Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: mariademolay    09/11/2004    5 recensioni
Spin off di 'Imago Mundi'; alcuni ragazzi vengono selezionati per riordinare la Sezione Babbana della Biblioteca di Hogwarts. Sembrerebbe un lavoro di routine finché non accade qualcosa di inaspettato. Possibile che anche i libri babbani risentano dell'influenza magica della scuola? Dedicato a tutti coloro che amano la mia storia e la letteratura in genere. Enjoy!
Genere: Generale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Luna Lovegood, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson, Ron Weasley, Severus Piton, Neville Paciock
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Ex Libris (3 di 3 + epilogo)
Autore: mariademolay
Categoria: AU Generale
Subcategoria: Parodia, spin off di 'Imago Mundi'
Pairing: molte, ma nessuna davvero rilevante
Rating: Genitori
Disclaimer: i personaggi appartengono a JK Rowling, eccetto Lamia Carfax de Ibarra (alias Lucilla Malfoy, alias Rudis) che è farina del mio sacco. Ozma Ogrenovic é parzialmente ispirata alle situazioni ed ai personaggi inventati da L. Frank Baum
Note: alla fine del capitolo


Ringraziamenti; Kikka sama; sì, il titolo vuol dire 'dai libri' alla lettera, ma indica anche quelle immagini che nel Medioevo venivano disegnate a margine dei manoscritti. Sta pur sicura che non farò mai rammollire Draco. Mi sentirei male; lui é perfetto così com'é, malizioso e rompiscatole. No, non studio letteratura. Sono un giurista. yuyu; grazie per i complimenti. L'elenco dei libri lo inserirò nell'ultimo capitolo, porta pazienza. Quanto alla vittima di Piton, ho in mente qualcosa ma non voglio rovinare la sorpresa. Vale86; per Shagalott vedi note. Merlino é esattamente com'é descritto nel libro (lo scherzo su Honolulu non é un'invenzione di Disney): incredibile ma il buon vecchio Walt ha riportato pari pari quanto inventato da White. Hepona; Per Merlino, ti rimando alla risposta a Vale86. Hermione é davvero petulante. Ma siamo le sole a trovarla pedante e saccente, per non parlare del fatto che ha sempre ragione? Ma quando mai!! Giuggia89; Visto che ho aggiornato? Come sono felice di sapere che leggi anche questa fic! Lo so che siete impazienti di arrivare alla fine delle due storie, ma non voglio deludervi con un finale affrettato e sto ponderando tutte le ipotesi. Spero ne valga la pena. Giulietta89; Eccoti l'aggiornamento! Il tuo commento mi ha divertito. La mia conoscenza dei libri non ha niente di eccezionale, mi piace leggere e mi diverte stravolgere le storie. Spero di non avere offeso nessuno. Davvero le tue amiche piangono sulla tua spalla? Sorry, cercherò di accelerare. Grazie per l'pprezzamento! Ciao a tutti.


EX LIBRIS
(parte terza)


Ogni pensiero vola.

(Mascherone)
Giardino dei Mostri di Bomarzo
Provincia di Viterbo.


