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Autore: Justice Gundam    10/05/2008    7 recensioni
Seguito di 'Lord of Digital Rings': due anni e mezzo di pace hanno fatto seguito all'ultima vittoria dei bambini prescelti, ma questa pace non è destinata a durare. L'apparizione di misteriosi Digiprescelti oscuri, il ritorno di vecchi amici e nemici, una nuova avventura e delle rivelazioni incredibili che attendono lì, dietro l'angolo... la battaglia prosegue, e la posta in gioco è più alta che mai. Perchè Hikari è vittima di inquietanti visioni? Cosa vogliono gli Alias-3 e il loro capo, il perfido Neo? Quali nemici stanno tornando per vendicarsi? Una ragazza di nome Rei e il suo medaglione custodiranno forse alcune risposte? Questo e altro in questo nuovo capitolo nelle loro vite...
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Invasion-29

Digimon Adventure 02: Invasion

Una fanfiction di Digimon Adventure 02 scritta da: Justice Gundam

Bentornati! So che non è passato così tanto tempo dall'ultima volta che ho aggiornato questa fanfiction, ma sto cercando di premere sull'acceleratore, ora che posso permettermi un pò più di tempo libero! Spero di terminarla il prima possibile, e di offrire a tutti voi il finale che una storia di questo calibro merita!

Credetemi, è per me occasione di grande gioia, e al tempo stesso di nostalgia, l'essere giunto quasi alla fine di questo racconto... ci sono stati momenti belli e momenti brutti, e a volte ho avuto i miei problemi ad andare avanti, con tutte le fanfiction che sto scrivendo in contemporanea con questa... ma vedere quante persone hanno letto la mia storia, e quante mi hanno lasciato recensioni entusiaste nonostante certi errori che ho commesso... beh, mi ha dato una spinta ancora maggiore! E un pò mi dispiace che stia per finire... sarà un pò triste dovermi separare, almeno temporaneamente, da Taichi, Daisuke, Agumon, Veemon, e da tutti i loro amici... e allo stesso tempo, dai miei amati personaggi originali, come Sho e Yurika - i due di cui, personalmente, vado più fiero! Ma consoliamoci pensando che la fine delle loro avventure aprirà la strada a qualcosa di nuovo, visto che avremo pur sempre i protagonisti di Tamers, Frontier e Savers / Data Squad a tenerci compagnia! E poi, Digimon Zero è ancora in fase di stesura... e non ho nessuna intenzione di lasciarla proprio adesso che le cose si stanno facendo interessanti! Certo, dovrò un pò riprenderla... ma state tranquilli, che non la abbandonerò!

A proposito di fanfiction abbandonate, dovrei decidermi anche a dare una bella aggiornata a quelle di Sonic X e di Pokèmon... il fatto è che in questo periodo, per queste due serie, non sono proprio ispiratissimo... i Digimon e RockMan.EXE li hanno fatti passare in secondo piano!

Sigh... non capisco perchè mi sono messo a parlare di tempi passati... quando questa fanfiction attende ancora completamento! La prima parte della battaglia finale sta per iniziare... e non ci sarà il tempo di pensare a cosa accadrà dopo! Intanto vediamo di sopravvivere a questo terribile scontro, al quale prenderanno parte i più fidati luogotenenti di Daemon! I quattro generali dei Daemon Corps (SkullSatamon, NeoDevimon, LadyDevimon e MarineDevimon) non vedono l'ora di prendersi la loro rivincita sui Digiprescelti che li hanno sconfitti tre anni fa... e di mostrare a tutti i loro nuovi, devastanti poteri!

Ma a loro volta, i Digiprescelti e i loro Digimon hanno le loro forme Mega, i loro amici, il gioco di squadra... e il coraggio di non mollare mai! Chi uscirà vincitore da questo confronto, in cui il premio è la salvezza o la perdizione di entrambi i mondi?

Lo sapremo presto... ma prima, le recensioni!

 

Talpina Pensierosa: Grazie, Talpina! Mi fa piacere che tu abbia trovato bello un capitolo che, a mio parere, non era venuto granchè bene... il seguito è qui, e spero che te lo godrai!

KillKenny: Grazie anche a te! Jun sembra fare questo effetto a tutti coloro che scoprono che lei è diventata una Digiprescelta... E se prevedi una raffica di sberloni per Daemon e i suoi scagnozzi, prevedi giusto! Tutto sta nel vedere se saranno sufficienti tutte le legnate che prenderanno, a tirarli giù una volta per tutte... o se loro sapranno legnare più forte! In ognio caso, per adesso, accontentati dei soldati semplici, e dei quattro generali...

Kari 89: L'unione fa la forza, come si dice! Sono convinto che ti piacerà vedere Sho e i suoi amici in azione... e soprattutto, vedere le forme Mega dei loro Digimon, che appariranno in questo capitolo! Un piccolo spoiler per Digimon Zero, ma insomma...

SmartGirl: Sentirmi dire questo da te significa molto... avevo un pò paura che, proprio per questa mia svista, la storia sarebbe stata penalizzata! Purtroppo, immagino che succeda a tutti, non importa quanto cerchiamo di evitarli, di farsi scappare qualche incongruenza nella trama, qualche errore, qualche contraddizione. In ogni caso, spero che la mia correzione (prima di postare il cap.28, avevo cambiato quella piccola parte del cap.23) sia stata ben accetta! Ti ringrazio inoltre per i complimenti, e ti assicuro che vedere i fratelli Motomiya combattere assieme sarà DAVVERO uno spettacolo! Ora che i Digiprescelti sono tutti assieme, e hanno l'esercito dei Digimon loro sostenitori dalla loro parte, la sfida si farà molto interessante... quindi, dopo averti ringraziato per gli auguri e la recensione positiva, ti auguro a mia volta di godertela!

Okay, allora! Aspetto la tua mail!

 

TopoMouse: Cosa si può volere di più dalla vita? Un Lucano! Hehehee... comunque, scherzi a parte, sono covinto che ti piacerà vedere le forme Mega di un bel pò di Digimon!

Kuja91: Accidenti, non credo di aver mai ricevuto una recensione così lunga! Ti spiace se ti rispondo privatamente? Perchè qui, nel capitolo, mi verrebbe qualcosa di esagerato! Comunque, già adesso vedrai risolti alcuni dei tuoi quesiti... e sì, anche secondo me Magnadramon non è una buona forma Mega per Gatomon...

Ci siamo tutti? Dimenticato nessuno? No, mi sembra di no... e allora, diamo pure inizio alle ostilità! Gli eserciti della resistenza anti-Daemon, e dei Daemon Corps stanno per scontrarsi, e il campo di battaglia è ciò che rimane di una Tokyo semideserta! Come nella tradizione degli anime e dei film di kaijuu, la capitale del Giappone è la città che subisce di più le conseguenze delle invasioni... ^_^

Oh, beh... particolari! Buona lettura!

 

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Capitolo 29 - Inizia la battaglia di Tokyo!

 

Da fuori Tokyo, dai numerosi campi profughi che erano stati eretti come misura di emergenza per ospitare tutti coloro che avevano perso le loro case a causa dell'attacco dei Daemon Corps, si poteva ammirare un panorama surreale già da prima che l'esercito di Digimon guidati dai Digiprescelti arrivasse a dare man forte ai difensori umani nella loro disperata resistenza. Vedere una città come Tokyo ridotta all'ombra di sè stessa da quello spaventoso attacco era, nella migliore delle ipotesi, inquietante... e rendeva l'idea di quanto terribile e spietato fosse l'esercito invasore, i cui componenti ora se ne stavano fermi al loro posto, arroccati nello spaventoso castello di Daemon e in febbrile attesa dell'ordine di scatenarsi su ciò che rimaneva della capitale del Giappone.

Ma ora... ora si aggiungeva un particolare in più a quella visione già di per sè spiazzante. Ora, un nuovo esercito di Digimon aveva preso il proprio posto, questa volta a fianco dell'umanità, e le loro schiere, sterminate quanto quelle del Demone dell'Ira, erano disposte ordinatamente attorno ai rifugi, pronte a proteggere gli abitanti di Tokyo. Un silenzio surreale dominava la scena, ora colorata dal primo, pallido sole del mattino che cercava di svettare in un cielo dagli strani colori. Persino il caldo normalmente associato al mese di Agosto sembrava essersi in qualche modo spento, e un bizzarro quanto penetrante vento gelido ululava cupamente tra i grattacieli e lungo le colline. Pareva quasi che il tempo si fosse fermato, in trepidante attesa di scoprire quale delle due fazioni sarebbe uscita vincitrice dalla terribile battaglia che si prospettava...

In questo clima di estrema sospensione e tensione, ognuno cercava di distrarsi come poteva, nel tentativo di scacciare le proprie paure. Per la stragrande maggioranza dei Digimon che si trovavano lì, questa era la prima volta che vedevano il Mondo Reale, e parecchi di loro ne erano affascinati, arrivando anche a spingersi alla periferia della città per vedere com'era fatta. Ma anche così, il sentore angoscioso che aleggiava immancabilmente ricordava a tutti che il motivo per cui erano lì non era il turismo o la curiosità.

Assiso su una collinetta dalla quale si poteva vedere il campo profughi nel quale i suoi amici umani si erano rifugiati, Dimetromon si acquattò per terra, lasciando che la pinna a forma di vela che aveva sulla schiena assorbisse i primi raggi del sole, distribuendo calore al suo corpo. Al dinosauro sembravano passati secoli da quando aveva incontrato i Digiprescelti per la prima volta, dopo che Sho e Veedramon lo avevano liberato dalla schiavitù dei Digi-Ghost di Watchmon...

Il dinosauro grugnì infastidito. Per quanto fosse passato il tempo che era passato, ripensare al primo dittatore di DigiWorld, che aveva diffuso i Digi-Ghost per tutto il Mondo Digitale per obbedire ai contorti voleri del suo padrone Anthraxmon, era un modo sicuro per fargli alzare la pressione sanguigna. Ora Watchmon era morto... ucciso in un terribile combattimento dai Digiprescelti e dai loro partner, che avevano raggiunto l'evoluzione a livello Ultimate, ed erano riusciti a superare tutte le trappole e le insidie del suo labirinto, per sfidarlo nella sua stessa sala di controllo... e non sarebbe mancato a nessuno. Ma il ricordo di tutte le crudeltà che aveva commesso, e di quelle future che il suo operato aveva reso possibili... quelle sarebbero rimaste una macchia sulla storia di DigiWorld, anche se non tanto grandi quanto quelle lasciate da Myotismon o dai Dark Masters.

Ed ora... ora, dopo tanto tempo, era lì, a combattere in un mondo che non conosceva per salvare i suoi amici, le persone a loro care, e l'umanità intera. Che sensazione peculiare... l'equazione si era invertita, ed ora erano i Digimon a combattere per il Mondo Reale... e tuttavia, il lucertolone sapeva che era giusto così, dopo tutto quello che i ragazzi avevano passato, e dopo i sacrifici che avevano fatto. Volcdramon-sama, Musyamon, i Battamon che pure lui aveva aiutato i Digiprescelti ad affrontare, LoaderLeomon... erano tutti lì, al suo fianco, e non stavano aspettando altro che il segnale di muoversi! La bocca armata di zanne ricurve di Dimetromon si incurvò verso l'alto, mostrando di sfuggita la selva di pugnali che erano i suoi denti micidiali. Per quanto lo riguardava, lui era pronto... e gli scagnozzi di Daemon avrebbero fatto bene a guardarsi bene, perchè non avrebbe concesso loro quartiere!

Immerso nella sua contemplazione com'era, Dimetromon quasi non si accorse di un piccolo gruppo di Digimon suoi compagni che si avvicinava da dietro, rivolgendo al sole le loro teste ornate di petali dorati. Soltanto un appena percettibile vibrazione del terreno allertò il dinosauro carnivoro della loro presenza, e Dimetromon voltò leggermente la testa verso di loro, con espressione incuriosita che contrastava in maniera piuttosto buffa con il suo aspetto da predatore.

"Dimetromon..." disse uno dei nuovi Digimon, strane creature che assomigliavano vagamente ad un Floramon particolarmente grande, e il cui fiore in cima allo stelo era un grosso girasole dai pelati dorati. Il loro corpo era rivestito da un robusto strato di cellulosa verde smeraldo, con due grandi foglie verdi sulla schiena, spiegate a mò di ali, le loro mani spinose erano costituite da ampie foglie dal bordo tagliente, mentre il loro volto, infisso nella corolla del girasole che faceva loro da testa, era piuttosto inespressivo, con due piccoli occhi che sembravano chicchi di caffè, e una bocca appena accennata, anche se in quel momento sorridente. Ognuno di essi aveva una strana coda a frustino, ornata di corti e affilati rovi.

"Ah, siete voi, SunFlowermon..." disse il dinosauro. "Siete venuti a prendere un pò di sole anche voi? Ne avremo bisogno, per questa battaglia..."

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: SunFlowermon

Anche chiamato: SunFlowmon

Tipo: Vegetale

Attributo: Dati

Livello: Champion

Attacchi: Sunshine Beam, Cactus Tail

La particolare conformazione fisica di questo Digimon gli consente di assorbire energia solare e usarla per vari scopi. Per questo motivo, è più potente durante le giornate di bel tempo. Le grandi foglie sulla sua schiena fanno da ali, e le consentono una certa agilità.

 

Con un cenno di assenso, i Digimon floreali si disposero vicino al loro compagno rettile e chiusero gli occhi, godendosi la fantastica sensazione dei raggi del sole che venivano assorbiti dai loro petali dorati, e conferivano energia ai loro corpi. Per diverso tempo, i Digimon rimasero così, fermi al loro posto, come dei vecchi amici che non hanno bisogno di parole per comprendersi. Ognuno di loro era, semplicemente, contento di potersi godere quel pò di tranquillità prima della grande battaglia finale...

