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Autore: eri_softballer    22/11/2013    1 recensioni
Storia nata dalla collaborazione delle menti malate di Kilian_Softballer_Ro ed eritrophobia
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"Dopo la caduta del Signore Oscuro, Hogwarts è diventato il posto più sicuro del mondo magico. Fa loro da casa, protteggendoli da ogni pericolo. Ma se un anno tutto questo cambiasse?
Agli studenti di Hogwarts si prospetta un anno molto caotico...ma quando mai ce n'è stato uno normale?
I nostri amici dovranno combattere le forze oscure, che questa volta potrebbero essere più grandi di loro"
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[Crossover: Sonic, Sherlock BBC, Doctor Who] [Hogwarts!AU] [Presenza di OC e personaggi OOC]
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Rouge POV
La sola idea di avere La O’Brien alla prima ora della mattina mi fa venire voglia di farmi cruciare da James-cosa che presumo farebbe con immenso piacere- e farmi portare saltellando da Madama Chips. La O’Brien è l’insegnante di Storia della Magia, ed è una donna talmente insopportabile da farmi cadere tutti gli organi esterni e interni. E poi la sua lezione è una palla mortale.
Mi sistemo la camicia, aspettando che Jim e Shadow si degnino di mostarsi. Dio, sono dei maschi, non dovrebbero metterci delle ere geologiche a prepararsi. Potrei metterci anche io un secolo, se potessimo truccarci e farci belle: invece no. In quel periodo in cui quell’acidaccia della McGranitt-fonti dicono sia ancora viva, strano ma vero- hanno assolutamente vietato ogni tipo di trucco e fronzolo da aggiungere alla divisa.

-Oh, finalmente!-esclamo, osservando i due venire verso di me.- Forza, che se arriviamo in ritardo e  la O’Brien è mestruata come al solito è la volta che non solo ci fa il cazziatone, ma ci toglie venti punti della Casa a testa.-
-Come la fai lunga, Rouge- dice James, roteando gli occhi.- Credo che salterò la lezione, oggi. Storia della Magia non è per niente interessante.-
-Il grande spirito di squadra di James Moriarty.-commenta Shadow

Appena usciamo dalla Sala Comune, vediamo un sacco di gente ammassata nei pressi dell’aula di Pozioni. Tra questi riesco a vedere Alice, che per una volta sembra veramente provare qualche sensazione che non siano rabbia o indifferenza. Ha paura. Ci avviciniamo al gruppo, che si scambia mormorii concitati e spaventati, e quando vediamo la causa di tutto questo casino inorridisco: c’è una ragazza a terra. Ha il collo completamente coperto da quelli che sembrano graffi, solo che sono molto profondi. Il sangue esce copiosamente, tanto che ha sporcato una bella porzione di pavimento. Vicino al corpo ci sono Mycroft Holmes e John Watson, rispettivamente Caposcuola e Prefetto. Mentre il primo cerca di allontanare i ragazzi-anche se, ovviamente, nessuno lo ascolta- il secondo cerca di fermare l’emorragia.

-ALLONTANATEVI IMMEDIATAMENTE!-urla il professor Smith, facendosi largo tra gli studenti, seguito da Madama Chips, Greg- il custode- e Sherlock Holmes. Deve essere stato lui a correre nell’ufficio di Smith.

Il cerchio si apre, e l’infermiera e il custode si affrettano a portare la ferita in infermeria. La guardo un poco: è una studentessa di Tassorosso. John si alza e con una fattura si toglie il sangue dalle mani. Il mio sguardo si posa sui miei compagni di Casa: sul viso di Shadow posso notare un velo di preoccupazione e perplessità, mentre Jim…beh, Jim sembra esaltato. Ho sempre pensato che fosse pazzo, ma mai fino a questo punto. Sembra un bambino appena entrato a Mielandia.

