La mattina dopo Venere si alzò presto,fece un abbondante colazione con latte e biscotti,dopo di che si vestì e andò al parco per incontrare Nicolas.Il ragazzo però non era ancora arrivato,così decise di sedersi su una panchina ed aspettarlo...L'Attesa era lunga,il tempo sembrava non passare mai e Venere si stava annoiando e stava per prendere l'iniziativa di andarsene,ma quando si girò notò che Nicolas stava per arrivare.Venere rimase affascinata,amava il suo modo di fare anche se però con lei era stato molto antipatico,ma amava la sua camminata,il suo modo di essere uomo,il suo modo di fumare..insomma anche se per lei era il classico ragazzo "stronzo" le piaceva ugualmente ma cercava di nasconderlo: "Oh finalmente!" disse la ragazza "Non stressarmi!Mi sono svegliato tardi!ora dammi il biglietto" La ragazza prese il biglietto dalla sua borsa e glielo diede "Tieni..." Il giovane notò che Venere era mortificata,così si avvicinò a lei "Ma se vuoi puoi darmi il tuo numero di telefono..possiamo sentirci qualche volta" Disse il ragazzo con fare sexy,che fece letteralmente impazzire Venere e divenne completamente rossa "C-Certo..." la ragazza gli lasciò un bigliettino con il suo numero di telefono e in quel momento Nicolas fece un piccolo sorrisetto,ma non un sorrisetto qualunque,è come se stesse per dire "è fatta sei mia e ti conquisterò!" ma Venere non voleva illudersi,così accettò il fatto che per lei Nicolas era solo un amico anche se le piaceva molto,ma lo conosceva da poco non poteva dire che ne era già innamorata. Quando tornò a casa sua madre la guardò "Che hai?sembri pensierosa" "Bhe lo sono un po infatti..." La madre si sedette sul divano con la figlia "Parla...centra un ragazzo?" Venere la guardò..era impressionante,sua madre indovinava sempre e lei ovviamente non poteva dirle che non era così , e decise di raccontarle tutto "Ho conosciuto un ragazzo,per sbaglio gli è caduto un biglietto dalla sua tasca dove c'era segnato il suo numero di telefono,e oggi ci siamo incontrati e glielo ridato..." "E Bhe allora?" "Bhe..lui ha voluto il mio numero,e io glielo dato" disse la ragazza ingenuamente,mentre la madre la guardava perplessa "Chi è questo ragazzo? e sopratutto quanti anni ha?" chiese la madre incuriosita ma allo stesso tempo preoccupata "Si chiama Nicolas Carter,va all'università" Sua madre quando sentì questo nome sgranò gli occhi "Sei impazzita?! non devi incontrarlo più!" "E Perchè?!" chiese la ragazza con fare un po nervoso "Perchè..bhe..è figlio di un mafioso!" "E Allora?!io voglio conoscerlo!Voglio vedere a che punto vuole arrivare!" "D'Accordo,ma giurami che se vedi qualcosa che non va taglierai la corda!" "D'Accordo si te lo prometto..." Sua madre preoccupata l'abbracciò,ma lei non capiva il perchè di questa preoccupazione,dopo tutto Nicolas non sembrava un tipo così tanto violento,mille dubbi pensò Venere,e non sapeva darsi una risposta... La sera di Natale tutta la famiglia Montenegro era riunita,c'erano zii,nonni,cugini,insomma stavano festeggiando,e dopo aver mangiato il dolce decisero di fare una tombolata,il classico gioco che si fa a Natale.Tutto procedeva in modo giusto,proprio come voleva Venere,finchè poi ad un tratto bussarono alla porta,e la ragazza andò ad aprire. Quando Venere aprì la porta,si ritrovò davanti un uomo alto con tanto di muscoli,capelli castani e occhi color blu mare,somigliava a Nicolas,e la ragazza incuriosita chiese chi fosse "Chi sei?" L Uomo la guardò con fare un po severo e minaccioso e in quel momento arrivò sua madre "Venere torna in cucina...qui ci penso io.." La ragazza li guardò e fece finta di andare in cucina,ma rimase dietro al muretto per ascoltare la conversazione: "Che cosa vuoi?!" disse sua madre arrabbiata "Voglio i miei soldi!" ribatte l uomo con fare minaccioso "Io non li ho i tuoi soldi!ora vattene e non tornare più,tornatene dalla tua famiglia!" Quando l uomo se ne andò notò che in macchina con lui c'era Nicolas,e Venere rimase molto perplessa,cosa voleva quell'uomo da sua madre?cosa ci faceva Nicolas con lui?Magari sua madre aveva ragione...