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Autore: scImMIA    01/05/2008    11 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Allora, oggi cosa posso dire di bello per incominciare? Sono stanca morta, stanotte non ho dormito perché sono stata sveglia fino alle sei e poi mio fratello ha iniziato a scassare verso le dieci con le colonne sonore dei vari Rocky con tanto di rutti di soddisfazione incorporati, mia madre ha avuto come al solito la bella trovata di entrare in camera mentre io e mia sorella dormivamo per romperci le scatole e adesso sono quì che stò cercando disperatamente di portare a termine questo dannato capitolo!
Adesso, per calmarmi e risollevarmi il morale, rispoderò alle recensioni com'è mia consuetudine ... spero che ciò non vi dispiaccia XD

Vegeta4ever: Nuova Arrivata! Molto piacere, io sono scImMIA. Sono davvero contenta che la storia ti piaccia e sono ancora più felice del fatto che tu mi abbia posto quelle giustissime domande ... Non risponderò adesso ma dopo, in un paragrafetto a parte perché penso che forse a molti altri siano venuti i tuoi stessi dubbi ma non hanno avuto il pensiero di farmi domande a riguardo. Spero che continuerai a seguirmi. ci conto! Un bacio

nana987: Mi piace parlare male del vecchio Dio ... peccato che con questo capitolo se ne vada ... povero. Per le "le sette magiche palle luminose" all'inizio avevo pensato alle "palle del drago" ma poi mi sembrava ancora peggio XD!!! Spero davvero che anche questo capitolo ti piaccia come gli altri. Un bacione lovvoso

Sgt: Goku è Goku e come ben sappiamo sfrutta le celluline del cervello solo in casi di estrema necessità ... XD. Grazie per il complimenti sul disegno, ho apprezzato molto. Spero vivamente che anche questo capitolo ti piaccia come gli altri. baci

LadyDreamer: Io che scrivo divinamente? E dire che nei temi il massimo che prendevo era cinque e mezzo .... TT-TT ... La tua domanda sul principe verrà "risposta" in un mini paragrafo a parte assieme ad altre :). Spero tanto che anche questo capitolo ti piaccia come gli altri. Un bacione ... ah, una curiosità curiosa da parte mia: come si fa ad andare a capo nelle recensioni?

folg_89: E' un bene che la fantasia galoppi ma bisogna vedere se va nella giusta direzione ... XD ... Dai che manca poco!! Sii paziente! Ciao, beso

Angelo Azzurro: Eh, penso che quello del fumettista sia un lavoro che sognino in tanti, io per prima, ma alla fine è sempre così: si è costretti a guardare avanti e lasciare da parte i propri sogni per creare un qualcosa di davvero concreto e duraturo ... per il momento quel sogno è ancora dentro a un cassetto assieme alle chine e ai retini e penso che continuerà soltanto a fare la parte dell'hobby com'è sempre stato :) Sono davvero contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Per un Vegeta approfondito dovrai aspettare il prossimo capitolo ... spero soltanto che nel frattempo tu apprezzi anche questo. Un bacio ciao!

kry333: E' dura dire di no a una possibilità così grande ma il nostro Trunks ha optato per i sentimenti piuttosto della forza superiore ... Per il barbeque io aggiungerei Kaioshin (non lo sopporto!!). Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Un bacione

chrystal_: Ciao! Io sono scImMIA, molto piacere. Sono contenta che la storia ti piaccia nonostante sia così avanti ... in effetti molti se ne sono accorti in un secondo momento, proprio come te! XD La tua bella domanda troverà risposta poco più in giù assieme ad altre. Spero vivamente che anche questo capitolo ti piaccia. CIAO!!!

Juu_Nana: Non ti preoccupare se non riesci a recensire subito ... fai con calma anche se in effetti mi chiedevo dove fossi finita ... hehe ... 17 è ancora al sicuro. Spero tanto che il capitolo ti piaccia e vedi di trovare la password!! Un bacione!!


Dopo aver terminato le risp. alle recensioni ora ci terrei tanto a fare una piccola cosa, visto che questa volta me ne sono arrivate abbastanza e quindi ....
tattaratà
AD OGNI DOMANDA CURIOSA LA SUA RISPOSTA

lascio che sia il nostro Trunks a rispondere ... ci vediamo dopo

Vegeta4ever: Ma quel giorno dopo il sogno,quando Vegeta è andato alla Cc che è successo?
Carissima, qualcosa è successo e non credere che l'autrice ( e il narratore) si siano persi dei capitoli per strada ... se apetti ancora un attimino la vera risposta arriverà molto prima di quanto tu pensi!!

