Serie TV > Veronica Mars
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Autore: Madrigal    29/04/2008    4 recensioni
Aprì la porta sfoggiando il suo sorriso migliore. “Veronica Mars… che sorpresa. Sono forse ricercato dall’ FBI?” chiese il ragazzo con il solito modo di fare strafottente.  “Oppure attacchi ancora i tuoi giocattoli sotto la mia auto per vedere dove vado?”  “Mi dispiace Logan ma non sto cercando te, sono sicura che il tuo ego riuscirà ha superare questo shock”   Per tutti coloro a cui il finale della serie non è piaciuto: ecco come sarebbe dovuta essere la quarta stagione secondo me.
Genere: Romantico, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cindy Mac Mackenzie, Dick Casablanca, Keith Mars, Logan Echolls, Veronica Mars
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4 x 11 - Boy's Best Friend

 

PRIMA PARTE

 

Toc toc toc

Mac aprì la porta con la faccia di chi sta per uccidere qualcuno.

“Per favore Veronica dimmi che hai con te la pistola elettrica!” esclamò nell’istante in cui vide la sua amica sulla soglia.

Veronica fece spallucce ed indicò con il dito la porta accanto alla stanza della ragazza da cui proveniva un tremendo rumore, che prima che superasse i decibel consentiti per legge era una canzone melensa e triste che anche il più disperato tra i depressi eviterebbe di ascoltare per più di cinque volte consecutive *.

 

When you're gone
The pieces of my heart are missing you
When you're gone
The face I came to know is missing too
When you're gone
The words I need to hear to always get me through the day and make it ok
I miss you

I've never felt this way before
Everything that I do reminds me of you
And the clothes you left, they lie on the floor
And they smell just like you, I love the things that you do

When you walk away I count the steps that you take
Do you see how much I need you right now **

 

“E’ da ieri sera che non la smette di ascoltare questa canzone a tutto volume!” esclamò Mac buttandosi sul letto e coprendosi le orecchie con il cuscino.

“Io cercherò di risolvere il tuo problema se… tu mi concedi asilo politico per… un po’” la ricattò Veronica stendendosi sul letto accanto a lei.

“Non potremmo andare a casa tua…” replicò Mac guardando supplichevole la sua amica.

“Mio padre ancora non sa di Logan e vorrei evitare di affrontare l’argomento con lui…” spiegò Veronica.

“Vigliacca!” replicò Mac.

“Almeno per il momento, e so che appena mi vedrà me lo leggerà in faccia e leggerà anche che le cose si sono leggermente complicate…” si giustificò la ragazza “conosco lo sceriffo e non esiterà un attimo a prendersela con Logan!”

“Ok, ma non potremmo andare da Logan?” Mac era evidentemente al limite della sopportazione “Fino a che punto si sono complicate le cose fra voi?”

“E’ tornato Duncan!” esclamò Veronica, sicura che queste parole potessero bastare a chiarire la situazione alla sua amica.

 

“Come vanno le cose?” domandò Logan al suo amico.

I due ragazzi si trovavano in riva al mare, entrambi con il volto rivolto verso l’oceano; c’era qualcosa che li rendeva freddi e distanti.

Duncan fece un sorso dalla sua lattina di coca cola come per farsi coraggio, quasi fosse un bicchiere di whisky e loro due fossero due vecchi amici che si incontrano al bancone di un vecchio e puzzolente bar di periferia.

Logan lo guardò improvvisamente, non perché l’amico non aveva risposto ancora alla sua domanda, ma per cercare di focalizzare quel ragazzo con cui aveva condiviso così tanti momenti e che ora sedeva accanto a lui e appariva come uno sconosciuto.

“Sei cambiato Duncan, la paternità ti ha fatto proprio bene!” esclamò Logan cercando di istaurare quella vecchia sintonia che sempre c’era stata tra di loro.

“Tu invece non sei cambiato per niente!” esclamò con tono poco amichevole.

Logan abbassò il capo, sapeva benissimo qual’era il motivo di tanto rancore.

“Veronica” disse poi con un filo di voce.

Già una volta la giovane Mars aveva creato delle tensioni tra i due, erano arrivati persino alle mani e ora la ragazza era ancora una volta tra di loro.

“Certo sarebbe stato troppo chiedere a lei di aspettarmi, ma tu…” Duncan si fermò giusto il tempo di catturare lo sguardo del suo interlocutore, voleva pronunciare quelle parole guardando il suo amico negli occhi. Logan alzò lo sguardo e incrociò quello del ragazzo seduto accanto a lui, che prontamente riprese a parlare “Tu potevi tenere giù le mani da lei, almeno questa volta”.

