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Autore: BlazeHope    24/11/2013    2 recensioni
In seguito ad un brutto incidente, Adeline, una ragazza italiana di appena 17 anni, si troverà a girare l'Europa al fianco del suo idolo, Justin Bieber. Tra i due nasce subito una grande intesa che verrà compromessa da un accordo stipulato dai ragazzi. Tutto ciò li porterà a prendere strade diverse allontanandosi per molto tempo, ma quando per sbaglio il loro cammino si incrocerà nuovamente i giovani amanti capiranno che quello ciò che li lega non potrà mai scemare.
Adeline era diversa, molto diversa.
Adeline e Justin.
p.s. Tengo a precisare che sono pienamente consapevole dell'errore grammaticale riportato nel titolo assicurandovi che è assolutamente volontario in quanto per chi non lo sapesse porta il medesimo nome di una canzone di Justin.
Buona lettura,
con affetto
-Blaze
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12.
 
《E quindi la biochimica è necessaria per..Signorina Sparks?》-il professore interruppe la lezione.
《Si?》
《È sicura di stare bene?.. La vedo un po'... pallida.》-l'intera classe si girò fissandomi.
《No, sto bene. Non si preoccupi.》-le ultime parole prima di svenire.
Fui soprafatta da un dolore lancinante al ventre. Ho creduto veramente di morire. Non riuscivo a respirare a causa del forte dolore.
Nel giro di pochi secondi mi ritrovai in infermeria con quattro paia di occhi che mi fissavano. Il capo doleva un po' e non mi sentivo nel pieno delle mie forze, ma quanto meno il dolore ai piani bassi(?) si era calmato.
Recuperate le forze e fatti gli ultimi controlli il preside mi mandò a casa. 
Naturalmente era deserta.
 Preparai una tazzona di latte e caffè, indossai una tuta e i miei calzini antiscivolo, legai i capelli e mi distesi sul divano. Mi avvolsi in un plaid e guardai LoL, pazza del mio migliore amico.
 
Stavo per crollare in un sonno profondo quando il mio cellulare squillo: un messaggio.
-Buongiorno bellezzaCuori neri (carte)-
-Giorno..-
Ed ecco che le note del pianoforte risuonarono nella camera insieme ai primi versi di 'Another Love'.
"Pronto?"
"Che succede?"
"Ehi Tom.. niente, sono un po' acciaccata."
"Cioè? Non sei a scuola, scusa?"
"No, mi sono sentita male e mi hanno rimandata a casa."
"Oh, povera la mia piccola. Scusa ma adesso vado a provare. Ti chiamo questa sera."
"Un bacio."
Durante il pomeriggio altre fitte avevano contratto il mio intestino. Ancora una volta e mi sarei buttata giù dal terrazzo.Il tutto era accompagnato da conati di vomito che ripetutamente bussavano alla mia gola. Forse il latte e caffè non era stata una buona idea o forse dovevo solo mangiare.
Già. A parte le cene con mamma non mangiavo quasi mai.  Ecco spiegato il mistero.
 
Nel frattempo si erano fatte le 18.00 in punto. Stanca di guardare la tv andai in camera mia e cominciai a frugare nei vari scaffali alla ricerca di un libro che potesse ispirarmi. 
A furia di cercare trovai 'The last song''. Lo avevo letto giusto una decina di volte, troppo poche. Mi buttai sul letto coperta con il piumone fino al naso e una borsa di acqua calda sulla pancia. Cominciai a leggere il libro e ,senza rendermene conto, si fecero le 21.00.
Il rumore delle chiavi che giravano nella toppa mi fecero sollevare lo sguardo dalle pagine ingiallite di quel vecchio libro.
《Amore.. stai male per caso?》
《Oggi mi faceva male lo stomaco.. ma mi sono ricordata che avevo mangiato poco.》
《Oh, cucciola mia. Ora va meglio?》- disse mia madre sendendosi ai piedi del letto.
《Molto meglio》-mentii. 
La mora sorrise e sparì nella sua camera.
Dopo un po' cenammo e poi ci accoccolammo sul divano finche il mio telefono non riprese a squillare.
《Good evening, honey..》
《Ciao Tom》-lo salutai prima di affondare i denti in una pralina lindt.
《Come stai?》-dal suo tono di voce si poteva percepire la stanchezza che si portava dietro, eppure c'era sempre quel pizzico di allegria che mi faceva sorridere.
《Oh, tutto bene. Fortunatamente il dolore è passato.》
《Meglio così. . Ma, no che per caso stai mangiando.. ah?》
《...》
《Qualcosa mi fa dire che è una pralina al cioccolato.》
《Ormai mi conosci troppo bene..》
《Ahhahaha. Ma senti..》
《Oh, aspetta un secondo che vado ad aprire la porta.》-avevano bussato. Panico.. l'idea di potermi trovare faccia a faccia con mio padre mi fece salire un brivido lungo la schiena. Cioè. . Sono le 22.30... chi verrebbe mai a fare visita a noi e poi ora..
《Tranquilla vai pure..》
《Non chiudere..》
《Non chiudo..》
《Ti voglio bene..》
《Aw sei la dolcezza. .》-ero così intenta a parlare con Tom che aprii la porta senza nemmeno chiedere chi fosse, o guardare dallo spiraglio. 
 
