Epilogo
10
anni dopo
Il sole filtra
dalle imposte socchiuse, illuminando la
stanza e riscaldandomi il viso. È una sensazione davvero piacevole e
voglio
godermela ancora per un po’, prima di aprire gli occhi e dare così il
via ad
un’altra intensissima giornata. Un movimento brusco al mio fianco fa
scivolare
le lenzuola via dal mio corpo, lasciandomi scoperta per metà. Curiosa,
apro gli
occhi e sorrido, ritrovandomi a fissare una spruzzata di lentiggini,
accompagnata da un adorabile nasino e due bellissimi occhi color
caramello
ancora sonnacchiosi.
- Buongiorno… - sussurro, allungando una mano ad accarezzare
le dita strette attorno alla stoffa bianca delle coperte. - Cosa fai? -
- Volevo scendere dal letto ma è troppo alto… - è
la risposta che ricevo in cambio, anch’essa non più di un sussurro.
- Ah. E come mai parliamo a bassa voce? -
- Perché non sappiamo se Biscotto
dorme ancora… -
- Mh-mh… Penso sia sveglia… -
- E come lo sai? -
Sorrido afferrando il piccolo birbantello per le ascelle e
tirandomelo contro.
- Senti! - dico, facendogli poggiare una mano aperta
sull’enorme pancione. Lui mi lancia un’occhiata insicura, prima di
aggrottare
le sopracciglia in un’espressione concentrata ma piuttosto buffa.
- Mamma, io qui non sento propr… Oh! Si è mossa! Mamma,
mamma! Biscotto si è mossa, si è
mossa! - urla contento, gettandomi le braccia al collo.
- Ehi, moccioso! Molla subito l’osso! - si intromette una
terza voce, attirando la nostra attenzione. Alzo lo sguardo e incontro
il viso
sorridente di mio marito, fermo all’entrata della camera, con un enorme
vassoio
in mano.
- Aaaah! Aiutoooo!Un mostro! Mamma salvami! - ridacchia il
mio ometto, stringendo la presa.
- Ah, si? È questo quello che mi merito? Tradimento!
Tradimento! - e, dopo aver poggiato il vassoio sul comodino, si getta
anche lui
sul letto, afferrando i piedini del mio monellaccio e cominciando a
fargli il
solletico.
- Mammaaaaaaa! Aiutamiiiii! - implora quel piccolo
terremoto, cercando di sottrarsi alla terribile tortura, che non sembra
voler
terminare.
- Non si chiede aiuto alla mamma. Implora pietà e avrai
salva la vita! -
- Pietà, pietà! Bastaaaa! -
E a quel punto sono io a cominciare la tortura, afferrando
quel bambinone per le spalle e cominciando a solleticargli i fianchi.
- Aiutoooo! Ammutinamento! Il capitano è stato attaccato! -
- Vai mamma! Forza! Sconfiggi il papà e rubiamo tutti i suoi
biscotti al cioccolato! -
- No! I biscotti no! Mi arrendo! -
- Così in fretta? - lo punzecchio, liberandolo e
sistemandomi meglio contro la testiera del letto.
- Sai che non sopporto le torture. E poi la cioccolata si
fredda e a Biscotto non piace la
cioccolata fredda! - si giustifica poggiando un bacio sul mio bel
pancione.
- Adesso che abbiamo finito con le smancerie, possiamo
mangiare i biscotti? - chiede esasperato il mio terremoto, infilandosi
tra me e
il padre. Gabe lo fissa aggrottando le sopracciglia.
- Si però, prima… Un bacio al papà! - annuncia, prima di
poggiare le labbra sulle mie con un sorriso.
- Bleah! Io odio i baci! - afferma il mio tesoro,
infilandosi un enorme biscotto in bocca.
- Questo perché tu sei ancora un moccioso! - lo pungola
Gabriel, sistemando il vassoio sulle mie gambe e porgendogli la sua
tazza.
