Home for Christmas
But there’s only a place where I erase
All the challenges I’ve been through
Where I know every corner,
every street-name all by heart
Home for Christmas – Maria Mena
La neve cadeva lenta, spruzzando le strade di candidi fiocchi ghiacciati.
Hogsmeade era diversa da come Ron la ricordava, o almeno, da come credeva di ricordarla, eppure non riusciva a togliersi di dosso quel caldo sapore di casa.
Dopo dieci anni di lavoro lontano da Londra era finalmente riuscito ad ottenere un permesso per quelle vacanze di Natale e, dopo un movimentato e frenetico rientro alla Tana, una bella pattinata sul lago ghiacciato vicino Hogsmeade era quello che ci voleva.
Mentre camminava per le vie del paese, ripensò a tutti quegli anni passati nel Nottinghamshire, così lontano da casa, a dare la caccia a un gruppo di Mangiamorte fuggiaschi.
Ancora non riusciva a capire come mai fosse stato scelto lui e non Harry, fatto stava che quella vita tranquilla piaceva al suo migliore amico, che nelle sue lettere non faceva altro che raccontargli di quanto fosse fantastico avere tutto quel tempo libero.
A lui, invece, quella nuova vita non piaceva affatto.
Aveva sempre desiderato essere qualcuno, uscire dall’ombra di Harry Potter e dimostrare che anche lui poteva avere dei momenti di gloria, ma adesso che ne aveva la possibilità si rendeva conto di quanto effimero e sciocco fosse quel desiderio.
A Nottingham non aveva niente più di un piccolo appartamento e tante lettere, pochi buoni amici della sua unità e tanta, tanta mancanza di qualcosa.
Era stata proprio quella mancanza a farlo tornare a casa.
La mancanza del calore della Tana.
La mancanza della sua famiglia, dei suoi amici, di Harry.
La mancanza di Hermione.
Quell’anno c’erano mille cose che avrebbe voluto ricevere per Natale, tutti quei regali che a Nottingham nessuno aveva potuto fargli, ma la cosa che desiderava di più al mondo rispondeva al nome di Hermione Granger.
Non sentiva Hermione da quell’ultima, tragica lettera in cui si erano lasciati, ma non aveva fatto altro che pensare a lei ogni giorno e ogni Natale stringeva forte il Deluminatore, sperando di sentir chiamare il suo nome una seconda volta.
Sospirò, scacciando quel pensiero, e si tirò più su la sciarpa.
Il lago ghiacciato era proprio davanti a lui, affollato di gente. Ron individuò un angolo libero, non lontano dalla pista e si mise i pattini, ripensando a quando capitava che lui, Harry ed Hermione andassero a pattinare lì. Era forse uno dei ricordi più belli che aveva di quegli anni.
Sorrise e si avventurò in mezzo alla mischia, muovendo i piedi con cautela. Credeva di avere ormai trovato l’equilibrio quando andò a sbattere contro qualcuno e, inevitabilmente, gettò entrambi col sedere sul ghiaccio freddo.
Probabilmente avrebbe ricevuto una sgradevole serie improperi sulla sua sbadataggine, se la ragazza non l’avesse riconosciuto.
“Ron?” disse, guardandolo con stupore.
Lui alzò lo sguardo e cadde dentro quegli occhi castani che conosceva benissimo, così bene che non li aveva mai dimenticati.
“Hermione.”
Hermione sorrise e Ron sentì qualcosa trapassargli il petto, proprio come aveva fatto la pallina di luce molti anni prima.
Sorrise anche lui.
Adesso era finalmente a casa.
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Questa piccola storia partecipa ad un contest natalizio (come scritto nell'intro). Forse lo spirito del Natale non si sente così tanto, ma per una volta volevo fare una cosa diversa :)
Buon Natale a tutti e buone vacanze,
Emily.