IL NATALE PIÙ BELLO
 

Harry e Draco passeggiavano mano nella mano per le strade innevate di Hogsmeade, destreggiandosi tra bancarelle e vie gremite di studenti vocianti. Mancavano pochi giorni a Natale ormai: abeti sfavillanti di luci, fate danzanti e cristalli di neve, statue di ghiaccio e  ghirlande di agrifoglio facevano capolino ad ogni angolo, allegramente accompagnati da gioiose carole cantate da gruppi di ragazzi imberrettati. A coronare la magica atmosfera che aleggiava nel villaggio, lunghe file di bancarelle straripanti di decorazioni erano sorte lungo i margini delle strade, facendo a gara ad attirare il maggior numero di persone intorno. Il mercatino era stato allestito il giorno dell’ultima uscita occasionale per i ragazzi di Hogwarts e Harry, che adorava il Natale, aveva insistito per andarci trascinando con sé il fidanzato.
Brontolando ingiurie ogni due passi  contro Harry -che stava deliberatamente attentando alla sua vita secondo lui, preferendo il freddo pungente al dolce tepore del camino- , il biondo si  fece a un tratto serio e pensieroso.

‹‹Harry, qual è stato il tuo Natale più bello?››
Il moro ci pensò un po’ su.
‹‹Beh, di certo nessuno che ho passato dai Dursley. A Hogwarts sono stati tutti meravigliosi, ma il più bello credo sia stato al primo anno. Il primo Natale che ho trascorso in un posto che sentivo di poter chiamare casa, con qualcuno che ci tenesse a  me››. Si voltò verso il Serpeverde. ‹‹Il tuo invece?››
Draco storse il viso in una smorfia infastidita.
‹‹Non so nemmeno cosa sia un bel Natale. A casa mia altro non è che un continuo incontro di parenti purosangue e noiosi pranzi al Ministero in cui vieni presentato a persone influenti e devi ricordarti di tenere la schiena dritta e il naso all’insù, per rifilarmi qualche buona raccomandazione che non voglio. Non è mai stato un piacevole giorno di festa per me, nemmeno quand’ero bambino››.
Harry lo guardò stupito. Certo, sapeva che Draco aveva ricevuto un’educazione aristocratica e decisamente rigida, ma credeva che almeno il giorno di Natale lo trascorresse in un tranquillo clima familiare. Harry conosceva quel dolore: anche lui in passato si era sentito il cuore gonfio di tristezza, quando rinchiuso in un ripostiglio del sottoscala era consapevole che al di fuori di quelle quattro mura c’erano famiglie che si scambiavano felicemente gli auguri e festeggiavano insieme; negli anni successivi però, grazie ai Weasley, Hermione, Sirius e tutti gli altri aveva conosciuto la gioia e l’incanto che solo il Natale sapeva portare con sè.
Il suo spirito Grifondoro e soprattutto l’amore verso il compagno crebbero a ondate dentro di lui e decise immediatamente che mai più Draco avrebbe dovuto sentire la solitudine attanagliargli il petto.
Voleva che sentisse sulla sua stessa pelle la magia che permea nell’aria, rendendo anche la persona più dura inguaribilmente più romantica.
Voleva che conoscesse quella felicità.
Voleva dargli tutto l’amore che si meritava.

