Disclaimer – E siamo arrivati alla fine del primo volume. Con questo capitolo si conclude la parte relativa alla rinascita di Kyosuke e all'arrivo di Asia. Per chi ha letto la novel, sicuramente ci saranno molte differenze rispetto all'originale, e spero che tutte siano gradite. Giusto per essere chiari, non posseggo il mondo di DxD, non posseggo nessuno dei suoi personaggi, ad eccezione di quelli creati da me. Detto questo vi lascio alla storia e ci si becca nelle N.D.A.
N.B. Il capitolo contiene spoiler riguardo la trama originale. Lettore avvisato, mezzo salvato.
*******************************************************************************
After Life:
Quante
volte ti è già successo? Perdere i sensi e
risvegliarti in camera
tua. Ormai è un rituale che si ripete almeno una volta al
mese e
quasi ci hai fatto l'abitudine. Sbatti piano le palpebre, mettendo la
stanza a fuoco. Ti guardi intorno, premurandoti di controllare se
anche questa volta c'è qualche bella ragazza a prendersi
cura di te.
Nessuno ti stringe al suo corpo nudo, non questa volta, ma una
sorpresa decisamente migliore porta il sorriso sul tuo volto.
Asia
è seduta su una sedia, con il corpo chino sul letto, e ti
tiene la
mano. Sta dormendo beatamente. Con dolcezza la stringi un po' di
più,
sentendola forte e calda. È viva. Sei riuscito a riportarla
indietro
con le tue sole forze e nulla ti rende più felice che
avercela
fatta. Almeno questa volta.
Sospirando
dal sollievo crolli nuovamente tra le lenzuola. Passi il tempo a
guardarla dormire, beandoti di quel contatto che vi unisce e del
vedere la schiena alzarsi al ritmo del suo respiro. Dopo qualche
tempo la porta d'ingresso si schiude, e un'esitate Kaichou si fa
avanti. Per un attimo lancia uno sguardo triste verso di te, prima di
strabuzzare gli occhi. Boccheggia arretrando lentamente. Grosse
lacrime minacciano di cadere dai suoi occhi, e tu vai per alzarti,
allarmato dalla sua reazione.
"Kyo!"
Corre
verso di te, stringendoti in un abbraccio spacca-ossa. Una volta li
inizia a singhiozzare sul tuo petto mentre la stretta sulla tua mano
si intensifica. Sposti lo sguardo, ora anche Asia si è
svegliata, e
come la Kaichou ti fissa con gli occhi colmi di lacrime. Anche lei si
fionda su di te, e tu ti trovi a stringere due ragazze piangenti. Sei
allibito, non sai cosa stia succedendo, né
perché. Dando loro
qualche pacca, cerchi di farle riprendere, quando la porta si schiude
ancora.
"Kaichou,
mi era sembrato di sentire...."
Tsubaki,
la vice-presidente, entra nella stanza, trovandosi davanti alla
scena. Tu la guardi e lei sussulta non appena alzi una mano in segno
di saluto.
"Ehi,
Shinra-san... mi sai spiegare cosa gli sta succedendo?"
La
vice-presidente ti fissa, sembra non credere ai suoi occhi. Per un
momento temi che anche lei scoppi a piangere e ti si getti tra le
braccia, ma la ragazza si limita ad asciugarsi gli occhi con un
fazzoletto ricamato, sorridendo radiosa.
"Sono
felici, Kyo-kun. Felici per il miracolo a cui hanno assistito. Quello
che hai fatto in quella chiesa... è stato inaudito. Nessuno
l'aveva
tentato, nessuno l'aveva mai nemmeno ipotizzato, ma tu l'hai fatto, e
nel farlo hai pagato un prezzo incredibilmente alto."
La
fissi confuso, stringendo più forte le due ragazze.
"Un
prezzo? Di cosa stai parlando, io mi sento normale."
Il
sorriso della ragazza diminuisce leggermente, mentre ti si avvicina.
Ti poggia una mano sulla spalla, iniziando poi a carezzare Asia. Il
suo è un gesto dolce, che però ti inquieta.
Cos'è successo mentre
eri privo di sensi? Non puo' essere nulla di irreparabile se sei
ancora qui, no?
"Kyo-kun,
hai dormito per due mesi, e nessuno sapeva dire se ti saresti mai
risvegliato."
Ti
parla seriamente, fissandoti con una strana espressione. È
tesa, e
cerca di apparire dura, ma è inconfondibile la nota di
sollievo e di
ammirazione, che traspira ad ogni suo sorriso.
"La
presidentessa e Asia, ti sono rimaste vicino ogni giorno. Asia ha
passato notti intere a vegliare, pregando di poterti riavere. Questo
è il motivo per cui ora sono così felici."
Asia
alza lo sguardo su di te. Quegli intensi occhi verdi, così
pieni di
vita, e così rossi per lacrime versate, incontrano i tuoi.
Senti il
cuore mancare un battito mentre la ragazza avvicina il suo viso al
tuo. La presidentessa si irrigidisce tra le tue braccia, ma non fa
nulla per fermarla. Tutto lascia supporre che l'ex-suora stia per
baciarti, ma lei si limita a poggiare la sua fronte sulla
tua.
"...mai
più... non farlo mai più... non potrei vivere...
sapendo che sei
morto per salvare me..."
L'entità
del gesto ti crolla addosso. Sei quasi morto, un'altra volta. Hai
rischiato di lasciare le persone più importanti per te senza
nessuno
a difenderle. Porti le braccia intorno alle spalle delle due ragazze,
stringendole forte.
"Mi
dispiace avervi fatto passare tutto questo. Ma ora sono tornato, e
non ho intenzione di andare da nessuna parte, quindi basta piangere.
In fondo manco da due mesi, immagino abbiate molte novità da
raccontarmi!"
Le
due si tirano via, sorridendo tra le lacrime, entrambe sono arrossite
alla tua dimostrazione d'affetto. La Kaichou è la prima a
riprendersi e per un secondo ti sembra che stia guardando male Asia,
che ancora ti stringe la mano. Tuttavia quando parla lo fa con voce
serena e tranquilla.
"Grazie,
Kyosuke-kun, per le belle parole, e si sono successe molte cose in
questi due mesi. Ci sarà un tempo e un modo
perché tu le conosca
tutte, ma per stasera limitati a riposare. Verremo ancora domani
mattina per stare con te."
