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Autore: scImMIA    16/05/2008    9 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti! Oggi, mi spiace davvero, ma non ho il tempo materiale per trattenermi quindi oggi sarò un lampo.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno recensito lo scorso capitolo ovvero:
Angelo Azzurro
Swwtcicia
LadyDreamer
nana987
Vegeta4ever
folg_89
Juu_Nana
lady wolf

Inoltre avverto Swwtcicia e lady wolf che per le spiegazioni sull'inserimento delle immagini mi rifarò viva questa sera sempre che non muoia prima al lavoro.
Mi spiace essere così sbrigativa ma purtroppo questo è il tempo che ho. Sorry
Un bacio a tutti. Spero che il capitolo vi piaccia. Ci si rivede lunedì
;D scImMIA

 

 

 

CAPITOLO 50
- TRUNKS CRISIS -


I guerrieri si lanciarono senza terrore alcuno verso Cell il quale, nonostante i suoi avversari fossero più ostici di quanto avesse previsto, continuava a mantenere alta la sua perseveranza e quell'arrogante e boriosa aria d'essere invincibile. Solo quando si ritrovò circondato dai guerrieri Z decise che forse era più saggio posizionarsi in uno stato difensivo ...
Mentre Trunks, Piccolo e gli altri lo braccavano il cyborg numero 17 se ne stava a distanza di sicurezza pronto a scappare nel caso il demone in terra avesse scattato in sua direzione. La forza cibernetica era stata ridotta notevolmente con l'operato della scienziata ma la velocità per fortuna non era stata intaccata più del necessario e ciò permetteva al moro di mantenere i nervi saldi poiché sapiente del fatto di avere buone probabilità di scampo. E infatti quando Cell scattò fulmineo la prima volta, fu rapido anch'egli e riuscì a sfuggirgli ...
17 atterrò alcuni metri di distanza e si rivoltò nuovamente verso colui che lo voleva assorbire: anche se c'erano altre cinque persone che lo tenevano d'occhio non voleva perderlo di vista ... Se lo avesse fatto non sarebbe stato più sicuro delle proprie capacità e avrebbe incominciato a provare un nuovo sentimento umano: la paura. Quando i loro occhi glaciali si incontrarono nuovamente un piccolo sorriso gli incorniciò il giovane volto ... Cell non l'avrebbe mai preso!