Vegeta4ever/chrystal_: Bulma è scema o cosa?Come cavolo può riattivare i cyborg anche se con il blocco?/Non ho capito una cosa: perchè Bulma ha attivato i cyborg, non era meglio distruggerli?
Lo scopo primo di mia madre era quello di fare di loro dei paladini per i più deboli e trasformarli in cyborg buoni ... Ovvio che era meglio distruggerli ma lei ha un cervello sì geniale ma ultimamente non lavora alla perfezione ... Che abbia qualche problema?

Vegeta4ever: Trunks,tesoro,come fai battere i cyborg della tua epoca senza allenarti a dovere?
Per il momento io mi concentro su Cell perché da quello che penso credo di essere in grado, assieme a Piccolo e al signor Goku, di riuscire nell'impresa estinguendolo dall'universo. E' ovvio che poi mi dovrò dare da fare per conto mio perché nel mio tempo sono da solo ...

Vegeta4ever: In un capitolo Trunks dice che Bulma della sua epoca è morta ma se non sbaglio Bulma è viva e sta bene bho forse ricordo male...
Occhio, non mettetemi in bocca parole che non ho mai detto! Se ti riferivi all'esclamazione del capitolo 40 "Buone e cattive maniere" ( la battuta era questa: «Ha ammazzato uomini, donne, bambini ... Ha portato solo MORTE E DISTRUZIONE! ... Ha ucciso tutti voi! Il nonno, la nonna ... Mio padre ... E la mamma ... ODDIO! MI LASCI PASSARE!! SIGNOR GOKU! MI LASCI PASSARE!!») bisogna fare attenzione: la frase è volutamente ingannevole e può portare ad immaginare che anche la mia mamma naturale sia morta per colpa di quei mostri ma lo posso dire tranquillamente, non è così. Quella che doveva trasparire era la mia angoscia: ero lì da tanto e chissà, nel frattempo, che cosa stava accadendo nel mio tempo ... lei poteva anche essere scomparsa ... La mia era la pura paura di averla persa ...

LadyDreamer: Cavolo, ma che sonniferi gli han somministrato a Vegeta? E' ancora là che ronfa nella grossa? Quando si sveglierà il principino?
Il sonnifero è presente nella medicina. Se non ricordi male il ricercatore Ito aveva creato un'antidoto e par rallentarne gli effetti e poter lavorare su di lui con calma e tranquillità ... La seconda dose fornita dall'amico del nonno è praticamente (quasi dai) identica quindi Vegeta continua a dormire beato ... Quando si sveglierà? Questo io lo so ma preferisco lasciarlo segreto ... XD


FINE
Ringrazio Trunks per la sua disponibilità e vi lascio al nuovo capitolo. Spero che piaccia a tutti e ... Chiedo scusa a mia sorella Bea se stanotte, per colpa mia, non è riuscita a chiudere occhio XD
Un bacio e tutti e ancora grazie.
scImMIA

 

 

CAPITOLO 46
- PRIMA DELL'INIZIO -


Dopo il breve dialogo con il signor Crillin mi concentrai sulla figura del piccolo namecciano: Dende. Come poteva, un bambino così piccolo, dell'età di Gohan, farsi carico di un problema così grande come l'impegno di custodire le sette sfere del drago? E in più come facevano Dio e Piccolo ad accettare la situazione? E poi il signor Goku aveva detto che il pianeta Namecc era pieno di personaggi tali e quali a Piccolo ... Perché non portarne uno più maturo, saggio e con più esperienza sulle spalle? Beh, non che io possa dire poi più di tanto visto che dopo la morte del mio maestro sono stato costretto a difendere la Terra dai cyborg da solo, nonostante la giovane età e la scarsa esperienza ...
Piccolo e Dio alla fine riponevano nel piccolo Dende quello stesso sentimento che il mio maestro Gohan e mia madre Bulma avevano riposto in me ... la speranza ...
E allora cosa importa, diamo anche a lui la possibilità di dimostrare a tutti quanto vale.

