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Autore: Silvi_MeiTerumi    23/11/2013    1 recensioni
'Non ho paura, ho superato la fase del tremare di fronte a te'
'Ma il tuo cuore trema. . Ma perchè hai paura di me come persona o perchè ti stai innamorando Louise?'
Il suo cuore era freddo come l'inverno a Londra, nessuno sarebbe stato in grado di scoglierlo, di farlo diventare umano per quanto fosse possibile.
Questo è quello che pensava fino all'incontro con lei. La sua preda.
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Louise si chiuse con un tonfo la pesante porta di legno alle spalle.
Con passo veloce si diresse in cucina pronta a raccontare l’accaduto alla madre, che nel mentre stava leggendo il giornale, l’espressione perplessa fece tremare la ragazza che le si avvicinò.
-Mamma, oggi c’erano le selezioni – la donna alzò lo sguardo e poggiò la mano destra sulla spalla della figlia.
-Come è andata? – domandò cercando di non risultare preoccupata agli occhi della bionda.
-Bene diciamo, lo spero – sospirò Louise prima di prendere una mela rossa e sedersi in attesa che la madre le dicesse cosa stava succedendo.
-Oggi pomeriggio devo andare al lavoro, c’è stato un omicidio stanotte- dichiarò deglutendo.
-Va bene. . Io ho lezione di arte. . – disse Louise prima di sfregarsi gli occhi stanchi e – Quando finirà tutto questo? – domandò alla madre.
-Spero presto Lou, sai che noi tutti ci impegniamo affinché loro non uccidano più nessuno, lo fanno solo se uno di noi umani non li soddisfa – ogni volta era la solita risposta alla sua domanda.
Loro erano come dei bambini viziati, se non gli si dava qualcosa che desideravano, le povere persone venivano usate come svago e poi uccise.
-Tesoro – la richiamò la mamma – Non preoccuparti, fa ciò che ti dicono e tutto andrà bene, non ribellarti, non servirebbe a nulla – quelle parole dette a sospiri fecero scoppiare in lacrime la ragazza.
 
I fiocchi di neve aveva ormai ricoperto ogni singolo centimetro i strada e Louise non vedeva l’ora di tornare a casa per ficcarsi sotto le coperte calde.
L’ora di arte oggi sembrava più noiosa del solito, da quando la sua vecchia prof si era dileguata, un uomo sulla sessantina la sostituiva.
Il fatto è che biascicava ogni parola, come se ad un tratto potesse cadere in un sonno profondo.
Le quattro arrivarono lentamente e dopo i vari – Arrivederci – la ragazza fu finalmente libera.
Il gelo invernale la colpì in pieno, non appena spinse con forza la porta che la separava dall’aria aperta.
-Ehi Louise! – la richiamò una voce da dietro – Aspettami! – la voce in questione si rivelò di Andy, un ragazzo della sua età che a scuola nell’ora di chimica sedeva accanto a lei.
-Ciao – lo salutò cordialmente per poi rivolgergli un sorriso.
-Vuoi che ti accompagni a casa? – chiese continuando a tenere il passo di lei.
-No no, grazie – rispose per poi salutare con la mano il povero ragazzo rimasto sul ciglio della strada vedendola andare via.
Louise non prendeva confidenza con nessuno, bisognava stare attenti, soprattutto nei giorni in cui c’erano le selezioni.
Durante il tragitto si sentiva osservata, ma ogni qualvolta che voltava lo sguardo non riusciva a distinguere nessuno, vedeva soli i piccoli fiocchi bianchi che le cadevano davanti gli occhi.
Fece una breve corsa prima di cercare le chiavi di casa e rifugiarsi al suo interno.
 
