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Autore: ryuga hideki    27/11/2013    1 recensioni
-Non cambiare mai, promettilo!- esclamò la bambina un po' imbarazzata.
-Ci proverò...- rispose timidamente il giovane principe, coetaneo della tenera bimba.
-Io credo in te!- gli sorrise, prendendogli la mano.
[...] Sapeva che se sarebbe rimasta lì il suo Re l'avrebbe ammazzata, ma lei non aveva intenzione di andarsene. Non poteva farlo.
Un po' di fantasy! Questo primo capitolo è solo un assaggio di ciò che vi aspetterà!
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Brad Delson, Chester Bennington, Mike Shinoda, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Mpreg, Violenza
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Do Or Die

 

 

 

 

Il Re Mike si svegliò con molta calma, rimanendo a guardare per qualche istante la sua serva che gli dormiva accanto. Si mise seduto e la svegliò con un tocco di mano. Aprì di colpo gli occhi guardandosi intorno cercando di capire dove si trovasse. Tutto le fu più chiaro quando vide il suo sovrano che la stava guardando con uno sguardo privo di emozioni. Di colpo si alzò, diventando completamente rossa in viso per tutto l'imbarazzo che stava provando in quel preciso istante. Si sistemò appena i capelli e gli stracci che aveva addosso per, poi, inchinarsi umilmente davanti a lui.

-Chiedo immensamente perdono per ciò che ho fatto! Non era mia intenzione addormentarmi nel vostro letto e, soprattutto, con voi affianco!- le tremavano le mani per la paura che aveva. Aveva il terrore che il suo Re potesse farle del male, che quel gesto lo avrebbe portato al farlo irritare più di quanto non avesse già fatto e quindi portarla a morte certa.

-Non ti preoccupare...Te l'ho chiesto io di restare...- le disse, facendole un cenno con il capo per poi alzarsi infilandosi la vestaglia di seta blu scuro. -Preparami il bagno, ho un appuntamento importante fra non molto...anzi, penso che sarei dovuto essere già lì, ma non importa! Sono il Re! Posso concedermi di ritardare!-

-Subito, Sire!- s'inchinò e corse a preparargli il bagno. Qualche secondo dopo la raggiunse anche Mike che, pian piano, incominciò a spogliarsi. Trascorsi alcuni minuti, quando ebbe finito di togliersi i capi, si avvicinò alla vasca e vi entrò dentro, sedendosi comodamente per rilassarsi. Anna chiuse gli occhi per evitare di vedere le nudità del suo signore e raggiungere le sue spalle per incominciare a lavarlo.

 

Quando ebbe finito di lavarsi, si vestì con l'aiuto della sua serva. Indossò una camicia bianca con dei ricami in oro sul collo e sulle maniche; dei pantaloni di taglio ampio e morbido di colore rosso scuro con ai lati delle strisce d'oro, in fine si mise una lunga giacca stile settecento con un motivo a scacchi tutto sul colore rosso scuro, facile da confondersi col marrone, e oro. Si sistemò il colletto della camicia, mentre guardava Anna riflessa sullo specchio.

-Grazie di essere rimasta con me questa notte...- si voltò e s'incamminò verso l'uscita.

-Cos-...?- lo guardò allontanarsi cercando di capire se ciò che aveva appena sentito fosse uscito veramente dalle sue labbra.

Il Re se ne andò e raggiunse la sala del trono dove era aspettato dai suoi soldati con la prigioniera. Si avvicinò all'ospite assumendo uno sguardo stranito e allo stesso tempo confuso. Si stava chiedendo del perchè fosse così mal concia con i vestiti sgualciti e delle ferite sul corpo. Appena le fu abbastanza vicino si presentò e incominciò a parlare.

-Come mai cotanta bellezza ha un aspetto così osceno e poco adeguato ad una corte regale?-

-I vostri maiali di soldati non sono stati molto ospitali, dato che hanno avuto la premura di stuprare la vostra ospite!!!- rivelò dimenandosi e con voce piena di odio.

-Cosa diavolo...?- guardò i suoi soldati in malo modo.

-Ora lasciatemi libera!!! Orsù! Pretendo di essere liberata immediatamente!!!- esordì alzando la voce.

-Non posso lasciarvi andare via! Siete mia ospite e mi spiace davvero molto per ciò che vi hanno fatto, purtroppo mi sono dovuto accontentare di uomini poco colti e a modo. Vorrei farmi perdonare col miglior modo che conosco! Vi farò sistemare dalla mia personale serva e poi farete colazione con me, insisto!- fece un piccolo inchino in segno di scuse.