Con
la sua mano piccola e bianca ti accarezza il viso prima di lanciare
uno sguardo significativo alle altre. Tutte si congedano, lasciandoti
da solo a riflettere.
*
È
notte. Sono passate solo poche ore da quando sei stato lasciato a te
stesso, e in questo periodo di tempo non hai fatto che annoiarti. Non
hai voglia di dormire. Non è mai stata una
necessità per te, e
adesso che hai passato due mesi a farlo, ti senti fin troppo bene per
poterci riuscire. Hai optato per un po' di studio serale e una buona
doccia rigenerante, tutte cose che non ti affaticano troppo.
Sei
sicuro che se venissi beccato nel tentare un allenamento, anche solo
per sciogliere i muscoli intirizziti, verresti costretto a letto per
le settimane a venire, ed è una cosa che vuoi assolutamente
evitare.
Sfogliando
lentamente il tuo libro di testo, cerchi di immaginare quante lezioni
e argomenti ti sei lasciato alle spalle. Se sono passati due mesi,
dal giorno del salvataggio di Asia, probabilmente si è
arrivati a
febbraio. Ti sei perso l'intera pausa invernale, e il mucchio di
feste che essa porta con se.
Sospiri
tristemente, poggiando la testa sul libro. Nella tua mente immagini
come uno studente normale avrebbe passato le sue giornate. Di certo
non rischiando la sua vita più e più volte, ne
passando ore intere
nell'incoscienza più totale. Sarebbe uscito con gli amici,
avrebbe
trovato una ragazza, si sarebbe divertito preoccupandosi
eventualmente solo degli esami scolastici.
Così
assorto nel tuo biasimo non ti accorgi che qualcuno è
entrato in
camera tua nel più totale silenzio. Con passo lento ti
arriva alle
spalle, e quando ormai è dietro di te, ti senti abbracciare.
Qualcosa di grosso e morbido di urta la schiena mandando la tua mente
in estasi. Alzando lo sguardo incontri gli occhi verdazzurri di Rias,
che ti sorride radiosa.
"Allora
è vero, Kyosuke-kun, sei finalmente tornato da noi"
Sembra
felice,e ti sorride stringendoti più forte a se.
"Gremory-sama,
cosa... cosa ci fai tu qui?"
La
ragazza mette su un'espressione contrariata quando tu ti rivolgi a
lei con un appellativo tanto formale.
"Non
chiamarmi in quel modo, del resto sono venuto qui da te, nel cuore
della notte. Non è una chiara dichiarazione d'intenti, nel
mondo
umano, quando una ragazza osa tanto? Dovresti essere più
informale
Kyo-kun. Chiamami Rias."
La
senti premere i suoi seni contro di te, e voltando il capo capisci
che è nuda. La sua vestaglia giace a terra, vicino ai suoi
piedi.
Sangue inizia a scorrerti giù dal naso, e per un attimo
pensi di
avere una ricaduta. Prendendo un profondo respiro poggi le tue mani
sulle sue, cercando di sciogliere il suo abbraccio.
"Grem...
Rias-sama, non penso che dovresti essere qui. Se qualcuno entrasse
ora sarebbe difficile da spiegare. E non mi hai ancora risposto sul
come mai sei qui, e non intendo qui in camera mia, ma qui in casa del
gruppo Sitri."
Lei
sospira allontanandosi da te. Con sguardo avvilito raccoglie la
vestaglia, tornando ad indossarla. È ancora molto, molto
sensuale,
ma quanto meno non è nuda.
"Immagino
che dovrei aspettare domani mattina per dirti delle novità,
ma credo
che non abbia più senso ormai. Devi sapere che qualche
giorno dopo
il nostro ritorno dalla missione di salvataggio, io e l'intero gruppo
Gremory, abbiamo lasciato il vecchio edificio scolastico e ci siamo
trasferiti qui. L'idea è stata mia, volevo stare
più vicino a Sona
ora che era così sola e vulnerabile. "
Inizia
a parlare arricciando una ciocca di capelli rossa con le dita. Il suo
sguardo è perso in lontananza, sembra stia revocando alcuni
ricordi
poco piacevoli.
"Tu
non puoi capirlo, ma il tuo gesto avventato l'ha molto scossa. Quella
ragazza è sempre stata fredda e distaccata, ha cercato di
reprimere
le sue emozioni dietro una maschera di perfezione e perbenismo per
soddisfare il nome della sua casa. Questo fino a che tu non sei
entrato nella sua vita. Per una persona chiusa come lei, è
difficile
aprirsi e mostrarsi per come è realmente, ma davanti a te,
che sei
sempre così impetuoso e ti lasci trasportare dalle emozioni,
è
rimasta spiazzata. Come un tornado sei arrivato nella sua vita, hai
cambiato il suo modo di pensare e le hai fatto provare emozioni che
non pensava di poter conoscere. E poi sei sparito. Penso che l'averti
visto crollare al suolo, più morto che vivo, sia stato il
momento
peggiore della sua vita. Se Asia non fosse rinvenuta subito, e non
avesse usato il Twilight Healing su di te, ti avremmo perso per
sempre..."
Ora
scuote il capo, cercando di ricacciare indietro alcune lacrime.
Sembra che verso la fine del discorso abbia equivocato e detto
sentimenti che è stata lei a provare. È possibile
che non solo Asia
e Sona, ma pure Rias, sia rimasta scioccata dalla tua quasi
morte?
"Forse
è ora che me ne vada. Ti ho detto abbastanza per questa
sera, e non
vorrei che la mia compagnia fosse un peso per te..."
Tristemente
si alza, avviandosi lentamente verso la porta. Istintivo allunghi una
mano, afferrandola per una manica.
"Bhe...
ecco... io ho.. ho appena scoperto di aver perso due mesi di lezione.
So che tu, Rias-sama, hai sempre avuto ottimi voti. Non e che
potresti aiutarmi a studiare per un po'? Cioè, tanto io non
dormirei
comunque, e se per te è lo stesso mi piacerebbe che tu mi
aiutassi."