-Tornate nelle vostre Sale Comuni, oggi le lezioni sono sospese! Andate a dirlo ai Prefetti delle vostre Case.-esclama Smith, per poi puntare lo sguardo su Sherlock, Alice e Mycroft- Voi tre, venite con me nell’ufficio del preside. Dovete dare la vostra versione dei fatti.-
I due Holmes e Alice si lanciano un’occhiata, per poi seguire uno Smith decisamente fuori di sé. Speriamo che la tipa stia meglio.

Sherlock POV
Per la prima volta in tre anni vedo Alice e Mycroft non bisticciare. Seguono Smith fino al gargoyle che porta all’ufficio del preside, scuri in volto, lanciandosi un’occhiata ogni tanto.
Io e Alice stavamo andando nell’Aula di Pozioni prima del previsto, dal momento che nessuno dei due aveva voglia di fare colazione, e nel frattempo abbiamo incontrato mio fratello, che stava andando anche lui lì per riprendere un libro che aveva dimenticato. Siamo stati i primi a trovare la ragazza, e poi si sono aggiunti altri curiosi, che deve aver sentito le nostre esclamazioni spaventate. Mentre andavo da Smith ho trovato John, che è corso subito a dare una mano. E’ stato bravissimo, sarà un ottimo medico del San Mungo, un giorno.

-Ragazzi, vi lascio con Mycroft. Io vado ad avvisare gli altri insegnanti.-dice Smith, sospirando esausto.

Appena il professore si allontana, Mycroft pronuncia la parola d’ordine, “Transistor”. Subito il Gargoyle di pietra si muove, rivelando una scala a chiocciola. La percorriamo, e arriviamo nell’ufficio del Preside.
Il Preside di Hogwarts, Ivo Robotnik, è un uomo grasso e dalla forma vagamente ovale- per questo motivo lo chiamiamo anche “Eggman”. Non è un preside molto presente, ed è una persona decisamente ambigua: il primo giorno di scuola non era nemmeno presente alla cerimonia di apertura.

-Il professor Smith mi ha avvisato di ciò che è successo.-comincia, sistemando gli occhialini demodè sul naso- Spiegatemi la situazione.

Mentre Mycroft, da bravo Caposcuola, si mette a raccontare ogni minimo particolare della vicenda, forse in modo anche troppo teatrale (da bravo politico, oserei dire). Alice, invece, osserva per bene l’ufficio del preside, soffermandosi in particolare sui ritratti di Albus Silente e Severus Piton, che sono stati entrambi presidi di Hogwarts. Il quadro di Silente si muove, e la figura al suo interno osserva Mycroft con fare perplesso. L’immagine di Piton, invece, piega le labbra in una smorfia di disgusto.

-Spero che voi tre non centriate in questa storia- borbotta l’uomo.
- Con tutto il rispetto, Mycroft è un Caposcuola, mentre io e Sherlock siamo del terzo anno. Non abbiamo le capacità magiche necessarie per fare una cosa simile.- spiega Alice, mettendosi sulla difensiva.

Io le capacità magiche le avrei, ma non vedo il motivo di usarle contro qualcuno in questo modo.

-C’è qualcosa o qualcuno che potrebbe mettere a rischio la sicurezza della scuola.-dichiaro, guardando l’uomo- Deve fare qualcosa.-
-Sì, aumenterò la sorveglianza nei corridoi.- dice, agitando stancamente la mano, come se la cosa non lo riguardasse affatto.- Ora potete andare, ho delle cose da fare.-

E praticamente ci caccia via dal suo ufficio. Mentre stiamo uscendo- e Alice lo fa in modo decisamente arrabbiato- la suddetta va a sbattere violentemente contro Malkavian, il nuovo professore di Difesa contro le Arti Oscure.

-Mi dispiace.- dice Alice, cercando di risultare sincera.

Malkavian le rivolge un sorriso e le batte una mano sulla spalla, con fare amichevole.