Già solo dopo la prima volta che 17 gli era sfuggito, Cell era già al limite della sopportazione ... Si raggomitolò per un attimo su sè stesso e concentrò l'aura facendola brillare di un oro accecante. Si ridistese spalancando le braccia al cielo e fece letteralmente esplodere la propria forza alzando tutt'attorno un gran polverone ... oltretutto alcuni guerrieri riuscirono a malapena a rimanere stabili sul posto a causa di quella tremenda onda d'urto. Uno di quest'ultimi però non si fece abbattere e strinse i pugni con determinazione ... Quando la forza cessò un poco aumentò anch'egli l'energia per un attacco ...
Tra Trunks e Piccolo ... Cell fuoriuscì dalla nuvola di polvere e passò proprio tra loro con l'aura volutamente e pressoché azzerata e si allontanò. Completamente presi alla sprovvista i due voltarono lo sguardo verso l'essere formato di cellule che, inesorabilmente, si avvicinava al giovane ragazzo anch'egli shoccato dall'imminente pericolo. Il namecciano srotolò rapidamente gli arti e afferrò il nemico per i fianchi ... ma Cell non si fermò: allungò il braccio destro in avanti per afferrare il bavero color del sole e attirare a sè ciò a cui bramava quando, improvvisamente, si ritrovò dinanzi uno di quelli che lui definiva "impiastri" e si dovette fermare per forza. Tienshinhan, che grazie al suo terzo occhio era riuscito a vedere i movimenti del nemico, era davanti a numero 17 e lo proteggeva con la sua stazza.
L'aura dell'uomo a tre occhi crebbe un poco e improvvisamente vi fu un aumento di combattenti in campo: Tien si era sdoppiato e aveva creato due doppioni identici a lui in tutto e per tutto. Le due nuove figure, assieme al loro creatore, avvicinarono le falangette delle mani e le fecero combaciare lasciando i palmi staccati, avvicinarono le mani al volto e fecero accrescere al massimo l'aura ...
Piccolo e gli altri si allontanarono mentre Cell rimase immobile con la sua solita aria spavalda ...
«SHINKIKOHO!!!» «SHINKIKOHO!!!» «SHINKIKOHO!!!»
La terra tremò e un abnorme cratere dalla forma quadrata si formò sul terreno e, sul fondo di esso, Cell se ne stava fermo a digrignare i denti di rabbia ... Dopo pochi attimi di esitazione, la creatura di Gelo si levò verso il cielo in direzione di colui che gli aveva inflitto l'ennesimo colpo. A metà percorso Tienshinhan caricò nuovamente l'aura e attaccò ancora ... e poi ancora e ancora ...
Tutti, persino lui stesso, sapevano che stava per compiere una pazzia. Nonostante il nemico fosse meno forte di quanto sarebbe dovuto essere realmente, da solo non sarebbe mai riuscito nell'impresa di cancellarlo dalla faccia della Terra.
Dopo l'ennesimo bagliore d'energia i due doppioni scomparvero in una nuvola di polvere dopo aver toccato terra all'apparenza senza vita ... Se l'originale avesse continuato sarebbe diventato egli stesso senza vita ...
« TIENSHINHAN!! SPOSTATI DI LI', CI PENSIAMO NOI!! » i due allievi del Genio delle tartarughe di mare scostarono il compagno e si affacciarono all'ormai gigantesco baratro.
Cell nel frattempo risaliva completamente accecato dall'ira ...
I movimenti dei due furono simultanei: le mani in avanti e poi sul fianco ...« KAME ... » un'energia azzurra crebbe sui loro palmi ... « ... HAME ... »e poi, al culmine della potenza, venne scagliata sul nemico senza pietà « ... HA!!!». Le due onde si unirono come se fossero state create dalla stessa persona e assieme andarono a colpire le forti braccia di Cell che, poco prima dell'impatto, le aveva incrociate dinanzi al viso proteggendosi.
L'onda Kamehameha non ebbe l'effetto sperato purtroppo: era riuscita a creare soltanto un po' di fumo e nulla di più.
Yamcha e Crillin arretrarono di un passo quando Cell fu davanti a loro. Prima di parlare li fulminò con lo sguardo ...
« Poveri sciocchi, cosa credevate di fare? ». Rapido e quasi invisibile agli occhi, il mostro si portò alle spalle del povero Crillin e con un pugno in piena schiena, lo fece schiantare contro una parete rocciosa ... se non fosse che il momento era tragico per tutti, la scena del piccoletto che si era incastrato con la crapa nella roccia sarebbe stata molto più esilarante e di sicuro si sarebbe rilevata adatta da raccontare un giorno attorno a un bel pranzetto ...
Dopo aver sistemato il piccoletto toccò il turno di Yamcha: con un sonoro calcio la spalla uscì dalla sua locazione dopodiché anch'egli, con un'altro e violento colpo, venne spedito sul fondo del cratere creato poco prima dall'amico ... lì vi rimase per un bel po'.

Mentre Trunks e Piccolo erano posizionati dinanzi a 17 e a Tienshinhan in posa da combattimento per offrire loro protezione, l'ultimo di questi quattro faticava a rimanere vigile a causa delle scarse energie e boccheggiava ansimante nel tentativo disperato di riprendersi un poco ed evitare una mesta fine.
« Non si preoccupi signor Tienshinhan, adesso quì ce la vediamo noi ... » il ragazzo venuto dal futuro, ancora trasformato in super sayan, aveva parlato nel tentativo di infondere nel compagno una maggiore sicurezza « ... Lei ha fatto già molto. Si tenga da una parte e si riposi ».
L'uomo dalla grande dote visiva, abbassò il capo e colpì la terra con un pugno ben serrato: lì, e come era già accaduto in passato, non era stato all'altezza della situazione e doveva lasciare tutto ai compagni. Gli bruciava terribilmente questa sconfitta anche perché fin dal giorno in cui aveva ricevuto la prima, ovvero nello scontro contro il piccolo Goku, si era allenato allo sfinimento ma tutto alla fine si era rilevato di poca utilità: ogni qualvolta doveva lasciare il lavoro a qualchedun'altro ...
Alzò gli occhi e osservò la figura del giovane ragazzo che con coraggio sfidava il proprio avversario circondato da quell'aura brillante ... Si ritrovò un attimo a pensare che i sayan fossero degli esseri dalla potenza straordinaria e che forse, se non fosse stato per uno di loro, non avrebbe mai raggiunto egli stesso un tale livello di forza. Dentro di sè quel leggero senso di umiliazione si trasformò in qualcosa di profondamente differente.
A fatica si rialzò in piedi dopodiché annuì stancamente. Si allontanò di una decina di passi e si appoggiò ad un'alta parete verticale di dura roccia. Quando si accasciò a terra constatò che il combattimento non era ancora ricominciato ...
Sorrise lievemente ...
Non sarebbe stato umiliante farsi superare a quel modo da un giovane sayan: il combattimento ce l'avevano nel sangue e anche se non tutti erano buoni e generosi come il valoroso Goku o, il lì presente, giovane Trunks, non si poteva non dire che non fossero speciali ... Se avevano le carte giuste per chiudere il gioco era meglio aiutarli come meglio si poteva e lasciar fare loro il resto. Loro erano più forti e potevano farcela ... solo pensandola in questo modo quella strana sensazione si mutava in rispetto.