Sei
imbarazzato, la verità è che non ce la fai a
lasciarla andare via
così, hai un cuore fin troppo tenero, qualsiasi ragazza
potrebbe
farlo sciogliere, e vederla uscire dalla tua stanza con
quell'espressione depressa... beh, è stato semplicemente
troppo
difficile.
Lei
ti fissa sbalordita, prima che il suo viso si apra in un bellissimo
sorriso. Ti si avvicina chinandosi sul libro che ancora stringe a
te.
"Ti
posso aiutare per tutto il tempo che vuoi Kyo-kun. Grazie per
avermelo chiesto"
Prendendo
posto al tuo fianco inizia a spiegare, e così passi il tuo
tempo al
fianco di una bellissima ragazza, a malapena vestita. È
strano che
tu abbia difficoltà a concentrarti?
*
È
mattina. Alla fine non ce l'hai fatta più, e durante una
delle
spiegazioni della tua senpai, sei crollato dal sonno. Non pensavi che
avrebbe preso la faccenda dello spiegarti argomenti scolastici
così
sul serio, ma vista la dedizione con cui ti parlava e mostrava vari
esercizi, non te la sei sentita di cacciarla anche quando ormai eri
arrivato al limite.
Sbadigliando,
cerchi di reprimere quell'inusuale senso di stanchezza, che ancora
aleggia sul tuo corpo. Con attenzione ti alzi, riprendendo le tue
abitudine quotidiane. Per prima cosa provi scrollare le ali, facendo
attenzione a che nessuna piuma cada in terra, ed è solo in
questo
momento che ti rendi conto che queste non sono sulla tua schiena come
al solito.
"Strano...
sono sempre state qui quando mi svegliavo..."
Lentamente
ti sfiori le scapole, avvertendo la mancanza di qualcosa di
familiare. Preso dal panico concentri la tua energia per far
riaffiorare le tue vecchie amiche. Qualcosa di scuro e lucido ti
compare tra le spalle, ma non sono le tue bellissime ali d'angelo,
bensì nere e lucide ali da pipistrello. Sgrani gli occhi a
questa
novità imprevista. Sapevi che i demoni hanno ali del genere,
hai
addirittura visto i tuoi compagni evocarle a comando, ma anche dopo
la tua rinascita in te non si erano mai manifestate.
Leggermente
preoccupato ritrai le ali nella schiena, provando una seconda volta.
Ancora ali da pipistrello. Facendole scomparire di nuovo, ti avvi
verso il bagno accantonando momentaneamente il problema. Porrai
domande su quanto ti è capitato in seguito, quando avrai
modo di
rivedere la Kaichou ed il resto del consiglio.
Una
volta completate le tue abluzioni, indossi la tua veste da studente.
Non sai bene che giorno sia, ma se possibile vorresti tornare a
scuola per non rimanere ulteriormente indietro. Quando finisci di
prepararti, e ritieni il tuo aspetto nello specchio non troppo
orrendo, lasci la tua stanza avviandoti verso il salone. Hai
controllato l'ora, sono le 08:00 del mattino. Non troppo presto
rispetto ai tuoi soliti orari, ma speri che per una volta i tuoi
compagni chiudano un occhio.
Una
volta arrivato davanti alla lucida porta nera, fai il tuo ingresso
reprimendo un altro sbadiglio. Sei ancora stanco sebbene tu abbia
dormito almeno sei ore. Un'altra cosa da aggiungere alla tua lista di
stranezze. Appena messo piede nella stanza, senti un forte vociare
interrompersi immediatamente. Sul tavolo imbandito, a cui siedono
tutti i membri dei due gruppi, è piombato il silenzio
più totale.
Tutti ti fissano con uno strano senso di soggezione, e nei loro
sguardi leggi sollievo e... preoccupazione? Interrogativo guardi a
capotavola, dove Rias e Sona si dividono il posto. Entrambe ti
sorridono e Sona si alza per venirti incontro. Appena lei sposta la
sedia, Asia, che è seduta alla sua destra, la imita. Le due
si
scambiano un sguardo di sfida, prima di avvicinarsi a
te.
"Kyosuke-kun,
ti sei svegliato. Stavamo giusto per venire in camera tua a
chiamarti. Siamo felici di riaverti con noi, e come vedi questo
è il
primo cambiamento al quale dovrai abituarti. Il gruppo Gremory ha
deciso di prendere in affitto le camere libere del condominio,
così
anche loro adesso vivranno con noi. Spero possiate andare
d'accordo."
È
la Kaichou a parlarti, e lo fa mentre con dolcezza ti passa la mano
intorno al braccio. Asia per non essere da meno fa la stessa cosa, ma
dall'altro lato. La scena causa lo sguardo divertito di molti,
compresa Rias, che si alza dal suo posto raggiungendovi.
"Oh,
Sona-chan, non c'era bisogno che gli spiegassi nulla. L'ho
già
informato io stanotte. Sai com'è, siamo rimasti insieme fino
a
tardi, e tra una cosa e l'altra ci è capitato pure di
parlare un
po'. Quando non eravamo troppo stanchi per farlo, è ovvio."
Subito
l'aria si congela. Avverti un forte intento omicida provenire dalla
tua senpai mentre Asia, incredibilmente, continua a sorridere. Eppure
un sorriso strano, troppo forzato.
"Kyo-kun...."
La
Koichou inizia a tremare, e già temi la rappresaglia, che in
genere
scatenerebbe contro di te. Eppure, nonostante tutto, è Asia
quella
che ti preoccupa di più.
"Deve
essere... Rias-sama è molto bella. Forse io ho frainteso...
io
voglio stare con Kyo-kun per sempre... ma Sona-sama e Rias-sama...
non posso competere con due ragazze così...."
Continua
a borbottare frasi sconnesse alzando infine gli occhi al cielo.
"Oh,
io non riesco a pensare ad altro. Ti prego Dio, perdona il mio cuore
peccatore!"
L'effetto
è istantaneo, un piccolo gemito di dolore si diffonde nella
sala. Ad
essere esclusi da tale fenomeno siete solo tu ed Asia, che vi
guardate intorno confusi. Sona si stacca dal tuo braccio muovendo
qualche passo in avanti.
"Asia-chan,
te l'ho già detto. Non devi pregare Dio in una stanza piena
di
demoni. So che non lo fai apposta, ma almeno evita quando ci siamo
noi intorno."
