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Autore: Engel_Aranel    10/12/2013    2 recensioni
- Avete presente quando capite all'improvviso che ciò che avete fatto fino a quel momento è stato solo una gran puttanata e che stavate buttando via la vostra dignità, la vostra persona, la vostra vita?
Bene, a me non è mai successo. -
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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Man mano che ci avviciniamo a quella villa, che ormai ho imparato a conoscere, l'ansia prende sempre più possesso di me. Mi mostro forte, è vero, ma non è così. Non so fino a che punto possa spingersi Fenny e la cosa mi spaventa perchè so di aver tirato un po' troppo la corda. Ho seriamente paura di ciò che mi farà e non riesco a capire se questi due idioti seduti qui davanti siano dalla mia parte o dalla sua. Guardo fuori dal finestrino e i brividi cominciano ad attraversarmi il corpo quando il profilo della villa compare nella mia visuale. Sì, ho paura. I gemelli scendono dall'auto e l'aria gelida che entra dalle portiere aperte crea pelle d'oca sulle mie cosce e braccia scoperte. Non ho avuto il tempo per cambiarmi e sono qui, in vestaglia, nella loro auto, davanti alla villa di Fenny. Cazzo.

«Rhì, siamo arrivati... scendi...» la voce di Tom. Ma che si fotta! Io sto congelando!

«Me n'ero accorta...» affermo «Ma io da qua non scendo, rischio di morire congelata!».

«Per quattro passi?» mi fa notare Bill. Che si fotta pure lui!
«Sì, per quattro passi potrei morire congelata! Sai, qualcuno mi ha praticamente rapito mentre ero in vestaglia!» ribatto e lui sbuffa. La portiera si apre e Tom mi prende per un braccio costringendomi ad uscire dall'auto, ma non appena poso i piedi a terra, qualcosa mi avvolge. Tom si è tolto la giacca e me la sta sistemando sulle spalle cercando di farla rimanere il più chiusa possibile. Lo guardo e mi sorride, infondendomi un briciolo di di speranza. Faccio un respiro profondo, poi li seguo dentro la villa.

Come al solito c'è sempre il maggiordomo ad accoglierci e ad accompagnarci nella sala di sempre. La stanza è vuota e appena entrati ci guardiamo tutti intorno, come se Fenny dovesse spuntare fuori all'improvviso da qualunque parte.

Bill si avvicina alla finestra, mentre Tom si siede sulla poltroncina facendomi cenno di avvicinarmi e di sedermi sulle sue gambe. Gli sembro per caso Mins? O una di quelle sciacquette con cui si diverte tanto? Gli sorrido e mi vado a sedere sul divano accanto, il suo sguardo si spegne, si alza e mi raggiunge sedendosi al mio fianco. Mi massaggia la schiena con una mano, mentre con l'altra cerca le mie e le stringe entrambe nella sua. Sposto lo sguardo su di lui, mi sta guardando, anzi mi sta perforando con gli occhi, arrivando direttamente ai miei pensieri. Gli occhi si inumidiscono, ma respiro e respingo le lacrime.

«Andrà tutto bene, te lo prometto» sì, un'altra inutile promessa a cui non so se credere o meno. Nulla. Niente è andato per il verso giusto! Perchè dovrebbe cominciare ora? Non rispondo, non ci credo. «Una volta toccato il fondo si può solo risalire, Rhì...» aggiunge poi. Ma il mio fondo quando sarà? Questo non è il fondo, potrebbero ancora succedere troppe cose, io non ho il tempo di raggiungere il fondo, io devo risalire, ora! Prima che il fondo arrivi, prima che quel fondo comprenda Ashton. Devo almeno tirare fuori lui da questa storia, poi può anche crollarmi tutto addosso.

Continuo a non rispondere, ma non ce n'è bisogno perchè Fenny fa il suo ingresso nella sala cancellando ogni mio pensiero al riguardo e riempiendo la mia mente con paura, angoscia e curiosità. Sì, curiosità. Sono proprio curiosa di vedere fino a che punto può arrivare, anche se non vorrei scoprirlo sulla mia pelle.

Entra con passo sicuro e deciso, io e Tom ci alziamo velocemente per lasciargli il posto, ma lui afferra il mio braccio facendomi cadere nuovamente sul divano. Mi mette una mano sulla gola tenendomi ferma.

«Rhì!» sento urlare, ma la camera si svuota in un istante, davanti a me c'è solo Fenny e la sua lurida mano sul mio collo.