Cell osservò pensieroso l'allontanarsi dell'alto guerriero e il suo accasciamento al suolo.
« Tzk. La tua fine Tienshinhan è soltanto rimandata, non credere di poterla scampare tanto facilmente ...» voltò gli occhi verso il giovane dagli occhi cerulei e assottigliò i propri «... Trunks ... è il tuo turno adesso? ».
Piccolo fece un passo in avanti e s'intromise « No, sarò di nuovo io il tuo avversario. Mi sono ripreso e ho tutta l'intenzione di abbatterti ».
Cell raccolse nella larga bocca un poco di saliva dopodiché la sputò lontano « Humm ... Io volevo vedermela un po' con il ragazzino se non ti dispiace ». Cell scattò in avanti e colpì violentemente il namecciano allo stomaco con un forte pugno piegandolo in due dal dolore. Rapido come non mai si scostò leggermente e colpì ancora Piccolo con una gomitata sull'ampia schiena e quest'ultimo cadde sbattendo violentemente la mascella al suolo.
Nello stesso tempo Trunks, che si aspettava l'ennesimo sgarro da parte dell'essere pluricellulare, era già pronto ad accoglierlo mentre il cyborg, consapevole che anche se si fosse nascosto Cell l'avrebbe nuovamente trovato, stava a poca distanza dal coetaneo e lo seguiva in ogni movimento senza essergli d'impiccio: se Trunks volava a destra lui si spostava nella medesima direzione, se lui scattava lontano egli lo seguiva a ruota senza nemmeno chiedersi il perché dei suoi movimenti ... Il perché di questo atteggiamento era però oltremodo chiaro e comprensibile: a parte il fatto che se anche si fosse nascosto Cell l'avrebbe scovato, se il mostro l'avesse poi preso tra le sue grinfie e Trunks e gli altri gli fossero stati a una distanza ravvicinata sarebbero stati in grado di intervenire tempestivamente ed evitare il peggio. Se fosse stato lontano e magari anche nascosto, difficilmente gli altri sarebbero accorsi in tempo ... per questo 17 stava incollato al sayan senza perderlo d'occhio un istante. Ormai sapeva che se fosse stato in pericolo, lui sarebbe accorso anche se solo per salvare il destino della Terra e non il suo.
Dopo aver abbandonato Piccolo a terra Cell si dedicò completamente al giovane biondino: si staccò da terra e rapidissimo, come se non avesse perso un briciolo di forza durante tutto il lungo scontro precedente, si precipitò su di esso e iniziò a scatenarsi mostrando tutta la forza dell'essere "quasi" perfetto con l'ausilio di combo complesse e particolari mosse riprese da altri.
In tutto quello scontro il cyborg continuava con la sua intelligente strategia ...

