2.CORUSCANT
Il viaggio dura due settimane.
Lo Shuttle attraversa tre immense galassie e almeno una ventina di sistemi planetari, che gli astronauti e i satelliti spaziali non sono ancora riusciti a raggiungere.
Fuori dai finestrini dello Shuttle, si ammira la maestosità dell'universo.
Juno, che ha sempre amato l'astronomia, ha gli occhi che le brillano; osserva quelle stelle luminose che li circondano.
Poi Juno pensa alla sua famiglia e a quella di Shadee. Come faremo adesso? Pensa Juno agitata."Ho installato un congegno molto intelligente: finché non tornerete nella vostra galassia, il tempo sulla Terra sarà fermo e quando tornerete nessuno ricorderà nulla; lo saprete solo voi."dice Anakin percependo i pensieri delle ragazze.
Per fortuna le adolescenti avevano con loro gli zaini. In quello di Juno c'era l'MP3, i libri di inglese, francese e tedesco, alcuni coriandoli, il braccialetto luminoso che aveva preso al concerto dei Coldplay a Philadelphia, un libro di Star Wars dell'Universo Espanso L'erede dell'Impero.
Anakin intanto fissa l'esterno.
In quello di Shadee, invece, vi sono dei libri di astronomia, penne, pennarelli sparsi per tutto lo zaino, alcune custodie del suo videogioco preferito: Prince Of Persia e una foto che aveva fatto al ComicCon di San Diego.
Alla vista dei loro zaini, con gli oggetti a loro più cari, alle ragazze l'ansia svanisce e proseguono il viaggio per lo spazio con più serenità.
Mentre guida il velivolo con tanta disinvoltura, Anakin sente che sono due brave ragazze, molto intelligenti, che non si fanno ingannare facilmente.
Così intuisce che deve prenderle per il loro punto debole: lui stesso.
Escogita un contorto piano malefico: le avrebbe indotte al Lato Oscuro con i sentimenti.
Prevede che si sarebbero presto ribellate a lui, ma lui non ci pensa.
Trascorse le due settimane, lo Shuttle finalmente esce dall'Iperspazio ed entra nella celeste atmosfera di Coruscant.
Atterrano su una piattaforma d'atterraggio nel mezzo della città.
E' sera.
Migliaia di navicelle volano tra gli alti palazzi. Coruscant assomiglia ad una New York del futuro.
Una splendida metropoli lontana anni luce dal loro mondo.
Coruscant è il pianeta preferito di Juno.
Lo adora.
Ha sempre sognato di andarci un giorno e in quel momento è lì. 
Guardandosi attorno vede il tempio Jedi.
Quel sogno... oramai sfumato.
Shadee ama Mustafar, ma anche Coruscant non le dispiace."E' un luogo meraviglioso... stupendo... quasi finto!"dice Juno meravigliata.
"Wow! E' stupendo! Dici che potrò vedere l'ufficio del Cancelliere Palpatine?"domanda Shadee, Anakin fa finta di non sentire.
Juno continua a fissare il Tempio Jedi. 
Vuole andarci, magari per poter fare la conoscenza di Yoda o del Maestro Obi-Wan Kenobi. You know that darkness always turns into light, cantavano i Coldplay in What If. Pensa Juno.”Venite! Vi porto a casa mia, così avrete un posto per dormire. Potrete stare quanto volete."dice subito dopo Anakin, interrompendo bruscamente i pensieri della ragazza.
Vanno all'appartamento di Anakin.
Conoscono Padmè Amidala, sua moglie.
E' una donna molto bella gentile e aggraziata.
Quella sera indossa un grazioso abito lungo fino ai piedi, color celeste, che mette in risalto il pancione.
Lei è uno dei tanti motivi della conversione di Anakin al Lato Oscuro.
Non appena vede suo marito, gli va incontro e lo bacia sulle labbra appassionatamente.
Il loro amore è qualcosa di indissolubile... un legame speciale, che li completa.
Juno si intenerisce nel vederli così innamorati.
Shadee invece, prova un po' di gelosia, ma è felice per loro."Anakin, chi sono quelle due belle fanciulle?"chiede Padmè sorridendo.
"Io sono Juno. E' un vero onore poterla conoscere, Senatrice."dice Juno timidamente.
"Io sono Shadee. Lieta di fare la vostra conoscenza, Senatrice Amidala."risponde Shadee con euforia.
"Chiamatemi Padmè, vi prego."dice Padmè sorridendo.
Ci sono alcuni istanti di imbarazzante silenzio, poiché nessuno sa più cosa dire.
"Vi lascio parlare... buonanotte."dice lui. Aiutaci... Maestro... non sappiamo inventare una storia credibile in un minuto. Juno mentalmente cerca l'aiuto del ragazzo."Ditemi, ragazze. Da dove venite? Come avete fatto ad arrivare fino a qui?"chiede Padmè.
"Siamo di Alderaan. Siamo partite perché volevamo vedere una Corsa Degli Sgusci..."dice Juno mentendo.
"Sì, noi volevamo andare su Tatooine in realtà. Ma la nostra nave ha avuto un guasto e abbiamo dovuto fermarci qui."aggiunge Shadee.
"Poi, visto che Anakin è un nostro grande amico, abbiamo pensato di chiedere ospitalità a lui."dice Juno.
"Ci siamo conosciuti durante le Guerre dei Cloni, su Ryloth. Erano due apprendiste Jedi del maestro Koon. Ma poi hanno deciso di abbandonare l'Ordine."spiega Anakin.
"Già! Eravamo stufe di fare una vita di rinunce e abbiamo deciso di lasciar perdere."dice Shadee dispiaciuta.
"Ah capisco. Non me ne avevi mai parlato, Any!"esclama Padmè stupita.
"Non la trovavo una cosa importante... ecco..."dice Anakin vergognandosi.
"Beh, grazie. Bell'amico che sei, Skywalker!"
"Ma ti dai una calmata? Non è grave..."
"Juno, lascialo perdere. Ormai dovresti conoscere Anakin. E' fatto così..."dice Shadee.
"Dai basta discutere! In casa mia regna la pace, ok? Quindi smettetela! Tutti e tre, soprattutto tu!"esclama Padmè decisa indicando Anakin.
"Scusaci... è che siamo... stanchi... le navette hanno quei letti scomodi!"spiega a lei.
"Immagino che siate stanche. Venite. Vi mostro le vostre stanze."vengono accompagnate dalla donna in camera.
Juno e Shadee entrano nella stanza.
E' molto grande, spaziosa e dallo stile raffinato, ha anche una veranda che si affaccia sul panorama urbano di Coruscant.
Le ragazze sono incantate.
I muri sono viola mischiato al blu.
Padmè augura loro la buonanotte, poi se ne va.
Le ragazze poggiano i loro zaini sui comodini, infine si mettono a letto.
Sono stanche, sfinite e stressate.
Juno apre delicatamente la coperta felpata del letto e si sdraia accoccolandosi.
Guarda fuori dalla finestra.
 Shadee invece, si butta sotto le coperte senza pensarci.