Era la terza birra, e continuava a berla, se provavi a togliergli il bicchiere di mano ti arrivava un cazzotto in faccia.
Era curioso lui, ascoltava sempre le conversazioni degli altri bevendo la sua birra.
Alla sua sinistra aveva un gruppo di amici ed uno era in procinto di raccontare una barzelletta, alla sua destra la morte invisibile che aspettava sia la barzelletta, per confermare se valeva morire per quella battuta o meno, sia di portarsi via l’anima di quell’ubriacone.
Adesso l’ubriacone ordinava una coca-cola, ipotizzando che la fine della barzelletta era ancora lontana. la prendeva sempre quando finiva di bere le tre birre serali.
Il primo sorso di cola scese dritto nella gola, al secondo non era stato programmato lo stesso destino.
Quello accanto a lui finì la barzelletta presto, troppo presto per i gusti dell’ubriacone.
Infatti la battuta gli era piaciuta da matti e, mentre beveva cercò di ridere e la cola andò di traverso.
Si accasciò a terra e il barista chiamò un ambulanza.
Ma era troppo tardi per salvarlo e la morte diventò visibile e udibile per lui.
La morte gli disse ironicamente:
-Cosa ti diceva tua madre? La tua ex-moglie? E quella gabbia di veleno della tua ex suocera? Il bere ti ucciderà…ebbene, quell’avviso è diventato realtà, non nel modo che intendevi tu, e neanche come intendevano loro…-
-Tu chi sei?-
-Sono la Morte, forza, un’altra vittima mi aspetta! Sbrigati a lasciare il tuo corpo...-
E così la morte se lo portò e pensò che tutta questa faccenda era una barzelletta, avrebbe fatto furore questa storia tra le anime dei dannati.