Piccolo si avvicinò a Dio «Avanti, diamoci una mossa prima che cambi idea ...».
Il vecchio e saggio namecciano si voltò verso il "nipote" e lo osservò con i suoi occhi segnati dal tempo «Come vuoi Piccolo. Dapprima non mi piaceva molto l'idea di ricongiungermi a te ma poi, visto che ho notato del buono nel tuo cuore, ho deciso di accettare anche perché sono sicuro che sarei molto più d'aiuto così piuttosto che stare fermo e vedere lo scorrere degli eventi senza poter reagire ...».
Piccolo assunse una faccia leggermente disgustata «Tzk, quante chiacchiere ... Fai come ti pare, comunque il mio sarà il corpo di base: ti unirai a me e mi fornirai i tuoi poteri, nient'altro!».
«Certo, il tuo é un corpo forte e resistente, non avrebbe senso fare il contrario ...» il vecchio si girò verso il piccolo bambino e gli porse il bastone. Dopo averlo afferrato il bimbo oscillò un po' perché li sostegno era molto più pesante di quanto potesse immaginare e per poco non perse l'equilibrio ... Quando fu fermo Dio gli parlò chiaramente «Dende, dopo che mi sarò ricongiunto con Piccolo diverrai automaticamente tu il nuovo supremo ... Svolgi diligentemente il tuo compito e sopratutto ...» il piccolo bambino inghiottì un poco di saliva e deglutì «... sopratutto non avere mai paura e credi nei tuoi compagni, veglia su di loro e su tutti gli esseri del pianeta come se fossero la cosa più preziosa a cui tieni».
Dende annuì con forza scuotendo il capo verso il basso «SI'!».
Dio sorrise leggermente «Molto bene ... Mr. Popo, grazie di tutto ...»
Il fedele servitore osservò silenzioso il proprio amico/padrone mentre si avvicinava a Piccolo.
«... E a tutti voi addio ...» il vecchio, quando fu a poca distanza dal suo io più giovane, annuì serio come per dare il via all'opera ...
«Era ora ...» grugnì leggermente Piccolo dopo aver assistito a quello spettacolo, a parer suo, mieloso.
«Ora non dovrai fare altro che toccarmi. Ci penserò io al resto » Dio si fece poggiare sul petto una delle forti mani di Piccolo e in poco tempo l'evento avvenne e terminò: dopo un alto grido Dio si ricoprì di una luce abbagliante ... Dopo un'esplosione di luce e di forza, che coinvolse anche il namecciano più giovane, il bagliore accecante si dissolse e del vecchio Dio non ci fu più alcuna traccia ...
L'aura di Piccolo era diversa: era la sua ma nel frattempo sembrava che appartenesse a qualchedun'altro ... L'unione era avvenuta con successo.
Il nuovo super guerriero namecciano rimase parecchio tempo fermo ad osservarsi, evidentemente la cosa lo straniva alquanto. Nel frattempo il piccolo Dende, esterrefatto dall'evento, si era stretto al lungo bastone con forza e la sua boccuccia rimase semiaperta per parecchio tempo ... Mr. Popo invece osservava soddisfatto il risultato consapevole che il suo amico Dio, più che padrone, non se ne sarebbe mai andato del tutto poiché risiedeva all'interno di quel nuovo e potente namecciano e poi, vista la situazione, doveva aiutare un nuovo supremo e indirizzarlo sulla retta via ...
Dopo vari minuti spesi nell'autosservazione, il nuovo Piccolo si piegò un po' su sè stesso e fece accrescere la propria aura ... Quando si ridistese, spalancò le braccia, fece esplodere la propria energia e il palazzo tremò. Quanta potenza ... Superava persino quella di un super sayan ...
Di sicuro, nel frattempo, qualcuno si era accorto del grande cambiamento ma poiché troppo indaffarato con la propria ricerca del pezzo gemello mancante, tralasciò la questione e proseguì indisturbato il proprio lavoro.

In namecciano rilassò i muscoli pienamente soddisfatto della sua nuova potenza. Si voltò verso il piccolo Dende e con voce pacata gli parlò «Dende, cosa stà facendo Cell?».
Il bimbo cadde un attimo dalle nuvole e si affrettò nervosamente a cercare il nemico senza però ottenere grandi risultati ... Il fidato Popo intervenne: «Tranquillizzati e cerca con calma, osserva con la mente e localizza il tuo obiettivo. Non ti scoraggiare se subito non riesci, all'inizio è sempre un po' complicato ...».
«S-sì ...» il bimbetto si concentrò e alla fine riuscì nell'intento «... Ecco, stà svolazzando in giro ... Credo che stia cercando 17 ...».
«Molto bene ...» disse soddisfatto il namecciano con il mantello bianco avvicinandosi a me e a Crillin. Quando fu vicino incrociò le possenti braccia e ci sorrise "quasi" demoniaco «Ho voglia di mettermi un po' alla prova, qualcuno di voi due ha abbastanza fegato per sfidarmi?». Io e Crillin ci guardammo: entrambi avevamo lo stesso sguardo determinato ... Crillin alzò una mano in sua direzione e gli fece sciò-sciò «Suvvia Piccolo, non fare il gradasso adesso ...».
Il sorriso sparì e il volto del namecciano divenne una maschera demoniaca in tutti i sensi ... Crillin sbiancò all'istante. XD
«Non si preoccupi signor Piccolo, non le faremo passare vita facile ...» e dopo aver detto questo sorrisi notando che sul suo volto era nuovamente comparso quel sorriso beffardo.

