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Autore: fulmineo    21/11/2013    1 recensioni
[Hamburg Distretto 21]
Martin invita alcuni sottoposti ed alcuni medici dell'EKH a trascorrere le vacanze natalizie nel suo chalet e, nel corso di queste, qualcuno comprenderà i suoi reali sentimenti e sarà pronto ad affrontare al meglio il nuovo anno quando torneranno ad Amburgo.
Genere: Erotico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash, Crack Pairing
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Passò un giorno ed arrivò il ventitrè Dicembre e tutti, dopo la colazione, decisero di mettersi all'opera per fare l'albero, le illuminazioni ed il Presepe. Il primo compito, visto che c'era da tagliare un abete e ripiantarne un altro sarebbe toccato ai maschi, le illuminazioni alle donne ed il Presepe a Lena, Ole ed ai bambini, che avrebbero messo le statuette.

Martin condusse gli altri maschi al punto in cui, solitamente, tagliava l'abete e furono Boje, Nils, Henning e Kai a tagliarlo, mentre Wolle portava il nuovo abete, che Mattes e Martin, oltre che lui stesso, avrebbero piantato.

Invece, a casa, Karin aveva tirato fuori dalla mansarda tutte le illuminazioni, comprese quelle per l'albero ed il Presepe "Accidenti, tutte quelle vanno fuori?" Chiese colpita Elche.

"Si, esatto! Qualcuna di voi s'intende di elettronica?" Domandò invece Karin e, dopo tale domanda, solo Melanie, Jule e Franzi alzarono la mano, mentre Lars avrebbe passato loro le illuminazioni e sistemate le scale a coloro che non sapevano usare le scale ad altezza regolabile.

"Bene! Ragazzi, voi farete il Presepe su quel piano marmoreo laggiù e qui ci sono tutte le illuminazioni che vi servono."

"D'accordo!" Risposero assieme Lena ed Ole, portando poi con loro anche Antje, Emma e Felix.

E Karin, non appena iniziarono, notò che le tre poliziotte erano davvero abili, sia con le scale che con le prese di corrente ed anche la parte giovane del gruppetto, in casa, se la stava cavando bene ed Ole uscì, poco dopo "Karin, ragazze, noi andiamo a cercare del muschio."

"Muschio vero, tesoro?" Gli chiese Anna "Non sarebbe meglio comprare quello sintetico?"

"No. Per me quello vero è molto meglio!"

"Allora andate, ma fate attenzione." Disse Karin "Portate con voi anche i bambini?"

"Si. Non preoccupatevi, faremo attenzione anche a loro!"

Allora i due ragazzini ricevettero il permesso di andare e, preso un cesto ed i piccoli per mano, andarono verso il boschetto ed Elche, per scrupolo, scelse di seguirli e, un'ora più tardi, Karin entrò in casa per preparare il pranzo.

Nel frattempo erano tornati i maschi e sistemarono l'abete, trasportato col Fuoristrada di Martin e tirato fuori poi da Boje, Nils, Henning e Mattes e portato in casa, ove Martin aveva preso il vaso con la terra per piantarlo. Compito che sarebbe toccato a Wolle e Kai.

"Ragazzi, il pranzo è pronto!" Disse poi Karin e subito tutti andarono a lavarsi le mani, sedendosi a tavola.

"Ole, Lena, Elche ed i bambini?" Chiese Boje.

"Hanno voluto andare nel boschetto a cercare il muschio." Rispose Anna.

"Sentite, più tardi qualcuno dovrà andare a guardare come sta Bambi." Disse Jasmin.

"Andiamo noi, non preoccuparti." Rispose subito la Dietrich, indicando sè stessa e Frauke "Non mi sento più le gambe a furia di salire e scendere dalla scala! Io non sono abituata a fare questo genere di lavori."

"Idem per me!" Ribadì Frauke.

"Bene! Intanto, adesso, vado a portargli da mangiare."