Dopo diversi minuti di battaglia senza elusione di colpi Cell riuscì ancora a prevaricare sul suo rivale e con una rovesciata in piena schiena lo fece precipitare al suolo a gran velocità e il contatto tra le due materie provocò una fossa di medie dimensioni.
Come aveva sempre fatto in precedenza, C17 volò verso il sayan ma qualcosa andò per il verso sbagliato ...
Il terribile nemico lo braccò a una decina di metri dal suo obiettivo e lo costrinse a retrocedere grazie alla sua lunga coda che, aperta ad ombrello, incuteva un terrore indescrivibile ... Cell si avvicinò ancora di più al suo premio e dopo alcuni attimi di esitazione per osservare meglio quegli occhi carichi di paura, mosse la sua arma verso il giovane ragazzo ...
17, con tutta la forza che aveva in corpo, afferrò il perimetro dell'apertura con entrambe le mani e oppose resistenza come poté lanciando nel frattempo alte grida nella speranza che qualcuno accorresse ... La forza del mostro aumentò ancora e lì il ragazzo non ce la fece più: la presa cedette e la lunga coda si richiuse attorno al suo corpo lasciandone al di fuori soltanto le gambe e una parte del bacino ... I movimenti convulsi degli arti inferiori non producevano alcun effetto.
Trunks finalmente si riprese e con alcuni spostamenti rapidi della nuca fece tornare ogni pensiero al proprio posto. Si rialzò in piedi e appena vide la terribile scena corse più che poté. Afferrò il nuovo compagno per le caviglie, le strinse con forza e iniziò a strattonarlo verso di sè. Cell ovviamente non se ne stette fermo: aumentò la forza del risucchio e per il sayan divenne ancora più difficile trarre in salvo il cyborg che, inesorabilmente e contro la sua volontà, stava per fare ingresso a un nuovo "mondo" ...
Il mostro stava per cogliere al suo interno il meraviglioso premio quando qualcos'altro capovoltò nuovamente la situazione: un potente colpo di elevatissima e concentrata potenza lo colpì in pieno volto ...
Cell cadde a terra privo della testa ... Gli arti si atrofizzarono e con essa anche la lunga coda. Trunks spalancò l'apertura e 17 uscì da quel luogo completamente sconvolto: gli occhi sbarrati, i capelli ricoperti di una sostanza viscosa e appiccicosa, il cuore che batteva ai mille ...
Il sayan rimase seduto al suo fianco per qualche istante ... « Tutto a posto? »
Il ragazzo moro negò con forza dopodiché si portò le mani al viso coprendolo completamente ...
Ai due si avvicinò un terzo guerriero e li osservò serio.
« Grazie signor Piccolo ».
« Tzk ... » il namecciano voltò lo sguardo verso il nemico che era ancora sdraiato vicinissimo a loro « ... tra breve Cell sarà come nuovo per colpa delle mie cellule e oltretutto sarà ancora più forte grazie a quelle sayan ...».
Il biondo si voltò anch'egli verso quel colpo apparentemente senza vita « Già ma se continuiamo a costringerlo a rigenerarsi prima o poi la sua energia arriverà a un livello tale che gli sarà impossibile ripristinarsi completamente ... Solo allora saremo in grado di sconfiggerlo definitivamente. Forza sayan o meno ad un certo punto sarà del tutto inutile ... So bene che è una vigliaccata come tecnica ma finché non arriva il signor Goku dobbiamo continuare a questo modo » si rialzò in piedi e con un braccio si ripulì la fronte che si era sporcata di polvere.
« Allontaniamoci che è meglio e poi ... »
« HEIIII!!! ...» una personcina dalla bassa statura si avvicinò ai tre e quando vi fu nei pressi rallentò la corsa « ... Uff, meno male che state tutti bene! ... » Crillin sorrise gaio mentre si toccava il grosso bernoccolo che aveva sulla testa « ... Ho portato Yamcha a fianco di Tienshinhan, Cell gli ha rotto un braccio e parecchie altre cose ... Fortuna che io ho rimediato una grossa botta e basta visto che sono abituato ai colpi violenti! ».
Dopo essersi avvicinato al moro si piegò sulle ginocchia e gli porse gentilmente la mano destra « Hei, tutto bene? ».
Il moro sbuffò e scattò in piedi come ad indicare che non aveva affatto bisogno del loro aiuto ... in realtà nel profondo era ancora molto scosso.

Il piccolo gruppo si allontanò appena e dopo pochi minuti, il corpo "decapitato" di Cell, si rialzò in piedi. Crillin nel rivederlo nuovamente scattante prese un colpo tremendo ma il motivo era più che altro perché faceva una certa impressione ... Dopo un lieve aumento dell'aura la testa intera ricomparve dal collo accompagnata da un piccolo spruzzo di quella strana sostanza viscida di cui la testa del cyborg era ricoperta.
Rise profondamente facendo riecheggiare la sua grossa voce in quel piccolo lembo di terra ... « Sono ancora quì ... ».
« Accidenti ... Ma quello non muore mai? » si chiese Crillin diventando completamente pallido in volto mentre gli altri scrutavano lo stesso essere con ciglio serio e alquanto pensieroso.
Cell alzò il braccio destro nella loro direzione dopo essersi posizionato di tre quarti « Numero 17: tu sarai mio e diverrai parte integrante del mio essere! ... » lo stesso braccio lo riavvicinò al petto e poggiò la larga mano su di esso «... Non temermi e vieni con me. Così riabbraccerai anche la tua adorata sorellina ... ».
In quel momento se 17 avesse posseduto un'aura, questa sarebbe schizzata alta in pochi secondi ...
Crillin si voltò nuovamente verso il ragazzo bramato e gli iniziò a parlare serio: « Senti 17 ... » il moro abbassò lo sguardo verso di lui e stette ad ascoltare «... scommetto che adesso senti una gran rabbia ma ho paura che se uccidiamo Cell 18 morirà assieme a lui ... »gli occhi gelidi si spalancarono improvvisamente ... uccidere Cell significava uccidere lei ... « ... ma non lasciare che questo problema ti leghi maggiormente: se ciò accadrà chiameremo il dio drago e la faremo riportare in vita ».
Trunks si trattenne a stendo dal controbattere quella bestemmia. Già i cyborg che temeva erano tornati a vivere per colpa di Bulma e allora Crillin si offriva persino di riportarli in vita quando invece sarebbero stati da rottamare definitivamente.
Alla stessa velocità con cui era divenuto serio, il piccoletto fece una smorfia alquanto imbarazzata « Hehehe ... Quindi non ti trattenere adesso e diamo tutti il nostro meglio! ».
Appena un secondo dopo la parlantina il cyborg sembrò aver dimenticato il momentaccio precedente e con nonchalance si pettinò appena i capelli e si risistemò il grosso foulard « Parla per te tappo ... ».
« Hei, avete finito di fare salotto? Io mi stò stancando di aspettare ... Forza, fatevi avanti! » tuonò Cell poiché messo in disparte.
L'aria si fece nuovamente pesante ...
Piccolo scattò in avanti, silenzioso e lo scontro ricominciò.

