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Autore: scImMIA    05/05/2008    14 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buongiorno a tutti! Spero che anche questo fine settimana sia stato piacevole e pieno cose belle, diciamo ... A me è andato abbastanza bene, non mi lamento, anche se il sole sembra prendermi per i fondelli: dopo cinque ore di esposizione sono bianca come prima! E allora che palle ... XP
Rispondiamo alle belle rece che è meglio!!

Angelo Azzurro: Allora, quì c'è il nuovo capitolo e lascio a te e agli altri il compito di scoprire cosa ha detto o meno Trunks. Per il fatto di C17 io lo ammetto, è uno dei miei personaggi preferiti ma non so se nascerà un'amicizia ... a parte che è una fase ancora in lavorazione, poi ... Beh, ci devo pensare bene XP Spero che il capitolo ti piaccia! Un bacione

Senboo_: Non ti preoccupare se non sei riuscire a recensire ... Mi spiace che il grande e onnipotente Frezzer (che di solito mando per fare in modo che i computer continuino ad andare) non sia arrivato tempestivamente ... in effetti non è da lui XD Spero davvero che anche questo capitolo ti piaccia. Baciox

LadyDreamer: Trunks mi ha detto che se hai delle altre domande è disponibile quindi non ti trattenere se ne hai qualcuna. Grazie x la dritta "come andare a capo nelle rece", adesso riesco finalmente a scrivere anche lì in modo più ordinato, thanks. Ora ti lascio al capitolo , spero che ti piaccia.

chrystal_: Per il fatto capitolo ti lascio leggere in santa pace e non ti anticipo nulla. Per 17, mi fa piacere che incominci a starti simpatico, era proprio l'effetto che volevo ottenere! Me happy ... Spero vivamente che anche questo capitolo ti piaccia. Un bacione, a presto!

folg_89: Allora ... hehe ^_^" ... hai mosso un bel po' di pareri e spero vivamente che siano tali e che non raggiungano il livello "mostruosa e apocalittica critica" perché sennò vuol dire che ho esagerato tutto quanto e ciò mi metterebbe in seria difficoltà ... Vegeta c'è ma non nel modo in cui vorresti tu, spero che ti vada ugualmente bene per il momento. Le botte da orbi contro Cell ci saranno nel prossimo capitolo ... Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Beciox, a presto!

Swwtcicia: Hehehe.... questo lo lascio scoprire a te. Ti lascio alla lettura e spero che il capitolo sia di tuo gradimento. Un bacio

Juu_Nana: X il capitolo leggi un po' più in giù. Per 17 ... Beh, prima di te altre due persone mi hanno detto che incominciava ad essergli simpatico, come mai a te invece stà diventando detestabile? Mi piacerebbe saperlo perché posso vedere come migliorare ... Spero che il capitolo ti piaccia. Un bacione, ciao!

CrazyForGokueVegeta/Vegeta4ever: Ah, sarebbe stato bello se i messaggio fosse arrivato con Cell ... XD!!! Ragazze mie, a parte i problemi tecnici di Vegeta4ever per i quali manderò Frezzer il prima possibile in modo che minacci seriamente la scheda medre e tutto il resto, sono davvero contenta che la storia vi piaccia e per questo non vi tratterrò oltre e vi lascerò leggere in santa pace. Fatemi sapere, se vi và, se è stato di vostro gradimento. Cmq se avete altre domande pazze, Trunks è a vosta disposizione per ogni vostro chiarimento, lo fa volentieri. Un bacione a tutte e due!!

nana987: Allora, questo capitolo è molto lungo e di cose ne accadono parecchie ... quindi non ti anticipo nulla. Per Trunks e 17 non sei la prima in cui spera in una loro eventuale amicizia ma non voglio fare promesse al vento quindi dico sinceramente che per quell'eventualità ci stò ancora lavorando ... TrunksX17?!?! Io ti ammazzo se osi farmi ancora insinuare un'accoppiata del genere!!! Amanti delle yaoi: questa squinzia ha riproposto una coppia! Accorrete! ... No, lo so bene che scherzi XP Spero che i chap ti piaccia. Ti saluto con un bacio passionale allora ... SLAP!! XD

Sissi 25: Sono contenta che la storia continui ad essere di tuo gradimento, da parte mia cercherò di continuare con il mio solito ritmo e a non crollare! Grazie 1000 a te e agli altri che continuate a sostenermi! Spero che il capitolo ti piaccia, Un bacione!!

Allora ragazzi e ragazze mie, questo è un capitolo un po' più lungo dei precedenti e in questo ho sudato 20 camicie ... Per questo spero che a tutti voi piaccia e che alla fine della lettura vi venga voglia di farmi sapere com'è stato.
Ora vi lascio leggere tranquilli. Ci rivediamo Giovedì se tutto va bene :)
Un affettuoso bacio a tutti voi.
scImMIA

 

 

 

CAPITOLO 47
- LE SUE ULTIME PAROLE -

 

