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Autore: Noisy    13/01/2014    5 recensioni
"Makarow, seduto su una parte di bancone ancora intatta, era immerso nei suoi pensieri. [...] Rifletté ancora un attimo su quella ragazza di cui non conosceva il nome: era una maga che usava la luce come potere magico, un po’ contraddittorio rispetto al tipo di gilda di cui faceva parte.
Usava la magia della luce, riusciva a leggere quel libro...
Forse nascondeva un gran segreto. Un segreto di cui nemmeno lei era a conoscenza."

-
Fairy Tail nasconde un importante segreto che interessa particolarmente una Gilda Oscura.
Una maga dovrà compiere la sua missione.
Pena: la sua vita.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA SFIDA DEL MASTER

 

 

 

 

 

 

Michiko era tornata a Fairy Tail da ormai un mesetto. La ragazza si era ambientata abbastanza bene, era andata in missione con i Raijinshuu e qualche volta pure da sola, giusto per avere un po’ di autonomia. Anche se ora si trovava bene in compagnia, ogni tanto aveva bisogno di stare qualche momento da sola, infatti quando stava alla gilda passava gran parte del suo tempo seduta al piano di sopra a guardare i maghi nella grande sala. Si recava giù solo ogni tanto quando vedeva che si stava creando una bella rissa o quando qualcuno la andava a chiamare. Rare volte scendeva di sua volontà e lo faceva solo per andare ad accomodarsi vicino a quelli che ormai erano diventati i suoi compagni di Team.

 

Anche quel giorno era iniziata la solita rissa scaturita da un litigio tra il Dragon Slayer di fuoco e il mago di ghiaccio. Avevano iniziato ad insultarsi per una buona decina di minuti e poi erano passati alle mani, come erano soliti fare, e avevano coinvolto altri poveri maghi che non c’entravano nulla, mentre altri si erano aggiunti alla rissa solo per far confusione; una di queste era Michiko. Lei non provocava mai le risse, però era sempre la prima che vi si aggiungeva; più che altro lo faceva ancora per qualche vecchio residuo di vendetta nei confronti dei maghi di Fairy Tail e anche per mettere in mostra il suo potere ed allenarsi con i maghi più forti della gilda.

Michiko se la cavava bene: ogni tanto usciva con qualche ferita, come era successo la prima volta, ma non le importava più di tanto, tutto le guariva nel giro di qualche giorno. E poi c’era sempre qualcuno che era subito pronto a medicarla e a sgridarla per aver partecipato alla consueta rissa ed essersi fatta male come sempre. Quel qualcuno era ovviamente Freed.

Tra i suoi compagni di Team lui era quello che si preoccupava maggiormente di lei, cercava sempre di farla stare lontano dai guai e ogni volta che andava in missione da sola aveva il timore che lei potesse non tornare più a Fairy Tail. Da quando poi la ragazza gli aveva confidato di non ricordare il suo passato, si era preso subito la premura di andare a parlare con il Master, cercando ovviamente di mantenere segreta la cosa per il rispetto della maga della luce. Il Master aveva riflettuto per un po’ sulla cosa e infine aveva deciso di incaricare lui e Levy, esperti e amanti della lettura, di fare delle ricerche su qualsiasi tipo di strumentazione che potesse aver fatto perdere la memoria a Michiko.

Ma dopo un mese non c’erano stati ancora risultati.

-Ora basta!- tuonò il Master che pian piano aveva ingigantito il proprio corpo grazie alla sua magia, stando in piedi davanti al bancone.

Tutti i maghi si fermarono impauriti all’urlo del Master, che sembrava veramente arrabbiato.

Michiko fece uno scatto e si andò a nascondere vicino a Freed ed Evergreen, arpionandosi alla giacca del mago.

-Ve la siete cercata…- le sussurrò lui, girandosi verso di lei. Michiko mugugnò qualcosa di incomprensibile e poi si girò impaurita verso il Master. Era la seconda volta che vedeva il Master di Fairy Tail così arrabbiato, la prima volta l’aveva visto quando aveva usato la Fairy Law su Black Eye.

-Master! Non sia così arrabbiato!- esclamò Natsu, facendo mille inchini davanti a lui, a lui si avvicinarono pure Gray e Gajeel.

-Riducete sempre la gilda ad colabrodo!- esclamò ancora, senza voler accettare scuse.

