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Autore: Piccina91    13/12/2013    1 recensioni
Un cuore è destinato a legarsi con un altro cuore. Un'anima è destinata a legarsi con un'altra anima.
Nella vita tutti sogniamo un amore unico, che ci consuma, che ci fa piangere, che ci fa ridere, che ci fa VIVERE.
La vita di Elena verrà sconvolta dall'entrata in scena di Roberto, un ragazzo che a tutto pensa tranne che all'amore.
Il cuore della nostra protagonista è ferito dagli ultimi avvenimenti, riuscirà lui a guarirlo o lo calpesterà definitivamente?
Dal testo: Due persone che camminano ognuno per la propria strada che, a volte, si fermano insieme ad un punto. Ma la fermata non può durare per sempre, solo per qualche minuto. Poi ripartiamo verso due direzioni diverse senza sapere quale sarà la prossima volta in cui ci fermeremo insieme.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Per due giorni mi ero rinchiusa in casa. Quello che era successo a scuola mi aveva messo in imbarazzo e non sarei riuscita a camminare per il corridoio con lo sguardo di tutti puntato addosso. I miei amici avevano cercato di convincermi, prima Federica e Alessio e poi Stefano. I loro sforzi, però, non erano serviti a niente. Non avevo nemmeno aperto il computer, sicura che la mia bacheca fosse piena di frasi poco gentili soprattutto da parte di quella stronza di Ilenia. Mi ero chiesta il perché del suo comportamento, non eravamo mai state amiche ma nemmeno nemiche. Deve aver pensato a me come una rivale e quindi voleva farmi fuori dai giochi. La cosa certa era che non avrei mai perdonato Roberto. Come aveva potuto farmi una cosa del genere? I miei continui rifiuti non gli erano piaciuti molto ma arrivare addirittura a raccontare a tutti i miei segreti più nascosti, era da codardi. Se solo sapesse che quelle storie erano in realtà delle bugie, chissà come reagirebbe! Mi alzai dal letto e guardai fuori dalla finestra. Le strade erano buie e deserte, segno che tutti erano già a tavola. Infatti, poco dopo, scesi in cucina per la cena. Mangiai senza voglia quella coscia di pollo al forno e tornai in camera mia. Mia mamma mi aveva chiesto più volte cosa avessi, ma le avevo detto che mi sentivo poco bene. Ci era cascata con tutte le scarpe, buona com’era. Mi sdraiai sul letto e guardai il soffitto. Passavo il tempo ad oziare, quando invece avrei dovuto studiare. Federica mi aveva portato gli appunti di italiano e di storia facendomi promettere di recuperare. Qualcuno bussò alla porta e mi misi a sedere. Adesso a chi toccava convincermi a tornare a scuola?

<<  Elena, sono Lily  >> disse spiazzandomi
<<  Vieni, entra  >> le risposi
Entrò in camera mia, chiuse la porta alle sue spalle e si sedette sul letto accanto a me.
<<  Devi tornare a scuola. E non te lo sto chiedendo, te lo sto ordinando  >>
<<  Sei più piccola di me quindi non puoi darmi ordini. E poi non me la sento  >>
<<  Stefano mi ha detto che nessuno parla più di te ormai. Lo sai, i pettegolezzi durano qualche giorno, il tempo di essere rimpiazzati da altri  >>
<<  Ha chiamato a casa?  >> domandai incrociando le braccia
<<  Si, ha chiamato lui, Katia e un certo Davide  >>

Avevo evitato le sue chiamate al cellulare e i suoi messaggi. Non volevo parlare con lui, punto di basta. Non lo consideravo il mio ragazzo, lo avevo baciato solo un paio di volte, e questo non significava niente. Quello che mi faceva incazzare di più era il fatto che l’unico che dovesse scusarsi non chiamava e se ne fregava altamente di me. Come avevo potuto sbagliarmi tanto su di lui?