Il
suo tono è più duro di quanto sarebbe
normalmente, forse per colpa
di Rias che ora ha preso il suo posto al tuo fianco. Tuttavia sei
confuso, la situazione non ti torna, e per una volta decidi di dare
fiato ai tuoi dubbi senza tergiversare.
"Quindi
un demone prova dolore quando sente nominare Dio?"
Sona
ti fissa confusa.
"Beh,
certo, non si è mai sentito di un demone che lo pregasse, ed
è
stata imposta qualche restrizione proprio per evitarlo. Inutile dire
che con voi due queste restrizioni non funzionano. Tu, Kyo, ne sei
immune per via delle tue origini. Sarebbe assurdo per il figlio di un
serafino non invocare mai Dio..."
"Ma
io non l'ho mai fatto!"
"...Ciò
non toglie che volendo potresti farlo. Per Asia invece il discorso
è
diverso. Venite a sedervi e fate colazione. Questa è una
delle cose
che ti spiegherò poi con calma. Ho invitato pure una persona
particolarmente interessata a quello che è successo in
quella
chiesa. Lei saprà rispondere a tutti i vostri dubbi..."
Finisce
di parlare, allungando poi le mani verso le orecchie di Asia e di
Rias. Con forza inizia a tirare fino a che entrambe non ti lasciano
ed iniziano a seguirla docilmente. Imitandole ti ritrovi seduto al
tavolo, in un posto che sembra essere stato liberato apposta per te.
Alla tua destra hai Asia, e alla tua sinistra Sona. Entrambe passano
la colazione a lanciarti sguardi carichi di aspettative, e quando
ormai avete finito Sona riprende a parlare. Il suo sguardo è
di
nuovo tagliente, sebbene stia sorridendo.
"Ah,
e tra parentesi è stata istituita una nuova regola per il
quieto
vivere. Visto che adesso in casa nostra si trova più gente
di quanto
siamo abituati a sopportarne, e loro fanno parte di un gruppo diverso
dal nostro, ho deciso che da oggi fraternizzare con il nemico
è
diventato punibile. Severamente punibile. Sorvolerò su
quello che tu
e...."
Uno
sguardo significativo viene rivolgo a Rias, che però rimane
solare e
iperattiva come al solito.
"...lei...
avete fatto stanotte. Ma se dovessi beccarvi un'altra volte sappi che
non sarò tanto gentile. Mille sculacciate direi che
sarebbero il
minimo che dovresti scontare."
Sembra
soddisfatta. Forse ha passato tutto il tempo della colazione a
pensarci, e alla fine se ne è uscita con questa
novità. Tu ti
guardi intorno, ma davanti all'espressione di sollievo di Asia, e
quella stranamente eccitata di Rias, non puoi che capitolare.
Nessuno
sano di mente è seduto a questo tavolo.
*
Un'ora
più tardi sei ancora nel salone, seduto su uno dei comodi
divani che
costeggiano il focolare perennemente acceso. Tu e Asia siete stati
invitati ad aspettare qui mentre il resto del gruppo si da fare per
le pulizie. L'intera condominio viene tirato a lucido, e ovunque
vengono poggiati fiori freschi e orpelli colorati. Vasi pregiati
vengono tirati fuori da stanze che non sapevi nemmeno esistessero, e
in breve tutto sembra più aristocratico e pittoresco. A
quanto hai
capito l'ospite che verrà a trovarvi è un pezzo
grosso
dell'inferno, qualcuno di molto in alto, che ha chiesto espressamente
di vedere sia te che l'ex-suora.
Durante
questo lasso di tempo, in cui tu e Asia siete rimasti soli, avete
avuto modo finalmente di parlare. Lei ti ha raccontato della sua
nuova vita: di come ha iniziato a frequentare la Kuou Academy, di
come abbia chiesto espressamente di vivere nella camera vicino alla
tua, e di come sia arrivata a scegliere di frequentare la tua stessa
classe. All'inizio era timorosa e non voleva separarsi dal tuo
capezzale, ma pochi ragionevoli argomenti della Koichou sono bastati
a smuoverla.
"E
poi ora sono un demone, ma non un vero demone, diciamo che sono un
po' un demone e un po' un angelo, proprio come te Kyosuke-kun!"
Tu
ridi davanti a questa affermazione. Era proprio questo quello a cui
miravi. Una via di mezzo tra i due stadi che permettesse alla ragazza
di scegliere da che parte stare. Nessun obbligo come è
successo a
te. Le hai donato la libertà.
"Bhe
sono contento che tutto sia andato bene. Io ci ho sperato davvero
tanto e alla fine sei tornata. Così ora possiamo stare
sempre
insieme e posso insegnarti tante cose. Immagino che ora tu non abbia
più problemi con la lingua, dovrei essere riuscito ad
impiantare nel
tuo alfiere il -Language-, ma se vuoi posso insegnarti a scrivere i,
kanji, oppure a cucinare. Sono tutte promesse che ti feci quella
sera, e voglio rispettarle parola per parola"
Tu
le sorridi, e lei avvampa. Deliziata, inizia a giocare con un ciocca
dei suoi capelli biondi, lanciandoti di tanto in tanto uno sguardo
contento.
"Sa-sarei
davvero felice di passare del tempo con te, Kyosuke-kun"
"Lo
stesso vale per me. Del resto ora hai una parte della mia grazia che
ti scorre nelle vene. Si potrebbe quasi dire che sei la mia
sorellina!"
Alle
tue parole lei inizia ad agitarsi nel suo posto. Di nuovo inizia a
borbottare frasi il cui senso è dubbio.
"Asia..."
Le
poggi una mano sulla spalla e lei sobbalza.
"Se
devi dire qualcosa dilla. Non c'è bisogno che abbassi la
voce o ti
agiti. Puoi parlare tranquillamente con me. Del resto siamo amici
no?"
Le
fai l'occhiolino e lei annuisce prendendo coraggio.
"Di-dicevo
solo che... bhe, che io non sono la tua sorellina. Non voglio che
Kyosuke-kun mi veda come una sorellina..."
