…” iniziò a
giustificarsi la detective.
“Che un nome da Barbie
sarebbe servito ad abbindolare meglio il ‘nostro Big
Jim’!” concluse la frase
Mac.
“Però ha
funzionato… questa
sera nel suo alloggio” aggiunse Veronica soddisfatta.
“Veronica… tu
che ne sai di
manga…?” domandò preoccupata Mac.
“La mia autrice
preferita?”
fece eco Mac alla domanda postale dal ragazzo della sua vicina di
stanza “Non
credo di avere un autore preferito in assoluto… ultimamente
sto leggendo Mitsuba
Takanashi”.
“Fammi indovinare
‘Lui, il
diavolo’?” la interruppe Ian.
“Cosa ci posso
fare… sono
un’irriducibile romantica!” esclamò Mac
imbarazzata.
Il ragazzo le sorrise, non
era ancora convinto del perché quelle ragazze avessero
così insistito per
parlare con lui.
“Magari vorranno entrare
a
far parte del club perché gli servono crediti” si
insospettì il ragazzo.
Mac comprese il dubbio di Ian,
d'altronde lei non aveva letto molti fumetti… ecco letti
forse no, ma poteva
sicuramente dire di averne sentito parlare: era da circa un anno che
sentiva e
risentiva quei lunghi monologhi di Max sull’argomento. Questa
era la volta
buona per sfruttare quella intensa, a volte anche malata, ossessione
per i
fumetti che aveva il suo ragazzo.
“Ultimamente ho letto
anche
‘Vampire knight ’… devo dire che mi sta
appassionando” iniziò a raccontare Mac
“inizialmente la storia mi sembrava fin troppo prevedibile,
ma mi sono
ricreduta: ci sono fin troppi colpi di scena… poi i disegni
sono semplicemente
fantastici: si potrebbe capire la storia anche senza testo tanto sono
espressivi”
“E
già… sono proprio
d’accordo!” esclamò Veronica allibita
dalla prestazione della sua amica.
“E invece a te, Veronica,
cosa piace leggere?” chiese Ian ammiccando alla bionda
ragazza di fronte a lui.
“Lo stesso!” si
sbrigò a
rispondere la detective, poi accortasi di dover migliorare la propria
performance aggiunse “Io e Mac condividiamo tutto, anche i
manga!”
Il ragazzo fece una smorfia,
non era del tutto soddisfatto dalla risposta banale e sbrigativa della
biondina.
Veronica fece un lungo
respiro, poi incrociando le dita iniziò a parlare:
“Ecco, il fatto è che mi vergogno
un po’ ad ammetterlo, ma il mio fumetto preferito Detective
Conan… adoro i
gialli!”
Il ragazzo abbassò gli
occhi,
la sua espressione era cambiata.
Aprì un armadio proprio
dietro al letto dove erano sedute le due ragazze fece loro cenno di
guardare
all’interno.
A Veronica quasi prese un
colpo: era pieno di fumetti sul giovane detective.
La ragazza alzò lo
sguardo,
era rassegnata… aspettava l’inizio delle domande a
raffica sull’argomento e lei
iniziò immediatamente a sperare che il cartone animato fosse
una fedele
riproduzione del manga dal quale era stato tratto.
“Sono della mia
ragazza!”
esclamò lui con un certo rancore “avevo deciso di
buttarli via… ma se ti
possono servire prendili pure… non voglio più
aver nulla a che fare con lei…
non voglio più niente che me la ricordi!”
Veronica fece un piccolo
ghigno di soddisfazione… involontariamente aveva trovato la
strada per
approfondire le sue indagini.
“Anche io mi sono da poco
lasciata con il mio ragazzo” confessò Veronica,
d'altronde anche Logan l’aveva
tradita in un certo senso con Madison Sinclair… avrebbe
potuto sfruttare quel
ricordo, quelle emozioni di rabbia e rancore che non aveva ancora del
tutto
cancellato per far in modo che quel ragazzo si aprisse con lei
“Diceva di
amarmi, capirmi, di essere l’unica persona veramente
importante per lui e…”.
Veronica capì di aver
imboccato la strada giusta, il ragazzo la stava, infatti, seguendo con
un certo
interesse.
“… sono venuta
a sapere che
mi tradiva con la mia peggior nemica, la persona più
squallida, sporca e
repellente che esista!” la ragazza riprese fiato, quella
storia non l’aveva
ancora digerita, si capiva benissimo dalla delusione, dalla rabbia che
provava
ancora dentro “Scusate, forse ho un po’
esagerato” aggiunse imbarazzata.
“No, non
scusarti” la
rassicurò il ragazzo “Non sai come ti
capisco… ci credi, speri che sia una
persona seria, sincera e che ti ami… poi invece”.
Mac tossì, non si
sentiva a
suo agio in quella situazione, in quella stanza lei era
l’unica ‘ dell’altra
sponda’, l’unica che tradiva invece che essere
tradita, l’unica veramente
colpevole.
Toc toc toc
“Il tuo ragazzo dice di
aver
ricevuto delle foto di te e…” esordì
Veronica non appena Vanessa aprì la porta.
La detective aveva dimenticato lo scarso autocontrollo della ragazza,
che come
ormai di abitudine le buttò le braccia al collo scoppiando
in lacrime.
“Veronica devi scoprire
chi
mi sta facendo questo?” la supplicò la ragazza
“Sono disperata, mi sembra di
non riuscire neanche a respirare, mi manca l’aria, mi manca
Ian!”
