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Autore: magic mellah    24/12/2013    4 recensioni
{ long-fic | fuusuke-endou! crack. | fuuen e altre coppie di sfondo | forse ooc | what if | rating giallo-arancio | tematiche delicate. credo. }
ex _mistakes. yeah. -wtf-
nulla, solo una long sulla fuuen, coppia che ho creato io e adoro- molto crack, e nessuno mi cagherà, ma ok. diciamo che questa fic sconvolge - e cambia leggermente - alcuni elementi di questo anime.
uhm, ci si becca dentro. ♥
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«Allora io vado.» disse, incominciando a uscire dal cancello. «Endou?»
«Ah? Dimmi.»
«Mi sono innamorato dei tuoi occhi.» disse facendo un debole sorriso, che Endou potè notare, nonostante il buio. Era minuscolo, quasi inesistente, eppure era molto bello.
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Mark/Mamoru, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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eyes. ♥
 

 

«Senti, Fuusuke… tu non hai freddo?» gli chiese Mamoru, alludendo al fatto che indossasse solo quella felpa viola.
«No, è normale per me. Io sono nato e cresciuto qui, dunque sono abituato a questo freddo.»
«Uh, capisco. Però puoi finire per ammalarti, se non ti copri davvero.» disse il castano, che si avvicinò ancor di più all’albino, spalla contro spalla, e si tolse la giacca, cercando di coprire sia lui che Suzuno in modo piuttosto goffo. 
Standogli accanto Endou potè notare come il ragazzo fosse decisamente più alto di lui, forse di una decina di centimetri, all’incirca, e nonostante avesse quindici anni sembrava quasi più grande, anche per il suo carattere.
Invece al ragazzo con la fascia arancione gli avrebbero dato tutti più o meno tredici anni appena compiuti, tanto che era infantile.
Mamoru starnutì, attirando l’attenzione del maggiore, che lo incominciò a fissare con quei suoi occhi: non sapeva neanche lui definire gli occhi di Fuusuke come fossero. Non sapeva se fossero belli o fossero quasi inquietanti. Insomma, gli occhi di Suzuno erano molto belli. Azzurro chiaro, quasi come il ghiaccio, e in effetti non riuscivano a trasmettere niente, visto che erano sempre freddi, ogni volta che li vedeva.
Eppure gli piacevano tanto.
Dall’altro canto Fuusuke poteva solo dire che gli occhi di Mamoru trasmettevano sicurezza e amore, ed erano castano scuro, profondi, occhi come di un cerbiatto, e ti ci potevi perdere dentro, come se fossi in un mare fatto di cioccolata; doveva ammettere però che non gli sarebbe affatto dispiaciuto perdersi negli occhi del castano.
«Ah, finalmente siamo arrivati!» esclamò contento Endou, vedendo l’entrata della Alpine Junior High, visto che aveva solo voglia di entrare dentro l’edificio per riscaldarsi, prima di morire assiderato, così aveva trascinato subito il maggiore dentro la scuola, notando però che non c’era nessuno.
A causa della piccola corsa gli stavano anche per cadere gli occhiali, che sistemò meglio, prima che facessero una brutta fine per terra. Li stava odiando.
«… ma dove sono tutti?» si chiese, togliendo poi la giacca che ora aveva l’albino, ma che poi anche lui tolse: stava morendo di caldo.
«Endou, dove sei stato? E lui chi è?» davanti ai due ragazzi comparve Hitomiko Kira, l’allenatrice della Raimon, e il maggiore dei due sobbalzò, sperando che la donna non lo riconoscesse. Le probabilità erano del 50% che si ricordasse di lui. Da una parte era piccolo, e forse non si sarebbe nemmeno ricordata di lui, ma dall’altra pensava che la donna lo avrebbe riconosciuto, visto che comunque non era cambiato così tanto: si era solo fatto più grande. E comunque Hitomiko aveva badato a cinquantacinque bambini, all’epoca del Sun Garden, dunque sarebbe stato un miracolo se si fosse ricordato di lui.
«Si chiama Suzuno Fuusuke, è un mio amico, per questo sono scappato. Scusi Hitomiko-san!» la donna lo squadrò da capo a piedi. Sapeva di averlo già visto, ma non ricordava dove.
«La cosa importante è che ora andiamo al campo della Alpine, perché sono ritornati gli alieni, Endou.»