«Allora puttanella, che cazzo di fine hai fatto?!» sbraita. La sua mano sul mio collo stringe nervosamente e io riesco a malapena a respirare, figuriamoci se riesco a rispondergli! Mugolo qualcosa, ma è incomprensibile anche a me. Ma dove cazzo è Tom? Che cazzo fa? Non aveva detto che mi avrebbe aiutato? Che sarebbe andato tutto per il meglio? E invece no, sto precipitando verso il fondo buio, il più scuro che io abbia mai visto. Il mio cuore batte all'impazzata per paura credo o forse sta solo cercando, insieme ai polmoni, di recuperare più aria possibile visto che respiro a fatica. Devo ribellarmi, ma non ci riesco. La carenza d'ossigeno comincia a crearmi dei capogiri e comincio ad isolarmi da tutto, sparisce anche Fenny per qualche secondo, fino a quando, prendendomi per i capelli non mi sbatte sul pavimento per riprendersi il suo posto sul divano. Evito di sbattere la testa portando le mani in avanti e attutendo il colpo così, ma in ogni caso batto il fianco destro e penso di essermi storta una caviglia. Scuoto il capo cercando di riprendermi e sento il calore di un corpo accanto a me. Tom sta cercando di prendermi in braccio per togliermi dal pavimento. Ma che cazzo?

«Lasciami!» tento di urlare, ma quello che esce non assomiglia neanche lontanamente ad un urlo, sono ancora senza fiato e non riesco a recuperarne abbastanza per parlare con il tono che vorrei. Vedo con la coda dell'occhio il sorriso soddisfatto di Fenny che mi fa arrabbiare, in più le mani di Tom che non smettono di toccarmi aumentano la mia incazzatura. Tento di non reagire, ma il mio corpo s'irrigidisce. Tom mi posa a sedere sulla poltrona e in quel momento si unisce a noi anche Mins.

«Rhianne!» esclama venendomi incontro. S'inginocchia davanti a me cercando di guardarmi meglio, ma sono io che noto che c'è qualcosa in lei che non va.

«Mins, cosa ti è successo?» domando, ma lei non mi ascolta e si alza di colpo.

«Che cazzo le hai fatto?!» domanda rivolta verso Fenny.

«Ancora niente, solo un secondo avvertimento... dal terzo si comincia a giocare!» spiega soddisfatto.

«Devi finirla! Non è una tua proprietà!» urla Mins.

«Oh, no. Certo che no. Ho già te. Vedi di piantarla di urlarmi contro o vuoi fare anche un secondo round?» lei si zittisce. Abbassa lo sguardo e non dice più nulla, mentre lui scoppia in una risata cattiva e inquietante.

«Mins? Che cosa ti ha fatto?» domando di nuovo, ma lei continua a non rispondermi, si avvicina a Fenny e si siede sulle sue gambe, obbedendo al gesto del ragazzo. Lo sguardo basso, i movimenti meccanici. Sembra un colpevole che va alla gogna, un cagnolino sgridato che torna con la coda tra le gambe dal proprio padrone che poco prima l'ha picchiato. Rimango immobile, non ho ancora le forze per reagire, ma la rabbia comincia ad impossessarsi di me. Tom è seduto sul bracciolo e mi sta passando una mano sulla schiena, osservandomi con aria preoccupata. Cerco di scostarmi bruscamente dal suo tocco e mi allontano leggermente di quel che riesco, rimanendo comunque seduta sulla poltrona.

«Riprendendo il discorso» riprende Fenny «Non ti azzardare mai più! Perchè questo è stato solo un altro piccolo assaggio...» spiega rivolto a me. Lo guardo arrabbiata e non rispondo né annuisco o altro. Lui continua ad accarezzare le gambe scoperte di Mins e solo allora mi accorgo dei lividi. Ne ha un paio sulle gambe, ma molti altri sulle braccia. Stringo le mani a pugno senza distogliere lo sguardo, ma non so cosa fare.

Tom mi aiuta ad alzarmi e mi porta fuori dalla stanza. Prima di uscire sentiamo solo un «Non ti azzardare, Tom!» ma ormai siamo fuori.

«Calmati, distendi i muscoli e rilassati» mi dice Tom.

«Rilassarmi? Mi ha quasi soffocata!» sbraito arrabbiata «E Mins è ricoperta di lividi! Quel ragazzo e malato e voi gli date corda!» continuo ad urlare e inizio a battergli i pugni sul petto. Lui sorride. Sta sorridendo? Ma cosa cazzo gli gira nella testa?
«Che cazzo c'è da ridere?» mi blocco guardandolo.

«Non sto ridendo, sto sorridendo... sono felice...» ma è scemo o cosa?

«Sei felice?» domando confusa e abbassando le braccia lungo i miei fianchi.

«Se ti sfoghi su di me non lo farai con Fenny e quindi non finirai in altri guai...».

«Tom, come...» non riesco a parlare e lui mi stringe tra le sue braccia. Scoppio. Non resisto più e le lacrime sono troppo violente per riuscire a trattenerle dentro. Piango. Mi libero da tutto ciò che ho dentro. Lui continua a stringermi, strofinandomi la schiena con una mano e sussurrandomi che tutto andrà bene. Non ci credo, non posso crederci. Ho bisogno di sicurezza per poterci credere e lui non me la dà, a parte adesso.