Fu uno dei SunFlowermon a rompere il silenzio, prima prendendo un grosso respiro, e poi voltando la testa coronata di petali verso il suo amico. "Allora, Dimetromon... quando inizierà la battaglia, useremo quella strategia che ci hai proposto tu... sei sicuro che funzionerà, però? Non vorremmo sbagliare e farti più male che bene..." disse, un pò timidamente, riferendosi evidentemente a qualcosa che Dimetromon aveva proposto in precedenza.

Il rettile mosse distrattamente la coda, poi, dopo aver soffocato uno sbadiglio, rispose al Digimon floreale. "Sì, ragazzi, abbiate fiducia... questa strategia funzionerà, dopotutto l'abbiamo provata diverse volte... anche se, bisogna dirlo, mai in una battaglia vera e propria!" rispose, la voce rude tinta da un accenno di preoccupazione. "In ogni caso, ragazzi, non avete da preoccuparvi! Voi limitatevi a fare come abbiamo concordato, e al resto ci penserò io! Faremo una bella sorpresa agli scagnozzi di Daemon... e ho sentito che anche Witchmon e Cobramon hanno imparato qualche trucchetto in più, per non parlare delle nuove forme Ultimate e Mega che i Digiprescelti hanno fatto raggiungere ai loro compagni."

Un altro dei Digimon girasole ridacchiò divertito, e un canino inferiore sporse in maniera buffa da quella bocca appena accennata. "Allora, credo proprio che avremo una bella potenza di fuoco dalla nostra parte!" commentò. "Senza neanche considerare il fatto che alcuni Digiprescelti non sono ancora tornati da DigiWorld, e che con loro c'è il resto dei nostri compagni... sì, credo proprio che, Dark Seed o meno, Daemon se la vedrà brutta!"

"Stai attento a non sottovalutare il potere del Dark Seed." lo ammonì un compagno. "Ti ricordo che qui stiamo parlando di... beh, non so esattamente neanch'io di che cosa, ma di uno degli oggetti più malvagi che il Mondo Digitale abbia mai conosciuto! E' nostro compito aiutare i Digiprescelti, in modo che possano distruggere Daemon prima che si impadronisca totalmente del suo potere... se ciò accadesse, più nessuno sarebbe al sicuro!"

Il SunFlowermon che aveva parlato prima stava per rispondere... ma qualcosa di strano attirò la sua attenzione, portandola a spostarsi sul campo profughi che si vedeva da quella collinetta. Il Digimon girasole era riuscito a vedere una strana increspatura nell'aria, come se un piccolo turbine avesse improvvisamente reso sfocata la visuale in un punto che, dalla posizione sua e di Dimetromon, appariva come un minuscolo spazietto insignificante. Lì, qualcosa si stava formando, ed emanava un'energia che Dimetromon e i SunFlowermon riconobbero praticamente subito...

...sì, era proprio così! Si stava aprendo un altro Digiport! Però... non poteva essere quello attraverso il quale sarebbe passato il resto dell'esercito alleato. Era troppo presto perchè arrivassero, e tra l'altro era troppo vicino agli sfollati... se tanti Digimon fossero usciti da un Digiport aperto proprio in quel punto, non sarebbe rimasto molto del rifugio...

"Che cos'è?" si chiese Dimetromon. "Non mi aspettavo che si aprisse un Digiport così presto... non abbiamo nemmeno iniziato l'attacco!"

Il mistero si chiarì quasi subito, quando dal cancello dimensionale uscirono, una dopo l'altra, le figure di numerosi esseri umani e Digimon... numerose sì, ma certo non un esercito: Dimetromon, anche da quella distanza, riuscì a contare nove umani e svariati piccoli Digimon... e a notare che una degli umani sembrava non essere in grado di camminare, visto che veniva portata in spalla da uno dei suoi compagni, un ragazzo biondo dall'aria abbastanza robusta. Non appena furono usciti dal varco dimensionale, i ragazzi si guardarono attorno per un pò, evidentemente osservando sgomenti la distruzione che i Daemon Corps avevano portato sulla loro città, poi iniziarono ad avviarsi verso il campo profughi per riunirsi con i loro compagni...

Dimetromon prese un bel respiro, che poi ributtò fuori dalle narici sotto forma di un sordo grugnito. Non importa quando forte lui fosse diventato, e che strategie avessero elaborato lui e i suoi amici SunFlowermon... Alla fine, il risultato di questa battaglia sarebbe dipeso soltanto da quei ragazzi che ora stava seguendo con lo sguardo, e lui e i suoi compagni non potevano fare altro che rendere loro il compito più facile possibile...

...e, ovviamente, augurarsi che tutti loro uscissero vivi da quella prova...

 

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Mentre Jun e la sua squadra, con Rei trasportata sulle spalle da Michael, entravano all'interno del campo profughi, attirandosi dietro gli sguardi meravigliati di numerosi soldati e rifugiati, i loro occhi non cessavano di guardarsi attorno, e di ammirare con sgomento i risultati meno palesi dell'attacco di Daemon. Molte delle persone che vedevano avevano un'espressione prostrata e quasi rassegnata, mentre sedevano sui pavimenti i tende improvvisate e container di metallo adattati a dimore temporanee. Molti di loro erano feriti, e la loro sofferenza non solo fisica era ben visibile sui loro volti... ed era anche dolorosamente chiaro che un discreto numero di rifugiati aveva perso i propri cari, oltre ai beni materiali. Nel frattempo, soldati ed operatori della croce rossa si affaccendavano attorno agli stand e alle tende, portando chi del cibo, chi medicinali... e chi, purtroppo, trasportando su delle barelle i feriti più gravi. Rosa si trovò costretta a stringere i denti quando vide, seduto in desolato silenzio vicino ad un container, un bambino moro della sua età, con una benda insanguinata a coprire il punto dove, fino a poco prima, si trovava il suo occhio sinistro. Un'atmosfera di prostrazione e sofferenza permeava l'intero campo profughi attorno a loro, incrementando ulteriormente il loro desiderio di farla pagare a Daemon... Tutte quelle persone si trovavano in quelle desolanti condizioni soltanto perchè ad un pazzoide aveva preso la smania di conquistare tutto...

"Quindi..." mormorò Pul, cercando di iniziare un pò di conversazione. "Questo... è il Mondo Reale da cui venite voi, eh? Ehm... beh, che possiamo dire... è un luogo interessante... magari, se ci fossimo arrivati prima, avremmo visto uno spettacolo un pò migliore... Hehehee...". Ignorando l'occhiatina velenosa di sua sorella, che gli fece cenno di stare zitto, il demonietto ridacchiò senza la minima traccia di humour.

Floramon scosse la testa, mentre si avvicinava ad una terrificata Catherine per farle coraggio. La ragazzina francese controllava le proprie emozioni il meglio possibile, ma non riusciva comunque ad impedire ad un accenno di orrore di filtrare attraverso il suo invidiabile autocontrollo. "E' una cosa terribile... non credevo che l'esercito di Daemon fosse già arrivato a tanto!" commentò il Digimon vegetale.

Mari avvinghiò i suoi brillanti capelli biondi attorno all'indice di una mano, cercando di tenere il suo sguardo il più attaccato possibile al pavimento... così come facevano anche Sigma ed Hideto. Gli ex-membri degli Alias-3 stavano vedendo con i loro stessi occhi le conseguenze della loro sconsiderata scelta di aiutare Neo e Daemon in nome dei loro scopi egoistici, e tutto attorno a loro non faceva altro che rinfacciare loro questa follia.

Anche Candlemon, che saltellava dietro Jun, si guardava attorno con espressione contrita. Non era la prima volta che assisteva a simili spettacoli, e ricordava bene quelli a cui aveva assistito nella sua 'vita' precedente, quando aveva accompagnato Myotismon nel suo tentativo di conquista del Mondo Reale. E tuttavia, il Digimon vampiro, pur nella sua crudeltà, non era mai arrivato agli estremi di orrore di cui invece Daemon si era dimostrato capace...

Rei, a sua volta, sospirò tristemente, appoggiando la testa vicino alla spalla di Michael che la portava sulla schiena (e facendo arrossire leggermente il Digiprescelto americano...). Per lei, il discorso era abbastanza simile a quello degli Alias-3... suo fratello Neo era stato il principale aiutante di Daemon, e per quanto sapesse che la cosa era poco logica, non poteva fare a meno di pensare che in parte era anche colpa sua per quello che era successo. Il senso di colpa, opotutto, non è conosciuto per seguire strade logicamente comprensibili...

Il gruppo, in un silenzio di tomba attorniato dalle voci, dagli ordini, dai lamenti e dai suoni sommessi di coloro che stavano loro attorno, proseguì il proprio cammino, aggirandosi quasi smarrito tra i rifugi di fortuna, fino a raggiungere quello che pareva essere il centro del campo di accoglienza, presidiato da alcuni veicoli militari e soldati riuniti attorno ad un paio di bunker un pò più grandi degli altri, ma certamente altrettanto spogli. Non appena Jun e i suoi compagni furono giunti all'interno del campo visivo dei soldati, diversi di questi ultimi drizzarono le antenne e, notando i Digimon da cui erano accompagnati, si diressero verso di loro con le armi abbassate.

"Voi siete... Jun Motomiya e i Digiprescelti stranieri di cui ci hanno parlato, immagino." esordì uno dei soldati, senza aspettare che Jun facesse la domanda. Un pò stupita, la ragazza dai capelli appuntiti fece un passo indietro prima di dare un cenno affermativo... e il soldato, subito imitato dai suoi commilitoni, fece un saluto militare che lasciò spiazzati i ragazzi prescelti!

"In tal caso... bentornati nel Mondo Reale!" disse, con un tono decisamente più rassicurante. "E nel caso vi chiediate come sappiamo di voi... i vostri amici ce ne hanno parlato! Immagino conosciate bene Taichi Yagami, Daisuke Motomiya e Sho Kusanagi, vero?"

"Ehm..." rispose Betamon, grattandosi la testa con una pinnetta artigliata. "I primi due sì, il terzo... mah, al momento ci giunge nuovo! Ragazzi, voi avete mai sentito parlare di un certo Sho Kusanagi?"

Derek alzò le spalle. "Forse Gennai-san ci ha accennato a lui quando ha parlato dei primi cinque Digiprescelti... ma ora come ora, il nome mi dice poco. In ogni caso, immagino che Taichi-san e gli altri ci diranno le cose come stanno quando li incontreremo, giusto?"

"Esattamente..." rispose il soldato, annuendo a sua volta. "I vostri amici vi stanno aspettando in quei container che vedete lì, e... hmmm, ma vedo che c'è qualcun altro con voi, di cui non sapevo." Aggiunse, notando poi la ragazzina castana che si faceva portare dal leggermente affaticato Michael, e i tre individui misteriosi che stavano dietro con espressione difficilmente interpretabile.

"Siamo con loro, in effetti..." rispose Rei, parlando per la prima volta. "Il mio nome è Rei Saiba... e loro sono i miei amici Hideto Tsujimoto, Mari Goutokuji e Sigma... mi scusi se le faccio questa domanda, signore, ma sa per caso se qualcuno ha chiesto di me?" chiese poi, ansiosa di togliersi una volta per tutte dal cuore la preoccupazione sul fatto che sua madre fosse viva o meno...

Un altro dei soldati, mentre la piccola squadriglia accompagnava Digiprescelti, Digimon ed ex Alias-3 verso il container, corrugò la fronte in maniera leggermente dubbiosa. "Rei Saiba... Rei Saiba... hmmm... oh, sì, certo! Adesso mi ricordo!" esclamò poi, spalancando gli occhi. "Sì... in effetti qualcuno ha chiesto di te... la tua mamma, credo... aveva chiesto poche ore fa di una ragazzina che risponde esattamente alla tua descrizione! E noi le avevamo detto che avremmo ripreso le ricerche il prima possibile... ma dimmi, come sei finita a DigiWorld... anzi, come ci siete finiti tu e i tuoi amici, lì dietro?"

"Con tutto il dovuto rispetto, non crede che queste domande possano essere rimandate a più tardi?" chiese retoricamente Rosa, aggrottando appena un pò le sopracciglia. "E' una storia un pò lunga, e sia noi che la senorita Rei e i suoi amici abbiamo passato diverse peripezie prima di poter tornare qui..."

Dopo aver tirato un troppo a lungo trattenuto sospiro di sollievo alla notizia che sua madre era viva e stava bene, Rei parlò a sua volta al soldato. "Meno male... scusi tanto, posso capire che lei non si spieghi la presenza dei miei compagni e dei qui presenti Pal e Pul..." accennò con la testa ai due simpatici demonietti che le svolazzavano attorno, e che in quel momento erano impegnati a fare le linguacce al troppo curioso militare. "Però... beh... diciamo che siamo rimasti coinvolti nostro malgrado in tutta questa storia! Poi, raccontarle il resto sarebbe davvero troppo lungo!"

Hideto ringraziò tra sè la sua amica di aver risparmiato una spiegazione completa. Non era nè il luogo nè il momento opportuno per quei discorsi, e non serviva girare il coltello nella piaga...

Il soldato si zittì immediatamente, alzando una mano con fare apologetico, e al tempo stesso facendo un cordiale sorriso. "Heheheee... Okay, ragazzi, come non detto! Va bene, non stiamo più ad assillarvi con le domande!" disse con una breve risata amichevole, per poi indicare a Jun e agli altri il baraccone d'acciaio nel quale si trovavano i loro compagni. Jun, Michael, Rosa, Catherine, Derek, Rei e i loro Digimon si fermarono un attimo davanti a lui per ringraziarlo, mentre Sigma, Hideto e Mari, evidentemente ancora presi dai sensi di colpa, si limitarono ad annuire in segno di gratitudine, e a proseguire tenendo lo sguardo fisso sul terreno mentre il gruppo si avvicinava alla porta...

Porta che, quasi subito, venne aperta dall'interno, rivelando un Taichi Yagami particolarmente contento di rivedere il gruppo degli internazionali!

"Ehilà! Vi abbiamo sentiti arrivare!" salutò il ragazzo dai capelli scompigliati, dietro al quale seguivano altri Digiprescelti e Digimon. "Vedo che siete riusciti a portare a termine... uhm? Un... un momento! Sbaglio, o... vedo anche gli altri due scagnozzi di Neo con voi?" chiese poi, posando lo sguardo sugli intimoriti Sigma e Mari. Non c'era niente da fare, da quando i loro Digimon erano stati distrutti dal loro ex-capo, i due avevano completamente perso ogni sicurezza in sè stessi...

