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Autore: Piccina91    14/01/2014    1 recensioni
Un cuore è destinato a legarsi con un altro cuore. Un'anima è destinata a legarsi con un'altra anima.
Nella vita tutti sogniamo un amore unico, che ci consuma, che ci fa piangere, che ci fa ridere, che ci fa VIVERE.
La vita di Elena verrà sconvolta dall'entrata in scena di Roberto, un ragazzo che a tutto pensa tranne che all'amore.
Il cuore della nostra protagonista è ferito dagli ultimi avvenimenti, riuscirà lui a guarirlo o lo calpesterà definitivamente?
Dal testo: Due persone che camminano ognuno per la propria strada che, a volte, si fermano insieme ad un punto. Ma la fermata non può durare per sempre, solo per qualche minuto. Poi ripartiamo verso due direzioni diverse senza sapere quale sarà la prossima volta in cui ci fermeremo insieme.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Innamorarsi, soffrire. Due verbi che sembrano opposti, ma che in realtà sono legati.                                                            
Avete mai amato senza lacrime? Non c’è niente da fare, l’amore non è una passeggiata.  E lo stavo provando sulla mia pelle. Camminavo ormai da alcuni minuti per tornare a casa, rabbrividendo per il freddo invernale. Mi ero tolta le scarpe, che adesso tenevo in mano, e di conseguenza si erano strappate le calze. Come aveva potuto Roberto trattarmi in quel modo? Ma ne vale davvero la pena?, così aveva detto. Come se io non fossi importante per lui, come se fossi io la causa di tutti i suoi problemi. In un attimo, aveva fatto crollare tutte le mie certezze e la mia bocca aveva parlato senza prima interpellare la testa. Asciugai le lacrime calde dal mio viso e mi strinsi nelle spalle. La vibrazione del cellulare mi fece sobbalzare. Lo cercai nella borsa, sperando che Roberto mi stesse chiamando per fare pace, e invece lampeggiò il nominativo: mamma. Cavolo, mi ero dimenticata di chiamarla!

<< Pronto? >> dissi cercando di sembrare allegra
<< Tesoro, ho aspettato per mezzora la tua telefonata >>
<<  Scusami mamma, mi sono fatta prendere dai festeggiamenti >> mentii spudoratamente
Se le avessi detto come erano andate le cose, si sarebbe preoccupata e mi avrebbe raggiunto in un batter d’occhio. Volevo starmene un po’ per conto mio, per sfogare tutta la rabbia che avevo dentro.
<< Va bene, divertitevi. Io sto andando a letto quindi ci vediamo domani mattina. Non fate tardi! >>
<<  Buonanotte, mamma!  >> le risposi

Continuai a percorrere il vialetto buio e deserto e, quando sentii dei passi dietro di me, cominciai a correre. Mi fermai ai lati del marciapiede per riprendere fiato e notai con sollievo che non c’era nessuno. Forse era stata solo la mia immaginazione. Arrivai a casa e decisi di sedermi in veranda a riflettere. Lasciai le scarpe davanti alla porta e mi diressi alla panca in legno situata sulla sinistra. Con mio grande stupore, notai che non era vuota. Mi avvicinai lentamente e mi chinai sul corpo inerme per riconoscere lo sconosciuto. Non riuscivo a credere ai miei occhi, cosa ci faceva lui qui?
<<  Svegliati! >> gridai strattonandolo
Spalancò gli occhi all’improvviso e mi fissò per qualche minuto.
<<  Elena! Ti stavo aspettando! >> esclamò rimettendosi in piedi
<<  Sbaglio o Stefano ti aveva riportato a casa? >> domandai perplessa
<<  Mi ha lasciato davanti casa ma non volevo andare a letto, volevo vederti! >>
<<  Devi dirmi qualcosa? >> chiesi impaurita
Si avvicinò lentamente e mi prese il viso tra le mani. Le sue mani gelide mi fecero rabbrividire e le sue iridi verdi così vicine alle mie mi imbarazzarono. Non disse nulla ma capii ugualmente cosa volesse comunicarmi: lui era ancora innamorato di me. Appoggiai le mie mani sulle sue e lo allontanai scuotendo la testa. Mi avvicinai alla balaustra bianca e incrociai le braccia al petto. Davide mi fu subito accanto e mi guardò intensamente per qualche minuto, come se stesse contemplando qualcosa di prezioso.