-La cena è pronta! – la voce di Uma si sparse per tutto l’abitacolo, Louise poggiò con delicatezza il libro che stava leggendo e con un balzo saltò giù dal letto.
Si strofinò più volte gli occhi mentre scendeva lentamente le scale.
-Come è andato il turno? – chiese Mat sedendosi di fianco alla sorella.
-Bene, diciamo – prese un po’ di fiato – l’uomo che è stato ritrovato morto è stato ucciso in un modo alquanto strano. . – disse lasciando in sospeso la frase.
-Cosa intendi? – intervenne Louise curiosa di ascoltare la madre.
-Insomma, non è stato morso o torturato. . Gli hanno spezzato la colonna vertebrale con un colpo netto – a quelle parole agghiaccianti gli occhi verdi della ragazza si spalancarono e continuarono a fissare la figura dalla madre davanti a se.
-Wow- disse solo Mat – Allora l’ hanno fatto per divertimento –
-Credo proprio di si, l’assassino si è controllato dal non sbranarlo. . Non aveva fame – concluse la donna poggiando sul tavolo dei tost.
-Ho paura – disse solo la ragazza fissando al di fuori della finestra.
 
Inutile dire che il giorno seguente sulla bocca di tutti si poteva solo capire che  ‘un uomo è stato ucciso’ e ‘selezione’.
Quelle due parole appena udite da Louise le fecero tremare il labbro inferiore, non voleva ritrovarsi da un momento all’altro con la schiena rotta in due.
Entrò di fretta in classe e si sedette all’ultimo banco in attesa che il professor Martin entrasse e ricominciasse a spiegare la cellula animale.
Dei passi rimbombarono al dì fuori dell’aula, qualcuno stava camminando su dei tacchi, e a meno che il prof non avesse avuto la stramba idea di mettersi delle scarpe femminili, non poteva essere lui.
Quando la figura di una donna giovane e lo sguardo freddo fece il suo ingresso un silenzio tombale piombò sulla classe.
Era la stessa donna della palestra, la loro preside.
-Buongiorno – disse – Come tutti voi sapete in questi giorni avrete l’onore di stare un po’ con i miei ragazzi – un sorriso malefico si fece largo fra le sue labbra contornate da un rossetto rosso fiamma.
-Quindi vi pregherei che quando sceglierò alcuni di voi, senza storie vi alziate e mi seguiate – disse infine.
Un senso di cedimento provò Louise quando la donna pronunciò il suo nome, e come una macchina si alzò e andò verso di lei senza fiatare.
Sentì solo un piccolo urletto di gioia da parte di Lily quando venne scelta.
 
 
Pov. Louise.
 
Ci fece entrare in un’aula deserta e dopo essersi chiusa la porta alle spalle ci invitò a sederci sui banchi ormai impolverati.
-Allora, spero facciate i bravi, e ora vi spiegherò cosa dovrete fare – esordì poggiandosi al muro scrostato.
Cominciai a tremare come una foglia nell’inverno, ero stata scelta da qualcuno dunque.
-Chi vi ha scelto vi raggiungerà a breve, nel frattempo non cercate di scappare, sarebbe del tutto inutile – le stesse parole di mamma pensai.
-Dovrete ubbidire a lui, non opponete resistenza – esclamò con enfasi.
La porta si aprì di scatto e in fila indiana i nostri aguzzini entrarono.
Ognuno di essi si diresse verso colui o colei che aveva scelto, io me ne stava lì ferma in attesa che la morte mi venisse incontro.
Ma quando voltai lo sguardo sull’ultimo ragazzo in fondo all’aula, giurai di aver visto il paradiso.
 
Ecco qua il secondo capitolo!
Cosa ve ne pare? Schifo vero? D:
Scusate se è corto, ma è solo per introdurre la storia.
Andy ha fatto solo una piccola comparsa, in avanti avrà un ruolo pure lui.
Secondo voi chi è il ragazzo misterioso che ha scelto Louise? :)
Ah, Uma è la mamma, e lavora nella polizia, per chi non lo avesse dedotto ;)
Che dire alla prossima! <3
 
Un grazie speciale a chi ha recensito e chi segue la storia: Writtenwith_theheart <3  xashtonsunicorn <3
Un altro grazie speciale a chi ha messo la storia tra i ricordata e i seguita: xashtonsunicorn <3
Un grazie anche a chi segue la storia in silenzio ;) <3

 

  
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