Jun fu la prima a rispondere, alzando la mano mentre Taichi, Agumon e un altro gruppetto di bambini prescelti e Digimon scendeva giù per accoglierli. "Ehilà, ragazzi! Sì, come vedete siamo tornati... e con noi ci sono anche Rei-chan e gli altri due Alias-3!" esclamò. "Per non parlare poi del gruppo di Digimon che sono rimasti ad attendere nel Mondo Digitale... heheheee... credo proprio che faremo una bella sorpresa a Daemon..."

La ragazza dai capelli appuntiti si interruppe bruscamente quando, a passo di marcia, Daisuke e Veemon uscirono dal container e si avvicinarono a lei quasi minacciosi, iniziando poi a scrutarla con attenzione, quasi volessero essere sicuri che fosse la vera Jun e non una specie di alieno mutato in forma umana! Esterrefatta, Jun non potè fare altro che emettere un verso di imbarazzo quando Veemon le si avvicinò ad una caviglia e iniziò ad annusarla...

"Hey! Ma che cavolo ti metti a fare, Veemon!" esclamò lei con somma indignazione, ritirandosi indietro di un passo, con una vena pulsante sulla fronte e un pugno sollevato pronto a colpire sulla testa Daisuke o Veemon, a seconda di quale dei due fosse stato più rompiscatole! "Scommetto che è stato Dai ad insegnarti queste maniere da villanzone... non è vero, caro il mio fratellino?"

Daisuke emise un verso che non era facile interpretare... sembrava uno strano miscuglio di contentezza, orgoglio e rassegnazione... e restituì a Jun uno di quei sorrisi a cinquantaquattro denti che sembrava aver ereditato da Taichi, tramite qualche strano rituale che trascendeva ogni legge conosciuta della genetica! "Ebbene sì, è proprio lei... nessun altro che conosco sarebbe così manesco nei miei confronti anche quando non c'entro niente! Heheheee..." scherzò, per poi avvicinarsi alla sorella maggiore con un cipiglio che sarebbe parso minaccioso se non fosse stato estremamente comico! "E per quanto riguarda te, cara la mia sorellona, voglio farti un bel terzo grado! Allora, vuota il sacco! Da quando in qua sei una Digiprescelta anche tu? Hai fatto favori a qualcuno? Come ha fatto una modaiola che corre dietro agli idoli del J-Pop a diventare una Digiprescelta? C'è stata una svendita di Digivice, per caso?"

Candlemon, appena dietro alla sua partner umana, sbattè gli occhi incredulo... e anche Jun, davani a quella mitragliata di domande assurde, si ritrovò per un istante senza parole, prima di reagire puntando a sua volta l'indice contro il fratello minore! "Ooooh, ma senti chi parla! TU chiedi a me come ho fatto a diventare... ma da che pulpito viene la predica! E tu allora, che fai sempre un casino con la vasca da bagno, che hai una camera che sembra un campo di battaglia, e... e... e chi più ne ha più ne metta! Non dovrei essere IO a chiederti come hai fatto tu ad ottenere un Digivice!"

"E anche una Crest, per tua norma e regola!" la rimbeccò Daisuke, sotto lo sguardo altrettanto stupito di Veemon. "Una Crest che io, Miyako e Iori-kun ci siamo guadagnati friggendo un polpo troppo cresciuto nel Dark Ocean!"

"Anch'io ho una Crest, sai? Non credere di poterti vantare tanto, razza di imbranato parlavanvera!"

"Ah, si?"

"SI'!"

Il resto della 'conversazione' non venne compreso molto dal resto dello sbalordito gruppetto di amici, e dai soldati presenti... in quanto gli affettuosi fratellini Motomiya stavano parlando mentre, al contempo, cercavano di allargarsi la bocca a vicenda con le mani! Rei guardò la ridicola scenetta con gli occhi ridotti a puntini neri e un grosso gocciolone di sudore che le scorreva lungo la nuca, mormorando qualcosa che a Michael suonava come "Non era esattamente quello che mi aspettavo da loro..."

"Sigh... nulla è mai come ti aspetti, quando ci sono di mezzo i fratelli Motomiya..." rispose il biondo americano, ancora memore della loro buffa litigata e riappacificazione durante il suo breve periodo di permanenza in Giappone, prima della battaglia con MaloMyotismon...

Scuotendo la testa, Taichi, Agumon e un gruppo di Digiprescelti raggiunsero il gruppo degli internazionali, tenendo uno sguardi indagatore sui due membri degli Alias-3 che li avevano seguito nel Mondo Reale. Non che il secondo detentore della Crest del Coraggio avesse intenzione di lasciare quei due al loro destino, indipendentemente da quello che avevano fatto... ma voleva essere sicuro che non avrebbero finito per causare problemi, che era proprio l'ultima cosa di cui il gruppo aveva bisogno in quel momento! "Per quanto riguarda il resto, ragazzi... vi dobbiamo ringraziare di aver badato a Rei-chan e averla riportata qui sana e salva. Ora, per quanto riguarda questi due..." gettò un'occhiataccia a Sigma e a Mari, che abbassarono ulteriormente la testa. "Come mai sono qui? Non erano dalla parte di Neo... o alla fine, hanno deciso di fare la stessa cosa che ha fatto il loro amico più sveglio, e hanno cambiato bandiera dopo che gliele avete suonate?"

Derek stava per rispondere... ma, con sua sorpresa, venne anticipato da una Mari Goutokuji decisamente irritata, che lo folgorò con uno sguardo pieno di rabbia impotente.

"In realtà, non è nè l'una, nè l'altra cosa, Capelli Strani!" sbottò la ragazza bionda, facendo apparire una venuzza pulsante sulla tempia di Taichi. Non si insultavano i capelli! Quelli erano il suo orgoglio e gioia! "Se proprio vuoi sapere la verità, Neo-sama ci ha traditi tutti e due, e i nostri Digimon ne hanno pagato le conseguenze! Sei contento, adesso? E come se non bastasse ci rendiamo conto adesso... soltanto adesso, lo dico con mia grande vergogna... della mostruosità a cui abbiamo collaborato! Neo-sama e il suo nuovo Digimon... Arkadimon... hanno distrutto i nostri Digimon e ne hanno assorbito i dati! E hanno fatto la stessa cosa a chissà quanti altri Digimon!"

L'irritazione del Digiprescelto del Coraggio passò subito in secondo piano, e tutti gli altri presenti rivolsero le orecchie ai due ex-membri degli Alias-3, le cui parole avevano fatto venire dei terribili sospetti. Sho, SnowAgumon, Felipe e Falcomon, che erano tra coloro che erano andati ad accogliere il gruppo di Jun e degli internazionali, si guardarono tra loro con espressioni interrogative, chiedendosi di quale Digimon stessero parlando. Era la prima volta che sentivano quel nome...

"Arkadimon?" chiese SnowAgumon. "E chi è, non ho mai sentito di un Digimon con questo nome strano..."

"Per forza..." spiegò Gabumon, anche lui nel comitato di benvenuto assieme a Yamato. "Infatti, fino a qualche giorno fa, questo Digimon non esisteva neanche! E' stato creato da Daemon per essere usato come arma contro di noi!"

Sho storse il naso e sentì un repellente sapore di bile riempirgli la bocca alla menzione di quel detestato nome. "Tsk... chissà perchè, mi aspettavo che l'avreste detto..." mormorò con disprezzo. "Quindi, adesso si è persino messo a creare altri Digimon...? La faccia tosta di quel verme!"

"Ma... questo non è un Digimon come tutti gli altri, monsieur Sho." spiegò Catherine, dopo aver preso un lungo respiro. "Arkadimon è stato creato da Daemon in persona, che ha incorporato in lui dei dati particolari... sembra che grazie ad essi, dopo aver distrutto un Digimon, Arkadimon sia in grado di assorbirne i dati, incorporarli nella propria struttura, e rendersi più forte! E' così che può evolvere e passare a livelli più elevati!"

Biyomon ebbe un fremito di orrore. "Un... Un Digimon che assorbe i dati degli sconfitti... è una cosa orribile!" cinguettò.

"Già... proprio degno della mente perversa di quel Daemon!" ringhiò Felipe, scuotendo la testa. "Ma adesso, quel Digimon è l'ultimo dei nostri problemi... prima di preoccuparci di lui, dobbiamo respingere l'esercito di quel pazzoide! E anche con tutti i Digimon che si sono radunati qui, non sarà un'impresa facile!"

Un sorrisetto da monella apparve sulle labbra di Rosa. "Sì, è vero, no serà nada facil... ma non sono tutti qui, senorito!" rispose, mischiando qualche parola di spagnolo in più al suo discorso dopo essersi resa conto che aveva davanti a sè qualcuno che parlava la sua stessa lingua. Felipe e Falcomon la guardarono con stupore appena accennato. "Molti altri Digimon sono rimasti nel Mondo Digitale... e stanno soltanto aspettando il momento giusto per saltare fuori e fare una bella sorpresa a quel feo individuo di Daemon! Il senor Gennai ha avuto l'idea di fare in modo che Daemon attacchi in risposta alla nostra avanzata... e poi, quando meno se l'aspetta... Ta-daaaan! Arrivano i nostri, e Daemon se va a calar las bragas! Asì!"

Daisuke si sfregò la fronte, leggermente irritato. Ma perchè quell'esaltata d'una messicana non poteva parlare normalmente, una volta ogni tanto? Era chiedere troppo?

"Per chi fosse abbastanza duro di comprendonio da non afferrare il concetto..." precisò la piccola Pal, guardando Daisuke con un misto di compatimento e presa in giro. "La nostra amica ha detto che Cappuccetto Rosso con le corna taglierà la corda con la coda tra le gambe non appena gli faremo vedere di cosa siamo capaci! C'è bisogno di altre traduzioni, o è tutto chiaro?"

"Guarda che non avevo chiesto a te, sgorbietto alato..." brontolò Daisuke... e in breve tempo, Pal gli fu quasi in faccia, dando il via ad un decisamente poco maturo - ma immensamente divertente - scontro verbale.

"Come mi hai chiamato, bamboccione?"

"Mi hai sentito bene, sgorbietto!"

"HAH! Ha parlato Mister DigiWorld!"

"Almeno non vado a dare della testa dura alla gente, IO!"

"Grrrrrr..." I due litiganti si guardarono in cagnesco, con scariche elettriche che guizzavano da una parte all'altra... e tutt'attorno, gli sguardi increduli o desolati degli altri Digiprescelti e Digimon, alcuni dei quali si chiedevano da dove venissero quei due strani demonietti... e altri, invece, rassegnati al fatto che Daisuke Motomiya sarebbe sempre stato Daisuke Motomiya, e a quello non si sfuggiva!

Il duello di sguardi sarebbe andato avanti chissà per quanto, se non fosse stato per Jun, che intervenne al volo piazzando una mano davanti alle facce dei due contendenti, e imponendo un pò di necessaria disciplina! "Ooookay, voi due, credo che così possa bastare, se non volete che vi tiri un pò le orecchie!" borbottò la Digiprescelta più grande, una vena in evidenza sulla sua fronte, e il sopracciglio destro che guizzava verso l'alto come in un tic. Borbottando qualcosa tra sè, Daisuke e Pal si separarono, con delle nuvolette grigie roboanti che fluttuavano attorno alle loro teste emettendo qualche fulmine di tanto in tanto...

"Ehm..." iniziò Taichi, con una piccola goccia di sudore sulla fronte. "Credo... credo che sarebbe meglio proseguire la discussione all'interno dei rifugi, come abbiamo già detto prima... Dopotutto, credo che Rei-chan vorrà rivedere la sua mamma, e... beh, abbiamo un sacco di cose su cui aggiornarci! Per cui, forza... torniamo dentro e vediamo di mettere un pò di ordine in questo caos!"

Uno alla volta, i Digiprescelti annuirono e si incamminarono verso il baraccone da cui Taichi e i suoi compagni erano usciti, con Jun, Candlemon, Hikari e Gatomon a chiudere la fila. La Digimon felina aveva quasi subito percepito qualcosa di particolare nel Digimon simile ad una candela vivente, quasi come se lo avesse già incontrato da un'altra parte... eppure, al tempo stesso, era sicura di non aver mai visto un Digimon simile. Inutile dirlo, la gattina bianca era curiosa, e impaziente, di sapere come stavano davvero le cose...

E anche Candlemon, la cui espressione tranquilla si era fatta più ansiosa nel momento in cui Gatomon gli si era avvicinata, si era reso conto di come Gatomon lo fissava, un misto di sospetto, curiosità e un accenno appena percettibile di... poteva dirlo? Speranza... quasi come se l'inconscio della gattina bianca le stesse suggerendo quella che poi era la verità...

"Hm? Gatomon, che cosa...?" chiese Hikari, accorgendosi dell'apprensione a malapena celata della sua partner. Gatomon storse il naso, senza staccare gli occhi da Candlemon, che le restituiva lo sguardo... e poi voltò leggermente la testa verso la Digiprescelta della Lue, tirando un sospiro come per scaricare la tensione accumulata.

"Niente, Hikari... è solo che sono sicura al cento per cento di aver già incontrato il Digimon della sorella del tuo fidanzatino da qualche parte..." ribattè, facendo salire un vivace colorito rosso alle guance di Hikari, che balbettò qualcosa di poco convincente tra i denti. "Anche se... non saprei dire esattamente dove... sono sicura di questo. Io e questo simpaticone ci siamo già visti! Allora, visto che non sono ancora sicura di cosa pensare di lui..." Dicendo questo, Gatomon, avvicinò il viso a quello di Candlemon con un'espressione decisa che voleva comunicare al Digimon candela che avrebbe dovuto chiarire ogni cosa. "...perchè non ci pensa lui a convincermi che non ho nulla da sospettare?"

