Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: parawhoredhead    29/12/2013    2 recensioni
Deborah Sanchez è la ragazza più ribelle della Drama School of Paris,vive a Parigi e non è come le altre. Loro sono tutte educate,obbedienti,disciplinate ma lei no,non è una ballerina di danza classica ma di street dance e da hip hop. Niente e nessuno può ferirla ascolta Green Day e Paramore a palla e ha un amico gay. Uo,Uo,Uo aspettate un attimo! Ho detto che è forte ma non tanto da non lasciarsi amare...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alla ricreazione Deb chiese a Lou di lasciarla sola con Styles e lui annuì e raggiunse Niall e Liam, i suoi migliori amici MASCHI. Molto spesso la rossa si chiedeva se fosse nata storta, insomma preferiva gli amici maschi alle solite ochette bionde di Parigi figlie di uomini d'affari montati di testa, forse perchè in fondo era un maschiaccio anche lei. Abbandonando i suoi pensieri si diresse verso il grande albero di pesco piantato dagli alunni della classe di botanica di Mr. Turk dove era seduto Harry intento a leggere un libro e mangiare una pesca.
-Ciao Harry. Posso?- disse fermandosi e indicando la parte di prato accanto a lui.                         
-Certo,siediti pure- disse facendole un sorriso smagliante. Incuriosita chiese :-cosa stai leggendo?-.
 Sorrise e abbassò lo sguardo arrossendo -può sembrare un pò spinto ma è un bel libro...Fifty Shades of Grey-.
Lei lo guardò incredula -Cinquanta Sfumature di Grigio?- .
 Lui annuì sorridendo e Deb disse:-ho finito di leggere l'ultimo libro della trilogia proprio ieri mattina nell'ora della prof Sanders-. Fece una smorfia divertita e disse -No te gusta el espanol,guapa?-.
Lei rispose :-no, no me incanta,chico-.
Risero entrambi imbarazzati dal silenzio che seguì le poche parole che si erano detti,ad un certo punto lei tornò seria e gli chiese:
-Cosa intendevi prima,Harry? Intendo quando hai detto che mi nascondo-.
 Le sue labbra diventarono una linea sottile e i suoi occhi verdi fissarono quelli neri della ragazza -sai, Deborah, ci conosciamo da un solo giorno, anzi, da meno di tre ore ma mi sembra di conoscerti da una vita,tieni.- le porse un piccolo fiore bianco con dei boccioli verdi...lo stesso che era nel suo astuccio. Lei impallidì. -C...cosa significa?- balbettò guardandolo diffidente.
-Esatto. Hai capito da sola la prima cosa che c'era da capire...questo fiore ha un significato. Conosci il linguaggio dei fiori?- disse con una punta di speranza nella voce.
Era molto bello alla luce dell'accecante sole di mezzogiorno,i suoi occhi verdi risplendevano e i morbidi capelli ricci ricadevano vivaci sulla sua fronte.
 -No,mai sentito nominare- disse mentendo . Lui fece un respiro profondo come se stesse rivelando qualcosa di proibito o fosse solamente agitato -risale all'epoca Vittoriana. A quei tempi i reali di ogni casata regalavano alle loro promesse spose o alle principesse da corteggiare dei fiori,mazzi e mazzi di tantissimi fiori ma la cosa bella...- si fermò un momento e i suoi occhi sembravano essere lontano da noi, in un'altra epoca, come se lui stesse ricordando qualcosa -la cosa bella era che ogni fiore ha un suo significato,sia esso bello o brutto,lusinghiero o offensivo. Le donne correvano a consultare i loro dizionari personali per decifrarne il messaggio nascosto.Un fiore,un nome,un messaggio-. Lei lo guardò ammirata,sapeva così tante cose e si rese conto che mi aveva affascinata di più lui in tre ore che Christian Grey in tre favolosi libri...forse. Si sentì nuda sotto il suo sguardo penetrante come se con quei due grandi smeraldi riuscisse ad entrare nei meandri più profondi della mia esistenza. -Significa "stai per cadere in trappola,vero?- chiese fredda. - Io non posso dirtelo ma avevi detto di non conoscere il linguaggio dei fiori- sorrisero entrambi.
 
Tornata a casa dopo le sei estenuanti ore di scuola corse in cucina dove trovò Petra Rossi,la sua goverante italo-messicana intenta a sminuzzare qualcosa su un tagliere di legno chiaro posato sul piano cucina di marmo bianco e El Diablo scodinzolante che la guardava in attesa di un bocconcino da sgranocchiare. -Buenas tardes,Petra- disse Deb accarezzando El Diablo con lo sguardo rivolto verso di lei che rispose sorridente -buenas tardes,mi hermosa. Està bien?-.
