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Autore: like    30/12/2013    4 recensioni
OK... questa storia parte dalla mente bacata mia e di una mia amica durante un pigiama party a base di Batman a casa sua, e parla di due ragazze che si trovano catapultate nell'universo di Nolan.
( è la prima storia che pubblico, quindi farà pena, però le recensioni sono sempre ben accette )
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Batman aka Bruce Wayne, Joker aka Jack Napier, Nuovo personaggio, Spaventapasseri aka Jonathan Crane
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pdv Sid

<< Smettila Sid! >> mi tolsi una cuffietta dall'orecchio e osservai la figura capovolta della mia amica
<< Di fare cosa? >> chiesi scendendo dalla spalliera su cui ero appesa e passando mi l'asciugamano sul volto
<< Questo! Ucciderti in palestra la mattina e poi scomparire chissà dove per tutto il giorno! >> alzai un sopracciglio e risposi
<< L'ho sempre fatto, non è cambiato nulla; quindi che problema c'è? >>
<< Che problema c'è? Che. Problema. C'è?! Tu sei una delle persone più stupide ed egoiste che io conosca! >> disse cercando di colpirmi, la mia mano partì in automatico a bloccarle il polso
<< Vattene. >> dissi bloccandole il braccio dietro la schiena
Non puoi lasciarla andare così.
Tuonò una voce che non sentivo da fin troppo tempo; spinsi via la Ludo e feci un paio di passi indietro
<< Vattene! >> ripetei, non so se più alla voce o alla mia amica
Ha provato a colpirti.
<< Sid, cosa succede? >> alzai lo sguardo da terra e la vidi indietreggiare
<< Vai via Ludo, in fretta. >> dissi portandomi una mano alla fronte e appoggiandomi al muro, si voltò e uscì dalla porta; mi lasciai scivolare a terra
<< Ciao J, perché sei tornato? >>
Mi hai venduto Silvia.
Non dire cavolate J. Non ti ho venduto.
Si che lo hai fatto, stai collaborando con il pipistrello, lo stai aiutando.
Tu non sei vero, sei una voce nella mia testa. Non posso venderti.
Già, ma stai vendendo ciò che rappresento. Non avevi detto che fra Bruce e Jack avresti sempre
scelto Jack?
Ho detto tante cavolate nella mia vita, questa era una di quelle. Jack, perché sei tornato?
Perchè devi tornare a essere quella che eri. Perchè ti stai rammollendo. Perchè ti sei presa una cotta per Wayne, devo continuare?
No, mi basta questo per smentirti; non sono ne sarò più quella di una volta J, sono cambiata hai ragione, non sono più quella che si butta in ogni rissa che trova; si chiama crescere, non rammollirsi. Ho una cotta per Wayne? Si, ho preso una sbandata per Bruce. Non che sia così strano dato che anche prima di finire in questo universo passavo tre quarti del mio tempo a parlare di lui.
Non significa nulla, tu dovresti essere dalla mia parte.
Io non dovrei proprio nulla.
Tra gli altri schizofrenici che sentono le voci e hanno tentato il suicidio.
No!
Oh, invece si. Lo sai bene, lo hai sempre saputo.
<< Non è vero J, lo sai benissimo. >>
Oh, sentitela! Miss io DEVO essere normale! Non mi pare che fino a due anni fa tu la pensassi allo stesso modo.
<< Ho fatto degli errori. >> dissi mentre i flashback delle streetfight mi passavano davanti agli occhi << Chi non ne fa? >>
Non era un errore. Hai ucciso una persona, non sei meglio di me Sid.
Era legittima difesa.
Non cambia il fatto che lo hai ucciso. Sei un'assassina.
<< Non. Sono. Un'. Assassina! >> dissi dando una testa contro il muro << E adesso Get. The. Hell. Out. Of. My. Head J, vattene e non tornare, sono uscita da quei giri! >>
Si certo, ecco perché due giorni fa eri in quel fight club e ieri sei andata a sbronzarti con quei due irlandesi. Eccola la tua pia illusione di essere cambiata!
<< Non ha a che fare con te, non ha mai avuto a che fare con te! >> detti un pugno al muro, il dolore mi attraversò l'arto e mi arrivò alla testa in pochi millesimi di secondo, facendomi tirare un paio di imprecazioni ma zittendo almeno per un po' J.