Jasmin prese delle foglie di insalata ed uscì di casa, entrando poi nel capanno della legna, raccogliendo, prima di entrare, qualche ciuffo d'erba e quando fu poi davanti al piccolo cerbiatto, costui fece subito qualche verso e la mora, sorridendo, lo accarezzò teneramente, metendo poi il cibo nella ciotola di destra e l'acqua in quella di sinistra.

Prima di andarsene, Jasmin notò che le ferite non sanguinavano più e, quando ritornò poi in casa, lo disse alla Dietrich ed a Frauke, affinchè sapessero come regolarsi, visto che al piccolo cerbiatto andavano cambiate le fasciature.

"Siamo tornati!" Disse Elche e, quando anch'essi si furono lavati le mani e si sedettero a tavola, Karin servì la sua specialità. Arrosto aromatizzato con timo e patate saporite col rosmarino, invece come dolce vi era una torta al cioccolato e tartufo. Karin ci sapeva fare alla grande, ai fornelli.

Passata un'oretta o poco più, i nostri ripresero il lavoro, mentre Karin lavava i piatti e sparecchiava la tavola e la Dietrich andò da Bambi con Frauke, che portava bende, garze e disinfettante. Ma quelle che più si divertivano erano le ragazze fuori, visto che Ola, Lena ed i bambini dovevano solo mettere muschio, già pulito e le statuette, infine avrebbero provato le luci se funzionavano, prima di fare l'albero.

"Per favore, Anna, mi passeresti il trasformatore?"

"Come dici, Jule? E qual è?"

"Aspetta, faccio io!" Disse Franzi, passando alla rossina dal look gotho quanto richiesto.

"Ehi, sta iniziando a nevicare!" Esclamò Elche.

Le giovani lavorarono con più spirito ma, mentre Jasmin e Franzi stavano scendendo dalla rispettiva scala, entrambe scivolarono e, per fortuna, Melanie era lì sotto e riuscì a prendere entrambe al volo, mettendosi in ginocchio.

Ma Melanie rimase in ginocchio, mettendosi le mani sulla schiena, all'altezza dei reni "Ugh. Accidenti."

"Ehi, tutto bene?" Domandò subito Jasmin, inginocchiandosi accanto alla bionda poliziotta, che sembrava dolorante.

"Credo di aver fatto uno strappo o comunque un qualcosa alla schiena."

"Entra in casa a riposarti, qui ce la caviamo."

"No no, ce la faccio. Riuscirò a terminare il mio lavoro."

"Se dovesse farti male dimmelo. E fai attenzione, io e Franzi abbiamo appena scoperto che i pioli delle scale sono ghiacciati!"

"Tranquilla, ho notato!" Rispose Melanie, sorridendo a Jasmin, che fece altrettanto.

E Melanie ritornò sulla scala e terminò di appendere con le fascette la sua ultima fila di lucette, coprendo le prese di corrente col nastro isolante nero ed aiutò anche Anna ed Elche con le loro, mentre Franzi, Jule e Jasmin stessa terminarono senza problemi.

"Avete finito?" Domandò Nils, uscendo di casa.

"Si, finito." Rispose Anna, che notò poi l'espressione di dolore dipinta sul volto di Melanie "Nils, dovresti andare a chiamare Boje affinchè porti in casa Melanie. Ha fatto uno strappo alla schiena!"

Subito il castano entrò e, pochi minuti dopo, Boje uscì, pronto a prendere in braccio Melanie, scesa fino a metà scala "Lasciati andare, ti tengo!"

Melanie ascoltò il collega e si lasciò andare, così Boje la portò subito in casa "Al piano di sopra, Boje! Portala al piano di sopra!" Disse Jasmin, mentre Lars entrava anch'esso a seguito del robusto poliziotto.

Henning osservò attentamente l'espressione dipinta sul volto di Jasmin e questo rafforzò maggiormente la sua convinzione, circa i sentimenti che Jasmin proverebbe per Melanie e sentì la rabbia e la gelosia prendere possesso di lui.

Cosa succederà? E cos'avrà Melanie?

  
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