Hannah e Ron (certo, ci sono anche loro tra gli addetti alla ricatalogazione, ve ne eravate dimenticati, vero?)...dicevamo, Hannah Abbott e Ron Weasley erano rimasti lontani dal grosso del clamore, sebbene ne avessero in parte subìto gli effetti.
Infatti, da circa un quarto d'ora, avevano due ospiti; un ragazzino grassoccio ed occhialuto che, come aveva visto i libri si era messo a leggere, ed una ragazzina con un topo. E fu il topo ad attirare l'attenzione dei due giovani maghi.
"Ron" sussurrò Hannah "Non avevi un topo anche tu, una volta?"
Ron fece una mezza smorfia "Sì, anche se poi.....beh, é una storia complicata"
Hannah, che era una giovane dall'animo compassionevole, interruppe il suo lavoro e lo guardò "Oh, capisco. E' dura perdere un animaletto da compagnia. Ricordo che quando morì il coniglietto di Lavanda, lei ci stette male per una settimana"
"Già"
"Piuttosto, hai notato che tutti sembrano particolarmente nervosi?"
"Direi che non è nulla di insolito. La Biblioteca é il posto migliore per complottare. E' normale che ci sia un lieve caos"
"Lieve?" chiese Hannah che aveva appena assistito alla tortura del fuoco messa in atto dalla Terminatrix dai Capelli Turchini ai danni del disgraziato Pinocchio "Lieve non è la parola che userei. Inoltre é pieno di gente strana" occhieggiò i due ragazzini seduti al loro tavolo e diede di gomito a Ron "Per esempio....chi saranno questi due? Non li ho mai visti prima. Potrebbero essere studenti, ma non indossano le divise. Che ne pensi?"
Ron fece una spallucciata "Il castello é pieno di presenze, forse sono due spettri"
"A me sembrano vivi e vegeti" osservò Hannah che, non resistendo alla tentazione, si mise ad interrogare i due bambini "Scusate se disturbo le vostre incombenze...."
I due alzarono gli occhi rispettivamente dal libro e dal topo.
"Mi stavo domandando chi foste"
"Io mi chiamo Bastian"
"Ed io sono Sarah Crewe"
Hannah restò a bocca aperta poi scoppiò a ridere
"Intendevo i vostri veri nomi"
I ragazzini la guardarono stupiti
"Ma questi sono i nostri veri nomi, Miss"
Hannah si impettì "Siete due bugiardi"
"Ehi" la riprese Ron "Cosa stai dicendo? Controllati...se ti dicono che questi sono i loro nomi, chi sei tu per dire che non é vero?"
Hannah lo trascinò lontano dalla scrivania "Ascolta...i miei genitori sono Babbani, lo sai vero? Io sono cresciuta leggendo storie di autori che voi maghi probabilmente non avete mai sentito nominare e ti assicuro che ero anche una forte lettrice" la ragazza prese fiato "Tra i miei libri preferiti vi erano 'La piccola principessa' e 'La storia infinita', ed indovina come si chiamavano i protagonisti di quei due romanzi?"
"Lasciami indovinare...Sarah Crewe e Bastian?"
"Esatto"
"Ma non vuol dire niente....può essere un caso di omonimia, quanta gente che si chiama Crewe, o Bastian ci sarà in Inghilterra?"
"Sarah Crewe era costretta a vivere nella soffitta della scuola ed era riuscita ad addestrare un topo al quale aveva dato un nome insolito"
"Quale?"
"Melchisedech"
Hannah e Ron sbirciarono brevemente il topo di Sarah.
"Direi che é la prova del nove" continuò Hannah in tono ragionevole "Quante possibilità ci sono che una ragazzina della sua età abbia dato questo nome al proprio animale?"
"Le stesse che una ragazzina della sua età abbia letto il libro che dici" ritorse Ron. Hannah lo incenerì con lo sguardo ed il ragazzo si arrese "D'accordo...Chiedi a questi due, però non posso fare a meno di sentirmi un idiota"
Hannah si avvicinò a Sarah
"Lo sai? Hai davvero un topo grazioso, é tanto che ce l'hai?"
Sarah sorrise "No, solo poche settimane. Mi fa molta compagnia, lui e tutta la sua famiglia"
"E' buono?"
"Sì, un pò selvatico, a volte"
"Come si chiama?" le domandò Ron "Anch'io avevo un topo una volta....si chiamava Crosta"
Sarah rise "Bello.....il mio si chiama Melchisedech"
"E' lei" sbraitò Hannah "E' lei.....Sarah Crewe, la piccola principessa....ma cosa ci fa fuori dal suo libro?"
"Vedo che anche voi avete incontrato i nostri ospiti" intervenne Dean che stava girando tra i tavoli della Biblioteca per avvertire i compagni di quanto stava succedendo; in poche, brevi frasi spiegò da capo l'incidente.
"Hannah dice che si tratta di Sarah Crewe e di Bastian" lo informò Ron.
Dean guardò il ragazzino grassoccio dalle lenti spesse che gli restituì un'occhiata un pò spaventata
"Mi é sempre piaciuta 'La storia infinita'" disse "E Bastian é un personaggio così credibile; quando ho conosciuto Neville ho pensato che un pò gli somigliasse. Così placido ed allo stesso tempo così coraggioso"
"Oh sì, sì" squittì Hannah entusiasta "Hai proprio ragione, Neville é una persona fantastica"
"Perché non fondate un fans club?" interruppe Ron nervoso "Che si fa con questi due?"
"Piton e la Carfax stanno cercando Silente, potreste portargli i bambini e lasciare che se la sbrighino loro. Ho già visto altri studenti fare la stessa cosa" ridacchiò tra sé "Pansy Parkinson é con una ragazzina e due mendicanti....continua a girare in tondo e non fà un passo avanti. Non capisco......però é buffo vederla aggirarsi sperduta per la Biblioteca. Lei e gli altri sono uno strano quartetto"
"Pansy sa da quali libri sono usciti i personaggi?"
"Credo di no" ammise francamente Dean "Ma dato che voi sapete che cos'é successo, non avete motivo di farvi spaventare dalle persone che potreste incontrare" guardò Hannah "Tu sei figlia di Babbani e probabilmente conosci la maggior parte delle creature che potreste incontrare, per cui Ron" batté la mano sulla spalla dell'amico "sei in mani esperte. Buona fortuna"
Ron ed Hannah fecero come aveva suggerito Dean.


Minerva McGrannit stava attraversando uno dei momenti più difficili della sua vita. Per non dire uno dei più imbarazzanti.
La Vice Preside era una donna decisa ed autoritaria ma ciò non significava che, di fronte a certi eventi della vita, fosse meno insicura di molte sue studentesse dodicenni. Dall'incertezza nasceva l'imbarazzo, dall'imbarazzo una brutta sensazione di prigionia e da questa una gran voglia di menare le mani.
Il ché era esattamente ciò che avrebbe fatto se quella penosa scusa per un mago (leggi Merlino) avesse ancora cercato di farle delle avances.
Al momento, la povera Minerva stava disperatamente sperando che accadesse qualcosa che le permettesse di svignarsela il più in fretta possibile. Qualunque cosa.
Ancora un'altra rozza battuta di Merlino, pensò, e non rispondo più delle mie azioni.
"Minerva, credo che abbiamo trovato..la...ehm...figlia di Voldemort"
"Cosa?" trasecolò la professoressa tornando sul pianeta Terra....ci mancava solo che ci si mettesse anche Albus.
"Guarda"
In fondo alla sala nella quale si trovavano, c'era una ragazzina bionda che sembrava spassasserla anche se, ad occhio e croce, non si poteva dire altrettanto delle studentesse del primo anno che stava terrorrizzando.
"Proprio così" stava dicendo Alice Liddell "mio padre, il professor Vol de Mort ha in serbo un trattamento speciale per voi nuovi.....carne da macello, ecco come vi chiama"
Merlino e Silente levarono gli occhi al cielo e Minerva li avrebbe volentieri picchiati con qualche pesante volume.
"Conosco cose che voi non sapete, mocciose...la prossima lezione sarà sull'Aoristo"
Le ragazzine rabbrividirono, pensando che si trattasse di qualche Maledizione Oscura e Minerva pensò di aver visto abbastanza; attraversò la sala a grandi passi, afferrò Alice per il retro della blusa e la scosse
"Che diavolo stai facendo, squilibrata"
"Tagliatele la testa!" concordò la Regina di Cuori
"Zitta tu" le ordinò la Vice Preside "Adesso verrai con me senza fare storie e non ti perderò di vista nemmeno per un secondo"
"La parola magica?" chiese la peste con le treccine e le bambine del primo anno rabbrividirono.
"Che parola magica...."
"Non é una scuola questa?" continuò Alice petulante "Non insegnate l'educazione?"
"Tu ne avresti davvero bisogno"
"Via, via, Minerva" intervenne Silente "non si rende conto di dove si trova..."
"Sono la figlia del professor Vol de Mort" ripeté Alice cocciuta "Non avete il diritto di maltrattarmi....vi farò sbattere fuori tutti quanti"
"Oddio" mormorò Silente "Una versione femminile e babbana di Draco Malfoy"
"Ne abbiamo avuti centinaia di personaggi come te, cara la mia piccola prepotente" la riprese Minerva "E nessuno di loro é durato a lungo con questo atteggiamento"
"Tremate" gridò l'impunita alle ragazzine del primo anno "Mi basterà alzare un dito e nel tempo di dire Abracadabra...."
Le bambine scapparono urlando
"No..ragazze. Ha detto Abracadabra, non Avada Kedavra"
"Minerva...." tentò Albus "Non stai aiutando"
Alice scoppiò a ridere.