"Ma... Gatomon!" la pregò Hikari, dandole una carezza sulla fronte. "Jun-san è diventata una Digiprescelta anche lei... quindi, immagino che il Digimon che è stato scelto per essere il suo partner sia degno di fiducia... o no?"

Tuttavia, Candlemon sembrava essere d'accordo con la gattina bianca, e alzò una delle sue mani di cera per fare cenno ad Hikari che non c'era bisogno di disturbarsi a prendere le sue parti. "Hikari... quello che dici è anche vero..." disse il partner di Jun, cogliendo di sorpresa la ragazzina castana. Come faceva quel Digimon a conoscere il suo nome, se era la prima volta che lo vedeva? "Tuttavia, conosco bene Gatomon, e so che il suo istinto raramente si sbaglia su certe cose... non è così, Gatomon?"

Questa frase fece drizzare ulteriormente le antenne a Gatomon, e quella vocina appena percettibile che cercava di dirle come stessero davvero le cose si fece un pò più forte... anche se non abbastanza da convincere la gattina bianca, che corrugò la fronte e mosse un passo verso il Digimon candela, decisa ad avere tutte le dovute spiegazioni. "Okay, cerino troppo cresciuto, adesso mi sembra che tu voglia prendermi in giro o tenermi sulle spine, una delle due!" esclamò, piuttosto irritata. "Quindi adesso, vedi di darmi una spiegazione un attimo più precisa!"

Candlemon non potè fare una colpa a Gatomon per essersi rivolta a lui in quel modo. Dopotutto, lei e i suoi compagni erano appena usciti dal Dark Ocean solo per ritrovarsi nel bel mezzo di un'altra crisi... e ora, si trovava davanti un Digimon che era sicura di non conoscere e al tempo stesso di avere già visto... che le stava dando un bel pò di motivi per sospettare! Gatomon, poi, non era mai stata una che si faceva incantare dalle parole... Così, con un lieve sospiro, il Digimon candela indicò il baraccone nel quale gli altri ragazzi erano già entrati. "Okay, okay... scusa, Gatomon, hai perfettamente ragione. Ma sappi che prenderti in giro non è mia intenzione. Raggiungiamo gli altri, e avremo tutto il tempo di dare le dovute spiegazioni."

Gatomon storse di nuovo il naso... poi alzò le spalle, e proseguì per la sua strada, seguita a breve distanza da Candlemon, Jun e Hikari. "Hmmm... e va bene, come vuoi tu. Ma che sia una spiegazione convincente, perchè non mi fido di te al cento per cento..."

 

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"Mamma!"

"Rei-chan, tesoro... meno male che stai bene! Ero terribilmente in pensiero per te!" rispose la signora Saiba, abbracciando sua figlia nel momento stesso in cui Michael la depositò con cura sul letto dove lei si era già seduta poco prima. Madre e figlia si scambiarono un caloroso abbraccio dettato dal sollievo di sapere che l'altra stava bene, e anche Michael dimenticò la stanchezza delle sue braccia e si fermò ad ammirare l'edificante scena del ritrovo, un momento di speranza e di conforto in mezzo al caos della guerra che stava inglobando il Mondo Reale. Tutti i Digiprescelti, che erano lì riuniti, erano stanchi e sfibrati per le numerose prove sostenute, e per le innumerevoli sorprese che erano state loro riservate... ma vedere quel toccante spettacolo era l'ideale per ritemprarsi un pochino, e abbozzare un sorriso un pò tutti...

Le due donne della famiglia Saiba restarono abbracciate ancora un pò, godendosi quel momento di sollievo dopo un'intera giornata di ansia... poi, lentamente, si separarono e ripresero a guardarsi negli occhi. "Ma ora dimmi, Rei-chan, dove sei stata fino ad adesso?" chiese la signora Saiba, con il tono materno ma deciso di una che voleva avere dei chiarimenti a tutti i suoi dubbi. "Non potevi certo esserti allontanata molto dalla tua camera senza la tua sedia a rotelle, e invece non ti hanno trovata neanche negli angoli più nascosti di Odaiba! Cosa significa questo? E poi... perchè non mi potevi avvertire di quello che stavi facendo? Tu non sai quanta paura ho avuto per te..."

Il sorriso di Rei sbiadì, diventando triste e pensieroso. Si sentiva terribilmente in colpa per aver fatto preoccupare la sua mamma, lei che cercava sempre di evitarle dispiaceri, soprattutto dopo che suo fratello aveva subito quel terribile cambiamento... e tuttavia, come avrebbe potuto spiegarle prima quello che era successo, quello che doveva fare? Adesso che gli eventi avevano preso quella piega assurda, senza dubbio, ma prima...

Con un sospiro, Rei appoggiò una mano su quella di sua mamma e iniziò a dare la spiegazione che le si richiedeva, gli occhi castani abbassati e fissi sul materasso di fortuna che ora faceva loro da panca. "Sigh... è una cosa... un pò complicata, mamma... Il fatto è che, se te l'avessi detto prima, non penso tu mi avresti creduto..." iniziò pensierosa, le dita della mano che tamburellavano in maniera assente sulla stoffa. Decidendo finalmente come affrontare il discorso, la ragazzina paralitica prese, con due dita della mano libera, il medaglione circolare che portava al collo, e lo alzò in modo da farlo vedere bene alla madre. "Ecco, mamma... questo medaglione, che ho portato al collo fin da quando sono tornata a casa dall'ospedale, è la chiave di tutto. Questa invasione di Digimon che in questo momento ci troviamo ad affrontare, beh... era già stata, in qualche maniera, prevista... anche se nessuno immaginava che sarebbe stata di portata così ampia... e l'unico modo per respingere Daemon, il capo dei Digimon malvagi, e il suo esercito... era contenuto proprio dentro il mio medaglione!"

La signora Saiba spalancò gli occhi davanti a quella rivelazione. Certo, poteva capire benissimo come mai sua figlia non le avesse rivelato tutto... se se ne fosse uscita all'improvviso con una storia del genere, non avrebbe saputo che cosa pensare... e solo il fatto che Tokyo fosse sotto assedio da parte di una famelica orda di mostri dava credito a quanto Rei stava raccontando!

"Oh... C-capisco..." disse la donna. "Ma... allora questo significa che anche tu, Rei-chan, sei... una Digiprescelta? Come questi ragazzi?"

"Beh, sì, in un certo senso..." affermò lei, un pò imbarazzata. "L'unica differenza è che io non ho un Digimon che posso definire il mio partner..."

"Hey, hey, hey! Un momento, e noi non contiamo?"

Una vocetta indignata, appartenente ad un certo demonietto burlone, provenne da dietro le spalle di Rei, e la ragazzina si girò di scatto verso Pul, che si era appena appollaiato sulla sua spalla, guardandola con una buffa espressione offesa su quel suo viso da simpatico delinquente. "Noi ti abbiamo guidato attraverso i deserti e le foreste di DigiWorld, abbiamo rischiato l'osso del collo per accompagnare te i tuoi compagni quando siete andati ad affrontare Arkadimon, siamo i due astri nascenti di DigiWorld, e saremo presto conosciuti da ogni Digimon... e tu non ci nomini neanche? Hmph! Ci sentiamo offesi!"

"Pienamente d'accordo con mio fratello!" se ne uscì Pal, posandosi sull'altra spalla della sua amica umana, mentre la signora Saiba guardava stupita. "Hai davvero un bel modo di ringraziare, Rei-chan, dopo che ci siamo fatti in quattro! Tsk, se sapevamo che finiva così... non c'è più giustizia nel Mondo Digitale, dico io?"

Gli occhi di Rei si trasformarono in due puntini neri per la sorpresa, e sua madre non riuscì a trattenere una piccola goccia di sudore che le scorse lungo la tempia alla vista di quei due piccoli Digimon dal carattere ben più grande delle loro ridotte dimensioni! Pal e Pul si erano messi comodamente seduti sulle spalle della loro amica umana, facendo gli offesi e piantando il muso come due veri bambini umani!

"Cavolo, saranno anche piccoli, ma sanno come farsi sentire..." commentò Daisuke, grattandosi la nuca.

Dopo un breve attimo di silenzio, Rei ridacchiò nervosamente e cercò di scusarsi con i suoi piccoli amici. "Ehm... heheheee... avete ragione, ragazzi, ma non abbiate paura che io mi sia dimenticata di voi! Il vostro aiuto è stato preziosissimo! Senza di voi... non so come avrei potuto incontrare i Digiprescelti!" rispose, e già vide l'espressione disapprovante dei due PetitMamon addolcirsi.

"In pratica, per farla breve..." riprese Rei, guardandosi attorno e incontrando gli sguardi di vari Digiprescelti che le facevano cenno di andare avanti. "Io ero l'unica in grado di trasportare questa particolare 'arma', le Luci della Vittoria, dieci fonti di energia che mi sono state consegnate direttamente da Azulongmon, il Digimon che custodisce il Mondo Digitale... e dovevo usare il mio medaglione per conservarle, e portarle ai Digiprescelti. E a quanto pare... soltanto io ero in grado di farlo, per quanto inizialmente mi sembrasse assurdo! Per fortuna, ho incontrato Pal-chan e Pul-chan, che mi hanno dato una mano a trovare i Digiprescelti, e sono riuscita a consegnare loro le Luci della Vittoria... anche se, purtroppo, sono arrivata troppo tardi per impedire che Daemon arrivasse..."

"Di questo non devi farti una colpa, Rei-chan..." le disse Hawkmon. "Nessuno di noi immaginava che quella canaglia avesse in mente qualcosa di così tremendo, e siamo stati tutti colti di sorpresa."

La signora Saiba abbassò la testa e guardò il pavimento con espressione angustiata. Per lei, tutto questo aveva dell'incredibile... la propria figlia, che non aveva proprio nulla del tipo avventuroso... e che, tra l'altro, le aveva sempre dato l'impressione della bambina fragile, da proteggere, soprattutto da quando aveva avuto il suo famoso incidente... era invece una Digiprescelta, e aveva fatto parte di quella incredibile vicenda da cui sarebbe dipeso il destino del mondo! Ma c'era ancora una cosa che le sfuggiva...

"Ma... scusa se ti faccio questa domanda, Rei, tesoro, ma come hai fatto a... beh, sai..." si interruppe, facendo comunque capire cosa voleva dire ed evitava di menzionare di fronte alla sua 'bambina' per non farla sentire diversa dagli altri. Precauzione non necessaria, visto che Rei non aveva mai permesso alla sua disabilità di farla sentire diversa dagli altri, ma che la ragazzina apprezzò comunque.

"In... in effetti, non ne sono sicura nemmeno io..." rispose Rei, con un sorrisetto un pò imbarazzato. "Quando sono a DigiWorld, in qualche modo, riesco a camminare e a muovermi normalmente! Tutto qui, non ne sono il motivo vero e proprio... anche se credo si debba al fatto che quando si va nel Mondo Digitale, il corpo viene trasformato in dati!"

"Sì, capisco..." rispose la signora Saiba, anche se non era molto sicura di aver afferrato il concetto. Ma, che diamine, era così felice di poter riabbracciare Rei sana e salva, che in quel momento non le importava nulla dei dettagli tecnici. E poi, aveva ancora una cosa da chiedere, e di importanza non certo secondaria... "E... per quanto riguarda Neo? Ne hai notizie, per caso? Non so dove fosse, quando i Digimon hanno attaccato la città..."

Rei non riuscì ad impedirsi di provare un brivido gelido, che le accarezzò l'intera spina dorsale. Era proprio la domanda che lei e i Digiprescelti più temevano. Come faceva a dire a sua mamma che l'altro suo figlio aveva accettato consapevolmente di servire quel mostro di Daemon, e che ora lo stava aiutando a terrorizzare entrambi i mondi? E del resto, che scelta c'era? Poteva forse nasconderle la verità, per quanto essa risultasse difficile da accettare?

Dopo un istante di riflessione, seguita dalle espressioni ansiose di molti dei Digiprescelti e dei Digimon lì riuniti, Rei prese la sua decisione, ed inspirò profondamente, tentando di corazzarsi psicologicamente. Sapeva che sua madre non avrebbe preso bene la notizia... "Ecco... purtroppo sì, mamma, in... in effetti, ho visto proprio mio fratello, appena prima di tornare nel Mondo Reale... e non ho notizie tanto buone da darti su di lui..."

La signora Saiba strinse forte le coperte del letto su cui era seduta, e una gelida morsa le serrò il cuore in una gabbia di paura. Che cosa voleva dire sua figlia con quella frase? Che a Neo era successo qualcosa di terribile? O che, peggio ancora, era stato lui a fare qualcosa di terribile? Non voleva credere che quest'ultima fosse l'ipotesi corretta, ma con quello che Neo stava passando di quei tempi... forse non era nemmeno da escludere!

Rei si accorse della reazione di sua madre, e questo le rese ancora più difficile dire quello che doveva, e la fece esitare per un istante. Per fortuna, Yamato e Gabumon intervennero in suo aiuto, completando il discorso per lei, con un tono pacato e al tempo stesso che indicava partecipazione al dramma che la giovane madre stava vivendo.

"Signora Saiba..." iniziò il rettile travestito da lupacchiotto. "Il fatto è che in questo momento, suo figlio Neo è in una brutta situazione... non sta male, per carità, ma si trova in una posizione in cui nessuno vorrebbe essere. So che la cosa la turberà, signora, ma... in effetti è proprio così."

"Neo è nelle mani di Daemon, in questo momento..." concluse Yamato con evidente rammarico, e la signora Saiba trattenne il fiato e si appoggiò una mano sul cuore, chiaramente sconvolta dalla notizia. "Daemon lo sta costringendo ad occuparsi di un Digimon artificiale che lui stesso ha creato per distrarci mentre invadeva il nostro mondo... Arkadimon, si chiama, ed è un avversario formidabile. Ma... stia tranquilla, sono convinto che riusciremo a recuperare Neo, dopo che avremo sconfitto Daemon." Era, almeno in parte, una bugia... ma certo non sarebbe stato molto compassionevole da parte loro dire che Neo stava volontariamente collaborando con Daemon! La situazione era quello che era, e rivelare certi elementi dolorosi non avrebbe fatto altro che peggiorarla.

