Epilogo – Un giorno perfetto
- Incredibile. Non vorrai davvero dirmi che il freddo e
distaccato Ryan Shirogane è su di giri per una giornata come questa.- esclamò Kyle incrociando le braccia al petto e osservando
divertito il suo migliore amico.
- Lo sai benissimo che questa non è una giornata
qualsiasi, è quella giornata.- rispose il diretto interessato sbuffando e sottolineando la penultima parola.
- Sicuro che la cravatta grigia vada bene?- aggiunse poi,
rimirandosi allo specchio e lisciandosi la giacca dello smoking in un gesto
incondizionato.
- Va benissimo, Ryan.- rispose il
moro alzando gli occhi al cielo.
- Kyle, sei il mio testimone, dovresti essermi di
sostegno.- proruppe spazientito il biondo, guardando l’amico con sguardo
accigliato.
- Ed è così. Sei perfetto, e questo sarà un giorno perfetto.- lo rassicurò infine, sorridendogli.
- Hai ragione, sarà un giorno perfetto.-
riprese le sue parole Ryan, rispondendo raggiante al sorriso.
Un lieve bussare alla porta attirò l’attenzione di
entrambi; una donna dai lunghi capelli castani e gli occhi verdissimi fece il suo ingresso nella stanza.
- Kyle, la sposa richiede la tua presenza.- lo avvisò Mizuno,
sorridendo divertita.
- Posso lasciarti solo per qualche minuto?- domandò
l’uomo, rivolto allo sposo, temendo potesse fare qualche gesto avventato.
Ryan annuì con espressione di chi è sul punto di rimettere
l’intera colazione.
- Tranquillo, resto io con lui.- lo tranquillizzò la
dottoressa; era evidente che il biondino non fosse molto meno in ansia della sua futura sposa.
- D’accordo. A dopo allora.-
disse Kyle sorridendo alla donna e uscendo dalla camera.
Percorse il lungo corridoio della villa dell’amico,
giungendo infine a un’altra stanza riccamente decorata; bussò lievemente ed
entrò, dopo aver ricevuto una flebile risposta.
- Avevi bisogno di me?- domandò il moro, una volta chiusa
la porta alle sue spalle.
- Ti prego, dimmi che anche Ryan è agitato almeno quanto me.- rispose la ragazza che gli stava di fronte, voltandosi
verso l’amico.
- Forse anche di più.- ribattè
l’altro senza riuscire a trattenere una risata, mentre Eri tirava un sospiro di
sollievo.
Kyle osservò la giovane davanti a lui per qualche istante;
indossava un bellissimo abito bianco, il corpetto in pizzo ben stretto intorno
al busto, la gonna lunga fino ai piedi ricadeva elegante lungo i fianchi,
ricoprendo le gambe snelle e affusolate.
- Sei bellissima, principessa.- non riuscì a trattenersi
dal dirle, mentre un magnifico sorriso spuntava sulle sue labbra.
Dopo la sconfitta definitiva di Aikan e dei suoi alieni
guerrieri, sulla Terra era finalmente tornata la pace e le sei ragazze erano
tornate alle loro vite tranquille.
Eri aveva deciso di trasferirsi a Tokyo definitivamente,
senza non poche difficoltà nel convincere i genitori, che invece erano voluti
restare a Osaka.
Dopo lunghe ed estenuanti scocciature burocratiche, era
riuscita a spostare i suoi studi nella capitale giapponese, con non poco
dispiacere nel lasciare le lezioni dell’amica, che tuttavia non aveva smesso di
vedere nel suo tempo libero.
Dal giorno della battaglia finale erano già passati sette
anni, e le cose per l’ex Mew Bianca erano davvero cambiate.
Prima di tutto, era finalmente riuscita
a terminare gli studi in biologia già un paio di anni prima, nello stesso
periodo in cui Ryan le aveva chiesto di andare a vivere con lui nella grande villa
che aveva acquistato solo qualche mese prima nelle periferie della città.
Insieme all’americano, avevano poi aperto un piccolo laboratorio
di ricerca, dove da circa un anno e mezzo avevano dato il via a studi e analisi
più approfondite sul DNA.
Nonostante il grande impegno che il loro lavoro
richiedeva, nessuno dei due aveva smesso di frequentare il Caffè che Kyle aveva
deciso di tenere aperto e dove le altre cinque ex Mew Mew erano rimaste come cameriere.
