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Autore: Lauretta_36    29/11/2013    1 recensioni
caroline e klaus ormai separati, iniziano a comprendere i loro veri sentimenti, ma quando pensano che la distanza gli permetterà di dimenticare l'altro, ecco che il cattivo di turno, li porterà a intrecciare di nuovo le loro vite e questa volta anche a condividere la stessa casa.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline\Klaus, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prov Caroline
Con una scusa ero riuscita a evitare di passare la serata con Tyler, il rivederlo mi aveva fatto capire che non provavo più amore per lui, ma solo del semplice affetto. Lui era stato il mio primo amore e adesso era giunto alla sua fine, questo mi era chiaro e lo potevo accettare, anche se con un certo rammarico.
Lui era qualcosa di bello e sicuro allo stesso tempo, invece quel nuovo e incompreso sentimento che stava nascendo in me ,per qualcuno che dovevo imparare a dimenticare, mi spaventava oltre ogni dire.  ''Devo aiutare mia mamma, sai non sapevo del tuo ritorno se no mi sarei organizzata diversamente, scusami Ty'' questo avevo detto al mio ragazzo e lui comprensivo come sempre  non aveva battuto ciglio '' tranquilla Car, abbiamo tutto il tempo per stare insieme adesso''.
Si ma non era più quello che volevo, il problema era cosa volevo? Un ibrido sanguinario? No,no,no decisamente no. Mi sarebbe passata di sicuro, ma dovevo chiudere con Ty. Continuare sarebbe stato sbagliato sia per me, che per lui.
Questi pensieri mi affollavano la mente, mentre distesa sopra il mio letto, in completa solitudine, cercavo di venire a capo di quei sentimenti confusi, ero così stanca che mi addormentai con la certezza che tutto si sarebbe risolto. Sarei ripartita da zero e Tyler avrebbe capito, io avrei con il tempo spento le emozioni che Klaus mi suscitava e tutto sarebbe finito bene. Questo mi dicevo, mentre mi assopivo, ma non sapevo che Silas era dietro alle porte e che per salvare i miei amici e le persone che amavo mi attendeva un viaggio nella città del Jazz.

Prov Klaus
Mi rivolsi a Elijah, mentre mi versavo del whisky per assopire la rabbia crescente in me,“ Novità dalla fonte umana fratello?” bevvi tutto d’un fiato quel liquido ambrato, che scendendo nella mia gola sembrava dilatarsi in ogni centimetro del mio spirito e calmarlo per secondi infiniti.
Lui mi guardo irritato dal mio modo di riferirmi agli esseri umani, ma dopo qualche istante rispose “ forse, tu hai trovato qualche informazione sui libri?”. Odiavo quando qualcuno mi nascondeva le cose , tenendomi sul filo del rasoio, la rabbia si acuiva. In fondo anche io avevo il mio asso nella manica“ forse, ora il nostro problema è chi dei due parlerà per primo. Se credi che sia io a perdere fratello, si vede che in questi mille anni non hai capito chi hai davanti.”
Lo guardai negli occhi in segno di sfida, il mio povero Elijah sapevo che avrebbe ceduto, perché così faceva sempre “ Dobbiamo riprenderci la nostra città, non siamo in disputa tra di noi. Il nemico da sconfiggere è Marcel. Forse l’hai dimenticato Nicklaus?”
Dicendo questo riempì due bicchieri di whisky, uno dei due era per me e me lo porse in segno di pace. “ Dobbiamo unire le nostre scoperte solo così avremo un quadro completo della situazione e, solo allora, potremmo decidere quale strada sia meglio percorrere” dicendo queste parole Elijah si sedette sul divano di fronte a  me in attesa di una mia risposta.