Il namecciano e il giovane sayan si alternavano durante lo scontro mentre invece il cyborg e il piccolo Crillin li osservavano dalla distanza attenti ad ogni loro movimento ma soprattutto agli spostamenti di Cell stesso.
Dopo un'accecante colpo d'energia Trunks si allontanò appena dal nemico e dopo averlo mirato alla perfezione lo tempestò di una cascata di onde talmente rapida che per il mostro fu impossibile allontanarsi senza rimanere in piccola parte leso da quell'attacco ... Le onde infatti erano rapidissime ma per questo non erano di una potenza invidiabile ... il fatto era che dopo quasi due ore di dura lotta il corpo incominciava a provare il peso della stanchezza e questo purtroppo iniziava a valere anche per il grande Piccolo al quale, sempre più rapidamente, aumentava il fiatone.
Cell si accorse in breve che la loro fiacca stava aumentando ma anche lui non si poteva più definire in splendida forma: troppe volte si era rigenerato delle parti mancanti e ciò in quel momento lo portava in difficoltà perché ogni mossa doveva essere ponderata e doveva prevedere ogni qualvolta quale tattica escogitare per risparmiare le energie e nel frattempo chiudere la partita ... La strategia perfetta ovviamente era quella di assorbire il cyborg ma per colpa del sayan e di Piccolo la faccenda si stava dimostrando estremamente ardua.
Il mostro si levò alto nel cielo e si posizionò in un luogo altamente strategico ... fece un movimento specifico e gridò a gran voce una parola conosciuta ... Taiyoken ... Prima che riuscisse ad emettere l'ultima sillaba Crillin avvertì tutti del pericolo: « CHIUDETE GLI OCCHI!! CHIUDETE GLI OCCHI!! »
Tutti eseguirono e non vennero abbagliati. Quando però le palpebre di tutti si alzarono, gli occhi che erano stati al di sotto di esse non scorsero più il mostro da nessuna parte ...
Piccolo si agitò improvvisamente « Guardate, guardate dappertutto!! Non possiamo lasciarcelo scappare!! » e come un fulmine sfrecciò in una ricerca disperata. Anche Tienshinhan e Yamcha cercarono di contribuire come poterono guardandosi attentamente attorno cercando di scrutare il minimo movimento ...

