XMas Together

24 Dicembre 2013

Si svegliarono quella mattina e ripartirono subito per Washington, avevano un sacco di cose da preparare per la cena.
Con loro c'era anche Senior che non poteva essere più felice di passere le vacanze di Natale con la sua famiglia.

"Arrivati a casa dobbiamo andare a fare la spesa per la cena di stasera" disse Tony.
"Quale cena?" chiese Ziva.
"Il cenone della vigilia di Natale, amore" spiegò Tony.
"C'è un cenone a casa nostra?" chiese confusa.
"Si fa parte della sorpresa di oggi. Cenone con tutti a casa nostra. Questa è la perla della tradizione del Natale" rispose Tony felice.
"Davvero? E cosa si mangia?" disse Ziva curiosa.
"Tacchino, arrosto con le verdure... Tanti dolci" rispose Senior.
"Vedrai, Zee... Mio padre è un grande cuoco, preparerà una cena con i fiocchi" aggiunse Tony.

Si fermarono a casa giusto il tempo per appoggiare le borse ed uscirono immediatamente per andare a fare la spesa.
Appena entrati al supermercato Ziva si rese conto dell'enorme quantità di gente che c'era.

"Tony, ma tutte queste persone sono qui per comprare il cibo per il cenone?" chiese.
"Si... Speriamo che ci abbiano lasciato qualcosa" rispose lui ironico.

In realtà Tony aveva pensato a tutto. Sapendo quanto gente ci sarebbe stata quel giorno al supermercato si era assicurato di prenotare tutto quello che gli serviva per la cena.
Il che ritornò utile anche in fatto di tempo. Mentre tutta la gente faceva la coda per comprare quello che gli serviva, loro entrarono e uscirono dal supermercato in meno di un'ora.

"E come pensiamo di cucinare tutta questa roba? In più... Abbiamo un esercito a cena? No perché questo tacchino potrebbe sfamare trenta persone" commentò Ziva mentre caricavano la spesa in macchina.
"Abbi fede David! I DiNozzo sono gli specialisti delle cene di Natale. Andrà tutto a meraviglia" le rispose Tony baciandola.

Una volta a casa si misero subito ai fornelli. Per cuocere il tacchino ci voleva un bel po' di tempo e quindi iniziarono subito a prepararlo.
Ziva si dedicò ai dolci. Ma non sembrava molto preparata in materia.

"Questo impasto è troppo mollo. Non verrà mI fuori una tornata decente" esclamò arrabbiata.
"Hai seguito la ricetta che ti ho dato?" chiese Tony.
"No, ovvio. L'ho buttata via e sono andata a caso. Ma certo che l'ho seguita, Tony!" rispose.
"Fammi vedere Ziva... Non è possibile che non ti venga, ci riesco anche io che a preparare dolci sono una frana" disse Tony mentre cercava di capire cosa avesse sbagliato Ziva.

Si guardò intorno e capì. Scoppiò a ridere.

"Perché ridi? C'è poco da divertirsi... Qui la torta non viene" disse lei.
"Certo amore che non viene... Gli ingredienti li devi mettere tutti, hai scordato metà della farina" rispose mostrandole il contenitore ancora mezzo pieno.

A quel punto anche Senior scoppiò a ridere.

"Non ridete! È una cosa tragica!" rispose lei.

Ma a vedere quei due che si godevano la scena non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere pure lei.
Ziva non era mai stata un asso in cucina, però non le era mai capitato di commettere errori del genere.

"Non ti preoccupare amore, si rimedia subito" disse Tony aggiungendo la farina rimasta.
"Ora riprendi a mescolare e vedrai che l'impasto sarà perfetto" aggiunse.

Ziva ubbidì e in effetti dopo poco si ritrovò con l'impasto pronto.
Prese la teglia, la riempì e poi infornò la torta.

"Magari poi i dai qualche lezione di cucina, Tony" disse ridendo di sé stessa.
"Ma certo. Partiamo dalle basi, questo è un cucchiaio... Lo sai a che serve?" rispose prendendola in giro.

Ziva fece una risatina, afferrò un coltello e si rivolse a Tony.

"Questo invece è un coltello! Sai a cosa serve? Ma soprattutto... Sai in quanti modi ti posso uccidere con questo?" rispose lei con aria di sfida.
"Mi arrendo. Mossad più coltello non possono competere con il mio cucchiaio" disse lui.

Senior si stava godendo la scena, erano davvero dolci insieme.