Continua
ad agitarsi, ma almeno questa volta la comprendi. Per un istante
rifletti su come sia meglio risponderle, quando d'improvviso... le
spuntano le ali. Sono ali d'angelo, esattammente come quelle che
avevi tu. D'impulso allunghi una mano per carezzare le piume, ma lei
si è già ritratta e con uno sforzo di
volontà le ha fatte
scomparire nella schiena.
"Scu-scusa
Kyosuke-kun. È che non ho ancora imparato bene questa cosa
del
controllo. Quando mi batte forte il cuore, non riesco a tenerle
giù,
mi spuntano da sole sulla schiena..."
Annuisci
alle parole della ragazza, nascondendo un sorriso.
"Tranquilla
Asia-chan, è normale, io stesso non ne avevo il pieno
controllo.
Ogni volta che andavo a dormire quelle spuntavano fuori e la mattina
dovevo ritrarle. È un problema comune."
La
consoli mentre la tua mente lavora febbrile. Possibile che lei riesca
ad avere quel tipo di ali e tu no? Forse ti sei spinto troppo in
là
quella sera, e il tuo corpo non si è ancora ripreso del
tutto.
Questo spiegherebbe la stanchezza che ti ha fatto dormire molto
più
di quanto tu faccia in genere, e la scomparsa delle tue ali.
Sei
ancora preso da queste congetture, quando dal corridoio arriva la
voce della presidentessa del consiglio. È estremamente
formale e
sembra che stia accompagnando l'ospite tanto atteso. Lisciandoti la
camicia sul corpo, ti alzi in piedi per accogliere la coppia, che
dopo pochi istante fa la sua comparsa nel salone. Asia ti ha imitato,
e ora sta al tuo fianco, mentre Sona e Rias fanno strada ad un
giovane uomo. All'apparenza non dimostra più di trent'anni,
ma sai
bene che questa valutazione è incline ad errori nel mondo di
demoni,
che vivendo per millenni hanno imparato col tempo a cambiare il loro
aspetto esteriore per dimostrare l'età che desiderano. Man
mano che
questa persona si avvicina, ti senti sempre più a disagio.
Un
potere enorme lo circonda, facendo vibrare l'aria intorno a lui su
molti livelli. È un potere invisibile, quasi impercettibile,
che si
manifesta solo agli occhi di chi può vedere. E tu lo vedi,
vorticante come le onde del mare, e placido come le sponde di un
fiume. È un potere grandissimo, che se scatenato
provocherebbe più
danni di uno Tsunami, ma ora già tranquillo e sereno.
Ingoi
a vuoto un paio di volte e poi ti senti chiamare in causa. Mentre tu
eri perso nei tuoi viaggi mentali, la senpai è passata alle
presentazioni. L'uomo ti guarda con distaccato interesse, tendendoti
la mano.
"Ci
sei, Suwatori-kun? Ti sto dicendo che lui è Ajuka Beelzebub,
uno dei
quattro grandi Satana che reggono l'inferno. Dovresti quantomeno
mostrare rispetto davanti ad una persona del suo calibro."
La
voce della Senpai è seria, e tu davanti al suo sguardo
ostinato non
puoi che chinare il capo e stringere la mano all'uomo.
"Pia...piacere
Beelzebub-sama. So..sono felice di incontrarla."
"Il
piacere è anche mio Beelzebub-sama. Sono Asia Argento"
Asia
ti toglie d'impiccio presentandosi anche lei. L'uomo vi scruta per un
attimo, facendo poi un piccolo e breve sorriso.
"Si,
indubbiamente in loro c'è qualcosa che non va. La risonanza
dei loro
pezzi è completamente sbagliata."
Ajuka
parla, spostando poi la sua attenzione a Sona.
"E
non rimproverarli per la loro mancanza di rispetto. Ritengo che un
atteggiamento più informale aiuti nella creazione di nuove
teorie."
Le
senpai lo fissano chinando poi rispettosamente il capo.
"Come
desidera Beelzebub-sama. Prego prendete posto sul divano. A breve
verrà servito un piccolo rinfresco."
Tutti
vi sedete e in pochi minuti vassoi carichi di dolcetti e diversi tipi
di the, vengono poggiati sul tavolo da Tsubaki e Akeno.
"Bene,
direi che si può iniziare. Beelzebub-sama, posso offrire un
po' di
Earl Grey?"
"No
grazie, prenderò solo un po' d'acqua. E mi piacerebbe, per
un
attimo, rievocare gli eventi di quell'infausta sera di due mesi fa.
Mi sembra che al centro di questo polverone ci sia tu Kyosuke-kun,
è
esatto?"
L'uomo
riceve tra le mani il suo bicchiere d'acqua, facendo un cenno di
ringraziamenti a Tsubaki che l'ha servito.
"Si,
signore."
Ti
sei leggermente ripreso, e ora che l'aria si alleggerita sei
più
tranquillo.
"Bene,
allora incomincia. Vorrei che mi raccontassi la storia dal tuo punto
di vista, senza tralasciare le emozioni e le sensazioni che hai
provato. Mi riferiscono che ti sei svegliato ieri sera dopo essere
stato in coma per due mesi, questo dovrebbe aver lasciato i tuoi
ricordi freschi e indelebili, quindi non esitare."
Tu
prendi un po' di thè da un vassoio, iniziando a raccontare.
Le scene
sono ancora vivide nella tua mente, quindi non è difficile
rievocarle. Ciò non toglie però che tu ti senta a
disagio
esprimendo i sentimenti che hai provato.
"Quindi
mi stai dicendo che hai usato il potere di trasferimento della tua
Sacred Gear per potenziare il tuo fisico. E in che modo se posso
chiedere?"
Gli
ascoltatori si sono fatti attenti, il Satanasso ha pure preso carta e
penna iniziando a scrivere qualche appunto.
"Beh...
volevo solo diventare più forte. La sera prima ero stato
sconfitto
da Freed, l'esorcista, con una facilità estrema, quindi ho
pensato
che se fossi riuscito a vederlo, se solo la mia mente fosse stata in
grado di seguire i suoi movimenti, forse avrei avuto qualche
possibilità di batterlo. Ho diviso la mia aura in due scie
d'energia, e le ho concentrate nel cuore e nel cervello,
così da
incrementare la gittata cardiaca e il metabolismo delle cellule.
Più
energia veniva metabolizzata più i miei riflessi e la mia
capacità
di pensiero aumentava."