Pansy cominciava ad averne abbastanza di quell'assurda segnaletica; si fermò ad un incrocio tra i tavoli e gli scaffali (che sembrava più fornito di indicazioni di una tangenziale) e si posò le mani sui fianchi, indispettita.
"Tutto bene, miss?" si informò uno dei vagabondi, forse Estragon.
Pansy grugnì in risposta e tornò ad immergersi nei propri pensieri.
Stavano cercando di confonderla e di prenderla in giro?
Beh, avevano trovato pane per i loro denti; quel qualcuno non conosceva Pansy Parkinson.
Mentre negli occhi le si accendeva un brillìo pericoloso, l'Uomo di Latta passò accanto a loro, il collo un pò rigido.
Pansy afferrò la scure e sotto l'occhio incredulo di Pollyanna e dei due mendicanti si mise a fare a pezzi i cartelli.


L'uomo dagli occhi rossi si tirò in piedi e si guardò intorno dubbioso poi, riconoscendo il luogo, ebbe un sorriso soddisfatto.
Magnifico.....Hogwarts.
Non capiva come fosse arrivato nella scuola, ma che importava?
Evidentemente gli astri erano dalla sua parte e chi era lui per questionare quando le cose gli andavano bene?
L'uomo dagli occhi rossi si oscurò, pensando a tutte le volte in cui era successo qualcosa che gli aveva rovinato i piani.
I suoi perfetti e meditatissimi piani.
Ed era tutta colpa di Harry Potter.
Dannazione....una sfiga senza precedenti nell'intero mondo magico.....forse era davvero ora di farsi togliere il malocchio, aveva ragione Bellatrix. Oh, certo, Bellatrix Black era una vipera dalla lingua biforcuta, ma a volte diceva delle cose vere.
Ma insomma, si lamentò tra sé Lord Voldemort, che voleva quello sgorbio a quattrocchi? Adesso non si poteva neanche più dedicarsi in santa pace a qualche malvagia/vietatissima scorribanda di caccia al Babbano, che quel moscerino occhialuto sbucava fuori dal nulla e gli rovinava tutto il divertimento.
Non era giusto! Aveva passato quasi undici anni in Albania nutrendosi di topi, passando di serpente in serpente....aveva diritto ad una rivincita.
E l'avrebbe avuta.
Era ancora intento a congratularsi con se stesso - non si sa bene per cosa, dal momento che ancora non aveva fatto niente - quando l'avvicinarsi di passi lo mise in allarme. Si celò dietro una scansia e sbirciò.
La mano sinistra di Satana (alias Minerva McGrannit) stava risalendo il corridoio con una ragazzina babbana che scalciava ed imprecava come poche altre volte aveva visto.
Lord Voldemort sghignazzò tra sé 'Ben ti sta, zittellaccia acida' pensò 'spero che quella babbana ti faccia venire una crisi di nervi'.
"Mi lasci" stava sbraitando Alice "Come osa mettermi le mani addosso, vecchiaccia....mio padre la farà a pezzi, la caccerà da questa scuola e nessun istituto del Regno la farà più lavorare"
Bene, bene gongolò Voldemort, quella mini babbana gli era improvvisamente simpatica. Forse.....forse, sia chiaro, avrebbe potuto risparmiarle la vita.
"Fa silenzio, demonio"
"Mio padre la distruggerà"
Voldemort pensò confusamente che quella mocciosa parlava come Draco Malfoy; ma Lucius Malfoy non aveva altri figli, vero?
"See, see" bofonchiò Minerva.
"Mio padre...."
"Ho capito, ho capito!"
Voldemort si accigliò; se Lucius gli aveva tenuto nascosto di avere una figlia illeggittima e babbana per di più, la prossima cavia per le sue nuove maledizioni era già bella che pronta. Non avrebbe mai creduto possibile che Malfoy, con tutte le arie che si dava sulla propria purezza di sangue, fosse caduto in fallo - non a caso diceva fallo - con una babbana..
Ti servo io, platinato dei miei stivali.
"Il professor Vol de Mort, mio padre, é il Preside qui, quindi...."
Ma Voldemort non riuscì a capire nulla del resto del discorso; si pietrificò sul posto, sconvolto da quanto sentito.
Qualche minuto dopo passò Dora, lo sbirciò, scosse il capo
"Mai vista una statua più brutta" e se ne andò sempre più convinta che Oz non fosse più quella di una volta.