Buio.
Sempre il solito buio ed io mi ritrovavo, come ogni volta, al centro di esso e non potevo anzi, non riuscivo ad uscirne.
Ammetto che dapprima fu una specie di sollievo: il non sentire niente, menchemeno il dolore, a volte fa questo effetto ma dopo interi ed interminabili giorni, tutto quel silenzio e quel vuoto, mi avevano portato all’esasperazione … ero stanco di quella immobilità e di quella nullafacenza.
Anche quel momento non fu molto diverso dagli altri o almeno, l’inizio fu come al solito …
Mi ritrovavo al centro di quel buio senza un obiettivo e senza uno scopo. Vestivo la mia battle-suit, quella con l’under-suit blu, e me ne stavo fermo, a braccia conserte e con lo sguardo che osservava un po’ più in là … cosa poi non lo sapevo nemmeno io …
L’inizio cominciava sempre così ed era inutile spostarsi, lottare contro un nemico invisibile o trasformarsi nel leggendario guerriero e il perché era molto semplice: in realtà non mi sarei mai mosso di un millimetro, non sarei mai diventato più forte di quel che ero e non avrei mai fatto crescere il terrore negli altri nel vedere le mia aura dorata … era tutto inutile perché il mio vero io non si decideva ad aprire gli occhi.
Svariate volte, preso dall’ira più ceca, mi ero ritrovato ad insultarmi più che ad incitarmi alla sveglia perché la situazione diveniva sempre più insostenibile: ogni qualvolta che sentivo il corpo riprendersi e ritrovare la sua forza originaria, qualcuno si avvicinava e mi impediva di tornare alla normalità. Ordinavo al mio corpo di reagire: aprire gli occhi, alzarsi di schiena anche solo per il gusto di terrorizzare colui che continuava a farmi subire quella tortura, ma tutto era vano … non riuscivo a muovermi. L’unico elemento su cui avevo il controllo era la mia parte psichica ma anche lì non è che potessi fare più di tanto …
Ed eccoci ritrovati al punto di partenza dove io, il principe dei sayan, rimanevo immobile in mezzo al niente più assoluto.

Come tutte le altre volte il buio scomparve e il suo posto lo prese un paesaggio carico di toni di azzurro e di verde, un luogo visto fin troppe volte … Non mi dovevo fare illusioni: quello che vedevo non era altro che uno dei tanti riflessi presenti all'interno della mia mente e anche lì, nonostante le apparenze, i miei movimenti utili erano limitati all'interno di griglie prestabilite ...
Mantenendo le braccia nella loro posizione, mi avvicinai al ciglio della conca e mi sedetti sul suo perimetro. Scrutai il luogo dei miei allenamenti e non mi stupii di ritrovare un'essere, identico in tutto e per tutto a me, che sfecciava in quel cielo limpido.
Io odio la nullafacenza perché questa ti porta a trovare uno svago nella riflessione o, nel mio caso, in un continuo ritorno a ciò che è stato e dover rivedere il passato con la forma di un'essere esterno alla vicenda ... Di quel sogno ne avevo davvero abbastanza: a parte il fatto che nella mia testaccia si ripetesse spessissimo, ogni volta terminava allo stesso e identico modo ed ero stanco di seguire il Vegeta del passato e riassorbirmi ogni volta quell'umiliazione. L'unica differenza tra il sogno e la vera realtà che fu, stava nella presenza della mia persona: in quel frangente dovevo ogni volta interpretare quelle stupida e imbarazzante parte della coscenza e intimare l'altro me a fare la cosa giusta ... Mai una volta che ci sia riuscito ...
Dopo svariati minuti l'altro me, che stava concludendo il suo allenamento mattutino per sviluppare quella nuova forza che gli donava quell'aura splendente, si fermò ed atterrò poggiando i piedi a terra, vicinissimo a me. Spense l'aura e dopo un sonoro sbuffo alzò gli occhi al cielo.
« E' stato un buon allenamento?»
« Non sono affari tuoi ...» e senza guardarmi si sedette anch'egli lasciando a penzoloni le gambe.
Sorrisi ... nonostante tutto era buffo parlare a un doppione ... « Da quel mi ricordo io è stato un allenamento pessimo ...»
« Tzk! Sei soltanto un ciarlatano che parla a sproposito! Non sai un bel niente »
Lo guardai un attimo con la coda dell'occhio: vestiva i isoliti pantaloncini neri, poggiava i gomiti sulle ginocchia e teneva la schiena curva. Gli occhi erano concentrati sul Sole che spelndeva alto nella volta ... Tornai anch'io a fissarlo « Hai distrutto quella bettola giusto? ».
« Sì, ieri pomeriggio prima di raggiungere lo stadio del super sayan ...» a quelle parole il volto di entrambi si illuminò: finalmente avevamo raggiunto il tanto odiato Kaharoth ...
Il volto però mi ritornò rapidamente scuro perché avevo già raggiunto il primo punto in cui avei fatto i conti con il primo segno di cedimento ... « Perché non sei ad allenarti allora? Guarda che è difficile mantenere lo stadio ...»
« Lo so bene ... Ho bisogno solo di un'attimo per riprendermi ... »
« BALLE! Guarda che non mi freghi ... So bene che è tutto il giorno che rimugini come un dannato e la devi smettere immediatamente se vuoi superare e schiacciare Kaharoth!! » dissi sbraitando in sua direzione.
« Ma cosa ne vuoi sapere te? Lasciami in pace e sparisci!! »
« Io lo so cosa ti passa per la testa, so quello che hai sognato ieri e so anche che sono giorni che senza volerlo ripensi al periodo trascorso in quella casa! Per non parlare di lei ... La devi smettere immediatamente perché so che ciò ti porterà soltanto a subire un'ulteriore umiliazione ... » si voltò verso di me e mi guardò con aria interrogativa « ... Non te lo puoi permettere: sei il principe dei valorosi sayan e per questo non puoi correre dietro alla prima gonnella che ti capita sotto gli occhi! ».
Il Vegeta corporeo, il protagonista del sogno, si voltò nuovamente verso il sole. Dopo pochi secondi si alzò in piedi. S'alzò in volo e si fermò lontano dalla superficie della terra ... Concentrò tutte le sue energie e le fece esplodere rapidamente. Intorno a se si formò quell'aura luminosa e dopo poco i capelli si tinsero di biondo mentre gli occhi si fecero cerulei ... Riprese ad allenarsi come non mai.
Mi ricordo bene di quel giorno: il mio orgoglio mi aveva impedito di compiere l'ennesimo sbaglio.