Fu Duncan questa volta a distogliere lo sguardo, ma non smise di parlare. La sua voce era bassa, piatta, non dava segni di agitazione o rabbia.

“Sono tornato per lei e…” ancora una volta i loro occhi si incrociarono “… e lei ancora una volta tornerà da me!”

In effetti, la relazione tra Logan e Veronica era iniziata proprio in assenza di Duncan, e Logan si ricordò di come la ragazza aveva voluto tenere la “cosa” nascosta fino a quando Duncan non fosse tornato, per…

 

Toc toc toc

“Sì?” la voce della ragazza che venne ad aprire alla porta era rotta dal pianto, trasudava sofferenza e disperazione.

Vedendo la ragazza, Veronica decise di essere delicata e gentile.

“Ciao, sono Veronica…” la giovane detective smise di parlare non appena la ragazza di fronte a lei le buttò le braccia al collo e l’abbracciò come se fossero amiche da sempre.

“E’ finita!” esclamò la ragazza prima dell’ennesimo singhiozzo.

“Mi dispiace, ma…” disse Veronica imbarazzata dalla situazione.

“Lui mi ha lasciata, ma non è giusto” iniziò a piagnucolare la giovane ragazza dando spiegazioni che nessuno le aveva chiesto “Dice che ha le prove del mio tradimento, ma non è vero… lo amo troppo io non potrei mai!”

Veronica prese le distanze dalla ragazza cercando in borsa qualcosa con cui avesse potuto asciugarsi la maglietta completamente inzuppata dalle lacrime di quella sconosciuta.

“Purtroppo capita… eri ubriaca e non te lo ricordi o magari sei semplicemente…” voleva dire ‘ninfomane come la mia amica che abita nell’altra stanza e che ha serie intenzioni omicida nei tuoi confronti’ ma si trattenne, la stabilità mentale della ragazza era troppo debole per metterla al corrente che una perfetta sconosciuta la odiava.

“No!” urlò decisa la giovane martire d’amore “Lo amo troppo per poter mai pensare di andare con un altro!”

Finalmente Veronica trovò un fazzoletto nella borsa, ma non lo sfruttò per lo scopo previsto, infatti, la ragazza lo afferrò e lo utilizzo per soffiarsi il naso.

Veronica alzò gli occhi al cielo e ricordandosi della promessa fatta a Mac, confortò la ragazza dicendole che ci avrebbe pensato lei: “Se non è vero che tu l’hai tradito, scoprirò chi ti ha incastrato e…”.

Non riuscì a terminare la frase che la ragazza le gettò ancora una volta le braccia al collo, era ufficiale: Veronica Mars aveva trovato una nuova amica, indesiderata.

 

Drin drin drin

“Pron…” Veronica fu interrotta.

“Veronica si può sapere dove sei?”domandò lo sceriffo preoccupato “Ho chiamato casa e Lynn dice che non ti vede da ieri sera… e che neanche Logan risponde al cellulare”.

“Scusa, mi sono dimenticata di avvertire… ho dormito da Mac stanotte!” esclamò Veronica facendo cenno all’amica di stare al gioco “E’ distrutta, ha litigato con Max… ho svolto il mio dovere da amica”.

“Salve signor Mars!” esclamò la complice cercando di imitare la voce della sua vicina di stanza.

“Dove sei papà?” domandò Veronica per cambiare discorso, suo padre non era di certo uno di quei genitori che si abbindolano facilmente “Hai scoperto qualcosa?”

“Ho trovato una strada…” accennò il padre senza specificare “Non so dove mi porterà, ma sicuramente ne avrò ancora per un paio di giorni!”

“Non esagerare con la tequila, hai una certa età ormai!” scherzò Veronica.

“Ah ah ah, inizi ad essere ripetitiva!” rispose prontamente lo sceriffo “Non hai niente di nuovo da raccontarmi?”

Veronica rimase in silenzio, forse era un trucco per estorcerle informazioni di cui lui in realtà non sapeva niente.

“Niente… su te e Logan al ballo insieme… sul fatto che non sei rientrata questa notte…” lo sceriffo iniziò ad elencare le informazioni che aveva avuto da Lynn.

“Papà… ne parliamo al tuo ritorno… ok?” Veronica cercò di chiudere quella conversazione che stava prendendo le sembianze di una confessione sotto tortura.

 

FLESHBACK

“Allora, si accoglie così un vecchio amico?”

Logan rimase fermo, immobile per la sorpresa, riuscendo soltanto a pronunciare il nome del giovane: “Duncan?”

