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Autore: MartaAka97    06/01/2014    1 recensioni
Adesso è finita, ma non avrei potuto desiderare altro. Questa è la storia dei tre mesi che mi hanno cambiato la vita, facendomi vivere un'avventura irripetibile.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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22 Speravo che quel giorno non arrivasse mai. Avremmo potuto continuare con quelle belle giornate tutti insieme e non mi sarei mai stancata, soprattutto perchè avevo vicino a me il ragazzo che amavo e gli amici più sinceri che potessi desiderare.
I miei compagni di scuola mi avevano chiamato per farmi gli auguri e chiedermi se la sera uscivo, visto che avrei festeggiato i miei diciassette anni.
Rifiutai ogni tipo di invito: sarebbe stata l'ultima giornata con i B.A.P.

Fui svegliata dalle carezze di Bang. Avevamo dormito insieme, ma non avevamo fatto nulla: semplicemente dormimmo abbracciati.
-Tanti auguri.- mi sussurrò.
-Grazie.- risposi con un sorriso. Mi schioccò un bacio sulla fronte.
Richiusi gli occhi e respirai il suo profumo. Lo amavo.
-Che ore sono?- domandai.
-Le dieci.-. Mi alzai di scatto. -Di già?-
Non riuscii a trattenere le lacrime. Mi ero promessa e ripromessa di non piangere, ma fu più forte di me.
-Scusa, io... avevo promesso di non farlo, ma...-
Mi abbracciò forte. Sentii che anche il suo petto respirava irregolarmente: stava piangendo.
-Bang...- pigolai. -Shh...-
Rimanemmo così per un sacco di tempo. Mi sentivo protetta e al sicuro.
-Vorrei che il tempo si potesse fermare per sempre.- dissi.
-Lo vorrei anch'io. - mi rispose.
Mi tolsi dall'abbraccio e lo guardai, sorridendogli. Adesso ero tranquilla e riuscii a tranquillizzare anche lui.
-Andiamo a svegliare gli altri, ti va?- chiesi.
Lui annuì. -Ma prima devo dirti una cosa.-
Inclinai la testa di lato, con fare enigmatico.
-Ti amo, Marta.-

Scesero di nuovo. Questa volta erano lacrime di gioia. Mi buttai sulle sue braccia e lo baciai, con foga.
Poi appoggia la mia fronte contro la sua. -Ti amo anch'io e non sai quanto.- dissi.
Ci stringemmo forte. Non volevo che se ne andasse. Volevo che restasse, ma sapevo che sarebbe stato impossibile.
E non potevo nemmeno chiedergli di rimanere, sarebbe stato da egoisti: lui aveva una carriera davanti e non si meritava una richiesta tanto cattiva.
-Non sarà un addio...- mi ritrovai a dire, pensando a quello che mi aveva detto Daehyun. -Lo prometto.-
Bang mi baciò di nuovo. Poi mi sorrise. -Ti amo.-

Andammo in cucina e trovammo già tutti svegli. C'era anche il Signor Kato.
Erano in fila, a coprire il tavolo. Li guardai socchiudendo gli occhi.
-Cosa state combinando?-
Si spostarono di colpo, lasciando spazio a una fantastica torta di compleanno.
Era bellissima, colorata e decisamente originale. C'era anche un microfono commestibile in 3D.
-Voi siete pazzi!- dissi ridendo. -Grazie, grazie a tutti...- trattenni il pianto e risi. Mi asciugai gli occhi e gli diedi le spalle: non volevo che mi vedessero piangere.
Calò uno strano silenzio. Poi presi coraggio, respirai profondamente e li guardai, sorridendo. Non era un sorriso forzato, ma non poteva neanche definirsi un sorriso di gioia.
Vidi i loro volti colmi di tristezza.
-Andiamo musi lunghi! State tornando in Corea, mica state andando al patibolo!-ironizzai.
Finalmente riuscii a strappare un sorriso a tutti. Bang mi aveva raggiunta e circondata con le braccia. Mi agganciai ai suoi polsi, e baciai la sua mano.
-Che facciamo oggi? Voglio passarla bene l'ultima giornata con voi!-
Rimasero tutti spiazzati. Capii che credevano l'avrei passata solo con Bang.
Guardai lui, stava sorridendo: ne fui felice. Almeno non era contrario alla mia decisione.