Lo spazio si mosse rapido ai miei fianchi e più aumentava di velocità più l'immagine si sfocava in perfetto effetto blur ... Mi alzai in piedi mantenendo l'incrocio tra le braccia. Con quel movimento anche l'effetto cambiò andando a muoversi in modo circolare creando un vortice di immagini e mulinelli di ricordi ... Finalmente, dopo poco, tutto si fermò mostrandomi la seconda scena che risultava maggiormente più ardua della precedente ...
Sempre sul perimetro di quella grande conca osservavo la mia figura impegnata nel solito allenamento. In effetti non facevo altro ...
La mia aura era aumentata, ner giro di quel mese mi ero esercitato come un folle ma lì, mentre osservavo la mia figura che eseguiva senza mai fermarsi quegli esercizi sfiancanti, non provavo rimorsi a riguardo: in tutto quello che ho fatto ho sempre dato il massimo e ancora oggi non mi pento minimamente di questa mia scelta e di questo mio modo di fare. Passai svariato tempo ad osservarlo: notavo all'istante gli aspetti positivi e le debolezze che dovevo ancora migliorare. Ammetto sinceramente che se avressi avuto la camera gravitazionale a suo tempo sarei stato molto più forte ...
La mia "copia" si fermò, perse lentamente la traspormazione in super sayan ed atterrò fiacca a terra ... Il sole cocente picchiava sulla sua schiena sudata e non gli dava tregua. Rapido si andò a tuffare nelle acque del piccolo laghetto. La frescura di quel liquido limpido e trasparente puliva via, oltre allo sporco, anche la stanchezza e io avevo approfittato più volte di quella "terapia" ... Rimase svariati minuti a galleggiare sul pelo dell'acqua con la pancia all'aria a contemplare il cielo limpido ... La sua mente incominciò pian piano a rielaborare quelle vecchie fantasie e io accorsi rapido ad intervenire nuovamente.
« La devi smettere ... » digrignai serio come al solito ma lui, essendo me, mi guardò beffado negli occhi e rimase a mollo tranquillo.
« Guarda un po' chi c'è, la mia coscenza ... »
«Ma piantala! Lo sai bene anche tu che questo è un sogno ... Nella realtà non mi sono mai messo a parlare con una qualche coscenza!! ... » lo sgridai mantenendomi parallelo alla sua figura « ... Smettila di pensare a quelle cose e concentrati sui cyborg che arriveranno o ancora meglio, su Kaharoth. Non ti puoi distrare ogni cinque minuti per colpa di quella ... Non capisci che così facendo rallenti i tuoi allenamenti?! ».
Lui continuò a guardarmi negli occhi ... pian piano sprofondò sotto il livello dell'acqua ... « ... Lo so ... »
Prevedibile. Anch'io quella volta, per riflettere maggiormente, andai sotto il livello dell'acqua ... Lo seguii e mi emmersi. Mi fermai soltanto quando la mia copia "in carne" toccò il fondo ... in tutti i sensi ...
« ... Non riesco a torgliermela dalla testa ... »
« STUPIDO IDIOTA!! Non capisci che sei soltanto ridicolo?! Dov'è finito il tuo orgoglio da guerriero? Smettila immediatamente di perderti in ciance simili e torna ad allenarti! ».
Le mie parole erano dure ... E lo erano perché io sapevo già come sarebbe andata a finire ...

Un sorriso strano nacque sul suo volto, Lo riuscii a decifrare solo in un secondo momento che aveva qualcosa in mente ... in fondo era me, c'era sempre un secondo motivo per ogni azione che compivo ...
Fulmineo guizzò in avanti e rapido uscì dall'acqua. Sfrecciò in lato nel cielo e dopo avermi distanziato una decina di metri si trasformò in super sayan e aumentò drasticamente la velocità.
« Che stupido ...» chiusi con forza gli occhi e cercai di trattenermi dallo scoppiare di collera. Quando però sentii e capii in che direzione si stava dirigendo, non riuscii a non resistere: mi trasformai e uscii con furia dal piccolo laghetto creando un'enorme onda umida. Feci esplodere l'aura e mi precipitai all'inseguimento.
In pochi attimi gli fui alle calcagna, volava veloce ma non era alla mia altezza. Mi avvicinai e allungai il braccio destro per afferrargli un piede... mi mancavano pochi centimetri quando ... una barriera seminvisibile di colore rosa mi impedì di acciuffarlo respingendomi indietro la mano.
Digrignai a denti stretti ... « MALEDIZIONE!!!» ... quegli stupidi limiti ...
Lo vidi allontanarsi. Chiusi gli occhi, mi fermai e reincrociai le braccia. La trasformazione si spense sotto mio comando.
Rimasi qualche istante immobile. tanto sapevo fin dove sarebbe arrivato e infarri, dopo qualche minuto, lo trovai proprio nel posto in cui immaginavo: nella caotica città dell'Ovest, sopra al tetto di un'alto grattacielo, scrutava irremovibile il grande edificio color crema ...
Atterrai anch'io su quel tetto e mi misi al suo fianco.
« Allora ... Era quello che ti aspettavi?»
« ... » effettivamente no. Aveva notato per prima cosa che la sua (e mia) camera gravitazionale era stata accuratamente smontata e ora, al suo posto, vi era uno stupido spiazzo adibito alla consumazione di quei dolcetti che che quella donna bionda e starnazzante cercava al tempo e con tutte le sue forze, si rifilarmi arrecadomi un fastidio pazzesco. Oltre a quello aveva già di sicuro notato una persona conosciuta che si atteggiava in modo strano con una seconda che, a parer mio, risultava molto più irritante della precedente.
Ormai, dopo aver rivisto la scena un milione di volte, la vista di quei due non mi arrecava più tanto fastidio come la primissima volta ... la cosa mi lasciava completamente indifferente. La cosa non valeva per il mio clone che, al contrario di me, cercava con tutte le forze di contenersi ...
« Ohhh ... » dissi assottigliando gli occhi e accentuando volutamente un sorriso sornione « ... ma guarda un pò, la donnetta si è ripresa a quanto pare ... E pensare che quella vecchia ne aveva dette così tante ... Che razza di bugiarda ... » mi voltai verso di lui e notai che per poco non gli uscivano gli occhi dalle orbite « ... non lo credi anche tu? ».
L'altro me strinse gli occhi e digrignò i denti con rabbia.
« Lascia perdere e torna ad allenarti. Non vedi che stando quì non fai altro che allungare i tempi per raggiungere il tuo vero obbiettivo? Ovvero superare Kaharoth? ... » mi disfai della sciocca posa, mi voltai e mi allontanai di qualche passo « ... Dai, non conviene ... Andiamo ».
Prima di alzarsi in volo e seguirmi diede un'ultima occhiata alla coppia di sciocchi. Senza fiatare si staccò da terra e si allontanò lentamente. Dopo pochi metri lasciai che mi superasse. Mi fermai e mi voltai nuovamente: lei che rideva fra le braccia di quello stupido ... Forse mi sbagliavo ...
Mi voltai nuovamente e tornai a sfrecciare nel cielo limpido.
Forse ... forse non mi lasciava completamente indifferente ...