Prov Caroline
Ero su un treno diretto a New Orleans, tra poco lo avrei rivisto, ero al settimo cielo e mi sembrava un sogno potermi lasciare andare, senza pensare se fosse giusto o sbagliato. Seguire solo il battito del tuo cuore, senza nessuna riserva. L’aereo atterrò e mentre scendevo dalla scaletto lo vide, Klaus era venuto a prendermi, dovevamo parlare, entrambi avevamo molte cose da dirci.
Il sole splendeva in alto nel cielo e io stavo camminando sempre più veloce per raggiungerlo, quando d’un tratto un ombra sembrò ingoiare ogni cosa, la luce del giorno, le persone accanto a me e per ultimo anche lui, il suo dolce sorriso.
Ero rimasta solo io e questo mi spaventava un po’, poi udì una voce che mi diceva “ Tutto ha un prezzo Caroline, anche la felicità!”, mi voltai per vedere chi mi stava parlando e quando vidi il volto del mio nemico il mio sgomento mi lasciò senza parole, il mio corpo si irrigidì e il respiro mi vanne meno.
Di fronte a me c’era una Caroline tale e quale a me, l’unica differenza erano gli abiti, indossava pantaloni di pelle aderenti , una canotta bianca e una giacca nera di pelle liscia, ai piedi due stivali di nero laccati con tacchi vertiginosi. Ebbi giusto il tempo di stamparmi questa immagini nella mente, che a velocità vampiresca mi si avvicinò , mi prese il collo con la sua mano destra e mi attacco al muro lasciandomi penzolare a qualche metro da terrà.
Poi lentamente mi vece scendere e i nostri visi si avvicinarono, dalla mano sinistra comparve un paletto e senza pensarci due volte mi dissi “ questo è quello che succede a chi tradisce gli amici” la sua voce si era deformata non era più la mia, ma era un insieme di voci a me familiari Elena, Bonnie, Stefan, Tyler e tutti gli altri. Vidi la sua mano tirarsi il più indietro possibile, per infliggere il colpo con forza maggiore e poi, dopo qualche istante che mi sembrò eterno, mi colpì dritta al cuore e divenni cenere.
Mi alzai urlando, e guardandomi attorno compresi che ero nel mio letto, al sicuro nella mia stanza, ero sudata e respiravo velocemente.
Questo incubo mi avrebbe tormentato per tutto il giorno, avevo sognato Klaus, sognato di rivederlo e la mia coscienza aveva deciso di farmi pagare questo affronto. Se solo con i sogni finiva così, se fosse successo davvero cosa mi sarebbe accaduto. Era meglio non pensarci, non pensare a lui. Il suono del mio cellulare mi desto dai miei pensieri.
Elena mi stava chiamando “ pronto Elena, già sveglia a quest’ora di domen…..”non feci in tempo a finire la frase “ Car devi venire subito qui alla villa, ci sono delle cose che devi sapere”. Mi si fermo il sangue nelle vene, di certo non doveva parlarmi del mio sogno, ma se avesse intuito qualcosa di quello che provavo per Klaus, tentennando risposi “Ehm, si…si arrivo…arrivo subito..”. Tu..tu..tu…con questo rumore nelle orecchie rimasi immobile sul mio letto per qualche minuto. Poi decisi che era il momento di reagire, vestirsi e vedere cosa mi attendeva una volta giunta nella villa.

Prov Klaus
Il silenzio sa essere più assordante di qualsiasi altro suono o rumore tu riesca a emettere, ti sa pungere più di una spada e logorarti più violentemente e velocemente di qualsiasi altra cosa. Il silenzio è un’arma che non va assolutamente sottovalutata, una parola non detta può rovinare dei rapporti, spezzare dei legami che sembrava indissolubili, creare dei ricordi e far nascere dei mostri sanguinari e solitari. “ si hai ragione collaborare al momento è la cosa più utile da fare.