Un sospetto di lacrime, per un istante, brillò negli occhi della donna, ma l'energia e il coraggio della signora Saiba le ricacciarono dietro le palpebre, mentre lei alzava la testa verso quel giovane cantante biondo che era venuto a far visita a Rei senza chiedere nulla in cambio, e al suo simpatico Digimon. Entrambi avevano un'espressione estremamente determinata, un misto di rabbia e decisione che voleva dire che avevano fatto una promessa ed erano intenzionati a mantenerla a qualsiasi costo! E la loro espressione era rispecchiata da quella degli altri Digiprescelti presenti...

"Quello che hanno detto loro!" esclamò energicamente Pal. "Troveremo Daemon e lo ricacceremo nella Dark Area a calci nel sedere, libereremo il fratello di Rei... e tutto tornerà a posto come prima! Contateci!"

Taichi si lasciò scappare un sorrisetto tristemente ironico. Duedei più importanti quartieri di Tokyo erano stati seriamente danneggiati dalla furia dell'esercito oscuro, innumerevoli civili e militari erano morti sia in quel primo attacco, che nella mal concepita operazione di attacco alla fortezza che ne era seguita, e anche diversi monumenti ed edifici importanti della città erano stati distrutti. Quasi la metà degli abitanti, stando a notizie provenienti da fonti ufficiali, erano stati ospitati in campi profughi o avevano evacuato spontaneamente, e sempre di più si aggiungevano a questa disperata marea umana in fuga. I quartieri di Nerima, Odaiba, Musashino, Shinjuku, Shibuya, Chiyoda, Itabashii e Ginza erano ridotti a città fantasma. Questo sarebbe stato un colpo da cui Tokyo non si sarebbe ripresa tanto facilmente, e parlare del fatto che la situazione sarebbe tornata normale sembrava esageratamente ottimistico... però, in fondo, era quello il loro modo di affrontare le difficoltà: mai credere che la situazione fosse priva di speranza, e pensare sempre al futuro... a come sarebbe stato se non fossero riusciti a vincere, e a quello che avrebbero fatto dopo che la crisi si fosse risolta. Questi pensieri aiutavano molto il detentore della Crest del Coraggio a guardare avanti...

Rei abbracciò con affetto sua madre, tenendola stretta come se avesse avuto paura di perderla dopo il caos a cui entrambe avevano avuto la fortuna di sopravvivere, e le bisbigliò all'orecchio delle parole di incoraggiamento. "Fatti coraggio, mamma... anche questo si risolverà! Ne abbiamo superate tante assieme... e questa è un'altra prova con cui ci dobbiamo misurare! Non sarà facile, ma... assieme, ce la faremo anche ora!"

"Hai ragione, tesoro..." rispose la madre, con voce rotta dall'emozione. "Hai ragione. Non dobbiamo farci abbattere."

Per qualche secondo, i Digiprescelti i loro compagni restarono fermi al loro posto, ad osservare la toccante scena del ritrovo tra madre e figlia senza dire una parola... poi, con un sospiro, Gatomon richiamò l'attenzione su un problema meno urgente, certo, ma che a lei non dava pace. C'era, in continuazione, questo pensiero riguardo Candlemon, il Digimon di Jun, che non la lasciava in pace...

"Okay... Rei e la sua mamma si sono ritrovate, e sono contenta per loro..." affermò, per oi guardare dritto negli occhi Candlemon, e attirare l'attenzione anche di Jun, che gli stava al fianco. "Ma adesso... desidererei sapere qualcosa di più di te, mio caro Candlemon! Cos'è questa strana sensazione che ho provato guardandoti? Perchè sono stata convinta di averti già visto da qualche parte, quando invece mi sembra chiaro che non ci siamo mai visti prima d'ora! E, per tua informazione, il mio istinto raramente si sbaglia!"

Candlemon si sfregò la nuca con una mano, e la fiamma che ardeva sul suo stoppino tremolò per un istante, forse segno di imbarazzo... o almeno, questo è quello di cui l'osservante Gatomon ebbe l'impressione. "Hehee... immaginavo che non l'avresti lasciata correre a lungo, eh?" disse il Digimon candela, con una breve risatina... poi, vedendo l'espressione seria di Gatomon, che continuava a storcere il naso e a guardarlo come a volergli succhiare dagli occhi il segreto, decise che era il caso di rendere tutto chiaro, una volta per tutte...

Facendosi d'un tratto terribilmente serio, il Digimon di cera sospirò e annuì un paio di volte. "Certo... hai ragione, è giusto che tu... e tutti i tuoi compagni sappiate chi sono in realtà..." commentò, ignaro del fatto che anche questa frase aveva provocato un'appena percettibile movimento nelle sopracciglia di Gatomon. Ad ogni secondo che passava, quella piccola, irrazionale e al tempo stesso invitante voce che si levava dal suo cuore si faceva sempre più forte... e quasi si fece sentire quando Candlemon alzò lo sguardo verso Jun, la quale aveva a sua volta un'espressione insolitamente seria. "Jun... senti, riesci a farmi evolvere qui, in questo momento? Credo che come spiegazione, questa sarebbe più convincente di qualsiasi cosa io possa dire..."

La ragazza dai capelli appuntiti, sapendo che era il momento di dire le cose come stavano, sospirò e prese il suo D-3, per poi fare agli altri cenno di spostarsi. "Certo, Candlemon... ragazzi, ora vi consiglierei di allargarvi un pò... tenterò di far evolvere Candlemon a livello Champion..." spiegò, per poi aggiungere, come se se ne fosse ricordata solo in quel momento. "Oh, e... vi consiglierei anche di reggervi forte, per quando avrò finito. Credo che per qualcuno di voi potrebbe essere una sorpresa molto... sconvolgente!" Disse quest'ultima parte con un sorrisetto quasi di scusa nella direzione di Taichi e Agumon, che si guardarono senza capire.

"Hey, Taichi, secondo te che vuol dire? Cosa potrebbe essere questa... sorpresa sconvolgente?" chiese il piccolo dinosauro, grattandosi la testa.

Non ci fu molto che il suo partner umano potè offrirgli se non un'alzata di spalle e una scrollata del capo. "Non so che dirti, Agumon... io non ne ho la più pallida idea!"

Daisuke sospirò e incrociò le mani sulla nuca con aria di sfottò. "Bene, questo è proprio quello che ci voleva, in un casino simile... mia sorella che si mette a parlare per indovinelli!" commentò sarcastico. "Dev'essere un segnale che la fine del mondo è vicina!"

Una comica venuzza pulsante apparve sulla tempia di Jun, e la ragazza si voltò di scatto verso il suo fratellino e Veemon, che continuarono imperterriti a sghignazzare sotto lo sguardo disapprovante di Miyako, quello stoicamente neutrale di Iori, e quelli comprensivi di Ken, Hikari e Takeru - i più abituati alle stravaganti uscite dell'erede di Taichi, e del draghetto azzurro. "Moooolto spiritoso, stupido fratellino...! Tsk! Comunque, stavo dicendo... che questa Digievoluzione vi coglierà di sorpresa! Evolvi, Candlemon!" esclamò la Digiprescelta più grande, puntando il Digivice avanzato verso il suo Digimon, che venne illuminato ed energizzato dalla debole luce bianca proveniente dallo schermo a cristalli liquidi...

Tutti i Digiprescelti osservarono con attenzione Candlemon, che cominciava a brillare e a cambiare forma... e si coprirono gli occhi solo quando la luminescenza emessa dal piccolo Digimon divenne insopportabile! Tuttavia, questo non impedì loro di sentire quello che Candlemon disse mentre cambiava forma... e soltanto quelle parole furono sufficienti a far mancare di un battito il cuore dei membri del gruppo di Taichi!

"Candlemon shinka... WIZARDMON!"

"Che... CHE COSA?" si sentì chiaramente esclamare la voce di Patamon, nell'istante stesso in cui un immenso flash copriva la figura di Candlemon ed immergeva la piccola baracca in una abbagliante luce bianca che durò una frazione di secondo, prima di depositare, davanti agli occhi sbalorditi dei ragazzi e dei Digimon, il risultato di quella Digievoluzione!

Veste da mago.

Bacchetta magica con un sole giallo sulla punta.

Cappello dalle larghe falde.

Grandi occhi quasi felini, in un volto parzialmente coperto dalle falde della sua mantella.

...

Avevano quasi paura di credere che fosse davvero lui... che non fosse altro che un bel sogno da cui si sarebbero svegliati all'istante per tornare alla dura realtà della guerra contro Daemon...

...

No.

No, non era un sogno...

...

Wizardmon.

L'amico di un tempo, perduto per colpa di Myotismon... era lì, davanti a loro, rinato! Nessuno di loro riusciva a dire nulla, e una coltre di silenzio era calata sulla stanza. Una gioia incredula e silenziosa regnava sovrana, e ogni Digiprescelto del gruppo di Taichi rimaneva fermo al suo posto, sentendosi come in un sogno. Anche Daisuke, che si trovava nella torre di Tokyo quando era avvenuto lo scontro tra i Digiprescelti e Myotismon, non riusciva a credere ai suoi occhi... mentre Veemon, Armadillomon ed Hawkmon, che ricordavano Wizardmon soltanto da quel breve incontro prima di affrontare Chimeramon, erano più che altro incuriositi da quella inaspettata apparizione.

Tuttavia, la loro reazione non era davvero niente in confronto a quella di Gatomon: la Digimon felina era rimasta come pietrificata, e solo il brillìo incredulo, gioioso, confuso dei suoi grandi occhi felini dava un minimo di movimento alla sua figura. La gola le si era seccata, e si sentiva le gambe tremare... milioni di pensieri, parole, emozioni, le affollavano la testa, ognuna premendo per farsi sentire, ma nessuna di esse riusciva a permanere coerente abbastanza a lungo da essere trasformata in parole pronunciabili. Finalmente, vinta la sua incredulità, Gatomon mosse le labbra... con quello che, in quella situazione, le era sembrato uno sforzo erculeo!

"W... Wi... Wizard... mon..." balbettò, quasi impossibile da sentire. Suo malgrado, un paio di lacrime scesero dai suoi occhi e le corsero lungo le guance, senza che lei neanche se ne accorgesse. "Tu... tu... sei... Wizardmon? Non... non è... possibile... io... io... sono sicura che... che eri..." L'emozione le impedì di continuare la frase, e la gattina bianca rimase ferma al suo posto ad indicare il suo vecchio amico, mentre un'altrettanto sconvolta Hikari Yagami, lo sguardo tremante fisso sul piccolo Digimon mago, si chinava e le appoggiava le mani sulle spalle, nel tentativo di farla calmare.

"Non... non posso... crederci... Wizardmon..." mormorò la prescelta della Luce.

"Wizardmon... Wizardmon è rinato..." si sentì la vocetta di Palmon. "Ancora non ci credo..."

Wizardmon stesso si sentì tremare dentro, le sue emozioni speculari a quelle dei Digiprescelti del gruppo di Taichi, che continuavano a restare in stupefatto, commosso silenzio. Per quanto la scena non avesse avuto lo stesso impatto emotivo su Sho, Daisuke, Veemon, SnowAgumon e i loro amici, anche loro restavano in rispettoso silenzio, lasciando i loro 'colleghi' a questo momento indimenticabile...

Finalmente, con un sospiro che servì a rimettere ordine nel suo cuore, Wizardmon abbassò la testa e diede la risposta alla domanda che tutti si stavano facendo. "Sì... sì, sono proprio io... e mi dispiace di essere ricomparso soltanto adesso, quando so quanto hanno sofferto per me Gatomon e molti altri..." spiegò, rivolgendo uno sguardo empatico a Gatomon, la quale, come svegliata dalla sua trance, si passò rapidamente una zampina sugli occhi per asciugarsi le lacrime. "Ma quando sono stato cancellato da Myotismon qui, nel Mondo Reale, il mio spirito è rimasto intrappolato... poichè non c'era un Digi-Port attraverso il quale sarei potuto passare per raggiungere il Primary Village e reincarnarmi. Per cui, sono rimasto qui, in una specie di limbo, come un fantasma, restando ben nascosto per non farmi trovare da nessuno."

"C-come?" esclamò una incredula Miyako Inoue. "Per... per ben tre anni sei rimasto là in quella sala d'osservazione? Io... io credevo che... non so... avessi vagato da qualche parte... Aspetta un momento, ma se eri intrappolato qui... poi come hai fatto a tornare a DigiWorld e rinascere?"

"Quando Myotismon è stato sconfitto per la terza volta... cioè, dopo aver assunto la sua vera forma Mega, MaloMyotismon... Azulongmon-sama ha per un breve periodo di tempo permesso ai due mondi di affacciarsi l'uno sull'altro..." spiegò il Digimon mago. "E' stato in quel momento che il mio spirito ha potuto svincolarsi dal luogo della mia morte, e tornare nel Mondo Digitale... e in occasione della nuova crisi che si è verificata, Azulongmon-sama ha fatto di me il Digimon di un prescelto, e mi ha concesso di rinascere nel Primary Village, dove sono rimasto finchè il Digivice a me corrispondente non è pervenuto alla persona che mi avrebbe fatto da partner."

"Che poi sarei io..." terminò la spiegazione Jun, il suo D-3 azzurro in bella mostra. "Mentre mio fratello e i suoi amici erano a DigiWorld, a cercare di ostacolare i piani di Daemon... a casa nostra è arrivato questo nuovo Digivice, di cui ho scoperto di essere la destinataria. Con un pò di difficoltà, l'ho usato per arrivare anch'io nel Mondo Digitale... e lì ho incontrato Candlemon! Il resto... beh, il resto ve lo potranno raccontare Michael, Derek, Rosa-chan e Catherine..." Concluse il suo discorso facendo un cenno ai Digiprescelti stranieri, che confermarono.

"Sì, è vero..." replicò Crabmon. "Quando siamo andati alla città-fabbrica di Andromon, abbiamo trovato Jun... e l'abbiamo portata con noi! E lì, beh... ci siamo incontrati con il resto del gruppo!"

