Fumetti/Cartoni europei > Corto Maltese
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Autore: Roylove    26/12/2013    2 recensioni
una piccola storia su Corto Maltese, l'affascinante marinaio.. anche se pochi di voi lo conoscono. In questa avventura conoscerà una persona che le cambierà la vita!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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~~Durante l'intero pomeriggio Corto raccontò ad Anna dei suoi viaggi, gli insegnò qualche cosa sulle navi e guardò male per tutto il tempo il povero micino.

Ad un certo punto notò che Anna era diventata un po' malinconica, era del tutto naturale dopo quello che aveva passato.

-Che hai?-Chiese corto lasciando il timone e sedendosi affianco alla ragazza.

-Mh... Niente pensavo!-Disse Anna sorridendogli.

-Va bene.... Che dici ti va di preparare la cena?-Chiese Corto  indicando un fornelletto in bella vista sul ponte.

-Si!-Disse Anna andando verso il fornelletto.

Corto iniziò a coccolare il gattino che iniziò a fare le fusa.

-Ha qualche cosa che non va! Tienila d'occhio!-Disse Corto facendo l'occhiolino al gatto.

Mentre Corto pilotava , Anna preparava una piccola zuppa di pesce che aveva comprato al porto.

-Corto è pronto!-Disse Anna andando in cabina.

-Arrivo!-Disse lui sorridendogli.

Andò all'interno della piccola barca, dove trovò apparecchiato.

-Però.... Servizio di alta classe.-Disse Corto sedendosi su di una sedia vicino al tavolo.

-Ecco qui! Zuppa di pesce, è la prima volta che la preparo, spero sia uscita buona.-Disse Anna ridendo .

Corto rimase un attimo immobile poi si alzò , riempì una piccola ciotola con un po' di zuppa è la diede al micino.

-Usiamo il gatto come cavia! Meglio tu che io amico!-Disse Corto fissando il gatto che nel frattempo si era fiondato sul cibo.

-Spiritoso!-Disse Anna mangiando.

-Preferisco non rischiare.-Disse lui tornando al tavolo ed iniziando a mangiare.

-Mm, non è malvagia.-Disse Corto mangiando la zuppa.

-Che ti avevo detto! Mica ti voglio avvelenare!-Disse Anna facendogli una piccola linguaccia.

-Non ho mai detto che tu mi voglia avvelenare.-Disse Corto finendo la zuppa.

-Io allora sistemo e vado a dormire, oppure ti servo ancora?-Chiese Anna togliendo i piatti ormai vuoti.

-No, vai pure a dormire, ma ricordati che domani devi alzarti prima dell'alba.-Disse Corto.

-Tranquillo.-Disse Anna lavando velocemente le stoviglie.

Intanto Corto era tornato al timone e si riposó li, il mare era calmo, ogni tanto vedeva se la rotta era giusta, l'unica cosa a fargli compagnia era quel gatto.

-Ma ti sei proprio affezionato a me!-Disse Corto accarezzando il gatto.

La notte proseguì tranquilla, la luna piena era più luminosa del solito è questo rendeva le cose ancora più semplici per la navigazione.

Come previsto prima dell'alba Anna si svegliò e già era pronta per lavorare.

-Buongiorno Corto!-Disse Anna arrivando in cabina di pilotaggio con due tazze di caffè.

-Buongiorno!-Disse Corto prendendo una tazza di caffè.

-Quanto manca per la Cina?-Chiese Anna guardando fuori.

-Già ti sei stancata?-Chiese Corto sorseggiando un po' di caffè.

-No affatto! Anzi è bello andare per mare. Solo che sono curiosa di vedere la Cina!-Disse Anna finendo il caffè.

-Beh, mancano circa due o tre giorni, ma se il tempo è buono possiamo arrivare anche domani sera.-Disse Corto sorseggiando un altro po' di caffè.

-Anna potresti fare pressione sulla mia mano?-Chiese Corto mostrando ad Anna la sua mano aperta.

-Perché?-Chiese lei .

-Tu fallo!-Disse Corto con una piccola risata.

Anna fece più possibile pressione sula mano di Corto.

-Bene, hai abbastanza forza per tenere il timone, quindi mi darai il cambio!-Disse Corto finendo il caffè.

-Davvero?-Chiese un po' stupita Anna.

-Si, vieni è semplicissimo.-Disse Corto andando verso il timone, seguito a ruota da Anna.

-Basta tenerlo saldamente.-Disse Corto facendo mettere le mani di Anna sul timone.

-Se senti che qualcosa che spinge verso destra , tu allora spingi il timone verso sinistra.-Disse Corto mostrando ad Anna come pilotare.

