Ringrazio tutti coloro che mi hanno recensito lo scorso capitolo ovvero:
Angelo Azzurro
Swwtcicia
LadyDreamer
nana987
Vegeta4ever
folg_89
Juu_Nana
lady wolf
Inoltre avverto Swwtcicia e lady
wolf che per le spiegazioni sull'inserimento delle immagini mi rifarò
viva questa sera sempre che non muoia prima al lavoro.
Mi spiace essere così sbrigativa ma purtroppo questo è il tempo
che ho. Sorry
Un bacio a tutti. Spero che il capitolo vi piaccia. Ci si rivede lunedì
;D scImMIA
CAPITOLO 50
- TRUNKS CRISIS -
I guerrieri si lanciarono senza terrore alcuno verso Cell il quale, nonostante
i suoi avversari fossero più ostici di quanto avesse previsto, continuava
a mantenere alta la sua perseveranza e quell'arrogante e boriosa aria d'essere
invincibile. Solo quando si ritrovò circondato dai guerrieri Z decise
che forse era più saggio posizionarsi in uno stato difensivo ...
Mentre Trunks, Piccolo e gli altri lo braccavano il cyborg numero 17 se ne stava
a distanza di sicurezza pronto a scappare nel caso il demone in terra avesse
scattato in sua direzione. La forza cibernetica era stata ridotta notevolmente
con l'operato della scienziata ma la velocità per fortuna non era stata
intaccata più del necessario e ciò permetteva al moro di mantenere
i nervi saldi poiché sapiente del fatto di avere buone probabilità
di scampo. E infatti quando Cell scattò fulmineo la prima volta, fu rapido
anch'egli e riuscì a sfuggirgli ...
17 atterrò alcuni metri di distanza e si rivoltò nuovamente verso
colui che lo voleva assorbire: anche se c'erano altre cinque persone che lo
tenevano d'occhio non voleva perderlo di vista ... Se lo avesse fatto non sarebbe
stato più sicuro delle proprie capacità e avrebbe incominciato
a provare un nuovo sentimento umano: la paura. Quando i loro occhi glaciali
si incontrarono nuovamente un piccolo sorriso gli incorniciò il giovane
volto ... Cell non l'avrebbe mai preso!
Già solo dopo la prima volta che 17 gli
era sfuggito, Cell era già al limite della sopportazione ... Si raggomitolò
per un attimo su sè stesso e concentrò l'aura facendola brillare
di un oro accecante. Si ridistese spalancando le braccia al cielo e fece letteralmente
esplodere la propria forza alzando tutt'attorno un gran polverone ... oltretutto
alcuni guerrieri riuscirono a malapena a rimanere stabili sul posto a causa
di quella tremenda onda d'urto. Uno di quest'ultimi però non si fece
abbattere e strinse i pugni con determinazione ... Quando la forza cessò
un poco aumentò anch'egli l'energia per un attacco ...
Tra Trunks e Piccolo ... Cell fuoriuscì dalla nuvola di polvere e passò
proprio tra loro con l'aura volutamente e pressoché azzerata e si allontanò.
Completamente presi alla sprovvista i due voltarono lo sguardo verso l'essere
formato di cellule che, inesorabilmente, si avvicinava al giovane ragazzo anch'egli
shoccato dall'imminente pericolo. Il namecciano srotolò rapidamente gli
arti e afferrò il nemico per i fianchi ... ma Cell non si fermò:
allungò il braccio destro in avanti per afferrare il bavero color del
sole e attirare a sè ciò a cui bramava quando, improvvisamente,
si ritrovò dinanzi uno di quelli che lui definiva "impiastri"
e si dovette fermare per forza. Tienshinhan, che grazie al suo terzo occhio
era riuscito a vedere i movimenti del nemico, era davanti a numero 17 e lo proteggeva
con la sua stazza.
L'aura dell'uomo a tre occhi crebbe un poco e improvvisamente vi fu un aumento
di combattenti in campo: Tien si era sdoppiato e aveva creato due doppioni identici
a lui in tutto e per tutto. Le due nuove figure, assieme al loro creatore, avvicinarono
le falangette delle mani e le fecero combaciare lasciando i palmi staccati,
avvicinarono le mani al volto e fecero accrescere al massimo l'aura ...
Piccolo e gli altri si allontanarono mentre Cell rimase immobile con la sua
solita aria spavalda ...
«SHINKIKOHO!!!» «SHINKIKOHO!!!» «SHINKIKOHO!!!»
La terra tremò e un abnorme cratere dalla forma quadrata si formò
sul terreno e, sul fondo di esso, Cell se ne stava fermo a digrignare i denti
di rabbia ... Dopo pochi attimi di esitazione, la creatura di Gelo si levò
verso il cielo in direzione di colui che gli aveva inflitto l'ennesimo colpo.