 

Il brutto di rivivere quel sogno era quello di rivedere la scena peggiore più volte consecutivamente e rivivere quelle brucianti sensazioni di disprezzo verso se stesso e sulla propria incapacità alla resistenza totale. Ogni volta rivedevo il mio completo annullamento e dopo, a pochi minuti di distanza, il fallimento vero e proprio accompagnato alla vergogna di ripresentarsi un giorno dinanzi ai grandi della stirpe dei valorosi e sanguinari sayan ...
Anche se alcuni anni erano trascorsi, ogni volta che riosservavo quegli attimi, ricadevo senza volere nelle stezze debolezze che mi avevano ucciso una volta ... Poi risollevavo, come allora la mia barriera ma qualche segno, come succede quando ci si schianta contro qualcosa, rimane sempre anche dopo mille operazioni ...
Mentre seguivo la mia copia lo spazio circostante mutò ancora ricreando quell'effetto fastidioso. Dopo pochi attimi l'immagine ritornò nitida mostrandomi la terza scena: la mia copia, vestita anch'egli della battle-suit, volava placida verso l'obbiettivo precedente. Oltre all'abbigliamento di diverso c'era l'ostinazione: era molto più grande delle volte precedenti e non sarebbe servito a niente fermarlo così come quella volta niente era riuscito a fermare me ... anche l'orgoglio si era dovuto inchinare al mio volere ...
L'affiancai e notai che il suo sguardo era determinato come non mai ...
« Sei veramente convinto di quello che stai facendo? »
« No, ma sono fin troppo stanco ... »
Rimasi con il viso rivolto in avanti « Sai bene a cosa vai in contro ... »
« Lo so ma questo, anche se è un sogno, rispecchia ciò che è accaduto e io non posso muovermi diversamente se non come è stato al suo tempo ... E tu, anche se hai subito sulla pelle, non puoi fare nulla per annullare gli eventi: in un modo o nell'altro, con o senza di te, questi rimarranno invariati. Quindi smettila di intimarmi di fermarmi ... Se io non ci riesco è perché tu per primo sei crollato miseramente. E ora vedi di lasciarmi in pace una volta per tutte ...» strinse i pugni e aumentò la velocità.
« Ma i sogni si possono cambiare! Si possono annullare gli eventi e modoficarli a seconda della propria volontà quindi io continuerò a impedirti di commettere lo stesso errore e così facendo cambierò almeno il finale di questa visione! ».
La mia copia si fermò improvvisamente. Incrociò le braccia e mi guardò serio.
« Ti accontenti di modificare solo la visione?»
« Per il momento non posso fare altro visto che questo stupidissimo corpo non si muove e ...» mi bloccai sentendo delle voci ... Mi voltai da una parte all'altra senza però scrutare nessuno. Il clone alzò gli occhi al cielo e alzò un sopracciglio « Certo che là fuori fanno sempre salotto ... Belli e tranquilli continuano a spassarsela ... Appena sveglio penso proprio che gli darai una bella strigliata!».
Annuii convinto e tornai a riosservare l'altro che nel frattempo aveva ricominciato a fissarmi « Comunque, tornando a noi, puoi continuare a fare quello che ti pare ...» si avvicinò volando e prima di allontanarsi mi sibilò nell'orecchio una frase ...
« ... ma sei sicuro che questo sia un sogno? Se fosse un'incubo dubito che potresti modificarlo ...».