Uscii dalla palestra passandomi furiosamente la mano tra i capelli, il ritorno di J poteva solo indicare l'arrivo dei guai, come se non ce ne fossero già abbastanza, calciai con rabbia un sassolino trovato per strada, fantastico! Ci mancava proprio la vocina cattiva!
Smettila. Invece di andare in tilt cerchiamo di capire perché è tornato.
J è la tua difesa naturale, quando Ludo ha provato a colpirti è scattato,la domanda è perché
proprio ora, non è la prima volta che vieni colpita da quando sei a Gotham, eppure è comparso solo ora.
Mi ha colpito la Ludo, non era solo difesa, era orgoglio. Il problema è che devo riuscire a farlo scomparire, lo sapete come è finita l'ultima volta, vediamo di non farlo risuccedere; risposi svoltando nell'ennesima strada della metropoli, alzai gli occhi dal marciapiede per puntarli sulle persone che mi circondavano, uomini d'affari con la valigetta che correvano per arrivare in orario e giovani donne con un conto in banca più sostanzioso del loro cervello che cinguettavano di moda passando da una boutique all'altra, un uomo urtò una di queste e si allontanò velocemente, il mio cervello processò in qualche istante e le gambe scattarono nella direzione del rapinatore prima ancora che io ci pensassi, lo raggiunsi in pochi secondi e lo placcai al terreno bloccandogli lo sterno con un ginocchio, recuperai la borsetta e la diedi alla ragazza che si era avvicinata accompagnata dal ticchettio dei tacchi sul cemento e dalle voci stridule delle sue amiche, mi alzai in piedi, continuando a tenere d'occhio l'uomo steso a terra, mi ripulii la povere da jeans e gli assestai un calcio nello stomaco
<< Io ci penserei due volte a derubare di nuovo qualcuno la prossima volta se fossi in te. >> dissi prima di voltarmi e incamminarmi nella direzione opposta.
Sentii il fischio del coltello che veniva lanciato verso la mia schiena prima che esso fosse a soli due metri da me, mi voltai velocemente e lo bloccai a un paio di centimetri dal mio volto
<< Non avresti dovuto farlo... >> ringhiai facendo ricadere l'arma a terra e avventandomi sull'uomo, lo afferrai per il colletto della maglia e lo schiantai contro il muro più vicino prima di colpirlo con un gancio sotto il mento
<< Non è la giornata adatta per provocarmi... >> continuai colpendolo nuovamente al volto
<< E soprattutto mai colpire alle spalle qualcuno con un buon udito, idiota. >> conclusi dandogli una testata e lasciandolo accasciare al suolo, mentre mi allontanavo gettai un'occhiata alle mie nocche, erano livide e sporche di sangue come non le vedevo da molto tempo ormai; girovagai per Gotham senza una meta precisa, un po' perché non sapevo cosa fare un po' per evitare la sequela di conversazioni scomode che mi sarei trovata ad affrontare se fossi tornata all'attico.
Stava iniziando a fare buio quando mi ritrovai davanti a una scena che lasciava poco spazio alle interpretazioni, tre uomini stavano trascinando una ragazzina in un vicolo,
Oh no, si possono scordare che glielo lasceremo fare senza interferire.
Pensarono all'unisono le vocine e per una volta mi trovai d'accordo con loro; mi proiettai in corsa verso il vicolo, i tre uomini si trovavano in fondo ad esso e la ragazza era premuta contro il muro, quest'ultima mi notò all'istante, mi posai l'indice sulle labbra per indicarle di fare silenzio e mi avvicinai alle spalle di quello più isolato, lo bloccai in una presa al collo e lo accompagnai verso il suolo, purtroppo però quest'azione non era passata inosservata ai restanti due uomini i quali, armatisi di coltello si stavano avvicinando a me, feci cenno alla ragazza di scappare e mi abbassai per evitare la prima pugnalata.
Oh, finalmente un combattimento degno di questo nome!

