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Autore: Bradamante    04/05/2008    10 recensioni
Uno scoiattolo, Oscar, André, Alain e quattro condizioni impossibili... fic pegno! Pairings: Oscar/André; André/caratteri originali - leggero.
Genere: Romantico, Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era già calata la notte e Oscar e André galoppavano senza dire una parola sotto la luce della luna piena. Ben presto arrivarono all'accampamento e scesero dai cavalli per legarli.

Allo sguardo stupefatto di André si presentò la stessa scena che aveva lasciato Oscar a bocca aperta in caserma: i suoi compagni stavano provando ancora lo spettacolo! Alain camminava sulle mani, Lasalle lanciava in aria delle palle colorate, François era il bersaglio umano, altri compagni eseguivano la piramide umana.

Ma... ma...” balbettò, girandosi verso Oscar “che cos'è, un nuovo modo di fare le esercitazioni?”

“Non essere sciocco! Stanno facendo le prove del loro spettacolo. Hanno il mio permesso, quando sono di riposo. Cominciamo le esercitazioni domani.”

Uno spettacolo?”

Sì, uno spettacolo di beneficenza.” fece Alain avvicinandosi, sempre camminando sulle mani. “Vuoi partecipare anche tu, André?”

André non ebbe il tempo di rispondere che improvvisamente una nebbia si levò tra gli alberi per poi spandersi nella radura. Lo scoiattolo si strinse ad Oscar, tirandole una ciocca di capelli. Tutti erano presi da stupore, guardando le luci che fendevano quella nebbia per prendere sempre più consistenza, fino ad assumere delle forme umane.

Ma... che diavolo...” fece Alain rimettendosi in piedi.

È la parola giusta...” ribatté un compagno.

Una forma imponente si era materializzata uscendo da una quercia, così come delle altre forme da altri alberi e piante. I due gruppi, di umani e di spiriti, si fronteggiavano, in silenzio.

Lo spirito della quercia si sedette sul tronco d'albero abbattuto che era lì vicino e fece segno agli altri spiriti di circondarlo. Lo spirito uscito da un salice si avvicinò, con gli spiriti dei fiori.

Oscar le aveva riconosciute: dunque era tutto vero...

Oscar François de Jarjayes” tuonò il re della natura “ora sapete chi vi ha punita e perché. Siete voi pronta a sottomettervi alle leggi della natura? Siete voi pronta a ritornare una donna e a comportarvi come tale?”

Oscar si fece avanti, per nulla intimorita, seguita da André.

Allora, siete stato voi a giocarmi questo brutto tiro. Non capisco bene che cosa volete. Per tutta la vita ho seguito gli ordini di mio padre. Sono diventata un soldato, senza mai dimenticare nel mio cuore che ero una donna. Anche quando avevo deciso di vivere per sempre come un uomo, di essere un uomo... sapevo nel mio cuore che cosa sono. Sono una donna, ma non sono come le altre donne e non posso cambiare, non voglio. Non cederò, mai!” disse, stringendo i pugni, al colmo della rabbia.

Toh, il Colonnello è una donna!” mormorò un soldato.

Possiamo dire di aver visto di tutto, ora...” fece eco un altro.

Voi non potete continuare questa commedia: siete una donna, bisogna che vi comportiate come tale, non come un soldato!” ordinò il re della natura.

E mettere corsetto e sottane, suppongo?” rispose Oscar ancora più infuriata.

Sì, e sposarvi come vostro padre vi ha ordinato e fare dei bambini.”

Non sono un giocattolo!” urlò Oscar, come una furia.

Stava per sguainare la sua spada quando una mano calda che lei conosceva bene si posò ancora sulla sua spalla. Si girò per trovarsi immersa nel tenero sguardo di André, che la oltrepassò e si fece avanti, come per farle scudo col suo corpo.

Il re della natura gli lanciò uno sguardo truce: “E voi, chi siete?”

Io sono André Grandier” rispose André, con calma “e vorrei parlarvi.”

Come osate?” fece il re, adirato.

La regina, che non aveva ancora parlato, si piegò verso il suo sposo sussurrandogli teneramente: “Egli è l'uomo che ama questa donna, mio caro, ha il coraggio dell'amore.”