Solo dopo internabili minuti il terrore tornò: 17 e Crillin erano ancora sulla rupe quando la terra incominciò a tremare sotto i loro piedi. La roccia si spaccò creando un'enorme crepa e da questa Cell fuoriuscì lento e inesorabile come uno spettro. Sentendolo alle spalle i due poveretti si voltarono e lo videro ... Crillin si pietrificò dal terrore ...
La coda si alzò ancora e si riaprì ad ombrello ... Anche Trunks e Piccolo individuarono il nemico ed accorsero più rapidi che poterono quando però giunsero in prossimità era troppo tardi ... o forse no.
La coda discese e intrappolò nuovamente il moro e quest'ultimo, come in precedenza prese a dimenasi come un ossesso scalciando furiosamente. Trunks fu il più rapido ad accorrere: colpì Cell in pieno volto con un gancio sinistro. Questo non bastò per interrompere il suo operato ma servì per dare la possibilità al moro di reagire: con il pugno ricevuto il mostro allentò appena la presa e 17 ne approfittò per afferrare il perimetro dell'orribile apertura e di allargarne il foro utilizzando la poca forza che aveva. Quando ebbe spazio sufficiente attivò la barriera sferica attorno a sè e la espanse al massimo. La coda di Cell si espanse a dismisura e dopo breve non riuscì più a contenere la propria creatura ... per una causa di forza maggiore, e cioè 'impossibilità di assorbire una palla dalle dimensioni così voluminose, fu costretto ad abbandonare la presa e lasciar guizzare lontano quella grande biglia verde.
Solo dopo aver visto rotolare quella enorme palla con all'interno la sorpresa, Crillin si svegliò e si riprese: si voltò verso il cyborg e gridò a gran voce « BRAVO! GRANDE!! ».
Cell digrignò a denti stretti dopodiché ricevette a sorpresa l'ennesimo cazzotto in piena faccia mentre il cyborg continuava a rotolare all'interno di quella sferetta.
A distanza di una ventina di metri il cyborg sciolse la barriera e questa si frammentò in piccoli cocci d'energia che divennero invisibili prima di toccare terra. 17 atterrò goffamente cascando sul fianco. Alzò gli occhi al cielo e rivide il sayan e in namecciano che lottavano estenuamente contro Cell utilizzando le tecniche più svariate. Si sdraiò completamente spalancando braccia e gambe come se in quel momento fosse stato in mezzo ad un prato verdeggiante in una tranquilla mattina di tiepida estate ...
Quando Crillin gli si avvicinò e gli chiese nuovamente come stesse, egli scoppiò a ridere ... secondo quel che aveva capito, era riuscito a sfuggire dal mostro con le sue sole forze. Questo gli bastò ad infondergli nuova linfa e uno spruzzo di spavalderia in più.

Lassù la lotta proseguì: quando Piccolo venne colpito ad ventre con un potente calcio si piegò in due e sputò un po' di sangue violaceo. Con un successivo colpo alla nuca, precipitò ancora a terra e da lì non si rialzò più se non dopo un grande evento ...
Senza perdere altro tempo prezioso Cell tornò a colpire puntando ancora sul giovane moro che nel frattempo, e per fortuna, aveva appena terminato il suo sfogo di gioia, era tornato quello di sempre e si era rialzato pronto per accogliere ancora la sua sfida: quando lo vide toccare terra dinanzi a sè scattò indietro e mentre si allontanava lanciava delle tenere onde d'energia verso Cell che poi, sentendo quell'esigua e a dir poco patetica forza sulla propria pelle, incominciò a camminargli incontro sogghignando ad ogni colpo ricevuto. 17 si fermò quando si trovò spalle al muro con una delle tante pareti rocciose ...
« Hehehe ... Sei in trappola e adesso ... » la coda si spalancò e venne riavvicinata al volto del ragazzo « ... voglio proprio vedere cosa ti inventi ... » ormai mancavano pochi centimetri al contatto ... sul volto del moro nacque un sorrisetto beffardo ...
Ci fu un rapidissimo lampo di luce e poi il nulla, il silenzio ... Lentamente, come se ad essa vi fossero collegati dei fili invisibili e speciali, la lunga coda iniziò a scendere verso il basso e alla fine lì vi rimase.
Esterrefatto da ciò che era avvenuto, Celle voltò lo sguardo verso la propria sinistra e lì rivide il tappetto con uno strambo e insopportabile sorriso sul volto ... « Haha!! Dovevi immaginare cosa avrei preparato io piuttosto! Anche se a forza di tagliare via dei pezzi mi sembra di essere un salumiere ... » esclamò Crillin con un leggero fiatone.
Cell assottigliò gli occhi ormai stanco della situazione. Si avvicinò lento al piccoletto e a un passo di distanza si fermò.
« Adesso ne ho abbastanza di te ... » Rapidissimo colpì il piccolo guerriero in viso con un tremendo calcio girato e Crillin andò a schiantarsi contro la dura roccia. Al colpo svenne all'istante.
Cell si rivoltò verso il moro e divenne livido in volto: quello era il momento per chiudere il gioco.

Aumentò l'energia al massimo e urlò a squarciagola. La coda venne rigenerata dopo pochi secondi. L'energia spirituale si riabbassò notevolmente e al posto di essa crebbe una grande fatica ...
« Adesso ... basta così ... » sussurrò Cell con un filo di voce.
Rapido corse verso il moro e con tutto il corpo lo schiacciò contro la parete dopodiché si allontanò leggermente e rifece il solito movimento con la coda.
17 si concentrò e ricreo la forte barriera. Sotto di essa sorrideva all'idea di essere al sicuro ... ma si sbagliava.
Cell, mentre con la coda premeva dall'alto, con entrambe le mani cercava in ogni modo di sfondare la difesa comprimendola con tutte le sue forze. Trunks cercò ancora di intervenire ma invano: abbandonando per un attimo il procedimento di abbattimento, Cell si voltò su sè stesso e colpì il sayan con un potente ki-blast e quest'ultimo, colpito in pieno, cadde a terra dolorante. Cell riprese il suo operato ...
La barriera si disintegrò in minuscoli frammenti e tutto terminò per numero 17 ...
Divenne una cosa sola con il mostro.