-Ci dispiace, è solo che, questo ghiacciolo non capisce mai chi è il più forte!- si scusò ancora Natsu, indicando poi Gray.

-Cosa vuoi dire?! Sono ovviamente io il più forte!- esclamò in risposta Gray, girandosi verso di lui e fulminandolo con lo sguardo.

-Vogliamo vedere?- sogghignò il Dragon Slayer, preparandosi all’attacco, dimenticandosi completamente che il Master li aveva appena fermati e li stava rimproverando per le loro risse.

-Ci risiamo…- sbuffò Mirajane, mentre Erza colpiva sia uno che l’altro, mandandone uno da una parte della gilda e l’altro all’estremità opposta.

-Se volete così tanto decretare il migliore istituirò una gara!- esclamò Makarow, ritornando pian piano alle sue normali dimensioni e sedendosi comodamente sul bancone. Mirajane sorrise; ne stavano parlando da qualche giorno e insieme avevano stipulato le regole, ora era arrivato il momento di riferirlo a tutti.

-Una gara?- domandò Gajeel, curioso, mentre anche Michiko si fece più interessata al discorso. Sicuramente ci sarebbero stati altri guai in vista.

-Io e Mirajane ne abbiamo discusso qualche giorno fa, istituiremo una gara a coppie per decretare i migliori maghi di Fairy Tail!- esclamò il Master, mentre un boato generale saliva dalla grande sala.

-Non vedo l’ora di partecipare! Sono tutto un fuoco!- esclamò Natsu, che si era ripreso e aveva iniziato a sputare il suo elemento.

-Perché a coppie? Deve essere solo uno il migliore!- domandò Gray, rialzatosi anche lui.

-Perché a Fairy Tail è importante il lavoro di squadra- rispose Mirajane, sorridendo vistosamente; anche lei non vedeva l’ora di partecipare e utilizzare un po’ la sua magia.

-La gara si terrà tra due giorni esatti e il territorio sarà tutta la grande foresta al confine di Magnolia, ogni coppia partirà da un punto preciso, si dovrà guadagnare da mangiare da sola e ogni volta che incontrerà un’altra coppia ci sarà uno scontro. La perdente verrà eliminata. L’ultima restante sarà considerata la vincitrice- spiegò in poche parole il Master.

-Quindi una gara ad eliminazione…  Interessante!- esclamò Erza, sorridendo.

-Vi piace l’idea?- sorrise il Master, felice di vedere i maghi di Fairy Tail divertiti.

-Non vedo l’ora!- esclamò Natsu, seguito dagli altri.

-Avete tempo fino a stasera per decidere le coppie e venire a comunicarmele- sorrise la barista, indicando un grande foglio appoggiato davanti a sé.

-Segnami pure da sola, non ho bisogno di nessuno!- esclamò Michiko, fiondandosi davanti alla maga del Satan Soul e sbattendo una mano sul foglio posto davanti a lei.

-Mi dispiace, abbiamo detto che il lavoro di squadra a Fairy Tail è importante- le sorrise lei.

-Ma io posso battere tutti gli altri da sola, non ho bisogno di nessuno!- affermò Michiko, cercando di usare un tono convincente e guardando Mirajane negli occhi.

-Mi dispiace, le regole sono regole e valgono per tutti- intervenne questa volta il Master.

Michiko sbuffò sonoramente: aveva tanta voglia di partecipare ma voleva farlo da sola, non in coppia! E poi con chi avrebbe potuto fare coppia? Chi sarebbe stato con lei? Si guardò intorno scrutando tutti i maghi e poi le venne in mente una cosa importante, che le fece decidere subito con chi stare in coppia.

Fece uno scatto e tornò di nuovo al suo tavolo, prese il polso a Freed e lo trascinò davanti a Mirajane.

-Ecco il mio compagno, ora puoi iscriverci, vero?- domandò Michiko, sorridendo.

-Certamente- sorrise l’albina, segnando la prima coppia della gara.

Freed rimase per qualche secondo senza parole, Michiko lo aveva preso così velocemente che non aveva nemmeno avuto il tempo di reagire e ora si era pure ritrovato iscritto a quella gara!

-Chi ti ha detto che io volevo partecipare?- domandò, leggermente irritato.

-Beh, perché non avresti voluto?- domandò Michiko, alzando le spalle.

-Mi hai mai visto partecipare ad una rissa?- sbuffò Freed, guardandola annoiato negli occhi -E poi, perché hai scelto proprio me?- chiese ancora, curioso di sapere almeno il motivo della sua scelta.

