Hogwarts dalla fine della guerra magica era una landa desolata, ognuno piangeva i parenti o amici caduti durante la battaglia.
Tutto ciò durò poco, presto insegnanti e pochi alunni si rimboccarono  le maniche e cominciarono a ricostruire la maestosa scuola di Magia e Stregoneria.
Era passato del tempo e la scuola riacquistò la vecchia gloria.
Presto riaprirono i cancelli e l’1 settembre di un anno dopo molti studenti tornarono a scuola.
Tra i Serpeverde gli studenti erano dimezzati, troppa vergogna per gli errori dei genitori.
Asteria Greengrass attraversò velocemente la Sala Grande sotto gli occhi di tutti, arrossì sentendosi in imbarazzo poiché Daphne aveva preferito non tornare e lei da sempre veniva definita da tutte le serpi “l’ombra di Daph”.
Arrivata al tavolo verde-argento si sedette nel primo posto libero e iniziò a guardare gli altri studenti non accorgendosi che accanto a lei si era seduto qualcuno.
<< Greengrass >>
<< Malfoy, non credevo che saresti tornato! >> sorrise con il cuore impazzito.
Non credeva gli avrebbe dato quelle sensazioni da ragazzina innamorata, dopotutto lei non lo era e l’unica cosa che li legava era un pezzo di pergamena elegantemente firmata dai genitori di entrambi.
<< In effetti non volevo tornare, qui non sono ben accetto (l’aveva quasi sussurrato), ma tua madre ha scritto alla mia obbligandomi a tornare per te. >> sorrise imbarazzato dall’ultima affermazione.
<< Beh non dovevi se il motivo ero io >>
Obbligare due figli a un matrimonio combinato era un atto arcaico agli occhi della piccola Greengrass ma il contratto era  stato stipulato, come consueto, qualche settimana dopo la nascita  di quest’ultima e le era sempre stato insegnato di portare rispetto a quell’arrogante di Malfoy, certo lei sarebbe diventata la moglie del ragazzo più desiderato di Hogwarts ma senza amore come sarebbe stato il loro matrimonio? Eppure la ragazza vedeva negli occhi del ragazzo che la guardava quasi dispiaciuto un sentimento appena sbocciato, poteva trasformarsi in amore?
Tanto era concentrata sui suoi pensieri  che non si accorse che il ragazzo l’aveva presa da un braccio e la stava letteralmente trascinando per i corridoi.
<< lasciami immediatamente >>
E fu un attimo, si girò fulmineo e le sue labbra si catapultarono su quelle della piccola Asteria,  un bacio dolce e veloce, appena le labbra si divisero nuovamente ricominciarono a camminare.

Certo come primo capitolo non è il massimo ma prometto che gli altri saranno migliori, ho molte idee in testa per questa storia :) mi farebbe piacere una vostra opinione bella o brutta che sia e anche qualche consiglio se volete :)
un abbraccio, mary