L'uomo
si ferma per un attimo, studiandoti con sguardo clinico.
"Tu
ovviamente sai che hai rischiato la morte, vero? Quella sciocca
trasformazione poteva pure farti esplodere la testa. Quando Asia-chan
ha curato le tue ferite, ha trovato tante piccole rotture nei
capillari del tuo corpo. Il tuo naso, le tue orecchie e perfino i
tuoi occhi hanno iniziato a perdere sangue. Possiamo presumere che
sia solo fortuna che tu non sia morto in quel momento."
La
sua voce è tranquilla, ma sei sicuro che stia provando a
rimproverarti. Non capisci perché, ma sembra voler mettere
da parte
il suo distacco, senza però riuscirci davvero. Obbligando te
stesso
a non fissare nessuna delle altre ragazze, di cui immagini
già le
diverse reazioni, annuisci un'unica volta.
"Bene,
allora continua. Dopo che hai acquisito una mente superiore hai vinto
lo scontro facilmente, giusto?"
Tu
annuisci di nuovo, riprendendo il discorso.
"Si,
signore, ho battuto sia l'esorcista che l'angelo caduto con
facilità,
ma ho commesso un errore imperdonabile. Lasciando in vita Freed, gli
ho permesso di approfittare di una mia distrazione per uccidere
Asia..."
La
tua voce si incrina appena, mentre la tua mente rivive quel ricordo
doloroso, che non sparirà mai davvero. La mano di Asia si
poggia
sulla tua, dandoti coraggio, e tu le sorridi.
"Io...
in quel momento... ero distrutto. È stato come se l'intero
mondo mi
fosse crollato addosso. Ho ricordato cose del mio passato, eventi
dolorosi e terribili. Ho iniziato a gridare. Ho pregato Dio che
intervenisse, ho chiamato Ezechiele affinché mi aiutasse, e
ho
invocato mio padre perché per una volta ricoprisse il suo
ruolo di
guida. Nessuno mi ha risposto. Allora il dolore è mutato in
rabbia e
la Sacred Gear ha reagito ai miei sentimenti. Ho sentito una scarica
di energia percorrermi il corpo, e poi sapevo cosa fare. Come se la
risposta fosse sempre stata davanti a me. Ho preso la grazia
dall'angelo morente e l'ho usata come base per costruire una nuova
vita per Asia. Per tenere insieme il potere che volevo riversare in
lei, ho ricreato un pezzo demoniaco, basandomi sulle stringhe chiave
del mio cavallo. Però ho cercato di non vincolarla alla sua
essenza
di demone. Se avessi voluto solo riportarla in vita, condannando una
donna della chiesa a vivere come un demone, allora mi sarebbe bastato
chiedere a Rias o a Sona. Una delle due mi avrebbe aiutato, ne sono
sicuro..."
Rivolgi
uno sguardo ad entrambe. Sona sembra stia lottando per celare le sue
emozioni dietro la sua maschera da presidente, Rias invece si limita
a tamponarsi gli occhi con un fazzoletto.
"...
ma io volevo di più. Volevo darle una libertà,
che a me era sempre
stata negata dalle circostanze. Volevo che fosse libera e felice... e
volevo che mi restasse vicino."
Ora
sei tu a stringere la mano alla ragazza, che ha iniziato a piangere
silenziosamente poggiando la testa sul tuo petto.
"...
così ho estratto l'unico dono di mio padre, la grazia che
non avevo
mai voluto, e l'ho condivisa con lei. Ho perso i sensi subito dopo
aver finito, e solo quando mi sono svegliato ho scoperto di essere
riuscito a salvarla. Penso che quello sia uno dei momenti
più felici
della mia vita...."
Beelzebub
annuisce alle tue parole, finendo di scrivere i suoi appunti. Dopo
qualche minuto torna a guardarti, con qualcosa di simile
all'ammirazione. Anche questa non gli viene bene, giacché la
sua
maschera di stoicismo e indifferenza sembra perennemente indossata
dal suo viso.
"Quindi
ricapitoliamo. Per prima cosa hai deciso di voler provare a superare
i limiti umani, acquisendo capacità di un demone d'alto
rango in una
maniera molto estrema. Poi non contento ti sei fatto guidare dalle
emozioni, e hai superato anche questo limite, riuscendo a replicare
un Dono di Dio, la Grazia, e un pezzo demoniaco inventato da me in
persona. E come se non bastasse sei sopravvissuto per raccontarlo.
Tutto questo è... impressionante..."
Congiungendo
le mani al petto, si alza dal suo posto superando il tavolino che vi
separa.
"Ora
se possibile vorrei esaminare i vostri pezzi demoniaci più
nel
dettaglio. Sono abbastanza sicuro che nonostante le capacità
che
possedevi sul momento, tu sia riuscito a combinare un disastro."
Tu
fissi Sona, che sembra più calma rispetto a qualche minuto
prima. Ti
fa segno d'assenso e tu con gentilezza poggi Asia contro i cuscini.
Ti alzi in piedi portandoti di fronte al demone. Una volta li rimani
in attesa, mentre lui allunga le mani verso il tuo petto. Nemmeno una
volta ti sfiora, si limita a disegnare nell'aria parole e numeri con
la punta delle dita. Ad un certo punto avverti un forte calore, e la
tua grazia viene fuori, con il cavallo nel centro.
"Però,
che strana vista. Questo è decisamente un pezzo mutante.
Posso
capire ora da dove provenivano le tue strane vibrazioni, il pezzo
è
dovuto cambiare molto per adattarsi a questo. Bhe credo ci sia
bisogno di qualche precauzione prima di maneggiare questa palla di
fuoco, ma non è un grosso problema."
Soffiandosi
sulle mani, crea una sottile pellicola nera, completata la quale
inizia ad armeggiare con il pezzo. La grazia è molto
più piccola
rispetto a quanto fosse in origine, ma del resto ne hai donato
metà
ad Asia.
"Mmm...
alcuni codici sono alterati, ma suppongo che sia normale vista la
situazione. Ed il pezzo non sembra aver subito danni. Bhe mi
sbagliavo, sembra che tu non l'abbia ancora rovinato. Puoi sederti
ragazzo, ora tocca alla tua amica."