"Meno male che ti ho trovato!"
Neville sembrava senza fiato e Dean lo squadrò con sospetto
"Che ti prende? La Bulstrode ti si é attaccata di nuovo alle costole?"
Neville, che si era piegato sulle ginocchia cercando di riprendersi, smise di respirare per un secondo
"Peggio" ansimò "Molto peggio! Devi venire con me"
"Neanche per idea!" sbottò Dean divincolandosi dalla stretta dell'amico "Devi imparare a scaricare da solo le tue ragazze, non puoi sperare che siamo sempre Seamus od io a tirarti fuori dai guai.....Non stavolta, a meno che gli asini non prendano a volare"
"Sì, dottor Spallanzani"
Sotto gli occhi sbalorditi dei due Olimpia l'automa, apparentemente sbucata fuori dal nulla, saltellò in mezzo alla stanza seguita da una mandria di asini con le ali.
"Ah....ecco dov'eri, sciagurata!" il dottor Spallanzani, che sembrava pure lui sbucato dal pavimento, si precipitò sul robot "Ferma....basta così. Scusate, ragazzi, non fate caso a noi, Olimpia é un pò...ehm..esaurita e tende a prendere tutto alla lettera"
Afferrò il braccio della ragazza e borbottando se ne andò con lei, lasciando i giovani Grifondoro in un silenzio attonito.
"Quei due...."
"Libri babbani, temo" disse Dean soffocando una risata divertita "Ma non provare a cambiare argomento"
"Sei tu quello che sta tergiversando" obiettò Neville "Ti ho già detto che non sono io quello che ha bisogno di aiuto. Si tratta di Seamus"
Dean si impettì ed incrociò le braccia sul petto
"A-ha" esclamò "Lo sapevo! Quell'idiota si é messo nei casini. Beh, si arrangi. Gliel'avevamo detto di girare al largo da queste...queste..." indicò le figure di Olimpia e del dottor Spallanzani che si allontanavano in fretta "creature. Ben gli stà! Non alzerò un dito"
"Non puoi....ha bisogno di te"
"Niente affatto, io non gli devo proprio niente. Ci penserà il Preside"
Neville ebbe una fugace visione di Silente che baciava Seamus il ranocchio ed impallidì
"NO" disse deciso "E' una cosa che devi fare tu"
Uno strillo acuto interruppe la discussione tra i due
"Mi sembrava Hannah"
"Anche a me"
In effetti, Olimpia ed il dottore stavano fuggendo a precipizio mentre Ron era steso a terra, apparentemente incosciente.
Neville e Dean si avvicinarono cercando di capire cosa fosse accaduto
"Hannah...che vi é successo?" le domandò Neville.
La ragazza sembrava quasi isterica "Non so..." singhiozzò "Stavamo parlando tranquillamente quando Ron si é messo a scherzare. Ad un certo punto ha detto che si sentiva cascare dal sonno e puf, si é schiantato ai miei piedi e quei due....quei due" indicò nella direzione in cui erano scomparsi il dottor Spallanzani ed Olimpia "lei ha mormorato qualcosa.."
"Lasciami indovinare....Sì, dottor Spallanzani?" chiese Dean
"Mi sembra" continuò Hannah "E Ron non si sveglia...non capisco"
"Ragazzi, cosa fate tutti ammucchiati lì?"
La professoressa McGrannit era comparsa da dietro uno scaffale sempre trascinando una riluttante Alice; in poche parole, Dean le spiegò.
"Una automa, avete detto?" la McGrannit si immerse nei propri pensieri mentre Alice la tarantolata cercava di liberarsi dalla sua stretta.
"Sì, l'uomo che era con lei la chiamava Olimpia" rispose Dean guardando con stupore tutte quelle manovre.
La professoressa sospirò "Niente paura...é un effetto temporaneo. Disgraziatamente Olimpia capisce tutto alla lettera ed ha il potere di rendere reali le cose più impossibili e...vuoi stare ferma, malnata?" ma non ebbe tempo di finire di elaborare perché il ragazzino con gli occhiali emise un'esclamazione di sorpresa.
"Guarda" sussurrò a Sarah Crewe "Le frasi del mio libro si stanno modificando"
Sarah si avvicinò e trattene il fiato, constatando che Bastian aveva ragione. Ora il libro diceva...
"Sarah si avvicinò e trattenne il fiato, constatando che Bastian..."
"Incredibile" esclamò la ragazzina "Sta scrivendo esattamente tutto quello che ci succede nel momento in cui ci succede!"
"Come dici?" la professoressa McGrannit prese delicatamente il libro dalle mani dei ragazzi e, sempre tenendo saldamente Alice per un braccio, lo esaminò poi sorrise.
"Suppongo tu sia Bastian, vero?"
Il ragazzino con gli occhiali annuì.
"Molto bene, Bastian" continuò la donna "Ti sembrerà strano ma ti stavamo proprio cercando..." sollevò il libro "Ti dispiace se questo lo tengo io, per il momento? Te lo rendo non appena saremo riusciti a ristabilire l'ordine"
"Non ascoltarla" lo avvertì Alice "E' una megera orribile, sono venti minuti che mi trascina ed io dirò tutto a mio padre....il professor Vol de Mort la butterà fuori a calci"
Gli studenti sgranarono gli occhi ma Bastian si limitò a stringersi nelle spalle ed a sorridere "Può prendere il libro"
"Bene" la professoressa si raddrizzò, incurante degli insulti che le lanciava Alice "Bisogna che qualcuno accompagni il signor Weasley in infermeria"
"Vado io" si offrì Hannah, che sembrava più che felice di allontanarsi in fretta dalla presunta figlia di Voldemort.
La Tassorosso fece levitare il corpo del ragazzo.
"Molto bene, signorina Abbott. Voi due, Thomas e Paciock, badate a Bastian ed alla sua amica. Io devo portare questo libro a Silente ed occuparmi di questa pestifera bamboccia"
"Abracadabra" disse Alice.
Hannah lanciò un urletto e Ron cadde pesantemente al suolo.


Riepilogo attuali perdite sul campo; Anthony Goldstein (Corvonero) e Ronald B. Weasley (Grifondoro).
Ultima loro locazione; infermeria.
Piton; ancora alla ricerca di qualche personaggio babbano da sbat....ehm, sedurre, volevo dire sedurre, giuro.
Voldemort; pietrificato sul posto.
Cavolo, chi l'avrebbe detto che sarebbe bastata la frase giusta al momento giusto per avere ragione di Voldemort....più grande Mago Oscuro di tutti i tempi, 'sto par de ciufoli...
Tra parentesi, avete visto Harry?
Qualcuno lo chiami.....abbiamo scoperto come può sconfiggere Voldemort!