La maga restò a guardarlo per qualche secondo, senza avere una risposta precisa.

-Beh ecco…- Michiko abbassò lo sguardo torturandosi le mani -Mi fasci sempre le ferite dopo le risse, sicuramente avrò bisogno del tuo aiuto anche nella gara- spiegò la ragazza, alzando lentamente lo sguardo e incontrando gli occhi blu di Freed, che le stava sorridendo.

Michiko tirò mentalmente un sospiro di sollievo, l’aveva bevuta! La sua scusa era stata perfetta, non poteva sicuramente dirgli che lo aveva scelto per fare in modo di non scontrarsi con lui e soprattutto con le sue rune! Lo ammise a se stessa, era stata un po’ cattiva.

 

Le altre coppie furono decise prima di sera. Michiko aveva passato metà della giornata a convincere Bixlow a partecipare insieme a Laxus ed era andati a iscriverli senza nemmeno aspettare il loro consenso; per fortuna i due non la presero nemmeno tanto male. Anche loro avevano voglia di confrontarsi con i loro compagni.

Evergreen, lasciata sola dal suo Team, aveva ripiegato cedendo agli inviti di Elfman, che voleva partecipare alla gara a tutti i costi per far vedere agli altri quanto fosse uomo. Natsu si era subito iscritto insieme ad Happy, stessa cosa fece Gajeel con Lily. Gray si ritrovò costretto a partecipare insieme a Lluvia; non che la cosa gli dispiacesse, ma si era ritrovato iscritto come era successo a Freed. Lluvia non gliene aveva nemmeno parlato, era andata diretta da Mirajane come aveva fatto poco prima la maga della luce.

Lucy fu convinta da Natsu a partecipare, e la maga degli spiriti stellari convinse la sua amica Levy ad iscriversi con lei; sapevano entrambe che non ci sarebbe stato scampo in mezzo a tutti quei mostri ma decisero che sarebbe stato divertente partecipare e affinare i loro poteri.

Mirajane, che desiderava tanto partecipare, decise di iscriversi con la sorella Lisanna, la quale non era tanto contenta ma decise di partecipare ugualmente come sua sorella e suo fratello. L’ultima coppia ad iscriversi fu quella formata da Erza e Wendy: la prima voleva a tutti i costi partecipare ma non aveva trovato nessun compagno a cui chiedere, quindi pensò di fare la sua proposta alla piccola Dragon Slayer, che decise di partecipare per aiutare l’amica anche senza il consenso di Charle, la quale non approvava per niente la sua scelta.

 

Il giorno seguente i membri della gilda erano in fremito per via della gara che sarebbe iniziata l’indomani: tutti avevano già voglia di combattere, però il Master li aveva obbligati a non far scoppiare nessuna rissa almeno quel giorno, altrimenti avrebbe annullato la gara e la sua ira sarebbe ricaduta sui poveri maghi. Questi, sentendosi minacciati, stavano cercando di restare tranquilli almeno per un giorno, consapevoli che di lì a poco avrebbero potuto sfogarsi come meglio credevano.

Michiko era rimasta tutto il giorno seduta  al piano superiore a guardare i maghi al piano inferiore, pensando alla gara e al fatto che avrebbe passato parecchi giorni insieme al mago delle rune. Sul momento non c’aveva pensato, desiderosa com’era di iscriversi e di non aver contro le sue rune, però ora si rendeva conto che sarebbe stata per un lungo periodo insieme ad una persona del sesso opposto. I ricordi la portarono subito a pensare a Rufus e a quando stava da sola con lui, ma cercò di scacciarli via in fretta: Freed non era come lui, si era dimostrato gentile e disposto sempre ad aiutarla. Certo, non avevano avuto un bell’inizio quando la confinava obbligatoriamente in un posto con le rune, però poi si erano avvicinati lentamente e ora si fidava di lui. Forse era pure felice di passare del tempo insieme a lui e soprattutto di restare da sola con lui.

Lo guardò per qualche istante, sorridendo impercettibilmente, le sue guance presero un pochino di colore e il cuore le cominciò a battere più velocemente. Si mise una mano sul petto.

No. Perché aveva questa sensazione? Che cosa le stava succedendo?

Passare troppo tempo con lui le aveva sicuramente fatto male e l’aveva indotta a fare strani pensieri, si disse che era meglio riprendersi un attimo.

