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Autore: Larosaroja_    20/11/2013    1 recensioni
Alexandra, un adolescente difficile,ribelle col cuore di ghiaccio che affronta un nuovo matrimonio del padre, una nuova madre e un uovo....”Fratello”, ma si sa anche i cuori più freddi possono sciogliersi.
*Questa storia è inventata, non parla di Ian&Nina, non riprende la The vampire diaries eeee Ian è un pò più piccolo, capirete leggendo, non linciatemi ma è la prima che scrivo, scusate se fa schifo.*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Da questo capitolo in poi ci sarà l’entrata ufficiale di Paul,Candice e Kat”

“ne sei infinitamente sicura?” Chiese Ian pronto con la mano sulla porta “sicura” rispose lei sorridendo “bene allora, entriamo” esclamò lui spalancando –finalmente- la porta del negozio di tatuaggi. “è stupendo!” squittì Alex osservando il suo tatuaggio, la scritto di poco sotto il suo seno era chiara con un contorno rosso, ancora fresco “happiness!” esclamò Ian “carino!” aggiunse sorridendo “ma la prossima volta andiamo da una tatuatrice” aggiunse facendo scoppiare Alex in una fragorosa risata.

“Trovo tutto questo scorretto”  urlò Candice mentre veniva trascinata in piscina da Paul, la grande casa di quest’ultimo era quasi incantevole e l’ultima giornata senza i loro genitori non potevano passarla meglio pensavano Ian e Alex. “per quanto lo nasconderete ancora?” chiese Candice strizzando i suoi capelli biondo platino “non lo sappiamo con precisione” rispose la mora togliendosi gli occhiali da sole facendo si che la luce calda non formasse un segno di quest’ultimi sul suo viso “trovo tutto questo così passionale” esordì Kat sorridendo quasi come un ebete “vorrai dire eccitante” la corresse Candice e quasi jenny non morì dal ridere “Candice!” l’ammonì Alex trattenendo una risata a stento “oh andiamo è la verità e tu, piccola donna lo sai bene” rispose quest’ultima che sorrideva vittoriosa. “Lasciami Ian” urlò Alex in piena crisi, era infagottata sulle spalle del ragazzo che si dirigeva verso la piscina senza alcun problema “non hai fatto un bagno piccola, la tua pelle ti si seccherà” esordì lui “Paul aiutami” urlò lei allungando le mani verso il ragazzo che rideva a crepapelle “Mi dispiace tesoro, proprio non posso” rispose quest’ultimo suscitando il dispiacere in Alex “Ian ho il tatuaggio fresco di mattinata” urlò poco prima che il ragazzo la buttasse in acqua, salvandosi per un pelo.

 “Cosa vi va di mangiare?” chiese Paul aprendo la grande dispensa “tutto quello che non è cucinato da te caro e innocente Paul” rispose per prima Candice sorridendo innocentemente “Noi vogliamo  la pizza” urlarono in coro Kat e Alex pronte a combattere con qualsiasi altra persona chiedesse il contrario “No, sushi” esordì Candice facendo gli occhi dolci a Paul “questo trucco non vale” urlò ancora Alex portando le mani ai fianchi “si invece, vero?” chiese Candice voltandosi ancora verso Paul che, sorridendo, annuì “lo fai solo per farmi arrabbiare” sbottò Alex con un sorrisino sulle labbra “è il mio scopo da una vita” rispose sorridendo innocentemente Paul mentre componeva un numero sul telefono di casa.
“voglio giocare ancora a non ho mai” urlò Candice dopo la terza o quarta birra di seguito “Credo che di alcool nel tuo corpo c’è ne sia già abbastanza” esordì Ian sorridendo alla scena comica che si era creata. Candice era quasi appesa su Paul che impugnava la sua birra con decisione “no Candy Candy smettila” urlò Paul mentre cercava di alzarsi “dammi quella birra uomo!” urlò la bionda mentre rincorreva Paul per tutta la stanza suscitando la risata del resto degli amici presenti “Andiamo Candy Candy, sii comprensiva” cercò di spiegare Paul continuando però a correre, il suo volto nascondeva un sorriso ironico. Un tonfo molto pesante fece distogliere lo sguardo ad Alex che era distratta da Ian e quando lo concentrò sulla causa del rumore non poté non ridere, la scena era quasi esilarante. Candice era distesa col viso spiaccicato sul pavimento e con –finalmente- la birra in mano mentre Paul era seduto col didietro a terra e rideva a crepapelle “ti sei fatta male?” chiese Alex raggiungendo a gattoni l’amica “un po’” mormorò lei con ancora il viso spiaccicato a terra “povera la mia Candy Candy” esordì Paul facendo scattare Candice “non chiamarmi così” urlò raggiungendolo in pochi istanti.
 
“Adoro quei matti dei tuoi amici”  esclamò Ian chiudendo la porta di casa alle sue spalle con un piccolo tonfo che rimbombò per tutta la casa “si li adoro” gli fece eco Alex sorridendo anche se provava un piccolo fastidio allo stomaco, il sushi non era stata una buona idea “sai, non mi sento tanto bene” esclamò attirando l’attenzione di Ian su di se “in che senso?” chiese quest’ultimo avvicinandosi alla sua ragazza “nel senso che...” lasciò la frase in sospeso fiondandosi sulle scale. Direzione? Bagno.
“il sushi di oggi mi ha fatto male” esordì Alex uscendo per le terza volta dal bagno, in cui aveva vomitato tutte e tre le volte “penso proprio di si” rispose Ian passandole un fazzoletto “maledetta Candice” urlò quasi lei alzando le mani al cielo “andiamo non fare così” rise Ian passandole un’altro fazzoletto “non sei carino, per niente” lo ammonì quest’ultima, stendendosi al suo fianco “Dai che passa” la coccolò lui, stringendola a se, “domani tornano i nostri” continuò lei accoccolandosi –se era possibile- ancora di più “lo so. Alex?” “Si?” rispose lei girando lo sguardo verso di lui “sempre e comunque?” chiese e lei sapeva bene a cosa si riferiva “sempre e comunque” rispose. Si addormentarono così, l’uno nelle braccia dell’altro.
La mattina dopo  Alex era già sveglia di buon orario, forse era un segno o forse semplicemente il destino ma mentre era distesa sul divano con l’intento di poltrire lì, alzò lo sguardo sul calendario notando la data di quel giorno. 4 luglio 2013 c’era scritto, una lampadina si accese nella sua mente come un allarme su una nave che affonda facendola scattare in piedi in men che non si dica. “25,26,27,28,29,30,31,32,33” continuava a contare sicura di aver sbagliato ancora una volta ma i conti erano chiari erano passati 32 giorni dall’ultimo ciclo, quattro giorni in più e il panico prese il sopravvento.
“Candice, Kat, Jenny...abbiamo un problema” digitò velocemente i tasti del suo cellulare per poi digitare l’invio del messaggio. La risposta non tardò ad arrivare “Arriviamo!” scrissero tutte e tre. “qual è il problema agente 00preavviso” esordì Candice entrando in salotto seguita da Kat e Jenny “Un ritardo agente 00cervello” rispose Alex con zero senso dell’umorismo.   
 
Spazio me:
salve :D ho aggiornato (yeeeeeeeeah) scusate se non è un granché.
volevo solo avvisarvi che in pratica sto cercando di cambiare nickname quindi non spaventatemi e non mi troverete ;) buona lettura.

Bacioni xx
Ps:il tatuaggio di Alex ;)  Image and video hosting by TinyPic
  
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