Allora lascio agli anziani la prima parola” gli feci un ghigno e lui rispose con un sorriso deluso “ Bene, dalle poche streghe che hanno avuto il coraggio di parlarmi ho scoperto che l’arma di Marcel è una semplice pietra, il cui valore intrinseco è maggiore del valore che a prima vista gli si può dare. Se la vedi in mezzo ad  altre pietre potresti non accorgerti di lei, ma nelle notti di luna piena essa può distruggere ogni cosa. Bene questo è ciò che ho scoperto, ora tocca a te”.
Quello che Elijah mi aveva appena raccontato, andava a incastrarsi alla perfezione con gli scritti presenti sul libro “ In realtà sul libro, ci sono solo dei pezzi di storia da estrapolare da diversi accadimenti, che vi sono narrati.
Comunque detto questo, ho scoperto che c’è un possibile incantesimo che si può fare solo durante la terza luna piena dell’anno, che permette di racchiudere un immenso potere in un oggetto prescelto dal fato. Credo che debba esserti donato e ti debba giungere in modo inatteso, non puoi sceglierlo tu.
La cosa interessante è che solo una streghe di grande potere e di stirpe antica può fare questo incantesimo, perché chiunque altro lo provi a fare, morirà nel tentativo di portarlo a termine.” Elijah ed io ci guardammo per un attimo, entrambi stavamo mettendo insieme le informazioni per guardare il quadro nel suo insieme.
A interrompere il nostro eloquio silenzioso fu Rebakah “ allora questa è l’ultima volta che faccio da baby-sitter alla ragazza lupo.” Ci girammo entrambi a guardarla, io divertito per come l’aveva chiamata e Elijah risentito per lo stesso motivo, mia sorella non sembrò farci caso e prosegui “ Scoperto qualcosa su Marcel e il suo potere segreto?” fui io il primo a parlare “ si credo che abbiamo finalmente capito come abbia ricevuto questo potere” sorrisi eravamo un passo avanti e Marcel non sapeva quanto ci stavamo avvicinando.
Sentivo già il sapore della vendetta, che si mischiava dolcemente con il liquido contenuto nel mio drink. Elijah prese la parola “ il problema adesso e capire chi gli abbia fornito tale potere, quale strega ha concesso ad un vampiro la possibilità di manipolare e schiavizzare le sue stesse sorelle? Questo dobbiamo ancora scoprirlo e credo che una volta individuato, potremo distruggere Marcel”.
Mentre parlava si alzò andando verso Rebekah che lo ascoltava attentamente, poi posò il bicchiere e lascio la sala. Sapevo dove stava andando, dalla donna che gli faceva battere il cuore, ormai morto nel petto, ma ancora troppo debole per resistere al fascino di una qualsiasi femmina. Mia sorella si mise a sedere al posto fino a poco prima occupato da Elijah e il vento le mosse i capelli color miele, un colore che assomigliava tanto a quello di un’altra vampira bionda, che conoscevo bene.
Perché dei dettagli così insignificanti, come il colore dei capelli, mi riportava alla mente una persona che non faceva e non avrebbe fatto più parte della mia vita. Chiusi gli occhi perché la mia ira stava per esplodere, odiavo perdere il controllo dei miei pensieri, odiavo avere sprazzi di emozioni che in me sembravano morte da tempo.
Mi alzai e lancia il bicchiere ancora colmo di whisky sul primo muro a disposizione. Il liquido scendeva dalle pareti formando un viso che conoscevo bene, mentre il vetro a contatto con la luce produceva diversi colori che sembravano giocare con le ombre appena create sulla parete, mi sembrava di vedere Caroline che mi sorrideva.
Stavo impazzendo e non riuscivo a smettere di pensare a lei, chiusi gli occhi nella speranza di riprendere il controllo, poi una voce “ Che sta succedendo?”. Mi volsi e vidi mio fratello e mia sorella guardarmi stupefatti “ è mezz’ora che ti chiedo che succede e ti volti solo ora che entra Elijah?Incredibile.”
