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Autore: fulmineo    08/12/2013    0 recensioni
Un rapporto d'amicizia finito a causa sua, una gravidanza imprevista e la paura di perdere qualcuno che per lei è molto importante. Grazie a queste tre cose, Nina Theroux proverà a capire chi e cosa vuole veramente, magari con piccoli aiuti che potrebbero aiutarla a conquistare colei che tanto ama.
Genere: Fantasy, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash, Crack Pairing
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
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Rachel fissò Rosen con occhi sgranati, non riuscendo davvero a credere alle sue parole e molti pensieri le passavano per la testa. Primo, la sua famiglia iperprotettiva le avrebbe fatto mille e più domande, secondo non l'avrebbero più benvoluta come prima e terzo il piccolo o piccola poteva essere solo di una persona, visto che lei non era mai stata con nessun'altro.

"S-Sul serio, Dottor Rosen? Ne è sicuro?"

"Sicurissimo! Congratulazioni, Rachel." Disse l'uomo, abbracciandola, ma la castana non corrispose il tenero gesto "Qualcosa ti preoccupa?"

"Io sono stata solo con una persona. Il figlio può essere solo suo, anche se lo trovo molto innaturale."

"E' di Nina, vero?"

Rachel chinò il capo, annuendo appena "Si, esatto."

"Senti." Iniziò Rosen, togliendo gli occhiali da vista per pulire le lenti "So che stai soffrendo molto a causa di Nina e Hicks, ma lei ha il diritto di sapere. Dalle una chance, tutti meritano una seconda occasione!"

"Ci penserò, posso provarci. Lo prometto." Disse la castana, mettendosi seduta, pronta ad andarsene a casa, visto che era pomeriggio inoltrato.

Passando innanzi al loro ufficio operativo, Rachel vide Gary intento ad usare i suoi poteri per cercare o vedere qualcosa in particolare, mentre proprio Nina e Hicks stavano tranquillamente parlando poggiati alla finestra, entrambi con in mano una tazza di caffè fumante. La visione le fece serrare la mascella e, prima che potesse andarsene, venne raggiunta da Harken "Come ti senti?"

"Meglio. Senti, potresti riaccompagnarmi a casa?"

"Certo. Non vuoi aspettare Nina?" Chiese l'uomo di colore.

"No, non voglio. Per favore, non mi sento molto bene."

"Ok, andiamo!" Rispose Bill e Nina scorse la castana che si allontanava assieme al loro amico e subito uscì dal'ufficio per raggiungerla, ma fu tutto inutile, visto che Rachel continuò a camminare come se nulla fosse ed entrò in ascensore.

Nina ci rimase evidentemente male e guardò fuori dalla finestra, scorgendo Rachel e Bill in strada "Ti manca proprio, eh? Le sei molto affezionata."

"Dottor Rosen, non l'avevo sentita arrivare!"

"Tranquilla, non preoccuparti." Disse l'uomo, sorridendo appena, cercando di non far trasparire alcun sentimento "Hai pensato a cosa fare?"

"Con Hicks e Rachel? Ovviamente farò una scelta, ma non sarà facile scegliere."

"Secondo me la scelta è più facile di quanto credi!"

"Io voglio Rachel, Dottor Rosen! Io voglio lei, ma è come se non avessi controllo sui miei desideri."

"Il problema è tutto nella tua testa, Nina. Tu cedi sempre allo sguardo magnetico ed alla forza di Hicks e tendi a mettere in disparte Rachel, tenendola in considerazione solo quando fa comodo a te e non è così che si fa! Vai pure a casa e pensaci."

Nina fissò l'uomo negli occhi, quindi sorrise e se ne andò, visto che la giornata lavorativa era quasi finita e, per fortuna, il suo appartamento distava solo tre isolati, infatti era nei cosiddetti -quartieri alti- e vi arrivò in un'oretta, grazie alla sua auto sportiva.

Arrivata al suo appartamento, Nina aprì la porta e notò la giacca di Rachel sul divano di pelle nera "Rachel? Rachel, sei qui?" Chiamò Nina e la mora, nell'avviarsi verso la cucina, trovò la castana in ginocchio e pareva stare di nuovo male "Mio Dio, Rachel! Lascia che ti aiuti!"

"N-No, no! Non voglio, lasciami s-stare."

"Al diavolo, Rachel! Sono stanca di andarmene, quando stai male! Voglio aiutarti e non me lo impedirai." Disse Nina, prendendo delicatamente in braccio Rachel e stendendola sul divano, mettendole un cuscino sotto la testa ed uno sotto i piedi "Tu sei il mio futuro!"

La castana era certa di aver capito male "C-Come dici? Scherzi, vero?"

"No e non ti sto prendendo in giro. Il Dottor Rosen mi ha detto di fare una scelta ed è ciò che farò! Fra te e Hicks, io scelgo te, Rachel. Perchè lui può avere mille donne, io soltanto una. E mi sta proprio di fronte!"

Rachel sgranò gli occhi scuri "Quante volte l'hai detto, per poi mai farlo?" Chiese, con voce spezzata, quasi ferita "Ricordo quella volta in cui sono tornata a casa e vi stavate baciando qui, su questo divano! Quando siete stati a letto insieme, gli sguardi che vi scambiate ad ogni minima occasione e persino quando l'hai baciato davanti all'ascensore, in ufficio. Ogni volta che sei vicina a lui, il tuo cuore batte all'impazzata, quando sei con me i tuoi battiti sono regolari. E vorresti dirmi che scegli me? Andiamo!"

Nina era colpita dall'improvvisa aggressività di Rachel, sempre calma e riflessiva, raramente in stile leonessa come lo era ora "Non sarà facile, perchè mi piacete entrambi, ma io ho scelto te! Cosa devo fare per provartelo?"

"Nulla, perchè me ne andrò!"

"Cosa? E dove vorresti andare? I tuoi genitori ti soffocherebbero ancora, visto come sono iperprotettivi!"

"Non lo so! L'unica cosa certa è che, se tu quella notte al club non mi avresti baciata usando i tuoi poteri, io non mi sarei mai innamorata di te più di quanto già non lo fossi!" Ribadì, in lacrime "E non preoccuparti, perchè crescerò da sola il piccolo o piccola che porto in grembo!"

Dopo tale affermazione, Nina sgranò gli occhi blu cobalto e fece per parlare un paio di volte, ma le parole le morirono in gola, finchè non riuscì a formulare un pensiero coerente "S-Sei incinta? Per questo stai male?"

"Si. E questo bambino è tuo, perchè io non ti ho mai tradita! Anzi, la nostra prima volta mi è piaciuta così tanto che... Che non so quale miracolo sia avvenuto, in quell'unica notte."

Rachel si alzò in piedi, traballando e Nina la prese per i fianchi prima che potesse cadere di nuovo. Ovviamente la castana si dimenò e riuscì a colpire Nina con una gomitata, ma la mora non la lasciò comunque "Puoi uccidermi di botte, se vuoi, ma non ti lascerò andare! Mi prenderò le mie responsabilità e so che il passato non si può cancellare, perciò ti chiedo solo un'ultima occasione per dimostrarti quanto ti amo."

"Non è una decisione semplice, da prendere. Prometto che ci penserò."

"Pensaci davvero, mi raccomando!" Concluse Nina, prima di prendere nuovamente in braccio Rachel e metterla stesa sul divano, per andare poi in cucina a preparare un po' di brodo di pollo per la castana e qualcosa per sè stessa.

  
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