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Autore: Hupa    14/11/2004    3 recensioni
Ok...una introduzione che sia tale...vediamo... Russia, notte... nuooooooo...non so che scrivere apparte che c'è Kei che di punto in bianco prende e se ne va di casa, naturalmente il nonnino ciò non gliela fa passare e il porello dovrà decidersi se stare dietro al suo orgoglio (e quindi morire congelato) oppure chiedere aiuto ai suo compagni... oh... si dai...non sono fatta per queste cose! xD
Genere: Drammatico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Rei Kon, Takao Kinomiya, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SESTO

SESTO

 

"Oh! Lady Doll, Lady Doll!

Quale scelta tu proponi!

Ti rendi conto del rischio che corri?!

Se nell'ambiguo specchio turchese vuoi più rifletterti...

E alla regina da quel filo tendere...

Al primo tentativo il tuo desiderio allora cede."

 

Ormai la luna era calante e la fine falce argentea era sul punto di scomparire dietro il lontano orizzonte, portando con sé quella turbolenta nottata.

Ma era ancora presto perché il sole illuminasse quelle strade ora protette dalla fioca presenza delle stelle.

Quelle strade calpestate da due slanciate figure giovanili.

Due ragazzi che ora correvano verso una meta.

Due ragazzi che ora ne arrestavano la corsa.

Accidenti a te!

"Kei! Perché diamine ti sei fermato proprio adesso?!"

Yuri si bloccò a pochi passi di lontananza dal blader.

Aveva ancora il respiro affannato e lo sguardo di chi non accetta scuse.

Kei alzò la propria attenzione su di lui.

Due preziosi rubini sotto una fitta capigliatura argentea.

Scosse il capo e fissò il compagno con un velo di commiserazione.

"Yuri... dove stiamo andando?"

Se possibile, il volto già pallido di Yuri sembrò sbiancare ulteriormente.

Si guardò attorno smarrito.

La strada era un'altra, ma immaginava che Kei lo avrebbe capito ugualmente...

Cercò di assumere sicurezza e dopo una breve riflessione si rivolse al compagno.

"Al monastero... lì ti sono già venuti a cercare e se riuscissi a non farti riconoscere posso tenerti nascosto per un bel pezzo.."

Kei rimase impassibile.

Continuò a fissarlo in silenzio vedendo nuovamente la sua immagine riflessa in quegl’occhi turchesi.

Era vero... la strada era per il monastero.

La strada...

Tirò un sospiro portando lo sguardo alle sue spalle.

E pensare che poco prima aveva avuto la possibilità di dimostrare una volta per tutte che non era schiavo del proprio orgoglio.

Dimostrarlo a suo nonno che da sempre ne aveva approfittato...

Anche adesso.

Anche ora muoveva con tanta facilità il suo filo portandolo dritto dritto dove lui desiderava.

Manovrando anche i fili altrui se necessario...

Anche adesso.

E a dirla tutta il suo orgoglio preferiva senza ombra di dubbio chiedere aiuto piuttosto che assecondare consapevolmente quel dannato vecchiaccio.

Buffo in un certo senso...

...da una certa veduta...

...ma vero.

Si girò di scatto piantandosi nuovamente con lo sguardo su Yuri che fino ad ora lo aveva fissato in silenzio.

Un lieve venticello si alzò, facendo ondulare aggraziatamente la candida sciarpa di Kei e i ciuffi cremisi della capigliatura del russo.

Due labbra rosee si stesero in un classico sorriso ironico che aveva tutta l'aria di una piccola sfida.

"Per una volta non finirò nelle mani del mio orgoglio... io torno indietro..."

Yuri sorrise a sua volta in ugual modo.

Ormai lo avevano capito tutti e due; era inutile tentare di costringerlo con la forza.

Una piccola risatina proruppe dalle labbra del rosso.

"Corri dai tuoi compagni mia cara Lady Doll!Io non ti fermerò!"

Kei lo guardò di sottecchi senza appassire quell'ironico sorriso altezzoso.

"E' così che la storia continua mio caro narratore.."

Detto ciò solo le spalle di Kei coperte dal cappotto di Yuri...

...bianco come la neve...

e sprezzante come il bianco mantello di un principe...

...ebbero l'onore d’essere le ultime significative immagini riflesse in quegl'occhi turchesi...

in quel miscuglio celeste di caratteri contrastanti.

L'antico compagno di squadra che in cuor suo sperava nella salvezza di quel FORSE caro amico...

e il piccolo lupo solitario in grado di poter mettere se stesso prima davanti a tutti.

Ad ogni costo.

Anche adesso.

Ma forse poteva sapere chi dei due aveva avuto la meglio dando a Kei i visibili segni del suo mancato tradimento.

Nella mente risuonò di nuovo quell’ultima frase che il russo aveva pronunciato prima di ripercorrere i suoi passi:

"Dì a mio nonno che stavolta non cadrò nella sua trappola e sappi che non mi aspettavo ugualmente niente di buono da te...anzi...ero sicuro che mi stavi tradendo..."

