Axis Powers Hetalia, 'Assassin’s Tango' di _FamigliaVargas

Sei!

“Io…”

Mathilda si guardò un po’ in giro, per poi accarezzare delicatamente il capo del peluche che aveva in braccio.

“Ho conosciuto Francis… Francis Bonnefoy due anni fa.
Si era trasferito in Canada per lavoro, lui… era di Parigi.”

Sussurrò piano, quasi non riuscirono a sentirla nemmeno le ragazze al tavolo.

“L’ho incontrato per caso in un ristorante, era molto gentile.”

Sorrise leggermente, guardando di sottecchi ciò che la circondava.

“Abbiamo parlato per tutta la notte... mi disse di essere single.
Eravamo molto affiatati, ci siamo messi subito insieme e… poco dopo siamo andati a convivere.”

Con mano tremante prese il bicchiere di eggnog e lo rigirò un poco nel bicchiere.

“Quando tornava dal lavoro avevamo l’abitudine di bere un bicchiere di vino, ci raccontavamo come avevamo passato la giornata, poi cenavamo insieme.”

Assaggiò il drink, passandosi poi la lingua sulle labbra.

“Un giorno… un giorno decisi di andare a trovarlo al lavoro.”

Strinse il bicchiere, lo strinse talmente forte da incrinarlo.
Le ragazze la guardarono sorprese.
Mathilda sembrava fragile e nessuno avrebbe mai immaginato una forza tanto grande in lei.

“Un suo collega mi vide e si mise a ridere.
“Chi sei delle sei?” mi chiese…”

Ma… forse non era solo la forza.

“All’inizio non avevo capito, ma poi… poi l’ho scoperto.”

Forse c’era qualcos’altro sotto.
Qualcosa come… rancore.
Contro di lui, contro sé stessa, contro la sua ingenuità.

“Francis non era single… era sposato… con sei mogli.”

Perché…
Chi era lei delle tante?

“Quella sera è tornato a casa e mi sono comportata come se niente fosse.
Gli ho fatto il solito bicchiere…”

Chi era lei?

“Francis aveva un ottimo gusto in fatto di prelibatezze gastronomiche… ma perfino i palati sopraffini come il suo non riescono a digerire l’arsenico.”

Strinse maggiormente il cristallo tra le mani, incrinandolo maggiormente.

“Ma se l’è cercata.
Può incolpare solo se stesso.
Se foste state lì, se l'aveste visto…
Scommetto… che avreste fatto lo stesso.”

Sorride ad Ivana, rilasciando la presa mortale che aveva su quel povero bicchiere.

“Tocca… tocca a te.”

Rimani con il bicchiere in mano, facendo ondeggiare leggermente il contenuto.
Fissi quello che era caduto a Francis infranto sul pavimento.
Sorseggi lentamente il vino.
In questo momento ti senti un po’ come quel bicchiere, perché tu ci credevi davvero.
Credevi davvero a quel Principe Azzurro.
Troppo bello per essere vero, giusto Mathilda?
Eppure… nonostante le menzogne volevi fargli sapere che lo amavi comunque, anche adesso.
Sei stata troppo buona con lui Mathilda, con l’arsenico nemmeno a sofferto.

.-.-.-.-.-.
Note:
Nel precedente capitolo mi sono dimenticata di specificare una cosa.
Le Nyotalia non hanno niente a che fare con le loro controparti maschili.
Quindi non preoccupatevi (???) se Mathilda, che è Fem!Canada giusto per precisare, non si è scandalizzata davanti alla morte di Alfred.
Non sa nemmeno chi sia.
Lo preciso perché più avanti ci sarà una situazione analoga.
…Non si vede che ho fatto il capitolo da depressa (???)
Tipo che ho l’influenza da Natale, evviva.