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Autore: parveth    18/12/2013    3 recensioni
Due ragazze per non perdere il lavoro accettano un trasferimento ad Edimburgo: nuova casa, nuova vita e sopprattuto nuovi dirimpettai...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Tennant, Georgia Moffett, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We are Whovians and proud to be Era ormai passato un mese dal nostro arrivo ad Edimburgo e non avevamo proprio niente di cui lamentarci: il lavoro andava alla grande, il nostro orario da casa era dalle 9 alle 13 poi pausa pranzo e poi dalle 14 alle 19 circa, capitava che avessimo 2-3 traduzioni oppure anche 4-5 a seconda della lunghezza, in genere erano tutte dall'inglese all'italiano ed una volta terminate le inviavamo al capo rimasto in Italia, oppure se dall'italiano all'inglese le spedivamo a Mrs Foreman e il venerdi mattina ci recavamo in sede per un ultimo riepilogo.

Fummo davvero molto fortunate: in azienda eravamo in tutto una settantina di persone e tutti ci avevano accolto con molto calore, erano tutti inglesi o scozzesi ed eravamo tutti giovani: il piu' vecchio aveva quarant'anni e noi eravamo le piu' piccole.

Una nostra collega in particolare ci aveva riservato subito simpatia: si chiamava Danielle, aveva tre anni piu' di noi e se fosse stato per lei saremmo andate ad una festa ogni weekend ma noi declinavamo quasi sempre ma almeno ci aveva gia' fatto vedere mezza citta'.

Sentivamo i nostri genitori una volta la settimana chiamandoci a turno e gli altri giorni via sms, una delle prime cose che aveva detto mia madre quando le avevo parlato del nostro orario di lavoro era stata "certo che pero'...lavorare da casa sara' comodo ma non era meglio che andaste in ufficio? Voglio dire, forse il lavoro da casa era piu' adatto a chi aveva famiglia che non a voi, non vi stufate a stare sempre in casa?"

"A parte che non l'abbiamo solo noi ma anche altre donne e uomini che sono sposati guarda che siamo anche uscite e abbiamo visitato mezza citta'"  le rispondevo un po' contrariata.

E naturalmente avevamo comunicato loro chi avevamo per vicini.

Sofia, essendo diventata Whovian grazie a sua madre fu leggermente piu' fortunata nel senso che almeno lei sapeva di chi stava parlando.

Mica come la sottoscritta...

"Sai mamma, i nostri vicini di casa sono due famosi attori!"

"Ma dai! E chi sono?"

"Ricordi quella sera che vedemmo il telefilm sul canale 21 dove c'era il tizio alto e magro che combatteva gli alieni con la sua amica con i capelli come li voglio io?"

"Oddio! Quella che aveva lo scarafaggio gigante sulla schiena?? Che schifo!!!"


Cioe': mia madre di un Signor Telefilm come Doctor Who l'unica cosa che ricorda e' lo scarafaggio gigante! Poi certo, magari avrei dovuto insistere un po' di piu'  ma come si fa con una cosi?

Fortuna che per quanto riguarda la tv mi sono sempre arrangiata da sola altrimenti sarei rimasta ai cartoni animati!

Ora voi vi starete chiedendo che fine avevano fatto quei due...bella domanda! Nel senso che non erano piu' venuti a casa nostra ne' noi eravamo mai andate da loro e non osavamo certo disturbarli, non sapevamo cosa facessero nel senso che non gli avevamo mai chiesto se stessero lavorando a qualcosa in particolare e speravamo di beccarli in televisione una volta o l'altra.

Finche' un venerdi sentendo suonare il campanello dopo pranzo non avevamo aperto trovandoci davanti Georgia.

"Salve ragazze! Volevo chiedervi se vi piacciono i libri: dovrei regalare un libro ad un'amica e avrei bisogno di un consiglio, verreste con me in libreria?"

Noi avevamo accettato al volo: poveraccia, non sapeva a cosa stava andando incontro!

La libreria dove eravamo dirette era gigantesca, infatti appena entrate gia' non ci vide piu' e fu costretta a venirci a cercare.

Alla fine mentre ci recavamo alle casse indicai lo scaffale con i libri di Asimov dicendo "oh non ne ho mai letto uno, prima o poi me lo comprero'"

"Io ne ho uno, se vuoi domani te lo porto" mi sorrise lei.

La mattina seguente ci eravamo alzate alle otto: eravamo libere nel weekend anche se ci passavano gia' le cose da tradurre il lunedi, avevamo gia' fatto colazione ed io mi guardavo un dvd in salotto mentre Sofia rifaceva il suo letto, ad un tratto suono' il campanello misi in pausa e mi alzai pensando che fosse Georgia venuta a portarmi il libro.

Effettivamente il libro c'era, solo che non l'aveva portato lei bensi' David.

Io non feci in tempo a ringraziarlo (e a pensare che fortunatamente c'era venuta l'idea di metterci almeno la tuta) che, come scoprii successivamente, il telecomando del dvd scivolo' dal cuscino dove l'avevo posato e cadde, non sul pavimento ma sul divano.

Meglio direte voi, certo! Peccato che nel farlo si schiaccio' il pulsante di avvio.

E risuono' un "ALLONS-Y!!!" che probabilmente sentirono in tutto il quartiere!

In quel momento dovetti sbiancare come se mi avessero immerso nella farina e cambiare espressione visto che mi disse "Qualcosa non va Carlotta?"