Poi le venne in mente una cosa importante: era già pomeriggio e non aveva ancora discusso insieme a lui su cosa si sarebbero dovuti portare per la gara. Decise di andare a farlo in quel momento e in fretta si scordò dei suoi pensieri precedenti.

 

Freed, nel frattempo, era seduto ad un tavolo insieme al mago delle anime.

-Sai perché ha scelto proprio te? Michiko, intendo…- domandò Bixlow con lo sguardo rivolto verso Freed seduto al tavolo di fianco a lui. Aveva riflettuto tutta la notte sulla scelta di Michiko, che non gli quadrava per niente, e forse era riuscito a trovare pure una conclusione.

-Perché?- rispose il mago delle rune, curioso di sapere cos’avesse da dire il suo compagno. Michiko aveva già spiegato il suo motivo, cosa aveva mai pensato lui?

-Beh, perché così non potrai usare le tue rune su di lei... Ti dico un cosa... forse arriverà il giorno in cui lei stessa ti chiederà di usare le rune su di lei, capisci cosa intendo, vero? Sai, alle donne piace essere sottomesse!- rise Bixlow, incrociando le braccia e continuando ad annuire con la sua testa, orgoglioso di quello che aveva appena detto.

Freed invece si girò verso di lui con gli occhi sbarrati e il viso sbiancato. Certe volte il suo compagno di Team faceva delle affermazioni che non si capiva da dove potesse averle tirate fuori.

Bixlow però non stette più di tanto ad atteggiarsi, in quanto velocemente si ritrovò Michiko alle spalle che gli diede un sonoro ceffone in testa, facendogli sbattere la fronte contro il tavolo.

Come si permetteva di dire una cosa del genere?! Essere sottomessa? Lei aveva già sperimentato cosa potesse voler dire essere sottomessa e non l'avrebbe ripetuto per niente al mondo!

Questa cosa gliel'avrebbe fatta pagare, non le importava se Bixlow stava scherzando e non conosceva cosa avesse passato lei, si sarebbe vendicata.

-Non provare più a dire una cosa del genere, non provare nemmeno a pensarla!- sibilò lei mentre i suoi occhi grigio perla erano diventati neri come la pece. Le luci della gilda cominciarono ad affievolirsi mentre lei emanava un leggero flusso di magia -E tu, che non ti passi mai per la testa una cosa del genere, ci siamo capiti?- ringhiò guardando negli occhi Freed. I due maghi non ebbero nemmeno il tempo di reagire che Michiko scomparve come era arrivata con uno dei suoi scatti.

-Che ho detto di male? Stavo solo scherzando!- sbuffò Bixlow che, con qualche scheggia del tavolo ancora conficcata in testa, si era nuovamente messo seduto qualche secondo dopo l’allontanamento della maga.

Freed non rispose, ma si alzò e si diresse fuori. Bixlow aveva esagerato dicendo quelle cose, ma lei ancora di più, perché se l'era presa così tanto? Non aveva senso. Avrebbe dovuto capire che era tutto uno scherzo.

Il mago delle rune sapeva già dove trovare la ragazza. Ogni tanto, quando Michiko non stava a Fairy Tail, andava in un parco vicino e si dondolava sull'altalena che era appesa all'albero centrale. Più volte l'aveva vista lì, immersa nei suoi pensieri, senza badare alle persone intorno a lei.

Ed infatti lì la trovò.

-Cosa sei venuto a fare?- domandò bruscamente la ragazza, con lo sguardo abbassato mentre si dondolava leggermente.

-Perché sei andata via in quel modo? Bixlow stava solo scherzando- le rispose il mago, appoggiandosi all'albero dove era attaccata l'altalena.

-Non mi interessa se scherzava o meno, non doveva dire una cosa del genere!- rispose senza accettare repliche e senza alzare lo sguardo.

-Senti, cosa c'è che non va? Sicuramente è tutto collegato alle tue reazioni durante la nostra prima missione, un'altra persona non avrebbe reagito in quel modo- cercò di farla ragione Freed, avvicinandosi di qualche passo a lei.

-Non c'è niente che non va! Te lo metti in testa o no?- esclamò Michiko furiosa più che mai, girandosi verso di lui, Freed scorse i suoi occhi neri e quello sguardo cattivo che non vedeva da tanto tempo.