Un gigantesco bagliore illuminò all'inverosimile tutto lo spazio circostante inserendo luce anche nei più piccoli anfratti fino ad allora baciati solo dalla tenebra più profonda. Intorno al nuovo e potente "essere perfetto" l'aura circolare e chiara, scatenava delle abnormi scariche elettriche che impedivano a chicchessia di avvicinarsi più del necessario: più volte Trunks, colto da una strana sensazione che si avvicinava anche fin troppo a quella della perdizione, di era scagliato su di essa rimediando però soltanto delle ustioni dove la scarica lo colpiva ...
Ormai con la giacca a brandelli e il corpo ricoperto di ferite più o meno gravi, osservava la mutazione di Cell senza potere far nulla per fermarlo. Preso e portato in balia da un grande senso di spaesamento, gli occhi cerulei ma comunque sbarrati, guizzavano da una parte all'altra alla ricerca dei propri compagni: Piccolo era a terra con il volto rivolto verso il basso, il piccolo Crillin era mezzo sepolto da grosse pietre ed era svenuto, Tienshinhan e Yamcha erano ancora immobili e incapaci di intervenire. Lui era l'unico in piedi ... ciò lo fece andare completamente nel pallone.
La grande aura si riabbassò e finalmente si poté vedere l'aspetto del nuovo e tremendo essere: alto ma molto meno di prima, snello ma al contempo robusto, la lunga coda era pressoché scomparsa sotto alle lunghe ali nere e sul volto pallido due bande violacee sotto agli occhi occupavano gran parte delle guance ... Quando aprì gli occhi apparve nuovamente quello sguardo di ghiaccio ...
Si osservò il proprio corpo, come aveva fatto con la prima mutazione, senza far trasparire alcun segno di gioia o soddisfazione anche se nel profondo lo era come non mai.
Gli occhi gelidi si abbassarono sul sayan e sul volto comparve un sorriso compiaciuto ... « Sono davvero contento di questa trasformazione, ora sono molto più forte di prima ... » parlò con un tono di voce normale, non alto come quello che aveva in precedenza, ma era ugualmente fastidioso ... Cell, dopo essersi osservato il palmo pallido della mano sinistra, la chiuse lievemente e tornò ad osservare il biondino con quel suo solito sorriso ...
« ... Sai Trunks, ho paura che per te sia davvero giunto il momento e a cosa mi riferisco tu lo sai benissimo ».
Una grossa goccia di sudore iniziò a scendere dalla fronte del ragazzo ...
Cell si incamminò verso di lui e si fermò a solo un metro di distanza ...
Non aveva alcuna possibilità ...