Rebekah attendeva una mia risposta, un mio gesto che spiegasse la reazione appena avuta. L’unica cosa che seppi dire fu una piccola verità “ niente che vi riguardi” mista ad una grande menzogna “ e niente che non possa gestire”. Mi avviai nel mio studio, chiusi la porta dietro di me e sedendomi alla scrivania iniziare a scrivere l’ennesima lettera.

Prov Caroline
Ero giunta alla villa da un po’, ma non mi decidevo a suonare. Mi sentivo ancora confusa e stordita per il sogno che avevo fatto quella notte, e la voce di Elena non era rassicurante sulle notizie che mi attendevano, dietro quella porta. Sapevo che sarebbero state devastanti e non volevo che mi portassero via, quello che rimaneva della mia serenità. Alla fine fu il destino a scegliere per me, la porta si aprì e vidi Damon “ ehi barbie, finalmente stavano aspettando solo te”, solo me?! che voleva dire?? Anche il tono usato non era di scherno come al solito, ma più irritato per avermi dovuto aspettare, sembrava fremere per iniziare quel qualcosa, che ancora non sapevo. Entrai e vidi che c’erano tutti, Elena, Jeremy, Matt e Stefan.
Stefan era tornato, ma allora non erano brutte notizie, anche se con un occhio più attento capì che c’era qualcosa che non andava “ Che succede?” guardai tutti in cerca di risposte” Ok Barbie forse tocca a me spiegarti la patata bollente. Allora, Silas non è morto, notizia sconvolgente vero, lo so.”
Il suo tono era sarcastico, cercava di minimizzare “ Il bello però sta nel fatto che ha ben pensato di buttare il mio fratellino in fondo ad un lago, per tipo tutta l’estate e per rendere la cosa più esilarante l’ha rinchiuso in una cassaforte. Per fortuna Bonnie, da qualsiasi parte del mondo si trovi, ha sentito cosa stava succedente e ha avvertito Jeremy” mi voltai verso il fratello di Elena di scatto “ l’hai sentita? Come sta? Perché ha chiamato solo te?”.
Damon non aspetto nessuna risposta e prosegui il suo monologo “ tutte domande a cui risponderà più tardi il piccolo Gilbert. Ora tornando a noi, sono riuscito a recuperare Stefan che a quanto pare ha qualche piccola amnesia, ovviamente non generale, solo dell’ultimo anno circa”. Qui Damon si scolò di botto il bicchiere pieno di non so quale liquore. Mi fu chiaro da subito cosa quelle ultime parole volevano significare. Stefan non ricordava la sua rottura con Elena, forse credeva di stare ancora con lei.
La mia tesi fu confermata da come erano seduti vicini e dal nervosismo di Damon, il quale riprese a parlare appena finì di svuotare il suo bicchiere, che posò sul tavolino di vetro del salone “ ora venendo a noi bionda è essenziale far tornare la memoria a Stefan e cercare di fermare Silas. Problema principale non sappiamo dove si trovi e quale sia il suo vero aspetto.” Stefan intervenne” la mia memoria non è una priorità adesso, voglio dire che mai potrò aver dimenticato in un solo anno!” Già in fondo la sua ragazza lo aveva solo lasciato per suo fratello, era diventata una vampira e noi eravamo diventati molto uniti, o dio, si era dimenticato della nostra amicizia io con chi avrei potuto parlare di…di…cerco Caroline scopri questa verità e il tuo primo pensiero è questo, sono un mostro. Caroline non ci devi più pensare, mai più “ Bene Stefan, ti ringrazio per il tuo altruismo” disse Damon sarcastico “ ma ti garantisco che sarà una delle nostre priorità qui a Mistyc Fall…mentre la bionda andrà a New Orleans a riprendere l’unica persona che ci può aiutare con Silas. Klaus.”