A metà percorso Tienshinhan caricò nuovamente l'aura e attaccò
ancora ... e poi ancora e ancora ...
Tutti, persino lui stesso, sapevano che stava per compiere una pazzia. Nonostante
il nemico fosse meno forte di quanto sarebbe dovuto essere realmente, da solo
non sarebbe mai riuscito nell'impresa di cancellarlo dalla faccia della Terra.
Dopo l'ennesimo bagliore d'energia i due doppioni scomparvero in una nuvola
di polvere dopo aver toccato terra all'apparenza senza vita ... Se l'originale
avesse continuato sarebbe diventato egli stesso senza vita ...
« TIENSHINHAN!! SPOSTATI DI LI', CI PENSIAMO NOI!! » i due allievi
del Genio delle tartarughe di mare scostarono il compagno e si affacciarono
all'ormai gigantesco baratro.
Cell nel frattempo risaliva completamente accecato dall'ira ...
I movimenti dei due furono simultanei: le mani in avanti e poi sul fianco ...«
KAME ... » un'energia azzurra crebbe sui loro palmi ... « ... HAME
... »e poi, al culmine della potenza, venne scagliata sul nemico senza
pietà « ... HA!!!». Le due onde si unirono come se fossero
state create dalla stessa persona e assieme andarono a colpire le forti braccia
di Cell che, poco prima dell'impatto, le aveva incrociate dinanzi al viso proteggendosi.
L'onda Kamehameha non ebbe l'effetto sperato purtroppo: era riuscita a creare
soltanto un po' di fumo e nulla di più.
Yamcha e Crillin arretrarono di un passo quando Cell fu davanti a loro. Prima
di parlare li fulminò con lo sguardo ...
« Poveri sciocchi, cosa credevate di fare? ». Rapido e quasi invisibile
agli occhi, il mostro si portò alle spalle del povero Crillin e con un
pugno in piena schiena, lo fece schiantare contro una parete rocciosa ... se
non fosse che il momento era tragico per tutti, la scena del piccoletto che
si era incastrato con la crapa nella roccia sarebbe stata molto più esilarante
e di sicuro si sarebbe rilevata adatta da raccontare un giorno attorno a un
bel pranzetto ...
Dopo aver sistemato il piccoletto toccò il turno di Yamcha: con un sonoro
calcio la spalla uscì dalla sua locazione dopodiché anch'egli,
con un'altro e violento colpo, venne spedito sul fondo del cratere creato poco
prima dall'amico ... lì vi rimase per un bel po'.
Mentre Trunks e Piccolo erano posizionati dinanzi
a 17 e a Tienshinhan in posa da combattimento per offrire loro protezione, l'ultimo
di questi quattro faticava a rimanere vigile a causa delle scarse energie e
boccheggiava ansimante nel tentativo disperato di riprendersi un poco ed evitare
una mesta fine.
« Non si preoccupi signor Tienshinhan, adesso quì ce la vediamo
noi ... » il ragazzo venuto dal futuro, ancora trasformato in super sayan,
aveva parlato nel tentativo di infondere nel compagno una maggiore sicurezza
« ... Lei ha fatto già molto. Si tenga da una parte e si riposi
».
L'uomo dalla grande dote visiva, abbassò il capo e colpì la terra
con un pugno ben serrato: lì, e come era già accaduto in passato,
non era stato all'altezza della situazione e doveva lasciare tutto ai compagni.
Gli bruciava terribilmente questa sconfitta anche perché fin dal giorno
in cui aveva ricevuto la prima, ovvero nello scontro contro il piccolo Goku,
si era allenato allo sfinimento ma tutto alla fine si era rilevato di poca utilità:
ogni qualvolta doveva lasciare il lavoro a qualchedun'altro ...
Alzò gli occhi e osservò la figura del giovane ragazzo che con
coraggio sfidava il proprio avversario circondato da quell'aura brillante ...
Si ritrovò un attimo a pensare che i sayan fossero degli esseri dalla
potenza straordinaria e che forse, se non fosse stato per uno di loro, non avrebbe
mai raggiunto egli stesso un tale livello di forza. Dentro di sè quel
leggero senso di umiliazione si trasformò in qualcosa di profondamente
differente.
A fatica si rialzò in piedi dopodiché annuì stancamente.
Si allontanò di una decina di passi e si appoggiò ad un'alta parete
verticale di dura roccia. Quando si accasciò a terra constatò
che il combattimento non era ancora ricominciato ...
Sorrise lievemente ...