"Merlino, finalmente!"
Arthur corse incontro al suo Maestro che risaliva il corridoio insieme a Silente.
"Ti ho cercato dappertutto. Sai? Ho imparato tante cose, loro mi hanno insegnato un mucchio di cose incredibili. Lui é Draco Malfoy e l'altro signore é Blaise Zabini con il loro scudiero Harry. La signora é la strega Hermione"
Silente e Merlino si limitarono ad un cenno del capo.
"Sir Blaise e Sir Draco possiedono un castello che si chiama 'Shagalott', scritto con due 't'" sollevò orgoglioso la pergamena sulla quale aveva preso appunti "Ed il loro vicino possiede un maniero chiamato 'Camelot'...non so perché, ma questo nome mi suona familiare"
Silente posò gli occhi sulla pergamena.
"Permetti?" il ragazzino gli tese lo scritto "Grazie....mmh" mormorò Silente chinandosi sul foglio "Camelot é scritto in modo singolare" osservò mentre gli occhi gli scintillavano a tutto spiano "Guarda un pò, Merlino"
L'altro Mago si avvicinò, capendo al volo
"Oh....vedo" disse con occhi altrettanto brillanti "C'é un errore di spelling qui" indicò la parola 'Camelot'.
"Infatti" convenne Silente facendo un gesto col quale dal nulla materializzò una piuma d'oca.
Hermione non potè fare a meno di levare gli occhi al cielo....ci mancava solo che Silente e Merlino, tra tutti, si mettessero a reggere gli scherzi di quei tre idioti.
"Come a lot" pronunciò Silente scandendo ogni singola sillaba "Che ne dici?"
Merlino tentennò il capo "Sì....molto, molto meglio, vero ragazzi?"
Harry, Draco e Blaise sghignazzarono.
"Signori" intervenne rapida Hermione la cui stima per Merlino stava vertiginosamente cadendo a picco "Non sarebbe il caso di cercare di risolvere questo problema?" chiese indicando il futuro re di Camelot.
"C'é tutto il tempo" la liquidò svelto Merlino con un cenno dismissorio delle mani "Dimmi Arthur, che altro hai imparato?"
Il ragazzino abbassò lo sguardo sul proprio foglio e corrugò le sopracciglia
"Beh...." iniziò incerto "Ad esempio, che esistono ragazze che possono trasformare i maschi in ranocchi con un solo bacio.....Ho deciso.....non voglio ragazze nel mio regno. Le bandirò tutte, a cominciare da Morgana, la mia sorellastra"
"Mossa saggia" mormorò Silente
"Solo cavalieri? E niente dame?" domandò il suo mentore stupito "Sei sicuro?"
"" rispose Arthur caparbio "Le donne creano solo guai e siccome i guai sembrano avere una certa simpatia per me..."
"Sottoscrivo in pieno" sussurrò Harry partecipe
"...non vedo proprio perché dovrei tirarmeli in casa"
"Beh" disse Merlino pensoso "suppongo che forse potremmo trasferire la Corte oltre oceano....a San Francisco, ad esempio; so che c'é una folta comunità gay quindi se questo é il tuo desiderio...."
"Non serve trasferirsi oltre oceano" suggerì Blaise forte e chiaro "Basta andare a Brighton"
"Ma quanto siamo bene informati..." Draco lo trapassò da parte a parte "Quando e soprattutto con chi ed a fare cosa saresti andato a Brighton?"
"Questi, signor Malfoy, sono affari miei"
"Brighton, eh?" rifletté Merlino mentre Blaise e Draco si guardavano in cagnesco "Potrebbe essere un'idea"
"Non importa dove" intervenne Arthur ilare "basta che si possano organizzare dei bei tornei. Sir Draco ha una spada che si chiama In-trudo"
"In-trudo?" chiese Silente divertito "Sembra il nome di una portaerei"
"Io avrei detto di un incrociatore" osservò Merlino
"Anche tu avrai una spada un giorno" disse Hermione, ignorando volutamente i commenti di Silente e Merlino.
"Più di una, in effetti" corresse Merlino "ed anche i tornei saranno grandiosi"
"Il torneo di Brighton diventerà famoso in tutta l'Inghilterra" declamò Arthur che ormai era in modalità 'sogni di gloria'.
"Stavo giusto pensando...." iniziò Blaise "perché non organizzare una parata invece di un torneo?"
"Una parata?" domandò Arthur stupefatto "Credevo che un torneo fosse il massimo cui si potesse aspirare"
"Blaise sta scherzando" intervenne Hermione "Vero, Blaise che stai scherzando?" lo incalzò con un tono che nelle celle dell'Inquisizione Spagnola doveva essere la regola.
"In effetti, no" la disilluse Blaise "Non ho alcuna voglia di scherzare su cose del genere....a Brighton hanno una certa esperienza in fatto di parate e potrebbe venirne fuori qualcosa di memorabile"
"Già......" approvò Merlino "Potremmo anche trovargli un bel nome 'Chivalry Gay Pride', ad esempio?" ipotizzò "Suona bene, mi pare"
"Ottimo" convenne Blaise che gongolava mentre Hermione gli allungava una potente gomitata nelle costole.
"Come ti chiami, ragazzo?" chiese Merlino
"Zabini....Blaise Zabini" rispose il Serpeverde cercando di non piegarsi in due per il dolore.
"Sicuro, lo studente italiano....per caso, sei parente del ragazzino di Cuore?"
"No" gracchiò Blaise massaggiandosi il fianco "Quello era Bottini"
Merlino si immerse nei suoi pensieri.
"Nessuna parentela con l'astronomo, quello da cui hanno preso il nome per la sonda che hanno mandato su Saturno pochi mesi fà?"
"Neppure, lo scienziato si chiamava Cassini"
"Certo...ehm, nessun legame allora con l'autore di Pinocchio?"
"No, il suo vero nome era Lorenzini. Io mi chiamo Zabini" scandì Blaise che cominciava a perdere la pazienza "Blaise Niccolò Zabini"
Merlino aggrottò le sopracciglia.
"Orsini?"
"No, quello era il proprietario del Giardino dei Mostri di Bomarzo"
"Ogni pensiero vola"
"Esatto"
Merlino fissò il soffitto.
"Per caso sei...."
"No!" sbottò spazientito il giovane "Non sono un discendente del suo Blaise!"