-Estoy bien,gracias. Ok torniamo alla mia lingua o rischio di diventare la migliore della classe in spagnolo,che c'è per cena?- rise. Rispose con il suo bellissimo accento latino:
-filetto di salmone di Norvegia con asparagi e salsa alla panna acida con erba cipollina. Te gusta,mi hermosa?-.
 -Claro che si- .
Pochi attimi dopo suonò il campanello e Deb corse ad aprire dato che il suo maggiordomo Alfred era in campeggio con sua figlia da sei giorni. Aprì. Era Harry Styles. Come faceva a sapere dove abitava? L'aveva forse seguita? Oppure era figlio di un boss della mafia russa e aveva degli strumenti da stalker degni di Crhistian Grey?  Lei gli rivolse un sorriso accogliente. Lei?! Un sorriso accogliente?! Non faceva un sorriso del genere a qualcuno dalla Festa Del Ringraziamento del 1997 quando era una bambina di due anni carina e coccolosa che sorrideva a tutti i parenti che varcavano la soglia di casa sua.
-Ehm, ciao Deborah. Scusa se ti disturbo a quest'ora ma...volevo chiederti se vuoi vedere un film con me stasera- disse come se si fosse liberato di un enorme peso. Indossava una camicia bianca di lino sbottonata sul petto, dei pantaloni neri attillatti e scarpe di pelle nera...pelle veneziana.
 -Entra- disse lei facendosi da parte per farlo entrare in salotto. El Diablo corse subito scodinzolante verso di lui. Wow! Non era mai così docile con gli sconosciuti.
 -Esto es mi perro. Se llama El Diablo- scherzò lei entrando in cucina -y esta es mi segunda mama-  concluse indicando Petra sorridendo.
-Soy encantado de conoserla,senora- disse Harry baciando la mano di Petra educatamente.
-Oh,que chico gentil!- disse lei arrossendo e sgranando gli occhi. Evidentemente pensava che la cavalleria fosse ormai morta. Deb disse a Petra che lei e Styles sarebbero andati in salone e si rivolse  a lui:
-so che ti sembrerà strano ma al piano di sotto ho una sala ciema. E una biblioteca. E una serra-.
Lui la guardò mesto e disse -beh potremmo fare un salto nella serra e poi vedere un film,se per te va bene ovviamente,guapa- le strizzò l'occhio e lei arrossì. Scese le scale di marmo seguita da lui e lo accompagnò nella grande serra di sua madre.
-Quando non è al Pentagono mia madre si dedica ai fiori ma non sapevo che avessero un significato- disse guardando quel bellissimo ragazzo passare le mani sui petali vellutati di tutti quei coloratissimi fiori. Lo portò verso la parte finale della serra,quella che dava sulla piscina e gli mostrò il grande albero di pesco che aveva piantato a tre anni.
-Esto es mi arbòl,se llama Peter- dissi accarezzando l'albero in fioritura.
 - Très jolie- disse lui guardandolo e studiandolo ramo per ramo.
-Parli anche il francese?- chiese sorpresa.
-Le lingue neolatine mi affascinano...lo spagnolo soprattutto ma mi piace anche l'inglese- risponde distrattamente come se fosse rapito da ogni singolo fiore del suo Peter.
-Sai cosa significa il fiore del pesco?- disse strappandone uno e avvicinandosi lentamente lei. Deb scosse la testa sentendosi un'ignorante in tutto.
-Sono prigioniero di te- disse avvicinandosi sempre di più e mettendole il fiore tra i capelli,le accarezzò la guancia con la mano destra ma poi si allontò dirigendosi verso la porta che dava sulla piscina. -Esto es mi paraìso- disse lei disegnando un arco con il braccio riferendosi alla piscina.
-Ahora que sè que te gusta el espanol no me voi a detener- rise lei.
 - Non sono bravo come credi- disse sorridendo
 -Credo che mi sorprenderesti come hai fatto fin'ora- disse guardandolo e lui la guardò a sua volta,nessuno dei due abbassò lo sguardo,si persero in quell'attimo eterno ma poi lei si ricordò della cena di Petra e sapeva che si sarebbe offesa se non avesse toccato cibo. -Ehm Harry,ti va di restare a cena?- chiese speranzosa.
 -Ne sarei onorato- rispose lui sfoderando uno dei suoi sorrisi più affascinanti.