<<  Sono miei amici, si preoccupano per me  >>
<<  Ti prego, non perdere altri giorni di scuola. Non farmi sentire ancora di più in colpa  >>
<<  Va bene, va bene  >> acconsentì

Lily mi sorrise e uscì. In questi giorni ci eravamo riavvicinate molto, avevamo dimenticato tutte le incomprensioni e i litigi degli ultimi mesi. Mi sdraiai sul letto, intenzionata ad addormentarmi. Dei piccoli rumori attirarono la mia attenzione. Mi avvicinai alla finestra e vidi Roberto lanciare dei sassolini contro il vetro. Ma cosa ci faceva qui ? Mi affacciai incuriosita e lui strabuzzò gli occhi quando mi adocchiò.
<<  Ma che cosa stai facendo?  >> domandai incredula
<<  Devo parlare con te. Scendi, per favore  >>
Senza pensarci due volte, presi la giacca e scesi in giardino. Perché ero curiosa di sapere quello che doveva dirmi? Lui mi stava aspettando proprio dietro la porta, per un pelo non ci scontrammo. Presi posto sulla panca sotto il portico e lui si accomodò al mio fianco. Accavallai le gambe e aspettai che lui parlasse.

<<  Elena, mi dispiace tanto. Non dovevo dire ai ragazzi quelle cose ma pensavo che per te non fosse un problema. Poi ho visto come hai reagito, non sei più venuta a scuola e così ho deciso di venire a chiederti scusa di persona. Ecco questo è tutto  >>
<<  Roberto Imperatore. Tu non pensi mai alle conseguenze delle tue azioni, tu sei egoista e prepotente. Sei un ragazzino immaturo che si arrabbia se una ragazza lo rifiuta. Pensi di essere migliore di chi ti sta intorno, ma tu non sei nessuno. Non potrò mai..   >>

Senza alcun preavviso, avvicinò il suo volto al mio e mi baciò. La sua lingua chiese accesso alla mia bocca e, se in un primo momento glielo negai, poi mi lasciai andare. Mi accarezzò la guancia con una mano e con l’altra mi avvicinò a lui premendo sulla schiena. Era come se il mondo attorno a noi si fosse fermato. Poi, ad un tratto, mi lasciò andare e staccò delicatamente le sue labbra dalle mie.
<<  L’unico modo per farti stare zitta  >> commentò sorridendo e si abbandonò sulla panca
<<  Roberto, ti devo dire una cosa  >>
<<  Lo so che ti sei presa una cotta per me, non c’è bisogno di dirlo  >>
<<  Smettila di fare lo stronzo e ascoltami. Quello che ti ha detto tuo fratello su di me, non è vero. Lily si è inventata tutto per farmi arrabbiare. Non sono quel tipo di ragazza  >>
Era arrivato il momento di dirgli la verità. Il bacio mi aveva fatto capire che il nostro rapporto era iniziato per un malinteso e io non volevo ingannarlo. Roberto scattò in piedi e si appoggiò alla ringhiera pensieroso.
<<  Quindi non era vero niente?  >> chiese guardandomi negli occhi
<<  No, io non ho mai ..  >>
<<  Oh mio Dio, non dirmi che sei vergine  >> disse passandosi le mani tra i capelli
Abbassai lo sguardo imbarazzata e mi torturai le mani. Quella conversazione stava diventando decisamente imbarazzante. Perché stava reagendo in questo modo? Era forse deluso?
<<  Elena, non sono il tipo di ragazzo adatto a te. So come vanno queste cose e non voglio farti soffrire. Tu sei speciale e meriti di meglio  >> mi disse avvicinandosi
<<  Perché mi stai dicendo queste cose? Sei deluso ? E certo, dopo aver saputo che sono una santa, non puoi mica andarmi dietro. Vai al diavolo, Roberto. Per un momento ho creduto che tu fossi realmente interessato a me, ma mi sbagliavo  >> mi alzai e feci per rientrare
<<  Aspetta Elena, devi capire che io non sono il tipo da storie serie  >>
<<  Io ho capito solo che sei uno stronzo  >> gridai sbattendogli la porta in faccia

Scoppiai a piangere mentre mi dirigevo nella mia stanza, prendendomela con me stessa per essermi fatta abbindolare dalla sua bellezza. Ingenuamente avevo pensato che dirgli la verità mi avrebbe reso le cose più facili con lui perché, se mi avesse visto come una semplice ragazza, si sarebbe comportato diversamente. E invece era accaduto il contrario, lui preferiva circondarsi da troiette patentate e non da una santarellina alle prime armi. Volevo picchiarlo, tempestarlo di pugni e sfogare così la mia rabbia. Accesi il computer per distrarmi, visto che non riuscivo a prendere sonno. Non facevo che pensare a lui e a quel bacio passionale. Su facebook , vidi un messaggio da parte di Roberto. Risaliva al giorno prima. L’occhio mi cadde su una frase: E’ inutile che ti opponi, sarai mia. Sul momento mi venne da ridere, visto che mi aveva appena detto che fra me e lui non avrebbe mai funzionato. Lessi poi gli altri messaggi e quello che mi colpì di più fu quello di Davide:

