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Autore: julierebel17    09/01/2014    3 recensioni
“CC, arrivo”
Corse ad aprire, ma nel preciso istante in cui la porta si spalancò, l’istinto quasi le disse di richiuderla.
“T-tu!”
“Senti Christy, fammi spiegare, io…”
“Vattene!”
“Ti prego, non volevo…” “Ashley vai via”.
Chiuse la porta e, poggiandole contro le spalle, scivolò fin sul pavimento.
Sentì fare la stessa cosa dal lato opposto.
Rifletté per qualche secondo: aveva ventidue anni, poteva ancora comportarsi come una bambina?
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Andy Biersack, Ashley Purdy, Cristian Coma, Jake Pitts, Jinxx
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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[…]

“Christy! Christy! Per favore fermati!!”
CC continuò a correrle dietro, ma Christy non lo degnò di uno sguardo.

“Christina!” la raggiunse e, prendendola per un braccio fece sì che si voltasse.
Lei lo guardò per poco, giusto il tempo di riabbassare lo sguardo.

“Non...piangere. Ti prego. Non riesco a vederti così”.
Perché sì, Christina Bailey era stata messa al tappeto dalle parole di Ashley Purdy, come previsto.
“Non posso smettere. Non posso Chris.”

Si girò e ricominciò a camminare, ma questa volta molto lentamente, quasi come se aspettasse che il batterista le stesse vicino, tenendo il passo.
   
“Sai…” Christian cominciò a parlarle con tono paterno.
“A volte, se una persona è ubriaca o comunque arrabbiata, potrebbe non dire la verità”
“Chris, era ser...” lo interruppe.
“Shhh. Ascoltami per una volta. Conosco Ashley e non sarebbe stato capace di dormire da una ragazza diversa ogni notte”.
“Quindi vuoi dire che…è…rimasto a casa?!” gli occhi le si illuminarono.
“N-no, però, sono sicuro che…”
“Lascia perdere allora. Era una guerra persa in partenza, sapevo che sarebbe finita male. Avevo ragione. Te l’ho sempre detto: hai mai visto vincere qualcuno con lo 0,00000000000001% di possibilità?”

Il batterista non seppe cosa rispondere, in effetti, non poteva giustificare il comportamento di Ashley.
“Andiamo a pranzo fuori?” provò a rallegrarla.
“No, preferisco tornare a casa, non ho fame”.
La fissò per qualche secondo…doveva assolutamente trovare un’idea geniale.
“So cosa ti ci vuole”disse.
“Eh? Dai, torna a casa, non preoccuparti per me, sto bene”.
“Mmh, hai ragione. Tu resti a casa, no?” “Si si, ciao e grazie di tutto” rispose mestamente.

Appena entrata in casa, Christy gettò la borsa a terra, accese lo stereo e si fece una doccia.
Le piaceva l’acqua. Forse era una delle poche cose che la rilassavano sul serio.
Prese un enorme asciugamano ed andò in camera con quello indosso.
Si rivestì con un abitino nero, giusto per non mettere il pigiama.
Sarebbe rimasta in casa per tutto il giorno, tanto non aveva da lavorare.

Guardò la TV per circa mezz’ora finché sentì bussare.
“Chi è?”
Nessuno rispose.
“Chi è?!” gridò spazientita.
Aprì velocemente e si ritrovò davanti CC talmente carico di buste che quasi non gli si vedeva il viso.
“Ma che?” Christy gli chiese giustamente spiegazioni.
“Posso spiegarti, però, ti prego, giura che non mi ucciderai”

La cosa non prometteva per nulla bene.

Si sedettero sul divano, come al solito.
“Allora? Perché hai comprato tutte queste…che sono? Schifezze?! Sei forse impazzito Chris?! Ci puoi sfamare una tribù con queste patatine!”
“E-ecco…dovresti iniziare a prepararti”.
“C-cosa? Prepararmi? Dove vuoi che andiamo?”
“Noi? Noi non…ehm…non andremo da nessuna parte…”
“Christian Coma Mora! Spiegami subito cosa sta succedendo!”.
“Verranno qui, ecco tutto”.
“Verranno qui? CHI?!”
“Gli ospiti…”
“Cheeee?!” “Oh ma che geniaccio che sei! Ho dato una festa a casa tua per…tirarti…su di morale”
“Cosa?! CC sei matto?! Adesso chiami tutti e…”
Le fece gli occhioni dolci.
“Per favooore, fallo per la nostra lunga amicizia”.
Finalmente le strappò un sorriso.
“Sei sempre il solito stupido, dai, sistemiamo la casa”.
Ci si misero d’impegno. CC rassettò le stanze, Christina lavò per terra, per poi passare allo spolverare i mobili e all’appendere le decorazioni.
Finito il lavoro si fecero le sette circa. Era stato davvero faticoso, ma la casa era bella come non mai.
“Hai mangiato?” chiese il batterista preoccupato.
“Si, tranquillo”. Ovviamente non le credette.
“Cosa?”
“E-ehm…ecco” “Christy, ti preparo un panino” “Non ne ho voglia” “Non permetterò ad Ash di farti del male, tu adesso mangi, ok?”
“Va bene”.
Come non detto, Christina mangiò un toast e CC decise di andare a prepararsi per la festa.
“Allora ci vediamo qui tra un’ora, va bene? Gli ospiti dovrebbero arrivare alle otto e mezzo”.
“Perfetto, a dopo”.
 