 
 
♦ ♦ ♦


Cristo. Tra tutti i giorni esistenti Reize doveva farsi vivo proprio in quel momento. Lo aveva fatto di proposito Midorikawa, ne era sicuro. Lui non faceva mai niente per caso, ma preparava sempre tutto prima. Amava tormentarlo.
Appena era arrivato nel campo della Alpine con Endou, aveva visto il verde che in un primo momento lo aveva fissato intensamente per poi sorridere, e in un secondo momento aveva guardato male sia lui che il castano. Ancora doveva capire perché era stato convocato dal signor Kira per osservare tutti i componenti della Raimon e ogni giocatore, se poi interveniva quasi sempre qualcuno.
"Serve qualcuno che osservi attentamente ogni loro mossa, ogni loro giocatore, che guardi i loro punti di forza e i punti deboli, e chi meglio di te può farlo, Gazeru?" gli aveva detto il padre. Sinceramente si sarebbe aspettato Gran chiamato da Kira, e non lui, visto che per qualsiasi cosa Hiroto era quello che veniva sempre chiamato.
"Spero davvero che la Raimon vinca." aveva pensato per un minuto.
... forse aveva sbagliato a pensarlo, visto che quella era una squadra nemica, ma davvero si sarebbe sentito benissimo se Endou avrebbe vinto contro di loro, perché voleva vedere Reize essere schiacciato, umiliato, poiché anche Midorikawa lo aveva fatto con lui. 


 
♦ ♦ ♦
 

Fuusuke doveva andarsene, ritornare all'Aliea con Burn, eppure voleva restare con Mamoru, voleva sentirsi ancora amico di qualcuno, non come all'accademia, voleva che qualcuno gli riservasse un sorriso sincero, che poi era dedicato interamente a lui. 
Era sera, e molto probabilmente Nagumo lo stava aspettando, ma voleva salutare prima il castano. 
Gli sorrise allegramente, il ragazzo che aveva di fronte, e poi gli disse un "dunque ora te ne vai?" e aveva risposto con un semplice sì.
«Ora sei tu quello che si dovrebbe coprire.» disse l'albino, ripensando all'episodio in mattinata, vedendo che il ragazzo non aveva portato neanche una giacca per coprirsi. 
«Uhm, ma andavo di fretta, visto che ora te ne vai. Ci rincontremo presto, comunque. No?» chiese Endou.
«Sì...» fissò gli occhi del castano, che a differenza riuscivano a trasmettere di tutto: felicità, rabbia, testardaggine. Ovviamente dipendeva dal momento. In quel momento erano felici, luccicanti, e non capiva perchè. Forse era contento che se ne stava per andare. No, Mamoru non era il tipo.
«Allora io vado.» disse, incominciando a uscire dal cancello. «Endou?»
«Ah? Dimmi.»
«Mi sono innamorato dei tuoi occhi.» disse facendo un debole sorriso, che Endou potè notare, nonostante il buio. Era minuscolo, quasi inesistente, eppure era molto bello.


 
♦ ♦ ♦
 

Appena era tornato all'albergo Nagumo gli aveva fatto una ramanzina sul fatto che fosse preoccupato, che gli aveva fatto sedici chiamate a cui a tutte non aveva risposto -sì, veramente sedici- ed erano poi ritornati all'Accademia.
In quel momento la voglia di vivere dell'azzurro era completamente cessata, e voleva solo andare in camera, a farsi una dormita, poi la mattina seguente non sarebbe andato agli allenamenti, e avrebbe elaborato i dati che erano sul taccuino.
Uscì dalla sua camera, per andare un attimo da Nagumo, ricordandosi che aveva lasciato a lui il quadernetto con gli appunti, quando incontrò Reize, che appena lo vide sorrise.
«Neh, Fuusuke-kun, dove stai andando di bello?» chiese, arrestando la camminata dell'albino.
«A prendere il quaderno con i dati da Nagumo.» disse, cercando di passare: tentativo inutile, ovviamente.
«Che ne dici di cambiare strada e venire in camera mia, che ti devo parlare?»
«Non ti è bastata già la sconfitta di oggi?» Reize s'irritò, spingendolo al muro.
«Non era una sconfitta, idiota!» gli prese il polso, lo strinse, e lo portò nella sua camera, arrabbiato come non mai. Reize, quanto lo odiava.
Sapeva che sarebbe successo anche se avrebbe vinto, dunque sorrise mentalmente, pensando al fatto che almeno aveva perso, e per Reize era una cosa che non poteva accettare, come per tutti là dentro. Molto probabilmente avrebbe avuto una punizione il giorno seguente, anche se era per la prima volta curioso di sapere quale. Era la prima volta che qualcuno falliva, all'Aliea.





mari corner.

hola, ragazzi. tralasciando che il mio umore è sottoterra, mi son detta che dovevo assolutamente aggiornare questa long, e visto che comunque mi sento un po' meglio se scrivo, l'ho fatto. il capitolo non l'ho riletto, non mi va, e credo che sia venuto uno schifo totale. l'unica cosa di cui vado fiera e l'amore nascosto che questi due sapranno di provare ;w; io li adoro.
parlando del capitolo precedente, delle età, so benissimo che midorikawa è il più piccolo tra i capitani, ma per questione di trama a me serve che fuusuke sia il più piccolo, quello che viene comandato da tutti, ecco. e si spiega forse nel prossimo capitolo l'odio di fuusuke per midori-chaan (?). comunque, perdonate gli errori, e se mi volete picchiare vi capisco. oddio, mi sono accorta che secondo me sto svolgendo tutto troppo in fretta. è questo il mio terrore. idaiejnaffjaef.
ora vado, ragazzi.

mari.
   
 
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