Nel frattempo qualcuno continuava a cercare di guardare il pianeta senza però ottenere risultati ... E costui non era di certo Dende ...

In brevi attimi il combattimento fu nel vivo: io allo stadio di super sayan e Crillin, noi due contro i signor Piccolo. Il namecciano mi dava parecchio lavoro da fare: la sua forza era davvero elevata e la sua velocità era inarrestabile, compariva e spariva alle spalle senza provocare il minimo spostamento d'aria e nonostante i suoi colpi d'energia non fossero devastanti creavano parecchi danni. Dovetti impegnarmi al massimo per non crollare e Crillin, nonostante la sua forza limitata dai suoi limiti umani, era un ottimo supporto poiché assieme riuscivamo ad escogitare, in poco tempo e con grande intuitività, degli astuti stratagemmi e il più delle volte riuscivamo anche a portarli a termine con successo ...
Nel frattempo Dende continuava ad osservare Cell e di tanto in tanto si voltava verso di noi scrutando interessato lo scontro a "tre" e lo stesso lo faceva anche il giovane cyborg anche se però sullo sguardo di quest'ultimo vi era una punta di irritazione ...
...
Dopo un paio di ore una grande parte della superficie piastrellata era ridotta a un vero colabrodo. Fortuna che c'era Mr.Popo che incominciò fin da subito a risistemare le rotture del palazzo con tutte le sue conoscenze.
Il nostro aspetto fisico non scappava tanto lontano: Piccolo aveva qualche piccolo livido sul corpo, qualche ustione iniziava a gonfiarsi e ad arrossarsi mentre nel punto in cui la gamba destra si era riformata dei piccoli graffi comparivano; io avevo un braccio quasi fuori posto, tre costole incrinate e un labbro spaccato ... non ero ridotto molto bene certo però che il signor Crillin era quello ridotto peggio: dire che era tumefatto era dir poco! La testa era più gonfia del solito mentre i vestiti erano bruciacchiati a causa di un colpo del namecciano, le guancie erano livide e al di fuori della norma facendolo sembrare un vera mongolfiera ... poverino, in fondo però faceva ridere ...
Dende ci venne vicino e ci poggiò le sue piccole mani sui nostri corpi e dopo pochi attimi, grazie ai suoi poteri curativi, fummo come nuovi ... Anche gli ematomi di Crillin sparirono quindi, se sparirono quelli, voleva dire che i poteri del piccoletto erano davvero stupefacenti.
Ricominciammo a batterci e dopo essere stati ridotti nel precedente stato ci facemmo curare nuovamente. Il processo si ripeté più volte prima del calare del sole e ogni qualvolta che sentivo le ferite rigenerarsi più sentivo una strana forza aumentare ...
Quando fu buio ci ritirammo tutti all'interno del grande palazzo. Noi tre lottatori eravamo a dir poco sfiniti ma soddisfatti, il nostro allenamento era stato parecchio duro e grazie ai poteri del supremo eravamo riusciti a ripeterlo più volte consecutivamente.
Mr. Popo, con la gentilezza squisita che lo contraddistingueva, mostrò a me e a Crillin la stanza in cui saremmo dovuti riposare e dopo ci mostrò il grande bagno con tanto di vasca «Tra un'ora sarà pronta la cena. Spero che per allora siate pronti e per il bucato lo farò dopo la cena quindi se avete qualcosa da lavare lasciatelo da parte, lo laverò in modo che per domani sia pronto». Crillin sventolò appena il braccio e sorrise gentilmente «Grazie Popo, cercheremo di essere puntuali» l'uomo buffo e nero uscì dalla stanza e ci lasciò soli.
Senza darmi tanti problemi mi sdraiai sul grande letto e sprofondai con la testa nel morbido e candido cuscino lasciando che il sedere rimanesse in bella vista. Crillin si tolse la tuta a pezzi e la poggiò su letto cercando di piegarla in qualche modo «Se non ti spiace vado prima io a lavarmi ... Non per dire ma non apprezzo molto l'odore che emano ...».
Voltai leggermente la testa verso sinistra e riuscii a scorgerlo con la coda dell'occhio «Hahah, non che io sia tanto meglio ...».
«Se non altro io non mi sdraio sul letto inlerciandolo come stai facendo tu in questo momento ...».
Voltai nuovamente la testa verso destra e la feci sprofondare nel cuscino coprendola totalmente «Eddai, ho le gambe stanche ...».
Crillin afferrò un asciugamano da sopra un bianco mobile e lo strinse tra le braccia «Vabbè, io vado, faccio e torno ».
«Ok ...»