In fondo le vecchie abitudini erano dure a morire, e anche
Eri si divertiva occasionalmente a dare loro una mano.
Persa nei ricordi, l’ex Mew Tigre si voltò verso lo
specchio, dando le spalle all’amico e figurandosi ciò che sarebbe accaduto da
lì a pochi minuti; era il giorno del suo matrimonio, e voleva soltanto che
tutto fosse perfetto.
Nei giorni precedenti Ryan aveva passato la maggior parte
del suo tempo libero nel laboratorio ancora attivo del Caffè, alla ricerca di una
qualsiasi, eventuale presenza aliena; non voleva rischiare qualche brutta
sorpresa il giorno delle loro nozze.
Infatti, nonostante i simboli distintivi delle sei ragazze
fossero spariti subito dopo la battaglia contro gli
alieni di Kertilob e non ci fosse più alcun segnale di attacchi extraterrestri
da ormai sette anni, nessuno di loro aveva smesso di monitorare il pianeta
Terra a intervalli regolari.
- Kyle, potresti allacciarmi questa? – domandò Eri
voltandosi verso il pasticcere, con in mano una
sottile collana in oro bianco corredata di una piccola pietra di acqua marina,
dono di nozze dei suoi genitori; era importante che la sposa avesse qualcosa di
azzurro e qualcosa di nuovo, aveva detto sua madre, e loro avevano preso due
piccioni con una fava.
- Con piacere.- rispose lui avvicinandosi.
Mentre l’uomo allacciava il gancetto dietro al collo
lasciato scoperto della futura sposa, la testimone di
quest’ultima fece capolino nella stanza.
- Tesoro, è giunto il momento.- la avvisò Mizuno con un
sorriso raggiante sul volto.
- Sei proprio sicura?- domandò titubante la mora, facendo
ridere entrambi i presenti.
- Assolutamente sì. Non vorrai lasciare Ryan tutto solo
all’altare? Kyle, lo sposo ti sta già aspettando in macchina. Fossi in te, non
lo farei attendere, mi è parso parecchio suscettibile.-
aggiunse poi la dottoressa, facendo sorridere la futura signora Shirogane;
sembrava proprio non essere l’unica ad avere i nervi a fior di pelle per quella
giornata.
- Corro. Ci vediamo dopo, principessa.- si rivolse
all’amica Kyle, posandole un bacio incoraggiante sulla guancia.
- A dopo.-
- Allora, sei pronta?- le chiese la
castana, una volta rimaste sole.
- Se dicessi di no, avrei una via di fuga?- le domandò
Eri, con un sorriso nervoso.
- Tesoro, ascolta. Sei bellissima, Ryan tra poco sarà in
chiesa ad aspettarti e questo sarà un giorno meraviglioso, solo vostro. E sarà
l’inizio della vostra vita insieme. Cosa vuoi di più?-
le domandò Mizuno, sorridendo tuttavia divertita; era incredibile avesse
affrontato tante battaglie contro gli alieni, e che ora fosse così agitata per
dire un semplice “sì”.
- Hai ragione, sarà tutto prefetto.- rispose finalmente
decisa l’amica, con gli occhi già lucidi.
Mizuno aveva ragione, stava per diventare la moglie di
Ryan e lei aspettava quel momento da tanto tempo, niente avrebbe potuto
rovinarlo, nemmeno la sua ansia.
- Sai, vorrei tanto che Akira fosse qui.-
aggiunse Eri, impedendo alle lacrime che le stavano per scendere di rovinare il
duro lavoro della truccatrice.
- Bè, sai che ti dico? Secondo me è proprio qui, con te.- rispose la donna, con sguardo eloquente.
L’ex Mew Bianca la guardò stupita per alcuni secondi,
prima di capire e annuire.
- Sì, hai ragione.- proruppe la giovane, convinta dalle
parole dell’amica.
Quando furono certe che Ryan e Kyle avessero raggiunto la
chiesa, anche loro si affrettarono verso la limousine che il biondo aveva
affittato apposta per lei.
- Voglio che in un giorno così importante tu ti senta una
principessa.- le aveva detto l’americano quando le aveva esposto la sua idea.
- Ma io mi sento già una
principessa, ho trovato il mio principe azzuro.- aveva risposto lei facendolo
ridere, prima di regalargli un bacio dolcissimo.