<<  Non volevo farti questo >> gli dissi voltandomi ad osservarlo
<<  Prima o poi mi innamorerò di un’altra >> rispose intristito
<< Te lo auguro. Sarei davvero felice per te >> gli sorrisi
<<  Perché non sei con Roberto? >>  domandò all’improvviso
Abbassai lo sguardo e sentii le lacrime avanzare. Non mi sarei mai aspettata di passare le prime ore dell’alba di Capodanno in compagnia del mio ex ragazzo parlando del mio ragazzo, appena diventato ex. Okay, sono riuscita a confondervi?
<<  Abbiamo litigato e ci siamo lasciati  >>
<<  Perché? Cosa mi sono perso?  >> disse stupito
<<  Non so se posso dirtelo, riguarda anche Katia  >>
<<  Hai scoperto della sua tresca con Roberto, vero?  >> chiese alzando un sopracciglio
Allora lui era al corrente di tutto! Chi altro sapeva? Chi manteneva questo segreto da mesi? Chi era stato complice di Roberto? Ero sicura che Stefano non sapesse niente, su Alessio avevo dei dubbi. Lo guardai sorpresa e guardai dritto davanti a me.
<<  Lo so da circa un mese e posso assicurarti che la cosa mi ha infastidito. Ma il punto è che stasera, involontariamente, l’ho fatto sapere anche ad Emanuele  >>
<<  Elena! Ma dovevi proprio dirglielo? >> domandò seccato
<<  Ne stavo parlando con Katia, lui è arrivato all’improvviso e ha sentito tutto >> mi giustificai
<<  Ci sarà rimasto malissimo! E poi cosa c’entra questo con il fatto che hai litigato con Roberto? >>
<< Gli avevo promesso che non avrei detto niente a nessuno e si è arrabbiato >>
<<  Ti ha lasciato per questo? >> disse fissandomi negli occhi
<<  In realtà, sono stata io a lasciarlo. Mi ha aggredito e non ci ho visto più! >>

Davide scoppiò a ridere, spiazzandomi. Cosa c’era di tanto divertente? Rideva delle mie disgrazie oppure era solo contento che ero tornata sulla piazza? Non sapevo come decifrare il suo comportamento. Mi prese per il braccio e mi trascinò verso la panca, dove ci accomodammo.
<<  Sei sempre la solita, parli senza prima riflettere >>
<<  Vedo con piacere che sei ancora mezzo ubriaco!  >> commentai sarcastica
<<  No, non è vero!  >> esclamò facendosi subito serio
Risi di gusto, notando la sua espressione del viso. Poi ebbi un’idea e così scesi le scale velocemente e mi avvicinai alla piccola fontana dell’irrigazione delle piante. Presi il sifone dell’acqua e lo puntai contro di lui. Davide impallidì all’istante e io risi ancora più forte.
<< Non lo faresti mai.. >>
<< Tu dici? >> risposi sfidandolo
Lui annuì convinto e io, in tutta risposta, aprii il rubinetto dell’acqua. Lo presi in pieno, seguendo successivamente la sua fuga. Tentò di strapparmi il tubo dalle mani e sfortunatamente bagnò anche me. Decisi di chiudere il flusso dell’acqua visto che eravamo completamente fradici. Davide non smetteva di ridere e trascinava anche me in questa gioia improvvisata.
<< Sei riuscito a farmi tornare il sorriso >>
<< Sei ancora più bella di prima, il vestito adesso è talmente attillato che .. >>  lasciò in sospeso la frase
<< Che? >> domandai curiosa di sapere quello che volesse dirmi
<< Che ho voglia di saltarti addosso! >> esclamò sorridendo malizioso
Arrossii violentemente e abbassai lo sguardo. Era così sfacciato certe volte che riusciva a farmi perdere le parole. Sentimmo un colpo di tosse alle nostre spalle e mi girai all’istante. Una figura scura avanzò verso di noi e, solo quando la luce della luna colpì il suo viso, lo riconobbi.