Erano già le sette.
Christy pensò di truccarsi per non accoglierli così com’era: pallida e stanca.
Usò molto eye-liner, come sempre, ed un semplice rossetto chiaro per le labbra.
Si cambiò indossando un altro vestitino, sempre nero, ma molto più adatto all’occasione. Arrivava poco sopra al ginocchio, era stretto in vita e morbido sui fianchi, nascosti dalle balze di tulle.

Si fecero le otto e si occupò dei dettagli, cominciò a riempire le scodelle di patatine, a posizionare bicchieri e bibite.
Improvvisamente sentì bussare. Sicuramente era CC. Aveva detto già che sarebbe arrivato in anticipo.

“CC, arrivo”
Corse ad aprire, ma nel preciso istante in cui la porta si spalancò, l’istinto quasi le disse di richiuderla.
“T-tu!”
“Senti Christy, fammi spiegare, io…”
“Vattene!”
“Ti prego, non volevo…” “Ashley vai via”.
Chiuse la porta e, poggiandole contro le spalle, scivolò fin sul pavimento.
Sentì fare la stessa cosa dal lato opposto.

Rifletté per qualche secondo: aveva ventidue anni, poteva ancora comportarsi come una bambina?

Si alzò, decisa ad aprire e, come previsto, trovò Ashley seduto sul tappeto.

Anche lui si alzò.
“Chri”
“Dai, entra” “Grazie”.
Entrò a capo chino in casa, CC gli aveva detto della festa, ma il bassista era andato da Christina con l’intenzione di non restare.
“Senti, lasciami spiegare”
“Hai detto fin troppo” rispose lei duramente.
“No, invece. Non ho detto  nulla. Ho detto solo un sacco di stronzate”
“Ah si? Dai, parla pure, voglio vedere proprio cos’hai da dire”.
“CC, CC aveva ragione, questa mattina ti ho mentito”
“Ashley non prendermi in giro”
“Ti sto dicendo la verità, ho dormito fuori casa…ma…solo da Roxy”disse come un cane con la coda tra le gambe.
“Ashley! Vieni fin qui solo per dirmi che sei stato con quella…”
Non le permise di tirar fuori una lunga scia d’insulti.
“Quella ragazza, che tu reputi così viscida, la conosco da quando eravamo piccoli, poi mi trasferii qui e non ci vedemmo più.
Adesso che è venuta a vivere vicino Los Angeles, mi ha chiesto una mano con i mobili e…sono rimasto a dormire lì solo per velocizzare i lavori”
“Come pretendi che ti creda?”
Ashley le prese le mani facendola sbiancare.
“Siamo come fratello e sorella Christy” le disse guardandola negli occhi.
“Me lo giuri?” “Certo, su me stesso”.
Non lo aveva mai visto così serio.
“Non riuscivo a capacitarmi dell’idea di…di dartela vinta. Ho sempre fatto credere a tutti di potercela fare da solo. Insomma, non potevo ammettere che…”. Rimase in silenzio.
“Che?” lo incalzò Christina.
“Che mi mancavi”.
“Purdy, sei uno stupido!” gli disse abbracciandolo.
“Allora? Resti per la festa, vero?”
“Se vuoi” “Certo che si”.
Gli diede un bacio a stampo.
Improvvisamente si sentì di nuovo bussare.
“Chi può essere?” le chiese il bassista.
“Immagina”.
Aprì la porta e vide CC. “A-Ash, ma che?”
Il batterista guardò Christy con aria interrogativa. Lei gli rispose con un sorriso a trentadue denti.
“Non posso crederci. Siete due idioti!” gridò ad entrambi ridendo per l’emozione.
I suoi amici erano tornati insieme.

#Angolo autrice: ciao a tutti! Come promesso, ecco un altro capitolo! Spero che vi piaccia, purtroppo a causa della scuola non ho molto tempo per scrivere...in ogni caso...grazie per la lettura, recensite se vi va! :) baci, Julie.
  
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