Quando arrivarono al luogo della cerimonia, gli invitati
erano già tutti dentro, e le sue cinque compagne la attendevano impazienti
sugli scalini della chiesa, bellissime nei loro abiti da damigelle che
riprendevano i colori delle loro divise da paladine della giustizia: essendo
Ryan per metà americano e pertanto cristiano, avevano
optato per una cerimonia occidentale.
Non che Eri non amasse la tradizione giapponese, ma dal
canto suo non vedeva l’ora di indossare uno di quei meravigliosi abiti da sposa
che aveva visto tante volte in uno dei negozi più in vista di Tokyo.
- Eri, sei fantastica.- si rivolse
a lei Strawberry, con gli occhi già velati di lacrime.
- Grazie, Straw. Ma ti prego, non
metterti a piangere già da adesso, o farai scoppiare anche me.- rispose l’ex
Mew Bianca, facendo ridere le altre.
- Andiamo?- propose Pam, bellissima ed elegante come
sempre.
La mora annuì esalando un sonoro respiro, così tutte si
affrettarono dentro la chiesa, prendendo ciascuna la propria postazione.
Eri raggiunse suo padre, che la aspettava davanti alle
grandi porte che l’avrebbero condotta lungo la navata principale.
- Quanto sei bella, piccola mia.-
osservò l’uomo, abbracciandola teneramente, perfetto nel suo
completo giacca e cravatta.
- Grazie papà. Ma ora andiamo,
prima che cambi idea.-
- Per me andrebbe benissimo.-
rispose l’altro, con espressione innocente.
- Papà.- lo rimproverò la figlia,
tuttavia allegra; nulla avrebbe potuto rovinare la sua felicità in quel
momento.
- Stavo scherzando, non ti arrabbiare.-
si giustificò il signor Kinsue prendendo a braccetto la figlia.
Finalmente le grandi porte si spalancarono, ed Eri iniziò
a procedere a tempo della marcia nuziale lungo la navata che l’avrebbe condotta
all’altare dal suo meraviglioso futuro marito.
Ryan, dal canto suo, si era appena voltato verso la sua futura sposa e non aveva potuto fare altro che restare
incantato davanti a tanta bellezza.
La sua Eri era stupenda in quell’abito bianco, e il fatto
che presto sarebbe diventata sua moglie lo rendeva
l’uomo più felice del mondo; era entusiasta di poter condividere insieme a lei
il giorno più importante della loro vita.
La mora raggiunse finalmente la sua meta afferrando la
mano dell’americano.
- Sei pronta?- le domandò semplicemente lui.
- Ora sì.- rispose lei,
sorridendogli raggiante; le era bastato guardarlo negli occhi, per spazzare via
ogni briciolo d’insicurezza.
La cerimonia passò tranquillamente, e solo al suo termine,
i due sposi, con il seguito di testimoni e damigelle, tirarono un sospiro di sollievo; nonostante i numerosi controlli, gli
alieni potevano essere sempre in agguato dietro ogni angolo.
Tutti gli invitati raggiunsero la villa di Ryan, dove si
sarebbe tenuto il rinfresco, accogliendo con fragorosi applausi i novelli
sposi, giunti a destinazione a bordo della bianca limousine che aveva condotto
Eri alla chiesa solo un’ora prima.
La giovane stava rimirando la fede nuziale al dito della
sua mano sinistra, quando la voce del suo neo marito
la riportò alla realtà.
-Mi concede questo ballo, signora Shirogane?- le domandò
con un leggero inchino, porgendole la mano.
- Con immenso piacere, signor Shirogane.- rispose lei
afferrandola, sprizzando gioia da tutti i porti.
- Sai, mi fa ancora un certo effetto essere chiamata così.- aggiunse la giovane, mentre iniziavano a volteggiare
in pista, presto imitati da Kyle e Mizuno e poi da tutti gli altri invitati.
- Ci farai l’abitudine. Non ho intenzione di farti
rinunciare a questo titolo per un bel po’ di tempo.- rispose il biondo con la
sua voce più sensuale; sapeva quale fosse il punto debole di sua moglie e non
perdeva occasione per sfruttarlo.
La sua risata cristallina, che tentò invano di nascondere
il lungo brivido che le era corso lungo la colonna vertebrale, lo fece
sorridere, mentre continuavano a danzare al tempo di un valzer viennese.
Passarono pochi istanti e l’americano la vide guardarsi
intorno con aria furtiva, come se si sentisse a disagio per qualcosa.