Il re si calmò immediatamente e si rivolse ad André: “Allora, in questo caso, cercate di farla ragionare!”

No.” rispose André.

No?”

Penso che siate voi ad essere in errore.”

Che cosa?” urlò lo spirito della quercia, mentre i rami degli alberi cominciarono ad essere scossi da un vento invisibile, dalla rabbia del re della natura.

Posso dimostrarlo.” disse André.

La regina della natura posò la sua mano sul braccio del suo sposo, per calmare la sua collera e improvvisamente tutto, i rami degli alberi, le foglie, tutto s'immobilizzò.

Allora, parlate.”

Oscar guardò l'uomo davanti a lei, l'uomo che per lei stava per sfidare le entità stesse della natura e il suo cuore mancò un battito.

André...” mormorò.

Grazie, sire.

Tutte le cose in questo mondo hanno la loro natura, che è per ciascuna cosa come un cuore vivente. Il fuoco, per esempio, ha la sua natura ardente, e per natura brucia e distrugge. Ma la natura distruttiva del fuoco può essere piegata ad una funzione, che non è più distruggere, ma ben al contrario creare: come quando il fuoco nella forgia crea la lama di una spada fondendo il metallo. Bisogna infatti riconoscere che natura e funzione sono due cose ben differenti.

Gli esseri umani ad esempio, nascono tutti uguali. Tutti nudi, tutti incapaci di vivere senza l'aiuto dei loro genitori, tutti con quella scintilla d'intelligenza. E tuttavia, in questo mondo, benché tutti abbiano la stessa natura, ben presto assumono funzioni diverse, che la società, e non la natura, assegna loro.

Non si può negare anche che benché tutti uguali, gli uomini non abbiano tutti gli stessi diritti. Questa è un'ingiustizia che non ha nulla di naturale, ma è ben contraria alla natura. Allora, se tutti gli uomini sono uguali, allo stesso modo non si può negare che le donne e gli uomini siano uguali e abbiano gli stessi diritti e che ciò sia secondo natura. Le donne fanno ben parte del genere umano.

Non esiste una natura di donna o una natura d'uomo, ma soltanto una natura d'essere umano.

Poi, in questa società, abitualmente uomini e donne prendono funzioni differenti, ma ciò non avviene per natura ma bensì per convenzione sociale.

Nulla impedisce, tuttavia, che una donna possa assumere delle funzioni che sono per abitudine riservate agli uomini, se ne è capace. Abbiamo numerosi esempi di donne che hanno preso funzioni riservate agli uomini con risultati eccellenti.

Una donna può essere un soldato e ciò non ha niente contro la natura. Le differenze fra i sessi sono più derivate dalle convenzioni sociali, dalle tradizioni, che dalla natura.

Allora Oscar non deve ritornare alla sua vera natura, lei non l'ha mai lasciata: è un essere umano, come tutti. E sì, lei è anche una donna, un essere umano donna, e un soldato. E lei non è meno donna per questo.

La vostra collera dunque non ha ragione d'essere e vi chiedo di liberarla da questo sortilegio.”

Tutti, spiriti e soldati, facevano silenzio.

Il re della natura era stupefatto, guardò la sua regina, che annuì, poi disse con voce solenne: “Avete riportato la vittoria. Bisogna riconoscere che il vostro discorso è stato efficace e ci avete convinti. Ho una domanda soltanto: l'amate così tanto? L'amate esattamente così com'è?”

Sì” rispose André girandosi un poco per vedere il viso adorato “l'ho sempre amata così, come lei è...” e poi, rivolgendosi direttamente a lei: “... ti ho sempre amata come sei, sì, e tu vai bene così come sei... mia Oscar... amo tutto di te...”

Oscar era scossa da un tremito, mentre le lacrime le scendevano lungo le guance, e quando il suo sguardo incrociò quello di André non poté più trattenersi e gettò le braccia al collo dell'uomo che amava.

Oh, André! Tu... tu... tu sei tutto per me! Ti amo! Ti amo con tutto il cuore!”

Lo scoiattolo Alexandre saltò giù dalla spalla di Oscar a terra, guardando tutto soddisfatto sua “figlia” che stava per baciare il suo amore.