-Non faresti così se fosse tutto a posto! Sono più che sicuro che ti è successo qualcosa!- esclamò Freed, non volendo darla vinta alla ragazza, con i pugni serrati e le braccia lungo i fianchi.

-E anche se fosse?- esclamò Michiko, alzandosi davanti a lui e urlandogli addosso.

-Ti possiamo aiutare, lo sai, ma tu non pensi mai al fatto che noi ti possiamo aiutare!- le rispose il mago delle rune, provando a farla calmare.

Tuttavia per Michiko quello era veramente troppo.

-Mi potete aiutare?! Ma hai la minima idea di ciò che ho passato io?- urlò ancora, senza provare a calmarsi un secondo.

-No che non lo so se continui a tenerlo nascosto!- rispose a quel punto Freed, ormai esasperato.

-Vuoi veramente saperlo, eh?! Rufus usava il mio corpo a suo piacimento! Spero tu sappia cosa vuol dire, no? Ora capisci perché avevo paura quando mi toccavate? Capisci perché non voglio farti leggere i miei diari? Capisci perché ODIO la parola sottomettere?- urlò, con le lacrime agli occhi e cominciando a tremare. Freed rimase spiazzato da quella risposta e si pentì di essere andato così a fondo, forse non doveva chiedere più di tanto, forse avrebbe dovuto lasciarla stare, ma non poteva mai immaginarsi una cosa del genere. Vide la ragazza davanti a lui che si inginocchiava lentamente, in preda ai singhiozzi del pianto.

Il mago delle rune si chinò alla sua altezza e le prese le mani. Michiko aveva lo sguardo abbassato e non accennava per niente ad alzarlo, piangeva ancora e si stava sfogando. Come se quella fosse la prima volta.

-Mi dispiace... Senti, non volevo chiedertelo- le disse Freed, cercando le parole esatte in un momento del genere.

-Non ti preoccupare, prima o poi te lo avrei detto, avevi capito da tanto che nascondevo qualcosa- rispose Michiko, cercando di calmarsi, anche se le lacrime continuavano a scendere lentamente. Alla fine glielo aveva detto, si era confidata pure con lui. Forse era stato un bene, almeno si sarebbe sentita più tranquilla e magari Freed, consapevole di dover passare un lungo periodo insieme a lei, l’avrebbe messa pure a suo agio in certe cose.

-Non succederà più una cosa del genere ed eviterò anche che Bixlow se ne salti fuori con quei discorsi- le disse Freed, cercando il suo sguardo.

-Dovrei passarci sopra io... dovrei provare a cancellare quei ricordi...- disse la ragazza, mordendosi il labbro inferiore.

-Perché non ti sei mai ribellata? Perché non hai parlato con il Master?- le domandò il mago, curioso del perché la ragazza non avesse reagito.

-Al Master non importava più di tanto ciò che facevamo... e poi a Black Eye erano vietate le risse tra compagni, questo ha giocato a favore di Rufus, non potevo ribellarmi in nessun modo. Almeno non è mai arrivato a quel punto...- sospirò Michiko, colmando i dubbi del mago.

Freed annuì con la testa e poi si avvicinò ancora di più a lei, avvolgendo le braccia intorno al suo corpo e tirandola verso di sé, forse in un momento del genere non contavano tanto le parole ma i gesti. Michiko si lasciò trascinare da quel caldo abbraccio. Ne aveva così tanto bisogno.

-Hai paura?- domandò Freed, mentre la teneva stretta, passandole le sue mani sulla schiena, come a cercare di poterla tranquillizzare e di proteggerla. La testa della ragazza era tra il suo collo e la spalla, mentre teneva le braccia contro al suo petto, con le dita che gli stringevano la giacca rossa.

-No... io mi fido di te- sussurrò Michiko lasciandosi coccolare in quel caldo abbraccio. Aveva così tanto bisogno di qualcuno.

 

Il giorno dopo arrivò in fretta. Michiko si era svegliata stanca, quella sera era rimasta tutto il tempo sveglia a pensare e a piangere. Il ricordo di Rufus quel pomeriggio le aveva fatto male, tanto male, e raccontare cosa aveva passato ad un ragazzo era stato ancora più imbarazzante di quando lo aveva detto a Evergreen.

Quel giorno sarebbe iniziata pure la gara per decretare i migliori di Fairy Tail, ma la cosa non riusciva nemmeno più ad entusiasmarla; si era lasciata abbattere dai ricordi, dalla vergogna, da qualsiasi cosa potesse aver a che fare con quello che le aveva fatto passare Rufus.