Non sarebbe stato umiliante farsi superare a quel modo da un giovane sayan:
il combattimento ce l'avevano nel sangue e anche se non tutti erano buoni e
generosi come il valoroso Goku o, il lì presente, giovane Trunks, non
si poteva non dire che non fossero speciali ... Se avevano le carte giuste per
chiudere il gioco era meglio aiutarli come meglio si poteva e lasciar fare loro
il resto. Loro erano più forti e potevano farcela ... solo pensandola
in questo modo quella strana sensazione si mutava in rispetto.
Cell osservò pensieroso l'allontanarsi
dell'alto guerriero e il suo accasciamento al suolo.
« Tzk. La tua fine Tienshinhan è soltanto rimandata, non credere
di poterla scampare tanto facilmente ...» voltò gli occhi verso
il giovane dagli occhi cerulei e assottigliò i propri «... Trunks
... è il tuo turno adesso? ».
Piccolo fece un passo in avanti e s'intromise « No, sarò di nuovo
io il tuo avversario. Mi sono ripreso e ho tutta l'intenzione di abbatterti
».
Cell raccolse nella larga bocca un poco di saliva dopodiché la sputò
lontano « Humm ... Io volevo vedermela un po' con il ragazzino se non
ti dispiace ». Cell scattò in avanti e colpì violentemente
il namecciano allo stomaco con un forte pugno piegandolo in due dal dolore.
Rapido come non mai si scostò leggermente e colpì ancora Piccolo
con una gomitata sull'ampia schiena e quest'ultimo cadde sbattendo violentemente
la mascella al suolo.
Nello stesso tempo Trunks, che si aspettava l'ennesimo sgarro da parte dell'essere
pluricellulare, era già pronto ad accoglierlo mentre il cyborg, consapevole
che anche se si fosse nascosto Cell l'avrebbe nuovamente trovato, stava a poca
distanza dal coetaneo e lo seguiva in ogni movimento senza essergli d'impiccio:
se Trunks volava a destra lui si spostava nella medesima direzione, se lui scattava
lontano egli lo seguiva a ruota senza nemmeno chiedersi il perché dei
suoi movimenti ... Il perché di questo atteggiamento era però
oltremodo chiaro e comprensibile: a parte il fatto che se anche si fosse nascosto
Cell l'avrebbe scovato, se il mostro l'avesse poi preso tra le sue grinfie e
Trunks e gli altri gli fossero stati a una distanza ravvicinata sarebbero stati
in grado di intervenire tempestivamente ed evitare il peggio. Se fosse stato
lontano e magari anche nascosto, difficilmente gli altri sarebbero accorsi in
tempo ... per questo 17 stava incollato al sayan senza perderlo d'occhio un
istante. Ormai sapeva che se fosse stato in pericolo, lui sarebbe accorso anche
se solo per salvare il destino della Terra e non il suo.
Dopo aver abbandonato Piccolo a terra Cell si dedicò completamente al
giovane biondino: si staccò da terra e rapidissimo, come se non avesse
perso un briciolo di forza durante tutto il lungo scontro precedente, si precipitò
su di esso e iniziò a scatenarsi mostrando tutta la forza dell'essere
"quasi" perfetto con l'ausilio di combo complesse e particolari mosse
riprese da altri.
In tutto quello scontro il cyborg continuava con la sua intelligente strategia
...
Dopo diversi minuti di battaglia senza elusione
di colpi Cell riuscì ancora a prevaricare sul suo rivale e con una rovesciata
in piena schiena lo fece precipitare al suolo a gran velocità e il contatto
tra le due materie provocò una fossa di medie dimensioni.
Come aveva sempre fatto in precedenza, C17 volò verso il sayan ma qualcosa
andò per il verso sbagliato ...
Il terribile nemico lo braccò a una decina di metri dal suo obiettivo
e lo costrinse a retrocedere grazie alla sua lunga coda che, aperta ad ombrello,
incuteva un terrore indescrivibile ... Cell si avvicinò ancora di più
al suo premio e dopo alcuni attimi di esitazione per osservare meglio quegli
occhi carichi di paura, mosse la sua arma verso il giovane ragazzo ...
17, con tutta la forza che aveva in corpo, afferrò il perimetro dell'apertura
con entrambe le mani e oppose resistenza come poté lanciando nel frattempo
alte grida nella speranza che qualcuno accorresse ... La forza del mostro aumentò
ancora e lì il ragazzo non ce la fece più: la presa cedette e
la lunga coda si richiuse attorno al suo corpo lasciandone al di fuori soltanto
le gambe e una parte del bacino ... I movimenti convulsi degli arti inferiori
non producevano alcun effetto.