<<  Non mi aspettavo di vedervi insieme >> disse Roberto palesemente deluso
<<  Stavo solo cercando di tirarle su il morale >> rispose prontamente Davide
<<  Grazie Davide per quello che hai fatto per me. Adesso puoi lasciarci soli? >>                                     
Lui mi sorrise teneramente e si allontanò. Portai lo sguardo su Roberto, che mi guardò torvo, e così mi strizzai l’orlo del vestito pur di non guardarlo negli occhi.
<<  Sono furioso con te  >> disse a pochi centimetri dal mio viso
Ma quando si era avvicinato così tanto? Incrociai le braccia e assunsi un’aria arrabbiata.
<<  La cosa è reciproca! >>
<<  Credo che tu non abbia capito quello che volevo dire >>
<<  Io ho capito benissimo >> esclamai allontanandomi
Lui mi prese per il polso e mi fece scontrare con il suo petto. Una scossa mi attraversò la schiena e mi invase una strana voglia. Perché il mio corpo stava reagendo in questo modo?
<<  Lasciami andare a casa >> lo ripresi
<<  Tu non vai da nessuna parte! Tu stai con me  >> sbraitò furioso
Il suo tono non mi piacque per niente e lo fulminai con gli occhi. Io non ero una sua proprietà, lui non poteva comandarmi e dirmi cosa fare.
<<  Questa mi sembra tanto una minaccia >> risposi fredda
Sorrise e portò una mano sul mio fianco. Cominciai a tremare ma non per paura. Avevo una irrefrenabile voglia del suo corpo sul mio. Ero tutta un fuoco, il che era strano per essere inverno.
<<  Cosa volevi dire allora? Spiegamelo adesso! >> lo incitai
<<  Anche se la nostra storia mi ha fatto mettere in discussione delle amicizie, nessuno è più importante di te. Mi manca l’aria quando non ci sei >> confessò con gli occhi lucidi
Sorrisi dentro di me ma non glielo diedi a vedere. Volevo farlo penare ancora un po’.
<<  Ti stai solo arrampicando sugli specchi! >>
<<  Ma quanto sei ottusa? Non capisci cosa provo per te? >>
Il mio cuore ebbe un sussulto e poi cominciò a battere all’impazzata. Mi stava davvero dicendo quello che speravo? Mi strinse ancora di più a sé e dovetti cercare la forza di non saltargli addosso.
<<  No, non capisco perché tu..  >>
<<  Io ti amo  >> mi sussurrò all’orecchio

Azzerò le distanze tra di noi e mi baciò. Nonostante avessi voluto opporre resistenza per farlo soffrire per qualche altro minuto, mi lasciai andare e ricambiai quel contatto. Il bacio divenne sempre più intenso ed esigente. Mi ritrovai schiacciata contro la porta di casa, con le gambe avvinghiate al suo bacino. Non volevo più aspettare, volevo che mi facesse sua. Aprii lentamente la porta e lo portai in camera mia, facendo attenzione a non fare nessun rumore. Arrivati a destinazione, non feci in tempo a girarmi che già Roberto mi aveva tolto il vestito e mi stava guardando con desiderio. Ringraziai me stessa per aver indossato l’intimo rosso coordinato che adesso lo eccitava tanto. Gli tolsi la giacca elegante e poi la camicia, bottone dopo bottone, facendo aumentare la voglia. Gliela sfilai con cura, baciando ogni centimetro di pelle scoperta. Prima il petto, poi le spalle e infine il ventre. Sbottai i suoi pantaloni e lui, precedendomi, se li tolse in un colpo solo. Ormai in intimo, ci sdraiammo sul letto. Mi baciò il collo e poi mi levò il reggiseno con una manualità disarmante. Beh, si vedeva che era esperto.. ma meglio non pensarci adesso! Mi stuzzicò i capezzoli e poi li succhiò avido provocandomi un gemito. Scese verso il basso, mi spogliò dell’ultimo indumento e cominciò a testare il terreno con le sue dita.

<< Ti voglio, amore mio! >>
<< Anche io ti voglio! >> risposi sicura
Entrò in me dolcemente, per non farmi male. Dapprima sentii una fitta di dolore, che poi si tramutò in piacere. Si mosse sempre più velocemente facendomi godere e tremare. Non mi ero mai sentita così elettrizzata. Si scostò da me e venne sul lenzuolo. Non avevamo usato una protezione e non potevamo rischiare. Mi sistemai sotto le coperte insieme a lui e mi abbracciò stretta.
<< Ti amo, Roberto! >>

Lui sorrise sul mio collo e poi vi lasciò sopra un piccolo bacio. Ci addormentammo esausti verso le 4 del mattino. L’anno nuovo, nonostante le premesse iniziali, era iniziato davvero bene.
 


Ciao ragazzi!
Mi scuso con voi per avervi fatto aspettare così tanto ma ho subito un intervento chirurgico e non ho potuto aggiornare. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, è anche più lungo del solito. Abbiamo visto il post rottura. Elena che passa del tempo insieme a Davide, che è palesemente ancora innamorato di lei e poi arriva Roberto a scombinargli i piani. Prima litigano e poi scoppia la passione, finalmente!
Ringrazio chi mi segue, chi ha messo la storia tra le preferite e le ricordate! Grazie veramente di cuore a chi legge la mia storia e un grazie particolare a chi recensisce! Vi amo tutte :** Al prossimo capitolo! Un bacio, Piccina!
 
  
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