Dopo una ventina di minuti il piccoletto terminò il bagno e fece ritorno nella camera da letto non proprio in silenzio ... «WAAAH!! Mi ci voleva proprio un bel bagno ristoratore! Ora mi sento nuovamente pieno di energie! ...» il pelato si avvicinò al letto e si sedette scomposto facendo cadere a terra il grosso cuscino « ... Sai Trunks dovresti proprio andare a fare anche tu un bel bagnetto caldo ... » afferrò un piccolo asciugamano e si tolse le gocce d'acqua da sopra la testa sfregando la stoffa contro la pelle con forza. Ricoprì la testa con il panno e rimase qualche istante coperto dal tessuto bianco. Non sentendo alcuna risposta alzò con la mano destra un pezzo di tessuto e osservò in mia direzione « ... Trunks ... ». Notando che la mia faccia era rimasta tra la piega del grosso cuscino e non avevo mosso un muscolo mi si avvicinò e poggiò la mano sinistra sulla muscolosa e appiccicaticcia spalla sinistra e la scrollò energicamente « ... Truuunks ... ». Si staccò leggermente quando mi vide rigirarmi su me stesso e poggiare la mano sinistra sullo stomaco mentre con il braccio destro abbracciavo il cuscino ... Si sentì un leggero ronzio ...
Crillin afferrò il pezzo di stoffa e se lo tolse dalla testa. Sbuffò e si grattò la testa con la mano libera « Beh, non posso di certo lasciarlo dormire così ...». Senza accorgermene mi voltai nuovamente a pancia di sotto emettendo un grosso mugolio ... a quel punto il compagno di stanza decise di prendere una decisione drastica: svolazzò sopra al letto e si fermò a mezz'aria, proprio sopra al mio letto, arricciò l'asciugamano su se stesso e poi ... poi, con forza, lo fece schioccare contro il mio sedere provocando un fortissimo ciocco.
« TRUNKS!! EDDAAAI!! » il colpo non aveva avuto molto effetto ...
« ... Mumgnmugnom ... » gli occhi si aprirono leggermente e sbatterono un paio di volte « ... Hah, Crillin ... Cosa c'è? ...».
Quando gli occhi si richiusero il pelato non si fece problemi e si lasciò cadere a peso morto sulla mia schiena ... «AHIO!! CRILLIN MA CHE TI PRENDE?!» sbraitai mentre mi tirai sù con il petto utilizzando le braccia, mi voltai indietro e fulminai "testa pelata".
Incrociò le braccia e sorrise soddisfatto «Non ti svegliavi e che potevo fare?».
Crillin scese scattante dal letto e si avvicinò al proprio «Ti devi ancora lavare ...».
All'improvviso gli arrivò un cuscino alla nuca e il colpo lo fece cadere sul letto di fronte «WOAH! ...» si voltò verso di me e mi guardò con un'aria da finto cattivo.
Sorrisi compiaciuto «E smettila di fare il genitore apprensivo, non sei mio padre ... ». La frase mi uscì così ...
Crillin si sedette composto e sorrise «E per fortuna perché sennò a quest'ora saresti ridotto a brandelli!!».
«Hah, immagino ... ».

La cena passò rapida e tranquilla e in questa io mangiai come mio normale ... Se Mr.Popo sperava di cavarsela senza il signor Goku si sbagliava di grosso! Crillin mangiò normalmente mentre il cyborg17 arraffò un paio di porzioni e abbandonò la sala da pranzo isolandosi dal resto del "gruppo" ... I cyborg mangiano? In effetti sono costruiti su di una base umana ma mi era difficile da immaginare ... Piccolo e Dende toccarono l'estremo massimo: bevvero soltanto acqua, incredibile.
Due ore dopo la cena il mio corpo, quello di Crillin e stranamente anche quello di Piccolo, incominciarono a vacillare sotto il peso della stanchezza e quindi, in breve tempo, ci ritrovammo tutti sotto le lenzuola a dormire stanchi e spossati.