Da lontano lo seguii per nulla convinto delle mie possibilità ... Strano, in genere sono l'opposto ...
Lo vidi atterrare tranquillamente del giardino della casa ... me ne stetti lontano ... avrei rivisto ancora la scena ...
La madre della squinzia di avvicinò alla mia copia con un grosso innaffiatoio di plastica verde e con il braccio libero accennò un caloroso abbraccio « Che bello, sei tornato caro! Ormai non ci speravo più ... Certo che sei sempre affascinante!! ». Non mosse un muscolo e continuò ad osservare imperscrutabile la vecchia dai capelli gonfi. Solo dopo poco aprì la bocca ...
« Dov'è la donna? »
« Parli di Bulma? Dev'essere nei laboratori a lavorare su una delle sue invenzioni. Comunque non ti scomodare, dovrebbe arrivare tra poco visto che finisce il turno ... »
afferrò il Vegeta sotto braccio e cercò di trascinarlo con sé ma dopo poco dovette demordere perché teneva i piedi incollati a terra e non aveva alcuna intenzione di assecondare le sue sciocchezze da donna ammuffita ... Dopo aver mollato la presa la signora mi si parò nuovamente dinanzi e cercò di convincermi a prendere un the con i pasticcini con lei ... Lo vidi voltarsi di spalle e indirizzarsi verso un grosso albero del giardino « Scordatelo! Aspetterò quì » terminò poi sedendosi a terra con la schiena appoggiata al tronco massiccio. La vecchia sembrò non averla presa male e tornò alle sue faccende di giardinaggio.
Trascorsero all'incirca due ore e nel frattempo di lei nemmeno l'ombra ... In quel largo frangente di tempo la bionda riprovò più volte a convincermi di accettare di fare "merenda" con lei ma ricevette soltanto delle belle e classiche minaccie di morte mentre il marito, il vecchio pazzo, inizialmente aveva cercato di instaurare un dialogo ma poi, notando che non lo degnavo minimamente, mi lasciò in pace tornando tranquillamente a sbrigare le sue faccende da pazzoide furioso.
Nonostante il tempo passato in lontanaza l'accoglienza fu come al solito ... Ma fu proprio questo a far nascere in me e nella mia stupida testa delle false speranze che nel giro di poche altre ore si sarebbero ridotte il piccoli frammenti pungenti ...
Trascorsero altre due ore e la mia copia rimase lì, ai piedi di quell'albero ad aspettare chi doveva ancora arrivare, come uno sciocco ... Se fossi stato davvero in me a quel punto avrei già mandato al diavolo tutti quanti facendo saltare almeno per metà quella bettola. Arrivò anche il punto in cui, a causa della lunga pausa, il doppio si addormentò all'ombra del grande e ombroso albero e da lì seguì una piccola scena di intermezzo, molto meno vergognosa di quella che sarebbe dovuta arrivare, ma ugualmente non degna di portare onore o lodi elevate anzi ... Un essere scuro si avvicinò all'albero e si aggrappò alla dura crosta e in pochi balzi si trovò sulla sua sommità. L'essere, dopo essersi guardato attorno un paio di volte, si concentrò sulla mia persona dormiente e pian-piano, con delle sinuose movenze, discese il lungo tronco arrivando vicino al mio capo. Delicatamente e stranamente facendo in modo che non lo riuscii dapprima a notare, vi si poggiò sopra e si accucciò sfacciatamente. Rimase lì, a occhi chiusi per un paio di minuti. Dopo poco mi svegliò il vecchio pazzo con una domanda stupida: « Scusa Vegeta, hai per caso visto il mio gatto? Io non lo trovo più da nessuna parte. Sai com'è, quando bisogna portarlo dal veterinario fa sempre i capiricci ... »
« Tzk! Non l'ho visto il tuo stupidissimo gatto! ».
« Ok. Cercherò da un'altra parte allora ... »
e dopo aver detto questo l'ometto di allontanò mentre si grattava la testa. Solo in quell'attimo, visto che ero ritornato nel pieno della veglia, sentii uno strano peso sulla nuca. Il doppio si portò una mano in mezzo ai capelli e afferrò un piccolo oggetto ricoperto di pelo ... Se lo portò davanti agli occhi e questo, dopo averlo guardato con quegli occhi a bottone, osò miagolare. Il doppio lo smollò a pochi centimetri di distanza e lo fulminò con gli occhi « Non osare mai più avvicinarti a me, chiaro?! » e lo minacciò come se potesse in qualche modo capirlo. Il felinò se ne corse via. Forse qualcosa l'aveva capito ...
Dopo pochi minuti finalmente lei arrivò: oltrepassò il cancello bianco e entrò nell'abitazione senza degnarmi di uno sguardo poiché troppo impegnata a studiare quel mucchio di scartoffie che si tirava appresso. Si alzò e la seguì e dopo aver superato l'ingresso si fermò nella calda cucina perché anche lei si era stazionata lì. Quando per poco non la feci morire d'infarto lei stava sorseggiando una enorme tazza di caffè bollente ...
Dopo aver riafferrato l'oggetto di ceramica si voltò verso la mia copia e sgranò gli occhi dalla sorpresa « V-Vegeta ... Che diavolo ci fai qui? »
Nel frattempo anch'io entrai nella stanza controvoglia e mi andai ad appoggiare contro una delle pareti. Con un sorriso sulle labbra la guardò sornione « Tanto per la cronaca sono quì da più di tre ore ... E poi non devo dare a te spiegazioni: me l'aveva detto la tua vecchia che se volevo potevo tornare ... ».
Lei assottigliò gli occhi e lo guardò in malo modo ... lui e io non ci demmo peso « Dubito fortemente che mia madre ti abbia detto questo. Le avevo precisato io le parole che avrebbe dovuto usare ... Perché sei tornato? Vuoi ancora rovinarmi l'esistenza? Guarda che te lo sconsiglio ... ».
Il mio doppio le si avvicinò mostruosamente e fermò il viso a pochi centimetri dal suo « Che paura ... » e con lo sguardo incominciò a incatenarla. Lei non faceva nulla, non si muoveva e questo fece accrescere le illusioni ... La speranza di poter conquistare un'altro elemento a prima vista irraggiungibile ...
Il mio doppio afferrò con ambo le mai il suo volto e l'attirò a se. Quello che seguì fu un bacio per nulla corrisposto: lei si demenava e cercava di scacciarlo ma più si comportava a quel modo più lui aumentava il contatto ... Quando lei riuscì ad alzarsi dalla sedia per sfuggirgli, lui ne affrofittò per spingerla contro la parete più vicina e continuare l'opera completamente accecato da un sentimento che ancora oggi non riesco a ricollegargli un nome ...
Quando la prese di forza e la sbattè rude sul tavolo della cucina decisi che era meglio allontanarsi e non vedere il resto per una volta ... Dall'esterno della stanza si sentivano i suoi singhiozzi e continuarono a rimbombarmi nelle orecchie finchè non oltrepassai la soglia della grande abitazione color crema ...

