Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: Sys    13/01/2014    0 recensioni
«E cosa vorresti fare?» chiese lei, urlandogli in rimando. «Stare chiuso qui per sempre?» ribatté, alzando le mani all’altezza del seno. «Non uscire mai più alla luce del sole solo perché hai troppa paura del giudizio degli altri?» continuò. «Qui, mio caro, non sono io a dover ammettere che sei un mostro, ma tu» il ragazzo strinse gli occhi e represse l’istinto di girarsi, non avrebbe sopportato lo sguardo della ragazza. «Sei tu che hai troppa paura, sei troppo orgoglioso e pensi che nessuno potrà accettarti; bè, sai una cosa?! Magari non ti accettavano neppure prima ma non te ne accorgevi perché eri sempre circondato di persone che pensavi ti volessero bene, e allora che problema ci sarebbe a farsi vedere in questo stato, mio caro Frankestein? Se erano tuoi amici probabilmente, non avrebbero problemi a riaccoglierti nel gruppo e le fans darebbero giudizi ma si accontenterebbero del fatto che ti sei fatto vivo, e invece sei qui, seduto su quella poltrona, a notte fonda a riguardare i filmati di quando gli One Direction erano all’apice della propria carriera, a reprimere le lacrime e sperare che qualcuno di loro ti chiami e ti faccia sentire meno solo.»
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I One Direction non mi appartengono.
Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale.
 
BEAUTY AND THE BEAST


Tanto tempo fa, in un paese lontano, lontano, un giovane principe viveva in un castello splendente. Benché avesse tutto ciò che potesse desiderare, il principe era viziato, egoista e cattivo! Accadde, però, che una notte d'inverno, una vecchia mendicante arrivasse al castello e offrì al principe una rosa in cambio del riparo dal freddo pungente. Lui, che provava repulsione per quella vecchia dal misero aspetto, rise del dono e la cacciò. Ma lei lo avvertì di non lasciarsi ingannare dalle apparenze, perché la vera bellezza si trova nel cuore. Il principe la respinse di nuovo, e in quel momento la bruttezza della mendicante si dissolse, ed apparve una bellissima fata. Il principe si scusò, ma era troppo tardi, perché lei ormai aveva visto che non c’era amore nel suo cuore, e per punirlo lo tramutò in un’orrenda bestia, e gettò un incantesimo sul castello e su tutti i suoi abitanti. Vergognandosi del suo aspetto mostruoso, la bestia si nascose nel castello, con uno specchio magico come unica finestra sul mondo esterno. La rosa che le aveva offerto la fata, era davvero una rosa incantata. E sarebbe rimasta fiorita fino a che il principe avesse compiuto ventun' anni. Se avesse imparato ad amare, e fosse riuscito a farsi amare a sua volta, prima che fosse caduto l’ultimo petalo, l’incantesimo si sarebbe spezzato. In caso contrario sarebbe rimasto una bestia per sempre. Con il passare degli anni, il principe cadde in preda allo sconforto e perse ogni speranza.

Chi avrebbe mai potuto amare una bestia?
 
(La Bella e la Bestia; Disney.)
 
I
 
Sono angosciato, trascinato, nell’eterno orrore.
(Se non so amarla, La Bella e la Bestia, il musical; Disney.)
 