Dopo due ore gli occhi si spalancarono senza motivo. Osservai l'orologio che tenevo al polso e controllai l'ora dopodiché richiusi ermeticamente le palpebre e passarono ore ... Gli occhi si aprirono ancora e per curiosità ricontrollai l'orario: in realtà erano passati solo due minuti dal mio controllo precedente ...
Che nervoso ...
Mi misi seduto e osservai il signor Crillin con invidia: se la dormiva nella grossa con tanto di russare incluso.
Mi alzai in piedi, sfilai il lungo lenzuolo dal letto e lo annodai ai fianchi dopodiché uscii dalla camera. L'intero palazzo sembrava essere sotto l'influsso di uno strano potere: tutto quel silenzio, quelle bianche pareti che riflettevano la scarsa luce ...
Dopo poco arrivai dinanzi a una porta conosciuta ... Alzai lo sguardo e vidi l'elemento che la contraddistingueva dalle altre ... «... la stanza dello spirito del tempo ... Chissà come starà andando l'allenamento ... » ...
Lo sguardo cadde in basso e iniziai ad osservare vicino alla punta dei piedi. Slacciai il lenzuolo e mi ci avvolsi attorno includendo le spalle.
Mi allontanai dalla stanza e mi incamminai all'esterno ... I piedi gelarono a contatto con il piastrellato che in confronto all'interno del palazzo era molto, molto più freddo. Quando un venticello gelido mi scompigliò i capelli e smosse lenzuolo un piccolo brivido mi percorse la schiena e mi fece stringere per un attimo gli occhi ... Alzai lo sguardo al cielo e osservai la volta scura: era cosparsa di tantissimi puntolini luminosi, uno spettacolo meraviglioso ... Spesse volte, nel mio tempo, mi fermavo ore ed ore ad osservare quegli astri fino alle prime ore del mattino e pensavo alle cose più svariate anche se, sinceramente, l'argomento principale riguardava i cyborg che portavano solo devastazione.
Voltai gli occhi da una parte all'altra e poi, costatando che anche lì mancava lo stesso elemento di cui cercavo l'esistenza, sbuffai leggermente ma tenni gli occhi alzati ... « ... Anche quì manca la Luna ... » ...
«Mi sembra ovvio ...»
Nel sentire quella voce nella notte mi voltai di scatto e nel buio, all'ombra del palazzo, la figura continuava a rimanere nascosta lasciando che solo le azzurre scarpe venissero illuminate da quella luce chiara delle stelle ... Dopo pochi istanti di silenzio e d'immobilità la figura decise di uscire allo scoperto: 17, vestito ancora dei suoi abiti, si lasciò colpire dai deboli raggi stellari ... la pallida luce, sulla sua pelle liscia e perfetta, rifletteva come se fosse stata di porcellana e ciò gli dava un'aria ancora più da tipo sospetto ...
Si avvicinò con gli occhi socchiusi da gatto perfido e mi accostò vicino «... Piccolo l'ha distrutta mentre allenava Gohan perché si era trasformato in un'orazu ed era troppo pericoloso ... Gelo mi ha riempito il cervello con molta più robaccia di quanto immagini ...».
Assottigliai gli occhi perché nel giro di due attimi era già riuscito a mettermi nervosismo ... Il più era perché lui conosceva molte più informazioni di me ... « Orazu ...»
«Massì, lo scimmione gigante ... Ti immagino la tua versione: un'enorme gorilla confettoso che attacca il pericoloso nemico con colpi di coda ...».
«Piantala ... Non ne ho colpa se non so nulla si queste cose. Gohan non me ne ha mai parlato ....»
Il cyborg spalancò gli occhi sorpreso «Gohan? E perché ti avrebbe dovuto dire lui queste cose? »
Tornando a rifilare le stelle risposi semplicemente «Perché lui era il mio maestro ...».
17 scosse la testa dandomi mentalmente del matto «... E' meglio che tu vada a dormire: è evidente che hai preso troppe botte in testa e ora stai dando i numeri ...» e dopo aver detto ciò tornò da dove se ne era venuto e proseguì il suo cammino all'interno del palazzo.
Rimasi altri minuti a contemplare gli astri: mentre li osservavo concentrai la mentre e ben presto trovai l'aura del nemico che avremmo dovuto affrontare il giorno stesso ... Cell se ne stava immobile da qualche parte in attesa che risorgesse il sole per continuare meglio le ricerche. Non c'è che dire, era ostinato ma non molto sveglio ...
« E se nella stanza fossi entrato io ... Di sicuro sarei diventato molto più forte ...» mi strinsi maggiormente al lenzuolo all'ennesimo colpo di vento ...
« E de invece ora non lo fossi abbastanza? ...» un moto di insicurezza si fece largo nella mia mente ...
Con quella domanda ancora nel cervello feci ritorno alla mia stanza e di lì a poco, grazie anche a una grande forza di volontà e una santa pazienza, mi riaddormentai.