“Spero tu mi faccia entrare, il viaggio è stato molto lungo e… ho bisogno di un posto dove stare per qualche giorno!” disse il ragazzo facendosi spazio per entrare nell’appartamento.

Logan chiuse la porta e seguì il ragazzo nell’appartamento, che un tempo avevano condiviso.

“Dai, amico” lo incitò il giovane Kane “Forse ti ho disturbato, eri con una ragazza… non ti smentisci mai Logan!”.

“Duncan c’è una cosa che devi sapere!” Logan iniziò finalmente a parlare, ma con un tono serio e anche un po’ preoccupato… Duncan si accorse di ciò e intuì cosa stava accadendo, o meglio cosa rendeva tanto agitato il suo vecchio amico.

Il giovane milionario erede della fortuna dei Kane si avvicinò alla porta della camera da letto, l’aprì, non era furioso, non era violento, ma i suoi gesti facevano trasparire preoccupazione, timore di ciò che stava per scoprire.

Il letto era vuoto, disfatto, intravide una sagoma appoggiata al lavandino del bagno.

“Logan, quanto c’hai messo?” la voce della ragazza era alterata, si stava lavando i denti “Dick non si reggeva in piedi, eh?”

Poi il rumore dell’acqua.

La ragazza uscì dal bagno, vide il letto vuoto, si girò di scatto verso la porta e lo vide.

“Duncan?”

FINE FLESHBACH

 

“Così Duncan Kane è tornato!” esclamò Mac quando la sua amica finì di raccontarle ciò che era successo quella mattina.

“Già!” esclamò Veronica dando un’occhiata al display del cellulare, Logan non l’aveva ancora chiamata.

Compose il numero.

“State chiamando Logan Echolls e questo è il messaggio ispiratore di oggi: A questo mondo vi sono solo due tragedie: una è non ottenere ciò che si vuole, l'altra è ottenerlo. Questa seconda è la peggiore, la vera tragedia’”. **

“Ciao Logan sono Veronica, quando senti questo messaggio richiamami per favore…” la ragazza riagganciò. Sul suo volto si leggeva apprensione e preoccupazione; ora che finalmente lei e Logan si erano ritrovati…

“Veronica!” Mac richiamò la sua amica alla realtà “Credo che sia lui il ragazzo della psicopatica!”

Le due ragazze si avvicinarono al gruppo che stava uscendo proprio in quel momento dall’aula di matematica finanziaria.

Vanessa, la vicina di stanza di Mac, le aveva riferito che il ragazzo era un vero fanatico di fumetti, manga giapponesi in particolare, e che aveva fondato nel campus un club del fumetto.

Veronica approfittò di questa informazione per attaccare bottone con il ragazzo.

“Salve…” disse la ragazza bussando sulla spalla del ragazzo per attirare l’attenzione “Sei tu Ian Sanders?”

Il ragazzo fece cenno di sì, poi aggiunse “Ci conosciamo?”

“Veramente non ancora” civettò la giovane detective “Io sono Veronica e questa è la mia amica… Cindy”.

Mac si girò di scatto verso Veronica inchiodandola con la sola forza dello sguardo.

 

“Questa me la paghi Veronica Mars!” esclamò Mac una volta che si erano allontanate dal ragazzo.

“Pensavo soltanto…” iniziò a giustificarsi la detective.

“Che un nome da Barbie sarebbe servito ad abbindolare meglio il ‘nostro Big Jim’!” concluse la frase Mac.

“Però ha funzionato… questa sera nel suo alloggio” aggiunse Veronica soddisfatta.

“Veronica… tu che ne sai di manga…?” domandò preoccupata Mac.

 

“La mia autrice preferita?” fece eco Mac alla domanda postale dal ragazzo della sua vicina di stanza “Non credo di avere un autore preferito in assoluto… ultimamente sto leggendo Mitsuba Takanashi”.

“Fammi indovinare ‘Lui, il diavolo’?” la interruppe Ian.

“Cosa ci posso fare… sono un’irriducibile romantica!” esclamò Mac imbarazzata.

Il ragazzo le sorrise, non era ancora convinto del perché quelle ragazze avessero così insistito per parlare con lui.

“Magari vorranno entrare a far parte del club perché gli servono crediti” si insospettì il ragazzo.

Mac comprese il dubbio di Ian, d'altronde lei non aveva letto molti fumetti… ecco letti forse no, ma poteva sicuramente dire di averne sentito parlare: era da circa un anno che sentiva e risentiva quei lunghi monologhi di Max sull’argomento. Questa era la volta buona per sfruttare quella intensa, a volte anche malata, ossessione per i fumetti che aveva il suo ragazzo.