02/28/15
 
 «I One Direction, signori e signore!»
Urlò il conduttore, cercando, inutilmente, di sovrastare le urla delle ragazzine sedute sulle poltroncine, che probabilmente avevano pagato il biglietto solo ed unicamente per assistere a quella performance di dieci minuti per poi annoiarsi a morte per l’intera durata del programma.
  «Allora, ragazzi, sono passati precisamente otto mesi dall’ultima volta che siete stati miei ospiti, dico bene?» domandò, retoricamente, il presentatore. «Molte cose sono cambiate da allora.» continuò. «Mi viene da dire, prima fra tutte il taglio di Harry, dicci, cosa ti ha portato a prendere una decisione così drastica?»
  «Già, bè, in realtà, avevo solo voglia di cambiare.» rispose il ragazzo, portandosi una mano alla testa e puntando lo sguardo per terra.
Harry era cambiato notevolmente dall’ultima volta in cui lui l’aveva visto: aveva una ragazza fissa, aveva fatto più palestra e aveva tagliato o meglio rasato i capelli per il dispiacere delle sue fans.
  «Non diciamo sciocchezze, Harry!» si intromise Louis.
  «Cosa intendi dire, Louis?» domandò l’intervistatore.
  «Harry stava cercando di accendere una candela, ma si è avvicinato troppo alla fiamma e una ciocca dei suoi capelli ha preso fuoco.» spiegò, ridendo. «Fortunatamente non è successo nulla di rilevante al suo bel faccino ma i capelli ne hanno risentito!» concluse, innescando una risata generale.
  «Però direi che quest’incidente, seppur notevole, non sia stata la svolta più considerevole nella storia degli One Direction: insomma, ragazzi, un membro della band vi ha abbandonato senza lasciare notizie.» annunciò, mentre le fans cacciavano i loro soliti urli. «Cosa vi ha portato a continuare anche senza Niall?»
  «In realtà, quando venimmo a conoscenza della sua scomparsa, decidemmo immediatamente di sciogliere la band e in molti, soprattutto sui social network, se ne accorsero, tuttavia, col tempo, capimmo che non era stata presa la giusta decisione.» chiarì Zayn.
  «Ritrovandoci mesi dopo, arrivammo alla conclusione di voler continuare con la band soprattutto per lui.» continuò Liam. «Siamo sicuri che lui non volesse mandarci il messaggio di sciogliere la band con il suo abbandono ma probabilmente non se la sentiva di andare avanti.»
  «Non potremmo essere più certi del fatto che lui è fiero di noi in questo momento.» disse Harry, prendendo la parola.
  «Ti vogliamo bene, Niall.» proseguì Louis, dopo che lo ebbero inquadrato.
  «Ragazzi, un’ultima domanda: voi sapete, dove possa trovarsi?» seguirono, a quest’affermazione una serie di “no” mormorati.
  «Purtroppo noi ne sappiamo quanto te, ma vogliamo che sia a conoscenza del fatto che, se in questo momento ci sta guardando ed è indeciso sul da farsi, noi lo aspettiamo sempre a braccia aperte.» ribatté Louis.
  «Ci manchi, irlandese.» finì Harry.
Un sorriso accennato si pitturò sul viso deformato del ragazzo seduto sulla poltrona di fronte alla televisione, in quell’attico gigantesco.
Poi, tutto d’un tratto, scagliò il telecomando per terra con forse troppo forza mentre si lasciava sfuggire un gemito roco.
Si alzò dalla poltrona e si passò una mano sulla testa.
Era un mostro, non l’avrebbero mai rivoluto con loro. Non tutti almeno.
  «Ancora, Niall?»
L’irlandese si girò e si lasciò andare ad un espressione più morbida del viso quando vide Zayn fissarlo appoggiato allo stipite della porta del soggiorno.
  «Quanti soprammobili avrai dovuto ricomprare in quest’ultimo periodo?» domandò il moro. Poi il suo sguardo passò velocemente alla televisione che ancora stava trasmettendo un servizio sul suo gruppo. «L’hanno proposta ancora l’intervista, non è così?»
  «Mi dici come faccio a dimenticare la mia vita se non fanno altro che parlarne continuamente?» sibilò Niall.
  «Non devi dimenticarla.» rispose Zayn, avvicinandosi. Sapeva che a lui non avrebbe fatto del male, forse inizialmente un po’ di timore l’aveva avuto ma chi non ne avrebbe provato? «Niall, te lo ripeto da due anni a questa parte, e oggi lo faccio ancora, sei ancora il benvenuto nella band, manchi a tutti, e ogni giorno non facciamo altro che pensarti, ormai sei all’ordine del giorno, perennemente.» spiegò. «Un pensiero per te, da parte nostra, c’è sempre.»
Niall alzò lo sguardo da terra e fissò il moro. Già quand’era parte della band si sentiva il meno considerato, il meno attraente, ma ora, ora ne era sicuro. Se fosse successo quello che è stato a Harry, o a Zayn sicuramente non sarebbero in quelle condizioni, perché loro avevano dalla loro parte tutta quella bellezza originale che lui si sentiva di non aver mai avuto e perché no!? Magari sarebbero stati in grado di farsi vedere ancora in giro.
Ma, Niall ora non si considerava null’altro che un mostro.
  «Ci manchi.» continuò Zayn. «I ragazzi pensano che tu te la stia spassando in qualche cottage nelle campagne irlandesi ma io so la verità, e preferirei che tu ti stessi godendo la bella vita piuttosto che vederti così.»
Zayn si avvicinò impercettibilmente. «Torna con noi, qui non fai altro che soffrire.»
  «Sono un mostro.» sibilò Niall.
  «Alle fans non interessa questo, ai ragazzi non importa e neppure a me, ma ci manchi, amico.» ammise Zayn, portando una delle sue mani sulla spalla del compagno.
  «Sono un mostro, Zayn.» ribatté. «A tutti importa.» riprese. «Chi mai seguirebbe una band, nella quale appare un componente come me?» urlò lui, levandosi il cappuccio della felpa rivelando quel volto a cui Zayn non si sarebbe mai abituato.
  «Dev’esserci un modo per uscirne.»
  «Oh, certo.» rispose Niall, alzando le mani al cielo. «Niente di più semplice: una donna deve innamorarsi perdutamente di me, entro un mese o sarà la fine.» continuò. «Neanche un miracolo potrebbe salvarmi.»
  «Mai dire mai, amico.» nel momento stesso in cui egli finì di parlare il suo cellulare squillò ricordandogli le prove per il concerto, quindi fu costretto a lasciare l’amico solo in quel attico buio e gigantesco.
 