Trunks iniziò a soffrire fin da subito: Cell affondò la sua mano destra nei biondi capelli e afferrò il cuoio capelluto, tirò verso di sè il ragazzo e gli assestò una micidiale ginocchiata allo stomaco. Mentre il sayan cadeva a terra il mostro approfittò della sua discesa e lo colpì violentemente al fianco con un calcio di punta ... Dopo aver rimbalzato a terra, Trunks rotolò sul fianco un paio di volte preso da un dolore lancinante.
L'essere perfetto aveva una forza che andava al di là della sua immaginazione.
Cell si avvicinò nuovamente ma un colpo violentissimo alla nuca lo fece fermare: Piccolo si era rialzato e lo aveva colpito in pieno con lo stesso colpo usato per salvare per la primissima volta il giovane cyborg ... la potenza era stata eguale ma il risultato fu profondamente differente: con un'estrema calma il mostro si massaggiò appena il punto colpito e sorrise sfacciato al namecciano ... « Evidentemente anche l'essere perfetto può essere punto da un moscerino ... ».
Il due guerrieri ancora in piedi rimasero allibiti da tale situazione.
Cell si rivoltò ancora verso il ragazzo che a fatica riusciva a mantenere una posa eretta « Se non ti dispiace prima termino con lui. Non per dire ma dopo un po' diventa seccante averlo continuamente tra i piedi ...» e dopo aver detto ciò divenne invisibile agli occhi e apparve alle spalle di Piccolo che, successivamente, nulla poté contro il suo colpo alla nuca che lo spedì in mezzo alle acque dell'oceano.
Cell batté appena le mani tra loro per togliere un'inesistente traccia di polveri e poi ritornò sul ragazzo ...
« Adesso sei tutto mio ...».
Cell sfrecciò dinanzi alla sua figura e gli piazzò un violento calcio girato sotto al mento grazie a una perfetta rovesciata. Trunks arrancò senza però cadere ... Appena l'essere ritoccò terra, ripartì all'attacco e colpì nuovamente il giovane al volto con un fortissimo destro, poi un sinistro e dopo un'altro destro. Il sayan indietreggiò ancora e rimase in piedi per miracolo ... gli occhi rimanevano aperti appena ... se si chiudevano voleva dire che era finita.
Cell alzò l'indice della mando destra in sua direzione e generò un velocissimo raggio di colore rosa. Il sayan lo evitò spostandosi leggermente di lato ma, come ogni volta, ad ogni mossa azzeccata ne seguiva la giusta punizione da parte dell'essere perfetto: gli apparve nuovamente davanti e poggiò le sue banche mani sul suo petto muscoloso ... Quando da esse iniziò a trasparire una forte energia Trunks si sentì quasi bruciare ...
Un'onda abnorme investì in pieno il giovane scaraventandolo lontano. Varie erano le ustioni su tutto il corpo e in più gli mancava l'aria ... Senti i metallici passi della creatura farsi sempre più vicini ...
« Tranquillo, non ti ucciderò subito. Voglio spassarmela ancora un po' con te quindi starò attento » Cell riafferrò i biondi capelli ed alzò il ragazzo portando molto vicini i loro occhi. Trunks ne approfittò e dopo aver scatenato l'aura al massimo compì lo stesso gesto di Cell ma senza riottenere un valido esito ...
Cell tossì un po' di fumo e poi guardò il giovane continuando a sorridere « Ti sei indebolito molto durante lo scontro, sai? Ammetto che su avessi usato questo colpo quand'eri al massimo delle tue forze forse avresti potuto crearmi un bel po' di problemi ma, ora come ora, non sei niente se non un innocuo giocattolo ...» il sorriso sparì in un soffio e colpì il volto del sayan con una sonora testata. Dalla bocca di Trunks fuoriuscì l'ennesimo fiotto di sangue ...
Dopo il colpo lanciò l'avversario verso il cielo con forza mente egli stette fermo al suolo. Trunks si fermò a mezz'aria completamente in balia della paura di soccombere, oltretutto non aveva la minima idea di cosa Cell avesse in mente.
Cell alzò un braccio al cielo e formò una sorta di lama dal colore roseo « Prima contro di me ha funzionato e mi avete tolto la coda. Voglio proprio vedere che parte del corpo riuscirò a togliere a te piuttosto ». La lanciò veloce e quella era più rapida del vento. Quando Trunks la sentì passarle accanto, un brivido freddo gli percorse la schiena ...
L'essere generò una seconda lama laser e slanciò anch'essa contro il sayan che nel frattempo era già intento ad evitare i colpi della prima. L'arrivo della seconda, strano ma vero, gli decretò la salvezza: a causa della prima Trunks non colse l'arrivo della seconda e quando questa lo colpì, non gli tranciò di netto la gamba sinistra poiché, per fortuna, non andò ad intaccare l'osso ... Preso da un dolore lancinante, il giovane si lasciò guidare dalla forza di gravità e iniziò a scendere ... La prima lama, che era ritornata sul suo obiettivo grazie alla sapiente guida del loro padrone, gli passò a pochi centimetri dalla nuca e tagliò via soltanto un piccolo ciuffo di capelli.
Trunks cadde a terra e perse la trasformazione. Con le mani continuò a tenere chiuso l'enorme taglio per far fuoriuscire il meno sangue possibile.
Cell fece sparire le lame e incrociò le lunghe braccia mentre si avvicinava al sayan «Tzk, resistente la creatura ... Resistente e molto fortunata ... » si avvicinò pericolosamente al glicine. Alzò leggermente il piede destro e con esso schiacciò la nuova ferita.
Trunks urlò di dolore e non riuscì a trattenere una piccola lacrima ... Cell se ne accorse e rise gradasso « HAhaha, suvvia, non piangere! Crolla piuttosto! »
« NO! Non posso mollare ... »
Cell aumentò la pressione del piede « MUORI!! »
Un'altra piccola lacrima di dolore scese lungo la guancia calda ... « ... non posso mollare ... »
Assieme a quella però calò drasticamente anche l'aura ...

 

 

 

 

 

... nel sentire ciò due occhi si aprirono.

 

 

 

 

 

 

...Continua...

 

  
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