-Fin qui tutto semplice.-Disse Anna con un grosso sorriso.

-Tranquilla, io mi farò un pisolino su questa sdraio , qualsiasi cosa sono quí!-Disse lui sedendosi sulla sdraio.

Poco dopo Anna sentì russare e gli scappò da ridere .

-Se la dorme alla grande eh micio?-Disse Anna al gattino, che per tutta risposta fece un miagolio.

-Beh è stato tutta la notte impiedi, se lo merita un po' di riposo.-Disse Anna ridendo tra sé e sé.

Anna procedeva bene, la rotta era tracciata sulla cartina e per fortuna di Corto , Anna sapeva leggerla.

Lui si risvegliò all'ora di pranzo.

-Che dormita.-Disse lui dirigendosi verso Anna.

-Vedo che non te la sei cavata male, se procediamo così , credo che entro domani sera saremo in Cina.-Disse Corto accendendosi una sigaretta.

-Prima c'erano un bel po' di navi, credo fossero australiane.-Disse Anna guardando l'orizonte.

-Strano che si siano mosse fin qui!-Disse Corto facendo un tiro dalla sua sigaretta.

-Che dici mangiamo qualche cosa?-Chiese Corto andando giù in cabina a prendere della frutta.

-Corto, che cosa sta facendo quella nave?-Chiese Anna notando che una nave più grande della loro li stava affiancando.

-Nulla di buono, vieni con me!-Disse Corto a mo di ordine.

Entrambi uscirono dalla cabina di pilotaggio e aspettavano qualcuno che avrebbe dato loro qualche notizia.

D'un tratto dalla facciata della nave spuntó un volto familiare per volto.

-Rasputin! Ma che diavolo fai?-Chiese Corto un po' irritato.

-Mah ,avevo intenzione di sequestrare questa sottospecie di bagnarola.-Rispose lui salendo sulla barca di Corto.

-Non ci pensare nemmeno! Questa barca è mia e non la sfiorerai neanche con un dito!-Disse Corto incrociando le braccia al petto.

Ora Anna non ci capiva più niente, Corto conosceva quell'uomo?

-Ti sei messo a fare anche la balia adesso?-Chiese Rasputin guardando Anna .

-Non sottovalutarla, è più in gamba di te!-Disse Corto guardando Anna , che intanto dava delle occhiatacce a Rasputin.

-Beh, allora dove te ne vai?-Chiese Rasputin sorridendo a Corto.

-Hong Kong  , ho degli affari li.-Disse Corto accendendosi una sigaretta.

-E ti porti dietro questa ragazzina? Se vuoi ti libero io di questo peso inutile.-Disse Rasputin prendendo Anna per i polsi.

-Lasciami stare!-Disse Anna tirando un pugno sul naso di Rasputin.

-Brutta figlia di...-Disse Rasputin prima di essere interrotto da Corto.

-Rasputin! Non ti devi neanche azzardare a toccarla!-Disse Corto prendendo Rasputin per il collo della giacca.

-Va bene, ma me la pagherà per il pugno. In quanto a te, ti d'ho solo un suggerimento, attento alle flotte australiane, si sta preparando una guerra Corto!-Disse Rasputin risalendo sulla sua nave. 

-Tu cosa farai?-Chiese Corto buttando a mare la cicca di sigaretta.

-Io me ne tornerò ai Caraibi, sono russo, ma non sopporto il freddo. Ciao Corto, non farti ammazzare.-Disse Rasputin andandosene con la sua nave.

-Però, niente male!-Disse Corto guardando Anna.

-Non mi sta per nulla simpatico quello lì!-Disse Anna massaggiandosi le nocche della mano con la quale aveva tirato il pugno.

-Neanche a me è molto simpatico, però sempre meglio averlo dalla tua parte.-Disse Corto prendendo il timone.

-Stava parlando di una guerra, secondo te sarà tutto vero?-Chiese Anna andando vicino a Corto.

-Chi lo sa! Magari ha ragione, però considerando che anche tu hai visto navi australiane da queste parti, non posso escludere che non sia vero.-Spiegò Corto.

-Vado a prendere la frutta.-Disse Anna sparendo in cabina è riapparendo qualche minuto dopo con dell'ottima frutta fresca.

-Inizia a rinfrescare, siamo quasi arrivati.-Disse Corto puntando il naso verso l'aria.

-In Cina in questo momento è inverno?-Chiese Anna finendo la sua banana.

