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Autore: valeriaspanu    12/01/2014    2 recensioni
"Si, questa è la mia vita… Non è perfetta e in parte è sempre incompleta ma, contando tutto ciò che ci è accaduto, devo ringraziare il cielo per avere Peeta e le sue braccia che mi stringono per farmi sentire il suo amore. Può essere questa la felicità dopo tutto ciò che abbiamo passato?"
La FIC si svolge 5 anni dopo la rivolta. Peeta e Katniss stanno insieme e cercano di lottare contro i propri incubi, ma una nuova minaccia creata da Capitol City incombe su di loro: riusciranno a superare le nuove prove?
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Johanna Mason, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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E’ il giorno prima dell’inizio degli Hunger Games.
E sono terribilmente in ansia.
Continuo a rigirarmi nel letto senza riuscire a dormire mentre Peeta, per fortuna, è tra le braccia di Morfeo. Ha avuto dei piccoli episodi durante tutto il giorno ma, alla fine, l’ho costretto a venire a letto con me e a dormire insieme. Lo guardo incantata, se è possibile è ancora più bello di quando ci siamo conosciuti. I nostri corpi sono rovinati dalle cicatrici e dalle bruciature ma è la nostra storia. Quelle cicatrici ci hanno segnato e non se ne andranno mai via ma, grazie al nostro amore, continuiamo ad andare avanti, instancabilmente insieme. Anche se sembra che Capitol City ci voglia sempre spezzare, in un modo o nell’altro, e voglia sempre farci capire che le nostre vite devono sempre subire dei cambiamenti, cambiamenti che sono richiesti da loro.
Ecco perché è meglio non avere figli. Non finirà mai, me li porterebbero via. E io non sarei una buona madre. Sospiro, pensando che sto privando Peeta anche di questa possibilità, del suo sogno più grande: diventare padre.

**Siamo seduti nel prato, è una delle prime giornate di primavera, qui nel distretto 12. Ci godiamo il sole, mentre spezzetto tra le mani il pane alle olive che Peeta ha fatto appositamente per me: è il mio preferito.
-Pensa a quando verremo qui con i nostri figli.- mormora, sorridendo.
Alzo gli occhi al cielo. Di nuovo quel discorso. Penso ogni volta che lo inizi solo per irritarmi e darmi fastidio: lo sa che non voglio avere figli. Un matrimonio, in un giorno molto lontano, sì ma bambini mai.
-Se li vuoi così tanto, vai a chiamare Delly.- gli rispondo, brusca.
Lui si poggia sui gomiti e mi guarda divertito. Idiota, non c’è niente da scherzare. Lo sa benissimo come la penso su quell’argomento.
-Non essere sciocca, Kat. Cambierai idea un giorno.-
Sbuffo, inorridita all’idea. –Oh sì. Così quando tu avrai uno dei tuoi episodi e io avrò una delle mie crisi, chi si prenderà cura di loro, Haymitch? Non li amerei. Non sarei una buona madre. Per favore, non parliamone-
Lui non fa altro che avvicinare il viso al suo e darmi un bacio sulla fronte.***
Sarebbe stato meglio se fosse andato con lei, se fosse stato con Delly. Niente incubi, solo pensieri positivi e una vita felice: facile. Avrebbe potuto avere quello che desiderava più di ogni altra cosa: una famiglia, solo che non con lei. Basta. Non devo pensare a queste cose, sono pensieri stupidi che non vale la pena di fare. La nostra relazione non è in discussione e anche se Peeta ogni tanto riporta l’argomento in vita, non era il nostro problema principale. Ora eravamo mentori, dovevamo concentrarci e trovare degli sponsor per far sopravvivere la nostra coppia, i nostri ragazzi.
Decido di andarmi a prendere una tazza di cioccolata calda: ho fame e mi dovrebbe calmare. Anche se non ha molto senso prendersi una cioccolata calda in Luglio. Ma chi se ne importa. Mentre sono nel corridoio, non riesco a fare a meno di sentire delle voci. Mi accosto alla porta allarmata, pronta a eliminare qualsiasi intruso. Ma sono solamente Matt e Jane che parlano tra di loro.
