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Autore: Rob_Peter    06/01/2014    1 recensioni
[Grand Theft Auto: San Andreas]
1993 - Grove Street - sei mesi dopo gli avvenimenti già conosciuti.
CJ, Carl Johnson, si trova in conflitto con se stesso e i suoi amici e ci farà conoscere un nuovo CJ di cui nessuno avrebbe mai pensato. Questa storia racconta dell'epilogo sconosciuto di una delle storie più famose nel mondo videoludico. Vi riporterà indietro nel tempo a Los Santos, San Fierro, Las Venturas e persino Liberty City.
Scoprirete cosa è successo a Grove Street dopo gli avvenimenti della missione "End Of The Line" del gioco.
(Leggere la trama del videogioco "Grand Theft Auto: San Andreas prima di leggere questa storia. Si tratta di un sequel)
ATTENZIONE: Questa storia potrebbe causare la caduta di un mito dell'infanzia.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
Liberty City
 
 
Evidentemente non li bastava arrestarlo, lo volevano proprio morto. La polizia infatti tornò a San Fierro incurante dell’aereo distrutto e dell’eventuale morte di Carl. Se avessero voluto arrestarlo sarebbero scesi a Liberty City e verificato se era sopravvissuto o no all’esplosione.
Ma per fortuna di Carl lo volevano morto, infatti era sopravvissuto senza nemmeno un graffio. Cosa poteva fare ora? Era lontano dalla strada, non aveva un veicolo e vicino a lui c’era soltanto un’abitazione. Certo, c’era l’auto dei proprietari di quell’abitazione, ma cosa fare? Rubarla e andare via? No, le malefatte a Los Santos e San Fierro erano abbastanza. Si sarebbe comportato come una persona comune. Avrebbe bussato alla porta e chiesto aiuto agli abitanti.
Così fece, era sicuramente la migliore delle sue idee, peccato che subito dopo aver bussato dall’altra parte aprirono la porta con violenza e gli puntarono un fucile contro. Carl non era neanche riuscito a vedere chi fosse.
Quando questi parlò Carl capì subito di non aver avuto una buona idea e che era definitivamente fottuto.
«Ne abbiamo piene le palle di voi, andate via»
Era Catalina, la sorella di Cesar che rese a Carl la vita impossibile dopo il loro incontro a Wheetstone.
«Catalina, sono io, CJ»
«Carl? CARL? CARL JOHNSON?»
«Si, merda.»
«Non ci posso credere, sei venuto fin qui perchè mi ami ancora»
«No io.. Cioè.. Sì, certo..»
«NON TI HO ANCORA PERDONATO, PERRO» gridò Catalina puntando ancora il fucile in faccia a Carl.
«Senti..» Carl si fermò all’improvviso perchè vide in lontananza elicotteri delle triadi. L’avevano raggiunto fino a Liberty City per vendicare Wu Zi Mu. Carl aveva avuto il presentimento che sarebbero arrivati fin da quando la polizia aveva lasciato Liberty City. Quelli delle triadi conoscevano Carl e sapevano, dopo tutte le sue avventure, che non poteva essere morto in un incidente aereo.
«CATALINA, presto! In casa, i Mountain Cloud Boys, stanno arrivando!»
Carl riuscì a convincere Catalina a rientrare con lui, ma sapeva che i Mountain Cloud Boys erano inarrestabili, soprattutto ora che Wu Zi Mu era morto, sarebbero stati capaci di controllare ogni casa di Liberty City.
Dalle finestre della casa Carl notò che si dirigevano verso il Saint Mark’s Bistro, nel frattempo entrava Claude Speed.
«TU, BRUTTO MUTO FIGLIO DI PUTTANA» gridò Carl aggredendo Claude.
Catalina riuscì a fermarlo e disse a Carl di non incolpare Claude per il garage poichè era stata una sua idea.
«Catalina, tu sei pazza, perchè l’hai fatto?»
«Te lo meritavi dopo avermi trattato come una delle tue troie»
«Ancora con queste paranoie..»
«Potrei ucciderti in questo momento, Carl. Siamo due contro uno. Cosa sei venuto a fare?»
«Volevo solo un aiuto per sistemarmi qui a Liberty City ma ormai hanno scoperto che sono qui, quindi dovrò andare da un’altra parte.»