-Esatto! Beh ora mettiamoci a lavoro, iniziamo ad annodare quelle cime lì, più cime abbiamo meglio è, soprattutto se viene una tempesta.-Disse Corto prendendo le cime e portandole ad Anna.

Il pomeriggio lo passarono a controllare e rifare le cime, e Anna ormai aveva imparato bene quel lavoro.

-Dimmi un po' Anna, io non so quasi niente di te, perché non mi racconti qualche cosa della tua vita?-Disse Corto senza togliere lo sguardo dalle cime.

-Guarda che neanche io so molto di te, quando ti ho fatto una domanda prima, hai cambiato discorso.-Rispose Anna.

-Davvero? Beh allora raccontami prima di te, poi ti racconterò di me.-Disse Corto ridendo sotto i baffi.

-Va bene, sono nata a Venezia, mio padre era un marinaio come lei. Era spesso fuori però appena poteva era sempre insieme a me è alla mamma. Non è successo mai nulla di emozionante nella mia vita, apparte adesso. Non c'è niente di particolare nella mia vita, invece te?-Chiese Anna fissando Corto.

-Giro di posto in posto, in cerca di qualche bella avventura, e perché no? Anche di una donna.-Disse Corto, non rispondendo molto alla domanda di Anna.

La sera per la stanchezza Anna neanche mangiò, andò direttamente a dormire.

E ogni tanto Corto controllava che stesse bene, trovandola più volte scoperta dalle coperte, e con molta pazienza lui glie le rimetteva sopra.

-Questa volta se le lascerà cadere , la lasceró congelare.-Disse Corto con una piccola risata, mentre guardava Anna dormire beata con il suo gattino vicino, poi se ne tornò al timone.

La mattina dopo Anna fu svegliata da Corto, che la chiamava sul ponte.

Andò da Corto , quando uscì però si ritrovò un porto come sfondo.

-Bene alzata! Il tempo ci ha assistito e ieri sera con il forte vento in questa direzione , siamo riusciti ad arrivare prima ad Hong Kong.-Disse Corto stiracchiandosi.

Anna era affascinata da quel paesaggio, era tutto così strano per lei che ne rimase incantata.

-Dai su, prima attracchiamo e prima potremmo girare.-Disse Corto dando delle corde ad Anna .

Attraccarono al porto e Corto mentre andava verso la sua casa di Hong Kong ne approfittò per far fare un giro turistico ad Anna seguita a ruota dal gattino.

-Ma lui non doveva andarsene una volta arrivati qui?-Chiede Corto fissando Anna .

-Beh, in teoria si.-Disse Anna fissando tristemente il gattino.

-Ahhh, e va bene, lo puoi tenere , però appena fa un danno lo sbatto fuori di casa, chiaro?-Chiese l'uomo ad Anna.

-Si sta tranquillo, grazie Corto!-Disse Anna abbracciando il marinaio.

-Ora andiamo, sono stanco e voglio riposarmi.-Disse Corto riprendendo a camminare.

Passò circa mezz'ora e poi finalmente arrivarono a casa .

Ad aspettarlo c'era Mei la donna incaricata di occuparsi della casa in sua assenza.

-Mei che piacere vederti!-Disse Corto salendo la piccola scalinata di legno.

-Corto, ti aspettavo, che bello vederti!-Disse la donna ormai anziana.

-Mi aspettavi?-Chiese Corto con sguardo interrogativo.

-Entra, hai una visita molto importante.-Disse Mei entrando.

Quando Corto entrò rimase alquanto sorpreso di vedere Bocca Dorata lì.

-vi aspettavo.-Disse Bocca Dorata con tono calmo.

-Come mai sei qui?-Chiese Corto sedendosi su una poltrona di fronte la donna.

-oh ma lei è Anna, oh si, sei cresciuta molto!-Disse la donna guardando Anna che era impiedi affianco a Corto.

-Ci conosciamo?-Chiese lei diffidente.

-Oh si, si che ci conosciamo. Quando eri molto piccola tua madre ti portò da me, quel giorno ho visto che ti saresti legata a Corto.-Disse la donna sorridendo ad Anna , che rimase spiazzata e fissò Corto.

-Perché la cosa non mi stupisce? Cosa vuoi?-Chiese Corto.

-Oh come siamo frettolosi. Comunque sono qui per metterti in guardia, gli australiani ti cercano, stai molto attento ad Anna, ormai siete legati. Ti sarà molto utile.-Disse la donna per poi uscire dalla casa.

Anna rimase basita dal comportamento della donna, mentre Corto si andò a fare un lungo bagno.

A cosa gli sarebbe stata utile Anna? Che legame c'era tra lei è Corto?

  
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