I singhiozzi si fanno meno frequenti, le lacrime hanno smesso di scendere già da qualche minuto e il respiro sta tornando pian piano regolare. La mano di Tom mi sfiora una guancia cercando di asciugarla e lui mi sorride nuovamente.

«Vai in bagno, così ti dai una sistemata... cerco di mandarti Mins così parlate un po', va bene?» annuisco ringraziandolo con lo sguardo. Mi indica il bagno, poi rientra nella sala. A passo lento raggiungo la porta in legno che mi ha indicato e la oltrepasso entrando nella stanza. È completamente bianco e pulito. Mi avvicino al lavandino e mi guardo allo specchio, sono un mostro. Gli occhi rossi e gonfi, il viso pallido e sul collo un rossore, lì dove Fenny ha premuto la sua mano, fa male a toccarlo e le lacrime riaffiorano negli occhi, ma stavolta le caccio via. Mi lavo la faccia cercando di eliminare ciò che potrebbe far intendere che ho pianto.

Dopo quelli che penso siano dieci minuti, qualcuno bussa alla porta.

«Avanti» dico pensando che sia Mins, invece la figura che mi si presenta è totalmente diversa e più scura.

«Scusami, Tom mi ha mandato a controllare che stessi bene... non è riuscito a convincere Fenny a lasciar venire Mins...» mi spiega e io annuisco «tutto bene? O almeno... meglio?» annuisco ancora «Senti, mi dispiace, ma per aiutarti dobbiamo valutare tutte le conseguenze e dobbiamo cercare di non rimetterci noi, mi capisci? Ma abbiamo promesso di aiutarti e lo faremo!» annuisco ancora, ma non lo guardo «Dobbiamo tornare di là, Fenny era impaziente...» mi avvicino a lui dirigendomi verso la porta, lui mi cinge le spalle con un braccio e mi accompagna fino nella sala.

«Oh, Rhianne ci onora della sua presenza!» esclama ironico Fenny.

«Fottiti» ringhio.

«Mi spiace, ma per quello ho Mins. E comunque abbassa la cresta mia cara, la mia pazienza ha un limite...» risponde secco. Mi siedo e noto che manca Tom. Dov'è andato?

 

 

 

-Tom's Pov-

 

Rientro nella stanza avvicinandomi ai divani. Bill mi guarda preoccupato, ma io porto il mio sguardo su Fenny.

«Come ti sei permesso?» domanda duramente guardandomi dritto negli occhi.

«Fenny è una ragazza, hai quasi rischiato di ammazzarla!» dico alzando la voce.

«Non è una cosa che deve importarti!» sbraita «Ha disobbedito e ne ha pagato le conseguenze!».

«Fenny è una ragazza! Come fai ad alzare le mani su di lei?» non appena finisco la domanda vedo Fenny alzarsi di scatto, facendo cadere Mins e buttandosi su di me. Indietreggio finché la mia schiena non tocca il muro. Merda. Le sue mani sono sulla collottola della mia t-shirt e mi tengono premuto contro il muro.

«Vedi di non darmi contro Kaulitz o finisce male anche per te e il tuo fratellino...».

«Mins và da Rhì!» esclamo sperando che mi dia retta, non m'interessa ciò che mi farà Fenny, voglio solo avere la sicurezza che Rhianne non sia sola.

«Guai a te se ti muovi!» ringhia guardando la ragazza e poi tornando su di me «Non hai alcun diritto di darle ordini!» continua sempre urlando «Inoltre mi stai ignorando? È con me che devi parlare ora!».

«Piantala Fenny!» riesco solo a dire. Un pugno, due, sono a terra. Bill corre a dividerci, ma viene sbattuto a terra di fianco a me.

«V-vai da Rhianne... è nel bagno, qui mi aggiusto, ma và da lei!» gli dico, lui annuisce. È più magro di me e meno muscoloso, se non ci riesco io non può farcela lui. Lo vedo uscire dalla stanza e sorrido.

«Che cazzo hai da sorridere?» domanda Fenny, ma non rispondo. Mi rialzo e ricevo altri due pugni. Provo a rispondere e riesco a colpirlo nello stomaco. Si piega in due con le braccia all'altezza della pancia. Gliene tiro un altro, ma riesce ad evitarlo.

«D'accordo, finiamola» dice lui ancora piegato. Mins trattiene a fatica le lacrime, è ancora in ginocchio accanto al divano e ci guarda non sapendo cosa fare. Io osservo Fenny stupito. Fa sul serio? Si allontana, torna a sedersi prendendo Mins per un braccio e riportandola sulle sue gambe.

Ma perchè si è fermato? Cosa gli è preso?