No, niente a parte l'aver fatto un'immensa figura di merda davanti ad una persona che stimo e il voler sprofondare in una voragine nel pavimento!

Mentre mi precipitavo a spegnerlo risuono' la voce di Sofia "CARLOTTA, CHE CAZZO FAI??"  urlo' scendendo di corsa e sbattendo quasi addosso a David che nel frattempo era entrato.

"Era un po' che volevamo parlarvene...ci dispiace che tu l'abbia scoperto cosi'" dissi a mo' di scusa.

Ne avevamo gia' parlato tra noi in realta' ma non riuscivamo mai a trovare il momento piu' adatto, d'altro canto non dirglielo ci sembrava irrispettoso nei loro confronti...

"Ma figuratevi! Non e' successo niente" disse lui sorridendo "se volete venire oggi a bere il caffe' dopo mangiato potete raccontarci tutto"  aggiunse uscendo.

Noi accettammo, almeno ci saremmo tolte un peso dallo stomaco.


Quando arrivammo, Georgia stava mettendo le tazze e i biscotti in tavola.

Volendo arrivare subito al nocciolo della questione Sofia comincio' a scusarsi di nuovo ma venne interrotta dalla padrona di casa che disse "ad essere sinceri c'era gia' venuto qualche sospetto"

"E' cosi lampante?" chiesi io.

"Beh, dalle facce che avete fatto il vostro primo giorno un po' si, ma poteva anche essere la sorpresa per la visita inaspettata: in realta' io in genere intuisco subito se chi mi sta davanti mi riconosce per il Dottore o per Harry potter...non so come spiegarlo ma mi succede"  rispose David e capivo perfettamente cosa volesse dire: piu' di una volta sia io che Sofia avevamo pensato che gli attori per fare il loro lavoro conoscessero profondamente l'animo umano altrimenti come farebbero a calarsi in ruoli sempre diversi? Non dico che fossero psicologi ma a certe cose ci arrivavano prima di noi, era ovvio che ci capissero.

Mentre bevevamo il caffe' ci trovammo a raccontare com'eravamo diventate Whovians: Sofia racconto' che sua madre gliene aveva sempre parlato e che lei aveva cominciato a vederlo a dodici anni, io dissi quello che gia' sapete e che se non fosse stato per lei  che mi diede la "spinta" finale probabilmente non avrei mai visto niente...

"Il Dottore di mia mamma era Tom Baker: purtroppo da noi mandarono in onda solo lui per poi ricominciare con la serie del 2005"  dichiaro' la mia amica con rabbia.

"Beh forse era perche' in quegli anni non si prestava molta attenzione alle serie straniere" disse Georgia.

Il che poteva anche essere vero finche' si parlava degli anni 60-70 ma dopo...e pensare che lo mandavano in onda nella tv dei ragazzi mentre ora....dal Dottore a Violetta! Solo a pensarci mi vengono i brividi...certo, anche la tv inglese non sara' magari messa benissimo ma almeno c'e' di tutto non come da noi...e comunque provate a toccare "doctor who" ad un britannico! Dubito che arrivereste vivi a cena.

Quando ci chiesero se conoscevamo altri Whovians risposi: "su internet si', siamo moltissimi ma di persona ben pochi purtroppo, anche perche' in Italia non c'e' la cultura delle serie tv: se tutto va bene ti danno dell'infantile fissata e non vi dico alle fiere: se solo compri dei gadgets o fai cosplay dopo i quindici anni il commento universale e' "ma non sei un po' troppo cresciuto per queste cose?" a meno che non becchi gli appassionati come te e vale per tutto".

"A dire la verita' voi tutto sembrate tranne che pazze fissate: anzi, siete tra le fans piu' tranquille che abbiamo mai conosciuto"  rispose Georgia.

"Hai ragione: figuratevi che ad un comicon beccai due genitori col bambino di quattro anni vestito da TARDIS"  rise David.

"Grandi!" esclamo' Sofia.

"Si ma povero bimbo" ridacchiai io.


"Fortuna che non eri con noi in libreria una volta prima di Natale, Georgia"  rise Sofia.

"Oddio, e' vero!"  risposi ritrovandomi a raccontare di quando, dopo aver comprato i regali in centro passammo accanto alla Mondadori indecise se entrarci o meno (per paura di portarcene via mezza) e poi andare nel reparto piu' pericoloso in assoluto: quello delle serie tv.

"C'erano tutti i cofanetti di DW tranne la sesta: eravamo piazzate li' davanti con uno sguardo tipo Minion con la banana"  dissi mentre David dal gran ridere rovescio' quel che rimaneva del suo caffe' sul tavolo.

"Alla fine le comprai la 1 stagione e gliela misi tra i regali di Natale" aggiunse Sofia.

"E avreste dovuto vedermi mentre scartavo il pacchetto: "chissa' cosa mi ha regalat...MA QUESTA S'E' SNIFFATA LA BENZINA!!!!" una roba da Oscar". continuai mentre quei due erano ormai piegati in due dal ridere.


Quando ce ne andammo eravamo felici, non solo perche' Georgia e David erano davvero un piacere di compagnia ma anche perche' eravamo convinte che dopo quella chiaccherata il legame tra noi quattro sarebbe diventato sempre piu' solido.



angolo autrice: la parte sulla Mondadori e' tutta vera e anche quella dello scarafaggio (anche se dubito che mia madre se lo ricordi)
  
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