«Chi ti ha scoperto?»
«Gli uomini di Woozie»
«Ma non erano tuoi amici?»
«Sì, lo erano, peccato che poi ho ucciso Woozie»
«Carl, penso di amarti»
In quel momento Claude avrebbe tanto voluto avere la voce.
«Io e Claude possiamo aiutarti a far fuori questi uomini. Dove sono andati?»
«Al Saint Mark’s Bistro. Se ci arriviamo in macchina facciamo ancora in tempo.»
«Ok, andiamo»
Carl, Claude e Catalina partirono dunque armati fino al collo per il Saint Mark’s Bistro.
Ma siccome non sto raccontando in prima persona e, come giusto che sia, voglio che sappiate tutti i fatti di questa storia vi riporterò un attimo a San Fierro.
The Truth chiamò uno dei suoi più grandi nemici del sistema, Mike Toreno. Truth, che ovviamente era venuto a sapere della situazione di Carl in qualche modo, disse a Toreno che era l’unica persona in grado di fermarlo poichè stava diventando un Hitman e in quel momento era a Liberty City pronto ad uccidere quanti più uomini delle triadi poteva. Toreno però informò Truth di non poter agire immediatamente a Liberty City ma che poteva monitorare la situazione. Gli uomini della triade dovevano morire e lui sapeva che Carl non sarebbe morto.
Per la seconda volta Carl era tornato a Liberty City e, sempre per la seconda volta, era tornato al Saint Mark’s Bistro.
«Quanto mi mancava questo posto»
Gli uomini delle triadi erano sparsi per il locale. Il primo colpo fu loro, per poco non colpì Carl. Ma non avrebbe mai potuto morire così e quindi iniziò una sparatoria degna delle migliori guerre in Vietnam.
Carl sparò l’aria fuori dal locale e con l’aiuto di Catalina e Claude sterminò la triade. Facce precedentemente amiche, gente a cui in passato aveva salvato la vita e a cui in quel momento la toglieva.
Ma non si vedeva un filo di tristezza nei suoi occhi, il vecchio CJ ormai non c’era più, questo era un’altra persona.
Carl scese giù nello spazio aperto dietro il Saint Mark’s Bistro dove trovò Su Xi Mu. Gli chiese cosa ci facesse lì anche lui ma questi tirò fuori una pistola e neanche il tempo di puntare Carl che quest’ultimo lo uccise all’istante.
«Che spreco...» disse Carl a bassa voce guardando l’uomo appena ucciso e non si accorse che dietro di se Ran Fa Li lo puntava con una Desert Eagle, un colpo di quella pistola sarebbe stato fatale per Carl.
Ma per fortuna Claude colpì Ran Fa Li alla gamba, dando a Carl la possibilità di farlo fuori.
Proprio quando Carl cominciava ad avere i sensi di colpa Claude gli puntò la pistola contro. Carl non fece neanche in tempo a chiedersi cosa diavolo stesse succedendo che Claude sparò ma lo mancò, Carl si spostò velocemente e sparò Claude in pieno petto. Lo guardò a terra inerme, gli era sembrato che avesse un giubotto antiproiettili ma non importava, doveva andare via da quel locale, la polizia di Liberty City sarebbe sicuramente arrivata da un momento all’altro.
Salì di sopra dove trovò Catalina che gli puntò una pistola contro dicendo che se non fosse rimasto a Liberty City lo avrebbe fatto morire lì. Ma Carl, chiaramente stancato, strappò la pistola via dalle mani di Catalina e gliela puntò contro
«Catalina, brutta puttana, ne ho le palle piene di te e le tue stronzate. Preparati ad incontrare il creatore.»
Ma proprio in quel momento rispuntò Claude, Carl ci aveva visto bene, aveva l’antiproiettili.
Carl sparò Claude al braccio e corse via.
La polizia era proprio davanti al Saint Mark’s Bistro, Claude e Catalina non avevano scampo.
Carl trovò il modo per non farsi vedere, rubò un auto e sfrecciò via da quell’inferno dritto all’areoporto, che ormai era diventato un tòpos nella sua vita.
Dove andare? C’era solo una città più fredda di lui ed era diretto proprio lì.
  
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