«Vattene. Ora.» afferma senza guardarmi.

«Non posso, non lascio Rhianne qui».

«Vattene o ne pagherà lei le conseguenze».

«No!» Abbasso lo sguardo «Non farle più del male...» sussurro.

«Sparisci dalla mia vista!» sbraita. Esco. Non mi và di farlo incazzare un'altra volta e non voglio nemmeno farmi vedere così da Rhianne, c'è mio fratello con lei, so che è al sicuro.

Chiamo un taxi e torno a casa, mi trascino nella mia stanza e mi butto sul letto. Recupero il cellulare e scrivo a Bill:

 

“Sono a casa, ti spiego dopo. Ti prego, stai attento a Rhì”.

 

Lo rileggo un paio di volte, poi buio.

 

 

Apro gli occhi, la luce entra dalla finestra dandomi fastidio. Socchiudo gli occhi per abituarli a questo chiarore, poi mi alzo a sedere sul letto. Le lenzuola accanto a me sono sollevate, seguo il profilo fino ad arrivare al cuscino che è schiacciato da una testa minuta e da dei capelli mossi. Strofino gli occhi e torno a guardare la figura. Il mio cervello non si è ancora svegliato e non riesco a capire nulla.

«Ha voluto vegliare su di te tutta la notte, anche se ha quanto vedo si è addormentata» Bill compare sulla porta. Ha un sorriso dolce e viene da sorridere anche a me.

«Cosa? Cos'è successo?» chiedo ancora con la bocca impastata dal sonno.

«Fenny le ha chiesto un paio di dosi per il fine settimana, finito di contrattare siamo usciti dalla villa e lei mi ha chiesto se poteva stare a casa nostra. Eravamo entrambi preoccupati, sei sparito dalla villa senza dir nulla! Quando siamo arrivati qui ti abbiamo trovato addormentato sul tuo letto e Rhianne si è subito accorta dei lividi che hai sul viso, si è preoccupata ancora di più e mi ha chiesto spiegazioni. Le ho raccontato tutto e lei si è voluta fermare qui con te, non c'è stato verso di farle cambiare idea, le ho offerto il mio letto, io avrei dormito sul divano, ma lei voleva stare qui e allora ho pensato che non c'era nulla di male...».

«Ti ho scritto un messaggio, ti avrei detto tutto quando rientravi in casa...».

«Coglione i messaggi bisogna anche inviarli però! Quando ti abbiamo trovato avevi il cellulare in mano, il messaggio scritto, ma non è stato inviato».

«Oh, che stupido!».

«Lo so, Tom. Non è una novità!» scoppiamo entrambi a ridere e Rhianne si gira nel letto grugnendo infastidita.

«Dai, vieni andiamo di sotto, lasciamola dormire...» annuisco e scendo dal letto. Mi stiracchio ogni singola parte del corpo, poi mi volto ad osservare quella figura abbandonata, ha la pelle d'oca, così le rimbocco meglio le coperte, le bacio la fronte e scendo di sotto con mio fratello. Mi siedo al tavolo, la colazione è già pronta sulla superficie in legno.

«Grazie» mormoro e lui sorride.

«Non volevo che mi vedesse così...» aggiungo poi prendendo un biscotto dal piattino.

«Lo so, ma ne aveva bisogno. Ha bisogno di capire che siamo con lei e che non interveniamo perchè non possiamo, ma troveremo un modo...» annuisco.

«Ho paura, Bill...».

«Anch'io...».

«Dev'esserci un modo...».

«Calmati Tom» mi dice vedendo i muscoli delle braccia tese e le mani a pugno «Calmati, una soluzione la troveremo...».

«Io sento un bruttissimo presentimento però».

«Andrà tutto bene» mi sorride per infondermi un po' di sicurezza, mi appoggia una mano sulla schiena e io non resisto e lo abbraccio.






Eccomiii!
Eccovi il nuovo capitolo! Ok, ho deciso di non parlare di Ashton (odiatemi pure ç_ç) ma tornerà nel prossimo capitolo! Non temete!
Per il resto come vi pare? Vi aspettavate ciò? Pensavate a qualcosa di più o di meno? Ditemi, ditemi, ditemi!
Ok, la smetto.
Iiiinfine ringrazio:

Arsax che mi sopporta negli scleri (e io sopporto lei, quindi è una cosa reciproca AHAHAHAH) ♥
_Freiheit_ che è sempre presente con le sue recensioni ♥
Gattina30 anche lei molto presente con le sue brevi recensioni ♥
Ringrazio anche chi la segue nell'ombra, anche se mi farebbe più piacere sentirvi!
Me ne vado lasciandovi come sempre il mio
Twitter, Ask e anche Tumblr perchè su quest'ultimo pubblico i banner :)
Alla prossima! Ciaooooo ♥
   
 
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