Pdv Bruce

Stavo rientrando dal mio “viaggio” in Cina quando vidi una ragazza correre fuori da un vicolo, mi incamminai in quella direzione e, nascondendomi tra le ombre osservai la situazione, un uomo era già steso a terra privo di sensi, ma potevo sentire distintamente i rumori di lotta che provenivano dal fondo del vicolo, decisi di avvicinarmi e osservare la situazione da più vicino.
Un paio di uomini armati scontrarsi contro una ragazza, una ragazza che conoscevo piuttosto bene, cosa ci faceva Silvia, in giro a quell'ora e soprattutto, perché si era infilata in una situazione simile? Spalle al muro e contro due uomini con dei coltelli, non era decisamente una situazione di vantaggio, tuttavia non mi sembrava preoccupata, anzi, nei suoi occhi potevo leggere molte cose, ma non la paura; schivò la prima pugnalata con facilità e colpì il criminale che l'aveva sferrata con un calcio allo stomaco, non si accorse abbastanza in fretta del secondo affondo che, nonostante si fosse spostata dalla traiettoria, le tagliò di striscio una spalla, digrignò i denti e il suo pugno entrò in collisione con la mascella del malintenzionato seguito subito dopo da un altro sotto il mento che lo mandò KO, si voltò nuovamente verso il primo che aveva tentato di colpirla, strappandogli il coltello dalle mani e spingendolo contro il muro più vicino
<< Ora, normalmente ti metterei KO e chiamerei la polizia, ma vedi, oggi non è una bella giornata sai? Fantasmi del passato tornati a darmi noia, litigi con persone con cui preferirei non litigare, dover affrontare tre stupratori tornando a casa e mi avete persino rovinato la maglia nuova! >> disse indicando con gesto teatrale la spalla e scoppiando a ridere, okay, c'era qualcosa che non andava in Sid, era più simile del solito a Joker
<< E poi, essere stupratori vuol dire essere proprio criminali di bassa lega, non avete neanche il cervello per organizzare una rapina per pagarvi una prostituta! Insomma, un po' di genio creativo! >> continuò camminando avanti e indietro davanti all'uomo che, terrorizzato, non si era mosso
<< Si, vabbe' hai afferrato il concetto, sei stato un bimbo cattivo, ma la domanda è: cosa me ne faccio di te? Potrei ucciderti, ma poi Batsy sono sicura avrebbe qualcosa da ridire al riguardo, stupida sindrome dell'eroe, oppure... potrei... divertirmi un po' con te però... No, già visto, già fatto... possibile che qui a Gotham non si possa fare niente di male che non sia eccessivo o che non sia visto e rivisto? >> concluse rigirandosi il coltello fra le mani con aria imbronciata, troppo simile al Joker, si era addirittura messa a discutere con se stessa, continuò la sceneggiata per un po', per poi
voltarsi verso l'uomo e scagliare il coltello nella sua direzione, per qualche istante pensai l'avesse ucciso, ma poi notai l'arma piantata nel muro un paio di centimetri sopra la sua testa
<< Be'? Sei libero, sparisci, prima che io cambi idea. Vai! Su, sappi che se ti becco di nuovo quel coltello non sarà in un muro, sarà saldamente piantato nel tuo cranio. >> disse osservando il malcapitato correre via dal vicolo
<< Wayne, non è carino spiare le persone sai? E non è carino nemmeno il fatto che tu creda di passare inosservato. >> si voltò verso di me ghignando
<< Oh, non fare quella faccia Brucie, ho un ottimo udito. Com'è andata in Cina? No, aspetta, lo so già. Cambiamo domanda, come mai sei in giro nei quartieri malfamati di Gotham? Non è il posto adatto per lo scapolo più ambito della città. >> la osservai per qualche secondo e feci un paio di passi verso di lei, uscendo definitivamente dall'ombra e studiandola più da vicino
<< Sembra che tu abbia visto un fantasma Brucie, però non mi pare di essere più pallida del solito sai? >> sbuffai e l'abbracciai
<< Idiota. >>

Pdv Sid

Risi ricambiando l'abbraccio di Bruce
<< Oh, ti voglio bene anche io Wayne, non c'è bisogno di esagerare con i complimenti però. >>
<< La vigilia di Natale ti rende più sarcastica del solito? >> mi chiese appoggiandomi il giubbotto di pelle sulle spalle, lo guardai alzando un sopracciglio
<< Sei ghiacciata. >> rispose alla mia domanda mentale, sentii le guance avvampare e puntai gli occhi a terra
<< Sembra una scena di un filmetto adolescenziale di seconda categoria, di quelli che guardava la Ludo mentre io studiavo fisica quantistica. >> borbottai, facendo ridere Wayne
<< Studiavi fisica quantistica? Non so perché ma non me lo immagino. >>
<< Perchè non la studiavo, guardavo un telefilm che te la faceva capire meglio di un qualunque professore, be, l'unico telefilm che mi desse una ragione valida per mettere giù un fumetto di Batman, il migliore telefilm di sempre. >>
Doctor Who, il telefilm che ti spiega la fisica quantistica.
Che hai detto?
Doctor Who, il telefilm che ti spiega la fisica quantistica...
<< Oh! Quanto sono... >> esclamai passandomi la mano tra i capelli << Come ho potuto non arrivarci prima! Cavoli, ho bisogno di un cervello più grande! Era così ovvio! >>
<< Credo di essermi perso qualcosa... >> disse Wayne con voce incerta e tirandomi fuori da tutte le possibilità che la mia mente stava mettendo in piedi
<< Certo che ti sei perso qualcosa Wayne, non sei nella mia testa. E scommetto quello che vuoi che non hai la più pallida idea di cosa sia Doctor Who. >>
<< Non trovo l'utilità nel saperlo, sinceramente, di cosa stiamo parlando Silvia? >>
<< Stiamo parlando... >> risposi voltandomi verso di lui << Del fatto che ho appena scoperto come diamine sono finita in questo universo, grazie alle spiegazione di un telefilm di cui tu non vedi l'utilità! Oh, sono un genio! >> conclusi.


Nota Dell'autrice
Okay, non uccidetemi, questo non è il capitolo che vi avevo promesso, è una massa informe di idee e robe simili che ho buttato su un foglio e cercato di collegare più o meno in modo sensato, non odiatemi vi prego, mi sono vista 7 stagioni di Doctor Who in 10 giorni, i miei due neuroni si sono suicidati!
Coomunque, qualcosa c'è, la spiegazione del passaggio tra dimensioni, che capirete nel prossimo capitolo e che Grafite_Rossa mi aveva consigliato di inserire, quindi niente, spero che il capitolo sia stato un passatempo gradevole dato che scriverlo è stato veramente complicato e... vi lascio

peace, love, empathy
Kate

   
 
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