Il giorno dopo iniziò come se fosse stato uno di quelli normali ... Sveglia di Piccolo a parte ovviamente: quando entrò nella stanza ci intimò a squarciagola di alzarci e quando mi rifiutai categoricamente con un classico "Ancora cinque minuti", e altre mille richieste da bambinone infantile troppo cresciuto, lui ovviò alla situazione con un sonoro schiaffo e con ciò mi convinse ad alzarmi ... Crillin non gli permise di effettuare il replay giacché, quando il namecciano si voltò in direzione del piccoletto, lui era già in piedi bello pimpante.
I vestiti erano stati lavati e rammendati da Mr. Popo con la perizia di una vera sarta non si notavano nemmeno le numerose cuciture fatte per rimediare alle camere d'aria. Quell'uomo era davvero un tizio fuori dal normale.
La colazione passò rapida e molto simile alla cena della sera prima con la differenza che il cyborg ci fece l'onore della sua presenza ... il motivo di tale scelta, nonostante gli anni trascorsi, ancora non lo conosco.
Dopo l'abbuffata (da parte mia) si ripeté l'allenamento del giorno prima con la differenza che fu più leggero e più breve ...saremmo andati contro Cell il pomeriggio, non era il caso di ammazzarsi prima del vero e fatidico scontro.
Ma mano che il tempo scorreva la tensione saliva portando un irrigidimento negli animi: a pranzo nessuno fiatò e il silenzio si fece talmente pesante da isolare tutti i presenti sotto una barriera invisibile di pensieri e ragionamenti ...
Nei pressi dell'una Yamcha e Tienshinhan fecero ritorno con tutte le sfere e le diedero al servo di modo che le potesse custodire in un posto sicuro.
Poi, dopo tanto, giunse il fatidico attimo...

Piccolo, con il suo classico mantello bianco, si posizionò vicino al bordo del palazzo e si voltò serio verso tutti noi «Dende tieni d'occhio il palazzo ...»
«S-sì, certamente ...»
« ... ANDIAMO!!» e con un balzo fu nel cielo ... con nostra grande sorpresa però rimase sospeso a galleggiare invece si sfrecciare verso l'orizzonte come ci eravamo immaginati. Si voltò e aggiunse una cosuccia « ... 17, tu rimarrai quì al palazzo ».
A cyborg l'idea non piacque «CHE COSA?!?! NON CI PENSO NEANCHE!!»
«Dobbiamo evitare che Cell ti prenda quindi tu rimarrai nascosto quì e non uscirai per nessun motivo».
17 digrignò i denti e strinse i pugni con rabbia «NO!! Quel mostro ha preso 18 e io non mi posso permettere di stare quì fermo a far niente!».
Piccolo rimase impassibile dinanzi a quell'esclamazione «Forte come sei ora Cell riuscirebbe a catturarti in men che non si dica e dopo la sua forza aumenterebbe a dismisura ... Ora come ora dovremmo essere in grado di fronteggiarlo ma se si alzasse di livello non avremmo alcuna speranza! Per questo motivo devi rimanere al palazzo, razza di testone! ...».
Il moro abbassò gli occhi e allentò la stretta delle mani « ... e non ti preoccupare per tua sorella, al massimo ricorreremo alle sfere ... Adesso andiamo!!» e dopo aver detto ciò, sfrecciò nella volta celeste a gran velocità nella direzione del minaccioso nemico.