-Stai tranquilla. E’ un peccato non poter fare lezione, oggi. Avevo delle cose interessanti da spiegarvi- dice, con il lieve accento straniero che sembra un po’ più marcato del solito.- Ora scusatemi, ma devo parlare con il Preside.-

Sparisce dietro la porta di legno dell’ufficio e noi tre ci dirigiamo verso le rispettive Sale Comuni. Quando Mycroft si è allontanato, guardo la mia amica.

-Sai che c’è qualcosa di strano in tutto questo, vero?- le chiedo.
-Sì.-
-E sai che dovremo incominciare ad indagare, vero?-

Alice mi guarda negli occhi e mi sorride.

-Quando cominciamo?-

Amy POV
Non è nemmeno iniziata la prima ora di lezione e già è successo qualcosa. Gli insegnanti ci stanno spingendo tutti a tornare nelle nostre Sale Comuni, cosa che non si è mai vista. Spero che nessuno abbia combinato un guaio, perché sembra qualcosa di davvero grosso!
Tikal è ancora più pessimista, come al solito. Si preoccupa sempre troppo. – Credi che si sia fatto male qualcuno? – Mi chiede mentre saliamo verso la nostra torre.
-Figurati! Sarà scappato qualche animale di Cura delle Creature.

La Sala Comune è piena zeppa. C’è un ronzio sommesso di sottofondo, tutti stanno facendo congetture su cosa possa essere successo. Tikal sparisce dal posto al mio fianco in un attimo e va dal suo Knuckles, ovvero il ragazzo noce di cocco, duro fuori e sciolto dentro. Soprattutto se si tratta della mia amica. Mi piacerebbe che anche Sonic si comportasse così, ogni tanto…
A proposito di Sonic, adesso è miracolosamente solo senza altre ragazze che gli sfarfallano intorno. E’ il mio momento!
Con noncuranza raggiungo l’angolo dove sta appoggiato e gli chiedo: - Secondo te cos’è successo?
Lui sogghigna (non devo sciogliermi quando fa così. Non devo. Devo controllarmi) e replica: - Non ne ho idea, ma mi hanno detto che Mycroft Holmes, il Caposcuola, è stato portato dal Preside. Potrebbe essere la volta buona che ha combinato un disastro!

Ridiamo insieme, ma il rumore del ritratto-porta che si apre fa azzittire tutta la Sala. Entrano proprio Holmes, che una volta tanto sembra preoccupato e non gelido e perfetto come al solito, e la nostra Direttrice, la professoressa Watson. Gli occhi di tutti sono puntati su di lei, che ricambia i nostri sguardi.

-Mi dispiace avvertirvi – dice – che si è verificato un avvenimento spiacevole. Una ragazza è stata aggredita.
Ma cosa…? Quasi tutte le ragazze (tra cui io) trattengono il fiato  o lanciano un gridolino. Mi aggrappo istintivamente alla prima cosa che mi capita vicino, ovvero il braccio di Sonic. La Watson continua a parlare, nonostante sembri turbata almeno quanto noi.
-E’ stata portata in infermeria e per ora  è in condizioni stabili. Ma da oggi in poi sarete maggiormente sorvegliati nei corridoi e nell’intervallo fra le lezioni, e se qualcuno di voi avesse visto o dovesse vedere qualcosa di strano, di sospetto, è tenuto a riferirlo immediatamente a un insegnante. Confido in voi.
-Possiamo uscire dalla Sala Comune? – Chiede un ragazzo più grande di me.
-Non per questa mattina. Le lezioni possono considerarsi annullate. – Si volta verso Mycroft. – Holmes, tienili d’occhio. Devo andare a parlarne con il Preside.
-Certo, professoressa – replica lui tutto impettito.

Non appena la prof esce dalla Sala, il brusio ricomincia. Tutti discutono dell’aggressione, e qualcuno circonda Holmes, per estorcergli qualche informazione,, ma lui è tornato il solito pinguino smorfioso e non dice una sillaba.
Io mi rendo conto all’improvviso di dove sono appiccicata e mi stacco in fretta e furia, arrossendo. Sonic ha l’aria preoccupata a sua volta. – Beh, questo è…inaspettato.