E quando André toccò con le sue labbra quelle di Oscar, per scambiarsi il loro vero primo bacio, tutti, spiriti e soldati, urlarono la loro approvazione in una sarabanda di applausi fragorosi e fischi maliziosi.

Il re della natura si piegò verso la sua sposa e disse: “Non c'è bisogno di chiedere se anche lei lo ama...” mentre lanciava uno sguardo divertito alla donna soldato che baciava appassionatamente il suo amore.

La regina sussurrò al suo sposo: “Mio caro, sono così fiera di voi... perché avete preso la decisione giusta... voi siete un vero re. Vi amo.”

I quattro spiriti dei fiori sospirarono, e la margherita disse alle sue compagne: “Awww... che bello l'amore...”

Oscar e André si guardarono teneramente sempre l'uno fra le braccia dell'altro e si sorrisero, felici.

Alain si fece avanti: “Per festeggiare la felice fine della storia, i soldati della Guardia Francese sarebbero onorati di offrirvi uno spettacolo.”

Il re della natura annuì dicendo: “E sia.” E la notte fu piena di risate e di gioia. Poi, quando la luna stava per tramontare, una nebbia si levò di nuovo tra gli alberi, e tutti gli uomini caddero addormentati.

Lo spirito del salice disse in un sussurro: “È tempo che il sogno finisca... dormite... dormite...” prima di scomparire.

Venne il giorno e trovò tutti i soldati addormentati nella radura, sdraiati sull'erba fresca di rugiada. Oscar e André erano l'uno nelle braccia dell'altro, e lo scoiattolo acciambellato si era piazzato sui loro petti. Si risvegliarono ai primi raggi del sole.

Ahhh... che mal di testa...” fece un soldato.

Mi sento così stanco... come se fossi stato in piedi tutta la notte...” disse un altro.

Sì... e per di più io ho fatto uno strano sogno...” gli rispose Alain “... figurati, André, ho sognato che tu e il Colonnello... oh!” fece stupefatto, guardando il Colonnello tra le braccia di André.

Non è stato un sogno.” disse Oscar sorridendo e posando un bacio dolcissimo sulla guancia di André.

André le sorrise, poi inaspettatamente fece una smorfia di dolore.

André, che cosa succede, amore mio?”

Ah... il mio occhio...”

Oscar gli sollevò la ciocca che copriva l'occhio ferito e gridò: “Oh... ma... la cicatrice non c'è più!”

Cosa? Ma... ma... Oscar... il mio occhio... ci vedo! Ci vedo di nuovo!”

Oscar teneva il viso di André fra le mani, piangendo di gioia, poi lo baciò e André ricambiò il bacio. Gli alberi intorno alla radura furono scossi da un vento che nessuno poté percepire e le foglie mormorarono: “Questo è il nostro dono di nozze.”

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Il restauratore era venuto per riparare il piano di Oscar. Lavorò per un po' e poi, uscendo, domandò alla nonna di parlare con il Colonnello.

Non è qui” rispose la nonna “si trova nella villa in Normandia per riposarsi.”

Infatti Oscar era partita con André per approfittare di qualche giorno di vacanza con il suo amore.

Allora, forse posso dire a voi: bisogna che il Colonnello non usi più i martelletti del piano per schiacciare noci e nocciole.

La nonna sgranò gli occhi: “Come?”

Il piano era pieno di noci e nocciole.”

La riserva nascosta delle provviste dello scoiattolo Alexandre era stata scoperta.


~ FINE ~

Bene, è finita.

O Grande Bardo, imploro il vostro perdono per aver utilizzato il vostro “Sogno di una notte di mezza estate” per scrivere una semplice fanfic. Non venite ad infestare i miei sogni!

Tu vai bene così come sei...” tratto dal verso “The only person who told me I was fine just the way I am” della canzone “Negai” dell'AMV “Wish” realizzato dalla mia amica Megumi.

Wish

Grazie per l'ispirazione alla quercia di più di quattrocento anni che si trova vicino a casa mia.

Nessuno scoiattolo è stato maltrattato durante la realizzazione di questa fic. ^___^


Grazie a tutti per le recensioni!

   
 
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