-Mmh... e sia!-

Mike fece chiamare Anna che arrivò qualche secondo dopo. S'inchinò di fronte all'ospite ed aspettò gli ordini del suo signore.

-Portala nella stanza più bella che abbiamo, vestila con il più bel vestito, lavala e medicala...poi la farai accomodare in sala!-

-Certo, Sire!- s'inchinò.

-Ci vediamo a colazione, my lady!- fece un piccolo inchino, baciandole la mano.

Anna le fece strada e si ritirarono nella stanza degli ospiti. Nel frattempo Mike rivolse uno sguardo malefico ai suoi quattro soldati che avevano maltrattato la giovane strega.

-Dovrei farvi fuori! Farvi decapitare in piazza davanti a tutto il reame!- ringhiò come un leone inferocito a cui era stata tolta la sua preda.

-Ci spiace, sire!- esclamarono all'unisono i quattro.

-Non me ne faccio niente delle vostre scuse! Ma per questa volta sarò buono...- si calmò un poco. -e me la prenderò solo con uno di voi!- e nel mentre lo disse, cogliendo alla sprovvista tutti quanti, allungò la mano ed afferrò il collo del soldato che aveva davanti. Strinse la presa e gli conficcò nella morbida e rosea carne le sue unghia, lasciando scorrere il veleno. Il volto del giovane diventò man mano sempre più bianco con i segni del potente veleno spargersi dalle ferite fino a tutto il collo. Sembravano delle piccole vene ramificate di un verde acceso che si moltiplicavano a vista d'occhio. -Sarò ancora più buono! Vi do il permesso di cercare una cura per salvarlo...- lo lasciò cadere a terra agonizzante, si voltò ed aggiunse -ma dovete trovare un bravo esperto di veleni, prima!- mentre lasciava la stanza e concludendo con una sonora e malefica risata.

 

 

 

Anna si stava prendendo cura della giovane ospite che si stava concedendo un buon bagno caldo. L'aveva accompagnata nella stanza più bella del palazzo. Era grande e luminosa con un ampio balcone che affacciava sui monti lievemente innevati delle Terre di Alkar. Vi era un letto enorme con coperte di velluto rosso e ricami dorati che richiamavano lo stemma della Famiglia Shinoda.

-Come vi chiamate?- chiese la strega con un tono dolce e amichevole.

-Anna...-

-Piacere di fare la vostra conoscenza, Anna! Io mi chiamo Talinda!-

Le fece un sorriso in segno di risposta, l'aiutò a mettersi in piedi e le passò un asciugamano per coprirsi. Mentre la strega si asciugava, Anna iniziò medicarla posando il palmo della mano sulle ferite.

-Che poteri avete, oltre al saper curare le ferite?-

-Manipolo la luce e, anche se non è un potere, sono esperta di botanica e so creare ogni tipo di antidoto contro i veleni, non per questo sono il miglior medico dell'intero Regno e sono il dottore personale del Re...- finì di medicarla e le prese il vestito dall'armadio, il più bello che avesse a disposizione. Era un abito lungo rosso e nero. La parte superiore era a mo' di corsetto col décolleté a forma di cuore. Subito dopo la fine del corsetto scendeva uno strato di stoffa, uguale a quella del busto- rosso scuro con dei ricami floreali neri-; che si allungava man mano fino al lato sinistro. Per finire, la gonna era di un tessuto ruvido e opaco nero che ricadeva fin sopra i piedi morbidamente.

Porse il vestito a Talinda che si vestì insieme al suo aiuto.

-Voi che poteri avete, nìn Inv?*- chiese gentilmente Anna.

-Sono una strega, l'ultima rimasta in circolazione dopo lo sterminio avvenuto trent'anni fa. Pratico ogni tipo di magia e in più ho il dono dell'onniscenza e controllo i ferormoni, posso far fare alle persone tutto ciò che voglio...-

-Capisco...- aveva intuito per quale motivo la donna si trovava al castello e perchè era ricercata dal Re.

-Come mai voi vi trovate a corte?- le chiese Talinda.

-La mia famiglia serviva Re Muto, il padre del mio signore, perciò io sono qui per discendenza...-

-Perchè non scappate? Siete sprecata qui! Vi trattano malissimo!- le disse con un tono turbato.