La giovane Mars fu realmente
toccata dal dolore della ragazza, seppur in modo diverso Veronica aveva
provato
quelle sensazioni, e
quel caso gliele
stava facendo rivivere.
“Non ti
preoccupare…” la
consolò Veronica “scoprirò chi
c’è dietro questa storia!”
Compose ancora una volta e il
suo numero, e ancora una volta la sua voce era preregistrata e
decantava una
frase che non la rassicurava affatto.
Si decise ad andare
nell’appartamento del ragazzo, avrebbe affrontato anche il
suo ex, ma non
riusciva più a sopportare quella distanza, quel silenzio.
“Ehi Veronica!”
esordì Dick
trascinandola in camera “Sai, vero, che tuo padre ti
cercava… ha mandato un
uomo della sorveglianza qui questa mattina!”
“C’è
Logan?” domandò
immediatamente la ragazza, non era andata lì per fare
conversazione e non
riuscì a celare neanche per un minuto la sua apprensione.
Il giovane Casablancas scosse
la testa, ma dall’espressione sul suo volto la detective
intuì immediatamente
che anche lui era a conoscenza del ritorno di Duncan.
“Come non pensare ai
propri
problemi…?” pensò Veronica guidando la
sua auto verso l’Hearst College “Cercare
di risolvere quelli degli altri!”
NOTE:
Il titolo di questo capitolo
è il titolo di una canzone de “The White
Stripes”.
* “When You're
Gone”, Avril
Lavigne. Adoro questa canzone, io sarei capace di ascoltarla per un
giorno
intero.
** quando sei lontano
i pezzi del mio cuore sentono la tua mancanza
quando sei lontano
manca anche il volto che conoscevo
quando sei lontano
mi mancano le parole che ho bisogno di sentire per farmi
sempre andare avanti fino alla fine della giornata
mi manchi
non mi sono mai sentita così prima d'ora
tutto ciò che faccio mi ricorda te
ed i vestiti che hai lasciato sono sul pavimento
ed hanno il tuo profumo, amo le cose che fai
** Oscar Wilde.
RISPOSTA ALLE RECENSIONI:
Ciao Isilady, come al solito
non vi si può nascondere niente… Vabbé
la frase non lasciava molti dubbi circa
l’identità del misterioso ragazzo. Un
po’ scontato forse il ritorno di Duncan,
ma ho sempre provato una certa gioia nel vederlo sfigurare contro
Logan… ih ih
ih ( risata malefica)… come mi sento cattiva!
Però non si sa mai, chissà cosa
farà Veronica! Tornerà da lui? Chi può
dirlo! Spero che ti sia divertita a
leggere questo capitolo e vi chiedo scusa se sto dividendo ogni caso in
due
parti… ultimamente ho dei seri problemi ad essere sintetica!
Ciao ciao alla
prossima un bacio.
Scusa LoVe4ever ma è
proprio
Duncan alla porta… mi dispiace anche che tu non possa ancora
commentare le
parole di Veronica sul ritorno di Duncan, o meglio il confronto che ci
sarà tra
i due. So di essere poco romantica, ma ciò non vuol dire che
non mi piacciano
le storie d’amore o fantasticare ad occhi aperti…
diciamo che nei miei
vaneggiamenti ci sono sempre ben poche smancerie! Comunque condivido
quando
dici che non c’è bisogno di essere sdolcinati per
dare conferma che Logan e
Veronica sono fantastici insieme, lo sono a priori!
Allora mi perdoni il ritorno
di Duncan? Dai…
Alla prossima, ciao ciao un
bacio.
LoVe al 100%... senza alcun
dubbio PiccolaMars. Qualcuno soffrirà un pochino…
Non vi posso dire chi…Uffi,
sto parlando troppo… come al solito! Sono stata un
po’ cattiva con la famiglia
Manning, ma a Neptune può succedere di tutto, poi se succede
sempre alle stesse
persone è colpa della mia scarsa immaginazione o meglio
della ma scarsa abilità
nel creare nuovi personaggi! A proposito: chi sarà il pirata
della strada? Mah
Caio ciao alla prossima un
bacio.
Ciao Suky, prima di tutto ti
devo ringraziare per il messaggio che mi hai lasciato se non sbaglio
nel
periodo pasquale, sei stata molto, ma molto dolce. Non sto scherzando
mi ha
fatto davvero molto piacere. Grazie ancora. Tornando al capitolo:
sinceramente,
l’avevi capito anche tu che si trattava di Duncan?
Uffi… dovevo utilizzare
qualcosa di più velato, ambiguo… accidenti! Spero
ti sia piaciuto comunque
questo ritorno ‘inaspettato’, almeno fino al nono
capitolo!
Ciao ciao alla prossima!
Ah volevo chiedere scusa a
tutti i lettori appassionati di fumetti se ho fatto qualche errore o
altro.
Purtroppo il mio interesse è nato da poco e non sono ancora
molto informata a
riguardo. Cioè le uniche cose che leggo sono quelle che rubo
a mia sorella o
che lei mi consiglia di acquistare… quindi se ve la volete
prendere con
qualcuno vi lascio il suo nome e quant’altro, si è
addormentata prima di
riuscirmi a dare qualche consiglio utile. Comunque i fumetti citati da
Mac li
adoro veramente, e a giorni (dopo gli esami) inizierò a
leggere Parfait tic…
l’ho comprato proprio oggi, in completa autonomia, speriamo
bene!
Ciao ciao.