Quella volta non vi fu nessun tipo di violenza: prima di poter arrecare anche il più minimo danno egli placò in tempo il suo instinti e la lasciò libera ...
Dopo quell'attimo lei ne aproffittò per sputare il suo veleno accollando ad esso tutto il suo disprezzo e la vegogna per aver strisciato miseramente ai miei piedi per tutto quel tempo che avevo sostato sotto il suo stesso tetto, allo stesso tavolo, vicino alla sua stanza da letto ... e io che cosa dovevo dire? La mia vergogna verso me stesso era tale da impedirmi di controbattere. Al diavolo le sue lagne, io avevo già di cui provare ribrezzo senza i suoi isterismi ...
Ricordo bene che dopo avermi sbraitato in faccia, lasciando che le le ultime lacrime scendessero sul suo volto, mi mostrò un futile oggetto dalla forma circolare e con questo mi annunciò un'unione ... Fortuna che oltre agli opposti anche gli stupidi si attraggano ...
« Ti pentirai amaramente di questa tua decisione ... ».
Poche parole cariche di disprezzo per colei che aveva rinunciato all'oro per avere ferro. Amare parole dette nella speranza che tutti i suoi sogni s'infrangessero rovinandole l'esistenza ... parole che senza volere si erano impregnate di una vergognosa gelosia ...
Abbandonandola nel bel mezzo della sfuriata si allontanò silenzioso lasciandola di stucco. Uscì dall'abitazione senza dar peso alle parole della donna che continuava imperterrita a sbraitare, si alzò in volo e ben presto mi raggiunse e mi passò a fianco ...
« Credevi davvero che sarebbe andato tutto come ti eri immaginato? »
« Questo potrei chiederlo a te tranquillamente ... »
« ... »
« Ma in fondo non è a me che la storia continua a non piacere ... Sei tu che la dovrai accettare ... »