Yuri si prese le tempie tra l'indice e il pollice della mano destra.

Accidenti a lui!

Quello scemo...

Sorrise nuovamente tra sé.

Cosa credeva...

se lo aveva lasciato andare così facilmente era solo perché...

sapeva che presto lo avrebbe rivisto.

 

Eccola lì!

La luminosa insegna dell’Hotel!

Intermittente e addobbata come un grande albero di Natale.

I suoi passi cominciarono a rallentare a poco a poco.

A poco a poco si stava avvicinando.

Ed eccola lì!

L'entrata.

La porta che l'avrebbe condotto dai suoi amici.

Stavolta vi si catapultò contro.

Prima che il suo cervello potesse rendersi conto delle proprie intenzioni.

Prima che il suo cuore ne fosse avvisato.

Prima che il suo orgoglio si fosse messo in atto a bloccarlo e a portarlo di nuovo nel dubbio e nell'incertezza.

Allungò la mano alla maniglia dorata.

Poteva già vedere l'interno della Hall attraverso il vetro della porta.

Poteva già vedere la sagoma nera alle sue spalla riflessa in quel vetro.

Poteva già abbassarsi di scatto per evitare il grosso braccio che stava per afferrarlo.

Poteva...

Ancora prima di aprire la porta si sentì scaraventare all'indietro.

Sentì sotto il suo collo il cappuccio del cappotto sbottonarsi da qust'ultimo e rimanere tra le mani del suo aggressore.

Piombò in mezzo alla neve.

Alla neve che fastidiosamente si era insidiata tra le maniche del cappotto e all'interno delle scarpe.

Che sensazione fastidiosa.

Quel gelido tocco che inumidisce ogni cosa e ti lascia in balia del freddo.

Si rialzò velocemente da terra trovandosi faccia a faccia con l'enorme body-guard in black.

Solo lui poteva sapere quanto odiava quell'uomo.

Quell'insopportabile leccapiedi che da sempre lo aveva sorvegliato da distante per ordine di suo nonno.

"Kei Hiwatari! Mi hai sorpreso... non pensavo saresti venuto a cercare aiuto proprio dai tuoi amici!Non è da te..."

La sua voce aveva un tono piuttosto basso, ma non bastava per nascondere la nota di vittoria e di soddisfazione che la rendeva così insopportabile.

Il ragazzo gli lanciò un'occhiata tagliente e piena di rancore, sentendosi ormai con le spalle al muro.

Si guardò attorno in cerca di una via di fuga...

Aveva un'intera piazza a disposizione, libera da qualunque ostacolo, ma avrebbe corso abbastanza veloce da poter seminare il bestione?

Provare per credere.

Senza perdere altro tempo fece uno scatto verso la sua destra, schivando il braccio dell'uomo alzato per fermarlo e correndo a perdifiato verso uno dei vicoli ai lati della piazzetta.

Sentiva dietro di se i passi pesanti del gorilla che pressavano sotto di loro la neve lasciando grossi solchi sullo stampo del suo piede.

Nonostante la sua mole era fin troppo veloce per Kei già stremato da quella nottataccia.

Ormai c'era quasi.

Era ad un soffio dietro di lui.

NO!

Non poteva essere preso...

Ormai c'era quasi...

Se solo fosse riuscito ad imbucarsi in una di quelle strette vie avrebbe avuto più possibilità di seminarlo.

Sentiva le gambe dolergli dalla fatica, i suoi polmoni avevano l'aria di essere sul punto di esplodere, ma la sua volontà era come un fuoco che cancellava il dolore fisico e si occupava esclusivamente di ardere nei suoi pensieri e di alimentare la sua resistenza.

In quell'attimo si accorse di avere appena imboccato una stradina abbastanza stretta e piena di sbocchi ai lati che portavano ad altre vie secondarie.

A questo punto non avrebbe trovato troppe difficoltà a sviare il suo inseguitore.

Forse.

La body-guard però non ne era convinta visto che ormai era esattamente alle sue spalle.

Infatti...

Gli bastò allungare un braccio...

 

...

 

 

Ahi...ahi...ahi... è venuto piuttosto corto... non proprio come me l'immaginavo, ma passabile!+.+

Vi è piaciuto? Dite di si per favore...ç.ç Sono così impegnata tra la scuola e i problemi con la mia compagnia che ormai non ho nemmeno il tempo di leggermi i miei adorati fumetti!!! Uffiiiiii!!! ç.ç Però mi raccomando.... non abbandonatemi!! Come sempre mi impegnerò per proseguire al meglio la fanfiction e ringrazio coloro che mi commentano sempre sui vari siti sperando che continuino così!! GRAZIEEEEEEE!!!!!!!!!Un bacione a tutti e a presto!!!!!

P.S. se non ho bene reso l'idea...Yuri era stato "assoldato" da Hito per portargli Kei con l'inganno, ma se la cosa non è bene chiara ditemelo così nel prossimo capitolo metto bene in luce la cosa... ^^'''''''

HAUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  
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