Cosaaaaaaaaaaaaa?????? No aspetta cosa aveva appena detto “ quale bionda?” dissi senza pensare. Tutti mi guardarono, l’unico a parlare fu Damon “ be sai essendoci solo una bionda in casa, direi che l’unica a cui mi posso riferire sia tu. Non credi! ”.
No fuori discussione, non ci andrò mai “ perché io scusa? Non credo sia una buona idea.” Ero decisa a non mollare, per il mio bene dovevo rimanere con i piedi piantati a Mistyc fall “ Le ragioni sono diverse barbie, ma di sicura una vince su tutte, sei l’unica dei presenti che non ucciderebbe in tronco.”
Con questo aveva vinto su tutta la linea, come ribattere a questa affermazione “ ok forse hai ragione, ma credo di essere più utile se rimango qui con voi e poi non credo ci aiuterebbe, insomma ha le sue ragione se è partito senza più tornare no?” dissi queste ultime parole con più frustrazione di quanto avessi voluto far trasparire. Elena prese la parola “ Car non vorrei che tu partissi, ma sappiamo che sei l’unica che può convincerlo a tornare. Io non posso lasciare Stefan in questo momento” qui gli occhi di Damon fecero trasparire una certa sofferenza “ e Jeremy è l’unico a cui Bonnie sembra parlare”, qui fu Jeremy ad avere una strana reazione “ e comunque non ci darebbe ascolto e ora come ora, per quanto mi dispiaccia ammetterlo, abbiamo bisogno più che mai del suo aiuto.
Chi meglio di qualcuno che ha vissuto quasi quanto Silas, può avere informazioni su di lui, di sicuro qualcosa sui loro antichi  libri di famiglia ci sarà scritto.
Ti prego Car sei l’unica che può salvarci, hai nelle tue mani le nostre vite.” Elena mi guardava con gli occhi pieni di dolore e speranza, sapevo che ero l’unica a poterlo convincere, ma sapevo anche che rivederlo mi avrebbe fatto male, avrebbe acceso qualcosa che non sapevo se sarei riuscita a spegnere.
Da una parte volevo solo poterlo rivedere, risentire il suo profumo. Chiusi gli occhi e dissi sospirando “ Va bene partirò per New Orleans”.

Prov Klaus
Scrissi la lettera tutta d’un fiato, erano uscite quattro pagine piene, non sapevo se l’avrei mai spedita e con questa confusione in testa, decisi di uscire dal mio studio e pensare a come agire con Marcel.
Lo studio era vuoto e silenzioso, il sole stava ormai tramontando, per lasciare il posto alla luna, ma con uno degli ultimi raggi del giorno riuscì a illuminare l’ultima frase che Klaus aveva scritto “…..vorrei solo poterti rivedere, risentire il tuo profumo.”


Angolo dell’autrice ( o almeno ci provo :D )
Ciao a tutti :) nel primo capitolo non ho scritto nulla, perché volevo presentarmi solo con le mie parole e spero vi siano piaciute. Adesso però credo di dovervi spiegare qualche cosa. Questa è la prima volta che mi cimento in una storia a puntate, quindi spero di non fare troppo schifo.
La storia parte dalla fine della 4 stagione di TVD e dall’inizio della prima di the originals, alcuni elementi potranno essere collegati  ai telefilm, per altri invece ci saranno dei cambiamenti. Il tutto è incentrato sul klaroline, che è del tutto frutto della mia fantasia visto che la Plec ha deciso di farci soffrire e tenere i due poverini divisi per un po’ :(….
Ora la smetto e non vi tedio più, finisco solo con il ringraziare tutti quelli che mi hanno recensito,  messo tra le seguite o preferite e anche tutti i lettori silenziosi.
Chiunque voglia recensire è ben accetto, ovviamente non c’è nessun obbligo potete anche solo leggere :)
Sperando che vi piaccia vi saluto e a risentirci al prossimo capitolo :D ( dove finalmente i due si incontreranno evvaiii :D )
  
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