Buio.
E io ero ancora al centro di esso ... e poco dopo arrivò il cambiamento ...
« DANNAZIONE!! Perché mi dovrebbe importare ancora di quella femmina?! Io non ne ho minimamente bisogno! Io sono Vegeta, il grande principe sei sayan e niente e nessuno mi metterà in ridicolo ancora!!!». L'aura divenne d'orata e si espanse illuminando illusoriamente lo spazio circostante. Urlai con tutte le mie forze ben consapevole che all'esterno della mia mentre nessuno l'avrebbe udito ...
E poi alle spalle incominciò ad udisi un sonoro e regolare battito di mani ... Mi voltai ma non vidi nessuno.
Quando rigirai il volto incrociai lo sguardo di un giovane con gli occhi azzurri che mi sorrideva sfacciatamente ...
« HAHAH!!! Bravo Vegeta! I miei più sinceri complimenti ... »
Assottiagliai gli occhi cerulei e lo guardai con aria di sfida ... « Che diavolo vuoi? »
Il giovane ripose le mani nelle tasche dei pantaloni e mi guardò un po' sorpreso «Ah, non lo so ... Tu mi hai chiamato. Credo ... ».
« SMETTILA DI PRENDERMI IN GIRO!! Ogni volta che ti vedo è sempre la solita storia ... ».
Il ragazzo continuò a mantenere le mani nelle tasche e incominciò a girovagare senza meta in quel luogo lontano dal mondo « Non dare la colpa a me, sei tu che sei difficile da comprendere ... Comunque, hai raggiunto il tuo obiettivo o sei ancora al secondo posto? Oh scusa, con me ho paura che sei finito direttamente al terzo senza possibilità d'appello ...» e terminato ciò si passo una mano nei capelli chiari portandosi dietro una grossa ciocca.
«Tzk! Ci stò lavorando ma come vedi per colpa tua sono bloccato in questo stato ».
Il suo volto si trasformò in una maschera interrogativa « Colpa mia? ».
« Certo! ... » strinsi con forza il pugno destro e con l'indice sinistro lo additai « ... Se tu mi avessi lasciato in pace a quest'ora avrei già schiacciato te e Kaharoth!!».
Lui negò con la testa e chiuse gli occhi facendo il finto pentito « Mi dispiace così tanto ... » poi riaprì gli occhi e mi sorrise strafottente « ... Però penso che se ti avessi lasciato perdere tu a quest'ora eri già bello che morto. Non ti offendere Vegeta ma penso che da solo tu non sia in grado di combinare nulla di buono ».
« TU DEVI SOLTANTO TACERE!! Sbaglio o nel tuo tempo non sei riuscito a difendere nessuno?»
« Sì ma io all'inizio di tutto ero un neonato ... E poi ti devo ricordare che sei stato seccato assieme a tutti gli altri?»
Una piccola goccia di sudore scese dalla larga fronte e percorse tutta la guancia.
Il ragazzo si allontanò di poco e dopo avermi dato le spalle sembrò avvicinarsi verso qualcosa ... « E questo che cos'è? ...» avvicinò l'indice della mano destra verso il buio ... da esso comparve per magia un piccolissimo bagliore rosso. In tutto quel tempo a me non era mai successa una cosa del genere ...
Prese la luce tra le mani, come se fosse un fragile oggetto di cristallo, e l'osservò con un'attenzione maniacale.
« Che diavolo è quello? ». Lui non mi rispose ...
Dopo poco tempo la luce si spense e al suo posto si creò una polvere gialla che lentamente si andò nuovamente a disperdere in quel buio soffocante.
« Beh, se non altro adesso sono sicuro che per un attimo hai provato qualcosa per lei, che in questo posto fatto di tenebra esiste anche un briciolo di sentimento ... »
« ... »
Scuotè le mani facendo cadere anche gli ultimi residui di polvere e poi le fece sbattere tra loro « ... Comunque la situazione non cambia: continui a non riuscire a fare nulla di buono ...».
« TACI! Cosa ne vuoi sapere?! »
« Io conosco molte più cose di quanto immagini ed è per questo che secondo me, nonostante gli sforzi immani per riuscire a pensarla diversamente, mi ritrovo costretto a reputarti un perdente, su tutti i fronti ».
Spensi la trasformazione in super sayan e incrociai le braccia e lo guardai nel modo più cattivo che potei «Non permetto che un bugiardo mi dica questo genere di cose con una tale leggerezza ... Te ne pentirai: ti schiaccerò come un'insetto assieme a quella terza classe di Kaharoth!».
« Bugiardo? E perché mai? ».
« TU NON SEI UN SAYAN! E per questo non ti permetto di criticarmi!! ».
Il ragazzo sbuffò esasperato e chiuse gli occhi. Portò le mani ai fianchi «Non sono un sayan perché non ho i capelli neri giusto? »
Annuii.
« Però stranamente mi trasformo nel leggendario guerriero ... Sei proprio stupido, non hai mai pensato che io potessi essere un'ibrido?»
Rimasi per un attimo senza parole ... « Anche Gohan, il figlio di Goku, lo è ma visto che la madre ha i capelli neri come i sayan la differenza non si nota. Sei proprio un testone, possibile che dopo che te l'abbia detto duecento volte tu non l'abbia capito?! ...» e così, per sottolineare arrogantemente la sua teoria, si trasformò nel leggendario guerriero sfoderando una forza senza pari « ... Io sono un sayan, mettitelo bene in testa! E per questo io non permetterò ad uno come te di superare me o Goku perché a quanto pare, quello meritevole di essere il più forte, non sei di certo tu!! Razza di ipocrita senza crosta, ma chi ti credi di essere?! Ti mostrerò io quanto poco vale la tua esistenza: senza di te il mondo continuerà ad andare avanti, il signor Goku difenderà il pianteta mente tu contuerai a strisciargli dietro senza mai poter vedere quella vera luce che solo i veri eroi hanno l'onore di circondarcisi! Sarò io a schiacciarti!! ».
Mente la sua aura aumentava a dismisura mi trasformai anch'io ... Se quella che voleva era una prova di forza allora non gli avrei permesso di battermi tanto facilmente, avrei lottato sputando anche sangue se ciò era mentalmente possibile ...
Eppure, sentivo che c'era qualcosa che non quadrava ... Pensava davvero quelle cose o erano solo frutto della mia fantasia che, vista l'impossibilità di vedere anche solo di striscio il mondo reale, cercava di ricreare un qualcosa che gli si potesse anche lontanamente avvicinare?


Prima che l'aura arrivasse al massimo incominciai a sentire dei suoni ... Anche l'altro li sentì e alzò come me gli occhi verso l'alto.
Una porta che si apre ... la voce di un ragazzo che oramai ho imparato a riconoscere ...

 

«Ciao Pual ...»

 

Il ragazzo venuto dal futuro, che rispondeva al nome di Trunks, si avvicinò al luogo in cui dormivo e la sua voce, per questo motivo, divenne più alta e maggiormente udibile ...


«Sono quì per rimanere pochi minuti ... »

 

Dopo poche parole la porta su richiuse e risentii la sua aura farsi nuovamente vicina. Mi voltai verso l'altro e notai che sul suo volto vi era una strana maschera, difficile da interpretare, ma credo che si avvicinasse molto al terrore. Terrore forse per il fatto che il Trunks, quello originale, mi stava per fare partecipe di un pensiero completamente differente?

 

« ... Accidenti ... Da dove posso incominciare? ... »

 

Incominciare? Incominciare cosa? Spensi la trasformazione e continuai ad osservare il punto in cui la sua voce proveniva.
« Dimmi! Che cosa sei venuto a fare?! ».

 

« ... E' trascorso poco tempo dall'ultima volta in cui sono rimasto quì. Con mio grande dispiacere ti trovo ancora quì assopito. Sai, mentre tu sei ancora quì in cura, là fuori ne stanno succedendo di tutti i colori: Bulma ha riattivato i due cyborg e adesso è comparso un nuovo e temibile nemico chiamato Cell ... »

 

«Cell?! Chi diavolo è? »

 

« ... Cell è un mostro terribile creato dal dottor Gelo per sconfiggere Goku e conquistare la Terra. Il suo potere per nostra fortuna è ancora incompleto perché per esserlo deve assorbire i cyborg 17 e 18 e al momento ha assorbito dentro di sè solo il secondo. Non so se nel tuo stato attuale sei in grado di sentirlo ma il suo potere è alto ... Io stavo andando assieme agli altri a combattere contro di lui ma durante il viaggio ho provato un brutto presentimento e ho preso la decisione di dirti una cosa ... »

 

Cercai di concentrarmi ma non riuscii a sentire la famosa aura terribile ... In quello stato sentivo appena quella di colui che mi stava parlando. Nel frattempo l'altro Trunks continuava a mantenere il suo stupido sguardo ... chissà che cosa mi voleva dire ...
Si sentì una leggera risata imbarazzata ...