Trunks finalmente si riprese e con alcuni spostamenti rapidi della nuca fece
tornare ogni pensiero al proprio posto. Si rialzò in piedi e appena vide
la terribile scena corse più che poté. Afferrò il nuovo
compagno per le caviglie, le strinse con forza e iniziò a strattonarlo
verso di sè. Cell ovviamente non se ne stette fermo: aumentò la
forza del risucchio e per il sayan divenne ancora più difficile trarre
in salvo il cyborg che, inesorabilmente e contro la sua volontà, stava
per fare ingresso a un nuovo "mondo" ...
Il mostro stava per cogliere al suo interno il meraviglioso premio quando qualcos'altro
capovoltò nuovamente la situazione: un potente colpo di elevatissima
e concentrata potenza lo colpì in pieno volto ...
Cell cadde a terra privo della testa ... Gli arti si atrofizzarono e con essa
anche la lunga coda. Trunks spalancò l'apertura e 17 uscì da quel
luogo completamente sconvolto: gli occhi sbarrati, i capelli ricoperti di una
sostanza viscosa e appiccicosa, il cuore che batteva ai mille ...
Il sayan rimase seduto al suo fianco per qualche istante ... « Tutto a
posto? »
Il ragazzo moro negò con forza dopodiché si portò le mani
al viso coprendolo completamente ...
Ai due si avvicinò un terzo guerriero e li osservò serio.
« Grazie signor Piccolo ».
« Tzk ... » il namecciano voltò lo sguardo verso il nemico
che era ancora sdraiato vicinissimo a loro « ... tra breve Cell sarà
come nuovo per colpa delle mie cellule e oltretutto sarà ancora più
forte grazie a quelle sayan ...».
Il biondo si voltò anch'egli verso quel colpo apparentemente senza vita
« Già ma se continuiamo a costringerlo a rigenerarsi prima o poi
la sua energia arriverà a un livello tale che gli sarà impossibile
ripristinarsi completamente ... Solo allora saremo in grado di sconfiggerlo
definitivamente. Forza sayan o meno ad un certo punto sarà del tutto
inutile ... So bene che è una vigliaccata come tecnica ma finché
non arriva il signor Goku dobbiamo continuare a questo modo » si rialzò
in piedi e con un braccio si ripulì la fronte che si era sporcata di
polvere.
« Allontaniamoci che è meglio e poi ... »
« HEIIII!!! ...» una personcina dalla bassa statura si avvicinò
ai tre e quando vi fu nei pressi rallentò la corsa « ... Uff, meno
male che state tutti bene! ... » Crillin sorrise gaio mentre si toccava
il grosso bernoccolo che aveva sulla testa « ... Ho portato Yamcha a fianco
di Tienshinhan, Cell gli ha rotto un braccio e parecchie altre cose ... Fortuna
che io ho rimediato una grossa botta e basta visto che sono abituato ai colpi
violenti! ».
Dopo essersi avvicinato al moro si piegò sulle ginocchia e gli porse
gentilmente la mano destra « Hei, tutto bene? ».
Il moro sbuffò e scattò in piedi come ad indicare che non aveva
affatto bisogno del loro aiuto ... in realtà nel profondo era ancora
molto scosso.
Il piccolo gruppo si allontanò appena
e dopo pochi minuti, il corpo "decapitato" di Cell, si rialzò
in piedi. Crillin nel rivederlo nuovamente scattante prese un colpo tremendo
ma il motivo era più che altro perché faceva una certa impressione
... Dopo un lieve aumento dell'aura la testa intera ricomparve dal collo accompagnata
da un piccolo spruzzo di quella strana sostanza viscida di cui la testa del
cyborg era ricoperta.
Rise profondamente facendo riecheggiare la sua grossa voce in quel piccolo lembo
di terra ... « Sono ancora quì ... ».
« Accidenti ... Ma quello non muore mai? » si chiese Crillin diventando
completamente pallido in volto mentre gli altri scrutavano lo stesso essere
con ciglio serio e alquanto pensieroso.
Cell alzò il braccio destro nella loro direzione dopo essersi posizionato
di tre quarti « Numero 17: tu sarai mio e diverrai parte integrante del
mio essere! ... » lo stesso braccio lo riavvicinò al petto e poggiò
la larga mano su di esso «... Non temermi e vieni con me. Così
riabbraccerai anche la tua adorata sorellina ... ».
In quel momento se 17 avesse posseduto un'aura, questa sarebbe schizzata alta
in pochi secondi ...
Crillin si voltò nuovamente verso il ragazzo bramato e gli iniziò
a parlare serio: « Senti 17 ... » il moro abbassò lo sguardo
verso di lui e stette ad ascoltare «... scommetto che adesso senti una
gran rabbia ma ho paura che se uccidiamo Cell 18 morirà assieme a lui
... »gli occhi gelidi si spalancarono improvvisamente ... uccidere Cell
significava uccidere lei ... « ... ma non lasciare che questo problema
ti leghi maggiormente: se ciò accadrà chiameremo il dio drago
e la faremo riportare in vita ».