Con
un cenno congeda la palla di fuoco, che ritorna docilmente nel tuo
petto. Tu ti volti lasciando spazio ad Asia, i cui occhi verdi sono
ancora arrossati dalle lacrime. L'uomo inizia a darsi da fare anche
con lei, proprio come ha fatto con te. Quando estrae la sua grazia
sorride, e passa molto più tempo ad analizzarla. Solo dopo
dieci
minuti sembra ritenersi soddisfatto, e la manda a sedersi vicino a
te. Riprendendo anche lui posto, sorseggia un po' d'acqua prima di
parlare.
"Bene,
a quanto pare ci sono delle novità. Ammetto che sono venuto
aspettandomi di dover risolvere il pasticcio fatto da un demone
inesperto e molto fortunato, invece sembra che dovrò
ricredermi
anche su questo. I componenti all'interno dei vostri corpi sono
perfettamente funzionanti, e non sembra che si avranno problemi a
breve termine per quanto riguarda il loro funzionamento. Tuttavia la
storia è diversa per il trasferimento e la ricostruzione
della
grazia."
Sorride,
iniziando di nuovo ad appuntare sul suo foglio di carta.
"I
vostri corpi sono al momento in una fase di cambiamento. Ora che tu
hai fatto dono alla ragazza di una parte così importante di
te,
sicuramente inizierai ad indebolirti. Avrai più fatica ad
usare i
tuoi poteri angelici, e inizierai ad assumere caratteristiche un po'
più demoniache. Per Asia le cose sono un po' meglio, il
pezzo che
hai creato per lei è solamente un collante per la tua
grazia, e
questo vuol dire che non avrà una vera trasformazione.
Dovrà
abituarsi ai nuovi poteri, certamente, ma sarà come se fosse
un
angelo più che un demone, e questo è decisamente
meglio se il tuo
piano è renderla libera di scegliere. Detto questo ho solo
altri due
argomenti di cui discutere, uno direttamente collegato al vostro
futuro, l'altro un'ammenda da fare alla vostra padrona."
Ti
fai più attento, sospirando di sollievo nell'avere
finalmente delle
risposte. Ecco perché hai delle difficoltà con le
tue ali, e ti
senti stanco. Stai semplicemente diventando un demone come capita a
qualunque umano venga reincarnato. Incrociando le braccia ritorni al
discorso.
"Un'ammenda?
Di che si tratta?"
Sona
si fa più attenta, sistemandosi gli occhiali con gesti lenti.
"La
prego di spiegarsi Beelzebub-sama"
L'uomo
annuisce togliendo dalla giacca una cartellina che passa di mano in
mano fino ad arrivare alla presidentessa.
"Dopo
che venni a sapere della creazione di un nuovo pezzo demoniaco da
parte di un normale demone di basso rango, ho iniziato a fare delle
indagini per raccogliere elementi utili alla risoluzione del mistero.
Vedete, sono stato io a creare ogni nuovo pezzo demoniaco, e nemmeno
i miei assistenti più stretti sono mai stati in grado di
progettare
una replica. Inutile dire che ero molto interessato, e senza
accorgermene ho iniziato a scavare negli eventi di quella sera
arrivando a scoprire retroscena che non potevo immaginare. Tutto ha
inizio con la suora, Asia."
L'attenzione
del gruppo si sposta sulla ragazza che ti siede di fianco, che
immediatamente arrossisce.
"Asia,
hai raccontato a qualcuno di loro come mai sei stata espulsa dalla
chiesa e sei arrivata a dover chiedere protezione agli angeli
caduti?"
Lei
scuote il capo, pigolando una risposta a malapena udibile.
"Bhe...
ecco... non c'è stata occasione, e nessuno tranne Kyo-kun
sembrava
poi tanto interessato al mio passato"
L'uomo
annuisce riprendendo il discorso.
"Beh,
non è nulla di cui vergognarsi, quindi se permetti lo
racconterò
io."
Asia
pare indecisa, ma alla fine da il suo consenso.
"Va
bene Beelzebub-sama. Come desidera"
"Grazie
cara. Bene, allora lasciate che racconti dal principio. La storia
inizia anni fa, al tempo in cui si scoprì che Asia era stata
benedetta dal Signore con il dono di poter guarire. La Chiesa, che ha
le sue fonti per trovare le persone come lei, ne fece una suora
conducendola in un monastero, dove fu costretta a prendere i voti. Da
lì la sua vita fu tranquilla per molti anni. Non le era
concesso
avere amici, visto che l'unico su cui una Santa può contare
è Dio,
ma tolto questo aveva diverse libertà. Per esempio ogni qual
volta
le era possibile raccoglieva fedeli che avevano bisogno di lei, e
prestava loro le cure che erano in suo potere. Durante quegli anni
salvò molte vite, e tutto sembrava destinato a durare, fino
a che
alla sua porta non si presentò un demone in fin di vita.
Lei, ben
conscia dell'eresia delle sue azioni, lo curò ugualmente,
guadagnandosi così il disprezzo dei suoi superiori e del
clero
tutto. Fu deciso che un potere in grado di salvare anche i demoni non
era degno di risiedere nella casa del signore, e la lei fu bandita e
allontanata. Da allora gli eventi sono andati come già
sapete, ma
ecco la cosa per cui mi devo scusare. Il demone, che ha macchinato da
dietro le quinte tutti gli eventi che hanno portato alla morte di
Asia, è lo stesso che da lei si fece curare per attirarne
l'attenzione. È arrivato a ferirsi da solo pur di
incontrarla e
farla cacciare dalla chiesa, e questo non perché l'amasse,
ma perché
è una sua fissazione portare sulla cattiva strada suore e
sante.
Lui, che ha contattato gli angeli caduti e messo in piedi il teatrino
nel quale alla fine voi vi siete trovati in mezzo, non è
altro che
Diodara Astaroth. Mio fratello. Penso che facendola rapire, mirasse
ad impressionarla con un salvataggio dell'ultimo momento, offrendole
poi un posto nella sua scacchiera e nella sua sfilza di amanti.
Inutile dire che voi avete giocato d'anticipo e gli avete rubato la
scena."
Il
silenzio piomba su di voi, lo sguardo di tutti è allarmato.
Sona-senpai studia con attenzione il fascicolo con le prove raccolte
a dimostrazione della veridicità delle sue parole, e anche
lei
sembra sorpresa.