Voldemort finalmente ebbe ragione del proprio stupore e ritornò in sé con un brivido.
'Ricapitoliamo' si disse ancora scosso da quanto scoperto 'quella mocciosa dai capelli gialli, nonché babbana, diceva di essere sua figlia?'
Anche ammesso che fosse vero, cosa ci farebbe con quella mucca della McGrannit?'
Ma forse, ripensandoci, se era davvero sua figlia, era normale che stesse con un membro dell'Ordine....volevano attirarlo in una trappola per mezzo suo.
'Oddio' gemette il Signore Oscuro 'sono padre e non sapevo di esserlo?! Dannato libro 'Metodi vecchi e nuovi per sopravvivere alla morte', lo sapevo che era una fregatura, gliel'avevo detto a Lucius....ma no, quello non ascolta mai! Tutta colpa di Piton e della sua stupida, insensata passione per le provette; io non volevo un figlio, volevo essere immortale! E' diverso, mi sembra!'
Mentalmente cancellò dalla lista dei torturandi il nome di Lucius Malfoy e vi sostituì quello di Piton. Anzi....vi aggiunse quello di Piton.
Chi ha detto che non é dura fare il Signore Oscuro?
Stava per rassegnarsi alla presenza di un'estensione di sé in questa valle di lacrime, quando un altro pensiero lo gelò; la mocciosa....adesso, era lei l'erede di Salazar Serpeverde.
No....mai avrebbe accettato di farsi scavalcare da una babbanastra da strapazzo.
Aveva motivi più che validi per far sparire per sempre dalla faccia della terra quella bambina; 1) sangue misto, 2) futura erede di Salazar e 3) Urgh! orrore degli orrori.....femmina....
Puntò la bacchetta in direzione di un innocente ragno di passaggio e pronunciò la Maledizione senza Perdono, tanto per scaricare la rabbia.
"Abracadabra"
Lo shock lo pietrificò di nuovo.


"Oddio"
La Novella Camelot, che aveva ripreso la sua ricerca per la Biblioteca, si fermò di colpo alla vista di una furiosa Pansy Parkinson intenta a sfasciare i cartelli a colpi di scure.
Merlino e Silente si scambiarono uno sguardo saputo, come se già da un pò si aspettassero di vedere qualcosa del genere.
"Credo che qualcuno dovrebbe fermarla" osservò il Preside mostrando, ancora una volta, il suo profondo spirito di osservazione.
Hermione indicò Draco e Blaise.
"Uno di loro, direi...entrambi sarebbe ancora meglio. Se vedesse me od Harry potrebbe usare quell'ascia sulle nostre teste e sinceramente la cosa non mi tenta"
"Troppo vero" mormorò Blaise
"Perché pensate sia così arrabbiata?" chiese Harry.
Merlino si avvicinò ai cartelli più vicini e lesse Strada dei mattoni gialli, Isola che non c'é, Nulla, Fantàsia...
"Guardate un pò qui" disse "Sono i cartelli; per una strega queste cose non vogliono dire niente, si tratta di creazioni della fantasia dei babbani ma lei li ha presi come un insulto personale"
"Parlatele e cercate di farle mettere giù quell'ascia" Silente fissò gli strani compagni di ventura della Serpeverde "Prima calmatela in qualche modo, poi penseremo anche ai personaggi che l'hanno seguita"
"Ragionevole" convenne Harry.
Blaise e Draco, avanzarono di qualche passo con circospezione mentre Pansy, che non si era ancora accorta della loro presenza, continuava la sua battaglia con la segnaletica.
"Bastardi" colpo "Credete di poter prendere in giro Pansy Parkinson?" altro colpo "Beh..." doppio colpo "Vi sbagliate di grosso" colpo "Per vostra informazione" colpo "Le streghe dei romanzi" colpo "e delle favole babbane" colpo "sono modellate" colpo "su di me" doppio colpo.
"Pansy" Blaise mosse qualche passo verso la sua amica mostrandosi in piena luce "Che stai facendo?"
"Oh, Blaise ciao! Bella giornata, vero?....Stavo distruggendo questa robaccia. Adesso ci faccio un bel falò"
"Ehm....perché non lasci perdere e vieni con noi?" intervenne Draco "Ti riportiamo nei sotterranei, mi sembra che tu abbia una brutta cera"
"No" sbottò la ragazza flagellando l'aria con la scure, nella fattispecie decapitando l'armatura alle sue spalle (che strillò "Rimettetemi a posto, marrani!")
"Devo distruggere i cartelli!"
"Ossignore" imprecò Hermione "E' proprio fuori!"
"D'accordo, cara" continuò Blaise conciliante "Sai mica dove posso trovare una scure come la tua? In due faremmo prima"
"Possiamo trasfigurare qualcosa...." ma Pansy non ebbe tempo di eseguire perché dalla bacchetta di Draco uscì un fascio di luce verde e la sua amica si trovò a stringere tra le mani un serpente che le morse il polso.
Pansy lanciò un urlo, Hermione scattò in avanti mormorando 'Evanesco' allo stesso tempo chiedendo a Draco a che gioco stesse giocando, aveva intenzione di far morire avvelenata la sua amica?
"Blaise" piagnucolò la Parkinson avvicinandoglisi "Guarda cosa mi ha fatto quel serpente...."
"Tranquilla" la rassicurò Blaise "Adesso io e Draco ti portiamo in infermeria"
"No" mugolò lei "Draco é orribile con me....mi ha lanciato contro un serpente e quel disgraziato di Potter non ha fatto niente per impedirgli di mordermi" e non si capiva bene se alludesse al mancato intervento di Harry sul serpente o su Draco. Non che vi fosse poi 'sta differenza.
"Cosa....." sbottò Harry "Io non aveo idea di cosa volesse fare quest'idiota" si difese indicando il Serpeverde.
"Niente paura signorina Parkinson" intervenne Silente "ora i suoi compagni si occuperanno di lei e nel giro di mezz'ora Madama Chips la rimetterà in sesto"
"Non posso lasciare loro tre" indicò i due mendicanti e Pollyanna che avevano seguito l'intera vicenda con occhi increduli "Devo farli rientrare nei libri"
"A questo penseremo noi" la rassicurò Merlino "Sù, sbrigatevi, non vorrete che ci muoia qui"
Il trio Serpeverde uscì dalla Biblioteca.