Trunks si trattenne a stendo dal controbattere quella bestemmia. Già
i cyborg che temeva erano tornati a vivere per colpa di Bulma e allora Crillin
si offriva persino di riportarli in vita quando invece sarebbero stati da rottamare
definitivamente.
Alla stessa velocità con cui era divenuto serio, il piccoletto fece una
smorfia alquanto imbarazzata « Hehehe ... Quindi non ti trattenere adesso
e diamo tutti il nostro meglio! ».
Appena un secondo dopo la parlantina il cyborg sembrò aver dimenticato
il momentaccio precedente e con nonchalance si pettinò appena i capelli
e si risistemò il grosso foulard « Parla per te tappo ... ».
« Hei, avete finito di fare salotto? Io mi stò stancando di aspettare
... Forza, fatevi avanti! » tuonò Cell poiché messo in disparte.
L'aria si fece nuovamente pesante ...
Piccolo scattò in avanti, silenzioso e lo scontro ricominciò.
Il namecciano e il giovane sayan si alternavano
durante lo scontro mentre invece il cyborg e il piccolo Crillin li osservavano
dalla distanza attenti ad ogni loro movimento ma soprattutto agli spostamenti
di Cell stesso.
Dopo un'accecante colpo d'energia Trunks si allontanò appena dal nemico
e dopo averlo mirato alla perfezione lo tempestò di una cascata di onde
talmente rapida che per il mostro fu impossibile allontanarsi senza rimanere
in piccola parte leso da quell'attacco ... Le onde infatti erano rapidissime
ma per questo non erano di una potenza invidiabile ... il fatto era che dopo
quasi due ore di dura lotta il corpo incominciava a provare il peso della stanchezza
e questo purtroppo iniziava a valere anche per il grande Piccolo al quale, sempre
più rapidamente, aumentava il fiatone.
Cell si accorse in breve che la loro fiacca stava aumentando ma anche lui non
si poteva più definire in splendida forma: troppe volte si era rigenerato
delle parti mancanti e ciò in quel momento lo portava in difficoltà
perché ogni mossa doveva essere ponderata e doveva prevedere ogni qualvolta
quale tattica escogitare per risparmiare le energie e nel frattempo chiudere
la partita ... La strategia perfetta ovviamente era quella di assorbire il cyborg
ma per colpa del sayan e di Piccolo la faccenda si stava dimostrando estremamente
ardua.
Il mostro si levò alto nel cielo e si posizionò in un luogo altamente
strategico ... fece un movimento specifico e gridò a gran voce una parola
conosciuta ... Taiyoken ... Prima che riuscisse ad emettere l'ultima sillaba
Crillin avvertì tutti del pericolo: « CHIUDETE GLI OCCHI!! CHIUDETE
GLI OCCHI!! »
Tutti eseguirono e non vennero abbagliati. Quando però le palpebre di
tutti si alzarono, gli occhi che erano stati al di sotto di esse non scorsero
più il mostro da nessuna parte ...
Piccolo si agitò improvvisamente « Guardate, guardate dappertutto!!
Non possiamo lasciarcelo scappare!! » e come un fulmine sfrecciò
in una ricerca disperata. Anche Tienshinhan e Yamcha cercarono di contribuire
come poterono guardandosi attentamente attorno cercando di scrutare il minimo
movimento ...
Solo dopo internabili minuti il terrore tornò:
17 e Crillin erano ancora sulla rupe quando la terra incominciò a tremare
sotto i loro piedi. La roccia si spaccò creando un'enorme crepa e da
questa Cell fuoriuscì lento e inesorabile come uno spettro. Sentendolo
alle spalle i due poveretti si voltarono e lo videro ... Crillin si pietrificò
dal terrore ...
La coda si alzò ancora e si riaprì ad ombrello ... Anche Trunks
e Piccolo individuarono il nemico ed accorsero più rapidi che poterono
quando però giunsero in prossimità era troppo tardi ... o forse
no.
La coda discese e intrappolò nuovamente il moro e quest'ultimo, come
in precedenza prese a dimenasi come un ossesso scalciando furiosamente. Trunks
fu il più rapido ad accorrere: colpì Cell in pieno volto con un
gancio sinistro. Questo non bastò per interrompere il suo operato ma
servì per dare la possibilità al moro di reagire: con il pugno
ricevuto il mostro allentò appena la presa e 17 ne approfittò
per afferrare il perimetro dell'orribile apertura e di allargarne il foro utilizzando
la poca forza che aveva. Quando ebbe spazio sufficiente attivò la barriera
sferica attorno a sè e la espanse al massimo. La coda di Cell si espanse
a dismisura e dopo breve non riuscì più a contenere la propria
creatura ... per una causa di forza maggiore, e cioè 'impossibilità
di assorbire una palla dalle dimensioni così voluminose, fu costretto
ad abbandonare la presa e lasciar guizzare lontano quella grande biglia verde.