“Ultimamente ho letto anche ‘Vampire knight ’… devo dire che mi sta appassionando” iniziò a raccontare Mac “inizialmente la storia mi sembrava fin troppo prevedibile, ma mi sono ricreduta: ci sono fin troppi colpi di scena… poi i disegni sono semplicemente fantastici: si potrebbe capire la storia anche senza testo tanto sono espressivi”

“E già… sono proprio d’accordo!” esclamò Veronica allibita dalla prestazione della sua amica.

“E invece a te, Veronica, cosa piace leggere?” chiese Ian ammiccando alla bionda ragazza di fronte a lui.

“Lo stesso!” si sbrigò a rispondere la detective, poi accortasi di dover migliorare la propria performance aggiunse “Io e Mac condividiamo tutto, anche i manga!”

Il ragazzo fece una smorfia, non era del tutto soddisfatto dalla risposta banale e sbrigativa della biondina.

Veronica fece un lungo respiro, poi incrociando le dita iniziò a parlare: “Ecco, il fatto è che mi vergogno un po’ ad ammetterlo, ma il mio fumetto preferito Detective Conan… adoro i gialli!”

Il ragazzo abbassò gli occhi, la sua espressione era cambiata.

Aprì un armadio proprio dietro al letto dove erano sedute le due ragazze fece loro cenno di guardare all’interno.

A Veronica quasi prese un colpo: era pieno di fumetti sul giovane detective.

La ragazza alzò lo sguardo, era rassegnata… aspettava l’inizio delle domande a raffica sull’argomento e lei iniziò immediatamente a sperare che il cartone animato fosse una fedele riproduzione del manga dal quale era stato tratto.

“Sono della mia ragazza!” esclamò lui con un certo rancore “avevo deciso di buttarli via… ma se ti possono servire prendili pure… non voglio più aver nulla a che fare con lei… non voglio più niente che me la ricordi!”

Veronica fece un piccolo ghigno di soddisfazione… involontariamente aveva trovato la strada per approfondire le sue indagini.

“Anche io mi sono da poco lasciata con il mio ragazzo” confessò Veronica, d'altronde anche Logan l’aveva tradita in un certo senso con Madison Sinclair… avrebbe potuto sfruttare quel ricordo, quelle emozioni di rabbia e rancore che non aveva ancora del tutto cancellato per far in modo che quel ragazzo si aprisse con lei “Diceva di amarmi, capirmi, di essere l’unica persona veramente importante per lui e…”.

Veronica capì di aver imboccato la strada giusta, il ragazzo la stava, infatti, seguendo con un certo interesse.

“… sono venuta a sapere che mi tradiva con la mia peggior nemica, la persona più squallida, sporca e repellente che esista!” la ragazza riprese fiato, quella storia non l’aveva ancora digerita, si capiva benissimo dalla delusione, dalla rabbia che provava ancora dentro “Scusate, forse ho un po’ esagerato” aggiunse imbarazzata.

“No, non scusarti” la rassicurò il ragazzo “Non sai come ti capisco… ci credi, speri che sia una persona seria, sincera e che ti ami… poi invece”.

Mac tossì, non si sentiva a suo agio in quella situazione, in quella stanza lei era l’unica ‘ dell’altra sponda’, l’unica che tradiva invece che essere tradita, l’unica veramente colpevole.

 

Toc toc toc

“Il tuo ragazzo dice di aver ricevuto delle foto di te e…” esordì Veronica non appena Vanessa aprì la porta. La detective aveva dimenticato lo scarso autocontrollo della ragazza, che come ormai di abitudine le buttò le braccia al collo scoppiando in lacrime.

“Veronica devi scoprire chi mi sta facendo questo?” la supplicò la ragazza “Sono disperata, mi sembra di non riuscire neanche a respirare, mi manca l’aria, mi manca Ian!”

La giovane Mars fu realmente toccata dal dolore della ragazza, seppur in modo diverso Veronica aveva provato  quelle sensazioni, e quel caso gliele stava facendo rivivere.

“Non ti preoccupare…” la consolò Veronica “scoprirò chi c’è dietro questa storia!”

 

Compose ancora una volta e il suo numero, e ancora una volta la sua voce era preregistrata e decantava una frase che non la rassicurava affatto.

Si decise ad andare nell’appartamento del ragazzo, avrebbe affrontato anche il suo ex, ma non riusciva più a sopportare quella distanza, quel silenzio.

 

“Ehi Veronica!” esordì Dick trascinandola in camera “Sai, vero, che tuo padre ti cercava… ha mandato un uomo della sorveglianza qui questa mattina!”