‹‹Resta con me a Hogwarts quest’anno, Draco››. Harry si era bloccato in mezzo alla strada, ponendo le mani sulle spalle del ragazzo.
‹‹Cosa?›› Draco lo guardò confuso.
‹‹Resta con me a Hogwarts quest’anno›› ripetè Harry, senza spostare le mani.
‹‹Vorresti rimanere in quel castello gelato e pieno di spifferi?! Tu sei pazzo, Potter!››
‹‹Non proprio, Draco. È a Hogwarts che io ho imparato che il Natale è gioia e non dolore e se resterai con me anche tu potrai provare quel calore che tanto desideri. Te lo prometto››.
Draco puntò le proprie iridi tempesta in quelle dell’altro che lo fissava intensamente, a voler rafforzare le proprie parole. Alzò una mano e sfiorò la sua guancia fredda.
‹‹D’accordo, Harry. Resterò con te››.
Harry sorrise e gli lasciò un bacio leggero sulle labbra prima di riprenderlo per mano e continuare a camminare. Mentre sfilavano accanto a una bancarella di decorazioni, a Harry venne un’idea. Adocchiò un piccolo chiosco che vendeva caldarroste poco lontano e puntò il dito in quella direzione.
‹‹Draco, ti andrebbero delle caldarroste?›› chiese. Sapeva che il biondo ne andava matto e cercava di far leva sul suo lato goloso.
‹‹Ma c’è una fila lunghissima!›› sbuffò l’altro.
‹‹Dai, almeno ci scaldiamo! Tu inizia ad andare, così non perdiamo il posto nella fila, io devo prima fare una cosa››
‹‹Che devi fare?›› chiese Draco accigliato.
‹‹Ho visto una cosa che potrebbe interessare ad Hermione…›› mentì Harry.  ‹‹…Vai!››
‹‹E va bene…›› si arrese il Serpeverde. “Ah, cosa non si fa per amore…” pensò rassegnato mentre si incamminava. Subito dopo, un piccolo sorriso gli increspò le belle labbra. Per Harry avrebbe fatto questo e molto di più.
Harry aspettò che si allontanasse prima di voltarsi sorridendo. Se voleva far conoscere a Draco la magia del Natale, era ora di cominciare.
 

***

 
La mattina di Natale Draco si svegliò trovando accanto al letto un mucchio ordinato di pacchetti. Uno in particolare attirò la sua attenzione: troneggiava sugli altri, era piccolo, avvolto in carta rossa e ornato da un nastro oro. Il ragazzo lo prese sorridendo –presentandosi con i colori di Grifondoro, non era difficile capire da chi provenisse. Lo scartò, trovandovi all’interno una decorazione da appendere all’albero di Natale.
Un cuore di legno intrecciato, con il bordo attorniato da una ghirlanda di agrifoglio. All’interno del cuore, Harry aveva inserito una foto di loro due che ridevano e si abbracciavano teneramente mentre piccoli fiocchi di neve cadevano su di loro.
Draco sorrise mentre sentiva l’amore e il calore incendiargli il cuore. Aveva capito che significato aveva per il Grifondoro quel dono tanto semplice: quella decorazione era il primo passo verso la promessa che Harry gli aveva fatto, la loro decorazione, la prima che avrebbero appeso insieme al loro albero di Natale, una volta che avessero finito la scuola e avrebbero avuto una casa in cui vivere e costruire un futuro.
Immerso in questi pensieri, si accorse all’improvviso che su un lato del cuore era annodato un nastro verde che in un primo momento non aveva notato. All’altra estremità del nastro era attaccato un bigliettino. Draco lo lesse e il sorriso si allargò sul suo volto, mentre il fiotto di calore dal petto si espandeva in tutto il corpo.

“Il Natale più bello sarà ogni Natale che passerò con te”.




Note dell'autrice:
Hola! Che dirvi, è solo una piccola fic semplice e senza pretese scritta in un noioso pomeriggio di novembre e che volevo pubblicare per Natale. Ammetto che è la prima volta che pubblico nel fandom di Harry Potter (ehm, e anche solo la seconda volta in generale ^^"), amo la Drarry (*w*) ed era da una vita che volevo scrivere qualcosa su di loro, poi all'improvviso mi è uscita 'sta roba qui. Francamente, trovo che sia un mezzo orrore (mi sono risparmiata l'altra metà giusto perchè è Natale e a Natale si è tutti più buoni, non volevo cestinarla del tutto u.u) ma rimando a voi i giudizi ^^ Sì, sto supplicando recensioni con tanto di occhioni dolci... è Natale, mi fate questo regalo? ** fosse anche per dirmi di ritirarmi a una vita da eremita o confermarmi che il massimo che ci si può fare con questa fic è un bel falò u.u ;)
Che altro, ho letto e riletto, spero di non aver tralasciato errori di battitura, orrori grammaticali o di qualsiasi altro genere.
Bene, alla fine di queste interminabili note non mi resta che mandare un bacio a chi ha letto la storia, due a chi ha avuto il coraggio di leggere fino a qui, tre a chi mi lascerà un recensione anche piccina picciò e tanti tanti tanti auguri a tutti!!! :)