Solo dopo aver visto rotolare quella enorme palla con all'interno la sorpresa,
Crillin si svegliò e si riprese: si voltò verso il cyborg e gridò
a gran voce « BRAVO! GRANDE!! ».
Cell digrignò a denti stretti dopodiché ricevette a sorpresa l'ennesimo
cazzotto in piena faccia mentre il cyborg continuava a rotolare all'interno
di quella sferetta.
A distanza di una ventina di metri il cyborg sciolse la barriera e questa si
frammentò in piccoli cocci d'energia che divennero invisibili prima di
toccare terra. 17 atterrò goffamente cascando sul fianco. Alzò
gli occhi al cielo e rivide il sayan e in namecciano che lottavano estenuamente
contro Cell utilizzando le tecniche più svariate. Si sdraiò completamente
spalancando braccia e gambe come se in quel momento fosse stato in mezzo ad
un prato verdeggiante in una tranquilla mattina di tiepida estate ...
Quando Crillin gli si avvicinò e gli chiese nuovamente come stesse, egli
scoppiò a ridere ... secondo quel che aveva capito, era riuscito a sfuggire
dal mostro con le sue sole forze. Questo gli bastò ad infondergli nuova
linfa e uno spruzzo di spavalderia in più.
Lassù la lotta proseguì: quando
Piccolo venne colpito ad ventre con un potente calcio si piegò in due
e sputò un po' di sangue violaceo. Con un successivo colpo alla nuca,
precipitò ancora a terra e da lì non si rialzò più
se non dopo un grande evento ...
Senza perdere altro tempo prezioso Cell tornò a colpire puntando ancora
sul giovane moro che nel frattempo, e per fortuna, aveva appena terminato il
suo sfogo di gioia, era tornato quello di sempre e si era rialzato pronto per
accogliere ancora la sua sfida: quando lo vide toccare terra dinanzi a sè
scattò indietro e mentre si allontanava lanciava delle tenere onde d'energia
verso Cell che poi, sentendo quell'esigua e a dir poco patetica forza sulla
propria pelle, incominciò a camminargli incontro sogghignando ad ogni
colpo ricevuto. 17 si fermò quando si trovò spalle al muro con
una delle tante pareti rocciose ...
« Hehehe ... Sei in trappola e adesso ... » la coda si spalancò
e venne riavvicinata al volto del ragazzo « ... voglio proprio vedere
cosa ti inventi ... » ormai mancavano pochi centimetri al contatto ...
sul volto del moro nacque un sorrisetto beffardo ...
Ci fu un rapidissimo lampo di luce e poi il nulla, il silenzio ... Lentamente,
come se ad essa vi fossero collegati dei fili invisibili e speciali, la lunga
coda iniziò a scendere verso il basso e alla fine lì vi rimase.
Esterrefatto da ciò che era avvenuto, Celle voltò lo sguardo verso
la propria sinistra e lì rivide il tappetto con uno strambo e insopportabile
sorriso sul volto ... « Haha!! Dovevi immaginare cosa avrei preparato
io piuttosto! Anche se a forza di tagliare via dei pezzi mi sembra di essere
un salumiere ... » esclamò Crillin con un leggero fiatone.
Cell assottigliò gli occhi ormai stanco della situazione. Si avvicinò
lento al piccoletto e a un passo di distanza si fermò.
« Adesso ne ho abbastanza di te ... » Rapidissimo colpì il
piccolo guerriero in viso con un tremendo calcio girato e Crillin andò
a schiantarsi contro la dura roccia. Al colpo svenne all'istante.
Cell si rivoltò verso il moro e divenne livido in volto: quello era il
momento per chiudere il gioco.
Aumentò l'energia al massimo e urlò
a squarciagola. La coda venne rigenerata dopo pochi secondi. L'energia spirituale
si riabbassò notevolmente e al posto di essa crebbe una grande fatica
...
« Adesso ... basta così ... » sussurrò Cell con un
filo di voce.
Rapido corse verso il moro e con tutto il corpo lo schiacciò contro la
parete dopodiché si allontanò leggermente e rifece il solito movimento
con la coda.
17 si concentrò e ricreo la forte barriera. Sotto di essa sorrideva all'idea
di essere al sicuro ... ma si sbagliava.