Ci vestimmo in fretta e andammo a far colazione a un bar in centro. Mentre finivo la mia pasta di riso, YoungJae lanciò un'idea.
-Potremmo andare al mare, o in una città d'arte... che ne dite di Firenze? Sarebbe una bella idea!-
Acconsentimmo tutti. Arrivammo per l'ora di pranzo e cominciammo a scorazzare di qua e di là, facendoci migliaia di foto.
Alle quattro e mezza, prendemmo un treno per tornare. Cenammo al wok sushi della mia città e poi tornammo all'hotel.
Andarono tutti nelle loro stanze, per mettere dentro le valigie le ultime cose. Io andai in camera di Bang.
Ero sdraiata sul letto e lo stavo guardando. Amavo guardarlo, mi piaceva come si muoveva e le espressioni che faceva.
-Allora, divertita oggi?- mi chiese a un certo punto.
-Si, moltissimo. Sono contenta... sul serio.- risposi.
Poi mi guardò e mi fece cenno di raggiungerlo. Mi abbracciò e mi baciò dolcemente.
-Ti ho già detto che ti amo?- mi disse scherzando. Ridemmo.
-Mmmm... direi di no- risposi.
-Ti amo.-
-Ti amo anch'io, Bang.-
Restammo abbracciati ancora per un po', poi sentimmo la voce del Signor Kato.
-Ragazzi, è ora. Il volo partirà alle ventitré.-
-Si, siamo pronti.- rispose Bang.
Andai nella mia stanza per prendere la mia valigia e mettermi il cappotto. Guardai per l'ultima volta quella che fino al giorno prima, era diventata la mia casa.
Quando arrivai all'entrata, erano già tutti ad aspettarmi. Le facce più depresse che avessi mai visto.
-Ragazzi... Vedete di sorridere, così non migliorate la situazione.- feci in tono di rimprovero. Risero tutti.
Uscii per ultima e chiusi la porta. Il momento dell'addio stava davvero per arrivare.