 
Deb prese la seconda forchettata della pasta fatta da Petra. Spaghetti cacio e pepe. La sua povera Petra aveva dovuto ampliare il menù all'ultimo minuto dopo che Harry aveva accettato di rimanere a cena ma ogni volta tutte le ricette le riuscivano da Dio.
-E' molto buono- disse Harry sorridendo a Petra che stava uscendo dalla cucina in quel momento.
-Muchas gracias,pequenito- disse lei sorridendo compiaciuta.
 Deb decise di intavolare una discussione sui fiori chiedendo ad Harry il significato di ogni singolo fiore che mi veniva in mente. Presie un bloc notes e cominciò a srivere i significati dei fiori che riuscivo a riconoscere dalle fotografie su Google.
Rosa Rossa= Amore    Rosa Gialla= Infedeltà
Rosa Arancione= Seduzione  Rosa Viola=Incanto
Rosa Bianca= Un cuore che non conosce l'amore
Rosa Rosa= Grazia,Eleganza
Rosa Pesca= Modestia
-Queste sono le più comuni,ovviamente- disse indicandomi la rosa rossa sul display del mio Iphone -non mi piacciono le cose comuni ma sarei sicuramente più contento di questa che di una Rosa Gialla- concluse sorridendo.
 "Mi abituerò mai al suo sorriso? E' disarmante" si disse lei. -Posso chiederti una cosa?- disse mangiando un boccone di salmone immerso nella salsa alla panna acida.
-Certo- disse lui irriggidendosi un pò.
-Perchè ti sei trasferito nella nostra scuola?- disse lei mangiando ancora.
 - Mio padre è un architetto e sta cercando nuove idee per il nuovo Seattle Grace Hospital commissionato da alcuni medici e specializzandi. La presidentessa del comitato per le ristrutturazioni in ambito estetico e medico è la dottoressa Meredith Grey e il dottor Derek Shapperd, suo marito, finanzia ogni anno la ristrutturazione di una nuova ala dell'ospedale- sembrò più rilassato.
 -Mi sembra una cosa molto bella da fare,ho sentito che l'anno scorso è stata rinnovato il reparto di Oncologia Pediatrica. E tua madre che lavoro fa?- chiese Deb osservando il suo volto che si rabbuiava pian piano. "Ho forse detto qualcosa che non va?" .
-Mia madre era come la madre biologica di Christian Grey,una drogata ma non puttana. Non mi piace parlare di lei,è stata per dieci anni in un centro di disintossicazione ma poi è morta- disse giocando distrattamente con una briciola di pane.
-Oh Harry. Mi dispiace,non volevo essere invadente- disse e d'istinto gli prese la mano,lui gliela strinse e la guardò come se fossi la sua ancora di salvezza...come nel sogno.
 -Va tutto bene. Ora devo andare,si è fatto tardi- disse dopo aver aiutato Deb a togliere i piatti.
-Devi proprio andare?- chiese speranzosa.
-Veramente no- disse lui sogghignando con lo straccio per asciugare i piatti sulla spalla sinistra.
-Resti stanotte? Ho una camera per gli ospiti-  disse piano sperando che non la sentisse e pensasse che ne aveva una sola.
 -E chi ti ha detto che vorrò dormire Mrs. Jones?-  disse sfoggiando il sorriso più sexy che lei avesse mai visto e ammiccando. "Come non vuole dormire?! Cosa vuole fare?! Spero che voglia giocare a Scarabeo...oh se lo spero" pensò spaventata,lui si accorse della sua espressione diffidente e disse:     - Voglio solo parlare con te, conoscerti meglio e ricordarti che anch'io ho un cellulare qualora tu avessi bisogno di qualcosa-.
 Lui le diede il suo numero e lei lo invitò a sedersi sul suo letto. Parlarono di fiori,di musica,di cotte adolescenziali e poi la aiutò a fare i compiti di chimica e lei aiutò lui in fisica.
 -Spesso le persone tentano di trovare il fiore che li contraddistingue,il LORO fiore ma non tutti sanno che non troveranno mai quello che cercano,il carattere umano ha mille sfaccettature e difficilmente un fiore riesce a racchiuderle tutte- disse lui mentre studiava i libri della mia collezione. Il fiore di quel ragazzo stupendo poteva essere solo uno e ne ero certa anche con le mie scarse conoscenze. La Rosa Viola. Incanto.





Hola! Terzo capitolo! Mi è dispiaciuto tanto che il secondo non sia piaciuto molto ma è ok tanto il mio obiettivo era che la storia fosse MIA e diversa dalle altre. Baci xx
                                                                                                   Anna Chiara :)

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: parawhoredhead