Si trascinò svogliatamente nella grande sala, con a tracolla una borsa che si era preparata la sera prima. Natsu e gli altri stavano facendo un gran chiasso, se solo avesse potuto li avrebbe messi a tacere in un colpo solo, non era per niente giornata. Sbuffò e con la coda dell’occhio vide Bixlow che si stava avvicinando; sollevò lo sguardo verso il suo elmetto e quando capì che stava cercando proprio lei, la maga fece uno scatto e tornò a posizionarsi al secondo piano, non aveva proprio voglia di parlargli. Non dopo cosa aveva detto, considerando che poi lo riteneva la causa di averle fatto ricordare le brutte cose passate.

Bixlow restò a fissarla per qualche secondo, fino a quando non si sentì una mano sulla spalla. Si girò a guardare chi fosse e incrociò lo sguardo di Freed, che aveva chinato il capo muovendolo in segno di negazione, per fargli capire che era meglio lasciare stare la ragazza.

Il giorno prima, quando la maga era riuscita finalmente a calmarsi, erano rimasti a parlare per mettersi d’accordo sul giorno dopo, ma il mago aveva subito capito che in lei risiedeva ancora quel pensiero. Aveva  notato che le era rimasto lo sguardo perso e nei suoi occhi c’era ancora un velo di terrore. Sicuramente le serviva ancora un pochino per riprendersi e riprovare a mettere tutto da parte, considerando anche che il giorno prima si era pure arrabbiata parecchio sia con Bixlow che con lui, quindi la rabbia era stata ancora più forte e devastante.

Michiko era rimasta a guardarlo dal secondo piano e ringraziò mentalmente Freed per aver fermato il mago delle anime; lui ed Evergreen erano gli unici che riuscivano a capirla appieno. Le dispiaceva essere scappata via in quel modo, però non poteva fare altrimenti: troppi pensieri le affollavano la testa e non sarebbe riuscita a parlare con Bixlow senza avere una ricaduta, perché era sicura che lui le sarebbe andato a chiedere scusa per il giorno prima. Purtroppo però la mente di Michiko non era solo presa dal fatto del ricordo di Rufus, ma anche da un’altra cosa che aveva cercato tutta la sera di nascondere da qualche parte per evitare di pensarci, anche se purtroppo era stato difficile e ancora ora vagava nei suoi pensieri.

Il giorno prima, quando Freed l’aveva stretta tra le sue braccia, aveva sentito dentro di sé uno strano calore, il cuore aveva cominciato a batterle forte, troppo per i suoi gusti. Non tanto per la rabbia e lo sfogo ma per il fatto che Freed la teneva stretta a sé, che la stava abbracciando e le stava trasmettendo tranquillità. Non aveva mai provato una sensazione del genere e si chiese tutta la sera se era la stessa sensazione che provavano le altre ragazze quando stavano con la persona per cui provavano interesse.

Michiko però, sapeva anche che lei e l’amore, dopo ciò che aveva passato, erano due cose ben diverse e sarebbe stato difficile metterle insieme. Ma allora perché era felice quando stava con lui? Perché in certi momenti il cuore le batteva forte? Perché da un certo punto di vista era felice di passare del tempo con lui durante la gara?

C’erano poi tante altre domande che attendevano una risposta o che forse una risposta ce l’avevano già, ma lei non voleva ammetterlo per niente al mondo.

Si autoconvinse, quindi, che quel sentimento che provava era solo gratitudine perché lui l’aveva sempre aiutata, in qualsiasi cosa. Almeno sperava che quella fosse la risposta esatta, perché altri finali nella sua mente non erano per niente contemplati.

Si girò verso di lui, a scrutarlo negli occhi. Anche lui la stava guardando e quando i loro sguardi si incrociarono lui le sorrise e lei fece lo stesso, cancellando momentaneamente tutti i suoi pensieri.

Lo sapeva, era bastato così poco per farle dimenticare tutto quello che aveva appena pensato.

Sospirò pesantemente e decise di dirigersi di nuovo nella grande sala, sarebbero stati dei giorni veramente lunghi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'Autrice:

 

Ci tengo a ringraziare sempre tutti quelli che leggono e recensiscono, spero che pure questo capitolo sia stato di vostro gradimento! Vedremo nei prossimi come si svolgerà questa sfida! ^^

Al prossimo!

 

 

_Michiko_

  
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