Riepilogo attuali perdite sul campo; Anthony Goldstein (Corvonero), Ronald B. Weasley (Grifondoro) e Pansy Parkinson (Serpeverde).
Momentaneamente fuori scena; Draco Malfoy e Blaise Zabini (Serpeverde) ed Hannah Abbott (Tassorosso).
Utlima loro locazione; infermeria.
Piton; ancora intento a cercare qualche personaggio da sedurre (sta seriamente pensando di allargare la scelta ad entrambi i sessi).
Voldemort; tuttora pietrificato per lo shock di non essere più in grado di lanciare il suo famoso e letale 'Abracadabra'.
Scherzavo, volevo dire 'Avada Kedavra'
"Ehi...Qualcuno potrebbe rimettermi la testa a posto?"
Ehm.....errata corrige.....tra i caduti sul campo si annovera anche un'armatura; attuale locazione, pavimento della Biblioteca.
"Non é divertente...."
"Zitta....e ringrazia il cielo che non c'é Olimpia nei dintorni"


"Cosa fai qui? Non dovevi occuparti di Pansy?"
Draco Malfoy - perché era inequivocabilmente lui quello seduto al tavolo - alzò la testa dal proprio libro, perplesso, e guardò Potter come fosse impazzito. Harry, che si era allontanato momentaneamente dalla Novella Camelot, si sedette tranquillamente accanto al Serpeverde.
"Allora...che ne hai fatto di Pansy? Dev'essere stata dura calmarla, non l'ho mai vista così furiosa"
Draco strinse gli occhi, si guardò alle spalle prima a destra, poi a sinistra infine tornò a fissare Harry.
"Stai parlando con me, Potter?"
Harry annuì "E con chi sennò...non vedo nessun'altro"
Draco si appoggiò allo schienale ed ebbe una risatina chioccia
"Bene, bene bene.....ma che sorpresa. Non dirmi che anche la Mezzosangue e Lenticchia si sono stufati di te. Devi essere ben disperato se non hai niente di meglio da fare che venire a parlare con me...."
"Ma che stai dicendo? Come se fosse la prima volta che parliamo"
Draco lo guardò malissimo.
"Potter...questa é la prima volta che parliamo. Sei completamente fuori di testa, eh? E scostati un pò.....che bisogno c'é di avvicinarsi tanto?"
Harry stupito obbedì e Draco poggiò i gomiti sul tavolo
"Ma é comprensibile che tu sia tanto confuso, povero Potty....dopo che il Signore Oscuro...." ma non ebbe tempo di elaborare perché un nano vestito da cupido sbucò fuori dal nulla.
Harry, prima di vederlo, lo udì dato che avrebbe riconosciuto il rumore minaccioso dell'arpa strapazzata con violenza anche da lì a cent'anni.
"Dimmi che non é vero" mormorò più a se stesso che a Draco "No....non di nuovo"
Draco aggrottò le sopracciglia e, stranamente, impallidì un pò
"Pare di sì, invece" osservò sghignazzando "Mi sembra sia ora di dire alla Weasley che é meglio desistere. Commovente, tanta fedeltà dopo tutti questi anni"
"Devo fare una consegna ad 'Arry Potter" esordì il nano e per una frazione di secondo Harry si domandò se non ci fosse una qualche cospirazione alle sue spalle; ogni volta che stava con le persone che gli interessavano capitava qualche imbarazzante disastro.
"Ehm...ho un impegno, puoi tornare più tardi?"
Il rumore minaccioso dell'arpa prevenne la risposta
"Devo fare una consegna ad 'Arry Potter"
"Ma non é neanche San Valentino....che vuoi da me?"
"Faccio solo il mio lavoro" insisté il nano cocciuto
"Fa il tuo numero e smamma" tagliò corto Draco "Io sto cercando di studiare"
Tenendosi la testa tra le mani e lamentandosi sottovoce, Harry fu costretto a riascoltare la penosa dedica del suo secondo anno...possibile che, chiunque fosse la misteriosa ammiratrice, non avesse deciso almeno di rinnovare le strofe?
"Dimmi....se ne é andato? Eh? Se ne é andato?" mugolò Harry non osando alzare lo sguardo. Non ricevendo alcuna risposta aprì a metà un occhio e sbirciò; il nano stava di fronte a Draco con una mano tesa.
Improvvisamente attento, Harry andò con lo sguardo dall'uno all'altro.
"Che vuoi?" chiese Draco al nano.
"Mi devi pagare" rispose questo senza perdere il proprio cipiglio.
"Ma che stai dicendo?" Draco lanciò uno sguardo veloce ad Harry "Non capisco di cosa tu stia parlando"
"Mi devi pagare" ripeté cocciuto il nano.
"Io non ti devo proprio niente"
"Aspetta un momento!" balbettò Harry che finalmente aveva cominciato a capire "Non dirmi che é stato lui" indicò Draco "ad ingaggiarti per..."
"Esatto" confermò il cupido "Ed ora mi deve pagare"
"Questo sgorbio sta dando i numeri"
"Beh, Potter" intervenne una voce "Non dirmi che non avevi capito di chi sia stata l'idea del Valentino cantato.....secondo te, il fatto che Draco fosse presente in loco era un caso?"
Blaise, che in quel momento era sopraggiunto con Hermione, Silente, Merlino ed il giovane Arthur, indicò il nano "Era uno scherzo...o, almeno, questo é quello che ci disse allora" concluse squadrando l'amico.
"In effetti, riconosco lo stile" aggiunse Hermione "Che persona infantile....prima quello stupido Valentino, poi la canzoncina su Ron"
"Weasley's our king'" canticchiò Blaise "Draco ha sempre avuto la fissa per le rime"
"Smettetela" sibilò Malfoy "E da quando in qua tu" indicò Zabini "e quella Mezzosangue siete in così buoni rapporti? Cosa ti é venuto in mente di portarli qui, devono stare nel Ghetto" scosse il capo "Sul serio, Blaise...questa tua indipendenza non piace a nessuno e, prima o poi, il Signore Oscuro te la farà pagare. Non posso sempre pararti le spalle e sto cominciando a stancarmi della tua indisciplina"
"Signor Malfoy, devo avvertirla..." intervenne Silente.
"Lei non può dire niente! Questa scuola non é più sotto il suo controllo. Come ho già detto, dovreste stare nel Ghetto...Ora che Potter é solo un fantasma in giro per il castello, Hogwarts é il nostro quartiere generale e..."
Gli astanti ammutolirono ed Harry afferrò il braccio sinistro di Draco; come sospettava, portava un Marchio Nero.
"Hmmmm" mormorò Silente stringendo gli occhi.
"Come hai potuto?" urlò Harry
"Ma..." balbettò Draco "Sei reale....sei....vivo"
"Ecco dov'eravate" disse un'altra voce "Harry....cosa stai facendo? Giù le mani da quel tizio!"
Draco - un altro Draco - avanzò di qualche passo, vide il suo doppio, vide il Marchio Nero e si pietrificò "Cosa...."
"Questo é il vero Draco" statuì Harry andando deciso verso il nuovo venuto "Quello li" sibilò indicando il Draco col Marchio "dev'essere un impostore"
Il Draco marchiato strinse gli occhi sospettoso.
"Ma guarda...e com'é che" domandò all'altro se stesso "tu e Potter siete in rapporti tanto amichevoli da usare i rispettivi nomi di battesimo? E da difendersi l'un l'altro con tanta foga?"
"Non dirmi che non lo sai" lo informò Hermione maligna "In questo universo tu ed Harry siete ben più che amici, se capisci quello che intendo. Non che tu avessi delle idee diverse dal momento che gli hai inviato quel Valentino"
Il Draco marchiato inorridì. "NO" sbottò "quello era uno scherzo e......non posso aver fatto questo a me stesso. Non Potter"
"Invece l'hai fatto" ghignò la ragazza che scoppiava dalla soddisfazione
"Ma che sta succedendo?" chiese Blaise a Silente.
Il Preside si sistemò gli occhiali prima di rispondere
"Ragazzi" iniziò cercando di attirare la loro attenzione "ascoltatemi...."
I giovani tacquero.
"Credo che questo Draco sia ehm....come posso dire....il Draco canonico"
"Canonico?" esclamò Hermione "'Canonico' in che senso...?"
"Nel senso di 'così come viene visto e descritto dall'autrice della storia'"
"Intende forse dire che c'é una Babbana che sta scrivendo od ha scritto la nostra storia?" domandò il Draco senza marchio.
"Esatto" Silente fissò il Malfoy marchiato che ancora non s'era ripreso dallo shock di scoprire che c'era un universo nel quale lui e Potter erano amanti "Venite.....una volta che avremo risolto questo problema, anche l'altro Draco tornerà dentro il libro al quale appartiene"
Seppur riluttanti, voltarono le spalle al Draco marchiato, che aveva preso a litigare col nano per il pagamento dei suoi servizi, e si allontanarono.
Harry era molto turbato da quanto sentito; nella storia scritta dai Babbani avrebbero perso la guerra? Voldemort avrebbe conquistato Hogwarts e lui sarebbe morto?
No si disse, non é così che deve andare....
"Non preoccuparti" lo rassicurò Blaise capendo quale fosse il problema "Non é detto che accada anche nella nostra realtà"
"Infatti" rincarò Hermione "Abbi fiducia, e poi guarda il lato positivo; finalmente abbiamo scoperto chi sia stato a mandarti quel famoso Valentino"
"Io non c'entro" borbottò Draco un pò troppo in fretta "Il fatto che sia successo in quell'Universo, non significa che sia capitato anche nel nostro"
"Potremmo crederci se non ci fosse stato appena confermato da Blaise"
Draco arrossì.
"E' stato un pensiero gentile" ghignò Harry "Non ti ho mai ringraziato"
Draco arrossì ulteriormente.
"Vi odio tutti, bastardi!"


