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Autore: The Edge    14/01/2014    0 recensioni
Due gemelli, due facce della stessa medaglia.
Ambientata nei giorni nostri
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Scarlett alzati, dobbiamo andare a prendere papà all’aeroporto.”
biascicò James mezzo addormentato.
La sorella si alzò dal letto e si passò una mano nei capelli, aveva ancora il viso sfatto e gli occhi rossi, ma sorrise timidamente.


Malgrado tutto, si sentiva più leggera. Suo fratello idem.
Avevano chiarito, lui le aveva detto che era innamorato della sua migliore amica e che riteneva che la colpa della sua morte fosse sua.
Scarlett era rimasta stupefatta dalle dichiarazioni del gemello, ma lo perdonò. In fondo, volevano molto bene alla stessa persona.


I due fratelli presero il taxi, che li portò all’aeroporto.
La sera precedente, attorno all’una di notte, Mark Williams aveva telefonato ai figli e aveva detto loro che era sulla via del ritorno  e che sarebbe atterrato all’aeroporto la mattina successiva.
James era nervoso, aveva percepito un qualcosa di diverso nella voce del padre, come se ci fosse qualcosa che voleva nascondere.
Ne aveva fatto parola a Scarlett, ma anche lei non sapeva cosa pensare.
Entrambi sapevano bene che la persona che aveva più sofferto della perdita della loro madre era proprio Mark.


I loro genitori si erano conosciuti sui banchi di scuola, e al principio si ignoravano a vicenda perché frequentavano diverse compagnie, ma poi un giorno si resero conto di provare una forte attrazione l’uno per l’altra e decisero di provare a stare assieme.
Quattro anni dopo si erano sposati e avevano vissuto felici. Sette anni dopo Jeanne era rimasta incinta la prima volta, ma perse il bambino.
Al terzo tentativo finalmente nacquero Scarlett e James, i due figli resero completamente felici i genitori.
Erano una piccola ed allegra famiglia, non potevano chiedere niente di meglio.


Ma il destino non ebbe il cuore tenero, Jeanne si ammalò di cancro e quando le venne diagnosticato era già troppo tardi.
Alla donna non rimase che stare accanto al marito e ai suoi piccoli bambini fino all’ultimo.


***


“Secondo te, tra quanto arriva papà?” domandò con una punta di nervosismo James. Detestava gli aeroporti, a prescindere.
Scarlett alzò le spalle “Non lo so, sei tu che hai parlato con lui. Inoltre gli aerei raramente sono in orario, quindi il suo ritardo è comprensibile.”
“Sarà, ma a me non piacciono lo stesso quei cosi. Non ci metterò mai piede lì sopra, fossi matto.”


Il tono di voce di Jimmy era così pateticamente divertente che Scarlett non poté fare a meno di ridere e di abbracciare suo fratello.
Mentre stringeva il gemello, notò una figura familiare.
“Jim, credo di aver capito cosa non ci tornava.” Mormorò seria.


Mark Williams camminava per l’aeroporto mano nella mano con una donna sconosciuta.
 




“Chi è quella?” domandò il minore a sua sorella, la quale si passò una mano tra i folti capelli neri “Non lo so, ma non mi piace.”
“Secondo te sta assieme a papà?”
“Molto probabilmente, altrimenti perché si tengono per mano? Che senso avrebbe?”
“Non ne ho idea. Cosa facciamo sorellina?” domandò con apprensione James. Era ancora molto preoccupato per la gemella, non si era del tutto ripresa da quel fantomatico 29 novembre e la venuta di un’estranea in casa di certo non giovava alla situazione.
Non sapeva dove sbattere la testa, Scarlett sarebbe stata in grado di superare anche questa sfida?
I pensieri intrisi di preoccupazione del ragazzo vennero bruscamente interrotti dall’arrivo di Mark, il quale era sinceramente felice di rivedere i suoi ragazzi.
Li abbracciò entrambi nello stesso momento come era solito fare, era un’abitudine ormai vecchia, risalente all’infanzia dei gemelli.
Dopo che li ebbe stritolati in un goffo abbraccio, si staccò da loro e prese la mano della donna, che era rimasta in silenzio ad osservarli, come se si fosse resa conto di essere di troppo in quel quadretto familiare.


“Lei è Sophie. È la mia compagna da circa un anno e le ho proposto di venire a vivere con noi.”


 
“COSA?” urlarono all’unisono i due gemelli.



Angolo dell'autrice:
Sono una brutta persona, dopo un anno finalmente mi degno di aggiornare.
Questo è il mio regalo di compleanno per una mia amica, Silvia, che mi sopporta e che ha aspettato con ansia questo capitolo.
Perdonate il ritardo e perdonate 'sto schifo.
Giuro che la finirò, non so quando, ma lo farò.
Promesso.
The Edge
  
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