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Autore: Lily Juvenile    19/12/2013    2 recensioni
Un'antica Profezia si è risvegliata, incombendo silenziosamente su una piccola cittadina a sud del Canada.
Quattro Prescelti, a loro il compito di sciegliere se salvare o distruggere il Mondo.
Una storia ricca di intrighi e mistero che spero non finirà mai di stupirvi.
Pairing principali: Dawn/Scott - Zoey/Mike
Accenni a: Zoey/Scott - Jo/Brick - Dakota/Sam
Genere: Dark, Horror, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dawn, Mike, Scott, Sorpresa, Zoey
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Dawn era in camera sua quando successe tutto.

Avrebbe pensato che quella sarebbe stata una serata davvero perfetta, il celo era limpido e l'aria fresca, tanto che il vento entrava dalla finestra aperta e faceva ondulare le tende panna, pareavo quasi fantasmi, pensò Dawn.

Aveva indossato il suo maglione preferito, verde scuro, proprio come piaceva a lei, la sensazione di leggero prurito che quel tessuto le faceva provare le era sempre piaciuto; si era preparata la cioccolata calda con la panna.

Pensò che sarebbe stato fantastico poter passare una serata tranquilla, dopo tutto quello che era successo in quei pochi giorni, dopo la presunta scomparsa o fuga di quella strana ragazza bionda, Dakota, con la sua mania per la marmellata alle fragole, la pelle fragile e l'aura assente.

Zoey era andata a cercarla, l'aveva mandata lei, sapeva che qualcosa sarebbe successo, ma non aveva potuto constatare se sarebbe stato abbastanza sicuro per lei.

Ma Zoey, nonostante il suo carattere fragile, poteva dimostrarsi molto in gamba, questo Dawn lo sapeva.

Accese solo il computer con un geso meccanico, mentre la mente vagava e cercava Zoey, cercava Dakota.

Appena accese ad Internet per controllare le e-mail, notò subito il nuovo messaggio che le era stato inviato, una scritta neretta fra tutte le altre:

Inviata da: Anonimo

Oggetto: Caso Milton.




L’incontro con quella strana ragazza aveva fatto pensare a Zoey che la situazione era molto più seria di quanto aveva immaginato.

Ed era ancora a terra, mentre fissava Jo con occhi spiritati, intrisi di paura.

A distrarla dai suoi pensieri fu la mano della bionda che prese la sua, nel tentativo di alzarla.

Zoey si mise in piedi. Jo era un po’ più alta di lei, ma incrociava perfettamente il suo sguardo determinato.

-Dakota è stata rapita proprio ieri.- sussurrò. Jo fece un verso di disaccordo.

-Impossibile! Mi avrebbero sicuramente avvertita.- si voltò, facendo svolazzare il mantello nero.

-Devo portarti via, Zoey.-

-Perché?- a inquietarla era soprattutto il fatto che non sapesse se fidarsi o no di Jo.

-Potresti essere stata infettata.-

No, cosa stava dicendo? Infettata? Da cosa?

-Vieni.-

La prese a forza e presto la rossa si accorse di non poter fare niente per liberarsi, la stretta di Jo era troppo forte.

-Mi dispiace, rossa.- calcò particolarme con la voce su quell'ultima parola, prima di bendarla e condurla in un posto sconosciuto.




Non sapeva più dove andare, ormai, tutto sembrava confuso, tutto sfocato, una realtà distorta.

La fame lo accecava, la bocca gli doleva, doveva mangiare, o sarebbe morto. O peggio, impazzito.

E a quel punto sarebbero stati guai, sarebbero intevenuti quelli del Consiglio e lui sarebbe stato rinchiuso, come quel pazzo.

Pure il nome gli sfuggiva, anche la sua mente non ragionava più. Si era dimenticato come si chiamava, quanti anni aveva, non sapeva dov'era nè perchè fosse lì, l'unica spiegazione che si riuscì a dare fu che era lì e basta, perchè il vento l'aveva portato lì e c'era una ragione.

Avrebbe preferito morire che finire come quel ragazzo, non si sapeva più niente di lui, ma in giro giravano voci terrificanti sulla sua fine, chi diceva che era stato rinchiuso in una cella scavata nei freddi ghicci dell'Artide, altri sostenevano che viveva incatenato ad un albero nelle foreste dell'Amazzonia, chi diceva che l'avessero bruciato vivo, ma si sa che di quelli come lui, come loro, non ci si sbarazzava mai. Altri sostenevano che si aggirava nei boschi notte e giorno, vagando per l'America, senza meta, come un mostro, uno spirito senza pace.

Lui non avrebbe fatto la sua fine. No.

Lui sapeva la verità, lui l'aveva conosciuto.

Ma tutto successe in un attimo.

Un movimento improvviso, un animale capitato lì per caso.

Tutto si fece buio e la mente gli si svuotò.

Svenne.

 

Angolo Autrice spaventatissima:

Ehmm...salve!
Scommetto che nessuno si ricorderà di me, nessuno sa chi è Lily Juvenile ormai, sono sparita dai vostri ricordi?
Beh, spero di no, spero anzi che qualche fidato lettore abbia almeno un vago ricordo di chi sono e di cosa scrivo, magari qualcuno urlerà come a me capita a volte quando avrà visto il mio nome al primo posto degli autori preferiti, o la mia storia fra le preferite/seguite.
Ma...penso di no.
A me non mi caga nessuno mai.
Vabbe. Continuiamo.
Ora che mi sono ripresa dalla mia depressione/blocco dello scrittore, giuro sui One Direction che mi impegnerò ad aggiornare regolarmente le altre mie storie, davvero, mi siete mancati tutti, e mi mancherà chi devo ancora conoscere.
Oddio, perchè sono stata così assente? Mi suicido ormai, anzi no fatelo voi. No ma tanto qui nessuno si ricorda di me, cosa parlo a vanvera...
Ok, l'angolo sta diventando troppo lungo davvero, quindi mi congendo e vi lascio liberi di recensire (se mai qualcuno si ricorderà di me e/o a qualcuno è piaciuto tutto questo)
Con affetto e simpatia, vaff...
No ok ^^"
Baci,
Lily :)

  
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