“C’è Logan?” domandò immediatamente la ragazza, non era andata lì per fare conversazione e non riuscì a celare neanche per un minuto la sua apprensione.

Il giovane Casablancas scosse la testa, ma dall’espressione sul suo volto la detective intuì immediatamente che anche lui era a conoscenza del ritorno di Duncan.

 

“Come non pensare ai propri problemi…?” pensò Veronica guidando la sua auto verso l’Hearst College “Cercare di risolvere quelli degli altri!”

 

NOTE:

Il titolo di questo capitolo è il titolo di una canzone de “The White Stripes”.

* “When You're Gone”, Avril Lavigne. Adoro questa canzone, io sarei capace di ascoltarla per un giorno intero.

** quando sei lontano
i pezzi del mio cuore sentono la tua mancanza
quando sei lontano
manca anche il volto che conoscevo
quando sei lontano
mi mancano le parole che ho bisogno di sentire per farmi
sempre andare avanti fino alla fine della giornata
mi manchi

non mi sono mai sentita così prima d'ora
tutto ciò che faccio mi ricorda te
ed i vestiti che hai lasciato sono sul pavimento
ed hanno il tuo profumo, amo le cose che fai

 

** Oscar Wilde.

 

RISPOSTA ALLE RECENSIONI:

 

Ciao Isilady, come al solito non vi si può nascondere niente… Vabbé la frase non lasciava molti dubbi circa l’identità del misterioso ragazzo. Un po’ scontato forse il ritorno di Duncan, ma ho sempre provato una certa gioia nel vederlo sfigurare contro Logan… ih ih ih ( risata malefica)… come mi sento cattiva! Però non si sa mai, chissà cosa farà Veronica! Tornerà da lui? Chi può dirlo! Spero che ti sia divertita a leggere questo capitolo e vi chiedo scusa se sto dividendo ogni caso in due parti… ultimamente ho dei seri problemi ad essere sintetica! Ciao ciao alla prossima un bacio.

 

Scusa LoVe4ever ma è proprio Duncan alla porta… mi dispiace anche che tu non possa ancora commentare le parole di Veronica sul ritorno di Duncan, o meglio il confronto che ci sarà tra i due. So di essere poco romantica, ma ciò non vuol dire che non mi piacciano le storie d’amore o fantasticare ad occhi aperti… diciamo che nei miei vaneggiamenti ci sono sempre ben poche smancerie! Comunque condivido quando dici che non c’è bisogno di essere sdolcinati per dare conferma che Logan e Veronica sono fantastici insieme, lo sono a priori!

Allora mi perdoni il ritorno di Duncan? Dai…

Alla prossima, ciao ciao un bacio.

 

LoVe al 100%... senza alcun dubbio PiccolaMars. Qualcuno soffrirà un pochino… Non vi posso dire chi…Uffi, sto parlando troppo… come al solito! Sono stata un po’ cattiva con la famiglia Manning, ma a Neptune può succedere di tutto, poi se succede sempre alle stesse persone è colpa della mia scarsa immaginazione o meglio della ma scarsa abilità nel creare nuovi personaggi! A proposito: chi sarà il pirata della strada? Mah

Caio ciao alla prossima un bacio.

 

Ciao Suky, prima di tutto ti devo ringraziare per il messaggio che mi hai lasciato se non sbaglio nel periodo pasquale, sei stata molto, ma molto dolce. Non sto scherzando mi ha fatto davvero molto piacere. Grazie ancora. Tornando al capitolo: sinceramente, l’avevi capito anche tu che si trattava di Duncan? Uffi… dovevo utilizzare qualcosa di più velato, ambiguo… accidenti! Spero ti sia piaciuto comunque questo ritorno ‘inaspettato’, almeno fino al nono capitolo!

Ciao ciao alla prossima!

 

Ah volevo chiedere scusa a tutti i lettori appassionati di fumetti se ho fatto qualche errore o altro. Purtroppo il mio interesse è nato da poco e non sono ancora molto informata a riguardo. Cioè le uniche cose che leggo sono quelle che rubo a mia sorella o che lei mi consiglia di acquistare… quindi se ve la volete prendere con qualcuno vi lascio il suo nome e quant’altro, si è addormentata prima di riuscirmi a dare qualche consiglio utile. Comunque i fumetti citati da Mac li adoro veramente, e a giorni (dopo gli esami) inizierò a leggere Parfait tic… l’ho comprato proprio oggi, in completa autonomia, speriamo bene!

Ciao ciao.

 

 

 

  
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