《Ciao dolcezza..》
Pietrificata. Ero pietrificata. La bocca spalancata e un espressione sconcertata sul viso. Davanti a me un ragazzo dai capelli biondo platino e un sorriso smagliante. Allungo' un dito e presso' sotto il mio mento per farmi chiudere la bocca.
《Non mi saluti?》-gli saltai addosso a mo' di koala con il telefono ancora in chiamata stretto in mano.
《Oppure se preferisci puoi saltarmi in braccio..》-gli scroccai un sonoro bacio sulla guancia prima di scendere dal suo corpo e raddrizzarmi.
《Scusa, sono un po' impulsiva..》
《Ahha, tranquilla.》
 Lo trascinai dentro casa lo presentai a mia mamma. 
Ricapitolando la mia 'storia' con Tom:
Lo avevo incontrato al parco
Mi aveva accompagnato all'hotel
Mi aveva scritto su twitter
Mi aveva regalato un telefono
Mi chiamava tutti i giorni
Si era presentato a casa mia.
 
《T..Tom.. ma.. cosa ci fai qui?》-chiesi perplessa non riuscendo a capire il motivo della visita.
《Stavi male così sono venuto per accertarmi della tua salute.》
《Che ragazzo d'oro.》-s'intromise mia mamma.
Sorrisi e mi gettai a peso morto sul divano accanto ai due.
《Vuoi qualcosa da bere? Puoi scegliere tra acqua, acqua e acqua. Allora?》
《Mi sa che prenderò un po' d'acqua, grazie.》-sorrise. 
Ma quanto è bello.. e poi quando sorride.. e.. l'acqua. Adiamo a prendere l'acqua.
《Ok, vieni in cucina.》
Il biondo mi seguii nella stanza. Aprii il frigo e guarda attentamente l'interno.
《Lo sa, lei è davvero fortunato. Oggi ha anche il privilegio di scegliete tra acqua naturale o frizzante.》
《Naturale, grazie mille.》
Presi la bottiglia e versai un po' del contenuto in un bicchiere della nutella, con stampati Bi Bip e Willie il coyote.
《A lei》-ci guardammo un secondo negli occhi e poi scattammo a ridere.
《Seriamente, non ho nient'altro da offrirti. Mi dispiace. Abbiamo solo Pan di Stelle. 》
《Ma tranquilla. 》
Presi il bicchiere ormai vuoto e lo misi nel lavello. Mentre ero intenta a sciacquarlo sentii delle mani cingere i miei fianchi.
《Carino il piagiama, ma le calze sono un tocco di classe. 》-sussurrò con tono sexy al mio orecchio prima di scoppiare in una fragorosa risata.
Diedi un occhiata veloce al mio corpo prima di avvampare. Le mie guance diventarono rosso fuoco e probabilmente ci si poteva cucinare sopra, tanto erano calde.
《Senti, io ero pronta per andare a nanna. Non potevo immaginare che saresti venuto così, a casa mia. Ok? Ok.》-mi voltai furiosa verso di lui.
《Ahhha sei così carina mentre cerchi di fare l'acida. Ma le tue guance rosse non ti rendono credibile.》
《Stronzo.》
《Cosa cosa? Stronzo.. io? Se ti acchiappo ti faccio pentire di ciò che hai detto.》
Cominciammo a inseguirci intorno al tavolo ridendo come matti. Dopo un po' mi prese e mi getto' sul divanetto cominciando a solleticare ogni parte del mio corpo. Stavo entrando in coma, non riusvivo a respirare per le troppe riste. Le lacrime scorrevano veloci sulle mie gote mentre continuavo a dimenarmi tra le sue braccia.
《Basta,  ahaha basta. Ti prego. Ahahha. Tregua.》
《Mm.. tu devi dire che sono bellissimo e che non ami nessuno al di fuori di me.》
《Mai.》
《Allora non la smetto》 -sorrise compiaciuto mentre le sue dita affusolate continuavano a infliggermi quella tortura.
《Tom, ti prego.. basta. Non respiro. Non..》-il ragazzo cessò i movimenti guardandomi preoccupato.
《Adel.. stai bene?》
《Certo. Fregato!》
《Hai vinto..stronza.》
《Mai sfidare Adelina Sparks》
《Stronza. .》
Continuammo a ridere ancora un po' finche i nostri sguardi non si fusero. Tutto intorno a noi stava sperendo, compresa la distanza minima che separava in nostri volti. Continuavamo a fissarci e avvicinarci allo stesso tempo, ma..
 
To be continued...
 
---------
Che orrore.
Scusate ma non sono proprio ispirata per ora. Poi, scrivere con il cellulare è davvero un impresa..
Comunque. .. aww. Grazie mille a tutti .
Via amo.
Scusate i ritardi ma da ora in poi non ho più capitoli pronti..
Scusate gli errori ecc..
 
A presto
Blaze
 Cuori neri (carte)
   
 
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