"Se
vi siete trovati sul punto di perdere non una, ma ben due persona la
colpa è solo del mio fratellino. Secondo le leggi
dell'inferno voi
del clan Sitri avete il diritto di chiedere la sua vita in pagamento
dell'affronto subito, ma se possibile vorrei che non arrivaste a
tanto. Medierò io con lui, e cercherò di farvi
arrivare ad un
accordo, fino ad allora vi prego di non intraprendere nessuna azione
avventata. Lui è l'unico erede della casa Astaroth, visto
che io ho
rinunciato al titolo per diventare uno dei quattro Satana. La sua
perdita causerebbe uno scalpore incalcolabile."
Sona
chiude il fascicolo, tenendolo però ben stretto tra le mani.
Le
nocche sbiancano nel tentativo di controllare la rabbia verso la
persona che ti ha quasi portato alla morte.
"Beelzebub-sama...
questi eventi sono qualcosa su cui dovrò meditare a fondo.
Visto che
è un Signore dell'inferno a chiederlo, non
reclamerò la sua vita,
ma aspettatevi da me delle richieste che mi aspetto vengano esaudite.
Fino ad allora... questo è solo uno dei due punti di cui
volevate
parlare. Mi pare aveste pure un altro argomento da discutere.
Qualcosa relativo al futuro dei miei servi. La prego di parlare."
Lui
sorride e china il capo.
"Innanzitutto
vorrei chiarire che Asia Argento non è propriamente una
vostra
serva. Voi avete già due alfieri, e non vi è
possibile averne un
terzo. Tuttavia visto che la sua nascita è legata alla
mutazione di
un pezzo demoniaco, da me ideato per infrangere le regole,
farò in
un modo che un'eccezione venga creata e che lei possa competere come
membro del gruppo sotto alcune condizioni."
"Condizioni
di che genere? Non siamo disposti a condividerla con qualcun altro se
è questo a suggerire."
"No,
non si preoccupi, non si tratta di nulla del genere. Semplicemente ad
ogni partita dovrà scegliere due tra i suoi tre alfieri, e
solo loro
potranno scendere in campo. Considereremo Asia come un pezzo extra.
Detto questo avrei una richiesta, che come accennavo avrà
ripercussioni sul futuro dei suoi servi, in particolare di Kyosuke
Suwatori. Vorrei che gli fosse permesso di diventare mio assistente
nel gruppo di ricerca che si trova in Giappone, così da
poter
studiare la sua mutazione e poter creare una versione stabile della
trasformazione che l'ha portato ad eguagliare il mio potere. A dirla
tutta sono anche curioso di conoscere meglio l'unico che è
stato in
grado di crackare la difesa dei miei pezzi e che ha addirittura
replicato una grazia di Dio. Davvero incredibile."
Ora
ti senti osservato dal demone d'alto rango, come se fossi una perla
rara trovata in un porcile. La scena non ti ispira molta fiducia,
soprattutto ora che sai che è stato suo fratello a mettere
in moto
gli eventi che hanno condotto alla morte di Asia. Probabilmente il
tuo è un pensiero condiviso vista l'espressione delle
ragazze che si
trovano di fianco a te.
"Penseremo
pure a questa sua proposta, e le faremo sapere. Ora se è
tutto,
credo che il nostro gruppo dovrebbe riunirsi per discutere meglio
delle notizie di cui ci ha reso partecipi. Ci ha dato molto su cui
pensare."
Sona
e Rias si alzano, e Beelzebub fa altrettanto. Dopo diversi rituali di
cortesia, e un'occhiata parecchio penetrante rivolta a te, finalmente
l'uomo si congeda e voi rimanete soli. L'aria si fa subito meno
pesante e tu scivoli sul divano esausto. Quel colloquio ti ha
stancato più di una maratona.
"A
quanto pare... c'è qualcun altro da incolpare per la tua
quasi
morte, oltre ovviamente alla tua incoscienza. Come ti è
saltato in
mente di rischiare così tanto con dei poteri che hai
acquisito da
poco? No, basta, meglio non parlarne più. Il passato
è passato e
rivangarlo non mi farà altro che infuriare."
Ora
è Sona che si lancia in un soliloquio, tu ti limiti a
rimanere fermo
e in disparte, sperando di poterti congedare. Rias si accorge del tuo
desiderio, e ti poggia una mano sulla spalla.
"Sona-chan,
forse il tuo servo deve ancora recuperare un po' del suo spirito.
Credo che sia meglio mandarlo a riposare per ora, e richiamarlo
quando avremo deciso cosa raccontare agli altri. Purtroppo, a
prescindere dal risultato, c'è la possibilità che
l'attenzione
dell'intero mondo demoniaco si concentri su di noi"
La
tua senpai annuisce, sebbene fissi con insistenza la mano della
ragazza su di te.
"Va
bene, Asia e Kyosuke, potete andare. Non uscite di casa, per il resto
fate quello che volete. La riunione è aggiornata."
Sollevato
ti allontani dalla stanza, con Asia qualche passo dietro. La ragazza
sembra triste e scioccata allo stesso tempo. Mai avrebbe potuto
immaginare di essere stata nient'altro che una marionetta nelle mani
di un demone per tutto quel tempo. Tu le sorridi, prendendole la
mano.
"Dai
Asia, andiamo in camera mia. Proverò a insegnarti qualcosa
della
cultura Giapponese, ti va?"
Lei
ti fissa incerta, e poi annuisce.
"Si,
andiamo Kyosuke-kun"
E
così sei di nuovo in mezzo ad un casino che non puoi
controllare, ma
il solo sentire la mano della bionda ragazza stretta alla tua ti fa
pensare che in fondo ne vale la pena. Vale la pena vivere e soffrire
anche solo per un sorriso di quella ragazza.
************************************************************************************************
N.D.A.: Bene, rieccomi signori con questo breve after life. In se è solo un capitolo di transizione, ma ne ho approfittato per aggiungere un paio di spiegazioni a quanto accaduto nei capitoli precedenti, gettando poi le basi per la trama futura. Se la storia vi è piaciuta spero che lascerete un commento, e vi invito a seguire la prossima fanfiction che si intitolerà "Hells Bells - A DxD Adventure"