Ha ragione. Tutti potevamo aspettarci, ma un’aggressione? A Hogwarts? In pieno giorno? Poteva succedere una volta su un milione.
E ovviamente quella volta ce la siamo beccata noi.

Jim POV

Un tentato omicidio! A Hogwarts! Finalmente qualcosa di davvero divertente.
Mi piacerebbe restare a vedere il corpo, ma ci trascinano via tutti verso le nostre Sale Comuni, mentre quell’odioso Holmes, il suo fratellone Caposcuola e la sua amichetta, la bella bambina, che a quanto ho capito hanno trovato la ragazza stamattina, vanno dal Preside.

-Jim, togliti quel sorriso dalla faccia. – Mi dice Rouge mentre scendiamo nei sotterranei. – Hanno appena aggredito una persona.
-Appunto!
-Dio, Jim, ti ecciti davanti al sangue come una ragazzina al primo ciclo. Fra un po’ mi dirai che sei stato tu ad aggredirla.

Potrei, perché no? Ma non sono stato io. Come continuo a ripetere, non ho ancora ucciso nessuno che camminasse su due gambe. Non ancora.
E tutta questa depressione, queste facce lunghe che tutti sfoggiano? Che nooooia. Tanto tutti sanno che a loro non frega assolutamente nulla di quella ragazza, ma l’espressione di circostanza non manca mai. Tutti prevedibili e…noiosi.
Suvvia! Non è ancora morta, dopotutto. Sanguinava solo un po’.
In sala comune non c’è uno che fiata.  Automaticamente, se gli insegnanti reputano che sia successo qualcosa di brutto, tutti fingono di esserne partecipi. Bisogna movimentare un po’ la serata.

D’impulso prendo il primo cestino della carta straccia che mi capita per le mani e lo svuoto nel caminetto. Poi comincio ad aggirarmi per la stanza, scuotendolo. – Forza, gente! Qualche scommessa sull’aggressore?
-Solo tu, Jim – sibila Rouge, ma non mi ferma. A poco a poco un po’ tutti cominciano ad animarsi, buttando monete nel cestino e urlando nomi sparsi. Tutti tranne i mocciosetti  del primo anno, Rouge e Shadow.
-Non punti niente, Shadow? Potresti finalmente vincere qualche soldo – chiedo a quest’ultimo.
-Grazie, no. Non mi va sprecare i miei zellini dandoli alla persona su cui punto.

Santo cielo, quanto è fiacco quel ragazzo. Però…tutta questa gente che pensa che sia stato io a fare il Jack lo Squartatore della scuola? Interessante. Potrei farne un mestiere, prendere per il didietro la gente dopotutto è così….diverteente.
Intanto anche un ragazzino del terzo anno butta dentro qualche spicciolo. – Quell’altro ha ragione. Due falci che sei stato tu.
-Un’ottima puntata, Ackerley…Lo sai vero che se hai ragione, non rivedrai più queste belle monetine?
No, non lo sapeva. Lo vedo riflettere un po’, poi alza le spalle. – Non importa. Ne vale la pena.
-Che  cosa sta succedendo qui? – Dice una voce profonda. Ci giriamo tutti e sulla porta c’è il professor Walker, quello di Pozioni, allegro e vivace come una rana morta. Come sempre. – Moriarty, siediti oppure sarò costretto a togliere un punto a Serpeverde.
-Sì, professore. – Mi siedo, per nulla preoccupato. Un punto? E che sarà mai. Sicuramente ne ho persi molti di più con altri insegnanti, che non apprezzano il mio…carattere.

Mentre Walker parla dell’aggressione, io mi metto a contare i guadagni delle scommesse. Non ho  segnato i nomi, ho una memoria perfetta , soprattutto quando si tratta di soldi.
Beh, non so cosa pensano gli altri di tutta questa storia, ma intanto a me ha procurate un sacco di denaro. Che bella giornata.
  
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