Riuscirono a finire di preparare la cena giusto in tempo per potersi fare una doccia e prepararsi per l'arrivo degli ospiti.
Tony aveva invitato tutti i loro amici, persino Gibbs aveva accettato di venire.

Mentre Tony si stava preparando Ziva ne approfittò per scambiare due parole con Senior.

"Grazie per aver accettato di venire qui, a Tony fa molto piacere" disse lei.
"Devo dire grazie a voi per avermi invitato, mi mancava davvero il Natale in famiglia" ammise.
"Da quando vi siete sposati Tony è molto cambiato, soprattutto con me. Mi sa che ti devo ringraziare" aggiunse.
"Perché? Io non ho fatto nulla..." domandò Ziva confusa.
"Magari non hai detto nulla... Ma probabilmente stando con te ha capito l'importanza della famiglia" rispose Senior.
"E comunque se non sposava te giuro che lo avrei riempito di scappellotti come fa Gibbs" aggiunse ridendo.
"Sul serio?" rispose Ziva ridendo a sua volta.
"Certo... Dalla prima volta che vi ho visti lavorare insieme ho capito che eravate perfetti insieme... E mi sono reso conto del perché Tony metteva tanta passione quando parlava di te" spiegò.
"Ti aveva parlato di me?" chiese.
"Si, certo... Non lo sai? Dopo la morte di Kate, quando sei arrivata tu Tony mi ha sempre parlato di te... Non che ci sentissimo molto spesso, ma quelle poche volte mi raccontava di quello che dicevi e di quanto lo facevi innervosire... Mi ha detto che una volta lo hai quasi ucciso, guidando per tornare alla base" raccontò.

Ziva scoppiò a ridere.

"Si, è vero. La mia non è certo una guida tranquilla" ammise lei.

Gli invitati arrivarono circa mezz'ora dopo. Tony aveva già raggiunto Ziva e Senior in salotto.
Tutto era pronto. La tavola era apparecchiata, il cibo era cotto e loro erano vestiti.

I primi ad arrivare furono Ducky e Palmer. Con lui c'era anche Breena e Ziva era veramente felice di vederla. Voleva sapere come stavano andando le pratiche per l'adozione.
A ruota arrivarono anche tutti gli altri.
In pochi minuti la casa si riempì di gente, c'era davvero un'atmosfera di festa.

Si misero a tavola e iniziarono a mangiare. Il tavolo era stracolmi di cibo, ma a quanto pare Tony aveva ragione. Non era esagerato.

"Sei affamata, eh Zee?" le disse Tony notando quanto stava mangiando.
"A dire la verità si... Ma forse so il perché... Mangio per tre giusto?" rispose.
"Ah... Ora usi la scusa della gravidanza per nascondere il tuo grande appetito?" la prese in giro Tony.
"Mmmm si... Mi fa stare più in pace con me stessa" rispose suscitando la risata di tutti.

"Stai tranquilla, mia cara. È perfettamente normale. E se anche acquisterai peso in eccesso lo smaltirai dopo il parto. Non si può dire lo stesso per te Anthony... Devi andarci piano con il cibo" commentò Ducky.
"Cosa vuoi insinuare?" chiese lui sconvolto.
"Ha ragione Tony, stai ingrassando" intervenì McGee.
"Taci McDietista, non sono ingrassato... Sono le riserve per l'inverno" provò a difendersi lui.
"Sei un orso, DiNozzo?" chiese Gibbs.
"No, capo" rispose.
"Allora magari dopo le vacanze un po' di palestra non ti farebbe male" concluse Gibbs.
"Che amici, vi invito a casa mia per Natale e voi mi dite che sono grasso" commentò Tony.
"Oh, vai benissimo così. Sei il mio cuscino" gli disse Ziva.
"Non aiuti sai?" rispose lui.

Ziva gli fece l'occhiolino e si mise a ridere, si stavano davvero divertendo. la cena in compagnia, poi siccome si era fatto tardi, ognuno tornò a casa proprio.
Dopo aver passato un po' di tempo a parlare con loro, anche Senior si congedò e andò a dormire.
In salotto rimasero solo Tony e Ziva.

"Tony, resta qui, ho un regalino per te" disse Ziva andando in camera.

Anche Tony ne approfittò per tirare fuori dal borsone il regalo che aveva per Ziva. Era quello che aveva preso a casa di suo padre il giorno prima. Tornò a sedersi sul divano mentre l'aspettava.