Eravamo all'aeroporto. Stavamo guardando il terminale, per vedere se l'aereo fosse in orario. E lo era.
-Sono sempre in ritardo! Quella volta che dovrebbero esserlo, non lo sono! Roba da matti!- smattò Himchan. Ci fu una risata di gruppo.
-Si, hai ragione...- dissi sconsolata. Non avevo smesso di sorridere. Avrei dovuto avere la faccia più depressa del mondo e invece ero l'unica che sorrideva. Forse perchè sapevo che se anch'io avessi fatto vedere quanto stavo male, loro non sarebbero andati via tranquilli.
Erano le ventitré meno dieci. Ci fu la prima chiamata per l'imbarco.
-Forza, datemi i bagagli, me ne occupo io- fece il Signor Kato.
-Signorina Marta, è stato davvero un grandissimo piacere conoscerla e poter avere a che fare con lei.- mi disse.
-Spero di rivederla presto.- concluse, mettendosi gli occhiali scuri, per non far vedere che anche lui stava piangendo.
-La ringrazio.- dissi, mentre la prima lacrima si faceva strada sulle mia guance.
Lo vedemmo allontanarsi e chiedere aiuto a due facchini.
-Beh, allora è giunto il momento...- esordì YoungJae. Aprì le braccia e io lo abbracciai. Mi strinse forte.
-Grazie Jae... Ti devo molto- gli sussurrai. -No, sono io che devo molto a te.-
Poi si staccò. Fecero lo stesso anche JongUp e Himchan.
-Vedi di non fare strane conoscenze.- mi disse. Io risi.
Poi andai da Daehyun. -Marta, grazie davvero. Per tutto quello che hai fatto per me.- mi ringraziò.
-Ma ti pare?- gli risposi, asciugandomi le lacrime con la manica del cappotto. -Scusa ancora per la faccenda dell'albero.-. Rise.
Guardai Zelo. Anche lui stava piangendo, però rideva. -Posso abbracciarla?- chiese a Bang. Scoppiammo tutti a ridere.
Poi mi abbracciò. Mi ero dimenticata quanto mi piacessero i suoi abbracci. Strinse di più e mi baciò la fronte.
-Sempre in gamba, Splendore.- mi disse, allontanandosi insieme agli altri, che avevano deciso di raggiungere il Signor Kato, per lasciare me e Bang da soli.
Ci fu la seconda chiamata.
-Beh... è giunto il momento...- dissi. Poi scoppiai in lacrime. Stavo piangendo e singhiozzavo come una bambina. Mi odiavo. Non volevo piangere così davanti a lui, perchè sapevo che avrei reso le cose ancora più difficili di quanto non fossero già. Ma non ci riuscii. Mi feci cullare dalle sue braccia e rimanemmo abbracciati fino a che la terza e ultima chiamata per il volo non arrivò.
-Arrivederci.- gli dissi. -Ti amo, Bang Yong Guk.-
-Ti amo Marta. E continuerò a farlo anche quando sarà in Corea. Lo giuro.-
-No, Bang, non- -Si, lo farò. Perchè io ti amo davvero.-
-Bang, non voglio che continui ad amare me anche là... -
-Marta, perchè?!- smattò.
-Perchè faresti del male solo a te stesso! Io purtroppo sono qui e tu sarai là, e.-
Non mi fece finire la frase e mi baciò. Lo amavo davvero e non volevo smettere di farlo. Anche se poi sarebbe finita, perchè sapevo che sarebbe andata così, non avrei smesso di amarlo. Ha saputo darmi cose che nessuno era mai riuscito a dare.
-Ti amo. Chiuso. Non provare a dire scemenze.- mi disse.
-Bang, dobbiamo andare!- urlò Zelo.
-Ciao.- mi disse. Mi diede l'ultimo bacio e poi raggiunse gli altri, senza guardarsi indietro.



Non smettemmo di sentirci. Ci chiamavano ogni giorno e quando si aveva un po' più di tempo, facevamo una video chiamata. Il rapporto non cambiò di una virgola, se non il fatto che loro erano in Corea e io ero ancora in Italia.
Due settimane dopo la loro partenza, uscì l'intervista che avevano fatto a Capodanno, di cui io non sapevo nemmeno l'esistenza.
Piansi quando sentii quello che aveva detto Bang. Lo amavo ancora come quando era partito.
E anche lui mi amava ancora. O almeno così sembrava.
Purtroppo nelle relazioni a distanza, si può solo contare sulle parole e sulla fiducia. Ma io mi fidavo di lui.
A inizio febbraio uscì il video di Secret Love. Notai che la protagonista del video mi assomigliava terribilmente e scoprii che lo avevano fatto a posta.
Nel video era stata raccontata la storia d'amore mia e di Bang, insieme a tutti i suoi alti e bassi, comprese le scazzottate con Zelo.
Gli attori erano davvero bravi e io per la prima volta vidi la storia da un punto esterno. E se Zelo e Bang avevano davvero sofferto metà di quello che gli attori facevano capire, si "erano fatti" davvero del male.
L'ultima settimana della promozione di Secret Love, fecero un'intervista. Parlarono di chi avesse ispirato quel video e raccontarono tutta la storia. Risi e piansi di nuovo con loro. Fortunatamente ero riuscita a trovare un sito dove diedero l'intervista e il live, in diretta.
Vidi che Bang provava ancora davvero tutti i sentimenti che aveva detto. E anche Zelo, che per quanto si sforzasse, aveva sempre la stessa espressione che fece quando gli dissi di amare Bang.
Non era cambiato nulla, eppure io non potevo essere con loro.
-E' un'ingiustizia.... - dissi ad alta voce.
L'intervista finì e cantarono Secret Love per l'ultima volta.
-Questa è dedicata a te, Marta. Ti amo.- disse Bang, davanti a tutto il pubblico, che strillò in preda al delirio.
Finito tutto, spensi il computer e il cellulare.
Non volevo rispondere, visto stavo di nuovo piangendo. Mi mancavano terribilmente tutti. Li volevo di nuovo con me.