-Perchè non posso lasciare il castello, ho fatto una promessa quando ero piccola. Avevo promesso ad un mio amico che avrei protetto il Re, che gli sarei stata sempre accanto qualsiasi cosa sarebbe successa e che avrei trovato una cura per il suo dolore... Se scappassi lo tradirei e non posso farlo- le rivelò a malincuore con un velo di tremore nella voce.

-Ho capito... voi siete...- non fece in tempo a concludere la frase che qualcuno bussò alla porta ed entrò, interrompendole.

-La colazione è pronta, il Re vi sta aspettando!- rivelò un servo.

-Arrivo subito!- finì di sistemarsi e scese in sala accompagnata da Anna.

Non appena Talinda entrò nella stanza, Mike si alzò e le fece cenno, con una mano, di accomodarsi accanto a lui. La giovane si sedette ed aspettò a proferir parola.

-Siete incantevole con questo abito...- disse il Re con un tono e sguardo apatico. Era bellissima, non c'erano dubbi, eppure al giovane Re sembrava non toccare i suoi sensi minimamente. Era impassibile, come se avesse davanti a sé sua sorella o qualsiasi altro parente.

-Perchè sono qui? Di certo non è perchè volete farmi vostra moglie, dato che non provate alcun sentimento per me visto il vostro sguardo inespressivo, anche se sostenete che io sia incantevole, perciò...ditemi cosa volete?- esclamò, prendendo le posate in mano ed iniziando a mangiare.

-Beh, molto semplice...avete qualcosa che voglio. So che siete una strega e avete enormi poteri che mi farebbero comodo, perciò vi chiedo di insegnarmi l'arte magica, tutto ciò che sapete. Anche io avrei dovuto possedere il dono dell'onniscenza, ma per colpa di mio padre il mio potere non si è del tutto sviluppato...- bevve un sorso di thé.

-Spiegatevi meglio...-

-Discendo da una famiglia potente che ha la fortuna, se vogliamo dirla così, di poter possedere quattro poteri a individuo, perciò ho quattro poteri: il dono del teletrasporto, controllo del tempo, creare sfere velenose dalle mani o qualsiasi tipo di veleno in qualsiasi forma ed in fine una parziale onniscenza, questo perchè mio padre, quando ancora ero un feto, ha tentato di ampliare i miei poteri con uno strano intruglio che, però, ha avuto l'effetto opposto. Così mi ritrovo con un potere poco sviluppato rispetto al normale. So tutte le lingue di questo pianeta e apprendo molto facilmente, ma non so tutto-

-E io cosa vi servo...? Volete apprendere l'arte magica per poi impadronirvi dei miei poter e così facendo uccidermi?-

-Acuta osservazione, molto sveglia! Avete scoperto il mio piano, ma non accetto un rifiuto vostro!- stava iniziando ad irritarsi, avrebbe voluto prendere il coltello e conficcarglielo in gola.

-Ho già una missione da compiere, non posso accettare...-

-Guarda caso, io ho ciò che fa a caso vostro, ma ve lo cederò solo se mi darete l'aiuto che cerco- le si avvicinò con il viso, cercando di essere il più persuasivo possibile.

-Non potete aiutarmi se non l'unica cosa che cerco, mi spiace, ma non metterò al rischio la mia vita per voi-

-Lo state già facendo, potrei uccidervi in questo preciso istante e credo che lo farò...-

Si era creata un'atmosfera gelida e piena di sentimenti ostili eppure c'era una calma apparente. Il Re ribolliva di rabbia eppure sembrava molto tranquillo; la giovane stava per morire eppure era rilassatissima. Si potrebbe dire che si era creata una scena alquanto inquietante.

-Non abbiate fretta, ho la soluzione che fa al caso vostro e forse è anche meglio di me...- rivelò con fare altezzoso e molto sicuro di sé.

-Vi ascolto...-

 

 

Nel frattempo Chester, Jared e Shannon avevano appena lasciato il bosco, imboccando una stradina sterrata che li avrebbe portati entro le Terre di Alkar che comprendeva anche il Regno di Aldalómë oltre a quello di Andúril.

-Quanto manca?- chiese Jared un po' stanco.

-Ci siamo quasi! Manca poco!- e non appena pronunciò quelle parole videro dall'alto la capitale di Aldalómë già piena di vita.




nìn Inv - mia signora in elfico
 
Ecco il nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto! Il prossimo capitolo uscirà il 24 Dicembre! (spero)

A Presto

Ryuga
   
 
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