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Autore: xmichaelhair    14/12/2013    3 recensioni
“Va bene Taylor, facciamo un patto.” dice.
Sbuffo.
“Che tipo di patto?”
“Dovrai passare tredici giorni con me e cercherò di farti innamorare di me.”
Accetto senza pensarci due volte, tanto sapevo che non ci sarebbe mai riuscito.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Shelley, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4. Giorno numero tre.



Mi svegliai di colpo.
Ero a casa di George, lui dormiva, era dolcissimo.
Guardai l’orologio ed erano circa le 22:15.
“Cazzo!” Esclamai alzandomi di colpo svegliando George.
“Che succede?” Domandò mezzo addormentato.
“Succede che sono le 22:15 di sera, Shelley.”
Guardò le notifiche del suo telefono.
“I miei questa sera non tornano a casa, se vuoi puoi restare a dormire qui, dicendo ai tuoi genitori che sei da una tua amica.”
“Accetto solo perché non mi va di camminare per strada al buio, non per stare con te, sappilo Shelley.”
Sorrise.
Mi piaceva il suo sorriso, metteva tenerezza ed era bellissimo.
Per bellissimo intendo il sorriso, non lui.
Anche se sinceramente non possiamo dire che è un cesso, è bello, ok, lo ammetto.
“Io dormo sul divano, tu dormi pure in camera mia.”
“George, tranquillo, sono abituata a dormire sui divani eh.” Dissi sorridendo.
“Uhm, cosa vorresti dire?”
“La maggior parte delle volte mi addormento sul divano e ci resto fino alla mattina.”
Rise.
Andammo in camera sua.
“Chiamo i miei genitori, e gli dico che sono da Ele.”
“Okay.” Disse sorridendo.
“Ma la smetti di sorridere?” 
“Uhm, no, perché?” rise.
“Che te ne frega?” Domandai iniziando a ridere.
“Dato che stiamo parlando del mio sorriso, e non del tuo, me ne frega eccome.”
“Uh, come dire, mi piace il tuo sorriso, ok? ok, però questo non vuol dire che io non ti odio, cioè ti voglio bene ma ti odio allo stesso tempo.”
“Mi accontento di sapere che mi vuoi bene.”
Sorrisi per poi chiamare i miei genitori.
Erano “leggermente” incazzati, ma dopo avergli raccontato che “ero" da Ele si erano calmati.
George mi imprestò una delle sue maglie per dormire.
“Prima che ti addormenti, devo chiederti una cosa.”
“Dimmi, George.”
“Perché mi odi così tanto?"
“Uhm, George, non è che io ti odio tanto, ma sappi che è difficile da spiegare.”
“Ti prego Tay, provaci, perché davvero io non ce la faccio a capire, e soprattutto non riesco a capire cosa ho fatto per farmi odiare.”
“George, tu hai un sacco di ragazze ai tuoi piedi, immagina per un momento di essere una ragazza, e di essere corteggiata dal ragazzo più figo di tutta la scuola, come ti sentiresti?”
“Per un momento importante, ma…”
“Finisco io la frase: Ma se un giorno ti fidanzeresti con questo ragazzo e si innamorerebbe di un’altra ragazza mille volte più bella di te, saresti tu quella a stare male.
Ora facciamo che torni ad essere uomo.” Risi pensando all’ultima frase per poi continuare a parlare.
“George, io non voglio soffrire.”
“Taylor,  a me non importa delle altre ragazze, voglio te, solo e unicamente te.”
“Facciamo che non ti odio più.”
“Ma almeno mi vuoi bene?”
“Uhm, si dai, però ho ancora nove giorni per cambiari idea e tornare ad odiarti.”
“Oppure hai ancora nove giorni per amarmi.” rise.
Sbuffai iniziando a prenderlo a cuscinate.
Iniziammo una lotta che finì circa 20 minuti dopo.
Eravamo sdraiati sul letto tutti e due col fiatone continuando a ridere come due scemi.
“Ti amo così tanto.” sussurrò.
Lo abbracciai.
Ormai eravamo amici, e chi non abbraccia un amico?
Infine ci addormentammo entrambi.


***


Ele pov: 

“Taylor, cribbio, cos’è sta storia che sei rimasta a dormire da me? Ti ho parato il culo con tua madre, amami.”
“Dio santo, grazie Ele, sono restata a dormire da George, nulla di più.”
“Okay, ti credo, comunque, vero che oggi dato che non c’è scuola andiamo a farci un giro e ci comperiamo dei vestiti strafighi?”
“Certo, ci vediamo dopo davanti allo Starbucks.”
“Perfetto, a dopo.”
Mi preparai e presi il telefono e uscì di casa.
Notai un messaggio da parte di David.

Che fai oggi pomeriggio?
Se non hai programmi possiamo farci un giro, che ne dici?
David. xx



Risposi subito.

Esco con una mia amica, ma se vuoi possiamo trovarci verso le 16 allo starbucks!
Ele. xx

Perfetto! A dopo.
David. x


Mi incamminai poi verso lo starbucks, dove incontrai Tay.
Corse subito ad abbracciarmi.
“Grazie per avermi salvata da mia madre, ti devo un favore.”
“Ovvio che mi devi un favore.”
Ci incamminammo verso uno dei negozi più belli di Bristol.
Iniziammo a provare vestiti alla cavolo e a fare le coglione.
Infine ci buttarono fuori dal negozio.
Perfetto direi.
Erano quasi le 16:00.
“Tay, alle 16:00 ho un appuntamento con David allo Starbucks.”
“Uh, sono felice per te, ma Daniel?”
“Abbiamo litigato e mi sono dimenticata di dirtelo, sorry, comunque tu mi devi raccontare com’è andata ieri con George.”
“Uhm, nulla di che abbiamo fatto il tema d’italiano e poi abbiamo guardato un film e mi sono addormentata circa a metà film, abbiamo fatto una battaglia con i cuscini e ci siamo addormentati.”
“Uhuhuh, sento odore d’amore.”
“Pft, gli voglio solo bene.”
“Se fino a ieri lo odiavi.” Dissi.
“Lunga storia, Ele. Ora vado e ti lascio da sola con il tuo nuovo love, a dopo.” Disse lei mentre David si avvicinava a noi.
La salutai entrando poi nello Starbucks con David.
“Sei bellissima.”
“Tu di più.”
Era la dolcezza.
Ragazzi come lui non si trovano tutti i giorni.







Buonasera girlzz.
Scusate per l'enorme ritardo, ma ho avuto un sacco di impegni.
Che ve ne pare?
Scusate per gli errori. :')
Continuo a 3 recensioni.
Ciau. xx
  
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