Yamato fece un sorrisetto sarcastico, e alzò gli occhi al cielo. "Sì, ce ne ricordiamo... un'esperienza indimenticabile!"

"Comunque, così sono andate le cose..." concluse Wizardmon, chinando la testa. "Grazie ad Azulongmon-sama, sono rinato, e sono venuto a darvi una mano in questa battaglia. Ma più di ogni altra cosa... sono felice di rivedere te, Gatomon. E spero che tu non ce l'abbia troppo con me per non essermi rivelato subito..."

Gatomon, ad un cenno di Hikari, costrinse le sue zampine tremanti a muoversi in avanti... e, in un impeto di gioia estrema, si gettò incontro a Wizardmon e lo abbracciò stretto, tenendolo con tutta la sua forza come se volesse ancora assicurarsi della realtà di quanto stava vedendo... sentendo... percependo... "WIZARDMOOOOON!" esclamò, al colmo della felicità. "Di... di cosa ti scusi, adesso? Ti sembra il caso... di perdere tempo con stupidaggini simili? Sapessi... quanto mi sei mancato, amico mio... non... credevo che ti avrei più rivisto... ugh... ma... ma adesso non metterti in testa che io stia piangendo, eh? Perchè... perchè non lo sto facendo... io... sono solo... tanto felice di rivederti!"

Wizardmon la abbracciò a sua volta, mentre Gatomon rideva e piangeva al tempo stesso. Tipico suo, tentare di fare la dura anche quando era così felice, pensò tra sè il maghetto, con un candido sorriso che rimase nascosto dalle falde della sua mantellina. "Anch'io, Gatomon... anch'io..."

Tutt'attorno, la commozione e la felicità degli altri Digimon e dei Digiprescelti erano generali. Sora, con le mani di Taichi sulle spalle, stava cercando di trattenere delle lacrime di gioia, fallendo miseramente... Jyou si era tolto gli occhiali e si era asciugato gli occhi con un movimento del braccio, mentre Gomamon sembrava quasi risplendere di felicità... Mimi e Palmon avevano già da tempo rinunciato a qualsiasi parvenza di controllo, e si erano abbracciate, versando a loro volta qualche lacrima... e Takeru e Patamon erano corsi incontro a Wizardmon, unendosi ad Hikari e a Gatomon nell'abbraccio. Daisuke, Veemon, Miyako ed Hawkmon applaudirono con trasporto, mentre Iori, Armadillomon, Ken e Wormmon rimasero semplicemente in disparte, anche loro senza riuscire a nascondere la propria felicità. Anche Rei, sua madre, Pal e Pul, e gli ex-membri degli Alias-3, che erano rimasti in rispettoso silenzio per tutto questo tempo, parteciparono alla gioia generale con dei sorrisi e degli sguardi di intesa. Là, in quel piccolo campo profughi che la follia di Daemon e del suo esercito avevano popolato di gente disperata e ferita, si era accesa una nuova fiamma di speranza... un incredibile e commovente miracolo che giungeva più gradito che mai, a poche ore dal contrattacco dei Digiprescelti...

"Questa... era veramente una variabile imprevedibile!" commentò Koushiro, partecipe assieme a Tentomon della felicità collettiva. "Ma, per usare un termine matematico... ora l'impegno e la determinazione di tutti noi sono saliti almeno del mille per cento... se si può calcolare una cosa del genere!"

"Non credo proprio, Koushiro..." ronzò Tentomon. "E in fondo, è un bene che sia così! Così Daemon non potrà mai calcolare quello che gli sta per arrivare addosso!"

Il Digiprescelto della Conoscenza si permise una breve risata per la battuta del suo partner. "Beh... è un buon modo di mettere le cose, Tentomon!"

 

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Le seguenti ore erano passate in un frenetico clima di preparazioni. Gli addetti alla sicurezza, in tutto quel tempo, avevano fatto delle rapide staffette da un campo di rifugiati all'altro, assicurandosi che tutti i civili fossero relativamente al sicuro, che i reparti di supporto fossero in posizione, e che le zone ancora abitate di Tokyo fossero fatte sgomberare il più possibile. In contemporanea, i Digiprescelti di tutti e tre i gruppi si erano radunati davanti al campo profughi più vicino alla periferia cittadina, assieme ai loro vecchi e nuovi alleati, tra cui spiccavano BlackWarGreymon, come sempre desideroso di iniziare la battaglia... ShogunGekomon, LoaderLeomon, Leomon, Ogremon, Piximon, Dimetromon, Witchmon, Cobramon, Volcdramon, Musyamon... e innumerevoli Digimon di ogni tipo, che sciamavano per terra o in aria, o che sguazzavano vivacemente nel canale che si immetteva in città. I ragazzi e i loro partner si erano disposti in file ordinate, e si ergevano con coraggio davanti alla loro amata città, negli occhi di ognuno un inestinguibile desiderio di liberarla dall'orrore del giogo di Daemon. L'esercito delle forze del Bene fremeva, mentre un sole pallido cominciava lentamente la sua discesa verso l'orizzonte... quasi un cupo avvertimento del fatto che, se avessero fallito, sarebbe stata l'ultima volta che lo avrebbero visto...

In uno stato di calma, e al tempo stesso di eccitazione, i primi a farsi avanti furono i Digiprescelti ormai adulti che avevano composto il primissimo gruppo di eroi dei due mondi. Per loro, era un fatidico incontro con il loro passato, a dieci anni dalla loro grande avventura... era il momento di porre fine per sempre ad ogni cosa che si erano lasciati dietro, di dare una risposta ad ogni domanda, e di sconfiggere una volta per tutte uno dei Digimon malvagi che più li aveva assillati...

Sho e SnowAgumon si misero in testa al gruppetto, il Digivice di vecchio modello, ma ancora attivo e vitale, stretto nel pugno del giovane adulto. I loro volti erano rivolti verso l'orizzonte, oltre le desolanti figure dei palazzi abbandonati di Shinjuku, e verso il piccolo, confortevole quartiere di Nerima dove il giovane Kusanagi aveva vissuto la sua adolescenza. Là, oltre quello che era stato il luogo in cui lui e Yurika avevano condiviso l'infanzia... l'amicizia... e infine, l'amore... si trovava la fortezza di Daemon, terribile ricordo delle lotte passate, ora tornato per tormentarli di nuovo. I due amici erano consapevoli che quello era il momento decisivo... l'ultima occasione che avevano per regolare i conti, una volta per tutte, con il loro antico nemico!

Dopo un breve momento di riflessione, SnowAgumon prese un bel respiro... e si voltò verso il suo partner umano. "Sho... quando volete, noi siamo pronti!" esclamò il piccolo dinosauro dalle squame del colore della neve. D'accordo con la frase del loro compagno, anche Kunemon, Bearmon, Falcomon e BlackGatomon si fecero avanti, accennando ai loro partner di dare inizio alla Digievoluzione.

Un brivido di emozione attraversò il corpo di Sho, mentre si voltava verso la sua amata Yurika... e poi verso gli altri tre suoi amici. Era un momento solenne, ulteriormente sottolineato dalla luminosità dorata che i loro Digivice di vecchio modello emettevano.

"Bene, ragazzi." affermò Sho, chiudendo gli occhi. "Non credo che serva dire altro."

Infatti, non ci fu bisogno di altre parole. Guardandosi tra loro, guardando i loro fedeli Digimon... ognuno dei Digiprescelti più grandi alzò in aria il proprio Digivice luminoso, e il bagliore dirompente esplose letteralmente dallo schermo a cristalli liquidi, immergendo l'area in una grande luce aurea che inghiottì i loro Digimon e iniziò a modificare i loro dati. SnowAgumon e i suoi compagni percepirono, per la prima volta dopo tanto tempo, l'estasi dell'energia che li attraversava, la sensazione bruciante che avvolgeva i loro corpi...

...e finalmente, l'energia raggiunse la sua massima intensità!

"SNOWAGUMON!"

"KUNEMON!"

"BEARMON!"

"FALCOMON!"

"BLACKGATOMON!"

"WARP SHINKA..."

 

Cinque colonne di luce azzurra si alzarono verso il cielo, squarciando la volta celeste innaturale che aveva sostituito il celeste sano del cielo di Agosto... e le forme Mega dei partner dei primi Digiprescelti riapparvero, gloriose e spettacolari come tutti loro ricordavano! Ora, al posto di SnowAgumon, si trovava il maestoso cavaliere draconico che aveva sconfitto Daemon verso la fine del loro grande viaggio: un grande drago umanoide, alto non meno di nove metri, dalla pelle ricoperta di sottili squame perlacee, il cui tronco era del tutto ricoperto da una spessa armatura di un vivace colore azzurro, con le spalliere bordate d'oro e una decorazione a forma di V incastonata sul torace, così grande che le sue punte superavano la linea delle spalle del guerriero draconico. Le sue manopole, che coprivano le braccia dal gomito in giù, erano decorate con un fulmine sui polsi, e attaccata al braccio destro stava una scintillante spada di luce azzurrina. L'elmo, anch'esso quasi del tutto azzurro, era altrettanto complesso, e ricordava un pò quello di Omnimon, con il grande corno frontale, e altre due corna, più corte e fatte di acciaio grigio, si protendevano dietro la sua nuca, frastagliandosi un pò verso la fine in modo da ricordare vagamente la criniera di un dragone cinese. Gli stivali erano di metallo grigio che diventava blu sui piedi, e tre lunghi artigli di avorio si dipartivano dalla punta di ogni calzatura! Due grandi ali membranose si aprirono di scatto dietro la sua schiena, e il guerriero dall'armatura blu lanciò un ruggito di battaglia mentre si librava in volo!

"...ALFORCEVEEDRAMON!"

Kunemon, nel frattempo, era mutato in una forma che aveva ben poco del bruco esile ed apparentemente innocuo che era: ora aveva assunto l'aspetto di una grande vespa umanoide soltanto un pò meno alta di AlforceVeedramon, il cui corpo era racchiuso in un'armatura decorata a strisce orizzontali nere e dorate, con delle lame ricurve di oro massiccio che spuntavano dalle spalle e dalle anche, degli spuntoni sulle ginocchia, e stivali dorati terminanti a punta sui piedi. Anche le spalliere dell'armatura erano dorate, mentre la testa era affusolata, quasi cuneiforme, con delle grosse mandibole seghettate al posto della bocca, occhi compositi dorati che splendevano di luce propria ai lati del cranio, e una corta antenna nera a forma di V, simile a quella di un Gundam, sulla fronte. Le strisce nere e gialle cambiavano direzione sul pettorale della creatura, creando un elegante motivo di 'anelli' concentrici centrati sul petto della creatura insettoide. Attorno al collo, la vespa umanoide portava una sciarpa rossa le cui falde ondeggiavano nel vento, e in ciascuna mano, teneva stretta una lucente spada laser azzurro-verde dalla lama triangolare, la cui struttura ricordava molto tre lunghi aghi intrecciati tra loro, mentre sulla schiena era montato un propulsore che emanava fiamme turchesi! Yurika applaudì per la gioia quando la forma Mega del suo Digimon si librò nuovamente in volo!

"...TIGERVESPAMON!"

Anche l'evoluzione di Bearmon ebbe termine. Il simpatico orsacchiotto aveva lasciato il suo posto ad un gigante di altezza incredibile che ricordava parecchio i Titani della mitologia greca, con un torace muscoloso racchiuso in una terrificante armatura scarlatta avvolta da fiamme soprannaturali dello stesso colore, che guizzavano in ogni direzione e creavano una sorta di aura di potere attorno alla creatura! Gli avambracci e le mani erano protetti da due robusti guantoni di metallo grigio, sulle cui polsiere guizzavano altre lingue di fuoco, e la testa ricoperta di pelliccia azzurra, dal corno dorato che spuntava in mezzo agli occhi, ricordava vagamente quella di un Gabumon, fatta eccezione per le lunghe zanne simili a quelle di una tigre dai denti a sciabola... ma l'aggressività e la fierezza che erano dipinte su quel volto animalesco erano ben lontani dall'aspetto pacioso del Digimon di Yamato! A parte l'armatura fiammeggiante, il gigante indossava un paio di larghi pantaloni violetti, screziati di inusuali decorazioni, e un paio di stivali da combattimento rossi rafforzati in metallo... mentre un ampio mantello nero e rosso, dall'interno di uno spettacolare viola, volteggiava dietro le sue spalle!

"...MARSMON!"

La forma Mega di Falcomon, a sua volta, spalancò le ali e si librò in volo, avvolta da una luce dorata che la faceva sembrare una stella in miniatura! Quando la luminosità si smorzò, e ci volle più tempo che per gli altri Digimon, agli occhi di tutti apparve uno stupendo uccello da preda simile a Phoenixmon, la forma Mega di Biyomon, le cui piume sembravano fatte di bronzo lucidato, ed erano disposte in maniera ordinata lungo il suo corpo muscoloso, in modo da formare una sorta di impenetrabile corazza naturale! Lungo non meno di dodici metri, aveva tre paia di ali che emettevano spettacolari luci iridate, e la sua testa dal grosso e robusto becco rosso ad uncino era coronata da una corta 'criniera' di piume affilate come lame, la cui colorazione bronzea sfumava verso le punte in sgargianti sfumature di rosso, blu e giallo. Le sue zampe a tre dita terminavano con corti artigli uncinati di colore argenteo, che parevano capaci di stritolare qualsiasi cosa su cui si fossero chiusi, e aveva una lunga coda da rettile, ma anch'essa ricoperta di piume iridescenti! Ad un'occhiata distratta, non sarebbe sembrato altro che uno spettacolare mosaico di colori che si fondevano tra loro... almeno finchè non gettò indietro la testa, e non esplose in un acuto, melodico richiamo!

"...VALDURMON!"