Dopo pochi minuti iniziammo a sorvolare una zona conosciuta del globo e in quel momento qualcosa mi si strinse all'altezza del petto ...
Mi feci coraggio e mi affiancai al namecciano «Piccolo, io vorrei fare una piccola cosa prima dello scontro ...»
«??? ...» proprio in quell'attimo sorvolammo una casetta rosa e lì Piccolo capì in parte «... Capisco ma non mi sembra il momento adatto per fare una visita ...»
« Sarà questione di un minuto o poco più. Sarò rapidissimo e vi raggiungerò all'istante ...»
« E' perché proprio adesso?»
« ... Ieri notte é incominciato a crescermi dentro un brutto sentimento e io vorrei svuotare il sacco prima di combattere ...»
« Non hai pensato che forse Vegeta non ti ascolti?»
« Sì, l'ho pensato ma ... sento di averne un'estrema necessità, così da non dovermi portare appresso il mio segreto con lui ...»
Piccolo chiuse un attimo gli occhi e rifletté rapido « E va bene, ma che sia una cosa rapida ».
Un sorriso mi si dipinse sul volto «Grazie Piccolo. Non temere, vi raggiungerò in un lampo!!» e dopo aver pronunciato l'ultima battuta mi abbassai di quota, virai stretto verso destra e tornai un poco indietro, giusto per raggiungere l'abitazione.
I compagni di volo si voltarono tutti verso quella che a prima vista poteva essere scambiata con una ritirata e soltanto l'ex-compagno di stanza riuscì a capire al volo le mie intenzioni. Si avvicinò al namecciano «Certo che Trunks è davvero buono, a volte mi stupisco che sia figlio di Vegeta ...»
Piccolo rimase silenzioso e assottigliò le sopracciglia. Solo dopo richiesta del piccoletto egli parlò «Trunks ha paura di non farcela: dice di avere un brutto presentimento e questo ha avuto la necessità di dovergli parlare di sè ... Sinceramente questo non è affatto un buon segno ...».

Quando atterrai sulla morbida e calda sabbia un Genio, vecchietto ma arzillo come non mai, mi accolse a braccia aperte «Heilà Trunks! Come va? »
« Abbastanza bene ...». In breve attimi gli spiegai la situazione e quando arrivai alla fine, e cioè con il fatto che di lì a poco ci saremmo scontrati con Cell, il vecchietto divenne serio e si aggrappò al fidato bastone «Certo che è proprio una bella situazione ... Sei venuto a trovare Vegeta prima dell'inizio? Guarda che purtroppo non si è ancora svegliato ...»
Annuii sincero con piccolo sorriso sulle labbra «Sì, lo so bene ...».
« Beh ragazzo, lo trovi al solito posto, non ti puoi sbagliare ». Ringraziai ed entrai nella piccola abitazione: nel salotto trovai Oloong e Jaozi intenti in una partita a carte ... Li salutai e dopo vari preamboli li lasciai al gioco e mi diressi nella stanza. Lì trovai il piccolo Pual, vicino a mio padre, occupato a scarabocchiare qualcosa su di un piccolo foglio: c'era un grosso alone rosso mentre tre più piccoli ... Solo in un secondo momento riuscii a riconoscere in quello sgorbio la figura di Yamcha. Pual non era molto portato con la grafica ...
«Ciao Pual ...» il micetto alzò gli occhi dal supporto ormai multicolore e mi guardò coccoloso con i suoi piccoli occhietti neri «CIAO!! Che bello, sei tornato!».
«Sono quì per rimanere pochi minuti ... » e dopo, con lo sguardo, indicai mio padre che continuava a dormire ...
Il piccolino capì al volo «Ok, allora ti lascio in pace ... ma con Cell poi?» disse mentre raccoglieva e riponeva le matite colorate nel piccolo astuccio.
«Guarda che le puoi lasciare anche lì ... » dissi avvicinandomi a terra «... Per Cell ho detto tutto a Genio quindi, magari se scendi da lui, te lo fai spiegare con calma ...». Il piccolo gattino annuì, riappoggiò sul pavimento tutti i pastelli dopodiché, svolazzando, oltrepassò l'uscio. Lo seguii e chiusi delicatamente la porta di legno chiaro.
Mi avvicinai al giaciglio e mi sedetti a terra incrociando le gambe tra loro e poggiando i gomiti sulle ginocchia.
Identico ... Il corso del tempo non l'aveva cambiato minimamente: stessa posizione, stesso sguardo accigliato ...
Mi passai una mano tra i capelli e grattai leggermente la nuca « ... Accidenti ... Da dove posso incominciare? ... ».

 

 

 

 

 

 

 

... Continua ...

  
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