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Autore: ile82    16/12/2013    1 recensioni
Sono stata ispirata dal personaggio che JAred interpreta nel suo film, ma ho cambiato un po la storia e i protagonisti. Rayon e'un transgender sieropositivo, che vive in un appartamento da solo, visto la sua situazione vivra' l 'incontro con una ragazza Kath, nel migliore dei modi, aiutandosi a vicenda, confortandosi e cercando di attraversare i momenti peggiori senza mai perdersi, e in un momento particolare Kath conoscera' la vera Rayon, quella senza trucco, sena vestiti da donna, e sena tacchi, la persona reale di cui forse comincerca a provare un sentimento inaspettato...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente a  casa
Arriviamo distrutte al nostro appartamento, anche se guardando Rayon, lei sembra fresca come una rosa, sono io quella che nn si regge in piedi.
“oddio, non ce la faccio piu’..!”, dico sbuffando mentre mi “butto”delicatamente sul divano tipo balena per poi massaggiarmi i piedi, un po imbronciata alzo lo sguardo  verso la mia coinquilina che mi guarda con aria confusa, si toglie gli occhiali da sole e con una mano sul fianco mi dice:
“quanti anni hai 80 o 35?Dio mio Kath a volte sembri mia nonna!!”.
 Penso che abbia ragione, ma non sono abituata a camminare molto, faccio spallucce, mi alzo e mi avvicino a lei per ringraziarla ancora una volta dei regali, lei e’ di spalle io vado per cingere le mie braccia intorno alla sua vita, quando di scatto si volta verso di me,  pochissimi centimetri ci separano, io mi avvicino ancora di piu e i nostri visi si toccano, insieme alle nostre labbra. Ogni volta che mi soffermo a guardarla negli occhi rimango incantata e mi ci perdo per qualche secondo, fregandomene se Rayon mi stia fissando o no, ma poco dopo mi rendo conto di quello che e’appena successo e vado un passo indietro sostenendo sempre il suo sguardo, un breve sorriso appare sulle mie labbra, per poi sparire di  nuovo.
“scusami, volevo solo ringraziarti per quello che hai fatto oggi, e per il tempo passato insieme”, le confesso in imbarazzo abbassando subito sia lo sguardo che la testa. Mi sento come una bambina che nn sa cos altro dire, mi sistemo i capelli dietro le orecchie, aspettando forse una sua risposta.
“Grazie a te Kath, “ mi dice  avvicinandosi ancora, con la testa un po’ di lato mi sorride,  e mi accarezza la guancia col dorso della sua mano. Per l ‘ennesima volta sto trattenendo dentro quello che provo nei suoi confronti, quello che sento quando e’vicino a me, o quando la sua pelle entra in contatto con la mia. Sentire la sua mano su di me, e’ come l aria, ne ho bisogno sempre di piu. Io che non permetto a nessuno di toccarmi neanche con un dito dopo quello che ho passato, io che in questo periodo della mia vita non vorrei avere a che fare con nessun essere umano di sesso maschile, neanche con un gatto o un cane, io che non mi sarei mai aspettata di legarmi a qualcuno cosi…cosi diverso, ma lui, Jared, questo e’ il suo vero nome,  me l ha confessato stamattina, dopo averlo torturato un po, riesce a farmi dimenticare di tutto, del dolore, della sofferenza, della solitudine, del mio passato insomma, e io riconosco di non dover pensare quello che penso, o che provo nei suoi confronti, siamo su due mondi diversi, lei o lui, non mi ricambiera’ mai, e io non voglio fare la figura della cretina, ma non ci riesco sta diventando piu’ forte di me, del resto come si puo far a meno di cio che ti fa stare bene?
Per quanto ancora dovro’ sostenere quelle due pozze d ‘acqua?Forse Rayon sta pensando…
perche’ mi fissa senza dire niente?Qualcosa non va..
“che succede?stai bene?”, le chiedo preoccupata, riesce ad accennare un no con la testa prima di lasciarsi  cadere per terra, d istinto cerco di tenerla in piedi prendendola tra le mie braccia, il suo peso anche se non e’ esagerato non riesco a reggerlo, cosi la trascino sul divano con forza,