Passarono i mesi. Io continuavo con il canto e iniziai anche a fare hip-hop. Mi avevano fatto appassionare proprio i B.A.P. con le loro coreografie fantastiche.
Mi misi anche a dieta e in pochi mesi persi dodici chili, diventando cinquantacinque chili, per un metro e sessantaquattro di altezza.
Grazie all'hip-hop, sommato anche a danza moderna, mi tonificai. Adesso il mio fisico mi piaceva.
Che dire: la relazione con Bang ormai era finita da un mese, ma con questo non vuol dire che smisi di sentire i ragazzi. Io e il leader eravamo rimasti amici e diventò il mio più grande confidente. Il nostro era sempre stato un legame speciale.

Ormai era metà agosto. Tra un mese avrei ricominciato la scuola e la monotonia quotidiana.
Avevo finito di parlare con Zelo al telefono, quando arrivò l'autobus che dal mare mi avrebbe riportato a casa. Lo salutai e attaccai.
Mezz'ora dopo ero finalmente nella mia camera. Mia madre era in casa e mi salutò.
-Tesoro, c'era della posta per te. Te l'ho messa in camera sulla scrivania.- mi disse.
-Ciao mamma- la salutai. -Posta? Che cos'era?-chiesi curiosa.
-Non so... era scritto tutto in simboli strani. Magari sono i B.A.P. , che ti hanno mandato qualcosa!- ipotizzò.
Feci spallette e mi diressi in camera mia. Dopo aver poggiato la borsa sul letto, andai subito a farmi la doccia.
Quando fui pronta, mi misi un paio di pantaloncini corti e una canottiera.
Guardai sulla scrivania e vidi le buste.
-Ah già- dissi. -Vediamo chi è.-
Quello che non vi ho detto è che imparai a leggere il coreano e anche a parlarlo, sempre grazie a quei sei fantastici idols.
Lessi la prima busta. Non volevo crederci

"Da: SM Entertainemt"

Guardai la busta più e più volte. -E' uno scherzo?-
Guardai la seconda.

"Da: YG Entertainement".

Aprii in fretta e furia le due buste. Entrambe le due compagnie mi salutavano e mi facevano i complimenti, ma soprattutto dicevano tutte e due la stessa cosa:
Mi sarebbe stata data la possibilità di fare un provino, per diventare la prima idol coreana italiana.








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Spazio Autrice.
FINALMENTE E' FINITAAAAAA!
Non vedevo l'ora di riuscire a completare questa storia! So che per un sacco di tempo non ho aggiornato e chiedo perdono, ma non riuscivo proprio ad andare avanti con i capitoli! Scrivevo e cancellavo, scrivevo e cancellavo... Poi oggi finalmente l'ispirazione è apparsa, ed è addirittura riuscita a farmi completare tutta "l'opera" !
Un ringraziamento speciale va 0claci0. Proprio dopo aver letto la sua recensione, ho deciso di riprendere a scrivere e finire tutto.
Che poi non è finita la storia ! Sappiate che la nostra Marta, tornerà con un viaggio tutto nuovo !
E ci saranno altri nuovi protagonisti, visto dovrà andarà a finire.
Credo che più o meno abbiate capito, no?
Spero di poter cominciare presto la continuazione di questa storia, e spero anche che le persone che hanno seguito Marta in Italia, la seguano anche nel suo prossimo viaggio.... !!
Un caloroso grazie e un abbraccio a tutti/e!
Baci
MartaAka97
  
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