"So che non è nulla di che... Ma pensavo potesse piacerti" disse lei dandole un pacchetto.
"Questo è il primo anno che abbiamo eliminato la regola che dice che non dovevamo farci regali tra di noi..." aggiunse.

Tony scartò il regalo, erano due biglietti per il film "Il piccolo principe".

"Mi hai detto che ti piaceva e copre dopo la morte di tua madre non lo hai più visto. Pensavo che magari potevamo andare a vederlo assieme" spiegò.

Tony sorrise.

"Si credo di essere pronto per vederlo di nuovo, grazie amore" rispose baciandola.
"Questo invece è per te..." aggiunse mettendole in mano una scatola rettangolare.

Quando Ziva lo aprì rimase sconvolta.
Era un album di foto di famiglia e da quello che poteva dedurre ritraeva la famiglia di Tony.
"Lo aveva iniziato mia madre, aveva messo le nostre foto. Ma non lo ha mai finito Ora è il caso che lo abbia tu, in modo che possiamo completarlo. Attaccheremo le foto nostre e dei nostri bambini e poi lo lasceremo a loro" le spiegò.
"Ma Tony... Ci sono le vostre foto... Sei sicuro che non lo voglia temere tuo padre?" chiese.
"No, glielo ho chiesto. Lui è d'accordo con me. Ora è tuo Ziva. Lo completerai tu per mia madre, so che sarà perfetto" concluse Tony.
"Grazie davvero" rispose Ziva senza parole.

Si soffermò a guardare tutte le foto. Partivano dalla nascita di Tony e arrivavano all'ultimo periodo in cui la madre era in vita.
Ziva si alzò e andò a prendere foto dell'ecografia.
L'attaccò nella prima pagina vuota e disse "Iniziamo da stasera allora. E domani ci facciamo una foto, anche con tuo padre e gliela attacchiamo di fianco".

Si baciarono, si sentivano davvero una famiglia.
Lentamente si misero a riordinare la casa. C'erano tanti piatti da lavare ma nessuno dei due aveva voglia di andare a letto, nonostante fosse tardi.

Stavano finendo di asciugare i piatti quando Tony si rese conto che fuori aveva iniziato a nevicare.
Trascinò Ziva alla finestra e abbracciandola da dietro disse "Guarda amore, questo è il Natale perfetto. Nevica".
"È stupendo... Deve aver iniziato da un bel po'... È tutto bianco il paesaggio" rispose.
"Si è meraviglioso" commentò lui.
"Ora capisco perché ami tanto il Natale. Si crea un'atmosfera fantastica, indescrivibile. Grazie Tony, per tutto questo" disse Ziva.
"Prego, amore. L'ho fatto molto volentieri. Ora apprezziamo l'uno le feste dell'altra" rispose.

Fece una pausa e disse "Ho un'idea... Vestiti".
"Cosa?" chiese Ziva sconvolta.
"Metti il cappotto, usciamo" rispose.

Ziva obbedì, non capendo cosa voleva fare Tony.
Ma una volta fuori casa, lungo la strada capì perché l'aveva fatta uscire.
Tutte le persone sveglie erano uscite e si stavano godendo la nevicata durante la notte di Natale.

Anche loro iniziarono a passeggiare, mano nella mano. Ziva guardava il cielo e sorrideva. Adorava la neve, in Israele non l'aveva mai vista.

"Buon Natale, Tony" disse stringendosi a lui.
"Buon Natale, occhioni belli" rispose.

Quello era davvero un fantastico Natale.












Note dell'autrice:

E siamo alla fine anche di questa storia!! :):)
È durata meno delle altre, lo so... Però mi è piaciuto tanto scriverla!!!
Spero che a voi abbia fatto piacere leggerla! XD

Siamo alla vigilia di Natale e quindi ne approfitto per dirvi: BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO! TANTI AUGURIIIIIII :D

Prima di lasciarvi ci tenevo tanto a ringraziarvi!
Tutte quante voi che avete commentato e anche chi ha solo letto! :D
Grazie davvero! È grazie a voi se continuo a scrivere così volentieri!!!

Vi dico che: presto pubblicherò i seguiti delle mie due long che ho concluso, aggiungerò qualche capitolo alla OS di Natale e non mi dimentico nemmeno della raccolta di OS TIVA!!!

Ora vi lascio ai festeggiamenti!
Passate delle buone feste!

Baci, Meggie.