Cell, mentre con la coda premeva dall'alto, con entrambe le mani cercava in
ogni modo di sfondare la difesa comprimendola con tutte le sue forze. Trunks
cercò ancora di intervenire ma invano: abbandonando per un attimo il
procedimento di abbattimento, Cell si voltò su sè stesso e colpì
il sayan con un potente ki-blast e quest'ultimo, colpito in pieno, cadde a terra
dolorante. Cell riprese il suo operato ...
La barriera si disintegrò in minuscoli frammenti e tutto terminò
per numero 17 ...
Divenne una cosa sola con il mostro.
Un gigantesco bagliore illuminò all'inverosimile tutto lo spazio circostante
inserendo luce anche nei più piccoli anfratti fino ad allora baciati
solo dalla tenebra più profonda. Intorno al nuovo e potente "essere
perfetto" l'aura circolare e chiara, scatenava delle abnormi scariche elettriche
che impedivano a chicchessia di avvicinarsi più del necessario: più
volte Trunks, colto da una strana sensazione che si avvicinava anche fin troppo
a quella della perdizione, di era scagliato su di essa rimediando però
soltanto delle ustioni dove la scarica lo colpiva ...
Ormai con la giacca a brandelli e il corpo ricoperto di ferite più o
meno gravi, osservava la mutazione di Cell senza potere far nulla per fermarlo.
Preso e portato in balia da un grande senso di spaesamento, gli occhi cerulei
ma comunque sbarrati, guizzavano da una parte all'altra alla ricerca dei propri
compagni: Piccolo era a terra con il volto rivolto verso il basso, il piccolo
Crillin era mezzo sepolto da grosse pietre ed era svenuto, Tienshinhan e Yamcha
erano ancora immobili e incapaci di intervenire. Lui era l'unico in piedi ...
ciò lo fece andare completamente nel pallone.
La grande aura si riabbassò e finalmente si poté vedere l'aspetto
del nuovo e tremendo essere: alto ma molto meno di prima, snello ma al contempo
robusto, la lunga coda era pressoché scomparsa sotto alle lunghe ali
nere e sul volto pallido due bande violacee sotto agli occhi occupavano gran
parte delle guance ... Quando aprì gli occhi apparve nuovamente quello
sguardo di ghiaccio ...
Si osservò il proprio corpo, come aveva fatto con la prima mutazione,
senza far trasparire alcun segno di gioia o soddisfazione anche se nel profondo
lo era come non mai.
Gli occhi gelidi si abbassarono sul sayan e sul volto comparve un sorriso compiaciuto
... « Sono davvero contento di questa trasformazione, ora sono molto più
forte di prima ... » parlò con un tono di voce normale, non alto
come quello che aveva in precedenza, ma era ugualmente fastidioso ... Cell,
dopo essersi osservato il palmo pallido della mano sinistra, la chiuse lievemente
e tornò ad osservare il biondino con quel suo solito sorriso ...
« ... Sai Trunks, ho paura che per te sia davvero giunto il momento e
a cosa mi riferisco tu lo sai benissimo ».
Una grossa goccia di sudore iniziò a scendere dalla fronte del ragazzo
...
Cell si incamminò verso di lui e si fermò a solo un metro di distanza
...
Non aveva alcuna possibilità ...
Trunks iniziò a soffrire fin da subito:
Cell affondò la sua mano destra nei biondi capelli e afferrò il
cuoio capelluto, tirò verso di sè il ragazzo e gli assestò
una micidiale ginocchiata allo stomaco. Mentre il sayan cadeva a terra il mostro
approfittò della sua discesa e lo colpì violentemente al fianco
con un calcio di punta ... Dopo aver rimbalzato a terra, Trunks rotolò
sul fianco un paio di volte preso da un dolore lancinante.
L'essere perfetto aveva una forza che andava al di là della sua immaginazione.
Cell si avvicinò nuovamente ma un colpo violentissimo alla nuca lo fece
fermare: Piccolo si era rialzato e lo aveva colpito in pieno con lo stesso colpo
usato per salvare per la primissima volta il giovane cyborg ... la potenza era
stata eguale ma il risultato fu profondamente differente: con un'estrema calma
il mostro si massaggiò appena il punto colpito e sorrise sfacciato al
namecciano ... « Evidentemente anche l'essere perfetto può essere
punto da un moscerino ... ».
Il due guerrieri ancora in piedi rimasero allibiti da tale situazione.
Cell si rivoltò ancora verso il ragazzo che a fatica riusciva a mantenere
una posa eretta « Se non ti dispiace prima termino con lui. Non per dire
ma dopo un po' diventa seccante averlo continuamente tra i piedi ...»
e dopo aver detto ciò divenne invisibile agli occhi e apparve alle spalle
di Piccolo che, successivamente, nulla poté contro il suo colpo alla
nuca che lo spedì in mezzo alle acque dell'oceano.