Beh, se non altro, adesso é chiaro da dove sia saltato fuori Voldemort; il fatto che sia quello canonico, spiega anche perché sia tanto inetto.
Tra parentesi, qualcuno ha visto Sauron?
Potremmo aver bisogno di lui.


Note; Credo che l'idea che il Valentino cantato fosse di Draco non sia nuova nel fandom, ma la tentazione di riscriverla in chiave comica é stata troppo forte. Poi diventava ancora più plausibile alla luce del 5.o libro dato che Malfoy mostra di avere un debole per le rime.
Alice Liddell crea più problemi di tutti gli altri personaggi messi insieme, ed io mi sono divertita a metterle alle calcagna la McGrannit. Ho idea che Merlino e Silente abbiano fatto accapponare la pelle a più di uno tra voi, ma ci tenevo troppo a mostrare due maghi di quella levatura che si divertono con i doppi sensi (ed io li vedrei così anche nel canone).
Un'ultima precisazione; quando Blaise dice a Merlino di non essere un discendente del suo Blaise, si riferisce ad una leggenda medievale secondo la quale Merlino é stato educato da un chierico (o cavaliere, non ricordo) di nome Blaise.
'Shag a lot'; uno scherzo basato sul verbo 'shag' che significa 'sbattere', 'scopare' e 'a lot' che tutti voi che studiate Inglese dovreste sapere tradurre. Idem dicasi per 'Come', che vuol dire 'venire' nel senso sessuale del termine. 'Come a lot' suona quasi identico a 'Camelot' che vuol dire tutt'altro.
Alla prossima e divertitevi.
mariademolay


  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: mariademolay