<<  Elena, mi manchi. Ho bisogno di parlarti, di vederti. Mi stai facendo impazzire  >>
Mi sentii in colpa perché fino a quel momento lo avevo usato per far ingelosire Roberto. Ma le cose sarebbero cambiate, gli avrei dato una possibilità. Gli scrissi via sms che il giorno dopo ci saremmo visti in cortile perché tornavo a scuola. Andai a dormire continuando a pensare ancora a lui e a quel bacio.                   
La mattina dopo indossai i miei jeans aderenti e un top scollato e mi incamminai con Federica per andare a scuola. Decisi di raccontarle tutta la storia, lei era la mia migliore amica e doveva essere al corrente di tutto.
<<  Perché non me l’hai detto?  >> domandò sorpresa
<<  Non lo so, sono successe un sacco di cose e..  >>
<<  Almeno è finita prima di cominciare. Sai quello che penso di lui. Concentrati su Davide, adesso. So che in fondo ti piace, è oggettivo che è un bel ragazzo ma non alzare un muro  >> commentò abbracciandomi

Con quella frase mi dimostrò quanto mi volesse bene. Conosceva bene Roberto e non voleva vedermi soffrire. Quando arrivammo a scuola, vidi Davide parlare animatamente con Stefano e Roberto. Salutai Federica e gli corsi incontro, lo strinsi a me e lo baciai con foga. Sentivo gli occhi di Roberto trafiggermi la schiena. Se lui non mi voleva, non avrei passato il tempo a piangermi addosso.
<<  Mi sei mancato  >>  dissi quando ripresi fiato
<<  Ciao ragazzi  >> aggiunsi poi prendendo Davide per mano e voltandomi verso di loro
Stefano sorrise mentre Roberto se ne andò arrabbiato.  Quanto mi piaceva farlo incazzare!
<<  Finalmente sei qui. Ti accompagno in classe  >> rispose Davide sorridendo
<<  Ci vediamo a mensa  >> ci salutò Stefano

Quando varcai la soglia della porta, vidi Ilenia seduta al suo posto con il cellulare in mano. Da oggi, si cambiava musica. Mi avvicinai a lei con uno sguardo di sfida.
<<  Ciao Ilenia! Volevo chiarire un paio di cose con te  >>
<<  Non ti è bastata la lezione dell’altro giorno?  >>
<<  Oh, ma non ti hanno ancora informata? Quello che si diceva di me era tutto falso. Mi hai puntato il dito contro chiamandomi troia quando la vera troia della scuola, sei tu. E su questo, non ci sono dubbi   >>
<<  Come ti permetti ? Io sono..   >>
<<  Ma falla finita, che sei stata a letto con quasi tutta la scuola. E questo non lo abbiamo sentito dire, lo abbiamo proprio visto con i nostri occhi a tutte le feste a cui abbiamo partecipato  >>
<<  Roberto sta con me, non ti vuole  >> puntualizzò incrociando le braccia
<< T ienitelo pure, siete fatti per stare insieme. Chi si assomiglia si piglia. Ciao, ciao!  >>

Mi sedetti al mio posto con un sorriso soddisfatto dipinto sul volto. Federica mi fece un piccolo applauso, orgogliosa di me, per come avevo trattato quella stronza.
<<  Sapevo che prima o poi saresti tornata quella di prima. Gli ultimi mesi sono stati duri ma è ora di andare avanti e di ricominciare a vivere. Ti voglio bene  >>
<<  Anche io ti voglio bene  >>

Quello era un nuovo inizio. Nessuno mi avrebbe più calpestato.             




Ciao ragazzi!
Eccomi con il nuovo capitolo. Abbiamo visto il primo bacio tra Roberto e Elena *____* , ma subito dopo hanno litigato perchè lei gli ha detto la verità. Poi vediamo il ritorno a scuola di Elena, il bacio con Davide ( sarà un povero illuso?? ) e lo scontro con Ilenia. Doveva dirgliene quattro dopo gli insulti dell'altra volta. Volevo ringraziare chi mi segue, poi la mia fan accanita LU :* che mi da la giusta motivazione per continuare e un grazie particolare alle mie amiche che mi sostengono. Spero di ricevere sempre più recensioni  XD Alla prossima, Piccina                                            .
 

 
 
  
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