Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
Segui la storia  |       
Autore: Anaslover    07/01/2014    0 recensioni
Austin. Almeno avevo ancora lui. Un'altra di quelle poche persone su cui sapevo di poter contare. Avevo sempre capito tutto e non mi ero mai opposta alle decisioni di Trey, in fin dei conti lui era il capo. Capo di cosa non lo sapevo, sapevo solo che per fare qualsiasi cosa chiedevano a lui. Come biasimarli. Capitano della squadra di football, rappresentante degli studenti, faceva girare la testa a tutte le ragazze. Dovevo considerarmi fortunata ad averlo tutto per me. Peccato che tutto per me lui non lo era mai stato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il giorno dopo insistetti per andare a scuola, avevo bisogno di distrarmi, ma anche di stare nei luoghi dove abitualmente stavo con Janice. Mia madre era sorpresa quando mi vide davanti a lei già pronta, abitualmente non mettevo la sveglia e arrivavo sempre in ritardo a scuola. Presi una tazza di caffè e uscii senza dire nulla.
Parcheggiai l'auto al solito posto e varcai la soglia del cancello. Una mano che sventolava attirò la mia attenzione, era Trey. Mi avvicinai al gruppo e gli diedi un leggero bacio sulle labbra, poi mi sedetti al tavolo. Davanti a me, Austin era in piedi. Mi chiese se andava tutto bene. Risposi di si, ma lui sapeva che non era così, non mi credette, gli si leggeva in faccia. Mi conosceva bene.
Suonò la campanella e andai nell'aula di fisica. La prof era già in classe e dovetti prendermi un ritardo sul registro anche una delle poche volte che ero effettivamente arrivata in orario. Mi sedetti al primo posto che vidi libero, accanto a un ragazzo che faceva parte di un programma di scambio. Era italiano ed era a San Antonio da meno di un mese. Questo significava poca conversazione, se non nulla, ed era proprio ciò che volevo.
Finita l'ora mi diressi verso l'armadietto per prendere i libri per la lezione successiva, storia dell'arte.
Durante il tragitto mi venne vicino una ragazza che faceva parte della squadra delle cheerleader, Debby. Usciva anche con noi, faceva parte del giro, ma non le avevo mai prestato troppa attenzione.
"Sai Summer, ieri sera alla festa ho visto Trey con una ragazza, una mai vista prima. Io indagherei se fossi in te.", mi disse.
"Ti ringrazio, Debby. Vedrò quello che posso fare.". Non la sopportavo. La verità era che moriva per Trey e ogni occasione era buona per lei per farci avere dei problemi. Feci il sorriso più falso che potevo, ma volevo solo invogliarla ad andarsene.
"A proposito, ho sentito Trey dire agli altri che ieri sera eri uno schianto!", aggiunsi. Sapevo che non avrebbe risposto, ma che sarebbe balzata nell'altra direzione per andare a cercarlo. 
Ripresi a camminare ma dall'aula di fianco a me mi sentii chiamare.
Mi voltai e vidi la professoressa di diritto che si alzava frettolosamente dalla sedia per raggiungermi.
"Ciao cara.", mi salutò. Cara? Da quando in qua mi chiamava cara? 
"Salve prof.", risposi dubbiosa.
"Devo parlarti Summer. Sai, io credo che sia opportuno che tu veda lo psicologo della scuola. Quello che è successo ci ha scossi tutti, ma per te è indubbiamente più dura. Sarebbe opportuno che ne parlassi con qualcuno..".
La bloccai: "Non credo di averne bisogno professoressa.".
"Credimi, ti sentirai molto meglio dopo. Mi sono presa la libertà di prenderti un appuntamento.", disse porgendomi un foglietto giallo con il nome dello psicologo, il giorno, l'ora e l'aula dove riceveva. Mi sentii spiazzata. Non avevo idea di cosa dire. Solo perché Janice non c'era più non voleva dire che sarei diventata pazza.

"Dallo psicologo? È assurdo!", disse Austin, passandomi la palla da basket. Ci trovavamo nel piccolo spazio dietro casa sua.