Cell batté appena le mani tra loro per togliere un'inesistente traccia
di polveri e poi ritornò sul ragazzo ...
« Adesso sei tutto mio ...».
Cell sfrecciò dinanzi alla sua figura e gli piazzò un violento
calcio girato sotto al mento grazie a una perfetta rovesciata. Trunks arrancò
senza però cadere ... Appena l'essere ritoccò terra, ripartì
all'attacco e colpì nuovamente il giovane al volto con un fortissimo
destro, poi un sinistro e dopo un'altro destro. Il sayan indietreggiò
ancora e rimase in piedi per miracolo ... gli occhi rimanevano aperti appena
... se si chiudevano voleva dire che era finita.
Cell alzò l'indice della mando destra in sua direzione e generò
un velocissimo raggio di colore rosa. Il sayan lo evitò spostandosi leggermente
di lato ma, come ogni volta, ad ogni mossa azzeccata ne seguiva la giusta punizione
da parte dell'essere perfetto: gli apparve nuovamente davanti e poggiò
le sue banche mani sul suo petto muscoloso ... Quando da esse iniziò
a trasparire una forte energia Trunks si sentì quasi bruciare ...
Un'onda abnorme investì in pieno il giovane scaraventandolo lontano.
Varie erano le ustioni su tutto il corpo e in più gli mancava l'aria
... Senti i metallici passi della creatura farsi sempre più vicini ...
« Tranquillo, non ti ucciderò subito. Voglio spassarmela ancora
un po' con te quindi starò attento » Cell riafferrò i biondi
capelli ed alzò il ragazzo portando molto vicini i loro occhi. Trunks
ne approfittò e dopo aver scatenato l'aura al massimo compì lo
stesso gesto di Cell ma senza riottenere un valido esito ...
Cell tossì un po' di fumo e poi guardò il giovane continuando
a sorridere « Ti sei indebolito molto durante lo scontro, sai? Ammetto
che su avessi usato questo colpo quand'eri al massimo delle tue forze forse
avresti potuto crearmi un bel po' di problemi ma, ora come ora, non sei niente
se non un innocuo giocattolo ...» il sorriso sparì in un soffio
e colpì il volto del sayan con una sonora testata. Dalla bocca di Trunks
fuoriuscì l'ennesimo fiotto di sangue ...
Dopo il colpo lanciò l'avversario verso il cielo con forza mente egli
stette fermo al suolo. Trunks si fermò a mezz'aria completamente in balia
della paura di soccombere, oltretutto non aveva la minima idea di cosa Cell
avesse in mente.
Cell alzò un braccio al cielo e formò una sorta di lama dal colore
roseo « Prima contro di me ha funzionato e mi avete tolto la coda. Voglio
proprio vedere che parte del corpo riuscirò a togliere a te piuttosto
». La lanciò veloce e quella era più rapida del vento. Quando
Trunks la sentì passarle accanto, un brivido freddo gli percorse la schiena
...
L'essere generò una seconda lama laser e slanciò anch'essa contro
il sayan che nel frattempo era già intento ad evitare i colpi della prima.
L'arrivo della seconda, strano ma vero, gli decretò la salvezza: a causa
della prima Trunks non colse l'arrivo della seconda e quando questa lo colpì,
non gli tranciò di netto la gamba sinistra poiché, per fortuna,
non andò ad intaccare l'osso ... Preso da un dolore lancinante, il giovane
si lasciò guidare dalla forza di gravità e iniziò a scendere
... La prima lama, che era ritornata sul suo obiettivo grazie alla sapiente
guida del loro padrone, gli passò a pochi centimetri dalla nuca e tagliò
via soltanto un piccolo ciuffo di capelli.
Trunks cadde a terra e perse la trasformazione. Con le mani continuò
a tenere chiuso l'enorme taglio per far fuoriuscire il meno sangue possibile.
Cell fece sparire le lame e incrociò le lunghe braccia mentre si avvicinava
al sayan «Tzk, resistente la creatura ... Resistente e molto fortunata
... » si avvicinò pericolosamente al glicine. Alzò leggermente
il piede destro e con esso schiacciò la nuova ferita.
Trunks urlò di dolore e non riuscì a trattenere una piccola lacrima
... Cell se ne accorse e rise gradasso « HAhaha, suvvia, non piangere!
Crolla piuttosto! »
« NO! Non posso mollare ... »
Cell aumentò la pressione del piede « MUORI!! »
Un'altra piccola lacrima di dolore scese lungo la guancia calda ... «
... non posso mollare ... »
Assieme a quella però calò drasticamente anche l'aura ...
... nel sentire ciò due occhi si aprirono.
...Continua...