Altri ricordi scorrono veloci nella mia mente e si fermano a quella missione. Quando Gibbs comunica  a me e a Tony che dovevamo fingerci marito e moglie ... beh rimasi senza fiato. In quei mesi che ero stata lì avevo imparato a conoscerlo... a conoscere quanto sia dolce e allo stesso tempo infantile. Quando arrivammo in albergo Gibbs ci aveva detto che ci dovevamo baciare. Mi avvicinaì e apparentemente era davvero tranquilla ma la mia corazza nascondeva agitazione... io mi ero subito innamorata di lui ma credevo che lui non ricambiava... anzi pensavo che mi considerasse a mala pena un'amica... e poi io ero solo una sostituta... una sostituta di una persona che Tony amava. Si vedeva quanto lui amasse Kate... dal pesciolino che aveva chiamato come lei... a quando parlava di lei... gli si illuminavano gli occhi.  Mi avvicinai a lui e lo baciaì... non era un bacio normale... era pieno di frenesia ... di voglia... si perchè ci volevamo a vicenda. Quel contatto me lo ricorderò per tutta la vita come quella giornata in cui mi divertì tantissimo. Quando eravamo stesi sul letto uno sopra l'altro sentivo il suo respiro sul mio collo e mi sembrava di impazzire... io proprio io... la dura agente del Mossad che sa uccidere in 18 modi diversi con una graffetta si era innamorata! Se lo avessi detto a mio padre probabilmente mi avrebbe uccisa perchè diceva che una come me non si sarebbe mai innamorata... oh come si sbagliava! Quella notte... quando inventammo i nostri soprannomi beh per me fu una cosa strana... perchè nonostante in Israele abbia avuto moltissimi ragazzi nessuno mi aveva mai fatta stare bene come mi fa sentire bene lui. La sera dopo la missione Tony era conciato male e sentendomi in colpa lo riaccompagnai a casa. Il viaggio fu silenzioso e carico di imbarazzo... solo quando era arrivato a casa si decise a parlare:
" Ehi... Zee... vuoi venire a bere qualcosa su da me?" la richiesta mi colpì molto sopratutto per la giornata che avevamo passato
" Si... va bene" gli dissi mentre scendevo anche io dalla macchina
Salimmo in casa sua e lui prese due birre e ci sedemmo entrambi sul divano:
" Sai Ziva... oggi nonostante tutto mi sono divertito con te!" mi disse sorridendomi
" Anche io... culetto peloso!" gli dissi involontariamente
" Comunque non mi piace quel soprannome! Guanciotte dolci!"
" Ahah... bhe a me piace quindi sono autorizzata a chiamarti come voglio!" 
" Che libertà che ti prendi!" 
" Dinozzo io ti posso uccidere!"
" ok... smettiamola"
" Tony... io dovreì andarmene è tardi!" dissi facendo per alzarmi
" Ehi... no.. non andartene, resta con me!" mi disse lui prendendomi per un braccio
Inutile dire che quella notte siamo stati entrambi a casa sua a parlare... ci svegliammo alle 6... e io avevo dormito con la testa appoggiata alla sua spalla. Capimmo che fin da subito c'era stato qualcosa di più che una semplice amicizia ma la ignorammo... la ignorammo per tutto questo tempo.

ANGOLO DELL'AUTRICE
Ok questo capitolo sinceramente a me non piace per niente ma voglio sentire il vostro parere. E' cortino e forse anche senza senso ma prometto che da domani tornerò con i miei capitoli drammatici... oggi devo scrivere un finalone per l'altra mia fanfiction
Baci
Ziva4ever