- Io non sono piccolo! - ribatte lui serio, anche se con il
viso mezzo impiastricciato di cioccolata è così adorabile. - Mamma? Un
bacio a
Michael, presto! - ordina, sporgendosi verso di me con le labbra
arricciate per
prendersi il suo bacio.
- Subito! - dico, accontentandolo e sporcandomi anch'io di cioccolato.
A quella visione, Gabe sbuffa, offeso.
- Questo è un complotto. Nessuno mi vuole bene! - si lamenta
mangiucchiando un nuovo biscotto. Michael lo fissa indeciso, prima di
porgermi
la sua tazza e rotolare giù dal letto. - Ehi, dove vai adesso? -
Michael si ferma sulla soglia della porta, osservando suo
padre con un enorme sorriso.
- A riempire la vasca. Ti sei sbrodolato tutto con la
cioccolata! - ridacchia, scappando via.
- Non mi sono sbrodolato! - urla Gabriel di rimando. - Non
mi sono sbrodolato, vero? - chiede poi, rivolgendosi a me. Sorrido,
accarezzandogli una guancia sporca e baciandogli la punta del naso.
- Oh, andiamo! - sbuffa lui, incrociando le braccia e
assumendo quel cipiglio offeso che aveva cominciato ad usare anche
nostro
figlio.
- Non so se te l’ho mai detto, ma sei così virile quando ti
sbrodoli tutto! -
- Ah-ah… Si, lo so che sono irresistibile! - ribatte,
abbracciandomi e posandomi un bacio tra i capelli.
- Papààààààà! Vieni a ripulirti o niente cioccolato per un
mese! - minaccia la voce di Michael dal corridoio.
Gabriel sospira, lasciandomi a malincuore.
- Che tiranno quel ragazzino. Tutto sua madre… -
- Ah-ah… Tu spera che la tua adorata principessa non prenda
da nessuno dei due! O devo forse ricordarti come ci siamo conosciuti io
e te? -
A quelle parole Gabe fa un’espressione buffissima, per poi
precipitarsi a rotta di collo nel corridoio.
- Michael, tesoro! Dove li hai posati i guantoni da boxe di
papà? Ci sono un paio di cosette che devo insegnarti prima che nasca la
tua
sorellina! -
- Evviva! Mamma hai sentito? Papi mi insegna i suoi trucchi
fortissimi! - grida Michael entusiasta.
- Perfetto - sussurro, alzandomi dal letto - mi toccherà
fare scorta di cerotti e disinfettante. -
- Mammaaaaaa! Papà mi schizza tuttoooo! -
- Mil, porta delle asciugamani. Il mostriciattolo ha
allagato il bagno! -
- Un attimo! Non combinate altri disastri! -
Mi avvicino all’armadio per recuperare delle asciugamani
pulite e nel mentre, lo specchio cattura il mio riflesso. Mi soffermo
qualche
minuto ad osservare la stoffa tesa del pigiama, carezzandola
amorevolmente.
- Mammaaaaa! -
- Fee!!!! Il
mostro qui mi sta uccidendo! -
- Se trovo il corridoio allagato, ti metto in castigo! -
minaccio, recuperando in fretta due teli.
- Hai sentito Michael? Sei nei guai! -
- Papà, guarda che la mamma stava parlando con te! -
Spero avrai tanta
pazienza amore della mamma, perché ti toccherà aiutarmi con quei due
monellacci
che si spacciano per tuo padre e tuo fratello.
Lo so, avevo
detto che la storia era finita e che non ci sarebbe stato un epilogo e
invece…
Devo dire
che mi erano mancati davvero tanto Mil&Gabe. Ora purtroppo è
davvero
finita.
Volevo
ringraziare tutte le persone che hanno letto, recensito, seguito,
ricordato o
preferito.
Grazie di
cuore. Questo è anche un regalo per voi e spero vi piaccia.
Ps. Michael si
legge con la pronuncia tedesca, come Michael Schumacher.
Ps. Ringrazio Holkay Efp per il banner!
Baci