-Cristo, perché non lo dici, Jane. Perché non sei chiara una volta nella tua vita?-
- A cosa servirebbe? Tanto moriremo comunque. Katniss Everdeen non mi farà mai lasciare quell’arena da viva.-
Sento Matt sospirare e con la coda nell’occhio, vedo che si avvicina a lei. -La ammiravi, una volta. Prima che tutto iniziasse. Portavi la treccia, proprio come lei. E’ per quello che sai tirare con l’arco così bene. Prendevi di nascosto da tuo nonno le lezioni.-
-Quello è il passato. Ora è tutto diverso.-
-Jane tu…-
-Sta zitto, smettila! Mio nonno è morto, mia madre, mio padre…Tutto per colpa sua! Lei ha iniziato quella maledetta rivoluzione! La mia famiglia è morta, non esiste più. Tutto a causa sua. Tu avrai anche le tue idee da…. Ribelle. Ma io sono di un parere diverso.-
-Sei solo accecata dall’odio. Tutto qua.-
Lei non gli risponde e si gira dall’altra parte ma Matthew le gira il viso delicatamente e fa incontrare i loro occhi.
-E noi?-
-Noi, cosa? Sarebbe meglio smetterla con tutta questa storia. Non ne uscirò viva, quindi è meglio allontanarci.- dice lei dura, ma poi il suo tono si addolcisce- Non voglio che tu soffra, ne abbiamo già passate abbastanza.-
Si alza e si dirige alla porta dalla quale io cerco di allontanarmi velocemente, prima che mi becchi ad origliare: ci odiamo già abbastanza, senza che lei pensi che la sto spiando.
-Jane… promettimi una cosa. Non ti arrendere ancora prima di iniziare.- sento mormorare Matt. – Resta con me stanotte…-
-Non.. non posso.- risponde lei, mentre si avvia verso la porta.
Corro nella mia stanza, accanto a quella di Matt, prima che lei mi possa vedere. Allora stanno davvero insieme. E Matt è davvero innamorato di quella ragazzina che io non riesco proprio ad inquadrare, per quanto ci provi. Sapevo che il figlio di Snow fosse stato giustiziato ma non pensavo che ci fossero state conseguenze anche per quanto riguardava il resto della famiglia. Almeno da quel punto di vista, io e Jane non eravamo tanto diverse. E penso che la storia degli amanti sfortunati non verrà ben accettata da Jane: ma è l’unica carta che abbiamo per l’intervista di questa sera. Oppure potremo semplicemente mostrare a Capitol come sono: lei ha molta grinta mentre Matthew… beh, in un certo senso mi ricorda Peeta.
-Kat… che fai lì in piedi?- mi chiede Peeta, confuso guardando l’orologio.
-Oh. Volevo una cioccolata calda.-
-In piena estate?- mormora lui, divertito.
Arrossisco e annuisco. –Ne ho voglia.-
-Vado a prendertela io, vuoi?- Si alza e mi da un bacio sul naso mentre io mi butto di nuovo sul letto.
Domani mattina sarò a pezzi per l’assenza di sonno ma non è la prima volta che succede e non sarà neanche l’ultima. Peeta torna con la cioccolata calda tra le mani e io mi ci avvento sopra, bruciandomi la lingua.
- Sembra che tu non veda cibo da anni- dice lui, alquanto divertito.
-Mmm, non parliamo di questo. Ho sentito Matt e Jane parlare, mentre stavo andando a prendere la cioccolata. Ma poi sono dovuta tornare qui perchè poi Jane è tornata nel suo appartamento.-
-Novità?-
-Sono definitivamente una coppia. Lui è pronto a fare di tutto per salvarla. Ma lei è convinta che io la lascerò morire in quell’arena, solo perché è la nipote di Snow. Inoltre, vuole staccarsi da Matt, affinché lui non soffra quando lei morirà durante i giochi. Dubito quindi che la carta degli amanti sfortunati possa essere accettata da lei, a questo punto.-
Peeta sospira, grattandosi la testa per farsi venire qualche idea.
-Potremo semplicemente fargli andare così, come sono veramente.-
-E’ quello che avevo pensato anche io.- gli dico, sorridendogli.