Infine, dove un attimo prima si trovava BlackGatomon, ora c'era un'alta Digimon angelica dallo sguardo stoico e intenso al tempo stesso, un omaggio quasi ipnotico alla bellezza femminile, con lineamenti contemporaneamente delicati e decisi che erano resi ulteriormente attraenti dagli occhi a mandorla, neri come il vuoto senza stelle, da un leggero bagliore dorato che danzava sulla sua pelle, ricoperta da finissime squame. Indossava una veste di colore bianco sciamito, con sopra un'armatura dorata dai bordi neri come la notte che sembrava modellata sulla sua leggiadra anatomia, e anche le sue grandi ali piumate erano nere, un nero lucido e quasi ipnotico che contrastava artisticamente con i colori vivaci del resto del corpo. Le sue braccia toniche terminavano con mani dotate di piccoli artigli, una delle quali stringeva con sicurezza uno scettro argentato dal pomo sfumato di verde, decorato con un paio di ali dorate vicino alla congiunzione, e portava un paio di bracciali argentati attorno ai polsi. Anche le gambe erano a loro volte infilate in un paio di stivali alti fino al ginocchio, verdi smeraldo con rinforzature in metallo argentato. La Digimon sembrava, in pratica, una strana e attraente commistione di drago, angelo e demone, e costituiva una vista singolare per chiunque non ci fosse abituato!

"...ANGELDRAMON!"

Il clima di tensione e aspettativa che si era venuto a creare sfumò di colpo, per lasciare spazio alla meraviglia dei Digiprescelti più giovani e dei Digimon di livello più basso, che ammiravano stupefatti quei cinque spettacolari titani... e alla gioia indescrivibile dei Digiprescelti di primissima generazione, che osservavano con commozione lo spettacolo della Digievoluzione a livello Mega dei loro amici! Dieci anni erano passati... dieci lunghi anni... e ormai erano convinti che non l'avrebbero più rivista... ma in quel momento, nel bel mezzo della loro ora più nera, i loro Digimon erano tornati allo splendore di un tempo, pronti a combattere di nuovo per difendere entrambi i mondi!

"Siete stati... fantastici..." mormorò Yurika con voce rotta dall'emozione, appoggiando una mano sulla spalla di un'altrettanto commossa Jolene. "Grazie, amici... Grazie di tutto!"

AlforceVeedramon per primo spezzò il silenzio che era calati tra i cinque Digimon di livello Mega... e un sorriso caldo, rassicurante, apparve sul suo volto da rettile, reso esotico dai guizzanti, aggraziati lineamenti felini nei quali si fondevano potenza, eleganza ed agilità. "Di niente, Yurika... Sho... ragazzi... neanche noi vedevamo l'ora che arrivasse questo momento, e adesso... siamo pronti a combattere per difendervi!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: AlforceVeedramon

Tipo: Sacro Guerriero

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Shining V-Force, Alforce Saber, Saint Great Shield

 

AlforceVeedramon è il più veloce dei Cavalieri Reali, e la sua agilità è quasi pari a quella di molti membri delle Divinità Olimpie! La sua armatura di Chrome-Digizoid offre un'ottima protezione dagli attacchi, senza però ingombrarlo minimamente. Il suo attacco più potente, Shining V-Force, è un potente raggio di energia positiva scagliato dal torace.

 

Nome: TigerVespamon

Tipo: Cyborg

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Royal Meister, Mach Stinger V

 

Questo Digimon insettoide, anche conosciuto come 'il comandante del favo', possiede sensi estremamente affinati, talmente acuti da sembrare quasi essere dotato di capacità di preveggenza. In grado di percepire accumuli di energia statica infinitesimali, vanta una grande resistenza, e occhi simili a radar che possono captare un nemico a miglia di distanza! Le sue spade gemelle, le Royal Meister, sono affilate a livello quasi molecolare!

 

Nome: Marsmon

Tipo: Sciamano

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Corona Sanction, Infinite Surge

 

Facente parte delle Dodici Divinità Olimpie, Marsmon vanta la maggiore forza fisica tra i Digimon di quel gruppo, con l'unica eccezione di Iupitermon. Grazie al suo incredibile controllo dell'energia interiore, il 'ki', riesce a deviare temporaneamente il corso dei fiumi, e a sgretolare costoni di roccia, mentre l'aura di fuoco che lo circonda lo rende inavvicinabile! E' conosciuto tra le Divinità Olimpie come 'il Signore della Guerra'.

 

Nome: Valdurmon

Tipo: Sacro Animale

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Purge Shine, Aurora Undulation

 

Considerato il simbolo della purezza e della nobiltà assieme a Phoenixmon, vive ad altitudini anche di 40'000 metri, volando a velocità superiori ai 10 Mach! E' considerato il protettore dei cieli, ed è uno dei Digimon di livello Mega più antichi che esistano. Nessun Digimon malvagio può sfuggire ai suoi attacchi basati sulla luce!

 

Nome: Angeldramon

Tipo: Sacro Drago

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Holy Apocalypse, Destruction of Light

 

Un Digimon unico nel suo genere, che nasce quando una guerriera dell'oscurità si libera della malvagità presente nel suo cuore! La sua semplice vista può infondere ulteriore coraggio nei Digimon buoni, e i suoi attacchi, basati su una combinazione di luce e tenebre, non lasciano scampo ai nemici della giustizia!

(Nota dell'autore: Ringrazio l'autore NinetalesUK, di fanfiction.net, per avermi concesso di utilizzare questo suo Digimon nella mia storia!)

 

Mentre i cinque membri del primo team di Digiprescelti osservavano con evidente commozione (per quanto Felipe e Kevin cercassero in ogni caso di mantenere un certo contegno...) i loro amici tornati a livello Mega, il resto dei Digiprescelti, Alias-3 compresi, era rimasti per l'ennesima volta a bocca aperta. Le forme evolute dei Digimon dei loro predecessori erano davvero splendide... degne di coloro che avevano dato inizio a quell'avventura epica! Si sentivano quasi in imbarazzo, davanti a quelle che, a tutti gli effetti, potevano essere considerati degli eroi mitologici... e che nonostante ciò si comportavano come una qualsiasi, normalissima persona che si può incontrare ogni giorno per la strada!

"Avete visto, ragazzi? Pazzesco..." mormorò Armadillomon. "Quelle forme Mega fanno quasi paura..."

Tuttavia, l'impressione suscitata da quegli spettacolari titani non aveva fatto dimenticare ai ragazzi più giovani che anche loro avevano la possibilità di fare la stessa cosa... e fu Ken a fare la prima mossa e ad estrarre il suo D-3, preparandosi ad usarlo per la prima Digievoluzione a livello Mega di Wormmon. "Non dimenticate, ragazzi, che ora che abbiamo tutti le nostre Crest... i nostri Digimon possono evolvere senza bisogno della Digievoluzione DNA. Possono raggiungere il livello Mega anche loro... sempre, ovviamente, se sentono di esserne in grado..."

"Io sì! Quando vuoi, Ken!" esclamò con decisione il piccolo Wormmon, sfoderando ancora una volta quella grinta che il suo piccolo corpicino verde a volte rendeva difficile da vedere.

"Ci sono anch'io!" esclamò Hawkmon.

"E pure io!" fu la volta di Armadillomon. Anche Veemon, Patamon e Gatomon si dissero pronti ad evolvere alle loro forme più elevate... e Daisuke e i suoi compagni non se lo fecero ripetere due volte, ed attivarono i loro D-3!

"Perfetto! Allora... diamo inizio alla festa!" esclamò il Digiprescelto dei Miracoli, con un sogghigno che ricordava tantissimo quello di Taichi. "Facciamo vedere a Daemon che l'ora delle danze è finita... per lui!"

Veemon alzò la testa verso il cielo, e l'energia della Digievoluzione scorse come un fiume in piena in lui e i suoi compagni!

"VEEMON... WARP SHINKA... IMPERIALDRAMON! Imperialdramon Mode Change to... FIGHTER MODE!" In un attimo, il leggendario Digimon guerriero prese il posto dell'innocuo draghetto blu, spiegando le sue maestose ali!

"PATAMON... WARP SHINKA... SERAPHIMON!" esclamò Patamon, trasformandosi in un istante nel leggendario angelo in armatura!

"Bene... ed ora vediamo come sono le nostre forme evolute! GATOMON... WARP SHINKA..." esclamò Gatomon, prima di svanire in un turbinio di luci bianche... e riapparire in una forma che nessuno di loro si aspettava! Laddove tutti credevano che avrebbero rivisto Magnadramon, il dragone rosa che li aveva aiutati contro il Kerpymon che Willis aveva accidentalmente creato, la gattina bianca si trasformò invece in una versione femminile di Seraphimon, che sembrava a tutti gli effetti una Angewomon potenziata! Quasi del tutto coperta da un'armatura verde-azzurrina che lasciava scoperta solo parte dello stomaco, e che faceva intravedere la parte finale della sua veste bianco sciamito, con due manopole dello stesso colore che arrivavano a toccare il gomito a proteggere le braccia, una croce dorata a decorare la protezione sulle gambe, e scarpe verdi ai piedi, era armata di una lunga lancia dorata la cui impugnatura era ornata di un anello dello stesso materiale, con due piccole ali che spuntavano ai lati di esso, e di un grande scudo di metallo, anch'esso di un peculiare verde-azzurro dai bordi dorati, che portava come decorazione una testa di cavallo dorata. Le spalliere dell'armatura ricordavano parecchio una ruota, e da esse sporgevano dei corti spuntoni dello stesso metallo che componeva il pettorale, mentre la schiena era ulteriormente protetta da sei ali dorate che si spiegavano in maniera perfettamente simmetrica. L'elmo ricordava parecchio quello di Angewomon, ma aveva lo stesso colore dell'armatura, terminava con un pennacchio rosso, e da sotto esso fluivano gli splendenti capelli del colore del sole della Digimon angelica. Per concludere, un ulteriore paio di ali da cigno, dalla sfumatura dorata, fluiva lungo la schiena dell'angelo femminile, dandole ancora più un'aria da guerriera!

"...OPHANIMON!" esclamò la nuova forma Mega di Gatomon, librandosi nell'aria.

"ARMADILLOMON... WARP SHINKA..." Armadillomon aumentò repentinamente di volume, passando per le sue forme intermedie di Ankylomon e Shakkoumon... per poi emergere, in forma Mega, da un enorme blocco di ghiaccio che si era formato apparentemente dal nulla attorno al suo nuovo corpo! Un clangore assordante accompagnò i frammenti gelati che si spargevano in ogni direzione, ma il suono venne coperto quasi subito dall'emersione prorompente di un gigantesco animale bipede coperto da una foltissima pelliccia bianca come la neve, che ricordava parecchio un misto tra uno yak, un tricheco e un orso bianco! Alto non meno di dodici metri, aveva un muso arrotondato con rotondi occhi azzurri, dei folti mustacchi di pelliccia bianca, che nascondevano a malapena le sue lunghe zanne d'avorio, lunghe orecchie e piccole corna ricurve sulla sua testa coperta da un piccolo elmetto a cupola in stile vichingo. Il suo torace muscoloso era protetto da una spessa armatura completa di un folto colletto di pelliccia, con una cintura di ferro grigio attorno alla vita e una striscia di tessuto rosso che scendeva in mezzo alle gambe dell'animale, grosse come tronchi d'albero e terminanti in grandi zampe artigliate a tre dita! Le braccia erano altrettanto robuste, e molto lunghe, quasi fino a toccare terra, erano avvolte in cinghie di cuoio nero attorno ai gomiti, e avevano degli scudi circolari montati sulle spalle. Un paio di gigantesche mazze dentate, ognuna delle quali era lunga il doppio di un uomo, erano appese sulla schiena e si protendevano oltre le spalle del gigante impellicciato, il cui aspetto era reso ulteriormente singolare da una piccola coda simile a quella di una volpe artica. Con un ruggito potente, il Digimon impellicciato alzò i pugni verso il cielo ed esclamò il proprio nome, a voce talmente alta da scuotere la terra stessa!

"...VIKEMON!"

"HAWKMON... WARP SHINKA..." Dopo essersi trasformato per un breve istante in Aquilamon, e poi in Silphymon, il Digimon di Miyako emerse da un muro di nuvole bianche che si separarono maestosamente, rivelando il suo aspetto come se si trattasse delle tende di un sipario che si aprivano! Un raggio di sole, proveniente da dietro il Digimon, lo occultò per un istante con un luminoso barbaglio di luce gialla... poi, la sua figura umanoide si pose davanti all'astro luminoso, rendendo la sua luminosità tollerabile: non molto più alto di Silphymon, il livello Mega di Hawkmon ci assomigliava abbastanza come aspetto... ma le piume che coprivano la parte inferiore del suo corpo erano diventate bianche, ed ora indossava un paio di strane calzature argentate dalla punta dorata simili ad un incrocio tra uno stivale da combattimento e la caliga di un legionario romano, che avvolgevano la gamba fino al ginocchio, a sua volta coperto da protezioni dorate simili a gargolle. Un drappo blu era avvolto attorno alla sua vita, e portava appese alla cintura una spada, in quel momento tenuta nel suo fodero, e una faretra piena di frecce splendenti, mentre una piastra di armatura argentata copriva il torace del Digimon guerriero! Il suo copricapo, che lasciava scoperta solo la parte inferiore del volto, rassomigliava alla testa di un'aquila pescatrice, il famoso e maestoso uccello predatore dalla testa bianca che simboleggiava gli Stati Uniti d'America, con due corte ali sui lati... e le braccia muscolose che nascondevano per metà le stupende ali bianche screziate di rosso che gli spuntavano dalla schiena, erano protette da due manicotti di bronzo, su uno dei quali era assiso un piccolo uccello rapace dalle piume dorate. Il Digimon spiegò le sue ali ed eseguì un'evoluzione aerea, prima di atterrare su un ginocchio con grazia impeccabile!

"...VALKYRIMON!"