“mi senti?Rayon che succede?ti prego parlami!”, le dico vicino all orecchio schiaffeggiando un po il viso. Fortunatamente quasi subito riprende conoscenza. La vedo pallida in viso, il suo sguardo un po perso nel vuoto, “hey come ti senti?”, le chiedo ansiosa tenendole la mano spostandole la frangia della parrucca da davanti gli occhi, mi sorride dolcemente, un po forzata per rassicurarmi, “mm meglio tesoro, ora aiutami ad alzarmi..”, mi risponde con voce bassa quasi sussurrando, “vuoi che ti porti a letto?”, lei annuisce senza dire niente, si alza sorreggendosi a me, “ho solo bisogno di riposare un po, non e’ niente..”, prova a convincermi con le sue parole, ma anche l'altro girono non e’ stata bene, e anche ieri..”senti ma non sarebbe meglio che tu facessi degli esami di controllo?non e’ la prima volta che stai male da quando ci sono io..”, le dico con tono quasi materno mentre l aiuto a distendersi sul letto..
“perfavore, prendi quello struccante per il viso e un batuffolo di cotone devo togliermi questa roba dalla faccia!”, mi chiede con un espressione alterata, mi alzo e apro il cassetto del suo como’, e ritorno accanto a Rayon che fa per prendermi le cose dalle mani, ma….
“lascia faccio io..”, le dico versando un po di crema nel batuffolo di cotone senza preoccuparmi della tua riposta, lei poggia la schiena sulla testiera del letto sorpresa dal mio gesto, e io provo a non guardarla negli occhi per finire quello ho cominciato.
“perche?”, mi domanda
“perche cosa?”rispondo dolcemente sorridendo, mentre levo via il trucco dal suo viso,
“perche sei cosi gentile e premurosa con me?non me lo merito..”
“non te lo meriti?e chi se lo meriterebbe allora?il mio ex forse, o quello stronzo del tuo amico?, rispondo in tono scherzoso ma tranquillo, e piu la strucco, piu i suoi lineamenti maschili vengono fuori, il colorito della sua pelle senza quel chilo di fondotinta, un filo di barba appena accennata, il suo naso perfetto, e scendendo con lo sguardo noto le sue braccia un po muscolose e le sue mani grandi. Devo distrarmi, Rayon non sta bene, perche penso a questo?Via anche la parrucca  e la retina che gli tiene i capelli lunghi..
Cosi non ce la faccio, deglutisco piu volte, devo dire qualcosa, perche sento il suo sguardo su di me,
“domani chiamiamo il medico voglio stare tranquilla ok?”, mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina senza neanche sentire se ha qualcosa da ridire, mi fermo davanti la finestra che sta sopra il lavandino, respiro profondamente e chiudo gli occhi, mi rilasso un attimo facendo qualche movimento col collo, ero tesa e preoccupata, mi lascio cullare dal rumore della pioggia, che scende copiosa e rumorosa sui tetti delle macchine, per alcuni e’motivo di tristezza ma per me di compagnia..
Un piccolo rumore proveniente dalla stanza di Rayon mi fa tornare alla realta’, corro da lei, anzi da lui..Si e’ addormentato cosi come lo avevo lasciato, a petto nudo  seduto con la schiena contro la testiera, la testa un po di lato, i capelli lunghi gli coprono quasi meta’ viso..Puo’ esistere  creatura piu’ meravigliosa di quella?Mi avvicino lentamente, fuori fa freddo, e tra mezzora devo andare a lavoro, chiamero’ piu tardi per vedere come sta..
 
Allora, grazie a chi mi segue in segreto e a chi commenta, spero di non annoiarvi e che questo capitolo vi sia piaciuto. I malesseri di Rayon si fanno piu frequenti, e lei ancora non vuole dire niente  a Kath, ma i primi segni sospetti della malattia saranno presto evidenti agli occhi di tutti e Rayon non potra’ piu nascondere la verita’. Al prossimo capitolo J

 
  
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