 

«... Che vergogna, stò parlando con uno che dorme ... Che stupido che sono. Allora spero vivamente che tu non mi senta ... »

 

Un sorriso enigmatico mi si formò sul volto ma lo lasciai proseguire ... In fondo non avevo i mezzi per fermarlo.

 

«... Ti ricordi quando ti assillavo perché ti dovevo dire quella cosa importante? Ecco ora te la volevo dire perché ho il terrore che dopo questo scontro io non riesca più a vederti ... »

 

La sua voce di era fatta estrememente seria. Per un attimo mi stupii di quanto rapidamente il suo animo si modificasse a distanza di pochi istanti ... poi ovviamente seppellii la questione ...

 

« Allora ... è difficile da spiegare ma cercherò di essere il più chiaro possibile e cercherò di andare per gradi. Come ben sai nel futuro da cui provengo io sono l'ultimo sayan sopravvissuto. Gohan, il mio maestro, è caduto in battaglia molti anni fa per colpa mia ... So bene che hai dubitato e che continui a non ritenermi un membro della stirpe e questo l'ho capito dalla tua primissima precisazione sul colore dei miei capelli ... Nonostante non siano scuri come i tuoi e come quelli del signor Goku, mi devi credere: io sono davvero un sayan, il mio sangue lo dimostra. Il mio colore si spiega perché mia madre è una terrestre ...»

 

Sorpreso mi voltai verso quel ragazzo creato dalla mia immaginazione e mi stupii di quanto mi fossi avvicinato al vero ... La sua immagine incominciò a sfaldarsi con le parole successive ...

 

« ... Nel mio tempo mio padre e tutti gli altri sono caduti in battaglia per colpa dei cyborg, tutti tranne il piccolo Gohan. Mia madre mi ha cresciuto proteggendomi dal loro pericolo e grazie al mio maestro imparai in fretta l'arte delle arti marziali. Nel corso degli anni la mia adorata mamma mi ha raccontato tanto di com'era fatto mio padre: un vero sayan, forte, fiero e coraggioso ... Con il trascorrere del tempo mi poi sono accorto per primo di com'è fatto e nonostante tutto di lui non cambierei nulla ...»

 

Nonostante i suoi avvertimenti il suo discorso incominciava e divenire sempre più confuso ... Alle spalle sentii uno strano scricchiolio ...
Quando mi voltai vidi la copia del ragazzo venuto dal futuro con un'enorme crepa sul volto e questa si espandeva per tutto il resto del corpo. Mi avvicinai e allungai un braccio verso la sua immagine che pareva diventare sempre più evanescente ... Quando con il medio toccai quella fredda superficie esplose in mille pezzi diventando soltanto una piccola nuvola di polvere argentata. Questa cadde a terra e si posò vicina ai miei piedi. Dopo pochi secondi questa si rialzò come per magia e riformò l'immagine del giovane con però una notevole modifica: gli occhi erano leggermente socchiusi e uno strano sorriso era spuntato sul suo volto fatto quasi di polvere di stella ... Non era un sorriso cattivo, ne strafottente. Al contrario sembrava quasi dolce e stranamente non mi diede fastidio ... Mi fece crescere qualcosa di strano all'interno, come una vecchia sensazione ...

 

« ... e questo forse perché stranamente mi sono affezionato al suo modo di fare, scorbutico e arrogante ... »

 

Alzò il braccio destro verso di me e afferrò la rispettiva spalla. La strinse timidamente senza guardarmi negli occhi, come se si vergognasse di come si stesse atteggiando ...

 

« ... Mia madre mi costruì la macchina del tempo e mi permise di giungere fin quì per salavarvi tutti dalla minaccia dai cyborg, per conoscere mio padre e capire che cos'era stato per la mamma e che cosa sarebbe deventato per me ... Per me, che non l'avevo mai avuto al mio fianco ... »

 

La presa si fece appena più forte e gli occhi azzurri si abbassarono ulteriormente nascondendosi dietro a quei capelli con quel colore strambo ...

 

« ... Ma le cose sono cambiate così tanto ... Io quì non sono mai nato ... »

 

Sentii un grosso sospiro provenire dalla sua direzione ... L'immagine rialzò lo sguardo e mutò espressione: un sorriso velato di tristezza ma pur sempre un sorriso ...

 

« ... Spero davvero di rivederti Vegeta, spero con tutto me stesso che quella che provo non sia altro che una brutta sensazione ...

... Allora a presto ... »

 

Quando staccò la mano quel senso di calore sparì e con esso anche la sua immagine spettrale ...
Lo sentii allontanarsi e qualcosa di indefinito mi salì all'altezza del petto e mi bloccò il fiato ...
« TRUNKS! Non ho capito ... COSA MI VOLEVI DIRE?! TRUNKS!! »
Per un'istante desiderai con tutto me stesso di svegliarmi, più delle altre volte ...
Sentii la sua aura che si allontanava ancora ...
Il cigolio di una porta che si apre nuovamente ...
« TRUUUUUNKS!!»


Rimasi senza fiato nel sentire il suo saluto ...
La porta si richiuse e ritornò il silenzio ...
Le sue ultime parole si ripetevano senza freno dentro alla mia testa e da subito capii che non le avrei mai più dimenticate ...

 

 

 

 

 

« ... Ciao papà ... »

 

 

 

 

 

... Continua...

 

  
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