"WORMMON... WARP SHINKA..." Anche in questo caso, il piccolo Digimon bruco passò attraverso le sue forme Champion e Ultimate (per la cronaca, Stingmon e DinoBeemon), prima di emergere da un vortice di oscurità che si era aperto da chissà dove, creando per un breve momento una sorta di interruzione nello spazio circostante prima di lasciar passare un immenso corpo da scarabeo, della lunghezza di almeno una decina di metri, che si muoveva su sei robuste zampe terminanti in quattro artigli esili ed affilati, grandi come falci e altrettanto letali! Il corpo dell'insetto gigante era completamente nero, con soltanto qualche linea di grigio ad evidenziare le affilate lame che ornavano le giunture delle zampe e parti delle elitre, e il rosso delle sue ali, che teneva in quel momento spiegate, sembrando ancora più mastodontico di quanto in realtà non fosse. La testa era oblunga, con un lungo corno ricurvo che si alzava sopra la testa fino quasi a sovrastare il mesotorace, e aveva un paio di mandibole da incubo, ondulate e frastagliate, che sicuramente erano lunghe almeno la metà del resto del suo corpo, accompagnate da un paio di occhi rossi e ardenti di decisione. Il buco nero che si era aperto dietro di lui si richiuse all'istante non appena l'insetto gigante fu uscito... e il Digimon, con un tono deciso che poco aveva a che spartire con il mite Wormmon, alzò la testa, e mise in mostra le sue agghiaccianti armi naturali!

"...GRANDKUWAGAMON!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

 

Nome: Ophanimon

Tipo: Angelo

Attributo: Anti-Virus

Livello: Mega

Attacchi: Sephirot Crystal, Eden's Javelin

 

La vera forma Mega di Gatomon, è conosciuta anche come 'la guardiana della Luce', e le sue ali le offrono una protezione impareggiabile quando combatte contro le forze del Male! La sua lancia può purificare ogni forma di malvagità, mentre la sua corazza e lo scudo la rendono quasi invulnerabile! Una Ophanimon fa parte dei Tre Grandi Angeli che proteggono il Mondo Digitale della Frontiera.

 

Nome: Vikemon

Tipo: Bestia

Attributo: Dati

Livello: Mega

Attacchi: Arctic Blizzard, Viking Flare, Berserk Howl

 

Anche chiamato 'il pirata degli oceani digitali', Vikemon è un Digimon fiero e un combattente brutale, che governa le terre perennemente coperte dal gelo. La sua arma, la mazza Mjolnir, è piuttosto simile ad un nunchaku, e ha il potere di provocare minuscole distorsioni nello spazio quando viene usata! Inoltre, la sua pelliccia può indurirsi al punto da formare una seconda armatura quando è sotto attacco!

 

Nome: Valkyrimon

Tipo: Guerriero

Attributo: Dati

Livello: Mega

Attacchi: Feral Sword, Lightning Arrow

 

Appare in mezzo a poderose folate di vento, ed è così veloce da essere in grado di tagliare in due quasi tutti i nemici con un solo attacco, quasi impossibile da seguire. La sua spada e la sua balestra, rispettivamente chiamate Fenrir e Aurvandil, sono armi straordinarie, e l'aquila meccanica che tiene con sè, Freja, può avvertirlo di un pericolo imminente grazie ai suoi sensi acuti. Impossibile coglierlo di sorpresa!

 

Nome: GrandKuwagamon

Tipo: Insettoide

Attributo: Virus

Livello: Mega

Attacchi: Dimension Scissors, Grand Darkness

 

La forma Mega di Wormmon, è conosciuto come 'il demone delle foreste' per la sua abilità nello sbucare fuori dal nulla durante la notte, nel bel mezzo di grandi foreste vergini, e fare a pezzi i suoi nemici con un unico, potente colpo di mandibole! I suoi denti sono così affilati da essere in grado di tagliare la struttura stessa dello spazio!

 

Un altro momento di estremo stupore ed entusiasmo seguì tra i Digiprescelti più giovani... e la più sbalordita era proprio Hikari, che si sfregò gli occhi convinta di avere un'allucinazione. "G-Gatomon? Sei... sei proprio tu? Io... credevo che la tua forma Mega fosse Magnadramon..." mormorò, guardando la sua compagna in quella forma più esile e al tempo stesso più autoritaria e dall'aria più potente.

Ophanimon abbassò lo sguardo verso la sua protetta, e le fece un caldo sorriso, evidenziato dai raggi di luce dorata che il suo corpo emanava. "Questo era vero all'epoca, mia piccola Hikari..." spiegò con calma e pazienza. "Quando l'incidente di Cocomon si è verificato, c'è stato bisogno di Magnadramon per risvegliare il potere del Digimental dei Miracoli, e permettere a Terriermon e Veemon di raggiungere le loro forme Armour. Ora che Kerpymon è stato sconfitto, quella Digievoluzione non è più stata necessaria, e la mia linea evolutiva ha portato nuovamente alla mia forma Mega originale. Ovvero, Ophanimon, che ora vedi con i tuoi occhi."

"Impressionante..." commentò Miyako. "Come è impressionante anche la tua forma Mega, Hawkmon! E anche quella di Ken-chan... oh, ma che dico! Sono tutte fantastiche!"

Valkyrimon alzò il pollice, Vikemon fece un brusco movimento con la testa e grugnì un affermativo, mentre GrandKuwagamon spalancava le sue terrificanti mandibole in segno di trionfo. Il potere di quei Digimon era palpabile... ed era un'ulteriore fonte di sicurezza che la loro battaglia più importante poteva essere vinta!

"Beh... che dire, è veramente uno spettacolo!" disse infine Taichi, sorridendo a modo suo dopo aver ammirato per un pò le forme Mega dei Digimon dei suoi coleghi più giovani. "Ma non ci facciamo surclassare tanto facilmente! Allora, Agumon? Sei pronto? Come ai vecchi tempi!"

"Come ai vecchi tempi, Taichi!" rispose Agumon. "Non vedo l'ora di cominciare!"

"Stiamo arrivando, Daemon! Ti consiglio di dire le preghiere in tutte le lingue che conosci!" scherzò Gomamon.

"Andiamo, ragazzi!" cinguettò Biyomon. Tutti i Digimon rimanenti, compresi quelli del gruppo di Jun, si disposero in fila davanti ai loro partner umani, che per l'ennesima volta, la più importante, attivarono il potere delle loro Crest e li fecero evolvere!

"AGUMON... WARP SHINKA... WARGREYMON!"

"GABUMON... WARP SHINKA... METALGARURUMON!"

"BIYOMON... WARP SHINKA... PHOENIXMON!"

"GOMAMON... WARP SHINKA... PLESIOMON!"

"PALMON... WARP SHINKA... ROSEMON!"

"TENTOMON... WARP SHINKA... HERCULES-KABUTERIMON!"

"BETAMON... WARP SHINKA... GIGASEADRAMON!"

"Crabmon shinka... COELAMON! Coelamon... chou shinka... MEGADRAMON!"

"Floramon shinka... KIWIMON! Kiwimon... chou shinka... DERAMON!"

"Gotsumon shinka... MONOCHROMON! Monochromon... chou shinka... TRICERAMON!"

"Wizardmon... chou shinka... MYSTIMON!"

D'un tratto, mentre gli altri Digimon erano ancora nel bel mezzo della loro evoluzione, e già si sentivano i rumori di eccitazione provenienti dal resto dell'esercito dei Digimon buoni che avevano riconosciuto il segnale di attacco, Hideto raggiunse di corsa il gruppo, superando di slancio gli ingressi e ignorando le richieste dei soldati di guardia di fermarsi... e tirò fuori i suoi due Digivice oscuri prima che qualcuno potesse chiedergli cosa avesse intenzione di fare! Quando parlò, la sua voce suonava decisa e convinta, anche se non riusciva comunque a mascherare un'accenno di paura.

"Dobbiamo dare una mano anche noi! BlackAgumon! BlackGabumon! Realize!" esclamò il ragazzino dai capelli neri. Un turbinio di pixel uscì dagli schermi di entrambi i D-3 neri, e fece apparire di fronte a lui i suoi due Digimon a livello Rookie, ognuno dei quali ricordava parecchio la propria controparte anti-virus, con l'unica differenza del colore nero. Non appena apparvero, i due Digimon si misero in posizione di guardia, segnalando al loro partner umano che erano pronti ad evolvere... e anzi, BlackAgumon si voltò verso Hideto e lo incoraggiò a far loro raggiungere un livello più elevato!

"Ricevuto, Hideto! Io mi sento pronto per il livello Mega!" esclamò il piccolo dinosauro nero.

"Anch'io!" fece eco BlackGabumon. "Quindi dacci pure il via! Noi non risparmieremo nulla!"

Hideto fece un timido sorriso e annuì, confortato dal fatto che, oltre agli amici che aveva ritrovato in Rei e nei Digiprescelti, poteva appoggiarsi anche ai suoi compagni: per quanto creazioni di un Digimon diabolico come Daemon, la loro fedeltà al loro Tamer era incondizionata!

"Hideto-kun..." mormorò Sho, un pò sorpreso dal fatto che anche l'ex-membro degli Alias-3 partecipasse alla battaglia. "Non immaginavo che anche tu..."

"Sì, lo so che può sembrare un pò una sorpresa..." rispose Hideto, voltandosi verso il ragazzo più grande e abbassando un pochino la testa. Evidentemente, era ancora prevalente in lui la vergogna per quello che si era reso conto di aver fatto a DigiWorld nel suo cieco tentativo di farsi perdonare da Neo. "Ma... io sono l'unico degli Alias-3 ad avere ancora i suoi partner, dopo che Arkadimon ha ucciso i partner di Sigma-san e Mari-san, e li ha assorbiti. Sarebbe da codardo, da parte mia, non darvi una mano adesso... soprattutto considerando che siete stati voi ad offrirmi un'altra possibilità!

Yamato annuì energicamente, vedendo con soddisfazione che i discorsi di Taichi successivi alla sconfitta di ViralOmnimon avevano fatto il loro effetto. "Benissimo... e noi siamo più che felici di averti a bordo, Hideto-kun!"

"Grazie, Yamato-san..." rispose il ragazzino moro. "Ora forza, BlackAgumon... BlackGabumon... EVOLVETE!"

"Con immenso piacere!" rispose BlackAgumon, prima che dai Digivice si sprigionassero due raggi di luce, che avvolsero lui e il suo compagno...

"BLACKAGUMON... WARP SHINKA... CHAOSWARGREYMON!"

"BLACKGABUMON... WARP SHINKA... BLACKMETALGARURUMON!"

...trasformandoli un istante dopo in due versioni alternative delle forme Mega dei loro originali, distinte da esse soltanto dai colori più scuri, che si schierarono a fianco degli altri Digimon. Ormai, la truppa era stata assemblata, e i Digimon alleati non vedevano l'ora di dare inizio alla battaglia!

Taichi corrugò leggermente la fronte. Era ufficialmente iniziato il loro contrattacco, e non potevano permettersi di perdere...

 

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I comandanti dell'esercito alleato, che fino a quel momento erano stati attenti a controllare le loro truppe e fare in modo che qualche scalmanato non si gettasse a testa bassa contro il nemico, avevano recepito il messaggio. Il fatto che tutti i Digimon dei Digiprescelti fossero evoluti contemporaneamente, voleva dire che era arrivato il momento decisivo... e bisognava muoversi!

"A tutte le truppe!" ringhiò Volcdramon. "Dracomon, Coredramon... avanzate! Comincia la nostra battaglia!"

"Liomon! Leormon! Tutti dietro di me!" esclamò LoaderLeomon, acquattandosi sul terreno e affondando in esso i suoi letali artigli neri. Nel canale che si immetteva in città, ShogunGekomon stava guidando l'esercito di Otamamon, Gekomon, Divermon, Swimmon, Dolphmon e altri Digimon acquatici di questo tipo... mentre Cobramon e Witchmon erano saliti, in groppa alla loro scopa magica, per mettere in riga le squadre aeree, delle quali i Blimpmon si stavano già muovendo verso il loro bersaglio!

In testa a tutti, BlackWarGreymon serrò gli occhi mentre inquadrava la città che, entro breve, sarebbe diventata un campo di battaglia. L'evento che lui bramava con tutto sè stesso era arrivato... finalmente, era arrivato il momento di tagliare anche le ultime connessioni con il suo passato, e di combattere la battaglia che a lungo aveva atteso...

"Heh. Chi l'avrebbe mai detto?" ringhiò Ogremon, al fianco del suo amico-rivale. "Io e te che combattiamo fianco a fianco per sconfiggere un nemico comune! Se qualcuno me l'avesse detto ai tempi di Watchmon, o di Devimon, gli avrei riso in faccia!"

Leomon alzò le spalle, ma non riuscì ad impedire ad un sorrisetto di formarsi sulle sue labbra. "E' proprio vero quello che si dice... la vita sa essere molto imprevedibile!"

"Se voi due avete finito con le battutine, direi che ci possiamo muovere, sì sì sì!" esclamò Piximon, svolazzando vicino ai due Digimon con la lancia tra le mani. "Abbiamo una dura battaglia da combattere!"

 

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Dalla torre più alta della sua fortezza, Daemon guardò con freddo disprezzo l'armata di Digimon che cominciava a muoversi, per poi gettare uno sguardo al suo esercito, ben più imponente, che si era radunato nei cieli sopra di lui, nel mare tutt'attorno, e sotto le torri. I suoi quattro generali, SkullSatamon, LadyDevimon, MarineDevimon e NeoDevimon, tenevano tutti lo sguardo fisso su di lui... e al suo fianco, attendevano Neo ed Arkadimon, fermi come statue ad osservare l'ondata di Digimon in movimento.

Il Demone dell'Ira alzò una mano, creando una fiamma nel palmo per poi estinguerla all'istante.

Era giunto il momento.

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Bene. Ci siamo. Una delle battaglie più importanti della mia saga sta per iniziare. Ora che quasi tutti i nostri eroi hanno sbloccato il livello Megadei loro Digimon, potete stare certi che per gli scagnozzi di Daemon la vita sarà molto meno facile! Ma questo non toglie che il loro nemico sia ben preparato...

Come ho già detto, sto cercando di premere sull'acceleratore per questa storia, quindi... inizierò a scrivere il prossimo capitolo il prima possibile! Preparatevi, perchè non avete ancora visto tutte le sorprese che ho in serbo per voi!

Detto questo, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima volta!

 

Justice Gundam

  
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