"Lo so! - esclamai sentendomi finalmente capita da qualcuno - voglio dire, io non mi sento mentalmente instabile. Lo sono?", domandai tirando nel canestro.
"Non più di quanto tu non lo sia abitualmente.", mi rassicurò recuperando la palla.
Raccolsi i capelli in una coda per stare più comoda.
"Quanto sei divertente!", affermai sarcasticamente posizionandomi sotto il canestro per far tirare lui che, come al solito, fece centro.
"Fanno 9-4! Vuoi davvero continuare?", chiese.
Feci la linguaccia prima di girarmi al suono di un clacson.
"Aust!", una voce stridula proveniva dall'interno dell'auto.
"Chi è?", chiesi curiosa.
"Una che Trey che mi ha appioppato.", rispose con tono rassegnato. 
La ragazza scese dalla macchina e si avvinghiò al collo di Austin sotto i miei occhi stupiti. Sembrava quasi volesse strozzarlo. Avevo voglia di staccarla da lui e rimetterla in macchina. Non ero gelosa. Davvero, non lo ero! Solo che quella li mi infastidiva.
Una volta staccatasi mi squadrò dalla testa ai piedi con tanto disprezzo da farmi abbassare gli occhi per controllare se avessi qualcosa che non andava. Indossavo una canottiera e un paio di pantaloncini da ginnastica, niente di mai visto.
"Io me ne vado.", affermai in fine decisa.
Quella stava per dire qualcosa, non ero sicura fosse un saluto o un urlo di gioia, ma Austin la interruppe.
"No! Il compito! Ti sei dimenticata? Come faccio se non mi aiuti, non posso prendere un'altra insufficienza. Nicole, ora sono un tantino impegnato, ti dispiace lasciarci soli? Dobbiamo studiare.".
La ragazza sembrò inorridita, anzi, per meglio dire, umiliata dal fatto che Austin preferisse passare il suo tempo con una che portava la tuta piuttosto che con una che indossava il tacco 12 per strozzare le persone. Un assassina di classe, non c'è che dire.


ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! Scusate ma premetto già che quest'angolo sarà un po' lungo dato che avevo cercato di inserirlo nel primo capitolo, ma non ci ero riuscita. Allora, tanto per cominciare scusate se non ci dovesse essere lo spazio tra il capitolo e l'angolo autrice oppure tra i diversi momenti della storia nello stesso capitolo, ma purtroppo non sono molto tecnologica, inoltre questa è la prima volta che pubblico qualcosa, quindi non sono capace in poche parole. 
Vi preannuncio che questa storia era nata per essere una one-shot, ma scrivendo mi sono resa conto che non era possibile sviluppare tutto ciò che avevo in mente in un solo capitolo. Ad ogni modo non ho intenzione di scrivere molto, ho pensato ad una decina di capitoli. 
Vi chiedo scusa già da ora se non sarò sempre costante ad aggiornare, ma non ho la storia già scritta e con la scuola e tutto non è sempre facile fermarsi a scrivere.
Ma ora passiamo al capitolo. Il primo sarà probabilmente sembrato un po' pesante ma era importante che io dessi un ambientazione alla storia e che facessi capire già da subito il punto di vista di Summer. Questo capitolo vi sarà forse sembrato un po' povero di contenuti ma sto lavorando sul rapporto tra Summer e Austin e su come cambia il modo in cui si vedono. 
L'ultimissima cosa e poi ho finito: non ho voluto dare la descrizione dei personaggi perché secondo me è essenziale che ognuno li immagini come meglio preferisce. Io, ad esempio, ho pensato a Summer come bassina, mora, con i capelli lunghi e gli occhi marroni e a Trey come alto, biondo e con gli occhi chiari. Austin poi lo sappiamo perfettamente come è fatto! 
Spero di non avervi annoiato troppo e vi prometto che i miei prossimi commenti non saranno così lunghi, ma ci tenevo a precisare alcune cose!
Un bacione,
Anaslover
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone / Vai alla pagina dell'autore: Anaslover