Quella sera di dicembre, il freddo aveva colpito Londra peggio di come faceva di solito. La temperatura si aggirava sotto gli zero gradi e la gente preferiva starsene a casa, sotto una coperta piuttosto che uscire e combattere contro questo gelo. Non tutti però: Marilyn era appena atterrata dal suo volo San Diego-Londra. Aveva approfittato delle vacanze di Natale dall’università per viaggiare e non aveva esitato a tornare nella capitale inglese. Tuttavia non aveva trovato nessun’anima abbastanza temeraria da avventurarsi nelle gelide temperature inglesi che quell’anno la stavano facendo penare più che mai. Scese dal taxi, stringendosi nel suo cappotto più pesante, e ringraziando il cielo di non essersi fidata del meteo che dava dieci gradi fino al giorno prima. Si guardò intorno e video solo il buio, nient’altro che il buio. Aspettò che il conducente scaricasse i suoi bagagli e poi si incamminò verso l’entrata di quello che sarebbe dovuto essere il suo appartamento.
Quando l’aveva prenotato, qualcuno l’aveva assicurata che ci sarebbero state delle persone ad accoglierla, malgrado ciò quella sera non c’era anima viva in strada. Suonò diverse volte il campanello dell’attico 15 A ma non ottenne risposta. Ricordò quindi di aver ricevuto le chiavi per posta, quando ancora era in America. Le tolse dalla borsa e le infilò nella serratura.
Salì le scale fino all’ultimo e guardando dritta davanti a se trovò proprio quello che stava cercando. Aprì ancora una volta la porta e a fatica trascinò sfinita la sua valigia nell’appartamento.

 

 

Salve, le feste natalizie (purtroppo) sono passate e anch'io mi dovevo adeguare, perciò ora sono in modalità "San Valentino" (che ovviamente passerò da sola) ciò significa che sono tutta un concentrato di amore che devo sfogare in qualche modo, come scrivere per esempio e ne escono queste cosee!
E poi, sono un inguaribile fan de "La bella e la bestia", lo amo, è il mio cartone perferito in assoluto, in molti hanno cercato di farmi cambiare idea ma io non la cambio. 
Sarà una minilong, si parla di cinque al massimo sei capitoli, visto che non sono ancora pronta per scrivere una Fan fiction con la F maiuscola -il fatto sta che ci ho provato ma mai riesco ad arrivare alla fine-.
Questo capitolo è corto, lo so, ma i successivi saranno più lunghi (e lo so per certo, perchè sono già pronti). Promesso.
Buon serata, e se vi ho incuriosito fatemelo sapere ♥
Sys.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Sys