- Ehi, tesoro, che hai?- domandò subito preoccupato,
mentre i profondi occhi neri della giovane si posavano sui suoi cristallini.
- Ryan, devo dirti una cosa. Non lo sa ancora nessuno, a
parte Mizuno.-
- Dimmi.- si limitò a dire lui,
incoraggiandola a continuare.
Eri si prese ancora qualche secondo per inalare un po’ di
aria fresca, prima di lasciarla scorrere via attraverso le narici.
- Sono incinta.- esclamò tutto d’un
fiato, cercando di non farsi sentire dalle persone che stavano loro intorno.
Il biondo si bloccò in un angolo della pista, con la mora
ancora tra le sue braccia.
- A-aspetti un… un bambino?- soffiò Ryan, in un sussurro
quasi inudibile.
Eri annuì, aspettando un qualsiasi tipo di reazione da
parte del marito.
- Vuoi… vuoi dire che presto sarò papà?- pose un’altra domanda l’americano, i bellissimi occhi azzurri ancora
spalancati.
- Bè, dammi tempo, lo diventerai tra nove mesi. Anzi, sette.- rispose la ragazza, cercando di alleggerire l’atmosfera; la
mancata reazione del biondo la stava facendo impazzire.
Ma non
fece in tempo a finire di formulare quel pensiero, che le labbra morbide del
giovane si posarono sulle sue.
- Eri, è… è meraviglioso. Io..
non so cosa dire.- esclamò Ryan, dopo essersi allontanato di poco dal suo viso.
- Dì solo che sei contento.-
rispose lei, scuotendo la testa divertita, cercando di non sciogliere la
complicata acconciatura realizzata dalle mani d’oro della sua testimone.
- Se sono contento? Sono al settimo cielo, amore mio.- affermò Ryan abbracciandola di nuovo e facendola ridere.
- Sai già se sarà maschio o femmina?- le domandò poi il
futuro papà, con gli occhi che brillavano.
- Bè, è ancora un po’ presto. Ma…
se fosse un maschio… bè, avrei già una mezza idea su come chiamarlo.- rispose
Eri, arrossendo.
Non gli ci vollero che pochi secondi per capire quale
fosse il nome cui la mora aveva pensato.
- Non potrei essere più d’accordo.- rispose l’americano,
sorridendole con amore.
Eri portò la mano sul suo ventre ancora poco sviluppato,
imitata da Ryan che la posò su quella della moglie, entrambi consapevoli che
dentro di lei stava crescendo il loro piccolo Akira Shirogane.
Note dell’autrice:
Ecco, eccole che spingono per uscire.
Le solite lacrime che mi annebbiano gli
occhi quando finisco una delle mie Fan Fiction……………….
Okok, forse ho esagerati un pochino,
ma che posso farci, colpa della mia incredibile vena poetica. XD
Sta di fatto che sono sempre molto
triste e dispiaciuta quando succede, mi affeziono troppo alle mie creazioni.
E così, ecco l’epilogo e quindi la
fine della mia fan fiction; Eri e Ryan hanno coronato il loro sogno d’amore, e
io invidio tantissimo
Ma che posso farci io se Ryan è così
bello????? XDXD
E ora… chi di voi non si aspettava
che il futuro figlio avrebbe potuto chiamarsi Akira?? Nessuno immagino, sono
troppo prevedibile. XDXD
Hypnotic
Poison: carissimaaaaaa!!! ^^ Mi dispiace
infrangere così le tue speranze con questo trasferimento di Eri a Tokyo. XDXD E
per quanto riguarda la domanda… scontenta di deluderti, ma sono passata
direttamente al sodo… e sarà per questo che mi fischiano le orecchie????? XDXD
Non stai organizzando qualche vendetta verso di me, vero??? Non lo faresti mai,
nonostante la tua vena super sadica, vero???? *.* Temo di conoscere già la
risposta… XDXD Passando comunque a cose più “serie”… non mi resta che salutarti
e ringraziarti tantissimo per aver seguito tutta la mia fan fiction. J
Certe “fans” assidue come te fanno sempre piacere. J
Nonostante le minacce di morte… XD Ma ormai ti “conosco”!!! XDXD Ci sentiremo
comunque nelle mie recensioni agli “aggiornamenti” di M&C, ma nel frattempo
ti saluto e ti mando tantissimi bacioni!!!! J (ecco, ora si che mi metto a
piangere!! XDXD) a presto carissima
Hypny!!!!! J
baciotti <3 <3 <3