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Autore: ShadyGlambert    06/01/2014    0 recensioni
La tragica storia di una bambina a cui l'infanzia è stata negata.La storia di una ragazzina che a soli sei anni ha dovuto combattere e comportarsi come un'adulta per prendersi cura di sua sorella minore.La storia di una donna che,dopo vari avvenimenti,non conosce più alcuna pietà ed il suo cuore è diventato una lastra di ghiaccio.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Gli anni passarono e le due bambine crescevano forti e sane,sempre sotto lo sguardo vigile ed amorevole dei genitori,ed erano arrivate rispettivamente all'età di sei e cinque anni.Hailei voleva bene alla sua sorellina e passava la maggior parte del suo tempo a giocare o a prendersi cura di lei.I genitori erano felici del rapporto che si era venuto a creare fra le due sorelle e non potevano chiedere di meglio,avevano tutto.Possedevano una casa,Lucas aveva un lavoro ma sopratutto avevano due tesori,due fiori delicati che avrebbero custodito,protetto e sopratutto amato.Tuttavia,si sa che le cose belle un giorno sono destinate a terminare e così accadde la sera del trenta gennaio del 1990.Era una serata come tutte le altre,fuori tirava un vento gelido che penetrava dentro le ossa e la neve candida scendeva incessante dal cielo per poi adagiarsi sul terreno,ricoprendo l'intera città di un vellutato mantello bianco.La famiglia Scarlet era riunita in salotto davanti ad un piccolo caminetto,le due sorelline erano sedute sul tappeto e giocavano con delle bambole di pezza fabbricate dalla loro mamme mentre,i due coniugi,erano accocolati sul divano,sotto una morbida e calda coperta,che riguardavano le foto del loro matrimonio.Ad un tratto però qualcuno bussò alla loro porta.« Chissà chi sarà a quest'ora ».Commentò,Kristen mentre osservava il marito alzarsi e dirigersi verso la finestra.Era rimasta seduta sul divano ma,non appena vide il compagno sbiancare in viso,si alzò e lo raggiunse.« Che cosa succede? ».Gli sussurrò,mentre gli stringeva la mano che si era chiusa in un pugno.« Nascondi le bambine,sono arrivati. » L'uomo si limitò a risponde alla sua domanda con queste poche e quasi sputate parole che però la compagna comprese subito.Così,distaccandosi da lui,si avvicinò alle sue bambine che continuavo a giocare senza badare a ciò che stesse succedendo.« Hailei,Jolanta venite.Andiamo a letto,su. » Disse,Kristen con tono dolce e apparentemente calmo mentre si chinava su di loro.« Ma mamma,perchè?E' ancora presto e domani non dobbiamo andare a scuola.Possiamo restare un'altro pò?Per favoree ». Rispose,Hailei mentre stringeva al suo petto la sua bambola preferita.« Tesoro,su,non fa..»Non ebbe il tempo di terminare la frase che fuori ripresero a bussare ma,questa volta,con più forza.« Aprite!Sappiamo che siete lì dentro!Se non aprite subito,buttiamo giù la porta!»Esclamò,una voce roca e per nulla amichevole.« Mamma,chi è che urla così tanto?»Chiese,timidamente Jolanta che fino a quel momento era rimasta in silenzio lasciando parlare la sorella maggiore.Kristen ignorò completamente la domanda della figlia più piccola e si scambiò un'occhiata veloce col marito.Doveva nascondere le bambine il più velocemente possibile.«Ne parleremo dopo,ok?Adesso facciamo un gioco,che ne dite di nascondino?Noi tre ci nascondiamo e papà ci cerca.»Chiese,guardando le due bambine e sorridendo loro mentre quest'ultime lasciavano le bambole per terra entusiaste di iniziare a giocare.«Allora,voi vi nascondete di sopra così per papà sarà più difficile trovarvi,va bene?»Sussurrò,sorridendo mentre le due bambine saltellavano sul posto felici.Dopo averle strette un'ultima volta fra le sue braccia,le lasciò andare di sopra.Non appena si assicurò che entrambe fossero salite di sopra,nascose le bambole sotto il divano e raggiunse il marito.Facendogli cenno col capo,gli diede il "permesso" di aprire la porta e pochi istanti dopo la porta si aprì violentemente.I due coniugi si ritrovarono di fronte a due uomini alti quasi due metri,muscolosi e dallo sguardo severo e dall'aria minacciosa.Finalmente vi siete decisi ad aprire.Come mai ci avete messo tutto questo tempo?»Chiese,uno dei due uomini,che aveva una cicatrice sull'occhio,guardando prima Kristen e poi Lucas.« Non vi avevamo sentiti bussare,ci dispiace.»Rispose,quest'ultimo portando la moglie dietro di sè per proteggerla da eventuali attacchi.«Cazzate!Vi abbiamo sentiti parlare!»Esclamò,l'uomo con la cicatrice prima di afferrare Lucas per la camicia.«Spero per voi che abbiate il malloppo.E' trascorso un mese e siamo stati fin troppo pazienti.Allora,dove sono i verdoni?Parla!»Aggiunge,stringendo sempre di più la presa.«Non..non siamo riusciti a raccimolare abbastanza denaro..L'abbiamo speso per pagare il viaggio alle nostre bambine.Non riuscivamo più a mantenerle così abbiamo deciso di darle in affidamento ai miei genitori che vivono in Canada».Rispose,Lucas con un pò di affanno a causa della stretta presa con cui l'uomo l'aveva afferrato.«Li aveti spesi per il viaggio eh?Che cosa diavolo vi è saltato in mente?!»Urlò,l'uomo lanciando Lucas contro il muro.A quella visione,Kristen spalancò gli occhi e accorse verso il compagno e lo aiutò a rialzarsi.«Jason,ti prometto che il prossimo mese vi restituiremo tutti i soldi.Per favore,dacci una seconda chance.Non ti deluderemo.»Disse,la donna guardando l'uomo con la cicatrice con sguardo supplichevole.«Mi dispiace,mia cara.Non ci sono seconde chance. Adesso pagherete il vostro sbaglio.»Disse,con un sorriso poco rassicurante prima di tirare fuori una pistola.Poco dopo si levarono dentro quella piccola dimora urla di dolore.Il tutto si svolse in un secondo e i due coniugi si ritrovarono distesi per terra mentre una pozzanghera di sangue,del loro sangue,si stava formando sotto i loro corpi.Appena ebbero compiuto il loro lavoro,i due uomini se ne andarono ridendo soddisfatti.Tuttavia,non si erano accorti di qualcosa o,per meglio dire,di qualcuno.Avevano compiuto quell'omicidio sotto lo sguardo impaurito e inerme delle due bambine che,stanche di aspettare l'arrivo del papà,si erano affacciate alle scale per vedere che cosa stesse succedendo.
  
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