Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: Beauty    12/01/2014    5 recensioni
Donne. Ragazze, perlopiù. Principesse e nobili. Tanti volti, tanti caratteri diversi fra loro.
Tante storie, tante favole differenti.
Ma il lieto fine esiste per davvero?
1. Maria Antonietta - La bella addormentata
2. Elisabetta di Baviera - Cenerentola
3. Mafalda di Savoia - Cappuccetto Rosso
4. Erzsébet Bàthory - Biancaneve
5. Anna Bolena - La bella e la bestia
6. Giuseppina Beauharnais - La sirenetta
7. Vittoria Hannover - La Regina delle Nevi
8. Alessandra Romanov - Il nano Tremotino
9. Olga Romanov - Il principe felice
10. Tatiana Romanov - Raperonzolo
11. Maria Romanov - Il brutto anatroccolo
12. Anastasia Romanov - I sei cigni
13. Carolina Matilde di Danimarca - La piccola fiammiferaia
14. Anna Neville - Biancarosa e Rosella
15. Elisabetta di York
16. Wallis Simpson
17. Anna di Clèves
18. Berengaria di Navarra
19. Sofia Paleologa
20. Ka'iulani Cleghorn
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Rivoluzione francese/Terrore, Periodo Zarista
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vittoria Hannover
 
La Regina delle Nevi
 
“L’allegria non arrivava mai, mai c’era stato un ballo di orsacchiotti dove la tempesta potesse intonare la musica, e gli orsi camminare sulle zampe posteriori e comportarsi in modo distinto, mai c’erano stati giullari che facessero ballare gli orsi polari; mai una riunione per bere il caffè con le bianche signore volpi, tutto era vuoto, enorme e gelato nelle sale della regina della neve”.
 
 
 
Freddo.
E’ fredda quella stanza nel Palazzo di Windsor, sono fredde le lenzuola, fredde le tende, fredde le pietre che hanno accompagnato i sovrani secolari della gloriosa e fredda Inghilterra; freddo il suo respiro, freddo il nero delle stoffe degli abiti, freddo è anche il flebile fuoco che arde nel camino. Freddo. Tutto è avvolto da un penetrante freddo, un freddo insidioso e mortale, freddo come sono fredde ora le membra senza vita dell’uomo che ama.
Vittoria è una vedova. Non si sente altro, in questo momento. Non la regina della grande e gelida Inghilterra, non una madre severa e fredda ma amorevole con i suoi figli, non una sposa che troppo pochi anni prima è salita all’altare avvolta in un abito bianco – bianco candido come i fiocchi di neve fredda che ricoprono le strade di Londra. Vittoria è solo una vedova, ora, e quella parola le scorre sulle labbra in un sussurro di maligno gelo, un gelo che l’avvolge con tutte le sue spire, insinuandosi nelle sue membra fino a stringerle il cuore in una morsa tanto ghiacciata quanto solo la solitudine può esserlo.
Gelo.
E’ il 14 dicembre. Presto sarà Natale. Ma non per Vittoria. Non sarà mai più Natale, per lei, non esisterà più alcuna festa, non un solo momento di allegria. Non esisteranno colori, solo il nero. Non ci saranno sentimenti, solo freddezza. Non ci sarà più la vecchia Vittoria.
Perché Vittoria ora è accanto a suo marito, mentre vaga insieme a lui in quella gelida landa desolata che è la morte.
Piange, la regina vedova, ma non si stupisce di quanto le sue lacrime siano gelide come tante perle di ghiaccio, quando le rigano le guance pallide e bianche come fredda porcellana. Perché, nello stesso momento in cui la malattia le ha portato via il suo Alberto, è come se tante stalattiti di ghiaccio l’avessero perforata, forte, a fondo, facendole sanguinare la carne e squarciandole le membra, conficcandosi nella profondità del suo animo.
Ghiaccio.
Ora Vittoria ha ghiaccio gelido negli occhi, perché mai più questi sorrideranno a chicchessia, mai più la regina vedova guarderà con tenerezza figli e nipoti, mai più quel suo sguardo freddo vedrà scorgerà la gioia e la felicità.
Vittoria ha un pugnale di ghiaccio affilato piantato nel cuore. Perché mai più lascerà che questo pianga, che sanguini di dolore come ora, ora che suo marito sarà sepolto sotto un cumulo di terra nuda mista a neve gelida. Mai più lascerà che un altro spiraglio di felicità come quella vissuta in quel matrimonio rischi di farla morire, morire di sofferenza.
Quella che ora si china sul volto senza vita del principe consorte non è più Vittoria. E’ una creatura sconosciuta, fredda e senz’anima che cammina su questa terra di ghiaccio e dolore senza che nulla la scalfisca.
Addio.
E’ un gesto d’addio quello che sta per compiere, un doloroso commiato non solo al suo sposo, ma anche alla donna felice e spensierata che era stata un tempo.
Vittoria sfiora piano le labbra senza vita di Alberto, regalandogli l’estremo e ultimo bacio.
Un bacio che è dolorosamente freddo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice: Mi aspetto un bordello di critiche per questo capitolo. Come era accaduto per quello dedicato a Elisabetta di Baviera, non ne sono molto soddisfatta. Certo, visto il ritardo avrei potuto fare meglio, ma…beh. C’est la vie.
Dunque, il paragone con la Regina delle Nevi deriva essenzialmente dal carattere di Vittoria Hannover. In particolare, si dice che la sua personalità sia cambiata completamente dopo la morte del marito – che è spirato a poco più di quarant’anni. Il loro matrimonio era stato inizialmente combinato. O meglio, Vittoria era innamorata follemente di Alberto quando si sposarono (fu lei a fare la proposta di matrimonio a lui, in quanto monarca), mentre lui…beh, si dice che all’inizio l’avesse sposata essenzialmente perché allettato dall’idea di essere il principe consorte, ma che alla fine si sia veramente innamorato di lei. In ogni caso, le cronache riportano che il loro fu un matrimonio molto felice, e che alla morte di Alberto, Vittoria abbia completamente smesso di avere un carattere vivace e spensierato – tanto che negli anni sarà molto dura e severa di fronte a ogni cosa e ogni persona, sempre rigida anche di fronte agli scandali della famiglia.
Questo solo per precisazione. Ringrazio SognatriceAocchiAperti, Nero inchiostro, Araba Stark, scrittriceaspirante, Autumn Wind, LadyAndromeda e Sylphs per aver recensito.
Ora, un’ultima cosa prima di salutarvi. Dal prossimo capitolo in poi darò avvio a una sorta di macro sezione dedicata alle donne dell’ultima famiglia Romanov. A questo proposito, ho fatto un giretto nel fandom, e ho notato che, più o meno, i temi trattati riguardo a queste ultime sono sempre molto circoscritti. Non è una critica, anzi, una constatazione, dal momento che è inevitabile che donne della stessa famiglia come Alexandra e le sue figlie abbiano vissuto vicende simili – in particolare le quattro granduchesse, dal momento che erano sorelle e che hanno vissuto molto poco. A questo proposito ho deciso che, per non rischiare di annoiare chi legge, cercherò di trattare un momento differente della vita di ognuna, con paragonata la rispettiva favola. In particolare, per Alexandra Fedorovna avremo una fiaba a cui sia io sia altre recensitrici (?) siamo molto affezionate ;).
Ciao a tutti, al prossimo capitolo!
Un bacio,
Beauty
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Beauty