-Andiamo a dormire adesso, ragazza di fuoco. Domani sarà una giornata lunghissima.-
Non posso fare a meno di sospirare, sapendo che dice la verità. Appoggio la tazza sul tavolino e lo abbraccio sotto le lenzuola fresche. La finestra è aperta, come piace a Peeta. Inspiro il suo profumo e cullata da una dolce nenia che mi canta mi addormento.




Sono agitata, sto impazzendo. Sarah e lo staff di Peeta ci hanno preparato e siamo entrambi bellissimi ma niente in confronto a Jane. Abbiamo parlato con il suo stilista, un certo Platon, spiegandogli la sua situazione particolare. Non sa parlare, ma deve fare paura, deve essere sexy. Anche perché immagino che sul palco darà inizio ad una sfuriata delle sue. Ha i capelli raccolti in una crocchia ed ha indosso un vestito nero, come quello della sfilata e che le copre le lunghe gambe appena sino al ginocchio. Il trucco è scuro e le mette in risalto gli occhi color ghiaccio mentre le labbra carnose sono ricoperte da un rossetto rosso sangue. Ha il suo sguardo deciso e sfrontato: è perfetta.
A fare le interviste è sempre Ceasar Flickermann dal momento che, a quanto ho scoperto, è sempre stato dalla parte dei tributi, cercando in ogni modo di aiutarli. Effettivamente aveva fatto apparire attraente anche me. L’avevano quindi risparmiato dal carcere ed era qui, a presentare l’ultima edizione dei Giochi.
Dopo aver ascoltato le altre 12 interviste, sale prima Matthew: ha un’ironia spiccata e il pubblico lo adora. Ecco perché mi piace così tanto. E’ uguale a Peeta alla sua età, se non per l’aspetto fisico.
-Quindi Matt… Posso chiamarti Matt, vero? Non ho potuto fare a meno di sentire dei pettegolezzi su te e la dolce signorina Snow.-
Dolce? Sul serio Ceasar? Ti potrebbe staccare la testa a morsi per una frase del genere.
-Oh beh. E che pettegolezzi sarebbero? Dimmi tutto, sono curioso.- risponde Matt, sorridendo.
-Siete una coppia?-
-Oh beh, una cosa del genere sì. Ma il resto lo vedrete da soli nell’arena, giusto?- dice lui, suscitando urla di eccitazione dal pubblico capitolino.
-Oddio. Ti adoro, davvero. Escine vivo mi raccomando.-
Dopo pochi secondi e il turno di Jane che sembra voglia uccidere il nostro povero presentatore con lo sguardo. Nonostante tutto, si sforza e gli da la mano. Dopo qualche frase in cui Jane da il meglio di se come freddezza, arriva la fatidica domanda.
-Beh, Jane. La tua è una situazione a dir poco particolare. Come ti senti? Nonostante tutto, tuo nonno era un grande…ehm, appassionato di questi giochi.-
Jane lo squadra per qualche secondo. –Non ho voglia di parlare di mio nonno. Voglio solo parlare dei giochi. E ti posso dire, Ceasar che io vincerò. E non guarderò in faccia nessuno.-
-E chi vuoi riportare a casa? Matt?-
Per un momento, la sicurezza di Jane barcolla: non vuole mostrarsi debole.
-Porterò chiunque sia capace di sopravvivere in quel posto.-
Gli spettatori sono intimoriti da lei, non sanno se applaudire o no. La situazione è strana, complicata. Quella ragazza è la nipote del dittatore per cui comunque la maggior parte non provava odio ma amore e ammirazione. E’ il simbolo del vecchio passato che minaccia ancora la giovane democrazia.
Nessuno sa cosa aspettarsi da questa ragazza.
E neanche io lo so.


Salve miei tributes:) come va? Allora come avete capito sto cercando di caratterizzare il meglio possibile Jane. Qual è effettivamente il suo piano riguardo Matthew, riguardo i giochi? Pensa davvero che Katniss sia una persona calcolatrice e che vuole solamente la sua vendetta? E cosa nasconde la sua antica ammirazione per lei?
Commentate come semore miei cari, vi adoro:) 
  
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